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Coldiretti: così il caro carburanti incide sull’88% dei prodotti a scaffale

Coldiretti: così il caro carburanti incide sull’88% dei prodotti a scaffaleMilano, 17 ago. (askanews) – In Italia l’88% delle merci che arriva sugli scaffali dei supermercati viaggia su strada. Questo implica che l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio “ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori”. A lamentarlo è la Coldiretti, che interviene nel dibattito sul rialzo dei prezzi di gasolio e benzina. Nel sistema agroalimentare, sottolinea la confederazione degli agricoltori, i costi della logistica arrivano ad incidere fino a un terzo sul totale dei costi di frutta e verdura. Una situazione che peggiora il deficit competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che, a livello nazionale, è pari a 1,12 euro al chilometro, più alto di Paesi come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. Il gap logistico italiano comporta un aggravio di spesa superiore all’11% rispetto alla media europea e ostacola lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema dei trasporti risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale. “In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”, conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Urso: rialzi eccessivi dei carburanti? E noi mandiamo la Finanza…

Urso: rialzi eccessivi dei carburanti? E noi mandiamo la Finanza…Roma, 17 ago. (askanews) – “Ci hanno mandato la foto del distributore che venedeva la benzina a 2,7 euro al litro e noi abbiamo mandato la Guardia di Finanza”. Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in un colloquio con il Corriere della sera, difende il provvedimento sui cartelloni con i prezzi medi dei carburanti.

“Questo dimostra – aggiunge – che il cartello con il prezzo medio dei carburanti che i distributori devono esporre dallo scorso primo agosto funziona”. “I prezzi – ha proseguito il ministro – sono cresciuti meno di quanto avvenuto alla fonte. E se si tolgono le accise si vede che il prezzo industriale dei carburanti in Italia è inferiore di quello di Francia, Germania e Spagna”.

Cina, Ft: ondata di vendite sui titoli di Pechino da investitori

Cina, Ft: ondata di vendite sui titoli di Pechino da investitoriRoma, 17 ago. (askanews) – Ondata di vendite da parte degli investitori stranieri su azioni e obbligazioni cinesi a causa del calo di fiducia nelle promesse di Pechino di maggiori aiuti per sostenere l’economia traballante del paese.

I calcoli del Financial Times basati sui dati del sistema di contrattazioni Stock Connect di Hong Kong mostrano che gli investitori hanno quasi completamente invertito 54 miliardi di renminbi (7,4 miliardi di dollari) negli acquisti netti di azioni cinesi che seguivano l’impegno del 24 luglio del politburo dei massimi leader del partito comunista di aumentare il sostegno all’economia. Stessa tendenza per le partecipazioni obbligazionarie di investitori istituzionali stranieri, che sono diminuite di 37 miliardi di Rmb a luglio a 3,24 trilioni di Rmb, secondo i dati diffusi mercoledì dall’autorità di regolamentazione dei cambi cinese.

L’inversione dei flussi sui i titoli cinesi riflette, più in dettaglio, la fiducia calante nelle promesse fatte alla fine del mese scorso dai leader del partito, che si sono impegnati a rilanciare la debole spesa dei consumatori, affrontare l’elevata disoccupazione giovanile e fornire maggiore sostegno al travagliato settore immobiliare del paese. “Le misure adottate finora sembrano aver deluso il mercato”, ha ha detto al Ft Mohammed Apabhai, responsabile della strategia commerciale asiatica di Citigroup. “C’è una crescente frustrazione e preoccupazione da parte degli investitori per la mancanza di una solida azione politica”.

D’altronde le sfide alla narrazione ufficiale di Pechino di una più solida ripresa post-Covid sono aumentate questo mese. I recenti pagamenti mancati da parte di Country Garden, che era stato uno dei pochi promotori immobiliari privati a evitare il default durante un giro di vite pluriennale sull’eccessivo indebitamento nel settore, hanno evidenziato la riluttanza di Pechino a salvare le società in difficoltà. Le letture sulla spesa dei consumatori hanno continuato a deludere e l’indicatore ufficiale della disoccupazione giovanile è stato interrotto poche settimane dopo aver raggiunto un livello record.

Le notizie negative hanno pesato sui prezzi delle azioni cinesi, con l’indice di riferimento cinese CSI 300 delle azioni quotate a Shanghai e Shenzhen che ha quasi completamente invertito il suo aumento del 5,7% dopo la riunione del Politburo.

Usa, Fed: ancora rischi da inflazione. Possibili nuove strette

Usa, Fed: ancora rischi da inflazione. Possibili nuove stretteRoma, 16 ago. (askanews) – L’inflazione negli Stati Uniti, pone ancora “significativi rischi al rialzo” e potrebbe richiedere “ulteriori strette” monetarie. E’ quanto si legge nelle minute dell’ultima riunione del Fomc pubblicate dalla Federal Reserve.

“Con l’inflazione ancora ben oltre l’obiettivo di lungo termine del Comitato ed il mercato del lavoro che resta in tensione – si legge nelle minute – la maggior parte dei partecipanti continua a vedere rischi significativi al rialzo per l’inflazione che potrebbero richiedere un’ulteriore stretta della politica monetaria”.

Tajani: no guerra a banche, su prelievo Fi presenterà emendamenti

Tajani: no guerra a banche, su prelievo Fi presenterà emendamentiFirenze, 16 ago. (askanews) – Sulla tassa sugli extraprofitti delle banche, “presenteremo emendamenti in Parlamento”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti, a La Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca).

Secondo Tajani, “bisogna fare in modo che la tassa sia una tantum. Il provvedimento deve essere giusto, non dobbiamo fare la guerra alle banche, ma fare in modo che esse sostengano le famiglie e le imprese in difficoltà”.

Infrastrutture, M5s insiste: Salvini toglie al sud per dare a nord

Infrastrutture, M5s insiste: Salvini toglie al sud per dare a nordRoma, 16 ago. (askanews) – “Il giochino di Salvini in tema di infrastrutture è ormai chiaro: coprire con chiacchiere inutili e fumose sul ponte sullo Stretto l’intento preciso del governo di togliere al Sud per dare al Nord”. Lo ribadisce il vicecapogruppo M5s alla Camera e coordinatore del comitato Infrastrutture del Movimento Agostino Santillo.

Prosegue Santillo: “Si è cominciato con lo stop alla Roma-Pescara e alla Palermo-Catania dal percorso del Pnrr: queste due tratte ferroviarie, attese da decenni, sono ora su un binario morto. In arrivo però c’è anche un cambio di destinazione per ben 2,5 miliardi. Soldi che verranno dirottati da opere del Sud su altre del Settentrione. Ne sanno qualcosa i calabresi, che con ogni probabilità vedranno allontanarsi il rafforzamento della Lamezia Terme-Catanzaro e della Sibari-Porto Salvo”. “In generale però – afferma ancora l’esponente M5s – tutto il Meridione sta subendo una incomprensibile cura dimagrante sulle infrastrutture rispetto ai piani originari del Pnrr. Che questo governo sia ormai orientato sempre di più a togliere ai poveri per dare ai ricchi è cosa risaputa: l’approccio ‘scocciato’ su reddito di cittadinanza, salario minimo e caro-benzina parla per Giorgia Meloni”.

“Ma sui lavori pubblici siamo alla farsa: Salvini la smettesse con la sua propaganda spicciola sul ponte sullo Stretto, opera che finora non ha mezzo euro di copertura, e ci dicesse chiaro e tondo che ne sarà di tutte quelle opere indifferibili che i cittadini delle regioni meridionali aspettano da decenni. Il tempo dei proclami, dopo dieci mesi di nulla, è finito”, conclude Santillo.

Piazza Affari termina seduta in calo, maglia nera tra le europee

Piazza Affari termina seduta in calo, maglia nera tra le europeeRoma, 16 ago. (askanews) – Giornata altalenante per Piazza Affari che termina la seduta in netto calo, maglia nera tra le borse europee. L’Ftse Mib accusa un ribasso dello 0,93%, a 28.169 punti. Sale anche lo spread Btp-Bund che si porta a 172 punti base. Meglio, come detto, le borse europee anche se nervose per i timori sulla tenuta dell’economia globale. Francoforte ha guadagnato lo 0,14%, mentre Londra ha perso lo 0,44%, seguita da Parigi, in ribasso dello 0,10%.

Sul listino, si sgonfia il rialzo dei titoli bancari innescato lunedì scorso, mentre soffronto i titoli dell’energia, con Saipem che ha ceduto il 3,59%, seguita da Unicredit, in calo dell’1,99%. Bene invece Iveco in rialzo dell’1,16% e Pirelli che guadagna lo 0,55%.

Infrastrutture, Ferrante: nessuno scippo, governo impegnato per Sud

Infrastrutture, Ferrante: nessuno scippo, governo impegnato per SudRoma, 16 ago. (askanews) – “Trascorso il ferragosto ed in ossequio al quotidiano spirito di contestazione, le opposizioni – stimolate da alcuni articoli di stampa – imputano al Governo ed in particolare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di aver definanziato, per un valore di 2,5 miliardi nell’ambito dei fondi PNRR, opere nel Mezzogiorno a vantaggio di infrastrutture ferroviarie nelle regioni del Nord. Si tratta di una notizia non veritiera”. Lo dichiara in una nota il deputato di Forza Italia e sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, Tullio Ferrante.

Spiega Ferrante: “I fondi di cui al PNRR, come noto, richiedono che le opere vengano ultimate entro il 2026. Termine stringente e perentorio. Dunque la scelta che il Governo saggiamente ha compiuto è stata quella di spostare i fondi da opere che, sulla base di dati oggettivi ed analisi tecniche, non potevano essere appaltate entro il 2023 e realizzate entro il 2026, verso opere per le quali invece è realistico rispettare le tempistiche di cui al Piano che, e bene ricordarlo, è stato redatto e negoziato da precedenti governi”. “Se non fossimo intervenuti in questa direzione – spiega ancora Ferrante – rischiavamo di perdere ingentissime risorse per lo sviluppo infrastrutturale del nostro Paese. Ma l’impegno del Governo, come a più riprese sottolineato anche dai ministri Salvini e Fitto, sarà quello di realizzare tutte le opere in programma attivando altri fondi, a cominciare da quelli FSC. Il Sud necessita di infrastrutture per poter crescere ed il Governo è ben orientato ad assicurare, come dimostra la sua attenzione verso il Ponte sullo Stretto di Messina, la cui prima pietra verrà posta entro la prossima estate, così come verso l’Alta Velocità Napoli/Bari, la cui realizzazione procede spedita”.

“Dunque alcuno scippo verrà realizzato ai danni del nostro Mezzogiorno, nei riguardi del quale invece la vicinanza del Governo, e di Forza Italia in particolare, non è e non sarà mai in discussione”, assicura Ferrante.

Anticiclone africano a oltranza

Anticiclone africano a oltranzaRoma, 16 ago. (askanews) – “A differenza della tradizione che vede nel Ferragosto l’inizio del declino stagionale, quest’anno l’estate farà sul serio proprio nell’ultima parte di agosto”. Lo conferma il meteorologo di 3BMeteo.com Daniele Berlusconi che spiega: “Una nuova pulsazione dell’anticiclone africano verso l’Europa occidentale porterà, nel corso del prossimo weekend, i massimi di pressione proprio tra Francia, Alpi e Nord Italia con lo zero termico che salirà fin verso i 5000 metri. Le temperature già piuttosto elevate in questi giorni – prosegue Berlusconi – aumenteranno ulteriormente fino a raggiungere i 36-38°c in Valpadana e punte di 40°c nell’entroterra tra Umbria, Toscana e Lazio; molto caldo anche in montagna con valori fino a 30-32°c a oltre 1000 metri su Alpi e Appennino settentrionale. I valori di temperatura rimarranno un po più contenuti al sud e sui versanti adriatici, ma con massime comunque superiori ai 32-33°c”.

Qualche temporale giovedì al nord, poi sole a oltranza. “Dal punto di visto meteo fino a giovedì sera ci sarà la possibilità di qualche temporale su alpi, prealpi e appennino, ma localmente anche in valpadana, dopodiché prevarrà la stabilità assoluta al centro-nord con qualche disturbo solo sulle regioni meridionali. Si tratterà di una fase calda piuttosto intensa e anche prolungata”, avverte Berlusconi di 3BMeteo.com. “Soprattutto per la parte finale del mese di agosto, quando a causa della minor durata del giorno e delle notti più lunghe le temperature medie cominciano ad abbassarsi. Quest’anno invece, in questo periodo, specie in alcune zone del centro-nord, si potrebbero raggiungere le temperature più elevate di tutta l’estate fino a 10 gradi oltre le medie, e in taluni casi anche dei record. Al sud invece non si toccheranno i valori estremi raggiunti nel mese di luglio”. “Le ultime elaborazioni modellistiche confermano come la calura estrema potrà proseguire per almeno una settimana, dieci giorni. L’anticiclone sembra molto forte e ben strutturato e continuerà a dettar legge almeno fino a metà o più verosimilmente fino alla fine della prossima settimana. Un primo indebolimento della struttura di alta pressione potrebbe avvenire intorno al 24-25 agosto, seppur al momento le modalità della fine di questa ondata di caldo, così come le possibilità del ritorno di piogge e temporali rimangono ancora piuttosto incerte”, concludono da 3BMeteo.com.

Dal dna di Otzi nuove ipotesi sulla sua discendenza e aspetto

Dal dna di Otzi nuove ipotesi sulla sua discendenza e aspettoRoma, 16 ago. (askanews) – Arrivano nuove scoperte su Otzi. Un team di ricercatori dell’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva di Lipsia e dell’Istituto per lo studio delle mummie di Eurac Research di Bolzano, ha analizzato il genoma dell’Uomo venuto dal ghiaccio, avvalendosi dei più recenti metodi di sequenziamento. Oltre a rettificare le precedenti notizie sulla sua discendenza dalle popolazioni della steppa immigrate dall’Oriente, lo studio consente di formulare nuove ipotesi sul suo stato di salute e sul suo aspetto, in termini di colore della pelle e dei capelli.

Nel 2012 è stato decodificato per la prima volta il genoma dell’Uomo venuto dal ghiaccio, con importanti novità per la ricerca sulle popolazioni preistoriche europee. I progressi tecnologici per il sequenziamento e un database più corposo (comprendente più di diecimila individui preistorici provenienti da tutta Europa) hanno permesso al team di ricostruire il genoma di Otzi con maggiore precisione e effettuarne il confronto con altri. I risultati completano e ampliano l’immagine che ne abbiamo. Circa 8.000 anni fa, i cacciatori-raccoglitori originari dell’Europa occidentale si mischiarono gradualmente ai primi agricoltori migrati dal Vicino Oriente (Anatolia), cui si aggiunsero i pastori delle steppe provenienti dall’Europa orientale circa 4.900 anni fa. A differenza del primo studio, il team non ha rinvenuto tracce genetiche di questi ultimi. Rispetto ad altre persone dell’Età del rame, il dna di Otzi evidenzia invece un’elevata percentuale di materiale genetico di agricoltori “anatolici”. Ciò indica che l’Uomo venuto dal ghiaccio vantava antenati contadini che vivevano sulle Alpi in relativo isolamento. Ulteriori tratti ereditari emersi nel corso delle analisi includono una spiccata predisposizione all’obesità e al diabete dell’adulto che, presumibilmente, non ebbero un grande impatto sul suo stile di vita attivo, a confronto con gli standard odierni.

Lo studio ha anche fornito nuovi risultati sull’aspetto di Otzi. Il colore di pelle, già determinato nella prima analisi del genoma come mediterraneo-europeo, potrebbe essere più scuro di quanto ipotizzato in precedenza. Per quanto riguarda i capelli, è stata invece rilevata per la prima volta una predisposizione genetica alla calvizie maschile. Lo studio, però, non è in grado di determinare se tale predisposizione fosse emersa durante la vita di Otzi e quanto fosse pronunciata. Tuttavia, nei pressi della mummia sono state rinvenute ciocche di capelli scuri di 9 cm. Elisabeth Vallazza, direttrice del Museo Archeologico dell’Alto Adige, è cauta nell’interpretazione dei risultati: “Oltre a determinare alcuni tratti genetici ereditari, lo studio attuale apre la discussione anche sul probabile aspetto di Otzi. Sono lieta che, in futuro, le nuove ricerche possano aiutarci ad elaborare un’immagine ancora più realistica di questo individuo vissuto oltre 5.000 anni fa”.

“L’ormai nota riproduzione museale del 2011, realizzata dai paleoartisti Adrie e Alfons Kennis sulla base delle ricerche dell’epoca, è un tentativo di interpretazione, un’idea di come potremmo immaginare l’Uomo venuto dal ghiaccio durante la sua vita. L’obiettivo principale era quello di dimostrare che era un individuo moderno di mezza età, tatuato, dal fisico asciutto e segnato dalle intemperie, una persona come voi e me. Al momento non è in programma una nuova ricostruzione” ha aggiunto.