Migranti, Manfredi: sindaci in grande difficoltà per accoglienzaRimini, 24 ago. (askanews) – I sindaci sono “in grande difficoltà” perché l’arrivo di migranti in Italia è un “problema che porta con sé una grande complessità”. E “credo che questi processi vadano programmati”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Meeting di Rimini.
“Quest’anno si registrano numeri” di arrivi di migranti “che non si ricordavano da anni – ha spiegato Manfredi -. Tra l’altro la maggior parte sono minori non accompagnati” infatti “famiglie sopratutto dei paesi Subsahariani mettono sulle barche i figli perché pensano così di dare loro un futuro. Arrivano migliaia e migliaia di minori su cui c’è la competenza dei sindaci per la presa in carico”. “Oggi siamo in grande difficoltà non solo per accogliere e anche per garantire servizi, ma anche dal punto di vista finanziario – ha aggiunto il sindaco di Napoli -. Credo che sia necessaria una politica migratoria diversa che lavori su dei flussi più coordinati capaci” tra l’altro “di dare una risposta ai bisogni delle nostre comunità per problemi legati alla denatalità e al bisogno di forza lavoro”. Quindi bisogna “cercare di governare questi processi, non negarli, fare in modo che possano essere gestiti in maniera equilibrata e più affidabile”.
Giansanti: surplus agro-industriale positivo per 7,5%Rimini, 24 ago. (askanews) – “Mentre tutto va male, il sistema agro-industriale del Paese, negli ultimi anni, è invece andato molto bene. Il surplus commerciale oggi è positivo per 7,5 miliardi e quindi, se ripensiamo al 2015, l’anno di Expo, eravamo con una bilancia commerciale negativa e con un valore dell’export di 28 miliardi, oggi siamo a 62 miliardi e con una bilancia commerciale positiva di 7,5 miliardi”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine del Meeting di Rimini.
“E, soprattutto – ha aggiunto – con un dato molto interessante che è quello delle esportazioni nei Paesi extra-Ue. Mentre la Francia è scesa dal 19% al 17% l’Italia è aumentata, nello stesso periodo del 12%. Questo sta a significare che i nostri prodotti sui mercati internazionali performano e performano bene. In dieci anni dal 2013 al 2022”.
Libri, in uscita “I diari del Provinciale” di Federico QuarantaRoma, 24 ago. (askanews) – La provincia, la sua cultura e la sua gente, un viaggio nelle terre che custodiscono l’Italia più profonda. Con “I diari del Provinciale” Federico Quaranta affida alla carta le testimonianze e le emozioni più forti dei suoi lunghi cammini televisivi. I racconti e le parole di scrittori e intellettuali si intrecciano tra le pagine con quelli di contadini e pescatori, di uomini e donne che fanno del legame con il territorio il fondamento della propria esistenza. Così l’autore è nel Mugello, alle porte di Firenze, per raccontare la figura rivoluzionaria di don Lorenzo Milani, nel Delta del Po tra Emilia e Veneto, per comprendere il sentimento che lega la gente alle terre e alle acque del Polesine, in Basilicata, sulle tracce della civiltà contadina narrata da Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli”, in Sicilia, per riscoprire la figura di Rosa Balistreri, cantautrice coraggiosa che ha cantato le contraddizioni della sua terra. Tante storie, tanti tasselli di un’identità sfaccettata, affascinante e sempre sorprendente.
“I diari del Provinciale” di Federico Quaranta, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 29 agosto 2023. Federico Quaranta è conduttore e autore televisivo e radiofonico di vari programmi (tra cui “La Prova del cuoco”, “Linea verde”, “Estate?in diretta” su Rai 1, “E la chiamano estate”, “Il Provinciale” su Rai 1 e Rai 2, “Decanter” su Rai Radio2), ed è noto esperto di enogastronomia, territorio e agricoltura. È autore di Terra. Riscoprire le nostre origini per costruire un futuro migliore (2019). Per la Rai ha pubblicato con Nicola Prudente (“Tinto”) due libri di successo della serie Sommelier… ma non troppo (2015 e 2016) e insieme ad Andy Luotto Anche i vegani fanno la scarpetta (2016).
Salario minimo, Giansanti: il problema è nei contratti ‘pirata’Rimini, 24 ago. (askanews) – Il salario minimo? “Io credo nel contratto che firmiamo con i sindacati. Nel momento in cui viene stabilita una tariffa oraria con i rappresentanti dei lavoratori, ritengo che quella tariffa prevista sia equa. L’elemento su cui bisogna continuare a lavorare è la centralità dei contratti di lavoro. Il problema sta nei contratti ‘pirata’”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine del Meeting di Rimini.
“Anche in agricoltura – ha spiegato – noi abbiamo una serie di soggetti che si presentano alle porte delle aziende, che non sono necessariamente ‘caporali’ visto che si sono dati una veste giuridica e fanno anche la fattura, che offrono proposte estremamente vantaggiose, che vanno a destrutturare la contrattazione tra le associazione che rappresentano le imprese e i sindacati che rappresentano i lavoratori”. “E’ evidente che la centralità deve essere all’interno del contratto e soprattutto nella possibilità di costruire un modello in cui alla domanda corrisponda l’offerta, mentre oggi purtroppo a domanda non sempre corrisponde un’offerta ed è quello lo spazio in cui spesso si incunea quel mondo grigio con contratti che non richiamano né i contratti dell’agricoltura né i contratti del commercio e che rischiano di destrutturare il sistema, creando condizioni di disparità sia fra i lavoratori che fra le stesse imprese: l’azienda che ha un costo del lavoro più basso – ha proseguito – risulta più competitiva rispetto a quella vicina che rispetta il contratto di lavoro con le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori. Definire un numero per il salario minimo non significa nulla perché a quel punto dovremmo indicare anche il salario massimo per definire tutti i livelli e le scalette: ecco perché la centralità va data alla contrattazione”, ha concluso Giansanti.
Alluvione, Giansanti: politica non tiri per giacca aziende agricoleRimini, 24 ago. (askanews) – “Ci troviamo di fronte a qualcosa di storico negativo, perché i danni sono stati incalcolabili. Si stima una variabile tra un miliardo e mezzo-2 miliardo per ora stimati da aziende agricole. Abbiamo avuto una serie di incontri anche nelle settimane scorso col governo. Mi auguro e spero che rispetto a quanto definito col governo si passi adesso alla perimetrazione e definizione delle aree colpite dai danni e che nel minor tempo possibile possano arrivare i ristori”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, parlando dei danni relativi all’alluvione in Emilia-Romagna.
“Mi dice, il governo, che entro autunno questi ristori arriveranno. Aspettiamo fiduciosi e sono convinto che le promesse seguono i fatti, perché se ciò non dovesse avvenire non c’è solo un problema di danno nell’anno in corso, ma anche di continuità aziendale perché se non ho le risorse per poter far fronte alle necessità per l’anno prossimo mi troverei in difficoltà e perderei due anni. L’importante non farsi tirare per la giacca da nessuno, perché le cose vanno fatte bene perché le imprese non possono aspettare e non possono essere tirate per la giacca. Vedo che c’è molta polemica da una parte e dall’altra, noi siamo imprenditori. Noi vogliamo parlare con governo nazionale, regionale, ognuno che ha responsabilità deve far fronte alle proprie responsabilità”.
Borsa, Istanbul batte Londra e Milano nella corsa alle IPO del 2023Roma, 24 ago. (askanews) – Istanbul ha avuto più successo nell’attrarre offerte pubbliche iniziali quest’anno rispetto alle borse molto più grandi di Londra, Francoforte o Milano, aiutata dal boom del commercio di azioni al dettaglio in Turchia in un anno altrimenti in gran parte negativo per le quotazioni a livello globale. Secondo i dati Dealogic, riportati dal Financial Times, quest’anno trenta società hanno venduto azioni in IPO alla Borsa di Istanbul, raccogliendo complessivamente 1,9 miliardi di dollari.
Il volume delle operazioni ha spinto Istanbul tra le prime 10 sedi globali per le IPO del 2023, davanti ai mercati azionari molto più grandi dell’Europa occidentale e della Corea del Sud. Il successo della Turchia, insieme a quello di altre economie emergenti come Romania e Indonesia, evidenzia come alcune delle principali borse occidentali non riescano ad attrarre importanti accordi azionari. Le IPO di Londra, ad esempio, hanno raccolto solo 967 milioni di dollari, mentre quelle di Francoforte hanno raccolto 1,1 miliardi di dollari.
La Turchia – sottolinea i Ft – sta traendo vantaggio dal fatto che gli investitori al dettaglio locali stanno diventando una parte sempre più influente del mercato. Mentre i capitali stranieri sono fuggiti a causa delle preoccupazioni per le politiche economiche non convenzionali del presidente Recep Tayyip Erdogan, i trader al dettaglio si sono rivolti alle azioni nella speranza di ottenere grandi rendimenti per compensare gli effetti di una crisi inflazionistica di lunga durata e del crollo della lira. Secondo la Turkish Capital Markets Association, il numero di investitori nelle azioni turche è più che quadruplicato, raggiungendo i 5,1 milioni dall’inizio del 2019. La proprietà del mercato azionario complessivo da parte dei singoli investitori è raddoppiata in quel periodo raggiungendo il 38%.
Calcio, un iraniano per la Roma: arriva Sardar AzmounRoma, 24 ago. (askanews) – Un nome a sorpresa per l’attacco della Roma. Viste le difficoltà nella trattativa con l’Atalanta per Duvan Zapata, i giallorossi hanno virato su Sardar Azmoun – iraniano classe 1995 – e sono vicini a chiudere la trattativa con il Bayer Leverkusen. Tiago Pinto regala così a José Mourinho un suo vecchio pallino. Lo avrebbe voluto alla Roma già nel 2021. Affare sfumato per la richiesta di 25 milioni da parte dello Zenit, che poi – a gennaio 2022 – accettò i 18 milioni messi sul piatto dal Bayer Leverkusen. I giallorossi hanno virato sull’iraniano dopo che l’Atalanta ha bloccato la cessione di Zapata.
La fine della lunga estate “africana”Roma, 24 ago. (askanews) – L’anticiclone africano Nerone ha i giorni contati. Il caldo sahariano che in questi giorni ha battuto alcuni record sia di temperatura che di zero termico, sta per subire lo scacco matto ad opera del ciclone Poppea. Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it non ha più dubbi. L’avvento del ciclone Poppea porrà fine all’estate africana che a più riprese ha mandato quasi in tilt i termometri di molte città. Ma cerchiamo di capire cosa succederà nei prossimi giorni. Fino a sabato 26 l’anticiclone Nerone dominerà incontrastato il nostro Paese e anzi, darà il meglio di sé (o il peggio a seconda dei casi).
Le temperature massime saliranno ulteriormente di qualche grado e così i 39-40 gradi potrebbero essere raggiunti o ancora registrati su molte città del Centro-Nord come ad esempio Firenze, Prato, Arezzo, Bologna, Pavia, Mantova, Alessandria, fino a 37-38 gradi a Roma, Milano, Padova, Bolzano, in Sardegna e su alcune zone del Sud (tarantino, costa lucana, casertano, siracusano). Il caldo continuerà poi anche di notte quando i valori rimarranno prossimi ai 30-31°C almeno fino a mezzanotte per poi calare di qualche grado. Questa situazione comincerà a cambiare già da sabato; in questa giornata le temperature inizieranno a calare, anche se di poco e aria fresca dall’Atlantico comincerà ad addossarsi alle Alpi generando forti temporali che verso sera potrebbero raggiungere anche le zone pianeggianti di Piemonte e Lombardia. Questo sarà l’antipasto di quello che succederà nei giorni successivi. Domenica 27 il ciclone Poppea, attivo sulle Isole Britanniche, inizierà a scendere di latitudine scalfendo così la parte più settentrionale dello scudo dell’anticiclone Nerone. I temporali si faranno via via più frequenti al Nordovest e in serata potranno raggiungere anche il Triveneto. Ma il peggio dovrà ancora arrivare.
Nel corso di lunedì 28 il ciclone Poppea farà irruzione sul bacino del Mediterraneo posizionandosi sul golfo di Genova e muovendosi lentamente verso il medio alto Adriatico. Si verrà a creare così una situazione meteorologica potenzialmente pericolosa per l’Italia. Temporali violenti con nubifragi, grandine di grosse dimensione e forti raffiche di vento potranno colpire gran parte delle regioni centro-settentrionali, nessuna esclusa. L’aria fresca in arrivo farà crollare lo zero termico fin verso i 2800/3000m (ricordate il record di 5320?) cosicché la neve potrà scendere fin sopra i 2400-2700 metri. Il vento, a tratti impetuoso, spazzerà via in un battibaleno la canicola africana provocando un tracollo delle temperature che potrebbero perdere anche 15-20°C rispetto a questi giorni. Con l’arrivo di Poppea l’estate africana subirà il definitivo stop!
Al Qatar Sports Investments il World Padel Tour: un solo torneo dal ’24Milano, 24 ago. (askanews) – Il Qatar Sports Investments (Qsi) ha acquistato il World Padel Tour (Wpt) da Damm, società proprietaria di Setpoint Events che organizza il torneo. L’annuncio in una nota con la Federazione Internazionale di Padel (FIP) e la Professional Padel Association, fondatrice del torneo Premier Padel che competeva con il Wpt dal 2022.
In seguito a questo accordo, Premier Padel e Wpt dal 2024 saranno unificati in un unico tour mondiale di padel professionistico, chiamato Premier Padel, governato dalla Federazione Internazionale di Padel. L’accordo prevede anche la risoluzione delle controversie in sospeso tra le parti, comprese quelle che riguardano QSI, la FIP e i giocatori professionisti di padel che hanno gareggiato in entrambi i tour. Il closing è soggetto alle consuete approvazioni normative.
Nasser Al-Khelaifi, presidente di Qatar Sports Investments e Premier Padel, ha definito “storico” l’accordo. “I due principali tour professionistici di padel vengono unificati in un unico tour globale di Premier Padel sotto la governance della Federazione Internazionale di Padel a partire dal prossimo anno. Essendo lo sport in più rapida crescita a livello globale, Qsi – ha detto – è orgogliosa di essere al centro dello sviluppo del padel a livello professionale in tutto il mondo, mettendo sempre i giocatori al centro della nostra missione di far crescere questo sport ovunque. Siamo molto entusiasti di questo prossimo capitolo”. Luigi Carraro, presidente dell’International Padel Federation, ha voluto ringraziare “Damm per aver contribuito in modo significativo allo sport del padel attraverso il World Padel Tour sin dalla sua nascita nel 2013. Ora attendiamo con impazienza la prossima fantastica fase di sviluppo e crescita del padel professionistico sotto Premier Padel, di cui beneficerà l’intera comunità del padel, comprese le federazioni nazionali e – cosa più importante – i giocatori e le nuove generazioni”.
Confartigianato: con intelligenza artificiale a rischio 1 posto 3Roma, 24 ago. (askanews) – Sono 8,4 milioni i lavoratori italiani a rischio per effetto della diffusione dell’intelligenza artificiale. Ad evidenziarlo è un rapporto di Confartigianato che analizza il grado di esposizione all’IA del nostro mercato del lavoro. Ne emerge che il 36,2% del totale degli occupati subirà l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Una percentuale, quella italiana, inferiore di 3,3 punti rispetto al 39,5% della media europea di lavoratori maggiormente esposti all’IA. Stanno peggio di noi Germania e Francia rispettivamente al 43% e al 41,4% di lavoratori in bilico e il Lussemburgo con addirittura il 59,4%, seguito da Belgio al 48,8% e Svezia al 48%.
Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una una componente manuale non standardizzata. Secondo la rilevazione di Confartigianato, l’espansione dell’intelligenza artificiale insidia il 25,4% dei lavoratori in ingresso nelle imprese nel 2022, pari 1,3 milioni di persone. Per le piccole imprese fino a 49 addetti la quota è del 22,2%, pari a 729.000 persone.
A livello territoriale, la maggiore percentuale di personale in bilico si registra nel centro-nord, con in testa la Lombardia (35,2% degli occupati assunti nel 2022 più esposti a impatto IA), seguita dal Lazio (32%), Piemonte e Valle d’Aosta (27%), Campania (25,3%), Emilia Romagna (23,8%), Liguria (23,5%). Da rischio a opportunità, il rapporto di Confartigianato mette anche in evidenza che l’intelligenza artificiale è l’arma che le imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre piccole aziende utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e, in particolare, doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA.
“L’intelligenza artificiale – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – è un mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, inimitabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare l”anima’ dei prodotti e dei servizi belli e ben fatti che rendono unico nel mondo il made in Italy”.