Europei pallavolo, Italia-Croazia 3-0, ora la Spagna negli ottaviRoma, 23 ago. (askanews) – Percorso netto della Nazionale italiana di pallavolo femminile che dopo Romania, Svizzera, Bulgaria e Bosnia, batte 3-0 anche la Croazia con i parziali di 25-23, 25-19, 25-17 e ora attende la Spagna negli ottavi di finale del Campionato Europeo femminile. Le iberiche hanno conquistato contro l’Estonia i due set che mancavano per blindare il quarto posto nella Pool D in corso di svolgimento a Tallinn (Estonia) dietro a Olanda, Francia e Slovacchia. Ottavi di finale a Firenze sabato e domenica. Primi match definiti: Italia-Spagna, Bulgaria-Slovacchia, Francia-Romania, Olanda-Svizzera.
Mazzanti ha schierato un sestetto all’insegna del turnover: Bosio-Nwakalorin diagonale palleggiatore-opposto, Squarcini e Lubian le centrali, Omoruyi e Degradi in banda, Fersino il libero. Partono fuori le big, comprese Egonu e Antropova. Primo set veramente lottato in questo europeo per l’Italvolley che vince 25-23 dopo aver sofferto tantissimo in ricezione e al servizio. Decisivo l’ingresso della diagonale Orro-Egonu. Nel secondo set altra partenza a rallentatore dell’Italia che fatica ancora al servizio e in ricezione tenendo il parziale in equilibrio fino 18-17. Ancora una volta è l’ingresso della diagonale Orro-Egonu decisiva per l’accelerata finale. Bene in attacco Omoruyi. Terzo set senza storie chiuso da un diagonale della Egradi dopo l’ace dell’Egonu con le azzurre che ora pensano agli ottavi e alla Spagna.
Sofia Raffaeli argento ai mondiali di ginnastica ritmicaRoma, 23 ago. (askanews) – Si apre con la medaglia d’argento il Mondiale di ginnastica ritmica di Sofia Raffaeli.
Nella prima finale delle discipline individuali, la 19enne di Chiaravalle ha chiuso al secondo posto nel cerchio dietro alla tedesca Daja Varfolomeev: 35.250 il punteggio dell’azzurra contro il 35.750 della vincitrice dell’oro. Terzo posto e bronzo per l’ungherese Fanni Pigniczki che ha invece totalizzato 34.050. Nelle qualificazioni, Raffaeli aveva ottenuto il terzo punteggio. Raffaeli sarà in finale anche nella palla.
Mondiali atletica, Molinarolo nona in finale nell’astaRoma, 23 ago. (askanews) – Serata all’insegna del giro di pista ai mondiali di atletica a Budapest, in Ungheria. Nei 400hs Oro per il grande favorito Warholm: il norvegese chiude in 46.89 e si prende il titolo mondiale. Argento per l’australiano McMaster, bronzo per lo statunitense Benjamin. Nei 400 donne Paulino (Rep. Domenicana) vince l’oro nei 400 metri, argento per la polacca Kaczmarek, bronzo per la Williams (Barbados).
Nella prima volta in finale ai Mondiali per un’astista italiana, non demerita Elisa Molinarolo che è nona con 4,50. La veneta supera con sicurezza le prime due quote, valicando senza errori quella di ingresso a 4,30. Progressione selettiva e arrivano poi tre ‘X’ a 4,65, stessa misura del personale ottenuto lunedì in qualificazione, ma l’azzurra esce a testa alta dalla pedana di Budapest. Scelgono di dividersi la medaglia d’oro la statunitense Moon e l’australiana Kennedy: niente spareggio, entrambe sono prime a 4.90. Josh Kerr vince l’oro nei 1500 metri uomini. Podio completato dai norvegesi Ingebristen e Nordas “Durante la presentazione – le parole della Molinarolo – mi è venuto un flash di quando mia sorella nel 2017 mi ha regalato il biglietto per andare a vedere la finale dell’asta femminile ai Mondiali di Londra. Quando mi sono ritrovata davanti alla telecamera nella presentazione, ho realizzato che il sogno del 2017 era tutto vero e lì ho avuto un attimo di panico. Sono quindi ulteriormente contenta per essere riuscita in pedana a non perdere la concentrazione e a rimanere lì. Direi che è stata anche una bella prova mental”, racconta la 29enne azzurra ai microfoni della Rai.
Sulla sua scelta di lasciare la ginnastica artistica all’età di 17 anni: “Sicuramente la ginnastica è la base del salto con l’asta. Una ginnasta che arriva a questo sport ha difficoltà nella corsa, perché è un modo completamente diverso di correre, poi però nella fase aerea è avvantaggiata. La ginnastica mi ha dato tanto, ma il salto con l’asta mi sta dando ben di più. Il primo amore non si scorda mai, ma il salto con l’asta sta prendendo un bel pezzo di cuore”. 5000 – Nadia Battocletti (foto colombo/fidal) vola in finale nei 5000 metri e fa tremare il suo record italiano. È settima in batteria con 14:41.78, vicinissima al primato di 14:41.30. La stella azzurra del mezzofondo, già settima ai Giochi di Tokyo, corre sempre nelle prime otto posizioni che premiano con il passaggio del turno. A metà gara è settima, a ritmo di record, nel gruppo tirato dalla fuoriclasse olandese Sifan Hassan che vince in 14:32.29, crono decisamente veloce per una batteria. Poi la trentina diventa ottava, perdendo qualche metro, ma riesce a ricucire lo strappo aumentando il vantaggio sul nono posto.
“L’esperienza delle Olimpiadi – racconta Nadia Battocletti – mi ha aiutato a formarmi, mi ha buttato in un mondo che voglio comprendere sempre di più: adesso che ci sono un po’ dentro ci voglio davvero stare. Il record italiano l’ho ‘visto’, negli ultimi cinquanta metri potevo aumentare, però ho avuto troppo poco tempo per pensare: non sapevo se andare al massimo, con il rischio che l’avrei pagata in finale, oppure evitare. Il mio obiettivo a questo punto è di farlo in finale. Mi sono tenuta qualche energia ma ho speso comunque molto. La mia ‘curva’ di tifosi, anche stavolta con le maglie personalizzate, non mi lascia mai sola ed è a loro che va il primo pensiero”. Out invece Ludovica Cavalli, all’indomani della finale dei 1500 dove è stata undicesima migliorandosi ancora una volta e con lo standard olimpico. Quando mancano tre giri al termine, la genovese inizia a staccarsi dal gruppo per chiudere al diciassettesimo posto in 15:32.95 pagando in parte anche le fatiche dei tre turni sull’altra distanza. MARTELLO – Un lancio e via, per andare in finale nel martello. Obiettivo centrato con il minimo sforzo da Sara Fantini che con 73,28 riesce subito a incrementare il primato stagionale, anche se di appena due centimetri, oltre che a superare il limite richiesto di 73 metri esatti. Per l’emiliana, quarta nella scorsa edizione mondiale di Eugene e poi bronzo agli Europei di Monaco, appuntamento alle ore 20.26 di giovedì sera.
TRIPLO – Sorridono le azzurre del triplo. È una bella serata per Ottavia Cestonaro e Dariya Derkach che emergono dalla qualificazione con il biglietto in tasca per la finale di venerdì sera (ore 19.36) a conferma della loro competitività ai massimi livelli, anche mondiali. La vicentina Cestonaro arriva a un soffio dal personale atterrando a 14,20 (+0.3) nel secondo turno. Primato stagionale all’aperto con il secondo tentativo anche della campana Derkach che salta 14,15 (+1.0) dopo un nullo e prima di un 13,95 (+0.1).
Renzi a Zona Bianca: Prigozhin abbattuto? Ci staMilano, 23 ago. (askanews) – “Su ‘Prigozhin abbattuto’ ci abbiamo fatto anche il titolo sul Riformista. Cosa ne sarà ora della Wagner? È importante saperlo per il futuro della guerra in Ucraina. Prigozhin tornava dall’Africa e la Wagner, in Africa ha giocato un ruolo importantissimo per affermare il ruolo delle Russia e creare problemi ad altre realtà, come in Niger. La verità è che la situaizone internazionale sta diventando un disastro senza controllo e ora c’è una sostanziale anarchia. In questo scenario ci sono argomenti molto importanti per il nostro futuro perché tutti gli avversari che si sono messi contro Putin hanno fatto una brutta fine e ci sta che anche Prigozhin abbia fatto la stessa fine; lui era il macellaio di Putin ma è diventato il suo nemico quando ha tentato il colpo di Stato. Ci vuole un’Europa più forte, come ha detto il cardinale Zuppi al meeting di Cl a Rimini”.
Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva intervistato da Giuseppe Brindisi nel corso della puntata di “Zona Bianca”, in onda in prima serata su Retequattro.
Pichetto: su imballaggi posizioni moderna come su emissioni motoriMilano, 23 ago. (askanews) – “Sul regolamento europeo degli imballaggi, che adesso comincia ad essere una direttiva, teniamo la nostra posizione, che è una posizione di modernità così come sulle emissioni dei motori. Perché se il tema sono le emissioni, non devo dire oggi, con un metodo che stava in certi modelli di regime ma non nel nostro, qual è il tipo di motore al 2035. Bisogna dire no alle emissioni. Questa è la sfida che abbiamo e il modello che vogliamo”. Così il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo a un panel sulla crisi energetica al Meeting di Rimini.
Gas, Pichetto: obiettivo aumentare capacità rigassificatoriMilano, 23 ago. (askanews) – “L’obiettivo è aumentare la capacità dei rigassificatori perché ci danno più sicurezza, posso avere navi (gasiere) che arrivano da tutto il mondo. Per questo il mio obiettivo da Pniec è arrivare almeno al 50% (del fabbisogno di gas ndr). Vero che costa qualcosa in più ma determina una situazione di sicurezza che è uno degli obiettivi del Pniec”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, durante un panel sulla crisi energetica al Meeting di Rimini.
Meeting, giovani e lavoro: la ricetta contro la fuga di cervelliRimini, 23 ago. (askanews) – Fuga dei cervelli, bassi stipendi e scarsa parità fra uomo e donna. Sono tre flash che ricorrono nel dibattito sul lavoro in Italia. Come è possibile affrontare la questione fuori dagli stereotipi del dibattito comune? Innanzitutto, partendo dal fatto che i cervelli possono anche rientrare e che è possibile trovare opportunità di sviluppo e lavoro anche nel proprio territorio, se siamo in grado di rispondere al fatto che sono richieste competenze sempre più alte e specializzate.
È il caso di alcune aziende a forte vocazione innovativa, nate e cresciute nel Sud Italia. Perché i cervelli possano rientrare, è però necessario un cambio di paradigma. Non per forza gli occupabili devono essere giovani iperspecializzati, ma bisogna guardare all’esperienza e alla proposta che ciascun lavoratore può mettere in atto. Inoltre, è fondamentale promuovere allo stesso tempo l’attrazione di talenti dall’estero, per creare scambi positivi e virtuosi. Questo, almeno, per bilanciare in parte l’8% dei giovani che decide di lasciare l’Italia. Soprattutto, il punto di partenza su cui lavorare per affrontare la questione del lavoro in Italia è l’inverno demografico unito alla scarsità di cosiddette competenze STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Sono i principali punti emersi nel dibattito dal titolo “Generazione lavoro. Giovani, e se domani…” a cura di Fondazione per la Sussidiarietà, con Pier Giorgio Bianchi, cofounder e amministratore delegato Talents Venture, Luca Farè, Fondazione per la Sussidiarietà, Lorenzo Maternini, cofounder di Talent Garden e Monica Poggio amministratrice delegata Bayer.
Autonomia, Fedriga: la riforma non è impegno solo della LegaRimini, 23 ago. (askanews) – “L’autonomia differenziata non è un impegno della Lega ma di tutta la coalizione di governo e non posso che essere ottimista sul fatto che si farà. Per quanto riguarda i Lep, i livelli essenziali di prestazioni, li abbiamo chiesti anche noi come conferenza delle Regioni, perché proprio le regioni più diffidenti rispetto all’autonomia differenziata hanno chiesto di applicare l’autonomia attraverso i Lep quindi dobbiamo e vogliamo andare in quella direzione, ma non possono essere il paravento per nascondere il non fare l’autonomia differenziata”. Lo ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al Meeting di Rimini.
“Chiediamo che ci siano i Lep, ma chiediamo ovviamente che non diventino lo stop all’autonomia differenziata – ha aggiunto Fedriga -. Lo dico chiaramente: o si fanno i Lep o comunque l’autonomia differenziata deve andare avanti. Posso rassicurare tutte le Regioni che la proposta Calderoli non lascia indietro nessuno e chi lo dice, o non l’ha letta oppure strumentalmente dice una falsità, perché nella peggiore delle ipotesi rimane per quella Regione che non chiede nessuna nuova competenza quello che è oggi, nella migliore delle ipotesi invece alcuni servizi verranno erogati meglio ai cittadini”. “Sono convinto che le regioni del Mezzogiorno potranno fare un salto in avanti – ha proseguito il governatore -. Sono stufo della novella per al quale il Mezzogiorno non è all’altezza dell’autonomia differenziata. Penso che quei territori siano in grado di gestire quei territori molto meglio dello Stato Centrale. L’ho visto durante la pandemia. Nessuno dà più soldi, questo sia chiaro, il divario di oggi tra nord e sud non è causato dall’autonomia differenziata perché non c’è, ma dalla gestione centralizzata”.
Schlein: attuare Costituzione, no a modello uomo o donna forteRoma, 23 ago. (askanews) – “Da qui verso le elezioni europee, che saranno un appuntamento importante, ricordiamocela la nostra Costituzione, perché le cose di cui abbiamo parlato stasera trovano tutte radici là. Allora, prima di pensare di cambiarla per realizzare il modello dell’uomo o della donna forte, guai… pensiamo ad attuarla pienamente quella Costituzione”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, parlando allla Festa dell’Unità di Reggio Emilia.
La Costituzione, ha sottolineato la leader dem, “che nasce dal sacrificio di chi si è battuto per la nostra libertà, anche in questa terra. E’ una Costituzione laica, repubblicana e soprattutto antifascista. E se qualcuno ha problemi a ricordarlo, forse non è adatto ai ruoli istituzionali”, ha concluso.
Nucleare, Pichetto Fratin: impegno per ricerca e sperimentazioneRimini, 23 ago. (askanews) – “Sul nucleare l’Italia ha una esperienza e una capacità che ha mantenuto nei decenni trascorsi e ci vede impegnati con tecnici italiani all’estero e non solo. La valutazione che viene fatta dalla maggioranza è quella che c’è stata in ambito parlamentare con il voto di una mozione che ha posto come obiettivo al governo, e quindi del Paese, il totale impegno a favore di ricerca e sperimentazione”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, al Meeting di Rimini.
“Sono convinto – ha aggiunto Pichetto Fratin – che il percorso debba essere di coltivare tutte le azioni sul nucleare di quarta generazione, parlando di fissione, che sono quelle che possono portare entro pochi anni anche a vedere gli small reactors, strumenti che dovrebbero garantire una sicurezza della produzione di energia nucleare e una rapidità di collocazione di questi impianti”. “Un secondo filone – ha spiegato il ministro – è quello di essere totalmente impegnati nella parte di ricerca che riguarda la fusione nucleare: secondo gli analisti vedrà la luce tra diversi decenni. Ma ci vede impegnati sia a livello nazionale, con i nostri centri di ricerca e sia con l’impegno di grandi aziende in Italia, cito Eni, in accordo con il sistema industriale americano”.