E’ morta Sinead O’Connor, la cantante irlandese aveva 56 anniRoma, 26 lug. (askanews) – E’ morta, all’età di 56 anni, Sinead O’Connor. La cantante irlandese soffriva di diversi problemi di natura mentale tra cui agorafobia e bassa autostima acuta. Nel 2017, ha confessato di aver tentato per ben otto volte il suicidio, l’ultima volta dopo la perdita del figlio, e di essere stata torturata dalla madre.
“Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata – sono le parole in un video pubblicato l’8 agosto 2017 sulla sua pagina Facebook -. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c’è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita. Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All’improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male”. La cantante irlandese lascia tre figli. L’anno scorso aveva perso il quarto figlio avuto dalla relazione col cantante folk Donal Lunny. Il ragazzo era scomparso da due giorni, dopo essere scappato da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide.
Nata a Dublino ha pubblicato 10 album in studio, mentre la sua canzone Nothing Compares 2 U è stata nominata il singolo numero uno al mondo nel 1990 dai Billboard Music Awards. Aveva ricevuto il premio inaugurale per Classic Irish Album agli RTÉ Choice Music Awards all’inizio di quest’anno. Il 19 ottobre 2018 annunciò pubblicamente di essersi convertita all’Islam adottando il nome di Shuhada’ Davitt.
Fed torna ad alzare i tassi: fed funds al 5,25%-5,50% top 22 anniRoma, 26 lug. (askanews) – La Federal Reserve torna ad alzare i tassi di interesse. Con un comunicato diffuso al termine del direttorio (Fomc) l’istituzione monetaria Usa ha annunciato un aumento da 25 punti base, con cui al 5,25%-5,50% il riferimento sui fed funds sale al livello più elevato dall’inizio del 2001.
L’istituzione monetaria non esclude ulteriori incrementi, ma nemmeno li indica come scontati e ribadisce che per le future decisioni terrà conto degli effetti della energica manovra di rialzo già operata. Si tratta dell’11esimo aumento ai tassi di interesse da quando la Fed ha iniziato la stretta, lo scorso anno, in riposta all’alta inflazione. E secondo l’istituzione monetaria Usa il caro vita negli Stati Uniti “resta elevato”, mentre la crescita economica prosegue ad un ritmo moderato. La decisione è in linea con le attese prevalenti.
Scherma, Tripletta italiana nel fioretto ai mondiali, Volpi oroRoma, 26 lug. (askanews) – E’ Grande Italia ai Mondiali di Scherma a Milano. Tripletta nel fioretto femminile, argento nella spada maschile. Dopo l’argento e il bronzo di Alberta Santuccio e Mara Navarria, nel fioretto femminile Alice Volpi conquista il suo secondo oro iridato individuale in carriera dopo Wuxi 2018.
Battuta in finale una comunque straordinaria Arianna Errigo, al ritorno in pedana dopo la maternità, con il punteggio di 15-10. Errigo in semifinale aveva sconfitto Favaretto (medaglia di bronzo al pari dell’americana Kiefer). “Un giorno magnifico, sono stanca morta – le parole di Alice Volpi – sveglia dalle 6, ma è uno dei momenti più belli della mia vita. Ogni assalto è stato duro, mi mancava una finale con Ary: lei è un fenomeno, spero di raggiungere quel che ha raggiunto lei”.
Arianna Errigo aggiunge: “Sono tanto felice, anche se è strano: di solito non lo sono mai quando perdo – le sue parole -. Me la sono goduta, è un argento inaspettato. E’ l’ottava medaglia a un Mondiale, non è stato per niente facile essere qui. Vivere tutto questo a 35 anni è fantastico. La vittoria di Alice? E’ stata bravissima, ha fatto una gara impeccabile. Oggi è stata più forte”. Martina Favaretto, bronzo mondiale nel fioretto: “Siamo state veramente brave, quasi siamo riuscite nell’impresa degli europei (quattro ai primi 4 posti, ndr). Siamo una nazione fortissima. Adesso dobbiamo ripeterci e vincere la gara a squadre come l’anno scorso”.
Tiberiade perfeziona l’acquisto di Condotte, operazione da 280 mlnRoma, 26 lug. (askanews) -Si è concluso l’iter di acquisizione del ramo core di Condotte da parte di Imprecim, controllata da Tiberiade Holding, che fa capo ad un ramo della Famiglia Mainetti, a cui appartiene anche il Gruppo Sorgente. Contestualmente Imprecim è stata ridenominata “Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880” – in breve Condotte 1880 – con riguardo alla lunga e importante storia della società, fondata il 7 aprile 1880, che ha progettato e costruito grandi opere infrastrutturali, dalle dighe, ai ponti, alle gallerie in ogni parte del mondo.
L’operazione, realizzata col supporto finanziario di Banca Progetto, ha un valore complessivo di 280 milioni di euro, e la società prevede, escluse nuove commesse, un fatturato annuo di circa 250 milioni. Dopo cinque anni di Amministrazione Straordinaria, Condotte ritorna alla normale operatività e allo sviluppo, grazie al qualificato lavoro dei Commissari Matteo Uggetti, Giovanni Bruno e Gianluca Piredda, che hanno operato per tutelare il personale e l’attività dell’azienda. I 415 dipendenti, distribuiti tra le sedi italiane ed estere, sono totalmente passati alla nuova proprietà. La nuova Condotte 1880 ha un portafoglio di importanti commesse, fra le quali la Città della Salute di Sesto San Giovanni, il Policlinico di Caserta, l’autostrada Lioni-Grottaminarda, il Porto di Otranto, il Carcere di Bolzano, una percentuale del Ponte di Messina, la Metro D di Roma, una ferrovia e un’autostrada in Algeria e un’autostrada in Kuwait. Anche le altre imprese della Famiglia Mainetti, che controlla Tiberiade Holding, hanno una lunga e ragguardevole storia. Sono state protagoniste negli USA, tra gli anni ’20 e ’30, del montaggio di strutture in ferro di importanti edifici, come il Chrysler Building di New York e l’Addition del New York Stock Exchange, mentre in Italia negli anni ’70, si sono dedicate alla realizzazione di grandi impianti meccanici, come il Sincrotone di Frascati e le acciaierie di Terni e di Taranto, per poi impegnarsi in iniziative di edilizia sociale, commerciale e residenziale.
E’ aumentato il numero dei promossi alle scuole superioriMilano, 26 lug. (askanews) – Aumenta la percentuale dei promossi nelle scuole di II grado: secondo quanto emerge dai dati relativi agli esiti degli scrutini e degli esami di Stato della scuola secondaria di primo e di secondo grado per l’anno scolastico 2022/2023, pubblicati oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il 76,2% delle studentesse e degli studenti è stato ammesso alla classe successiva contro il 75,8% registrato l’anno scorso.
Cala il numero dei non ammessi ai vari indirizzi: nei Tecnici passano dal 9% all’8,2%, nei Professionali dal 10,3% al 9,8%, nei Licei dal 3,5% al 3,2%. La regione che registra il maggior numero di ammessi alla classe successiva è il Trentino-Alto Adige, con il 93,8%. A seguire Puglia (84,3%), Calabria (84,2%) e Basilicata (84,1%). Il 5,6% delle ragazze e dei ragazzi dovrà ripetere l’anno scolastico. Una lieve flessione rispetto all’anno scorso quando i non ammessi sono stati il 6,2%. Il primo anno si conferma quello che presenta maggiori criticità: l’8,5% dovrà ripetere l’anno scolastico, in aumento rispetto al 8,3% del 2021/22. Gli scrutini di fine anno fanno emergere una sostanziale stabilità per quanto riguarda le sospensioni di giudizio: gli studenti che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18% (l’anno scorso erano il 17,9%).
Meloni domani da Biden per ribadire amicizia (e chiudere via Seta)Washington, 26 lug. (askanews) – Le principali aree di tensione internazionali, in primo luogo Ucraina e Indo-Pacifico; l’Africa e le migrazioni; i rapporti con la Cina (e la Via della Seta); la partnership bilaterale tra Italia e Usa. Sono questi alcuni dei temi al centro dell’incontro in programma domani alla Casa Bianca a Washington tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente americano, Joe Biden.
I due si sono incontrati più volte, a margine dei summit internazionali (l’ultima volta appena poche settimane fa al vertice Nato di Vilnius) ma per Meloni è la prima missione da premier nella capitale Usa: un appuntamento molto atteso, la cui preparazione, nei mesi scorsi, aveva subìto qualche rallentamento per alcuni ‘inciampi’ nei rapporti, come la fuga dall’Italia del magnate russo Artem Uss. La visita di domani, fanno notare fonti diplomatiche italiane, sarà l’occasione per ribadire la “solidità” dell’alleanza transatlantica e i “profondi legami” fra Italia e Usa, che intendono rafforzare ulteriormente il loro partenariato. Verranno dunque discussi i comuni interessi strategici, incluso l’impegno condiviso nel continuare a sostenere pienamente l’Ucraina di fronte all’aggressione della Russia e a lavorare per una pace “giusta e duratura”. Nell’agenda internazionale ci sono però anche l’Indo-Pacifico, area verso cui l’Italia è sempre più proiettata, e il Sud globale dove Roma intende garantire una forte attenzione all’Africa.
A questo proposito, l’incontro di Washington arriva subito dopo la Conferenza di Roma sulla migrazione e lo sviluppo e il Vertice Fao e a poche settimana dalla firma dell’accordo tra Ue e Tunisia. Meloni informerà Biden degli sviluppi e porrà l’accento sull’attuale strategia italiana verso il Mediterraneo e l’Africa, con il doppio obiettivo di sostenere lo sviluppo e limitare i flussi migratori irregolari. Una strategia che, ribadirà, sarà condensata nel cosiddetto ‘Piano Mattei’ che sarà presentato a novembre. Per l’Italia la centralità mediterranea, l’attenzione sull’Africa, la questione delle risorse allo sviluppo e dell’attenzione anche alla stabilità come elemento di sicurezza, devono essere priorità che riguardano tutti gli alleati e i partner e che devono essere affrontate in tutte le sedi internazionali e su questa linea – assicurano le fonti – dall’amministrazione Biden sono giunti “segnali di apprezzamento”. Questi temi saranno tra l’altro al centro del G7 2024 a guida italiana, su cui Meloni e Biden avranno un confronto. Al centro del colloquio anche il dossier Cina. L’Italia deve sciogliere il ‘nodo’ del Memorandum sulla Via della Seta, in scadenza. Domenica scorsa la premier ha assicurato che Biden non le ha mai “posto la questione”, ma in realtà dagli Usa sono arrivati nei mesi scorsi pressanti inviti a uscire dall’accordo. Il faccia a faccia con Biden potrebbe essere il momento per ufficializzare al capo della Casa Bianca la decisione italiana di non rinnovare l’intesa. Cosa che irrita Pechino, che nelle ultime ore ha invitato la premier a decidere “senza le influenze del presidente americano”. L’esito sembra però ormai scontato: la linea italiana, spiegano le fonti diplomatiche, è che la Cina è un “interlocutore imprescindibile” nelle relazioni internazionali e Roma intende perseguire un rapporto “equilibrato” e di “dialogo responsabile”. Espressione diplomatica che sembra di poter tradurre come: i rapporti economici continuano, ma senza alleanze strategiche. Come del resto fanno tutti gli altri Paesi europei.
La premier è attesa nella capitale Usa già stasera, nella notte italiana. Domani mattina (nel pomeriggio italiano) Meloni sarà anche in visita al Congresso, per incontri bipartisan con i leader della House of representatives e del Senato e dichiarazioni congiunte con lo speaker Kevin McCarthy. Poi resterà a Washington anche venerdì per una visita al cimitero di Arlington e altri incontri.
Disinformazione e fake news in Italia, cresce consapevolezza italianiRoma, 26 lug. (askanews) – Al Senato è stato presentato il terzo Rapporto Ital Communications-Censis ‘Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale’. Dalla ricerca emerge come sia cresciuta la consapevolezza degli effetti devastanti della disinformazione, che può essere arginata da professionisti della comunicazione accreditati come fonti autorevoli e garanti dell’affidabilità e della qualità delle notizie. Di fronte alle insidie che possono venire dal web e dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, per distinguere la buona dalla cattiva informazione servono competenze solide sulle nuove tecnologie e regolazioni più stringenti.
Cresce il bisogno di informazione, soprattutto online Oggi circa 47 milioni di italiani, il 93,3% del totale, si informa abitualmente su almeno una delle fonti disponibili, l’83,5% sul web e il 74,1% sui media tradizionali. Sul versante opposto, sono circa 3 milioni e 300mila (il 6,7% del totale) gli individui che hanno rinunciato ad avere un’informazione puntuale su ciò che accade, mentre 700.000 italiani non si informano affatto.
Le fonti utilizzate e la rassicurante dimensione social Il 64,3% degli italiani utilizza un mix di fonti informative, tradizionali e online, il 9,9% si affida solo ai media tradizionali e il 19,2% (circa 10 milioni di italiani in valore assoluto) alle fonti online. Social media, blog, forum, messaggistica istantanea sono espansioni del nostro io e del modo di vedere il mondo: è il fenomeno delle echo chambers, cui sono esposti tutti quelli che frequentano il web e soprattutto i più giovani, tra i quali il 69,1% utilizza la messaggistica istantanea e il 76,6% i social media per informarsi. Il 56,7% degli italiani è convinto che, di fronte al disordine informativo che caratterizza il panorama attuale dell’informazione, sia legittimo rivolgersi alle fonti informali di cui ci si fida di più. Fake news sempre più difficili da scoprire
Aumentano paure e timori di non essere in grado di riconoscere disinformazione e fake news. Il 76,5% degli italiani ritiene che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire, il 20,2% crede di non avere le competenze per riconoscerle e il 61,1% di averle solo in parte. Ma ci sono anche i negazionisti: Il 29,7% della popolazione nega l’esistenza delle bufale e pensa che non si debba parlare di fake news, ma di notizie vere che vengono deliberatamente censurate dai palinsesti ufficiali che poi le fanno passare come false. Molta comunicazione e tanta confusione: il caso riscaldamento globale
Il riscaldamento globale è un argomento di cui si parla tanto e in modo confuso, alimentando cattiva informazione, catastrofismo e persino negazionismo. Il 34,7% degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e il 25,5% ritiene che l’alluvione di quest’anno sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione. I negazionisti, che sono convinti che il cambiamento climatico non esista, sono il 16,2% della popolazione. Gli individui più fragili, vale a dire i più anziani e i meno scolarizzati, sono quelli che appaiono più confusi e meno in grado di comprendere il problema nella sua complessità. Intelligenza Artificiale, rischi e potenzialità Come si evince dal terzo Rapporto Ital Communications-Censis, il 75,1% della popolazione ritiene che con l’upgrading tecnologico verso l’Intelligenza Artificiale sarà sempre più difficile controllare la qualità dell’informazione, mentre per il 58,9% l’AI può diventare uno strumento a supporto dei professionisti della comunicazione. Le Agenzie di comunicazione, dove lavorano oltre 9.000 professionisti, si sono adattate ai cambiamenti che la vita digitale ha imposto al mondo della comunicazione, ampliando le competenze di chi ci lavora e creando nuove figure a presidio del web. Il risultato è che nell’ultimo anno i professionisti della comunicazione sono aumentati dell’11,3%. ‘Uno degli aspetti più importanti che emerge da questo Rapporto è che gli italiani si stanno rendendo conto del valore delle notizie vere e del disvalore che hanno le fake news. Prima la pandemia seguita dal conflitto russo ucraino ci hanno fatto capire quanto sia fondamentale comunicare notizie in maniera rigorosa e irreprensibile. Inoltre, dobbiamo lavorare affinché l’Intelligenza Artificiale sia di supporto al lavoro umano e giornalistico ma non diventi un sostituto’. Lo ha dichiarato Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria. Per Maurizio Gasparri, Vice Presidente del Senato della Repubblica: ‘I giganti del web devono rispondere al principio democratico. Occorre far pagare le tasse anche ai colossi del web e contrastare l’anonimato in rete. Serve, pertanto, una regolamentazione più stringente per ostacolare e impedire il proliferare delle fake news online’. Secondo Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica del Senato della Repubblica: ‘I dati che emergono da questa analisi sono allarmanti. Formazione e qualità sono due aspetti fondamentali per garantire una corretta informazione. Il legislatore deve normare tale materia. In tal senso, con il Rapporto di oggi state tentando di fare una buona politica comunicativa, cioè iniziare a formare delle agenzie di comunicazione efficienti’. Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, ha commentato che ‘occorre essere consapevoli del fatto che la verità nella comunicazione è qualcosa che bisogna conquistare e garantire. In un mondo dominato dall’intelligenza artificiale noi stakeholders della comunicazione dobbiamo mettere in atto un sistema che, partendo dal basso, sia in grado di rinegoziare le regole per salvaguardare una corretta e trasparente informazione’. Ivano Gabrielli, Direttore Polizia Postale, ha evidenziato che: ‘L’intervento che si può fare per ostacolare la diffusione di fake news e di disinformazione è quello di costituire un argine. Lo strumento penale tuttavia è limitato. Dal Rapporto emerge che gli italiani e in particolare i giovani si rifugiano nelle piattaforme di comunicazione. È fondamentale, dunque, lavorare sulla prevenzione al fine di far prevalere una corretta informazione per agevolare l’opinione pubblica’. Giuseppe De Rita, Presidente Censis, ha sottolineato che: ‘Tanto opinionismo e poca informazione generano confusione e notizie false; lo hanno dimostrato il Covid prima, la guerra poi e oggi il riscaldamento climatico. Gli italiani hanno bisogno di una rete di professionisti dell’informazione di cui fidarsi, che li aiutino anche ad avere maggiore consapevolezza di come riconoscere fonti e notizie di qualità’. Secondo Domenico Colotta, Founder Ital Communications: ‘Il terzo Rapporto Ital Communications-Censis offre uno spunto di riflessione sull’Intelligenza Artificiale, che rappresenta una grande opportunità per il futuro, in tutti i campi. Occorre tuttavia che, nel contrasto alle fake news, le sue potenzialità vengano sfruttate unitamente alle abilità umane, in modo da dare un efficace supporto al lavoro dei professionisti della comunicazione. Solo in questo modo si può realizzare una comunicazione affidabile, fondata su fonti verificate e che sia capace di salvaguardare la fiducia nei media e nelle istituzioni’. Per Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’Informazione all’Università Cattolica di Milano: ‘Dobbiamo evitare due errori. Da un lato il rischio di dogmatizzare la verità, dall’altro quello di delegare a un algoritmo il processo di definizione della verità stessa. La sfida è quella di coltivare il pluralismo e il confronto tra le fonti. L’informazione professionale è quella che acquisisce il dato di realtà con una metodologia simile a quella dello storico, confezionando un prodotto rispettoso della verità sostanziale dei fatti’. Attilio Lombardi, Founder Ital Communications, ha spiegato che: ‘Chi fa comunicazione con professionalità e autorevolezza, in un mondo complesso e profondamente mutato come quello di oggi, non deve rinunciare alla serietà e alla veridicità delle notizie da veicolare. Il terzo Rapporto Ital Communications-Censis rileva l’importanza di una comunicazione responsabile e in grado di contrastare la disinformazione, anche attraverso lo sviluppo di valide competenze che sappiano governare i cambiamenti e tutelare i cittadini e le istituzioni dai danni sociali, economici e democratici derivanti da una comunicazione non veritiera’. Per Roberto Zarriello, Segretario Generale Assocomunicatori: ‘Occorre colmare il gap sulle competenze digitali che attanaglia il nostro Paese. Bisogna investire sulla formazione dei giovani, sia in ambito scolastico che in quello accademico. Non possiamo più permetterci di avere in Italia un numero così basso di laureati nelle materie Stem e un così alto numero di Neet tra i ragazzi. Allo stesso modo, le aziende necessitano di specialisti nel campo delle Ict che non riescono a trovare. Investire sull’educazione e la formazione digitale, anche utilizzando bene i fondi del PNRR, deve essere una priorità per il sistema-Paese’.
Meloni: serve un grande piano di prevenzione idrogeologicaRoma, 26 lug. (askanews) – Il governo darà “risposte immediate” ai danni provocati dal maltempo e dagli incendi di questi giorni, ma l’obiettivo di “medio periodo” è “varare un grande piano di prevenzione idrogeologica” che metta “in sicurezza il territorio”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in un video pubblicato su Facebook.
“Dobbiamo certo lavorare alla transizione, ma dobbiamo fare quello che non si è avuto il coraggio di fare nel passato, cioè lavorar eper mettere in sicurezza il territorio. L’obiettivo di medio termine che il governo si dà è quello di superare la logica degli interventi frammentati varando un grande piano di prevenzione idrogeologica. Ce la vogliamo mettere tutta per dare risposte immediate nel breve termine, ma efficaci nel medio periodo”. (segue)
Un anno alle Olimpiadi, Bach: “I Giochi di una nuova era”Roma, 26 lug. (askanews) – A un anno esatto dalla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha invitato ufficialmente i Comitati Olimpici Nazionali (NOC) e i loro migliori atleti a partecipare ai Giochi della XXXIII Olimpiade, che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto 2024. Nel corso di una cerimonia tenutasi presso la sede “Pulse” di Parigi 2024, il Presidente del CIO Thomas Bach ha consegnato simbolicamente gli inviti ai Presidenti e ai rappresentanti dei NOC della Grecia, in quanto luogo di nascita dei Giochi Olimpici, e dei Paesi ospitanti dei recenti e dei prossimi Giochi Olimpici e dei Giochi Olimpici Giovanili, nonché della Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO. “Oggi – ha detto Bach – a un anno dai Giochi Olimpici di Parigi 2024, celebriamo una nuova tappa di questa grande storia olimpica che è nostra – ha dichiarato il Presidente del CIO Bach -. Con i Giochi Olimpici di Parigi 2024 possiamo davvero aspettarci l’avvento di una nuova era dei Giochi. Questa Olimpiade sarà più inclusiva, più giovane, più urbana e più sostenibile. Saranno i primi Giochi Olimpici con perfetta parità di genere. In questo modo e in molti altri, possiamo aspettarci un’Olimpiade conforme alla nostra agenda olimpica dall’inizio alla fine”. Parigi 2024 ha ridotto al minimo le costruzioni. I Giochi Olimpici e Paralimpici si terranno per il 95% in sedi esistenti o temporanee. Parigi 2024 punta a ridurre del 50% le emissioni di carbonio rispetto alla media di Londra 2012 e Rio 2016, per diventare i primi Giochi Olimpici allineati con l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, che i governi di tutto il mondo hanno firmato nel 2015 a Parigi. Saranno i primi Giochi Olimpici in assoluto con parità di genere. Il CIO ha assegnato esattamente lo stesso numero di quote ad atleti uomini e donne. Le gare si svolgeranno nel cuore di Parigi, ad esempio presso la Torre Eiffel e Place de la Concorde. Per la prima volta nella storia dei Giochi, celebreremo la Cerimonia di Apertura nel cuore della città, con la Senna come palcoscenico per un sensazionale benvenuto ai migliori atleti del mondo, da parte di centinaia di migliaia di persone lungo la riva del fiume. Ogni visitatore non sarà solo uno spettatore, ma potrà anche essere un partecipante. Parigi 2024 è riuscita infatti a far inserire nei programmi scolastici delle scuole elementari francesi un’ora di esercizio quotidiano di 30 minuti, con l’obiettivo di raggiungere 4,2 milioni di alunni in tutto il Paese. La “Marathon Pour Tous” (“Maratona per tutti”) offrirà a 40.000 corridori l’esperienza unica di correre la loro gara sul percorso stesso della maratona olimpica. “La missione dei Giochi Olimpici è quella di unire il mondo intero in una competizione pacifica – ha aggiunto il Presidente Bach durante la cerimonia di invito -. Nel nostro fragile mondo, con conflitti, divisioni e guerre in aumento, abbiamo più che mai bisogno di questo potere unificante. I Giochi Olimpici devono sempre costruire ponti di comprensione e amicizia”.
In totale, gli inviti per Parigi 2024 sono stati inviati a 203 NOC idonei. Sono esclusi il NOC del Guatemala, attualmente sospeso, e i NOC di Russia e Bielorussia. Il CIO ha annunciato in precedenza che prenderà la sua decisione sulla partecipazione di singoli atleti neutrali con passaporto russo o bielorusso, in linea con le raccomandazioni per le Federazioni internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi internazionali sulla partecipazione di atleti con passaporto russo o bielorusso alle competizioni internazionali, al momento opportuno. L’entusiasmo in Francia e nel mondo sta già crescendo in vista di Parigi 2024, come dimostra l’enorme richiesta di biglietti. Finora sono stati acquistati quasi sette milioni di biglietti e il Comitato organizzatore di Parigi 2024 si è impegnato a realizzare l’obiettivo di rendere i “Giochi aperti” e accessibili al maggior numero possibile di persone. Ciò include prezzi accessibili, con biglietti per tutti gli sport disponibili a partire da 24 euro per i Giochi Olimpici, e con circa il 50% dei biglietti pubblici che costano 50 euro o meno. Prima di ricevere l’invito ai Giochi, i rappresentanti dei NOC presenti a Parigi si sono uniti al Presidente Bach per un tour del Villaggio Olimpico, per poi partecipare ad una speciale celebrazione con gli atleti e le altre principali parti interessate sulla Senna.
Caro voli, Salvini: aumento sanzioni per pratiche scorretteRoma, 26 lug. (askanews) – “Il problema del caro volo è all’attenzione dell’intero governo. Con il Ministro Urso stiamo ragionando sull’inasprimento delle sanzioni nel caso di pratiche commerciali scorrette”. Lo ha riferito il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, rispondendo nel corso del question time alla Camera ad una interrogazione presentata da FdI.
Il Ministro ha ricordato che è in corso una indagine esploratva da parte del Garante per la concorrenza. “L’istruttoria si concluderà alla fine dell’anno. Dalle analisi svolte finora è emersa la presenza di anomalie sull’andamento dei prezzi, con aumenti non collegati al costo dei carburanti. L’Enac sta lavorando alla definizione di un algoritmo per individuare le alterazioni”. “Il governo – ha sottolineato Salvini – è intenzionato a intervenire con forza, senza pregiudicare la libera iniziativa imprenditoriale, per contrastare le pratiche scorrette e le speculazioni. Mi sembra chiaro ed evidente – ha concluso – che degli aumenti, su alcune tratte, in determinati giorni, in certe fasce orarie, non hanno alcun legame con gli aumenti dei carbutanti e si configurno come pratiche commerciali scorrette da sanzionare, come previsto dalla norma”.