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La serata cover è di Giorgia-Annalisa con “Skyfall”. Sul podio anche Topo Gigio e Fedez

La serata cover è di Giorgia-Annalisa con “Skyfall”. Sul podio anche Topo Gigio e Fedezdi Serena Sartini e Alessandra Velluto Sanremo, 15 feb. (askanews) – Giorgia vince la serata delle cover, una delle più emozionanti del Festival di Sanremo, interpretando con Annalisa “Skyfall” di Adele. Interpreti divine “cadute dal cielo”: Giorgia in tailleur pantaloni, in bianco; Annalisa in nero. Secondo Lucio Corsi che ha portato Topo Gigio sul palco dell’Ariston; terzo Fedez che ha interpretato “Bella stronza” con Masini.


La quarta serata inizia nel segno dell’ironia con un vero e proprio show di Roberto Benigni. Riferimenti a Salvini, Meloni e al campo largo di Schlein. “Complimenti, il Festival è magnifico. Hai fermato l’Italia, l’hai paralizzata, tu dovresti fare il ministro dei Trasporti”, è la stoccata iniziale di Benigni al ministro leghista al centro delle polemiche per i continui ritardi dei treni. Sempre sul filo dell’ironia un gioco sui cantanti. “Ho visto Marcella Bella e le ho detto: Bella ciao, è venuto fuori un putiferio, ho dovuto salutare anche i Neri per caso”. Ed ancora: “Al Festival ci sono un sacco di artisti, c’è anche Giorgia… Vedrai che ci sarà per diversi anni”. Poi sul legame della premier con Elon Musk: “E’ innamorato di Giorgia! Lo sanno tutti! Ma l’hai visto quando è venuto in Italia? Sempre insieme! Poi è andato in America a ritirare il premio e chi gliel’ha consegnato? Musk! Sono innamorati!”. Ed ancora: “Oggi è San Valentino, Giorgia non è da nessuna parte? E’ con lui su un satellite a Venezia! Quelli sono capaci di sposarsi e fare il viaggio di nozze su Marte!”. Nel suo (quasi) monologo con Carlo Conti – con cui ha cantato l’Inno del corpo sciolto – ha rivolto un messaggio di gratitudine al capo dello Stato Mattarella, proprio nella giornata in cui il presidente della Repubblica è stato attaccato da Mosca. “E’ una persona straordinaria. Volevo dire al Presidente che siamo sempre vicini alle sue parole – ha detto – ci riconosciamo in quello che dice, non ho mai sentito dire al Presidente una parola che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati dal presidente Mattarella per la sua dignità e la sua umanità. Grazie Presidente”.


Emozionano e incantano anche Achille Lauro ed Elodie, nell’interpretazione di un medley ‘intrigante’: “A mano a mano”, scritta da Riccardo Cocciante e portata al successo da Rino Gaetano, e “Folle città” di Loredana Bertè. Al termine dell’esibizione, Achille Lauro improvvisa un ‘ragalo-pazzia’ per Elodie: “Visto che oggi è San Valentino…”, ed intona “Ancora” di Cocciante. Il geniale e talentuso Lucio Corsi canta con Topo Gigio “Volare-Nel Blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. Un tuffo nel passato e nell’infanzia, innovativo e strappa-sorrisi.


Marcella Bella esegue il brano del fratello Gianni – in platea – scritto da lui stesso e Mogol per Celentano “L’emozione non ha voce”. In platea, alla fine, l’abbraccio fra i due fratelli. “Grazie Gianni di essere qua, una grande emozione”, dice Marcella. Il celebre autore è rimasto fortemente segnato da un ictus che lo ha colpito nel 2010, togliendogli la voce. Fedez, affiancato da Marco Masini, fa “mea culpa” e cambia il senso di “Bella stronza”. “Ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza”, chiude il brano scritto dall’artista toscano. Concentrato e quasi impassibile sul finire del brano si emoziona ribaltando il significato del brano originale. Con le sue rime che si intrecciano col testo originale cantato da Masini, fa una sorta di ammissione di colpa da un uomo che si è comportato male nei confronti della donna. Tra le altre rime aggiunte ancora riferimenti autobiografici alla storia del rapper, “Sulla pancia ho una ferita/ che mi ha fatto meno male” e poi ancora “Riusciremo mai a ferire chi ci odia/ come chi ci ama per davvero”. Resta però un dubbio: a chi sono rivolte le scuse? Alla ex moglie o alla ex amante?


Al fianco di Carlo Conti, per la serata delle cover, ci sono Mahmood e Beppi Cucciari. Il primo si esibisce in un medley dei sui successi “NLDA INTRO”/”Bakugo”/”RA TA TA”/”Soldi”/”Kobra”/ “Tuta gold”. La seconda alleggerisce la serata con i suoi sketch e l’ironia che la contraddistingue. Questa sera la finalissima. Ancora tutto aperto, visto che non è stata svelata un’unica classifica delle top-5. Ricordiamo che, per la prima serata, sono arrivati – in modo randomico – Giorgia, Achille Lauro, Cristicchi, Lucio Corsi e Fedez mentre nella seconda serata Irama, Brunori Sas, Gabbani, Olly, Francesco Gabbani.

Carlo Conti e Fiorella Mannoia condurranno evento-omaggio Pino Daniele

Carlo Conti e Fiorella Mannoia condurranno evento-omaggio Pino DanieleSanremo, 14 feb. (askanews) – Saranno Carlo Conti e Fiorella Mannoia a condurre, il 18 settembre 2025 in Piazza del Plebiscito a Napoli, il “Pino è – Il viaggio del Musicante”, uno show evento unico che vedrà sul palco grandi nomi del mondo della musica e dell’entertainment per ricordare Pino Daniele a 70 anni dalla sua nascita e a 10 anni dalla sua scomparsa.


Un’imperdibile festa con tanti ospiti, artisti, musicisti, amici e colleghi per celebrare uno dei più grandi musicisti della storia della musica italiana. Tra racconti, aneddoti, omaggi e ovviamente tanta musica, verranno ripercorse la sua vita e la sua carriera, ricca di canzoni che hanno segnato intere generazioni. I biglietti per Pino è – Il viaggio del Musicante saranno in prevendita su Ticketone.it e nelle prevendite abituali. Per info: www.friendsandpartners.it.


Pino è – Il viaggio del Musicante sarà anche un evento di valore sociale, una preziosa opportunità per unire cultura e solidarietà, onorando e rinnovando l’impegno sociale di Pino Daniele. Il ricavato dell’evento verrà infatti devoluto a sostegno della ricerca oncologica pediatrica e della formazione artistica. La ricerca scientifica verrà sostenuta finanziando il Progetto PREME di OPEN Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma odv, che punta a garantire cure personalizzate e innovative ai bambini oncologici. Grazie alla Fondazione Pino Daniele Ets, invece, verranno istituite borse di studio e iniziative per sostenere giovani talenti musicali e contrastare la povertà educativa, promuovendo il linguaggio della musica nelle realtà più fragili.

Ucraina, Meloni sente Zelensky: serve stretto coordinamento con Ue e Usa

Ucraina, Meloni sente Zelensky: serve stretto coordinamento con Ue e UsaRoma, 14 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. I due leader – riferisce una nota di Palazzo Chigi – hanno “discusso degli ultimi sviluppi in corso per mettere fine al conflitto, con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura”.


Meloni “ha riaffermato il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino anche in vista dei futuri colloqui ed entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere uno stretto coordinamento con i partner europei e gli Stati Uniti”.

Russia attacca Mattarella per parole su Ucraina, presidente “sereno”

Russia attacca Mattarella per parole su Ucraina, presidente “sereno”Roma, 14 feb. (askanews) – Scoppia un caso Italia-Russia. “Paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi”, affermazioni “blasfeme”. Sono le parole durissime con cui Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, accusa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella di aver pronunciato “dichiarazioni offensive nei confronti del nostro Paese…sostenendo che le azioni della Russia in Ucraina hanno una natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa”.


Il capo dello Stato, hanno fatto sapere dal Quirinale, è “assolutamente sereno e rimanda al suo discorso di Marsiglia”. Lì qualche giorno fa, il 5 febbraio, Mattarella ha ricevuto il dottorato honoris causa dall’università Aix Marseille, uno dei più importanti atenei francesi. Nella sua lectio magistralis il presidente della Repubblica ha sollevato un preoccupato allarme sulla crisi degli organismi internazionali e sul rimergere dei nuovi protezionismi che nel passato furono forieri di contrapposizioni tra nazioni e continenti che portarono alla seconda guerra mondiale. L’attacco arrivato da Mosca ha visto unirsi per una volta tutti gli esponenti politici e le istituzioni che si sono schierate a sostegno del presidente della Repubblica. A cominciare dalla premier, Giorgia Meloni, per la quale “gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta. Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell’intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina”.


Con Meloni anche i presidenti delle Camere: Ignazio La Russa, che giudica “offensive e fuori luogo” le affermazioni di Zakharava, e Lorenzo Fontana, che è anche l’esponente della Lega più alto in grado ad esprimere la sua solidarietà e l’apprezzamento per “il forte impegno per la pace e per i principi di libertà e democrazia” di Mattarella. L’altro vicepremier, Antonio Tajani, è stato tra i primi a voler “rinnovare, anche a nome di Forza Italia, la piena fiducia nell’operato del capo dello Stato, riconosciuto da tutti un autorevole uomo di pace”. Sentito il sostegno di tutte le opposizioni, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, che afferma: “La comunità democratica si riconosce pienamente nelle parole e nell’azione del Capo dello Stato, custode della Costituzione e della democrazia. A lui va la mia personale gratitudine e quella del Partito Democratico”; al leader M5s, Giuseppe Conte, che giudica “intollerabili” gli attacchi al capo dello Stato. Solidarietà da tutti gli altri leader di partito di maggioranza e opposizione: da Fratoianni (Avs) e Lupi (Nm), a Carlo Calenda di Azione. Ma anche dai capigruppo e da diversi esponenti del governo di Fdi, come i ministri della Cultura Alessandro Giuli, degli Affari europei Tommaso Foti, dei Rapporti col Parlamento Luca Ciriani. Qualcuno (Osvaldo Napoli di Azione) fa notare il silenzio dell’altro vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Ma subito dopo intervengono prima il vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Paolo Formentini, che ne fa una questione di confini: “La Lega, da sempre in difesa della sovranità nazionale, esprime solidarietà al Presidente”. E poi il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio: “Il presidente Sergio Mattarella si è sempre contraddistinto per le sue parole di pace e per la ricerca di una soluzione ai conflitti internazionali, compreso quello tra Russia e Ucraina, senza per questo mai nascondere chi fosse l’aggredito e chi l’aggressore. Al Capo dello Stato vanno la mia più totale solidarietà e sostegno”.


Il ragionamento svolto dal capo dello Stato lo scorso 5 febbraio, a rileggerlo oggi, è stato più ampio e articolato di come è stato sintetizzato da Mosca: lanciava un monito a non ripetere gli errori del passato, inoltre sollecitava soprattutto l’Europa ad essere protagonista e sono solo “oggetto” di questa disputa internazionale e infine accostava l’aggressione russa all’Ucraina alla guerra di conquista attuata dal Terzo Reich. “La crisi economica mondiale del 1929 scosse le basi dell’economia globale e alimentò una spirale di protezionismo, di misure unilaterali, con il progressivo erodersi delle alleanze”, ha detto Mattarella a Marsiglia ricordando quale era stato il contesto in cui “fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l’accentuarsi di un clima di conflitto – anziché di cooperazione – pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.

Schlein-Conte-Fratoianni a confronto sul fisco, distinguo su patrimoniale

Schlein-Conte-Fratoianni a confronto sul fisco, distinguo su patrimonialeRoma, 14 feb. (askanews) – Tornano insieme sul palco i leader di Pd, M5S e Avs: Schlein, Conte e Fratoianni. L’occasione è stato l’evento organizzato a Roma da Oxfam, su ‘Lotta alle disuguaglianze, contrasto alla povertà e politiche di welfare: il ruolo dei sistemi fiscali’. Un confronto che li ha visti ragionare sull’importanza della leva fiscale per combattere le diseguaglianze in crescita esponenziale, confermando però i distinguo sull’ipotesi di una patrimoniale per i super-ricchi.


Se Nicola Fratoianni ha rilanciato la proposta di introdure la patrimoniale a partire dall’Italia (“questo momento è arrivato”, sottolinea), la segretaria dem Elly Schlien ha ammesso che “non può essere un tabú” purché sia “almeno a livello europeo”. “Va fatta a livello globale, quanto meno europeo”, ha precisato il presidente M5S Giuseppe Conte che è apparso anche più cauto. Ospite d’eccezione il premio Nobel per l’economia, Joseph Stiglitz, il quale con il suo intervento ha suggerito una serie di riflessioni. Stiglitz ha affermato che su regole e su tasse orientate all’efficienza si gioca la democrazia, stigmatizzando quanto sta avvenendo invece in un mondo “sempre più povero e dove i ricchi sono sempre più ricchi”, a cominciare dagli Stati Uniti di Donald Trump e Elon Musk che, ha osservato, “dice di essere ultraliberale ma ha ricevuto milioni di dollari dal governo” per le sue imprese.


“Sono molto preoccupato – ha esordito Giuseppe Conte – per questo problema di emergenza democratica. Mai nel mondo c’è stata una tale concentrazione di potere politico, ricchezza economica e potere tecnocratico”, un “capitalismo parassitario, che prospera davanti a un computer” che riduce la politica ad un ruolo “ancillare, servile, accessorio”. “E’ chiaro che c’è un’iniquità di fondo del sistema ma qui non puoi dire ‘perché serve una tassa sui più ricchi eccetera’, bisogna spiegare come si sta accumulando questa ricchezza”, ha osservato. Occorre “lavorare a livello globale per introdurre forme di tassazione che contrastino in radice il capitalismo parassitario, ma in modo intelligente” senza far scappare gli investitori e quindi “a livello globale o in una dimensione quanto meno europea”, dalla “global minimum tax” alla “digital tax”. Dopo di lui Fratoianni: la patrimoniale è “una parola pronunciata da noi testardamente in ddl ed emendamenti, costruendo su questo il terreno di una battaglia politica perché è uno strumento sacrosanto di correzione delle gigantesche diseguaglianze”. E rivolto “ai compagni e alle compagne dell’opposizione”: la “narrazione tossica delle destre” è stata “così potente” proprio perché “ha incontrato una poderosa subalternità da parte delle forze che avrebbero dovuto costruire una radicale alternativa”. Bisogna “lavorare a un’alleanza internazionale sul terreno della tassazione dei super ricchi. Ma c’e’ anche una questione che riguarda noi in Italia”.


La segretaria Schlein ha ‘sposato’ la tesi di Stiglitz sulla “mano invisibile che è invisibile perché non c’è”. “Siamo in un momento in cui la concentrazione di potere, ricchezza, dati, tecnologie non ha precedenti nella storia. Il problema è chi rimane indietro. Questa concentrazione – ha osservato – mette a repentaglio la qualità della nostra democrazia e la tenuta stessa delle nostre società. E l’Italia – ha proseguito – non è immune, anzi c’è un aumento drammatico delle diseguaglianze in questi anni e il nostro sistema fiscale è regressivo e favorisce i più ricchi”. La segretaria dem non ha eluso la sollecitazione di Fratoianni sulla patrimoniale: una “tassa sui grandi patrimoni non può essere un tabú” anche se, ha aggiunto, la “discussione è bene farla almeno a livello europeo perchè si può intervenire meglio contro la volatibilità del capitale”.

Mosca attacca Mattarella, il Quirinale: il capo dello Stato “è assolutamente sereno”

Mosca attacca Mattarella, il Quirinale: il capo dello Stato “è assolutamente sereno”Roma, 14 feb. (askanews) – Il Presidente della Repubblica è assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia. E’ quanto fanno sapere fonti del Quirinale in merito alle parole della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha duramente criticato le dichiarazioni fatte dal capo dello Stato nel suo intervento del due febbraio scorso a Marsiglia, lectio magistralis per il dottorato honoris causa dell’università francese, in cui aveva parlato dell’attacco russo all’Ucraina.

Meloni: insulti Mosca insultano Mattarella e l’Italia intera

Meloni: insulti Mosca insultano Mattarella e l’Italia interaRoma, 14 feb. (askanews) – “Gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha definito ‘invenzioni blasfeme’ le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Esprimo – aggiunge – la mia piena solidarietà, così come quella dell’intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina”.

Italia-Russia, fonti Quirinale: Mattarella assolutamente sereno

Italia-Russia, fonti Quirinale: Mattarella assolutamente serenoRoma, 14 feb. (askanews) – Il Presidente della Repubblica è assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia. E’ quanto fanno sapere fonti del Quirinale in merito alle parole della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha duramente criticato le dichiarazioni fatte dal capo dello Stato in un recente intervento a Marsiglia, lectio magistralis per il dottorato honoris causa dell’università francese, in cui aveva parlato dell’attacco russo all’Ucraina.

Mosca attacca Mattarella: parole blasfeme e oltraggiose su Russia

Mosca attacca Mattarella: parole blasfeme e oltraggiose su RussiaRoma, 14 feb. (askanews) – Violento attacco della Russia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha accusato il presidente, che in un recente discorso a Marsiglia aveva paragonato l’invasione russa dell’Ucraina alle azioni del Terzo Reich, di aver “tracciato paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista”, “dichiarazioni offensive nei confronti del nostro Paese”.


Il capo dello Stato italiano, si legge sul canale Telegram della portavoce degli Esteri russi, ha “tracciato paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista, invitando a tenere conto del fallimento della politica occidentale di appeasment con l’aggressore della fine degli anni ’30 nella risoluzione della crisi ucraina e sostenendo che le azioni della Russia in Ucraina “hanno una natura simile” al progetto del Terzo Reich in Europa. Per Zacharova, “è strano e folle sentire tali blasfeme affermazioni dal Presidente dell’Italia, un Paese che sa bene cosa sia il fascismo. Il regime fascista di Mussolini fu un fedele alleato della Germania nazista nell’ambito dei patti d’acciaio (..) e fornì al Terzo Reich 235 mila uomini per l’aggressione congiunta all’URSS nel 1941. Il regime italiano è responsabile, insieme ai nazisti, dei crimini di guerra e del genocidio del popolo sovietico durante la Grande Guerra Patriottica”.


Zakharova rilancia puntando il dito contro i vertici ucraini, definiti “teroristi e neonazisti”: l’Italia, dice, rifornisce il regime ucraino di moderne armi letali, “sostenendo così incondizionatamente il regime criminale in tutti i suoi crimini”. E ancora: “ma noi conosciamo un’altra Italia. Conosciamo gli italiani che, durante la Seconda guerra mondiale, si organizzarono in un potente movimento partigiano, di cui migliaia di sovietici – prigionieri di guerra e civili deportati – divennero parte attiva, combattendo insieme ai loro compagni italiani contro il fascismo e dando la vita per la libertà dell’Italia e della loro patria”.

Fisco, Tajani: con Fi al governo non ci sarà alcuna patrimoniale

Fisco, Tajani: con Fi al governo non ci sarà alcuna patrimonialeRoma, 14 feb. (askanews) – “Finché Fi sarà al governo non ci sarà alcuna patrimoniale”. Lo ha detto Antonio Tajani commentando le parole della segretaria del Pd, Elly Schlein, secondo cui una tassa sui grandi patrimoni a livello europeo non può essere un tabù.


A margine di un evento alla Camera, Tajani ha detto: “La sinistra pensa sempre alle tasse, ha una visione punitiva della società: gli extra profitti, le tasse, i grandi patrimoni ma cos’è un grande patrimonio? Dobbiamo favorire gli investimenti, i grandi patrimoni servono per fare investimenti, per favorire la crescita. L’ossessione per le tasse da parte della sinistra mi preoccupa molto, è una visione molto statalista, punitiva. Le tasse devono pagarle i giganti del web ma finché Fi sarà al governo non ci sarà alcuna patrimoniale”.