Migranti, Conte: situazione sbarchi fuori controllo, Italia isolataRoma, 13 set. (askanews) – “La situazione degli sbarchi è completamente fuori controllo. Lampedusa è al collasso, milleottocento persone arrivate nelle ultime ventiquattr’ore, oltre settemila i migranti presenti sull’isola, in pratica superano il numero dei residenti”. Lo ha detto ai cronisti all’uscita da Montecitorio il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, secondo il quale “le politiche migratorie di questo governo sono un fallimento, ed è un fallimento certificato anche dalle spalle che ci voltano Francia e Germania: siamo isolati”.
“Sbagliano – ha osservato l’ex premier – Francia e Germania, non lo possiamo accettare ma siamo noi che abbiamo una parola da dire; questo governo deve stare zitto, non può dir nulla. Di fronte agli amici polacchi, agli amici ungheresi, quando loro non hanno accolto l’accordo di redistribuzione, hanno detto che facevano bene perché tutelavano l’interesse nazionale. E questi sono i risultati sotto i nostri occhi”. “La verità è che con gli slogan non si governa e ovviamente stiamo pagando adesso dazio. Con misure irrealizzabili, come quella del blocco navale, non si va da nessuna parte”, ha concluso Conte.
Migranti, Salvini: numeri sbarchi sono atto guerra pianificatoMilano, 13 set. (askanews) – Quello che ha fatto arrivare le migliaia di migranti “è un sistema criminale organizzato, si risponde con ogni mezzo, nessuno escluso. Non si può escludere alcun intervento, in Italia e non solo”. Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Stampa estera, spiegando che in Cdm “porterò mie proposte operative. Sono organizzazioni malavitose, a la guerre comme a la guerre. 120 barchini non sono episodi spontanei, è organizzato, è un atto di guerra. È qualcosa di organizzato per mettere in difficoltà un governo scomodo.Non sono complottista, ma vedo una regia”. Un flusso che “devi interrompere a monte, non a valle”.
Ue, Salvini: Lega mai in maggioranze con SocialistiMilano, 13 set. (askanews) – “Lo dico con 9 mesi d’anticipo, la Lega sarà indisponibile a sostenere qualsiasi Commissione con la sinistra. Siamo indisponibili a qualunque maggioranza in Ue che comprenda il Partito Socialista”. Lo ha detto il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Stampa estera, ribadendo la sua proposta di un accordo tra “le tre famiglie del centrodestra: popolari, identitari, conservatori. Ognuno rimanendo nella sua famiglia, se lavoriamo a un programma comune si può governare, altrimenti la partita è persa in partenza e l’unica alternativa è l’inciucio con i Socialisti”.
Migranti, Meloni: aspettavo mossa Germania, vanno fermati primaRoma, 13 set. (askanews) – L’unico modo per risolvere il problema dei migranti è “fermarli prima che arrivino”. Lo ha detto Giorgia Meloni parlando a ‘5 minuti’, in onda stasera su Rai1. La presidente del Consiglio chiarisce che si aspettava la decisione della Germania. “In parte sì. Noi abbiamo qualche tempo fa comunicato ai nostri partner europei che non potevamo più riaccogliere automaticamente i cosiddetti dublinanti, gli irregolari che arrivano e poi passano nelle altre nazioni mentre loro non ci davano una mano a difendere i confini esterni”.
“Ma la questione dei ricollocamenti – ha aggiunto – è secondaria, pochissimi ricollocati in questi mesi… E’ un po’ una coperta di Linus, l’unico modo di risolverla per tutti è fermarli prima che arrivino in Italia”.
Angioedema ereditario, il cortometraggio on the road con Enzo MiccioRoma, 13 set. (askanews) – Un viaggio in auto da Milano a Roma per cambiare la narrazione di una malattia rara e poco conosciuta: l’angioedema ereditario. Tutto nasce dall’incontro fortuito, ma non troppo, tra Enzo Miccio, conduttore televisivo alle prese con un ‘blocco creativo’ e la sua amica Chiara, con un giovane attore, Gaetano, che li trascina in un’avventura on the road: cosa può andare storto? Dopo un inizio burrascoso, Gaetano si apre con i suoi compagni di viaggio e racconta la sua vita con l’angioedema ereditario: la diagnosi, le difficoltà, le speranze. Con una sorpresa. Anzi, due.
È la storia raccontata nel cortometraggio “Tutto il tempo del mondo”, un viaggio che apre la porta della conoscenza per entrare nella realtà di chi convive con questa patologia. Il corto è il fulcro della campagna di sensibilizzazione “Destinazione Posso – Il mio viaggio con l’angioedema ereditario” promossa da Takeda Italia con il patrocinio di A.A.E.E. – Associazione volontaria per l’angioedema ereditario ed altre forme rare di angioedema, ITACA – Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema e UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare. L’angioedema ereditario ‘sospende’ il futuro, la vita dei pazienti è scandita dall’ansia e dall’incertezza per l’imprevedibilità della malattia e la minaccia costante degli attacchi. Il senso di vulnerabilità e di impotenza generati dall’angioedema ereditario, la diagnosi tardiva e l’impatto sulla qualità della vita sono difficilmente comprensibili per gli altri e per gli stessi medici. La campagna vuole inaugurare una nuova narrazione dell’angioedema ereditario attraverso la conoscenza, il senso di positività e la fiducia nel futuro, offrire supporto emotivo ai pazienti e favorire la connessione virtuosa tra pazienti, specialisti e Centri di riferimento che fanno capo al network ITACA. L’angioedema ereditario è una malattia genetica rara a trasmissione autosomica dominante1: è sufficiente ereditare una copia alterata del gene responsabile da uno dei genitori per ricevere la malattia; tuttavia, circa il 25% dei pazienti presenta una mutazione de novo del gene responsabile2. I sintomi dell’angioedema ereditario compaiono nell’infanzia o l’adolescenza come edemi (rigonfiamenti) transitori e ricorrenti che possono colpire la cute e le mucose in qualsiasi parte del corpo, l’apparato gastrointestinale e respiratorio, in quest’ultimo caso i gonfiori interessano la laringe e la glottide con rischio di asfissia e pericolo di vita3. Gli attacchi di angioedema sono dolorosi e possono essere preceduti da una sensazione di formicolio, mentre circa un terzo di essi è accompagnato da un’eruzione cutanea senza prurito che può simulare un’allergia ma non risponde agli antistaminici né ai cortisonici. La diagnosi spesso arriva dopo oltre 8-10 anni dai primi sintomi. Le stime riportano che nel mondo conviva con l’angioedema ereditario una persona su 50.000, uomini e donne con la stessa frequenza4; in Italia secondo i dati ITACA sono 1.200 le persone interessate di cui circa 1.000 già note, 150-200 ancora da diagnosticare.
‘Come in tutte le malattie rare, la criticità principale è la scarsa conoscenza della malattia anche da parte degli operatori sanitari: per questo si rende necessario promuovere un’operazione di awareness anche tra i medici e allertarli sul fatto che se un paziente si presenta ripetutamente al Pronto Soccorso con rigonfiamenti dolorosi idiopatici o coliche addominali senza una causa specifica, bisogna ipotizzare un angioedema da carenza di C1-inibitore – afferma Mauro Cancian, Presidente Associazione ITACA – Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema e Direttore UOSD Allergologia Azienda Ospedale Università di Padova – particolarmente importante in questa azione di consapevolezza è sensibilizzare i pediatri, poiché possono intercettare i pazienti fin dal primo esordio dei sintomi, al fine di ridurre il forte ritardo diagnostico. Il fatto poi che l’angioedema ereditario si connoti per l’imprevedibilità degli attacchi determina un peso maggiore della malattia: per fortuna oggi abbiamo a disposizione dei validi farmaci per la profilassi continuativa, che anziché ridurre la sintomatologia nel momento in cui essa si presenta, riescono a prevenire l’insorgenza dei sintomi. L’attuale obiettivo terapeutico dell’angioedema è pertanto di consentire ai pazienti una vita del tutto normale, liberandoli dagli attacchi e dalla paura degli stessi che così tanto influenzano negativamente la loro vita. Il network ITACA ingloba attualmente i 23 Centri di eccellenza italiani in una rete che condivide le proprie conoscenze ed esperienze, garantendo elevati standard qualitativi e una uniformità di approccio in tutta Italia’. Oggi le persone con angioedema ereditario possono riconquistare una quotidianità piena e una visione positiva del loro futuro, proprio a partire dalla conoscenza della loro malattia. Non più vite sospese, non più rinunce a viaggi, vacanze, sport, hobby, momenti con gli amici. Negli anni la ricerca ha individuato i meccanismi che determinano la malattia e permette di impostare cure sia per gli attacchi acuti con una terapia on demand sia per la profilassi, cioè per prevenire gli stessi attacchi. Questo consente di superare i condizionamenti dell’angioedema ereditario sul percorso scolastico, sul lavoro e la carriera e nelle relazioni con gli altri, recuperando il benessere emotivo e l’idea stessa di futuro. Tutto questo oggi è possibile grazie alla conoscenza della malattia di cui i pazienti soffrono, delle terapie disponibili purché accessibili e grazie ad una adeguata assistenza che deve essere capillare su tutto il territorio nazionale.
‘Riconosciamo il costante e importante lavoro portato avanti da ITACA, a livello nazionale e regionale, per far sì che tutti i pazienti, e non solo quelli residenti in regioni “virtuose”, abbiano a disposizione le cure più appropriate, e questo ci consente di continuare a guardare al futuro con tranquillità – sottolinea Pietro Mantovano, Presidente A.A.E.E. – Associazione volontaria per l’angioedema ereditario ed altre forme rare di angioedema – Uno dei nostri obiettivi da sempre è aumentare la conoscenza, che può portare a diagnosi più rapide per i pazienti con angioedema ereditario e quindi farli accedere tempestivamente alle cure più appropriate. Questa conoscenza deve essere portata ai livelli più vari delle discipline mediche poiché, purtroppo, questa malattia può colpire qualsiasi organo del nostro corpo. Devono essere adeguatamente informati i gastroenterologi, gli ortopedici, i pediatri, i medici di medicina generale, che sono i primi referenti dei pazienti. Speriamo che anche grazie a campagne come “Destinazione Posso – Il mio viaggio con l’angioedema ereditario”, l’attenzione verso la patologia non si esaurisca mai ed anzi venga sempre mantenuta alta, per contribuire al miglioramento della qualità di vita del paziente. La serenità data dalla disponibilità dei farmaci, dalla presenza di più centri di riferimento e da un’adeguata conoscenza diffusa alla popolazione generale e a tutte le branche della medicina è un valore fondamentale’. Enzo Miccio, uno dei volti più amati del piccolo schermo, è testimonial della campagna e il protagonista insieme a Ivan Boragine, che interpreta Gaetano, il paziente con angioedema ereditario, del cortometraggio “Tutto il tempo del mondo”, per la regia di Daniele Barbiero, prodotto da Nicola Liguori e Tommaso Ranchino per MP Film e ideato e curato da Pro Format Comunicazione. Il cortometraggio è disponibile per la visione da oggi sul sito www.destinazioneposso.it.
‘Questa esperienza mi è piaciuta molto e ancor di più l’idea alla base del corto: diffusione di conoscenza, sensibilizzazione, diagnosi precoce… Ho affrontato questo ‘viaggio’ con grande interesse pronto alla scoperta, questa volta non di una città, di un popolo o di una religione ma di una malattia, rara, a me sconosciuta – commenta Enzo Miccio, conduttore televisivo e testimonial della campagna – Nel cortometraggio il mio personaggio attraversa una parte dell’Italia insieme a chi ha voluto condividere con lui una parte importante della sua vita ed impara ad ascoltare, ad apprendere e ad incuriosirsi, esattamente come quando si affronta un viaggio verso una meta sconosciuta. Sono felice e grato che abbiano scelto me per questa nuova e spero utile campagna di sensibilizzazione’. Takeda è particolarmente impegnata e lavora per la ricerca di soluzioni terapeutiche nel campo delle malattie rare cercando di andare incontro ai bisogni insoddisfatti e cercando di fare veramente la differenza nella vita dei pazienti. Questo impegno ha portato l’azienda a trovare soluzioni terapeutiche per almeno 13 malattie rare, tra cui l’angioedema ereditario. Takeda investe 5 miliardi l’anno in ricerca clinica ed è impegnata in oltre 200 progetti da sola o in partnership con aziende, enti e istituzioni. ‘La campagna di sensibilizzazione “Destinazione Posso – Il mio viaggio con l’angioedema ereditario” è un chiaro esempio dell’impegno di Takeda nelle malattie rare – dichiara Andrea Degiorgi, Rare Business Unit Head di Takeda Italia – un impegno che va oltre la ricerca e sviluppo di alternative terapeutiche efficaci che possano migliorare la vita dei pazienti, e che mira a dare voce e ascolto a tutte le persone che convivono con una malattia rara e a chi se ne prende cura. Riteniamo che sia fondamentale, per cambiare le prospettive delle persone con angioedema ereditario, aumentare consapevolezza e conoscenza su questa patologia ereditaria rara: ci auguriamo che la forza comunicativa del linguaggio cinematografico possa contribuire a raggiungere questo importante obiettivo’.
Confindustria, superospite Mattarella per l’ultima assemblea di BonomiRoma, 14 set. (askanews) – Carlo Bonomi si prepara alla sua ultima assemblea da presidente di Confindustria. Venerdì, di fronte ad una platea di oltre 2mila partecipanti riuniti all’Auditorium Parco della Musica, il leader degli industriali farà un primo bilancio dei suoi quattro anni alla guida dell’associazione di viale dell’Astronomia ed esprimerà, molto probabilmente, le proprie preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica e per le tensioni internazionali legate alla guerra russo-ucraina. Prevista, quest’anno, la partecipazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Presente, inoltre, il premier Giorgia Meloni con la squadra di governo quasi al completo.
Bonomi, nelle ultime dichiarazioni, aveva già confessato di non essersi annoiato durante la sua presidenza: “In questi anni non mi sono annoiato, sono stato eletto in pieno Covid, ho avuto il problema dello shock delle materie prime, c’è stato lo shock energetico, la guerra russo-ucraina, la più grande siccità da settant’anni, le alluvioni, 24 ore di colpo di stato in Russia” e via dicendo. Nonostante il contesto difficile però, gli imprenditori sono stati “eroi civili”, concetto caro a Bonomi che con rammarico aveva fatto notare: “il Paese non ci ama quanto noi lo amiamo”. Un tema su cui potrebbe tornare ad insistere. Resta lettera morta, invece, il famoso Patto per l’Italia, lanciato dal leader degli industriali nella sua prima assemblea e mai raccolto dalle controparti. E intanto è partita, con le consuete indiscrezioni, la corsa per la successione. Molti i concorrenti ai nastri di partenza. Tra i nomi circolati c’è quello di Enrico Carraro, attuale numero uno di Confindustria Veneto, quello del ligure Antonio Gozzi, numero uno di Federacciai, ma anche quelli di alcuni imprenditori della squadra di Bonomi. Si tratterebbe di Alberto Marenghi, vicepresidente con la delega all’Organizzazione, di Maurizio Stirpe, vicepresidente con delega al Lavoro e Relazioni industriali e di Emanuele Orsini, vicepresidente con delega per il Credito, la finanza e il fisco.
Il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. La partita inizierà ufficialmente a gennaio quando il Consiglio Generale estrarrà i nominativi dei tre saggi che comporranno la Commissione di designazione. I tre, estratti da una rosa di sei-nove nomi, saranno poi chiamati a sondare la base imprenditoriale, nella prima settimana dall’insediamento, e potranno ricevere eventuali autocandidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. Le auto candidature dovranno essere accompagnate anche dalle linee programmatiche. I saggi, d’intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio dei Probiviri, verificheranno, sotto il profilo personale, imprenditoriale, professionale e associativo, le autocandidature. La stessa Commissione di designazione comunicherà, poi, agli interessati la conclusione degli accertamenti preliminari. Nelle settimane successive, prenderà il via il tour nazionale dei saggi. Verranno ascoltati i presidenti delle Associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i tre raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità, la Commissione provvederà a comunicare ai presidenti delle Associazioni i nomi dei candidati emersi dal giro di consultazioni e le loro linee programmatiche, che saranno richieste agli stessi qualora la Commissione avrà rilevato un consenso significativo.
Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale in genere fissato a marzo. Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura anche quegli imprenditori che certifichino per iscritto – con dichiarazione firmata dai presidenti delle associazioni sostenitrici – di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell’assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi. Successivamente, di solito a fine marzo, il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all’assemblea dei delegati. Il Consiglio generale di aprile voterà la proposta di squadra di presidenza, composta da un massimo di dieci vicepresidenti. Infine, l’assemblea dei delegati, a maggio, eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.
Libri, esce “Romanzetto Marino” di Paolo ZagariRoma, 13 set. (askanews) – Una travolgente e delicata commedia ambientata in una realtà che è patrimonio genetico della nostra cultura: l’estate trascorsa al mare. Il protagonista di questa opera attraversa un trentennio della nostra storia tra il 1969 e il 1998 e fotografa attraverso il sentimento, l’emozione, la scoperta, la comicità, i sensi e la malinconia una generazione cresciuta per fortuna o suo malgrado senza cellulari e senza social network.
Si intitola “Romanzetto Marino”, è l’ultimo libro di Paolo Zagari; la forma più di classica commedia all’italiana si mescola con il romanzo di formazione creando un raffinato gioco letterario in cui il comico si dissolve nel sentimento, l’affresco storico nella riflessione interiore, la spavalderia e la paura di un ragazzo che diventa uomo. “Romanzetto Marino” inizia nel 1969 con il racconto di un bambino di otto anni e mano mano con ironia, sagacia, piglio e sense of humour, mettendo a nudo la generazione che ha vissuto negli anni a cavallo dei ’70 e ’90, racconta le sue estati di gloria, di scoperta, e di battaglie, fino ad arrivare al 1998 quando quel “piccolo bambino” ha quaranta anni. Una vera e propria “educazione sentimentale” con cui attraversiamo un mondo al contempo vicinissimo e lontanissimo dal nostro, nel quale le esperienze avvengono tramite il contatto umano in prima persona e non tramite uno smartphone. Un modo diverso di crescere, maturare e amare. Nè migliore né peggiore. Il teatro di “Romanzetto Marino” e delle otto incredibili avventure del protagonista è Santa Severa, una località del litorale laziale. Uscito a luglio per Mds Editore il libro è stato nominato tra i primi dieci libri dell’estate dal settimanale Grazia (Mondadori).
Oltre settemila migranti nell’hotspot di Lampedusa. Sale la tensione, interviene la poliziaRoma, 13 set. (askanews) – Momenti di tensione nell’hotspot di Lampedusa questo pomeriggio provocati da alcuni ospiti durante la distribuzione dei pasti. Gli operatori della Croce Rossa stanno cercando di continuare a fare il loro lavoro, anche grazie all’intervento delle forze di polizia.
Come si spiega in una una nota la Croce Rossa Italiana al momento gli ospiti nell’hotspot sono oltre 7mila e si prevede che tra oggi e domani saranno trasferiti in 5mila. Indubbiamente l’alto numero di persone presenti rispetto alla normale capienza sta provocando problemi di gestione anche se provocati da un ristretto numero di persone. Ci auguriamo che quanto prima la situazione torni sotto controllo”.
Art Bonus: premiati i progetti vincitori e finalisti del ConcorsoRoma, 13 set. (askanews) – Rendere il territorio protagonista e fautore della propria identità, favorire la partecipazione diretta di cittadini, imprese ed enti nel recupero del patrimonio diffuso, offrire un momento di visibilità e riconoscimento agli istituti promotori e loro benefattori: sono i molteplici obiettivi del concorso Art Bonus, collegato all’omonimo programma di sostegno al mecenatismo, lanciato nel 2014 dal Governo, che riconosce ai donatori un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate a sostegno di un bene culturale.
Sono stati 269 i progetti a prendere parte alla 7^ edizione del Concorso Art Bonus, di cui 116 hanno partecipato alla semifinale sul sito artbonus.gov.it e 12 progetti hanno raggiunto la votazione finale sui canali social di Art Bonus. La partecipazione dei cittadini dei territori è stata altissima, con oltre 222.000 voti. La novità di questa edizione, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta questa mattina presso la sala Spadolini del Ministero della Cultura, è stata l’introduzione di due categorie di progetti: categoria “Beni e luoghi della cultura”, riguardante progetti di restauro e manutenzione di beni culturali e progetti di sostegno a favore di musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, complessi monumentali e categoria “Spettacolo dal vivo”, tra cui progetti di sostegno agli enti e alle attività di spettacolo.
I due vincitori assoluti della 7^ edizione, uno per ciascuna categoria, sono stati il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno, che si è aggiudicato il 1° posto nella categoria “Beni e luoghi della Cultura” con un totale di 18.848 voti ricevuti e l’International Salieri Circus Award di Legnago (VR), che si è aggiudicato il 1° posto nella categoria “Spettacolo dal vivo” con un totale di 13.054 voti ricevuti. Il Museo di Storia del Mediterraneo della Provincia di Livorno si è affermato, nel tempo, non solo come punto di riferimento scientifico ma anche come epicentro culturale fondamentale per la città e non solo, con un grande valore identitario per questo territorio. Non sorprende la grande mobilitazione della comunità che ha permesso al Museo di vedere riconosciuti i propri meriti classificandosi primo nella sua categoria.
Il Salieri Circus è un festival unico nel suo genere, che unisce il circo contemporaneo internazionale con la musica classica. Nell’inclusività di generi e di pubblico che caratterizza il Salieri Circus possiamo individuare la matrice di questa grande vittoria, leggendo nei numeri, nei nomi e nelle voci che sono dietro ai 13.000 voti il desiderio di premiare il coraggio di chi porta ogni anno sulle scene dell’étoile l’arte di strada, affermandone il lignaggio artistico. Premiati anche gli altri finalisti della categoria “Beni e luoghi della Cultura”: 2. Ex Gil del Comune di Forlì (FC), 18.162 voti complessivi. 3. Complesso ex Convento e Chiesa di San Domenico del Comune di Narni, 16.315 voti complessivi. 4. Biblioteche civiche del Comune di Torino, 9.689 voti complessivi. 5. Certosa di San Giacomo di Capri della Direzione Regionale Musei Campania MiC, 8.795 voti complessivi. 6. Biblioteca Storica del Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia, 8.566 voti complessivi.
Premiazioni classifica finale categoria “Spettacolo dal vivo”: 2. Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, 12.236 voti complessivi. 3. La Baracca, Teatro Testoni Ragazzi di Bologna, 8.207 voti complessivi. 4. Fondazione Teatro Massimo di Palermo, 6.855 voti complessivi. 5. Catalyst Associazione Culturale di Barberino di Mugello (FI), 5.828 voti complessivi. 6. Trame Sonore, Mantova Chamber Music Festival, 5.099 voti complessivi. Altra novità di questa edizione, annunciata a sorpresa, è stata l’assegnazione di un Premio Speciale. Ad aggiudicarsi il “Premio Speciale Concorso Art Bonus 2023” è stata la Fondazione Teatro Donizetti, una delle istituzioni tra le più longeve nell’applicazione della misura fiscale, che si è distinta tra i finalisti del Concorso per la qualità e i risultati della campagna di mecenatismo “Ambasciatori di Donizetti” e per il coinvolgimento nel Concorso del tessuto civile ed economico cittadino e non solo. Questo premio vuole quindi essere un riconoscimento alla capacità dell’ente di coinvolgimento della collettività, a partire dalle le imprese e fino ai giovani del territorio, nell’anno in cui Bergamo è Capitale italiana della Cultura. Il conferimento delle targhe di riconoscimento è avvenuto alla presenza, fra gli altri, di Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della cultura, Mario Turetta, segretario generale del MiC, Massimo Osanna, direttore generale Musei, Paolo D’Angeli, direttore generale Bilancio, Antonio Parente, direttore generale Spettacolo, Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato di ALES, Carolina Botti, direttore divisone rapporti pubblico-privati ALES e di Francesca Velani, direttore LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione. Ideato da Ales – Arte Lavoro e Servizi spa, società in-house del Ministero della Cultura e da Promo PA, fondazione di ricerca attiva nel campo della formazione e dei beni culturali e organizzatrice di LuBeC, il concorso 2023 ha visto una ampia partecipazione, grazie al coinvolgimento di moltissime istituzioni territoriali, testimonial del mondo dello spettacolo, blogger con migliaia di follower e delle stesse aziende che hanno sostenuto i progetti in qualità di mecenati. “L’Art bonus è un’intelligente operazione di valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale attraverso il contributo diretto offerto dai privati, grandi o piccoli che siano. Uno strumento che risponde a pieno al principio secondo cui la cura e la custodia delle bellezze artistiche della nostra Nazione non sia un compito riservato solo allo Stato ma riguardi tutti i cittadini che attraverso quest’iniziativa possono devolvere fondi preziosi. L’Art bonus dimostra che non dobbiamo avere paura dei soldi privati né dei mecenati. Occorre una grande collaborazione virtuosa tra pubblico e privato per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso anche il marketing culturale. Mi piacerebbe creare una Giornata del mecenate come segno di gratitudine verso chi sostiene l’arte” ha spiegato Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato al Ministero della cultura. “Grazie ad Art Bonus il mecenatismo ha assunto un’importanza che mai aveva avuto in Italia e una visione più anglosassone diventando uno strumento chiave per l’attuazione di una nuova politica culturale. C’è ancora molto da fare: bisognerebbe semplificare i processi di incasso e quelli di donazione da parte dei privati, investire nella comunicazione e formazione. È chiaro che questo percorso vada implementato visto l’impatto importante che sta avendo” dichiara Mario Turetta, segretario generale del Ministero della Cultura. “L’importante adesione al voto di questa edizione del concorso è il miglior riconoscimento del successo di una misura e di un bonus che, oltre ad offrire un importante vantaggio fiscale, tocca valori e bisogni molto sentiti dalle persone, creando una sorta di senso di ‘responsabilità’ nei confronti di tali beni. Un’occasione significativa a sostegno del nostro straordinario patrimonio culturale che merita di essere tutelato e valorizzato” dichiara Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato ALES. “Il Concorso, anno dopo anno, si conferma una grande opportunità di partecipazione culturale e di consolidamento dei legami tra cittadini e imprese, eredità culturale ed energia creativa – Il messaggio che amplifica è quello di una crescente fiducia tra pubblico e privato, un messaggio positivo che gratifica mecenati e beneficiari e contribuisce a consolidare l’intesa nel tempo” sostiene Francesca Velani, direttore LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione.
Musica, “Sarò Franco”: l’album omaggio a CalifanoRoma, 13 set. (askanews) – “Sarò Franco” è l’album omaggio a Franco Califano, dove l’artista Numa interpreta il brano “Tra la terra ed il sole”, con alla chitarra il leggendario Phil Palmer che incontra musicalmente il maestro per la prima volta.
Una partecipazione definita dalla cantante e produttrice molto emozionante. Lei aveva conosciuto Franco Califano da bambina e, poi collaborato con lui anni dopo. Il papà di Numa è stato impresario e amico dell’artista per diversi anni. Un legame che ha radici lontane e profonde. “SARÒ FRANCO” è un album che include 12 brani, nato da un lungo lavoro di costruzione di quest’ultimo grazie a Frank Del Giudice, storico co-autore di Califano (ha firmato con lui “Tutto il resto è noia” e tante altre canzoni).
Molti capolavori erano rimasti incompiuti e Del Giudice ha voluto pubblicarli affidandone l’interpretazione ad artisti capaci, per storia,vicinanza artistica e affinità, ad immergersi nel mondo del Califfo. La band Tiromancino, presente con due brani, il 5 settembre ha pubblicato in anteprima il singolo “Trastevere”, per dare il lancio al progetto intero.