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Cinema, boom al botteghino per il 42esimo Torino Film Festival

Cinema, boom al botteghino per il 42esimo Torino Film FestivalRoma, 12 nov. (askanews) – Boom di biglietti acquistati per il 42esimo Torino Film Festival che prenderà il via il prossimo 22 novembre: +58,9% nel primo week-end in cui sono state aperte le prevendite, rispetto allo scorso anno.


Un dato significativo se si considera che i titoli in programma di questa edizione sono 120, numero ben inferiore ai 181 film presentati in Selezione Ufficiale del 2023 (senza considerare i fuori programma) e che testimonia l’attesa e l’interesse per i film scelti dal direttore Giulio Base e dal comitato di selezione del 42TFF. Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Ue, Renzi: io sto con Fitto, è una persona seria

Ue, Renzi: io sto con Fitto, è una persona seriaRoma, 12 nov. (askanews) – “Io sono perché Fitto venga confermato, è una persona per bene, è una persona seria, è un cristiano democratico di lungo corso. Il fatto che non appartenga al mio partito perché lui appartiene al partito della premier non vuol dire niente. Raffaele Fitto ha tutte le carte in regola per essere l’italiano che ci rappresenta molto autorevolmente in Europa. Il fatto che quando ci fu Gentiloni Giorgia Meloni organizzò le iniziative in piazza contro di lui non vuol dire niente per me, o meglio vuol dire il solito, che la Meloni ha due pesi e due misure. Io sto dalla parte di Fitto e spero che anche larga parte del PD voti per Raffaele Fitto”. Così il senatore e presidente di Italia Viva Matteo Renzi, intervenendo oggi a ‘Ping pong’ su Radio1 Rai.

Banche, a settembre netto calo tassi nuovi mutui e prestiti imprese

Banche, a settembre netto calo tassi nuovi mutui e prestiti impreseRoma, 12 nov. (askanews) – Nuovo e netto calo a settembre dei tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche in Italia: al 3,82%, rispetto al 4,10% che era stato registrato ad agosto. Lo riporta la Banca d’Italia con la statistica “Banche e moneta”. E calano stavolta, seppure in maniera solo marginale, anche i tassi sul credito al consumo: al 10,47% a fronte del 10,50% nel mese precedente.


I tassi (il riferimento per tutti è il Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg) sui nuovi prestiti alle imprese sono scesi al 4,90 per cento, sempre a settembre, dal 5,13 nel mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,99 per cento (1% nel mese precedente). Le flessioni dei tassi di mercato seguono i continui cali dei tassi di ufficiali operati dalla Bce, da cui è attesa una ulteriore riduzione a dicembre.


Nel frattempo si è attenuata la dinamica di calo dei prestiti al settore privato, al meno 0,9 per cento sui dodici mesi a settembre dal meno 1,5 per cento nel mese precedente). I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,4 per cento sui dodici mesi (-0,6 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,4 per cento (-3,5 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dello 0,5 per cento (+2% per cento ad agosto); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 10,6 per cento, conclude Bankitalia, dopo il +12,5% in agosto).

ExxonMobil: Trump dovrebbe mantenere Usa in accordi Parigi su clima

ExxonMobil: Trump dovrebbe mantenere Usa in accordi Parigi su climaRoma, 12 nov. (askanews) – Darren Woods, amministratore delegato di ExxonMobil ritiene che il presidente eletto Donald Trump non dovrebbe ritirare gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi per mitigare il cambiamento climatico. In un’intervista al Wall Street Journal, che mette il colosso petrolifero statunitense del petrolio in rotta di collisione con la nuova amministrazione su una questione politica-chiave, Woods ha affermato che una seconda uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi del 2015, come proposto da Trump, creerebbe incertezza e potrebbe confondere gli sforzi globali per fermare i peggiori effetti del cambiamento climatico. Exxon ha pubblicamente sostenuto gli obiettivi dell’accordo dal 2015.


Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi durante il suo primo mandato ed è quasi certo che lo farà di nuovo. Gli Stati Uniti hanno ripristinato l’accordo sotto il presidente Biden nel 2021, una mossa che Exxon ha applaudito. Woods ha affermato che non è utile per le aziende “avere il pendolo che oscilla avanti e indietro mentre le amministrazioni cambiano”. “Non credo che le fermate e le partenze siano la cosa giusta per le aziende”, ha detto Woods. “Sono estremamente inefficienti. Creano molta incertezza”.


Woods si trova attualmente a Baku, in Azerbaigian, dove è pronto a incontrare i leader mondiali alla conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima, nota come COP29, la seconda volta che partecipa all’evento. La maggiore compagnia petrolifera statunitense ha recentemente ampliato la sua attività di sensibilizzazione con i funzionari governativi che decantano i suoi investimenti per la riduzione delle emissioni di carbonio e consiglia loro di perseguire misure di contabilizzazione del carbonio a livello globale. ExxonMobil Ha anche interagito più frequentemente con alcuni policymaker critici nei confronti del contributo dell’industria petrolifera alle emissioni di gas serra nel mondo, tra cui l’amministrazione Biden.


Exxon è da tempo criticata per le sue politiche sui cambiamenti climatici. Nel 2021, ha perso una dura battaglia per procura contro una piccola società di investimento, che ha sostenuto che la società di perforazione non aveva un piano per gestire la transizione energetica. La società deve anche affrontare decine di cause legali in tutti gli Usa che cercano di ritenerla responsabile del suo contributo ai cambiamenti climatici. Ma il suo impegno arriva mentre gli scettici del clima sono in ascesa nei ranghi politici di Trump, e Exxon – sottolinea il Wsj – potrebbe attirare l’ira del presidente eletto. Trump ha precedentemente individuato aziende le cui posizioni non gli piacciono, tra cui il produttore di attrezzature agricole Deere & Co., che ha minacciato di dazi se avesse venduto attrezzature made in Mexico precedentemente prodotte negli Stati Uniti.


“È ironico che le principali compagnie petrolifere non sostengano la strategia ‘drill, baby, drill’, né lo fanno i loro azionisti”, ha affermato al Wsj Paul Sankey, un analista indipendente. “Hanno lavorato duramente per ridurre le loro emissioni, e l’ultima cosa che vogliono è che tutte le regole e le normative cambino di nuovo”.

Mezzogiorno, Corte Conti chiede approvazione definitiva piano Zes

Mezzogiorno, Corte Conti chiede approvazione definitiva piano ZesRoma, 12 nov. (askanews) – Sulla Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Zes Unica) “è necessario che la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri adotti misure correttive, nel solco dei principi di efficacia ed efficienza amministrativa, per superare le criticità rilevate nella fase di avvio della gestione del ‘Piano strategico Zes unica’. In particolare, va effettuata l’approvazione definitiva, inizialmente prevista entro luglio scorso, di quest’ultimo, quale momento ineludibile di rilancio dell’economia nel Sud Italia, anche in vista del Piano di investimenti legati agli Accordi per la coesione”. Lo afferma la Corte dei conti, secondo quanto riporta un comunicato nella analisi della Delibera (36/2024/CCC) approvata dal Collegio del controllo concomitante sullo stato di avanzamento del piano.


Il piano, si legge, definisce la politica triennale di sviluppo della Zes, istituita a gennaio 2024 con il Decreto-legge Sud, per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Al Piano, che individua – anche in modo differenziato per regione – settori da promuovere e rafforzare, investimenti e interventi prioritari per lo sviluppo (compresi quelli di riconversione industriale per la transizione energetica), si affiancano due pilastri operativi, i crediti di imposta e la S.U.D. Zes. Nell’ottica del principio di semplificazione amministrativa, la S.U.D. Zes, a fronte di documentata istanza allo sportello unico digitale, consente l’avvio di una compiuta istruttoria tecnico-amministrativa per il rilascio di ogni autorizzazione necessaria a insediare attività economiche o industriali, produttive e logistiche. I crediti di imposta, prosegue la Corfte dei conti, previsti invece dalla Legge di Bilancio 2024 – per una spesa complessiva di 1,8 miliardi di euro, poi aumentata di 1,6 dal Decreto-legge Omnibus per lo stesso anno – sono agevolazioni fiscali per le imprese, ai fini dell’acquisizione di beni destinati a strutture produttive in zone specifiche delle Regioni citate, a esclusione dell’Abruzzo.


“Le raccomandazioni della Corte hanno riguardato la programmazione e l’attuazione delle attività di controllo e di monitoraggio sul complessivo andamento del Piano, previa definizione di specifici indicatori di avanzamento materiale, finanziario e procedurale, oltreché – dice la Corte – una maggiore pubblicità dei dati sul sito istituzionale della Struttura di missione e una più chiara distinzione delle funzioni svolte dagli organismi coinvolti nella gestione, allo scopo di evitare sovrapposizioni. È stato inoltre sollecitato il raccordo tra interventi sottoposti ad autorizzazione unica, ancora in corso, e Piano strategico, in fase di adozione”.

Missioni, Mattarella: contributo inestimabile per pace tra popoli

Missioni, Mattarella: contributo inestimabile per pace tra popoliRoma, 12 nov. (askanews) – “Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, il pensiero va a coloro che, animati da profondo senso del dovere, dedizione e coraggio, hanno donato la propria vita per l’Italia e per i valori della pace e della cooperazione internazionale. A ventun anni dal tragico attentato di Nassiriya, rinnoviamo la memoria dei diciannove italiani che persero la vita in quell’orribile atto di violenza, insieme agli iracheni che condivisero il medesimo tragico destino, e con loro, quella di tutti i caduti nelle missioni internazionali. La loro morte richiama il valore dell’impegno per la costruzione di un mondo più giusto, libero dalle atrocità della guerra e dal peso dell’oppressione”. È il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Ministro della Difesa, Guido Crosetto.


“Il ritorno di conflitti su larga scala e il crescere di tensioni che minacciano la sicurezza collettiva – prosegue il capo dello Stato – sottolineano il ruolo delle missioni internazionali per costruire ponti di dialogo e arginare la violenza. La Repubblica Italiana, con i suoi uomini e donne impegnati nei territori più travagliati, offre un contributo di inestimabile valore per riportare speranza e pace tra i popoli. Donne e uomini che offrono esempio di impegno e altruismo, onorando valori fondamentali della nostra Costituzione. A quanti, operando in aree di crisi, mettono a rischio la propria vita in difesa della pace e dei diritti umani, va la riconoscenza del Paese. Ai familiari dei Caduti, custodi di un sacrificio così elevato, rinnovo la vicinanza degli italiani”.

Missioni, Mattarella: contributo inestimabile per la pace tra i popoli

Missioni, Mattarella: contributo inestimabile per la pace tra i popoliRoma, 12 nov. (askanews) – “Il ritorno di conflitti su larga scala e il crescere di tensioni che minacciano la sicurezza collettiva sottolineano il ruolo delle missioni internazionali per costruire ponti di dialogo e arginare la violenza. La Repubblica Italiana, con i suoi uomini e donne impegnati nei territori più travagliati, offre un contributo di inestimabile valore per riportare speranza e pace tra i popoli. Donne e uomini che offrono esempio di impegno e altruismo, onorando valori fondamentali della nostra Costituzione”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione della Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace e del 21mo anniversario dell’attentato di Nassiriya.


“A quanti, operando in aree di crisi, mettono a rischio la propria vita in difesa della pace e dei diritti umani, va la riconoscenza del Paese. Ai familiari dei Caduti, custodi di un sacrificio così elevato, rinnovo la vicinanza degli italiani”, conclude Mattarella.

Meloni: l’Italia non dimentica i caduti per la pace

Meloni: l’Italia non dimentica i caduti per la paceRoma, 12 nov. (askanews) – “Nella Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l’Italia rende omaggio ai 19 italiani che 21 anni fa, il 12 novembre 2003, rimasero uccisi nella strage di Nassiriya. Un tremendo attentato che rimarrà sempre scolpito nella nostra mente”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni su X.


“In questo giorno di ricordo e commozione – aggiunge – la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il Governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore per la Patria. L’Italia non dimentica”.

Ita Airways-Lufthansa, Fit-Cisl: positivo l’accordo finale

Ita Airways-Lufthansa, Fit-Cisl: positivo l’accordo finaleRoma, 12 nov. (askanews) – “Riteniamo estremamente positivo il conseguimento dell’accordo definitivo per il matrimonio Ita Airways-Lufthansa. Attendiamo l’insediamento del nuovo management da cui ci aspettiamo una leale collaborazione e l’attivazione di un confronto con il sindacato per l’illustrazione degli obiettivi del nuovo Piano industriale e gli effetti commerciali e sociali dell’operazione, soprattutto sul versante occupazionale”. Lo dichiara in una nota la Fit-Cisl.


“Auspichiamo che gli obiettivi del nuovo Piano prevedano una strategia di consolidamento dell’attuale perimetro, garantendo poi sviluppo attraverso nuovi investimenti per implementare la flotta e ampliare l’offerta commerciale, atteso che il settore del trasporto aereo italiano sta vivendo un momento particolarmente favorevole, registrando un trend di crescita significativo. Lo sviluppo del network – prosegue il sindacato – deve essere propedeutico al mantenimento e all’ aumento dei livelli occupazionali grazie a nuove assunzioni, dando priorità all’ingresso, nel nuovo gruppo industriale, delle professionalità ancora in cassa integrazione”. “Stesso discorso deve valere anche per le altre compagnie, come ad esempio Easyjet, che per effetto delle misure imposte dall’Antitrust Ue a tutela della concorrenza, rileveranno gli slot ceduti da Ita e Lufthansa” conclude la Fit-Cisl.

Freddo e neve al Nord, piogge al Sud con allerta in Sicilia

Freddo e neve al Nord, piogge al Sud con allerta in SiciliaRoma, 12 nov. (askanews) – Inizio di settimana movimentato per l’Italia, a causa di un duplice attacco meteorologico. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la rapida discesa di un nucleo polare verso le Alpi e la contemporanea intensa attività ciclonica intorno alle Isole Maggiori.


In altre parole, nelle prossime 12-24 ore, sono attese nevicate fino a 800-1000 metri sulle Alpi occidentali e altri temporali violenti tra Sicilia e Sardegna: abbiamo due cicloni, nello stesso momento, sul nostro Paese, uno al Nord e uno al Sud. Nel dettaglio, i fenomeni nevosi sono previsti soprattutto sul Piemonte meridionale con accumuli fino a 20-30 cm oltre i 1000 metri; una spolverata della dama bianca interesserà tutte le Alpi Occidentali fino alla Valle d’Aosta, con qualche fiocco anche sulle Alpi Lepontine. Attenzione, però, soprattutto al maltempo ciclonico che colpirà ancora la Sicilia con fenomeni potenzialmente alluvionali: rovesci e temporali forti sono previsti, poi, anche su Bassa Calabria e Sardegna orientale.


Per quanto riguarda questa situazione stazionaria tra le Isole Maggiori, va ricordato che il Mar Mediterraeno presenta ancora una temperatura fino a 3,5 °C superiore alla media del periodo: persiste dunque un’eccezionale quantità di calore disponibile come carburante per questi nubifragi eccezionali. E questo carburante non sarà disponibile solo nella zona compresa tra Sicilia e Sardegna: purtroppo anche nell’area di Valencia, dopo le alluvioni storiche e drammatiche di due settimane fa, alcuni modelli meteo indicano addirittura la possibilità di nuove violente precipitazioni. Al momento si prevedono oltre 300 mm (300 litri per metro quadrato) sulla costa valenciana tra mercoledì e giovedì. Una situazione da monitorare attentamente, come quella delle nostre Isole Maggiori. In Italia un miglioramento è atteso da giovedì con un generale calo delle temperature minime entro venerdì, ma prevalenza sole; in seguito, dopo alcuni giorni più tranquilli, ecco che una nuova perturbazione potrebbe riportare piogge e nevicate al Centro-Nord tra domenica e lunedì: diffuse nevicate in montagna, come è giusto che sia in questo periodo della stagione, e magari anche una bella raffreddata del Mediterraneo, che al momento è ancora troppo caldo e foriero di nubifragi simil-tropicali.


Attendiamo, infatti, la prima decisa discesa di aria fredda sul Mare Nostrum: appena una perturbazione nordatlantica più fredda, oppure una colata polare dalla Russia, raggiungerà il nostro mare ecco che il rischio nubifragi simil-tropicali diminuirà sensibilmente.