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New Start, l’unico Trattato per limitare numero testate atomiche

New Start, l’unico Trattato per limitare numero testate atomicheRoma, 21 feb. (askanews) – Il Trattato sulla limitazione delle armi nucleari New Start – l’unico ancora in vigore a limitare il numero di testate – era stato firmato nel 2010 a Praga, sotto l’amministrazione Obama e con al Cremlino Dmitry Medvedev.
L’accordo sostituisce di fatto tutte le intese precedenti in materia nucleare, e fissa in particolare una riduzione del 60% nel numero di testate di entrambe le parti rispetto al primo trattato Start, motivo per cui venne salutato come un importante passo avanti verso il disarmo – dal momento che gli arsenali russi e statunitensi costituiscono il 90% del totale globale.
In particolare, i nuovi limiti prevedono un massimo di 1.550 tra testate e bombe nucleari, 800 vettori nucleari (ovvero missili ICBM, sottomarini lanciamissili e bombardieri pesanti), di cui un massimo di 700 operativi contemporaneamente (il che equivale a permettere una riserva di 100 vettori) – tutti limiti ampiamente raggiunti e in alcuni casi superati dall’entrata in vigore dell’accordo, nel 2011.
Il trattato prevede ovviamente anche un regime di ispezione con cui entrambe le parti possono vigilare sull’applicazione delle clausole: in particolare, le parti hanno diritto a 18 ispezioni l’anno, dieci nei siti militari che ospitano i sistemi operativi, otto in quelli che ospitano anche sistemi attualmente anche operativi (vale a dire le riserve di cui sopra), con un preavviso minimo di 32 ore.
Il Covid prima e il conflitto ucraino poi – con le reciproche limitazioni alla concessione di visti – hanno tuttavia di fatto paralizzato i controlli e un negoziato previsto lo scorso novembre in Egitto sulla ripresa delle ispezioni è stato rinviato sine die.
Washington ha quindi accusato la Russia di aver violato gli accordi, poiché la Russia avrebbe di fatto impedito di poter svolgere le attività di ispezione sul proprio terriotrio; da notare che il trattato rimane comunque formalmente in vigore fino al 2026 – dal momento che Mosca ha optato per una “sospensione” e non una “denuncia” formale.
La durata del trattato era infatti decennale, ma nel 2021 Washington e Mosca hanno raggiunto un accordo per una proroga quinquennale, firmata da Joe Biden e Vladimir Putin e ratificata successivamente all’unanimità dalle due camere della Federazione russa (quella del Congresso statunitense non era necessaria).
Di fatto, era stato il Cremlino ad insistere per una proroga senza cambiamenti nei termini del trattato ma l’Amministrazione Trump aveva aspettato fino al 2020 prima di avviare un negoziato condizionato a una serie di richieste, che si era quindi arenato rapidamente; l’intesa definitiva era arrivata su richiesta dell’Amministrazione Biden, allora subentrante.

Foti-Malan: ostruzionismo opposizione non fermerà lavoro Delmastro

Foti-Malan: ostruzionismo opposizione non fermerà lavoro DelmastroMilano, 21 feb. (askanews) – Fratelli d’Italia fa ancora una volta quadrato intorno ad Andrea Delmastro, del quale l’opposizione continua a chiedere le dimissioni da sottosegretario alla Giustizia per il caso Cospito. Di fronte all’avvertimento di Pd, M5s e Avs – che hanno fatto sapere di voler lasciare l’Aula del Senato nel caso in cui oggi pomeriggio sarà Delmastro a rappresentare il governo – i capigruppo di Camera e Senato ribadiscono il sostegno all’esponente di FdI.
“L’asserita superiorità morale della sinistra – affermano Tommaso Foti e Lucio Malan – cozza contro gli atteggiamenti politicamente irresponsabili adottati e che oltraggiano le Istituzioni. Il sottosegretario Andrea Delmastro è nel pieno delle sue funzioni di governo e le eserciterà fino in fondo. Non saranno le posizioni ostruzionistiche delle opposizioni a farlo desistere dal proprio lavoro istituzionale”.
E aggiungono: “Nel momento in cui il presidente Meloni è a Kiev a rappresentare la vicinanza al popolo ucraino non solo da parte della maggioranza che sostiene il Parlamento italiano ma di tutta la Nazione, il Pd non trova di meglio da fare che continuare a portare avanti la propria gara congressuale e, con i 5 Stelle, ad attaccare il governo”.

Pinterest, primo report sul proprio impatto ambientale, sociale e governance

Pinterest, primo report sul proprio impatto ambientale, sociale e governanceRoma, 21 feb. (askanews) – Pinterest condivide il primo report sul proprio impatto ambientale, sociale e di governance (ESG). Nel rispetto del tema “Ispirare un futuro migliore”, il report si focalizza su iniziative e traguardi fondamentali conseguiti negli ultimi due anni che dimostrano come la piattaforma abbia lavorato per essere una forza positiva per il bene dell’azienda e delle community.
Nel report, in particolare, si mettono in luce i seguenti quattro punti:
Persone: come costruire una cultura del lavoro diversificata, inclusiva e flessibile, supportando le community locali.
Prodotto: la priorità agli utenti e al loro benessere emotivo è fondamentale per Pinterest, per permettere loro di condurre una vita più felice, realizzare un futuro più positivo e dedicare le proprie giornate a ciò che le persone amano.
Pianeta: si sottolinea l’impegno di Pinterest nel limitare le emissioni di carbonio, proteggere le risorse naturali e combattere la disinformazione relativa al clima.
Governance: si descrive nel dettaglio in che modo la governance sia la base per una cultura incentrata sulla condotta etica e sulla responsabilità nelle attività e operazioni di Pinterest.
“Siamo orgogliosi delle tappe fondamentali evidenziate nel nostro primo report sull’impatto ESG. Sappiamo anche che fare progressi a sostegno di queste importanti tematiche è un viaggio in continua evoluzione e siamo solo all’inizio di questo percorso. Vogliamo continuare con rigore, ottimismo e attenzione all’impatto di ogni singolo passo” – ha commentato Bill Ready, CEO di Pinterest.

Ucraina, Meloni: da Putin la solita propaganda, i fatti sono diversi

Ucraina, Meloni: da Putin la solita propaganda, i fatti sono diversiIrpin, 21 feb. (askanews) – “Una parte del mio cuore sperava che Putin dicesse parole diverse, aspettandosi un passo avanti. Quello che abbiamo sentito stamani è la solita propaganda ma i fatti sono diversi: ha detto che lavora per la diplomazia, per evitare il conflitto, ma la verità è che c’è qualcuno che è l’invasore e qualcuno che si sta difendendo, e il paradosso è che chi è vittima di questa aggressione sta comunque cercando di presentare un piano di pace”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine della visita a Irpin, in Ucraina.

Pd Veneto: nostra regione prima in Italia per rischio climatico

Pd Veneto: nostra regione prima in Italia per rischio climaticoRoma, 21 feb. (askanews) – “Il Veneto è tra le prime dieci regioni europee più esposte agli eventi meteorologici estremi e al cambiamento climatico da qui al 2050. La triste classifica la posiziona al quarto posto nella Ue e purtroppo prima tra le regioni italiane. A dirlo la prima analisi globale del patrimonio immobiliare e del territorio compiuta per gli investitori dal The Cross Dependency Initiative, ente leader mondiale nell’analisi del rischio climatico fisico. E gli effetti sono sotto gli occhi dei veneti: i canali di Venezia ridotti a rivoli d’acqua con difficoltà alla navigazione, i grandi fiumi come Po, Adige, Brenta, Piave ridotti a rigagnoli, scarsissima neve in montagna, il Lago di Garda mai così basso, smog delle città alle stelle e altissimo consumo di suolo. La tempesta Vaia pare non averci insegnato nulla”. Lo dichiara Matteo Favero, responsabile Ambiente Forum Pd Veneto.
“Non basta però lanciare l’allarme c’è da chiedere cosa si fa a Palazzo Balbi con la stagione irrigua alle porte serve partire subito con un piano d’emergenza concreto, con la programmazione di nuovi invasi di pianura – quelli idroelettrici in montagna sono impianti industriali con regole particolari e non semplici catini di riserva idrica, con interventi strutturali per cambiare radicalmente il volto dell’irrigazione, con la sensibilizzazione di cittadini e imprese per limitare il consumo di acqua, specie quella potabile”, conclude Favero

Così i robot impareranno ad affrontare situazioni impreviste

Così i robot impareranno ad affrontare situazioni imprevisteRoma, 21 feb. (askanews) – Sviluppare sistemi robotici avanzati, guidati dall’intelligenza artificiale, in grado di apprendere le abilità necessarie per interagire con le persone, con gli oggetti e con l’ambiente circostante adattandosi alle situazioni. È l’obiettivo IntelliMan, nuovo progetto di ricerca Horizon Europe finanziato con 4,5 mln di euro, coordinato dall’Università di Bologna e che coinvolge tredici partner da sei paesi europei (Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Slovenia e Regno Unito), uniti da una visione comune: sviluppare robot intelligenti con avanzate capacità di apprendimento. Una sfida che punta a realizzare sistemi in grado di “dare una mano” negli ospedali, nelle strutture di assistenza per anziani, nelle fabbriche, nei ristoranti, nel settore dei servizi e anche nella vita domestica delle singole famiglie.
“Con IntelliMan vogliamo concentrarci sullo sviluppo di robot in grado di imparare in modo mirato, efficiente ed efficace, garantendo al tempo stesso elevati standard di sicurezza”, dice Gianluca Palli, professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” (DEI) dell’Università di Bologna e coordinatore del progetto. “Il sistema robotico che progetteremo potrà apprendere le abilità necessarie per interagire con le persone, con gli oggetti e con l’ambiente circostante: sfruttando algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, sarà in grado di comprendere autonomamente le proprietà e le funzionalità degli oggetti della vita quotidiana e nei contesti industriali”.
Oltre a coordinare e monitorare l’integrazione delle tecnologie nel complesso delle attività del progetto, l’Università di Bologna – informa l’Ateneo – sfrutterà in particolare le sue ampie competenze su robotica e intelligenza artificiale per sviluppare soluzioni innovative nel campo della protesica, in collaborazione con il Centro Protesi INAIL. E insieme a ELVEZ (che realizza prodotti specializzati per l’industria automobilistica, l’ingegneria elettrica e meccanica) si occuperà di sistemi di manipolazione per la produzione industriale.
“Manipolatori robotici e mani robotiche in grado di interagire con l’ambiente circostante sono a un passo dall’essere realtà, ma la questione chiave è capire come questi sistemi possano essere in grado di sviluppare nuove abilità – dice ancora Palli – e di interagire con gli oggetti indipendentemente dalla loro composizione, dimensione e forma, sfruttando tecniche di intelligenza artificiale: confrontandosi con le persone e con l’ambiente, questi sistemi dovranno acquisire nuove conoscenze, cioè essere in grado di fare fronte a compiti imprevisti che non sono stati pre-programmati”. Roberto Meattini, membro del gruppo di ricercatori del DEI dell’Università di Bologna coinvolti nel progetto IntelliMan, prosegue: “La prossima generazione di sistemi di manipolazione robotica dovrà poter operare sia in maniera autonoma che in cooperazione con utilizzatori umani, grazie ad interfacce uomo-robot di tipo avanzato”.
I campi di applicazione possibili sono svariati, dalla produzione industriale alla logistica, dalla robotica di servizio ai dispositivi indossabili come esoscheletri e protesi. Gli studiosi si concentreranno sui problemi di manipolazione e posizionamento di oggetti deformabili, che possono coinvolgere le protesi dell’arto superiore nelle attività quotidiane in cucina, nelle operazioni di cablaggio dell’industria automobilistica e nella movimentazione di alimenti freschi per la logistica dei supermercati. Con un’attenzione particolare per i requisiti di sicurezza da adottare e per le migliori strategie che permettano di garantire un “rapporto di fiducia” tra umani e robot.

Ucraina, Meloni a Bucha: l’Italia è con voi fino alla fine

Ucraina, Meloni a Bucha: l’Italia è con voi fino alla fineBucha, 21 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto tappa a Bucha, la città diventata simbolo dell’invasione russa in Ucraina. Qui, nei primi giorni di marzo del 2022, i russi che cercavano di raggiungere Kiev uccisero circa 400 persone.
A Bucha la prima tappa è la chiesa ortodossa di Sant’Andrea. Meloni ha deposto una corona di fiori per le vittime delle fosse comuni e visitato la chiesa dove c’è un’esposizione fotografica sulla guerra.
“L’Italia era con con voi dall’inizio e lo sarà fino alla fine”, ha detto Meloni al procuratore di Bucha, aggiungendo: “Avete tutto il nostro supporto”. “Combatteremo per voi e per la vostra libertà”, ha assicurato.
Subito dopo Meloni ha visitato Irpin, accolta dal sindaco Oleh Bondar, per una visita della città e dei luoghi più colpiti dalle bombe. Meloni consegnerà materiali civili di aiuto, in particolare due generatori elettrici (parte di un lotto di 52 donati dal governo italiano, con una spesa di 666 mila euro), a supporto di strutture strategiche. Sul posto anche due dei 45 mezzi Iveco donati dalla Protezione civile italiana all’Ucraina.

Tosatti in HangarBicocca: come invertire la freccia del tempo

Tosatti in HangarBicocca: come invertire la freccia del tempoMilano, 21 feb. (askanews) – Gian Maria Tosatti e la pittura, intesa come indagine sullo spirito di una generazione, come sentimento del tempo che è trascorso. In Pirelli HangarBicocca apre la mostra “NOw/here”, curata da Vicente Todolì, che porta nello spazio milanese due cicli di dipinti realizzati nel 2022 e 2023 per comporre quella che lo stesso Tosatti definisce una “retrospettiva sentimentale”. Dopo avere visto i suoi ambienti, il suo lavoro sullo spazio, magistralmente interpretato per esempio nel Padiglione Italia all’ultima Biennale Arte, qui il quadro cambia, prende un’altra postura spirituale (aggettivo che per Tosatti ha molto senso usare) e apre una prospettiva inattesa sul lavoro di un artista capace di muoversi tra le pratiche e tra i luoghi.
Quando si entra nello spazio dello Shed, il primo volume espositivo dell’HangarBicocca, si ha subito la sensazione di essere “con” Gian Maria Tosatti, seppure quello che vediamo non sia la mostra di Tosatti che in molti si sarebbero aspettati. E il perché di questo riconoscimento inconscio lo spiega, in un certo senso, anche lui stesso: “È una mostra di sudari – ci ha spiegato – che ci siamo tolti di dosso, sono tracce del passato e di ciò che abbiamo fatto per esempio in Ucraina, in Turchia o in Russia, perché questi sentimenti hanno abitato tutti noi che abbiamo girato in questa Europa in fiamme”. Tutto si tiene nel mondo di Tosatti e si tiene anche nella narrativa che lui stesso costruisce intorno al lavoro, oggi come nei progetti precedenti. “L’artista è vuoto come uno specchio – ha aggiunto parafrasando un suo titolo – e ciò che rimane è una serie di tracce, ferite, sanguinamenti, illuminazioni che raccoglie nel corso dei suoi viaggi”.
“Ho fato una mostra di pittura a 43 anni – ha detto ancora Tosatti – quando probabilmente non se la aspettava nessuno. I Ritratti in oro e ruggine che ho portato qui sono ritratti dello spirito della nostra generazione, intesi come traccia del sentimento del tempo che ho raccolto lungo le strade che ho battuto, che sono un luogo importante per me”. E quella sensazione di luogo che da sempre associamo al suo lavoro, qui torna in una forma imprevista, torna nei grandi dipinti in grafite e carboncino che, se possibile, ampliano ulteriormente la natura dei progetti precedenti. Viene in mente la teoria dell’influenza letteraria per come la intendeva Borges, ossia con gli autori del futuro che influenzavano quelli del passato, e non viceversa. In un certo senso la stessa “inversione di polarità” accade nella mostra milanese. La freccia del tempo cambia direzione, pur procedendo avanti sempre.
Il racconto che Tosatti fa di sé e del suo lavoro, con grande consapevolezza e a volte anche con qualche potenziale ridondanza, va necessariamente accostato al lavoro in sé, il primo, ovviamente, esiste solo nella misura in cui esiste e funziona il secondo. È questo il punto che a volte il sistema dell’arte nostrano finge di non capire, focalizzandosi su certe esteriorità e lasciando meno spazio all’interiorità, che è profonda e decisiva se si vuole fare anche un discorso critico onesto. Perché, che piaccia o meno, nella ricerca di Tosatti c’è un indiscutibile afflato di onestà, sulle cui manifestazioni, trattandosi di arte contemporanea, sono naturalmente ammissibili tutte le interpretazioni. Ma alle manifestazioni bisogna arrivare, altrimenti sfugge il punto del discorso.
“L’artista deve fare un passo dopo l’altro – ha detto ancora Tosatti – e deve mettere a rischio tutto quello che ha fatto fino a quel momento. L’artista deve sorprendere innanzitutto se stesso. Se non è soffocato dalle pressioni del mercato ogni artista vuole cercare nuove strade. Il passato ce lo portiamo sempre dietro, ma volevo pensare a una retrospettiva che fosse non un passo indietro, ma un passo ulteriore”. In quest’ottica i dipinti di oggi portano in loro stessi venti anni di lavoro, hanno piena consapevolezza dello spirito del tempo, il loro e il nostro. Per questo “NOw/here”, con le possibili due letture del titolo: da nessuna parte oppure qui e ora, è una retrospettiva, che però presenta lavori nuovi, e giocando su questa apparente impossibilità diventa possibile. Diventa reale e, permettetecelo, diventa “vera”.
(Leonardo Merlini)

Vino, Bricolo: accelerare con Vinitaly su promozione integrata in Giappone

Vino, Bricolo: accelerare con Vinitaly su promozione integrata in GiapponeMilano, 21 feb. (askanews) – Accelerare sulla promozione integrata e di sistema per efficientare la promozione del vino italiano in Giappone, evitando frammentazione e dispersione di risorse. È l’unità di intenti emersa oggi a Tokyo nella penultima tappa del Road show globale realizzato da Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con Ice Agenzia e con la partecipazione unitaria dei principali player istituzionali del nostro Paese nel Sol Levante: l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, la Camera di Commercio italiana in Giappone e il supporto della Fondazione Italia Giappone.
“Stiamo gettando le basi per un progetto di promozione del vino italiano in Giappone a medio e lungo termine, con Vinitaly che conferma il ruolo di brand collettivo su scala globale” ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo davanti ad una platea di oltre 50 top buyer, stakeholder del vino e rappresentanti istituzionali. “Questa campagna straordinaria, fortemente voluta dalla nuova governance della Spa fieristica, punta non solo al potenziamento dell’incoming già dalla prossima 55esima edizione di Vinitaly (che si terrà dal 2 al 5 aprile) ma a realizzare un efficace programma di promozione unitaria a favore del vino italiano”.
Sul fronte dei dati annunciati nel corso della presentazione del prossimo Vinitaly, si registra una chiusura d’anno molto positiva per il vino italiano in Giappone, con una crescita in volume a +18,4% nel 2022, esattamente il doppio rispetto al totale delle importazioni di vino dal Sol Levante (+9,2%). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, la performance italiana nel sesto mercato importatore al mondo (nel 2021 Tokyo ha scavalcato Pechino nel ranking mondiale), è particolarmente positiva sia nelle importazioni di vini fermi imbottigliati, in particolare rossi, che hanno chiuso a 165 milioni di euro (+25%), che per gli spumanti, a +26% (44 milioni di euro il controvalore). Il totale import di vino italiano in Giappone chiude così il 2022 con un valore complessivo di 278 milioni di euro, al secondo posto tra i Paesi fornitori dietro a una Francia che da sola supera la soglia di un miliardo di euro di ordini dal Sol Levante.
“L’Italia è il secondo esportatore al mondo di vini ma questo primato non è confermato in Asia, dove altri Paesi riescono a vendere quantità maggiori, nonostante una varietà e un rapporto qualità-prezzo generalmente inferiori a quello dei vini italiani” ha commentato il presidente della Camera di Commercio Italiana in Giappone, Rosario Pedicini, sottolineando che “i produttori italiani sono spesso troppo piccoli per approcciare da soli mercati complessi come quelli asiatici e il sistema Italia, di cui la Camera di Commercio italiana in Giappone è parte attiva, è al fianco dei produttori per migliorare il posizionamento in Giappone”.
“In questo momento è fondamentale creare sinergie in uno spirito di sistema Paese” ha affermato l’ambasciatore italiano, Gianluigi Benedetti, aggiungendo che “la presenza in questa tappa di Vinitaly dell’Ambasciata, di Ice Agenzia, della Camera di Commercio insieme al sistema fieristico italiano rappresentato da Veronafiere è un segno evidente della determinazione di fare bene e di lavorare insieme a sostegno del tessuto produttivo italiano”. “Gli operatori giapponesi amano il vino italiano, amano l’Italia e amano Verona: credo che tutte le iniziative Ice, realizzate nel settore dei vini, possano essere fatte in collaborazione con Vinitaly” ha detto la direttrice della sede Ice Agenzia di Tokyo, Erica Di Giovancarlo, evidenziando che “questo aiuterebbe ad aumentare la potenza dell’Italia perché solo ragionando come sistema si riesce a battere la concorrenza”.
Il Roadshow di Vinitaly si chiuderà il 23 febbraio in Corea del Sud.

Opposizioni ancora sul piede di guerra contro Delmastro: si dimetta

Opposizioni ancora sul piede di guerra contro Delmastro: si dimettaRoma, 21 feb. (askanews) – Le opposizioni tornano sul piede di guerra e minacciano l’Aventino in Parlamento se non si dimette il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro finito nella bufera per il caso Cospito. “Se oggi pomeriggio a seguire i lavori del Senato ci sarà il sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove, noi abbandoneremo l’aula – fanno sapere i senatori del M5s -. Sarebbe una provocazione inaccettabile da parte del governo, le responsabilità di Delmastro sono gravi e evidenti, a queste si aggiunge il fatto che è indagato dalla magistratura. Delmastro deve lasciare il suo incarico di sottosegretario, lui e tutto l’Esecutivo ne prendano atto”.
“Lo avevamo già annunciato, comunicato a FdI e lo ribadiamo oggi: non parteciperemo a nessuna seduta di aula o commissione dove sarà presente il sottosegretario Delmastro in rappresentanza del governo”, fa sapere su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.