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Musk attacca ancora giudici, Mattarella interviene a difesa Italia

Musk attacca ancora giudici, Mattarella interviene a difesa ItaliaRoma, 13 nov. (askanews) – Dettare l’agenda, ingerenze al limite della rottura diplomatica, termini offensivi. Questo evidentemente il senso, ma anche il contenuto senza dubbio, delle dichiarazioni di Elon Musk sulla magistratura italiana e sulle decisioni prese dai tribunali nelle ultime settimane sul trasferimento dei migranti raccolti in mare nei centri costruiti in Albania. Centri di fatto ancora vuoti per i pronunciamenti di alcuni giudici che hanno sospeso, di fronte ai ricorsi presentati dagli stessi immigrati, la loro collocazione in Albania e chiesto alla Corte di giustizia europea lumi su come debbano comportarsi. E capire quale sia la primazia della norma, avendo sulla scrivania sia l’ultimo decreto del governo italiano sulla lista dei paesi sicuri sia la determinazione Ue su cosa debba essere inteso per paese sicuro in cui poter rimandare l’immigrato. Ed è al tycoon australiano nei fatti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi risposto.


Una replica – quella del Quirinale che arriva dopo le ultime dichiarazioni di Musk – che rappresenta la posizione del nostro Paese, visto il silenzio imbarazzato da parte di Giorgia Meloni. Di fronte al messaggio su X di Musk di ieri – “Questi giudici devono andarsene”, riferito appunto alle toghe che si sono occupate dei trasferimenti di migranti in Albania e senza dimenticare nei giorni scorsi lo “è scandaloso che (Salvini – ndr) sia sotto processo per aver fatto rispettare le leggi” – Mattarella ha risposto: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”. Fino a ieri la linea di Palazzo Chigi era di evitare commenti e che comunque “Musk è un privato cittadino” ma oggi – dopo la nomina annunciata a titolare del Ministero per l’efficienza governativa e dopo l’intervento del Capo dello Stato – non poteva essere mantenuto il silenzio. Per questo è stato fatto trapelare il pensiero “ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica”, attribuito alla stessa Meloni. Quindi è stato il sottosegretario alla Presidenza Giovanbattista Fazzolari, vero e proprio braccio destro della premier, a intervenire per dire che è “sempre utile l’intervento del Presidente della Repubblica nel ribadire l’importanza del rispetto della sovranità nazionale”, un tema che da sempre sta a cuore a Fratelli d’Italia che respinge “qualsiasi tentativo di ingerenza straniera nei nostri affari interni”. Piuttosto, attacca Fazzolari, “stupisce il sovranismo ‘à la carte’ della sinistra, la stessa che in passato non ha esitato a cavalcare posizioni anti-italiane e anche oggi in Europa trama per tentare di far perdere la vicepresidenza della Commissione europea all’Italia per il proprio tornaconto”.


Parole – quelle di Meloni e Fazzolari – certamente non comparabili con la presa di posizione di Mattarella, che ha voluto in tutta evidenza rispondere ad una scelta strategica di comunicazione politica che sembra essere stata avviata, attraverso Musk, dal neo presidente degli Usa Donald Trump: imporre un determinato tema (l’opposizione agli immigrati in questo caso, che è stato forse il primo tema della campagna elettorale di “The Donald”) all’attenzione dell’ascoltatore, degli elettori, dei social, in questo caso del mondo, per creare il problema e soprattutto paura, fastidio, repulsione. E giustificare conseguenti azioni. Non è la prima volta che Mattarella si muove a difesa dell’autonomia dell’Italia davanti alle ingerenze di diversi alleati, indipendentemente dal loro colore politico e da chi fosse alla guida del nostro paese. L’ultima uscita su questo del presidente della Repubblica, che si espose per difendere il nascente esecutivo Meloni, prendeva spunto – ha ricordato oggi il Quirinale – dalle parole (in una intervista a Repubblica del 7 ottobre 2022) della ministra per gli Affari Europei del governo francese Laurence Boone: “Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue – diceva la ministra – ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia”. Immediata la reazione del presidente della Repubblica: “L’Italia sa badare a se stessa, nel rispetto della Costituzione e dei valori europei”.


Un attacco potente, e politico, a quei Paesi (all’Ue?) che sembrano essere tentennanti nell’assumere un atteggiamento duro e senza scampo – come parrebbe invece essere quello del futuro presidente Usa – verso il fenomeno migratorio. Insomma Mattarella è intervenuto, non solo in difesa dell’Italia ma da europeista convinto a tutela dell’Unione europea e della civiltà democratica e di accoglienza che la caratterizza, per contestare quello che sembra essere un dettare da parte degli Usa l’agenda di comportamento ad un paese alleato. E’ una cosa enorme, in effetti una grande ingerenza quella di Musk, che prima poteva essere derubricata alle affermazioni di un privato cittadino ma che oggi viene dal futuro ‘capo dipartimento per l’efficienza governativa’ del prossimo esecutivo Trump. Visto l’attivismo del patron di Tesla fra l’altro è probabilmente certo che analogo comportamento, sia pure su temi diversi, ci sia stato verso altri paesi. Un capo dello Stato, non dobbiamo inoltre dimenticare, che è di fatto il capo della magistratura italiana, essendo presidente del Csm e che certamente non può accettare attachi ai magistrati italiani, a maggior ragione se provengono dall’estero e da un paese fortemente legato all’Italia. In questo senso si legge anche la reazione della Anm che ringrazia Mattarella per avere stigmatizzato queste intromissioni su faccende italiane. Se ieri le dichiarazioni di Musk mettevano comunque in imbarazzo l’esecutivo di Meloni (che non dimentichiamoci nei mesi scorsi ha scelto di farsi premiare dallo stesso Musk ad un evento alla cerimonia per i ‘Global citizen awards’ dell’Atlantic Council a New York) le parole oggi di Mattarella aggiungono difficoltà. Dal canto suo Musk non ha voluto (nè forse potuto visto l’annuncio del suo incarico nel governo Trump, altrimenti lo scontro diplomatico sarebbe stato inevitabile) commentare le parole del presidente della Repubblica. Ha però ritwittato – un modo sui social per dire e non dire – il post di Eva Vlaardingerbroek, opinionista olandese di destra e molto vicina a Tucker Carlson, giornalista trumpiano di Fox News, nel quale si scrive che “elonmusk & PM @GiorgiaMeloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri”.


In ogni caso la nota del presidente sembra colmare un vuoto istituzionale, una mancata reazione a delle parole che, seppure pronunciate da un “amico” e rappresentante di un governo, quello statunitense, vicino per ideologia al nostro esecutivo attuale, rappresentano comunque una invasione di campo. Una invasione che in uno schieramento nazionalista, patriottico impegnato nella difesa culturale, economica, politica, sociale, dei confini della Nazione rischia di non avere giustificazioni.

Musk attacca ancora i giudici, Mattarella interviene a difesa dell’Italia

Musk attacca ancora i giudici, Mattarella interviene a difesa dell’ItaliaRoma, 13 nov. (askanews) – Dettare l’agenda, ingerenze al limite della rottura diplomatica, termini offensivi. Questo evidentemente il senso, ma anche il contenuto senza dubbio, delle dichiarazioni di Elon Musk sulla magistratura italiana e sulle decisioni prese dai tribunali nelle ultime settimane sul trasferimento dei migranti raccolti in mare nei centri costruiti in Albania. Centri di fatto ancora vuoti per i pronunciamenti di alcuni giudici che hanno sospeso, di fronte ai ricorsi presentati dagli stessi immigrati, la loro collocazione in Albania e chiesto alla Corte di giustizia europea lumi su come debbano comportarsi. E capire quale sia la primazia della norma, avendo sulla scrivania sia l’ultimo decreto del governo italiano sulla lista dei paesi sicuri sia la determinazione Ue su cosa debba essere inteso per paese sicuro in cui poter rimandare l’immigrato. Ed è al tycoon australiano nei fatti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi risposto.


Una replica – quella del Quirinale che arriva dopo le ultime dichiarazioni di Musk – che rappresenta la posizione del nostro Paese, visto il silenzio imbarazzato da parte di Giorgia Meloni. Di fronte al messaggio su X di Musk di ieri – “Questi giudici devono andarsene”, riferito appunto alle toghe che si sono occupate dei trasferimenti di migranti in Albania e senza dimenticare nei giorni scorsi lo “è scandaloso che (Salvini – ndr) sia sotto processo per aver fatto rispettare le leggi” – Mattarella ha risposto: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”. Fino a ieri la linea di Palazzo Chigi era di evitare commenti e che comunque “Musk è un privato cittadino” ma oggi – dopo la nomina annunciata a titolare del Ministero per l’efficienza governativa e dopo l’intervento del Capo dello Stato – non poteva essere mantenuto il silenzio. Per questo è stato fatto trapelare il pensiero “ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica”, attribuito alla stessa Meloni. Quindi è stato il sottosegretario alla Presidenza Giovanbattista Fazzolari, vero e proprio braccio destro della premier, a intervenire per dire che è “sempre utile l’intervento del Presidente della Repubblica nel ribadire l’importanza del rispetto della sovranità nazionale”, un tema che da sempre sta a cuore a Fratelli d’Italia che respinge “qualsiasi tentativo di ingerenza straniera nei nostri affari interni”. Piuttosto, attacca Fazzolari, “stupisce il sovranismo ‘à la carte’ della sinistra, la stessa che in passato non ha esitato a cavalcare posizioni anti-italiane e anche oggi in Europa trama per tentare di far perdere la vicepresidenza della Commissione europea all’Italia per il proprio tornaconto”. Parole – quelle di Meloni e Fazzolari – certamente non comparabili con la presa di posizione di Mattarella, che ha voluto in tutta evidenza rispondere ad una scelta strategica di comunicazione politica che sembra essere stata avviata, attraverso Musk, dal neo presidente degli Usa Donald Trump: imporre un determinato tema (l’opposizione agli immigrati in questo caso, che è stato forse il primo tema della campagna elettorale di “The Donald”) all’attenzione dell’ascoltatore, degli elettori, dei social, in questo caso del mondo, per creare il problema e soprattutto paura, fastidio, repulsione. E giustificare conseguenti azioni.


Non è la prima volta che Mattarella si muove a difesa dell’autonomia dell’Italia davanti alle ingerenze di diversi alleati, indipendentemente dal loro colore politico e da chi fosse alla guida del nostro paese. L’ultima uscita su questo del presidente della Repubblica, che si espose per difendere il nascente esecutivo Meloni, prendeva spunto – ha ricordato oggi il Quirinale – dalle parole (in una intervista a Repubblica del 7 ottobre 2022) della ministra per gli Affari Europei del governo francese Laurence Boone: “Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue – diceva la ministra – ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia”. Immediata la reazione del presidente della Repubblica: “L’Italia sa badare a se stessa, nel rispetto della Costituzione e dei valori europei”. Un attacco potente, e politico, a quei Paesi (all’Ue?) che sembrano essere tentennanti nell’assumere un atteggiamento duro e senza scampo – come parrebbe invece essere quello del futuro presidente Usa – verso il fenomeno migratorio. Insomma Mattarella è intervenuto, non solo in difesa dell’Italia ma da europeista convinto a tutela dell’Unione europea e della civiltà democratica e di accoglienza che la caratterizza, per contestare quello che sembra essere un dettare da parte degli Usa l’agenda di comportamento ad un paese alleato. E’ una cosa enorme, in effetti una grande ingerenza quella di Musk, che prima poteva essere derubricata alle affermazioni di un privato cittadino ma che oggi viene dal futuro ‘capo dipartimento per l’efficienza governativa del prossimo esecutivo Trump. Visto l’attivismo del patron di Tesla fra l’altro è probabilmente certo che analogo comportamento, sia pure su temi diversi, ci sia stato verso altri paesi. Un capo dello Stato, non dobbiamo inoltre dimenticare, che è di fatto il capo della magistratura italiana, essendo presidente del Csm e che certamente non può accettare attachi ai magistrati italiani, a maggior ragione se provengono dall’estero e da un paese fortemente legato all’Italia. In questo senso si legge anche la reazione della Anm che ringrazia Mattarella per avere stigmatizzato queste intromissioni su faccende italiane.


Se ieri le dichiarazioni di Musk mettevano comunque in imbarazzo l’esecutivo di Meloni (che non dimentichiamoci nei mesi scorsi ha scelto di farsi premiare dallo stesso Musk ad un evento alla cerimonia per i ‘Global citizen awards’ dell’Atlantic Council a New York) le parole oggi di Mattarella aggiungono difficoltà. Dal canto suo Musk non ha voluto (nè forse potuto visto l’annuncio del suo incarico nel governo Trump, altrimenti lo scontro diplomatico sarebbe stato inevitabile) commentare le parole del presidente della Repubblica. Ha però ritwittato – un modo sui social per dire e non dire – il post di Eva Vlaardingerbroek, opinionista olandese di destra e molto vicina a Tucker Carlson, giornalista trumpiano di Fox News, nel quale si scrive che “elonmusk & PM @GiorgiaMeloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri”. In ogni caso la nota del presidente sembra colmare un vuoto istituzionale, una mancata reazione a delle parole che, seppure pronunciate da un “amico” e rappresentante di un governo, quello statunitense, vicino per ideologia al nostro esecutivo attuale, rappresentano comunque una invasione di campo. Una invasione che in uno schieramento nazionalista, patriottico impegnato nella difesa culturale, economica, politica, sociale, dei confini della Nazione rischia di non avere giustificazioni.

Calcio, Ranieri nuovo allenatore della Roma attesa ufficialità

Calcio, Ranieri nuovo allenatore della Roma attesa ufficialitàRoma, 13 nov. (askanews) – Manca solo l’ufficialità ma Claudio Ranieri è il nuovo allenatore dell’As Roma. Trovato l’accordo con il tecnico che guidò i giallorossi già dal 2009 al 2011 e poi di nuovo nel 2019. Un esito che pareva vicino da ieri sera, quando il presidente Dan Friedkin era volato a Londra per incontrare l’allenatore classe 1951. Domenica dopo l’ennesima sconfitta, in casa col Bologna, la società aveva esonerato dall’incarico il tecnico Ivan Juric. Per Ranieri si parla di accordo di un anno e poi di un ruolo dirigenziale.

Mps, Mef avvia procedura accelerata per cessione 7% del capitale

Mps, Mef avvia procedura accelerata per cessione 7% del capitaleRoma, 13 nov. (askanews) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver avviato una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di n. 88.178.280 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (di seguito corrispondenti a circa il 7,00% del capitale sociale della Banca. E’ quanto riporta un comunicato.


Banca Akros S.p.A. agirà in qualità di Global Coordinator e Bookrunner, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Nell’ambito dell’operazione è previsto che il Mef si impegni con il Global Coordinator e Bookrunner a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso dello stesso Global Coordinator e Bookrunner e salvo esenzioni, come da prassi di mercato.


I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento.

Arriva il nuovo tour di Ermal Meta nei teatri d’Italia

Arriva il nuovo tour di Ermal Meta nei teatri d’ItaliaMilano, 13 nov. (askanews) – Partirà il 28 marzo 2025 con la data zero al Teatro Mancinelli di Orvieto il nuovo tour di Ermal Meta nei più importanti teatri italiani.


Dopo aver attraversato la penisola con un lungo tour estivo, l’artista torna nei teatri per ritrovare il pubblico in una dimensione più intima condividendo un viaggio musicale che spazierà dai successi di repertorio all’ultimo album “Buona Fortuna”. I biglietti del tour, organizzato e prodotto da Friends and Partners e Vertigo, saranno in prevendita su TicketOne dal 13 novembre alle ore 18:00.


Di seguito il calendario: 28 marzo 2025 Orvieto (Tr) – Teatro Mancinelli; 29 marzo 2025 Isernia – Teatro Auditorium 10 Settembre 1943; 05 aprile 2025 Roma – Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone/ Sala Sinopoli; 11 aprile 2025 Brindisi – Teatro Verdi; 12 aprile 2025 Rende (Cs) – Teatro Garden; 14 aprile 2025 Napoli – Teatro Bellini; 17 aprile 2025 Firenze – Teatro Puccini; 18 aprile 2025 Ancona – Teatro Delle Muse; 26 aprile 2025 Milano – Teatro Carcano; 30 aprile 2025 Torino – Teatro Colosseo; 3 maggio 2025 Brescia – Teatro Dis_Play; 5 maggio 2025 Bologna – Teatro Duse.

Separazione carriere,commissione Camera conferma testo Governo

Separazione carriere,commissione Camera conferma testo GovernoRoma, 13 nov. (askanews) – La commissione Affari Costituzionali della Camera ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni all’articolo 2 del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere per i magistrati finalizzati a consentire carriere indiffrenziate fra magistrati inquirenti e giudicanti . Resta dunque invariato il testo presentato dal governo che prevede la modifica dell’art.102 della Costituzione, primo comma, con l’aggiunta della frase: “le quali disciplinano altresì le distinte carriere dei magistrati giudicanti e requirenti”. Le votazioni sugli altri emendamenti proseguiranno in commissione oggi e domani.

In libreria “Il nuovo rifiuto di Israele”, di Massimo De Angelis

In libreria “Il nuovo rifiuto di Israele”, di Massimo De AngelisRoma, 13 nov. (askanews) – Nel suo ultimo libro, Massimo De Angelis raccoglie gli scritti di 25 tra i maggiori storici e pensatori contemporanei dell’ebraismo sulla complessa questione di Israele. “Bisogna ripartire dalle religioni per trovare la pace”


Oltre ad aver messo in discussione gli equilibri geopolitici internazionali, la delicata questione mediorientale, drammaticamente inasprita dall’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e dalla guerra che ne è seguita, ha evidenziato sia i conflitti tra religioni differenti sia la necessità di un confronto tra di esse. Quanto sta avvenendo impatta anche sull’identità dell’intero occidente, diviso tra antiche radici giudaico-cristiane e secolarismo contemporaneo. Massimo De Angelis, scrittore e giornalista, ha curato il volume, da qualche giorno in libreria, “Il nuovo rifiuto di Israele” – Riflessioni su Ebraismo, Cristianesimo, Islam e l’odio di sé dell’Occidente” raccogliendo saggi di esperti del mondo ebraico e della questione mediorientale. Oltre ad un suo studio, dunque, l’opera comprende i contributi di Michael Ascoli, Marco Cassuto Morselli, Alberto Castaldini, Vannino Chiti, Sergio Della Pergola, Paolo Di Motoli, Ariel Di Porto, David Elber, Niram Ferretti, Paolo Maria Floris, Pier Francesco Fumagalli, Guido Innocenzo Gargano, Massimo Giuliani, Alon Goshen-Gottstein, Ilenya Goss, Adolfo Lippi, Massimo Longo Adorno, Emmanuel Navon, Fiamma Nirenstein, Yahya Pallavicini, Vincenzo Pinto, Paolo Sorbi, Shmuel Trigano e Ugo Volli. L’obiettivo dell’opera – dichiara l’autore – è di compiere “un’analisi di quanto è accaduto nella lunga storia di Israele, in modo oggettivo e documentato, per arrivare fino ai giorni nostri, indicando possibili vie per promuovere un percorso di pacificazione possibile ed effettivo”.


“Il nuovo rifiuto di Israele – Riflessioni su Ebraismo, Cristianesimo, Islam e l’odio di sé dell’Occidente” suddivide in tre sezioni i contributi degli esperti: la prima tocca gli aspetti politico-filosofici del rapporto tra occidente ed ebraismo dopo i fatti del 7 ottobre, una seconda storico-politica ripercorre le tappe e le varie anime del sionismo e la terza in cui viene affrontato il tema del dialogo interreligioso, grazie all’intervento di esponenti dell’Ebraismo, del Cristianesimo e dell’Islam. “Il libro contiene un’analisi storica molto approfondita, che riporta agli anni in cui furono stabiliti i confini geografici di Israele e ai successivi svolgimenti: alla luce di quanto sta accadendo, oggi è ancora più urgente, oltre che necessario, passare dal confronto armato e dalla sconfitta dei fondamentalisti e terroristi a una fase nuova di dialogo oltre che politico religioso. perché questo scontro ha una radice religiosa prima ancora che politica”.

Ue, Meloni: per la sinistra e il Pd l’Italia non merita la vicepresidenza

Ue, Meloni: per la sinistra e il Pd l’Italia non merita la vicepresidenzaRoma, 13 nov. (askanews) – “Signore e signori, ecco a voi la posizione del gruppo dei socialisti europei, nel quale la delegazione più numerosa è quella del Pd di Elly Schlein: a Raffaele Fitto, commissario italiano, va tolta la vicepresidenza della Commissione che la Presidente von der Leyen ha deciso di affidare. L’Italia, secondo loro, non merita di avere una vicepresidenza della Commissione. Questi sono i vostri rappresentanti di sinistra”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Cinema, Premio Virna Lisi 2024 a Miriam Leone

Cinema, Premio Virna Lisi 2024 a Miriam LeoneRoma, 13 nov. (askanews) – Si svolgerà lunedì 2 dicembre alle ore 20 l’edizione del Premio Virna Lisi 2024 che si prepara a celebrare il ricordo dell’attrice nel decennale della sua scom- parsa, con un appuntamento speciale dedicato al talento femminile al Teatro dell’Opera di Roma. Una serata ricca di ospiti, presentata dallo storico amico Pino Strabioli con Greta Mauro, sotto la direzione artistica del regista Davide Minnella e con la regia di Antonio Centomani, che vedrà la partecipazione delle istituzioni della cultura, dello spettacolo, dell’industria e tutti coloro che continuano ad amare l’attrice scomparsa nel dicembre 2014, ancora una volta organizzato e prodotto dalla Fondazione a lei dedicata, guidata dal figlio Corrado Pesci con sua moglie Veronica.


Il Premio Virna Lisi sarà conferito a Miriam Leone, interprete di straordinario talento e intensità che grazie alla sua innata sensibilità artistica ha dato vita in questi anni a personaggi complessi e sfaccettati, rendendo ogni ruolo indimenticabile attraverso una profonda autenticità e una potenza emotiva che ha conquistato e coinvolto il grande pubblico. Per questa importante edizione del Premio, realizzata con il sostegno e la collaborazione di SIAE, è stato istituito un Premio speciale decennale. Il Premio speciale decennale Virna Lisi Siae per il cinema verrà consegnato alla regista Cristina Comencini, autrice sensibile e profonda, che con uno sguardo poetico e incisivo ha saputo raccontare l’universo femminile e dirigere magistralmente Virna Lisi in tre interpretazioni indimenticabili, aggiungendo un capitolo prezioso alla carriera della grande attrice.


Il Premio Virna Lisi alla giovane attrice rivelazione sarà assegnato a Celeste Dalla Porta, che ha saputo distinguersi per una presenza scenica magnetica e un’interpretazione intensa e coinvolgente nel film Parthenope, diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino. Celeste in-carna con naturalezza e profondità il volto nuovo, talentuoso e affascinante del grande cinema italiano. Il Premio decennale Virna Lisi Siae per la musica sarà consegnato a Giuliano Sangiorgi, in omaggio al suo eccezionale percorso artistico e al contributo che ha saputo dare con i Negramaro alla musica italiana. Un percorso artistico straordinario, segnato da testi di intensa poesia e da una musicalità innovativa e inconfondibile, capace di toccare le corde più profonde dell’anima e di parlare a generazioni diverse con una forza espressiva senza pari. Giuliano Sangiorgi regalerà una performance esclusiva, accompagnato dall’Orchestra Italiana del cinema, diretta dal Maestro Nanni.


Nel corso della serata il grande soprano Eleonora Buratto, in scena al Teatro Costanzi fino al 5 dicembre con l’opera Simon Boccanegra di Verdi diretta da Michele Mariotti che inaugura la stagione 2024/25, sarà insignita del Premio Speciale Virna Lisi Teatro dell’Opera di Roma per il suo prezioso contributo alla musica lirica italiana. Accompagnata dalla pianista Enrica Ruggiero, regalerà emozioni uniche con la sua voce straordinaria. “Sarà più di sempre una serata dedicata a valorizzare nel ricordo di Virna Lisi, la qualità e l’originalità del talento femminile nel cinema e nello spettacolo – ha dichiarato il figlio Corrado Pesci che, insieme a sua mogie Veronica, farà gli onori di casa – oltre il talento innato le doti forse meno conosciute di mia madre erano l’altruismo e il rispetto, attraverso la sua professione, per il pubblico che amava come una famiglia e per i giovani che ha sempre considerato anche il futuro della sua amata arte. Un messaggio di autentico amore per il pubblico che ci ha spinto a creare la Fondazione che con le sue iniziative ricorda Virna Lisi anche per il suo stile personale e la sua generosità che sono oggi la sua eredità nell’attività della Fondazione voluta dalla sua famiglia”. La serata è realizzata con il patrocinio della Regione Lazio e della Regione Marche.


La Fondazione Virna Lisi ha premiato negli anni Margherita Buy, Paola Cortellesi, Monica Bellucci, Claudia Gerini, Elena Sofia Ricci, Micaela Ramazzotti e Greta Scarano. Dal 2018 ha inoltre istituito il Premio dedicato alla ‘giovane attrice rivelazione’ dell’anno, assegnato a Ludovica Nasti, Ilenia Pastorelli e nel 2023 al clamoroso esordio della protagonista di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, Romana Maggiora Vergano.

Inchiesta appalti a Roma, Gualtieri: non risultano legami con il Giubileo

Inchiesta appalti a Roma, Gualtieri: non risultano legami con il GiubileoRoma, 13 nov. (askanews) – “Ho disposto una verifica approfondita su tutti gli interventi realizzati dalle ditte coinvolte nel l’indagine in corso. Al momento non risultano interventi legati al Giubileo, ma naturalmente la verifica è ancora in corso. Vi terremo al corrente dei successivi sviluppi, anche quelli delle nostre autonome verifiche”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in Campidoglio, rispetto alle indagini in corso sugli appalti stradali della Capitale.