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Vela, al via la 33esima Maxi Yacht Rolex Cup a Porto Cervo

Vela, al via la 33esima Maxi Yacht Rolex Cup a Porto CervoRoma, 3 set. (askanews) – Con lo Skipper’s briefing allo Yacht Club Costa Smeralda è iniziata oggi, 3 settembre, la 33esima edizione della Maxi Yacht Rolex Cup. La regata, riservata alle imbarcazioni superiori ai 60 piedi (18,30 metri) di lunghezza, è organizzata dallo YCCS con il supporto del Title sponsor Rolex e dell’International Maxi Association (IMA). Sono quasi 50, precisamente 48, i maxi yacht ormeggiati a Porto Cervo che, a partire da domani lunedì 4 settembre, daranno vita a questa regata unica, sia per la qualità delle barche e degli equipaggi che per lo scenario dell’Arcipelago di La Maddalena nel quale navigheranno.

La flotta presente, come sempre molto composita, va da Baruna, uno yacht d’epoca di quasi 22 metri varato nel 1938 e oggetto di un recente restauro che l’ha riportata in tutto il suo splendore al debutto del più recente varo di Wally Yachts, il nuovo Y3K di 101 piedi, che in metri sono 30,80. A questi si aggiungono tre multiscafi, per la prima volta ammessi alla Maxi Yacht Rolex Cup e i sempre spettacolari J Class, barche di 40 metri e oltre 100 tonnellate di dislocamento. Gli yacht sono stati raggruppati in classi in funzione della tipologia e delle loro performance. All’interno di ciascuna classe, i tempi di percorrenza verranno come sempre compensati sulla base del rating specifico della singola barca. Anche la tipologia di percorso verrà prescelta dal Comitato di Regata per adattarsi al meglio alle caratteristiche di ogni classe. In particolare, l’intera flotta si cimenterà nelle regate costiere tra le isole dell’Arcipelago, ma le imbarcazioni di alcune classi avranno anche l’occasione di esprimere tra le boe dei percorsi a bastone le potenzialità loro e degli equipaggi professionisti impegnati a bordo. Il Comitato di Regata darà sei differenti partenze sulla base della composizione della flotta: Maxi A,B,C, Supermaxi, J-Class e Multiscafi.

La Classe Supermaxi raggruppa gli yacht più grandi, progettati per navigare con ogni comfort, le cui prestazioni non possono essere facilmente assimilate a quelle di un maxi racer. Di questa classe fanno parte: lo Spirit 111 Geist, il progetto custom Inoui, lo Swan 115 Moat, il Maxi Dolphin 118 Viriella e il debuttante Wally 101 Y3K. La suddivisione della Classe Maxi in A, B, C è da quest’anno basata sulla performance dettata dal rating IRC e sostituisce quelle che in passato erano le Classi Maxi e Mini Maxi. Nella Classe Maxi A regatano gli yacht più veloci, tra questi troviamo il 100 piedi australiano Black Jack, i WallyCento Magic Carpet Cubed, Galateia e V, il Wally 93 Bullitt, il ClubSwan 80 My Song e il Botin 85 Deep Blue, armato e timonato dall’americana Wendy Schmidt, il cui team 11th Hour Racing ha vinto l’ultima edizione di The Ocean Race.

Nella Classe Maxi B competono numerosi racer puri, tra cui gli ex Maxi72 Class – oggi riconfigurati e talvolta leggermente allungati – Bella Mente, Cannonball, Jethou, North-Star e Proteus, oltre ai due 65 Ambersail e Sisi, e al Wally 82 Django HF (ex Highland Fling XI). Qui troviamo moltissimi professionisti dal curriculum altisonante, da Terry Hutchinson, tattico di Bella Mente e skipper di American Magic per la 37^ America’s Cup al suo eterno rivale, l’italiano Vasco Vascotto, tattico di Cannonball, fresco vincitore del Rolex TP52 World Championship su Platoon. I grandi nomi della vela sono a bordo di tutti gli yacht della flotta radunata a Porto Cervo, solo per citarne alcuni altri: Adam Beashel su Black Jack, Murray Jones su Galateia, Brad Butterworth su Jethou, Mitch Booth su Leopard 3, Jochen Schuemann su Magic Carpet, Guillermo Parada su Moat, Morgan Larsson su Proteus, Ken Read su V, tra gli italiani troviamo Francesco De Angelis su Cannonball, Tommaso Chieffi su Django HF, ‘Ganga’ Bruni su Grande Orazio, Alberto Bolzan su My Song, Andrea Casale su Re/Max One 2, Mauro Pelaschier su Viriella.

La Maxi C, la classe più numerosa con 16 barche, è composta da yacht appartenenti alle sottoclassi Maxi 3, 4 e 5: vanno dal debuttante Baltic 60 Open Season al Southern Wind 82 Grande Orazio, dal Vallicelli 80 H2O a Wallyño, armato dal presidente dell’IMA Benoit de Froidmont. Regatano nella Classe Maxi C anche Baruna of 1938, lo Starkel 64 Stella Maris e il Dehler 60 Blue Oyster. Sia la Classe J che i Multiscafi hanno 3 yacht ciascuno, tutti di altissimo livello con equipaggi formati da campioni plurititolati. A bordo del J Class Topaz troviamo al timone Peter Holmberg, questa volta affiancato alla tattica da Andy Horton e Cole Parada come stratega, Bouwe Bekking è tattico sul J Class Svea mentre su Velsheda lo stratega sarà Grant Simmer, iconico protagonista dell’America’s Cup. Non si pensi che i catamarani della classe Multiscafi siano meno agguerriti, a bordo di Allegra troviamo Paul Larsen, detentore del record mondiale di velocità a vela, su Convexity 2 l’armatore Don Wilson è anche stato campione iridato 2021 al timone degli sportivissimi catamarani M32 Class, con lui regatano a Porto Cervo il match racer Taylor Canfield, Chris Nicolson e Charlie Enright, skipper vincitore della Ocean Race. Highland Fling 18 si avvarrà dell’esperienza di un esperto di multiscafi come Loick Peyron mentre le chiamate tattiche saranno responsabilità del neozelandese Cameron Appleton. Rientrati a terra dopo una giornata in mare, i partecipanti alla Maxi Yacht Rolex Cup troveranno ogni giorno momenti sociali, dal rinfresco post regata alle cene riservate agli armatori, in particolare il Rolex Gala Dinner, in programma il 7 settembre, fino al Crew Party il giorno successivo. Michael Illbruck, Commodoro dello YCCS, ha dichiarato: “Buon vento a tutti i partecipanti della Maxi Yacht Rolex Cup, grazie per essere sempre così numerosi. Il cambiamento è una costante nello yachting, ed è proprio questa continua evoluzione, dalla prima edizione del 1980 fino a oggi, la chiave del successo della Maxi Yacht Rolex Cup. L’inclusione dei multiscafi è da intendersi proprio in questa prospettiva, un naturale sviluppo di una manifestazione da sempre caratterizzata dall’avanguardia tecnologica. L’apertura ad altre categorie permette agli armatori di continuare a perseguire la loro passione e potrebbe ispirarne altri.” In occasione della 33esima Maxi Yacht Rolex Cup, lo Yacht Club Costa Smeralda utilizzerà le boe robotiche MarkSetBot che mantengono la posizione grazie a un motore elettrico abbinato al sistema GPS, non necessitando quindi di essere ancorate al fondale. Il segnale di partenza verrà dato alle ore 12 di lunedì 4 settembre con previsioni di vento da nordest di 10-12 nodi. Le regate si possono seguire sul canale Instagram dello YCCS oppure attraverso il tracking sul sito www.yccs.it. (Foto Borlenghi).

Formula1, Sainz: “Bellissimo battagliare con Leclerc”

Formula1, Sainz: “Bellissimo battagliare con Leclerc”Roma, 3 set. (askanews) – “Molto dura oggi in pista, non poteva essere più difficile. Per tutta la gara ho spinto al massimo per tenere dietro le Red Bull, ho consumato tanto le gomme posteriori e ne ho pagato il prezzo. Ho fatto di tutto per difendermi contro tutte le macchine, ma sono riuscito a portare al traguardo la macchina”. Parola di Carlos Sainz sul podio a Monza dietro le Red Bull di Verstappen e Perez ma davanti al compagno Leclerc con il quale ha dato vita ad una vera e propria battaglia negli ultimi giri. “E’ sempre bello lottare con lui quando c’è la possibilità – le sue parole – ci siamo divertiti e speriamo che vi siete divertiti”. Poi in chiusura: “Dobbiamo lavorare su passo e comprensione delle gomme, consumavano di più le gomme e ci mancava il passo, ma rispetto a Zandvoort siamo andati avanti e siamo stati migliori degli altri”.

Formula1, Verstappen: 10 vittorie? Non pensavo fosse possibile

Formula1, Verstappen: 10 vittorie? Non pensavo fosse possibileRoma, 3 set. (askanews) – Max Verstappen non sbaglia un colpo, domina a Monza e batte il record di Vettel di nove vittorie consecutive. Orta sono dieci.

“Non avrei mai creduto che fosse possibile vincere dieci gare consecutive, però oggi me l’hanno fatta sudare. Non è stata una gara semplice. Avevamo un buon passo, abbiamo gestito bene le gomme ma loro avevano tanta velocità di punta ed era difficilissimo avvicinarsi per cercare di superare in curva 1”, dichiara a caldo il neerlandese dopo la corsa a proposito della battaglia iniziale con la Rossa del pole-man Carlos Sainz. “Ho dovuto quindi forzare un errore e a un certo punto per fortuna lui ha avuto un bloccaggio ed io avevo una miglior trazione in uscita da curva 2. Lì abbiamo potuto provare il sorpasso, farlo e poi fare la nostra gara. Ho mantenuto la pazienza e sapevo che la gara era molto lunga, inoltre le Ferrari faticavano con le gomme posteriori e dovevo solo attendere la mia occasione”, racconta il due volte iridato.

“Avevo ottime sensazioni in macchina. Ho avuto solo un piccolo problema alla fine, però avevamo un vantaggio enorme quindi ho potuto alzare un po’ il piede”, conclude Verstappen prima della cerimonia di premiazione sul podio nel Tempio della Velocità.

Formula1, a Monza per Verstappen decima vittoria consecutiva in F1

Formula1, a Monza per Verstappen decima vittoria consecutiva in F1Roma, 3 set. (askanews) – Max Verstappen entra nella storia. E’ il primo pilota a vincere dieci Gran premi consecutivi di Formula1. Teatro del record il Gp di Monza quattordicesimo (di 22) appuntamento del mondiale di Formula1. Alle spalle del campione del mondo (seconda vittoria consecutiva a Monza) il compagno di squadra Red Bull Sergio Perez. Sul podio battaglia tra Sainz e Leclerc. I due se le danno di santa ragione. Corpo a corpo negli ultimi giri e alla fine la spunta Carlos Sainz al termine di un week end in cui di più non poteva fare: pole position e podio alle spalle delle due Red Bull. Quinto Russell, sesto Hamilton. Poi Albon, Norris, Alonso, Bottas, Sargeant Piastri. La Formula1 torna il 17 settembre a Singapore. Un Gran premio ricco di battaglie. Dura quindici giri la leadership di Sainz nel Gp di Monza. Alla partenza subito al comando Sainz su Verstappen e poi Leclerc che si difende da Russell. Lo spagnolo cerca di tenere 1 secondo di vantaggio per non consentire a Verstappen di usare il Drs non appena verrà attivato. Verstappen non affonda, Leclerc (terzo) si avvicina e Sainz, sotto pressione, regge al comando. Al primo piccolo errore dello spagnolo, stacca lungo alla curva 1 al giro 15 Verstappen ne approfitta subito per attaccarlo e passarlo nel rettilineo successivo. Max si invola, pit stop per Verstappen e Leclerc al giro 21. Prima Piastri e poi Hamilton passano al comando nel giro dei pit stiop. Al giro 25 Verstappen passa col Drs Hamilton e va al comando. Intanto Perez è vicino alla Ferrari di Leclerc. Ma le Rosse ci sono: Sainz si avvicina a Hamilton per attaccarlo. Lo passa poco prima dell’Ascari. Leclerc passa Lewis prima della Parabolica. Hamilton rientra ai box per la sua sosta. Al giro 33 (di 51) Verstappen guida con 6″7 su Sainz, 8″7 su Perez e 9″5 su Leclerc. Poi Russell, Albon, Norris, Piastri, Hamilton e Alonso. Verstappen inanella un altro giro veloce e comincia la lunga fuga per la vittoria con 9″ di vantaggio sul secondo a dieci giri dalla fine. Perez mette nel mirino Sainz ma non riesce ad avvicinarsi. A dieci giri dalla fine Sainz si difende da Perez che va all’attacco del secondo posto. Piastri tocca Hamilton che l’aveva sorpassato, collisione ma i due restano in gara, incidente notato e penalizzazione di 5″ per il britannico. La battaglia tra Perez e Sainz si chiude al 46esimo giro. Il pilota Red Bull ci prova due volte inutilmente al termine del rettilineo. Al terzo passa. La battaglia a questo punto è per il podio tra le due Ferrari. Leclerc attacca senza successo, Sainz si difende. Il teatro della sfida sempre la fine del rettilineo. Tre tentativi del monegasco senza esito. Alla fine la spunta Carlos Sainz che chiude dietro le due Red Bull.

MotoGP, Binder e l’incidente: “Il peggior incubo di un pilota”

MotoGP, Binder e l’incidente: “Il peggior incubo di un pilota”Roma, 3 set. (askanews) – Binder è stato involontariamente coinvolto nell’incidente di Bagnaia, colpendo Pecco con la sua KTM. Il pilota sudafricano ha chiesto immediatamente informazioni sulle condizioni di Bagnaia e stava piangendo. Binder è arrivato visibilmente commosso anche ai microfoni di Sky: “Per me è stato difficile, sono entrato in curva, ho accelerato e solo lì ho visto Bagnaia, ho fatto del mio meglio per evitarlo ma non ce l’ho fatta. C’era anche dell’olio in pista. È stato spaventoso, è il peggior incubo di ogni pilota fare del male ad un altro pilota. Sono molto dispiaciuto, ma sono anche contento perché sembrava stesse bene, non mi aspettavo stesse così bene. Ho parlato con lui al centro medico”.

MotoGp, il dottore Charte: “Serve una tac per Bagnaia”

MotoGp, il dottore Charte: “Serve una tac per Bagnaia”Roma, 3 set. (askanews) – “Bagnaia ha avuto una lesione importante, una moto gli è passata nella zona del femore e della tibia. Adesso è necessario svolgere una radiografia in ospedale per verificare la presenza di eventuali fratture”. Così Angel Charte, responsabile medico del Motomondiale, a Sky. “Gli esami ci diranno se il femore e la tibia hanno delle lesioni, penso che comunque avrà buone notizie, con questi primi esami non abbiamo riscontrato deformità, ma sono necessari altri controlli. Le immagini a prima vista sembrano parlare di fratture appartenenti al passato, ma sarà necessario svolgere una TAC in ospedale a Barcellona”.

Motogp, doppietta Aprilia in Catalogna: vince Espargarò

Motogp, doppietta Aprilia in Catalogna: vince EspargaròRoma, 3 set. (askanews) – Doppietta Aprilia nel Gp di Catalogna, tredicesimo appuntamento del Motomondiale corsoo sul circuito del Montmelò, a Barcellona. Aleix Espargaró vince davanti al compagno di squadra Maverick Vinales, prima storica doppietta per l’Aprilia in top class. Sul terzo gradino del podio c’è Jorge Martin del team Ducati Pramac. Un Gp condizionato da due brutti incidenti al via. Nel secondo ne fa le spese il leader del mondiale Pecco Bagnaia letteralmente disarcionato dalla sua Ducati. Il primo incidente è provocato in partenza da Bastianini, la cui scivolata alla prima curva porta a terra altri quattro piloti: Alex Marquez, Bezzecchi, Zarco e Di Giannantonio. Alla curva 3 Bagnaia, in testa, perde completamente il controllo della moto ed è sbalzato in mezzo alla pista. Binder sopraggiunge e gli è passa sopra la gamba destra. Il campione del mondo resta a terra dolorante, ma cosciente ed è trasportato a Barcellona, in Ospedale, per accertamenti. Si riparte con 23 giri da percorrere. Vinales passa subito Martin e si prende la vetta. 3° Aleix Espargarò, poi Oliveira, Zarco, Miller, Alex Marquez, Binder, Marc Marquez e Quartararo. Vanno via in quattro: Vinales, Martin, Aleix Espargarò e Oliveira. A 19 giri dalla fine Vinales e Aleix Espargarò sono insieme. A 7 decimi Oliveira e Martin. E’ una lotta a due con Vinales che strappa, rifila 1″3 ad Espargarò e va in fuga a 13 giri dalla fine. Gara da incubo per gli italiani: Bagnaia e Bastianini in ospedale, 9° Di Giannantonio, 11° Bezzecchi, 13° Marini, 14° Morbidelli. A -5 giri dalla fine Espargarò sembra averne di più, ma Vinales è pur sempre un compagno di squadra. Comincia il corpo a corpo. A -4 giri Staccata davvero al limite di Espargarò, che porta Vinales fuori pista (in pratica ha percorso la strada del long lap penalty). Ora Espargarò al comando davanti al compagno di squadra, ma hanno rischiato tantissimo di toccarsi. Aleix Espargaró è in fuga solitaria, Vinales non può più recuperarlo, anche per via di un calo della gomma evidente per Maverick. Prima storica doppietta per l’Aprilia in top class. Sul terzo gradino del podio c’è Jorge Martin del team Ducati Pramac

 

MotoGP, Bagnaia disarcionato e travolto da Binder

MotoGP, Bagnaia disarcionato e travolto da BinderRoma, 3 set. (askanews) – Gp della Catalogna sfortunato per Pecco Bagnaia costretto al ritiro sin al primo giro a causa delle conseguenze di una brutta caduta mentre conduceva il Gran Premio alla curva 3 del primo giro. Dopo essere scattato nel migliore dei modi allo spegnimento dei semafori, ed evitato il primo incidente che ha visto coinvolti tra gli altri Enea Bastianini, Johann Zarco Alex Marquez e altri piloti, il portacolori del team Ducati Factory ha superato indenne la chicane, ma si è poi reso protagonista di un clamoroso high-side, con la sua GP23 che lo ha letteralmente disarcionato. Ipossibile per Brad Binder evitare il contatto e colpire alla gamba il torinese. Gara immediatamente sospesa con Pecco Bagnaia stabilizzato su una barella e trasportato in ambulanza al centro medico del circuito catalano.

Giorgetti: debito, Ue consideri Ucraina e clima. Ho mal di pancia da superbonus

Giorgetti: debito, Ue consideri Ucraina e clima. Ho mal di pancia da superbonusCernobbio (CO), 3 set. (askanews) – L’Italia vuole ridurre il suo debito pubblico ma al tempo stesso chiede all’Europa di considerare in modo diverso le spese per la transizione energetica e per il sostegno all’Ucraina. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio.

“L’Italia condivide la politica di riduzione del debito pubblico e condivido quanto dice il mio collega tedesco. Però non posso ignorare che in questo momento – ha detto Giorgeti – la stessa Commissione Europea ci chiede una politica di un certo tipo ad esempio sulla transizione e quindi ci sembra ragionevole considerare in modo diverso questo tipo di investimento rispetto alle spe per pensioni o stipendi pubblici. Se a livello internazionale siamo impegnati ad aiutare l’Ucraina, ci pare evidente che l’aiuto umanitario all’Ucraino va sottratto dal Patto di stabilità. Noi li autiamo e continueremo ad aiutarli ma se dovessimo ridurre le pensioni agli italiani diventa un po’ più complicato”. Tra gli altri temi toccati c’è quello del superbonus. “Pensate al superbonus e capirete perché ogni giorno a pensarci mi viene mal di pancia: non solo per gli effetti negativi su conti pubblici, ma perché ingessa la politica economia lasciano margini esigui ad altri interventi”, così Giorgetti, che sul tema ha aggiunto: “C’è l’effetto pernicioso, distorsivo, il coddetto spiazzamento, che ha su realizzazione interventi previsti da Pnrr ovvero su rafforzamento strutturale della capacità produttiva”.

Venezia80, il produttore di “Ferrari” a Favino: attori stranieri servono

Venezia80, il produttore di “Ferrari” a Favino: attori stranieri servonoRoma, 3 set. (askanews) – Sulla polemica innescata all’80esima Mostra del cinema di Venezia da Pierfrancesco Favino, che si è schierato contro gli attori Usa che interpretano ruoli di personaggi italiani, è intervenuto Andrea Iervolino, Ceo di ILBE e produttore del film Ferrari. “Caro Favino – così il produttore in un comunicato – negli ultimi trent’anni, il cinema italiano non ha creato uno star system riconoscibile nel mondo, nonostante siano presenti sul panorama italiano moltissimi attori di eccellente professionalità, restando chiuso a collaborazioni internazionali che in un mondo globale ritengo al contrario utili alla crescita del settore. Gli altri Paesi non americani hanno avuto invece un approccio diverso e forse vincente dando vita e luce a: Banderas, Bardem, Cruz, Cassel, Cotillard, Kinnam, Mikkelsn, Schoenaerts, Kruger che sono oggi nomi internazionalmente riconosciuti con un notevole e comunque discreto valore. In Italia al contrario, proprio per valorizzare e lanciare talent italiani, bisogna – ha proseguito Iervolino – fare film internazionali, inserendo nel cast un mix di attori stranieri e nostrani. Solo così i talenti italiani, che sono tantissimi e non tutti ancora scoperti, possono iniziare ad avere visibilità a livello mondiale per poi essere protagonisti dì film che potrebbero costare intorno ai 100.000.000 dollari come Ferrari. Il cinema italiano deve guardare oltre il proprio Paese e mettere in campo sinergie con l’industria internazionale che vuole investire sulle icone del made in Italy. Film come Ferrari che vengono distribuiti in 150 paesi nel mondo promuovono profondamente l’Italia e il genio italiano nel mondo dando lustro e visibilità al nostro Paese! Per rilanciare il cinema italiano, quindi la produzione Made in italy e dì conseguenza gli artisti devono realizzare film con storie che parlano a tutto il mondo, con star internazionali che lavorano fianco a fianco con i nostri talenti e con le nostre maestranze locali con l’unica finalità di valorizzare quanto meritano le storie italiane e gli attori italiani. Solo per fare un esempio in linea: nel nostro film “Modigliani” diretto da Johnny Deep, Riccardo Scamarcio sarà uno dei protagonisti principali, e sarà affiancato da Al Pacino e tanti altri, ma ovviamente non è un film che costa cento milioni , ha un budget molto più modesto e – ha concluso il produttore – quindi può sperimentare una formula a cast misto che darà molta luce e visibilità a Scamarcio e a tutti gli altri attori non internazionali che faranno parte del cast”.