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Blitz ambientalista contro il monumento di Montanelli a Milano

Blitz ambientalista contro il monumento di Montanelli a MilanoMilano, 22 lug. (askanews) – La statua del giornalista Indro Montanelli è stata oggetto di un blitz da parte del gruppo ambientalista Extinction Rebellion che l’ha avvolta, senza imbrattarla, con un nastro giallo e nero e cartelli. “Ho letto che questa mattina, la statua in onore di Indro Montanelli, voluta e installata dalla Giunta Albertini quando io ero vice sindaco, è stata presa di mira dai soliti eco-imbecilli di nuova generazione. Io stesso ho voluto che quel monumento fosse collocato in un luogo simbolo di Milano perché ho avuto l’onore e il piacere di conoscere personalmente l’illustre giornalista ed ammirarne le immense qualità” commentato il deputato di Fdi e ex vice sindaco delle giunte di milanesi di centrodestra, Riccardo De Corato.

“Non è la prima volta che ci si accanisce con monumenti storici della città e, in particolare, contro quelli situati all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia. Mi auguro che, grazie all’ausilio delle telecamere, vengano presto identificati, rintracciati e denunciati questi attivisti. Per porre fine a questo problema vanno applicate le pene severe proposte e richieste dal ministro alla Cultura Sangiuliano qualche settimana fa, ovvero infliggere a questi delinquenti delle ammende molto alte che permettano di pagare i costi per il completo ripristino dei luoghi” ha aggiunto il membro della Commissione d’inchiesta alla Camera per la sicurezza e degrado delle periferie italiane. “Il più grande giornalista della storia italiana, Indro Montanelli, ancora oltraggiato dagli eco cretini più che eco-vandali. Una vergogna per Milano e per l’Italia” ha aggiunto il vice capogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “Le motivazioni deliranti degli autori di questo gesto ignobile – ha proseguito Antoniozzi – offendono tutti noi e il sindaco Sala dovrebbe chiarirci come intende proteggere il ricordo di un uomo come Montanelli la cui storia reale è sconosciuta a questi ignoranti. Bisogna approvare al più presto il ddl presentato dal nostro capogruppo Tommaso Foti che è un atto di civiltà e decoro e che tutela la nostra storia e i suoi protagonisti dagli stolti e dagli ignavi”.

Calcio, Lukaku: “Quando l’odio non funziona raccontano bugie”

Calcio, Lukaku: “Quando l’odio non funziona raccontano bugie”Roma, 22 lug. (askanews) – “Quando l’odio non funziona, cominciano a raccontare bugie”. Parola di Romelu Lukaku che rompe il silenzio al termine di una settimana in cui è stato, ed è, al centro di un caso di mercato. Rotto con il Chelsea, il giocatore ha prima professato amore eterno all’Inter per poi flirtare con la Juventus. Ora la situazione è in stand by. L’Inter ha rinunciato a lui, ma il belga vorrebbe riappacificarsi. La Juve registra la freddezza della piazza. Lui è tentato dall’Arabia Saudita.

Calcio, Donnarumma e la rapina: “Ero impotente e legato”

Calcio, Donnarumma e la rapina: “Ero impotente e legato”Roma, 22 lug. (askanews) – “Trovarsi alle tre di notte gente in casa all’improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare”. E’ il racconto, a Libero, di Gigio Donnarumma, portiere della Nazionale e del Psg, legato in casa a Parigi con la compagna e derubato di ben 500 mila euro. Inevitabile lo shock. L’ex Milan è poi riuscito a salvarsi scappando dall’abitazione e rifugiandosi in un hotel di lusso presente nelle vicinanze. Sull’accaduto sta già indagando la polizia francese per capire di ricostruire esattamente la vicenda e fare luce sulle persone coinvolte. “Io sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso – ha aggiunto Donnarumma -. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso. Abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel. La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, soprattutto paura per lei. Terrore che le potessero fare del male”.

Clima, Schlein: se i cambiamenti non saranno guidati li pagheranno i poveri

Clima, Schlein: se i cambiamenti non saranno guidati li pagheranno i poveriMilano, 22 lug. (askanews) – “Dobbiamo stare in guardia e spiegare bene che se non guidate queste grandi trasformazioni” del clima e dell’ambiente “che stanno spaventando le nostre società non è che non avverranno perché c’è chi le nega, avverranno comunque, stanno già avvenendo, e le pagheranno sempre i soliti, i più fragili, i più poveri”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel suo intervento in videocollegamento agli Stati generali del socialismo italiano, organizzati dal Psi, in corso a Roma.

Pallanuoto, Setterosa ai quarti mondiali contro gli Usa

Pallanuoto, Setterosa ai quarti mondiali contro gli UsaRoma, 22 lug. (askanews) – Un ottavo di finale affrontato col piglio giusto per provare a ribaltare il mondo. Il Setterosa doppia l’Australia 14-7 (4-1, 6-2, 1-3, 3-1) e si regala un quarto da brivido ai campionati del mondo di pallanuoto contro le tricampionesse olimpiche degli Stati Uniti, nonché quadricampionesse iridate in carica. Si giocherà lunedì 24 luglio alle 16.00 locali (le 9 italiane).

“C’è ancora un po’ di lavoro da fare perché oggi abbiamo lavorato bene in difesa per i primi due tempi – il pensiero di coach Silipo – Poi c’è stato un piccolo cedimento ma non è ancora il Setterosa che conosco e che si è imposto per gioco dall’europeo in poi. Oggi hanno lavorato bene i centri davanti, facendo dei buoni movimenti e liberando sempre le nostre tiratrici. Ora ci siamo regalati un quarto di finale contro gli Stati Uniti dove dovremo far sentire a loro la pressione di un match da dentro o fuori. Loro partono favoriti e dovremo esser bravi a contrastare le loro controfughe e limitare le loro tiratrici. Senza paura però, giocare come nelle ultime due partite n World Cup: a Rotterdam ed ad Atene abbiamo giocate bene fronteggiandole sino alla fine. Bisogna voltar pagina dopo la la brutta sconfitta con la Grecia, dove la tensione cio ha giocato un brutto scherzo. Anche io ho sbagliato perché potevo legger meglio alcune fasi di gioco e utlizzare meno la zona e più il contatto fisico che meglio si addice alle caratteristiche difensive delle mie ragazze.”

Le critiche di Prodi alla Ue

Le critiche di Prodi alla UeCesena, 22 lug. (askanews) – “Sull’Ucraina non abbiamo alcuna capacità propositiva, l’Ue non esiste, questa non è l’Europa che noi vogliamo”. Lo ha detto Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione europea, nel suo intervento alla kermesse di Energia popolare, l’area politico-culturale del partito che fa capo al presidente del partito e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in corso alla fiera di Cesena.

“La Cina – ha aggiunto Prodi – vuole l’alleanza con la Russia ma neanche lei condivide la folle guerra che Putin ha iniziato, la tiene come alleata ma non le fornisce armi. In questo quadro abbiamo una Ue sbandata, abbiamo una forte alleanza con gli Usa” ma “ci stiamo comportando come vassalli che non contano niente”.

Il caldo brucia frutta e verdura nei campi, danni fino al 90%

Il caldo brucia frutta e verdura nei campi, danni fino al 90%Milano, 22 lug. (askanews) – Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in relazione all’ondata di afa che investe l’Italia con conseguenze sulle persone ma anche sugli allevamenti e sulle coltivazioni risparmiate dal maltempo e dalla grandine che ha colpito a macchia di leopardo il Nord Italia con milioni di euro di danni nelle campagne.

Lungo tutto lo Stivale la morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti – sta facendo danni a macchia di leopardo con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile o – continua la Coldiretti – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di sopravvivere, per cercare di salvare almeno parte della produzione. In Piemonte, nel Pinerolese, il distretto frutticolo più importante della provincia di Torino, il caldo afoso – rileva la Coldiretti – sta letteralmente “scottando” la frutta, come pere e mele, ancora verde che presenta una colorazione dapprima gialla e rossa da frutto maturo ma poco dopo marcisce con perdite stimate pari al 15%. In Sardegna in provincia di Cagliari – continua la Coldiretti – i campi di angurie e meloni sono stati completamente compromessi dall’elevato colpo di calore delle ultime settimane che ha danneggiato i frutti ancora crudi e che non matureranno più con una perdita che in certe aziende tocca il 90% della produzione ma è grido d’allarme anche sul fronte dei pomodori e degli altri ortaggi che al sole deperiscono e per questo è stato necessario terminare la produzione quasi un mese prima rispetto al solito con un relativo calo dei raccolti. Ma situazioni di difficoltà si registrano in tutte le Regioni dove il caldo – evidenzia Coldiretti – favorisce la rapida maturazione delle produzioni agricole nei campi che devono essere raccolte tempestivamente per garantire gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione come frutta e verdura necessarie a combattere l’afa.

Un impegno che si scontra con le alte temperature che ostacolano le operazioni agronomiche in campagna che vede occupate in questo periodo quasi mezzo milione di persone. Per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori sono state adottate – precisa la Coldiretti – strategie ad-hoc, dall’utilizzo dei dispositivi di protezione allo stop alla raccolta nelle ore più calde fino al lavoro notturno. Nella provincia di Verona ad esempio attraverso un accordo tra le parti sociali agricole è stato stabilito che durante il periodo estivo in caso di “allerta temperature” è prevista una diversa distribuzione dell’orario di lavoro giornaliero per le diverse attività agricole anticipando (prima delle ore 6:00) e posticipando (dopo le ore 22:00) l’inizio ed il termine della prestazione lavorativa. Una misura che consente di garantire le forniture alimentare alla popolazione, salvare i raccolti di prodotti deperibili e tutelare la salute dei consumatori. Il caldo africano di questi giorni – continua la Coldiretti – taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Se nei pollai si registra un netto calo della produzione di uova, le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline con un calo del raccolto di miele stimato pari del 70% rispetto allo scorso anno. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 10% per le mucche nelle stalle mentre le pecore – sottolinea la Coldiretti – sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti.

L’ondata di calore africana – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti- è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna. “Servono accordi tra le parti sociali per garantire flessibilità degli orari di lavoro evitando i momenti più caldi della giornata a tutela la salute dei lavoratori senza perdere i raccolti cosi importanti per gli approvvigionamenti alimentari del Paese in un momento di grandi tensioni negli scambi commerciali e sui prezzi”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolineando che “l’agricoltura è l’attività economica più legata ai cicli stagionali che vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

“I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”, continua Prandini precisando che si tratta di un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte. “Stiamo già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato ma per l’adattamento climatico – conclude Prandini – è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr”.

Caronte bis sta per arrivare

Caronte bis sta per arrivareMilano, 22 lug. (askanews) – Arriva Caronte Bis, una nuova fiammata africana con l’anticiclone che porterà temperature oltre i 45 gradi anche in Puglia e picchi di 48 gradi, di nuovo, in Sardegna. E tutto questo calore scalderà anche i nostri mari: il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici prevede per fine luglio una temperatura dell’acqua di 32°C, più calda anche di quella del Mar dei Caraibi. Nel prossimo futuro, con il riscaldamento globale, avremo un cambiamento degli ecosistemi, della fauna ittica e anche della vegetazione marina, oltre a tutte le conseguenze ‘terrene’ che stiamo vivendo in questi giorni.

Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ricorda infatti che le conseguenze ‘terrene’, cioè quelle che colpiscono le terre emerse, sono più evidenti di quelle marine, ma non per questo dobbiamo dimenticare il gravissimo problema delle ‘Mhw’, le ‘Ondate di Calore Marino’, sempre più frequenti con l’acqua del mare che ‘bolle’. Ce ne accorgiamo facendo il bagno in Italia ormai da anni, ma questo 2023 sembra ancora peggio del 2022. Sulla terraferma, oltre al calore (al caldo asfissiante per essere precisi), viviamo anche il disastro degli eventi estremi provocati dal riscaldamento globale: mai come in questo mese abbiamo capito che, dopo una fase di Anticiclone Africano a 40-48 gradi, arrivano sempre puntuali i nubifragi, la grandine distruttiva e le alluvioni. Questi fenomeni estremi, infatti, sono collegati strettamente al caldo ed all’umidità: più una massa d’aria è calda e maggiore è l’umidità contenuta, umidità che va a formare gocce di pioggia, chicchi di grandine e rovesci temporaleschi. Inoltre, più è calda l’aria e più è leggera: in questo modo il vapore sale fino a 10 km di altezza dentro i cumulonembi, gela e causa grandine grossa anche 10 cm come successo negli ultimi giorni in Pianura Padana.

Insomma, caldo africano, grandinate record, venti tempestosi: è il nuovo clima con il Riscaldamento Globale, un’Italia sempre più tropicale. E l’emergenza non è finita: è in arrivo Caronte Bis, con l’inizio della nuova settimana che sarà ancora più rovente. Per quanto riguarda le prossime ore, intanto, è previsto comunque un sabato temporalesco al Nord-Est, un leggero calo termico al Centro e ancora tantissimo sole e caldo al Sud. Domenica il tempo sarà più stabile e soleggiato e le temperature torneranno a salire anche al Nord. Come detto, poi, la nuova settimana vivrà il Bis di Caronte e, per adesso, non vediamo la fine di questo caldo bestiale: d’altronde Caronte, il traghettatore delle anime, sta compiendo il suo lavoro come da previsione, portandoci dentro al picco dell’inferno meteorologico.

In 10 anni sono scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelle

In 10 anni sono scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelleMilano, 22 lug. (askanews) – Con l’esplosione degli affitti brevi piccoli alberghi in crisi: in dieci anni scomparsi 2.790 hotel a 1 e 2 stelle. È quanto emerge da un’analisi sul sistema ricettivo italiano condotto da CST per Assohotel, l’associazione che riunisce le imprese della ricettività turistica alberghiera Confesercenti.

Nel 2011 in Italia c’erano 10.266 hotel a 1 e 2 stelle che offrivano il 13,3% dei posti letto del settore alberghiero. Oggi ne restano 7.476 e garantiscono il 9,6% dei posti letto del comparto. Il loro ridimensionamento non è legato alle difficoltà del periodo pandemico, visto che dal 2011 il calo medio annuo è stato del 3%. Dieci anni fa gli hotel a 1 stella in Italia erano 3.612 e nel 2022 sono scesi a 2.385. Stesso trend per i 2 stelle che nel 2011 contavano 6.654 imprese e nel 2022 si sono ridotti a 5.091. In termini percentuali il calo dei primi è stato del 34% e la diminuzione dei secondi si ferma al -23,5%. Una situazione particolare, dalla quale non sfuggono nemmeno i 3 stelle che in 10 anni hanno registrato una diminuzione del -2,5%. Nel 2022 il maggior numero di hotel a 1 e 2 stelle era concentrato nelle regioni del Nord Est (43,7%), mentre nelle regioni del Sud e Isole erano distribuite solo il 13,5% del totale. Proprio in queste aree negli ultimi 10 anni si è registrata la diminuzione percentuale più elevata, a differenza delle regioni del Centro dove la diminuzione si è fermata al -20%.

“La deregulation di fatto in cui si è sviluppato il mercato degli affitti brevi in Italia sta portando a gravi squilibri nel comparto ricettivo”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assohotel Confesercenti. “Stiamo favorendo le non-imprese a tutto svantaggio delle attività imprenditoriali, che sono sottoposte ad un prelievo fiscale più oneroso e sostengono costi maggiori per essere in regola con la normativa, ad esempio per le questioni di sicurezza. Condividiamo dunque pienamente l’obiettivo principale della proposta di legge sulle locazioni brevi del Governo, ossia quello di regolamentare il fenomeno, auspicando che vada effettivamente nella direzione di eliminare ogni incertezza normativa ed ogni forma di concorrenza sleale”.

Le parole del presidente Usa Biden in ricordo di Tony Bennett

Le parole del presidente Usa Biden in ricordo di Tony BennettRoma, 22 lug. (askanews) – “Per oltre 70 anni Tony Bennett non ha soltanto cantato i classici, lui stesso è stato un classico americano. Non c’è dubbio, la sua vita è stata leggendaria. E i suoi contributi alle arti in America resisteranno. Jill ed io siamo stati fan della musica di Tony per un lungo tempo, non solo per la sua bellissima voce ma anche per la gioia che ha portato in ogni cosa che ha fatto. Mandiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai fan in tutto il mondo”. E’ quanto si legge sull’account Twitter del presidente Usa Joe Biden.