Diritti,Sciarra: tutelare figli nati da coppie di stesso sessoRimini, 23 ago. (askanews) – La Corte Costituzionale “si è soffermata a valutare la tutela dei diritti dei figli nati da coppie dello stesso sesso” che “aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno”. Lo ha detto la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.
“La Corte Costituzionale – ha spiegato Sciarra – si è espressa più volte sulla tutela della famiglia ‘tradizionale’ secondo il linguaggio corrente, che è tutelata dalla nostra Costituzione, ma ha anche detto che ci sono le formazioni sociali entro cui si esprimono le personalità dei singoli. La Consulta ha un’apertura di orizzonti, sempre sulla base dei diritti sanciti dalla Costituzione, non va oltre perché lì inizia l’opera del legislatore”. “La Corte, recentemente, a proposito dei figli nati da coppie dello stesso sesso – ha aggiunto la presidente -, si è soffermata a valutare la tutela dei diritti di questi soggetti, che sono ‘nati’ e l’espressione non è usata senza ragione: sono nati, sono lì, sono nel nostro territorio nazionale e aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno. La Corte di Strasburgo e anche la Corte Costituzionale usano il principio di identità: il figlio cerca identità negli affetti familiari e la famiglia è quella che la Costituzione tutela ed è anche la famiglia delle formazioni sociali”.
Il caso Vannacci, Donzelli: la destra non si sta spaccando. Crosetto ha fatto quello che dovevaFirenze, 23 ago. (askanews) – “Ovviamente no. La destra non si sta spaccando”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile organizzazione di FdI, a Forte dei Marmi (Lucca), rispondendo ai giornalisti sul caso del libro del generale Roberto Vannacci.
“Purtroppo – ha aggiunto Donzelli – in Italia abbiamo una sinistra illiberale, che pensa di censurare più dei tribunali e delle scelte stesse dei militari. Crosetto ha fatto, da uomo delle istituzioni, quello che doveva fare. La magistratura valuterà se Vannacci ha fatto o no dei reati. Ma per il Pd non basta. Abbiamo scoperto che in Italia c’è un partito che pensa di avere un potere di censura più della magistratura e dei dipartimenti militari. Questo in democrazia non può esistere. Questa spocchia e questa arroganza della sinistra di decidere cosa si può leggere, non leggere, scrivere o non leggere è insopportabile. Io difendo la libertà di espressione, soprattutto – ha concluso Donzelli – di chi la pensa diversamente da me”.
Vannacci, Donzelli: la destra ovviamente non si sta spaccandoFirenze, 23 ago. (askanews) – “Ovviamente no. La destra non si sta spaccando”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile organizzazione di FdI, a Forte dei Marmi (Lucca), rispondendo ai giornalisti sul caso del libro del generale Roberto Vannacci.
“Purtroppo -ha aggiunto Donzelli- in Italia abbiamo una sinistra illiberale, che pensa di censurare più dei tribunali e delle scelte stesse dei militari. Crosetto ha fatto, da uomo delle istituzioni, quello che doveva fare. La magistratura valuterà se Vannacci ha fatto o no dei reati. Ma per il Pd non basta. Abbiamo scoperto che in Italia c’è un partito che pensa di avere un potere di censura più della magistratura e dei dipartimenti militari. Questo in democrazia non può esistere. Questa spocchia e questa arroganza della sinistra di decidere cosa si può leggere, non leggere, scrivere o non leggere è insopportabile. Io difendo la libertà di espressione, soprattutto -ha concluso Donzelli- di chi la pensa diversamente da me”.
Bce,Ft:dopo brutto dato Pmi Eurozona marcato scommette su pausa tassiRoma, 23 ago. (askanews) – Gli investitori scommettono che le cupe prospettive economiche evidenziate dagli ultimi dati dell’indice Pmi dell’Eurozona renderanno meno probabile che la Banca Centrale Europea (Bce) alzi nuovamente i tassi di interesse nella riunione del mese prossimo. L’euro è sceso dello 0,3% rispetto al dollaro a 1,108 dollari, mentre il rendimento dei titoli di stato tedeschi a due anni, sensibili al tasso, è sceso di 6,8 punti base al 3%.
“Il continuo forte calo dei dati PMI metterà alla prova l’ottimismo sulla crescita della Bce”, ha detto al Financial Times Mark Wall, capo economista europeo presso Deutsche Bank. “Ci aspettiamo che la Bce faccia una pausa a settembre, ma non è chiaro se l’inflazione sia ancora dove la Bce la vuole. Una pausa non dovrebbe essere interpretata erroneamente come il picco”. Il calo del PMI dell’Eurozona al livello più basso da novembre 2020 riflette una forte flessione nel settore dei servizi, dove l’attività si è contratta per la prima volta da dicembre. Ciò si aggiunge a una contrazione continua, anche se meno grave, del settore manifatturiero.
“Il settore dei servizi dell’Eurozona purtroppo mostra segni di cedimento per adeguarsi alla scarsa performance del settore manifatturiero”, ha affermato Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank. Il terzo calo mensile consecutivo dell’afflusso complessivo di nuove imprese, che escludendo la pandemia è diminuito al ritmo più rapido dal 2012, ha spinto i produttori a continuare a tagliare posti di lavoro e ha portato a un rallentamento delle assunzioni nel settore dei servizi più ampio.
Le aziende tedesche hanno subito il calo di attività più marcato da oltre tre anni, portando il PMI del paese al minimo di 38 mesi dopo che il calo dei nuovi ordini, il calo della produzione aziendale e la contrazione delle scorte hanno avuto il loro peso ad agosto. Il punteggio PMI francese è rimasto in territorio di contrazione a 46,6, poiché l’attività dei servizi nel paese è scesa al minimo di 30 mesi e il settore manifatturiero ha continuato a segnalare forti cali, anche se leggermente meno gravi rispetto a luglio.
Andrew Kenningham, economista della società di consulenza Capital Economics sempre secondo quanto riporta il Ft – ha affermato che il calo dell’attività dei servizi suggerisce che “la ripresa del turismo e dell’ospitalità si sta esaurendo”. Ha aggiunto: “Ci sono molte ragioni per aspettarsi che l’economia della zona euro entri in recessione nella seconda metà dell’anno, con la Germania che probabilmente avrà la performance peggiore”.
Eurozona, indice Pmi Produzione Composita cala a 47 punti ad agostoRoma, 23 ago. (askanews) – Attestandosi a 47 punti, in discesa da 48,6 di luglio l’indice Pmi Flash della Produzione Composita dell’eurozona destagionalizzato ad agosto è scivolato ai minimi da novembre 2020, ossia da 33 mesi. Se si escludono i mesi pandemici, quest’ultima lettura è stata la più bassa da aprile 2013.
Ad agosto l’attività economica dell’eurozona è diminuita ad un tasso accelerato con una contrazione della regione che si è estesa ulteriormente dal manifatturiero al terziario. Entrambi i settori hanno riportato valori di produzione e nuovi ordini in calo, nonostante il settore manifatturiero abbia indicato tassi di contrazione decisamente maggiori. Le assunzioni sono quasi allo stallo con le aziende sempre più riluttanti nell’aumentare la loro capacità operativa visto il deterioramento della domanda e l’incupimento delle aspettative per il prossimo anno, queste ultime scivolate al valore minimo dell’anno in corso. Se le pressioni inflazionistiche continuano a mostrare indici minori rispetto a quanto registrato negli ultimi due anni e mezzo, ad agosto, con la caduta dei prezzi manifatturieri, i tassi d’inflazione principali relativi a costi e prezzi di vendita hanno registrato un lieve rialzo, in parte a causa dell’aumento delle pressioni salariali. L’ndice Pmi Flash delle Attività Terziarie nell’eurozona, ad agosto, cala a 48,3 punti (da 50,9 di luglio), ai minimi da 30 mesi.
L’indice Pmi Flash della Produzione Manifatturiera nell’eurozona sale a 43,7 punti (da 42,7 di luglio).
Firenze, vandalizzato il Corridoio vasariano: le colonne imbrattate da graffitiFirenze, 23 ago. (askanews) – Atto vandalico, nella notte, a Firenze, ai danni delle colonne del corridoio Vasariano, il percorso sopraelevato che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti: qualcuno ha imbrattato la parte esterna delle colonne con dei graffiti.
“Un vergognoso gesto vandalico”, commenta sui social il sindaco Dario Nardella: “Abbiamo immediatamente avviato un’indagine con la polizia municipale. Useremo tutte le telecamere e – prosegue Nardella – gli strumenti disponibili per individuare” questi soggetti “spregevoli e punirli adeguatamente. Abbiamo avvisato la Soprintendenza e abbiamo parlato con la direzione degli Uffizi che ringraziamo perché ci hanno assicurato che interverranno tempestivamente per la rimozione e la pulizia. Alia è mobilitata per fare tutti i rilievi necessari e per eventuali esigenze di interventi”. “Chi danneggia il patrimonio culturale -conclude Nardella- commette un reato gravissimo.
Caro scuola, libri e corredo costano oltre 1.000 euro: “E’ proibitivo”Roma, 23 ago. (askanews) – Con il rientro dalle vacanze si torna a pensare alla riapertura delle scuole e molti genitori stanno già facendo i conti con le spese per l’acquisto del materiale necessario e dei libri di testo. Quest’anno, in un contesto di aumenti generalizzati su ogni fronte, non sfuggono alla dinamica dei rincari nemmeno i prodotti tipicamente dedicati alla scuola.
Dal monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del +6,2% rispetto al 2022. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 606,80 euro per ciascun alunno. Quella per la scuola si conferma, così, una voce di spesa estremamente onerosa per le famiglie: ecco perché, quest’anno come non mai, molti ricorreranno al riutilizzo del materiale degli anni passati (zaini e astucci), allo scambio/regalo di prodotti anche attraverso gruppi online e sui social network, nonché ai testi scolastici usati.
Per Federconsumatori, in particolare, è in forte salita il costo dei libri: per ogni studente in media si spenderanno 502,10 euro per i testi obbligatori più 2 dizionari. La variazione rispetto al 2022 è del +4% (il calcolo è effettuato prendendo in considerazione le adozioni di testi scolastici di diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Tali costi sono relativi ai libri nuovi. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 26%. Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, nel dettaglio: – uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti + 606,80 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 1.095,20 euro; – un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno) + 606,80 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.302,60 euro.
“Importi – ricorda Federconsumatori – che risultano proibitivi per molte famiglie, a cui si aggiungono i costi ancor più onerosi da sostenere per l’acquisto di un pc, dei programmi e dei dispositivi necessari per un utilizzo didattico di tale strumento, divenuto ormai indispensabile”. Dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge, infatti, che tra computer, webcam, microfono, antivirus, programmi base una famiglia, dovendosi dotare di tali dispositivi, arriva a spendere da 393,88 euro a 3.844,90 euro (considerando per antivirus e programmi i costi su base annua), con un rincaro del +2,3% rispetto al 2022. A questo va aggiunta la spesa per la connessione a internet. Acquistando prodotti tecnologici rigenerati, come emerge da uno studio della Federconsumatori, si risparmia circa il 38%.
“Costi così elevati incidono significativamente sul diritto allo studio dei ragazzi, così come avvenuto purtroppo durante il lockdown; è triste constatare, in tal senso, come non tutti gli istituti siano in grado di sopperire a tali carenze. Per aiutare le famiglie ad affrontare tali spese esistono diverse misure, a livello comunale e regionale, che prevedono buoni, agevolazioni o gratuità dei testi scolastici per le famiglie con basso reddito. Misure sicuramente positive ma – sottolinea Federconsumatori – non ancora non sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, specialmente alla luce della grave situazione economica che le famiglie stanno vivendo a causa dei forti aumenti che si continuano a registrare”.
Infrastrutture,Salvini: ultime grandi opere con governo BerlusconiRoma, 23 ago. (askanews) – Oggi sarà la volta al meeting di Rimini di Matteo Salvini, leader della Lega, vicepremier del Governo Meloni e ministro delle Infrastrutture. Salvini si propone di colmare non solo il divario Nord-Sud, ma anche quello infrastrutturale dell’intero Paese, dovuto alla troppo lunga stagione dei “no” che hanno segnato gli ultimi anni: “Le ultime grandi opere pubbliche sono state realizzate grazie alla legge obiettivo voluta dal governo di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi”, spiega Salvini illustrando al sussidiario.net il cambio di passo necessario intrapreso dal Governo.
Il 25 luglio scorso Salvini ha presentato le principali opere pubbliche da qui al 2032. Un’ora di numeri, infografiche e dati. Ma proprio una settimana fa il Mit è stato accusato di rimodulare progetti per 2 miliardi e mezzo, dirottando al Nord fondi destinati al Sud. Salvini smentisce: “Falso. Tutte le opere verranno realizzate, da Sud a Nord. In questi mesi abbiamo fatto un approfondimento sull’andamento dei vari cantieri e abbiamo semplicemente rimodulato le dotazioni finanziarie. La spiego in modo concreto: abbiamo dato fondi per i cantieri che ne necessitavano già nel 2023, trasferendoli da quelle opere che invece partiranno solo dal 2024 e che otterranno tutti gli stanziamenti necessari al momento giusto. Ricordo che ho l’onore di guidare il Mit da circa nove mesi, il centrosinistra che polemizza è stato al ministero quasi ininterrottamente nell’ultimo decennio. Mi stupisce che ora vogliano dare lezioni su opere che evidentemente non sono stati in grado di realizzare”.
Pnrr, Salvini: abbiamo dovere di spendere tutto e beneRoma, 23 ago. (askanews) – “Abbiamo il dovere di spendere tutto e bene, proprio perché non sono soldi regalati. Come Mit riteniamo siano una grande occasione, non solo: abbiamo confermato la disponibilità a spendere anche di più”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al sussidiario.net.
“Vorrei rafforzare gli interventi di riqualificazione delle periferie e lanciare un rilevante piano casa per rispondere all’emergenza abitativa – dice – nuovo tunnel del Brennero significa galleria più lunga del mondo entro il 2032, società privata e partecipazione pubblica. Abbiamo rilanciato il progetto di Ponte sullo Stretto che porterà almeno 100mila posti di lavoro tra Calabria e Sicilia, e tra investimenti già concretizzati o in previsione, ci ha convinti a prevedere maxi interventi nelle due regioni da 75 miliardi complessivi tra strade e ferrovie. In Italia abbiamo già attivato 4mila cantieri per migliorare la circolazione di auto e treni. Solo in infrastrutture ferroviarie ci sono 125 miliardi di euro”. Sul ponte “contiamo che la prima pietra del ponte sullo Stretto possa essere posata tra un anno e siamo convinti che il progetto, che aveva già superato tutti i passaggi tecnici e burocratici, debba solo essere aggiornato – aggiunge – sarà un’opera green che consentirà di ripulire un tratto di mare dove oggi c’è un traffico pazzesco con relativo inquinamento e disagio dei cittadini”.
E sul nucleare. “Sì al nucleare senza se e senza ma. Ne ho parlato con i colleghi di Governo, ritengo indispensabile che l’Italia ragioni seriamente sul nucleare sicuro e pulito di ultima generazione. Non farlo significherebbe condannare i nostri figli e nipoti a vivere in un Paese costantemente in emergenza”.
Gravina: da Mancini parole sconfortanti e offensive verso di meRoma, 23 ago. (askanews) – “Non voglio alimentare ulteriori polemiche. Ma sono state dichiarazioni sconfortanti, inappropriate e offensive nei miei confronti. Fra noi c’era amicizia e professionalità. Non ho mai invaso il campo,mai suggerito un giocatore, mai ho chiesto la formazione.Non meritavo parole così. Adesso posso dirlo con sincerità: sono amareggiato. Ci sono rimasto male”. Lo dice il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina al Corriere della Sera, rompendo il silenzio sul bruso addio alla panchina della Nazionale di calcio da parte di Roberto Mancini.
“Non rinnego – afferma Gravina- il rapporto di amicizia con Roberto, che ha sempre dimostrato stile. Spero riveda la sua posizione. Anzi, vado oltre e vi dico: chiamatelo perché non posso credere che si sia espresso così. Non ho mai invaso il campo. Non porto rancore, ma i tempi di questo divorzio mi lasciano perplesso.Ho sentito parlare di dimissioni per la prima volta dalla moglie, Silvia Fortini, che è il suo avvocato, il giorno prima che arrivasse negli uffici della Federcalcio una pec formale. Considerati i rapporti personali avrei apprezzato di più se Mancini mi avesse espresso la sua volontà guardandomi negli occhi”.