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Premio Loano 2023, 3 giorni di musica tradizionale italiana

Premio Loano 2023, 3 giorni di musica tradizionale italianaRoma, 22 lug. (askanews) – Un viaggio musicale di tre giorni che attraversa il meglio della musica tradizionale italiana: dal Molise alla Puglia, passando per la Campania e la Calabria, attraverso l’Appennino bolognese fino alle montagne del Piemonte. Dal 26 al 28 luglio a Loano (SV), affacciato lì su quel Mar Ligure, crocevia di incontri, influenze e scoperte, si rinnova l’appuntamento con il Premio Loano. Ospiti dell’edizione 2023 sono: Rachele Andrioli (Premio Miglior Album e Premio Giovani 2022), Peppe Barra, Giuseppe “Spedino” Moffa, Ettore Castagna, Placida Staro (Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2023) e Teres Aoutes String Band. Tre giorni di concerti e incontri con il pubblico celebrano gli artisti che meglio raccontano – con originalità e freschezza – un’idea di musica di tradizione nel 2023. L’anno scorso celebravamo l’edizione della maggiore età del Premio Loano nel segno del ‘ritorno al futuro’, con l’auspicio di trovare – nell’epoca del culto del passato – una musica che fosse ‘tradizionale’ e ‘nuova’ insieme, in grado di immaginare vie di fuga lontane dalla nostalgia e dalla retromania. È questa, e lo è da sempre, la scommessa del Premio Loano. Una scommessa – spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis – che ci pare vinta anche per questo 2023: basta dire che la vincitrice del Premio Giovani, Rachele Andrioli, si è aggiudicata anche quello per il Miglior album in assoluto”. Per la sua diciannovesima edizione il Premio celebra l’arte del raccontare, quell’ “istinto di narrare” che accompagna gli esseri umani fin dalla notte dei tempi. Lo fa presentando alcuni dei migliori progetti musicali pubblicati nel 2022, tutti accomunati dalla volontà e dall’urgenza di raccontare storie: quelle della propria terra, della propria lingua, delle proprie radici. Storie di Storia di tradizione, che attraverso il passato finiscono per dire qualcosa anche sul presente, come dev’essere, e rivolgono le orecchie verso il futuro. Ad aprire la nuova edizione del Premio  – mercoledì 26 luglio in Piazza Italia, ore 21,30  – sarà Giuseppe “Spedino” Moffa. Fra blues e dialetto molisano, fra chitarra e zampogna, Moffa è uno dei più interessanti autori di canzoni della nuova musica italiana «di tradizione». A Loano, con Lorenzo Mastrogiuseppe al basso, presenta il suo nuovo disco Uauà (Squilibri 2022) che omaggia una figura fondamentale del suo Molise: il folklorista e poeta Eugenio Cirese. Nel pomeriggio, alle 18, in un incontro con il pubblico, il musicista molisano racconta il progetto insieme ai giornalisti musicali Enrico de Angelis e Ciro De Rosa. La serata prosegue con il Maestro riconosciuto della scena napoletana Peppe Barra – già Premio Loano alla carriera nel 2014 – che tornerà sul palco, alla soglia degli ottant’anni, per presentare il suo nuovo album doppio Cipria e caffè (Enjoy All Music/Soundfly/Self). Un album che mancava, nella sua pur ricchissima produzione, per come riesce a far dialogare passato e presente, tradizione e innovazione. Giovedì 27 luglio gli appuntamenti con i concerti continuano, sempre in Piazza Italia, con Ettore Castagna (ore 21,30) e Rachele Andrioli (ore 22,30), vincitrice del Premio Miglior Album e Premio Giovani del 2022. Ettore Castagna ha attraversato gli ultimi quarant’anni di folk in Italia da protagonista, prima con Re Niliu e Nistanimèra e poi, tra gli altri, con il progetto Antiche Ferrovie Calabro-Lucane. Al Premio Loano presenta il suo nuovo album ???µ?a / Eremìa (Alfa Music 2022), al secondo posto tra gli album più votati dalla giuria del Premio: un viaggio che parte dalla Calabria alla scoperta del Mediterraneo, fra Grecia e mondo arabo, lire calabresi e chitarre battenti, fra suoni della tradizione e innovazioni. Con lui sul palco Peppe Costa Yosonu alle percussioni e Carmine Torchia al basso. Nel pomeriggio (ore 17,30) dialogherà con il giornalista musicale Guido Festinese. Fra le migliori voci del nuovo Salento, Rachele Andrioli presenta in un set solista il suo nuovo disco Leuca pubblicato da Finisterre, il più votato dalla giuria del Premio Loano (Premio Miglior Album e Premio Giovani 2022). In Leuca l’artista salentina volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Nel pomeriggio  (ore 18,30) l’artista dialogherà con il giornalista Sergio Albertoni per raccontare il suo debutto da solista. Apre l’ultima giornata della rassegna venerdì 28 luglio (ore 18) l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2023 (nato dalla fusione del Premio alla Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà che si sono distinte nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Placida Staro. Ricercatrice ed etnomusicologa, esperta di danza e musicista con i Suonatori della Valle del Savena, Placida “Dina” Staro ha attraversato da protagonista gli ultimi decenni della musica e della ricerca sulle tradizioni popolari in Italia. In occasione della consegna del Premio si racconterà al pubblico con Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa. Il premio le verrà consegnato la sera (ore 21,30) sul palco dove, insieme alle percussioni di Riccardo Tomba,  condurrà il pubblico nel repertorio da ballo dell’Appennino Bolognese. Infine chiude l’edizione 2023 del Premio, il folk rock acustico e gli eroi popolari delle montagne del Piemonte, narrati attraverso le corde di una string band un po’ anomala, ovvero Teres Aoutes String Band (ore 22,30). Il progetto di Mario Poletti (mandolino e mandola, anche membro fisso di Lou Dalfin) e Fabrizio Carletto (basso e contrabbasso) con Diana Imbrea (violino e voce) e Oreste Garello (chitarre e voce) mette insieme musica occitana e piemontese con suoni della musica americana, Bob Dylan con il bal folk, la canzone d’autore con la courenta. Cantano in franco-provenzale, in occitano, in piemontese e (occasionalmente) in italiano. “Musica selvaggia”, dunque, che rivendica con orgoglio le proprie radici “grezze” e selvatiche, come le montagne da cui proviene. Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato diciannove anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, e con il contributo della Fondazione A. De Mari. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè.

Twitter ha annunciato che limiterà il numero dei messaggi diretti

Twitter ha annunciato che limiterà il numero dei messaggi direttiRoma, 22 lug. (askanews) – E’ in arrivo su Twitter un’altra novità, di certo non da tutti apprezzata. L’ha descritta nella notte l’account “Twitter Support”: “Implementeremo presto alcuni cambiamenti per ridurre lo spam nei Dm, i messaggi diretti. Gli account non verificati (leggi “chi non paga”, Ndr.) avranno limiti giornalieri sul numero dei messaggi diretti che potranno inviare”. Quindi niente più chat private che siano troppo lunghe per i gusti di Elon Musk, in una mossa che a taluni appare autolesionista: infatti, perché pagare per la verifica per potere utilizzare i messaggi privati quando il mondo è pieno di app di messaggistica gratuite?

Awake, arriva il primo festival di Simone Cristicchi e Amara

Awake, arriva il primo festival di Simone Cristicchi e AmaraRoma, 22 lug. (askanews) – Una giornata dedicata a teatro, musica dal vivo e yoga in totale immersione nella natura, a 1300 metri di altezza, circondati dalla magia dei monti della Val di Cembra e con una spettacolare vista sulla Valle dell’Adige. È AWAKE, Yoga, Musica e Spiritualità, il festival ideato da Simone Cristicchi e Amara in programma sabato 29 luglio al Rifugio Potzmauer, in Trentino, ai margini del Parco Naturale del Monte Corno. Reduci dal successo del tour “Torneremo ancora. Concerto mistico per Battiato”, i due artisti sono per la prima volta protagonisti e allo stesso tempo ideatori di un evento unico nel suo genere e aperto a tutti: un ideale ritrovo di anime in cammino che – attraverso varie forme d’arte – possa riconnettere l’umano alle sue emozioni, alla sua essenza irriducibile e sacra. Il festival risponde al bisogno di uno slancio, di scuoterci dal torpore e riconoscerci come comunità in un abbraccio collettivo, una nuova ripartenza. AWAKE, appunto. Un vero risveglio. La giornata inizia alle ore 14,:0: Simone Cristicchi accompagna il pubblico tra musica, canzoni e racconti nel suo personale viaggio “Alla ricerca della felicità”: un progetto che con sensibilità e fuori da ogni retorica prova a spiegare cosa si nasconde dietro questa parola tanto abusata, equivocata e distorta. Si prosegue alle ore 16 con la lezione di yoga “Be-Water home”, aperta a tutti e adatta ad ogni livello di preparazione. “Sun-Set – concerto per il tramonto” è la performance musicale e poetica che chiude la giornata alle ore 17: Amara trasporta i presenti in un’esperienza spirituale di connessione alla sacralità della Natura tra sonorità tribali-elettroniche, mantra e canzoni del suo repertorio (da Che sia benedetta a Il peso del coraggio, fino a Padroni di Niente). AWAKE intercetta il bisogno di riconnessione alla natura, favorendo la consapevolezza delle proprie potenzialità, la riflessione sull’interdipendenza e il rispetto per il pianeta e tutte le sue forme di vita.  Il progetto ha il patrocinio del Comune di Altavalle, il sostegno di Fiemme Cembra Dolomiti e di Vivi Grumes Trentino. Ideato e prodotto da Simone Cristicchi e Amara, è realizzato con la collaborazione di Dueffelmusic e IMARTS.

Sponz Fest 2023, il titolo: “Come li pacci”

Sponz Fest 2023, il titolo: “Come li pacci”Roma, 21 lug. (askanews) – Come li pacci: è questo il titolo della nuova e speciale edizione dello Sponz Fest 2023, ideato e diretto da Vinicio Capossela, che quest’anno festeggia il decennale dalla sua creazione, e si svolgerà dal 20 al 27 agosto in Alta Irpinia. Programmato e finanziato dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020) attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali, lo Sponz Fest è prodotto dall’Associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts (IMARTS), in collaborazione con i comuni di Andretta, Aquilonia, Calitri e Sant’Andrea di Conza. Anche questa edizione vedrà il prezioso contributo, accanto ai lavoratori e alle maestranze, della comunità che da anni partecipa e sostiene la manifestazione. Numerosi gli artisti e gli intellettuali che attraverso i concerti, le performance, gli incontri della Libera Università per ripetenti, le danze, i laboratori e tanto altro animeranno e declineranno il tema di quest’anno. I primi ospiti confermati sono Nino Frassica & Los Plaggers Band, Skiantos, Nichi Vendola, Bobo Rondelli, Ermanno Cavazzoni, Daniela Pes, Marco Rovelli, Filo Q, Ray Gelato & The Giants, Banda della Posta, Medusa Cumbia, Fanfathal, l’Orchestrina di molto agevole, Paolo Speranza, Raffaele Tiseo, A Cun’vrsazion, Tonuccio Bi Folk e Cicc’ Bennett. Il tradizionale concerto di Vinicio Capossela e ospiti chiuderà il Fest nella serata di sabato 26 agosto a Calitri. Tra gli ospiti Margherita Vicario, Sir Oliver Skardy e Paolo Rossi, con la partecipazione di Samuele Bersani, oltre a tutto il gruppo di musicisti e amici di quella che si è andata nominando Rolling Sponz Review e al grande ritorno del mago punk burlesque losangelino Cristopher Wonder stretto nella sua “pazzo jacket”. Sponz Fest 2023 prenderà il via dall’episcopio di Sant’Andrea di Conza (20 agosto) con una ouverture sul tema della follia, ma anche del disagio psichico, e poi assieme alla ripristinata Golondrina, il bar con musica a ruote, per l’occasione riabbigliato a nave dei folli approderà il giorno seguente in Andretta (21 agosto) con un concerto di swing indiavolato del consumato sacerdote del culto di Louis Prima, Ray Gelato & The Giants, e poi ad Aquilonia (22 agosto) con un tributo al poeta e narratore Rocco Scotellaro nel centenario della nascita. Si arriverà poi a Calitri per una due giorni (23 e 24 agosto) nel centro storico per una celebrazione di dieci anni di comunità (pacci sì ma cionna no) e di follia in musica, e poi si ascenderà sul colle di Gagliano ribattezzato Montecanto (dal 25 agosto fino all’alba del 27 agosto) per una 48 ore di musica, cabaret e ballo fino a esaurimento riserve, in un’ area allestita come un grande ballodromo con tre palchi, per cadere a terra sponzati come baccalà, così come da programma del manifesto di dieci anni fa. “Come li pacci” è inteso nella duplice accezione di pazzia dissipatoria della Festa, ma anche di affaccio al disagio mentale, tema affrontato soprattutto dallo speciale “Padiglione Irpinia” curato da Mariangela Capossela. Questo luogo mentale più che fisico, così chiamato in omaggio allo psichiatra campano Sergio Piro che introdusse nello spazio ospedaliero un luogo di socializzazione e ricreazione, sarà abitato da incontri e azioni interattive sulla psichiatria e la cura in senso ampio. “Come li pacci, dieci anni di Sponz Fest” sarà anche un libro edito da Baldini e Castoldi che ripercorre attraverso numerose testimonianze questi dieci anni di un ritrovo che più che un evento ha voluto essere una esperienza aperta e collettiva. Il libro verrà presentato in anteprima esclusiva al Fest a Calitri per essere poi disponibile nelle librerie dalla fine di agosto. “Come li pacci: è l’espressione paesana per dire di chi non sta a senno, di chi non trova dimora, di chi esce fuori di sé, di chi si agita di qua e di là, “di chi le sbandate gli fanno la rotta” – racconta il direttore artistico Vinicio Capossela – espressione dell’eccesso, dell’abbondanza, del ricreo, del dionisiaco e dello strabordante, della dissipazione e della Festa”. “Come li pacci però è il mondo al contrario in cui viviamo, il mondo della non ragionevolezza in cui si impone la violenza, la guerra, lo sfruttamento e il saccheggio. Come li pacci è la condizione di subalternità, di internamento, di minorità in cui soggiaciamo al potere. Come li pacci è la pazzia salvifica che scardina il tempo dell’Utile. Come li pacci è la follia d’amore. È la Follia in musica. È il baccanale”. E conclude il direttore artistico: “Che trambusto variopinto di dissennati è l’umanità vista dall’alto”. Tutti gli eventi dello Sponz Fest 2023 sono gratuiti, ad eccezione delle serate di venerdì 25 e sabato 26 agosto.

Festambiente Sud 2023 fino al 5 agosto, focus sull’acqua

Festambiente Sud 2023 fino al 5 agosto, focus sull’acquaRoma, 21 lug. (askanews) – Un lungo viaggio fino al 5 agosto, tra i luoghi più suggestivi del Gargano, tra siti preistorici, conventi, antichi monasteri e battisteri, città UNESCO e necropoli pre romane, fino alle mura medievali della bella Vieste e le faggete vetuste dell’aerea protetta del Parco Nazionale del Gargano, patrimonio mondiale dell’Umanità. E al contempo uno sguardo sul mondo con il tema dell’acqua come questione globale e un programma internazionale caratterizzato da un gemellaggio musicale e culturale con il Brasile. FestambienteSud, il festival itinerante di Legambiente per il Sud Italia si svolge con concerti, cammini, forum e agrifood, attraversando come una carovana di bellezza il territorio di sei comuni: Rignano Garganico, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Vieste e la maestosa Foresta Umbra. Il festival coltiva il radicamento sul territorio contribuendo a consolidare un vero e proprio itinerario culturale, già disegnato con la scorsa edizione e che FestambienteSud ha denominato “Gargano Sacro”. Il titolo scelto per questa IX edizione è “Arsura, vincere la sete del pianeta” e nei prossimi giorni il festival entra nel vivo della sua programmazione con due forum sul tema. Il primo in collaborazione con l’Acquedotto Pugliese si svolgerà a Mattinata il 27 luglio e affronterà il tema del riciclo e della depurazione dell’acqua come elemento fondamentale di nuovi cicli produttivi per promuovere l’economia circolare a più ampio raggio. Il secondo avrà luogo il 31 luglio a Vieste e ruoterà intorno alla questione dell’emergenza idrica dovuta ai cambiamenti climatici e alla salvaguardia degli ecosistemi dalle Alpi all’Amazzonia in America Latina.  Obiettivo del festival è quello di diffondere, attraverso la musica e numerose attività ed esperienze, una maggiore consapevolezza ambientale. Tra gli ospiti musicali sono attesi nei prossimi giorni: Gianluigi Trovesi 4th venerdì 21, il duo Antonio Prencipe e Stefano Zeni sabato 22, Simone Cristicchi giovedì 27. Ci saranno, inoltre, due passeggiate concerto con Shannon Anderson il 28 luglio e Vincenzo Vasi il 29 luglio.  Il tema dell’acqua vivrà nel festival anche con due produzioni artistiche con il giovane attore Giuseppe Armillotta: il laboratorio teatrale Gocce d’acqua e il monologo Acquazzone la sera del 22 luglio a Monte Sant’Angelo e in replica a Vieste all’alba dell’ultimo giorno, il 5 agosto, come evento di saluto. Non mancheranno eventi dedicati all’agrifood organizzati in collaborazione con Slow Food Gargano con laboratori e degustazioni per promuovere prodotti locali. L’immenso patrimonio naturalistico del Gargano, rappresentato principalmente dalla Foresta Umbra, ospiterà il 2 agosto la manifestazione Foresta dei Poeti con i finalisti del Premio Strega Poesia. Sarà a Vieste però che il festival avrà il suo clou dal 31 luglio al 4 agosto con un progetto speciale che collega il Brasile e l’Italia sotto la direzione artistica di Chiara Civello.

Si parte con Gilberto Gil, musicista amato in tutto il mondo, figura di spicco della cultura brasiliana e uno dei più grandi interpreti della musica del suo Paese. Lo spettacolo Aquele Abraço, unica data estiva in Italia, in programma il 31 luglio alla Marina piccola di Vieste, ripercorre i momenti più significativi di un cammino artistico leggendario che ha portato questo straordinario artista alla registrazione di oltre sessanta album, quattro milioni di vendite e nove Grammy. Ancora una data unica in Italia l’1 agosto è quella di Céu, cantautrice con collaborazioni importanti come quella con Herbie Hancock, tre Latin Grammy vinti e una nomination ai Grammy americani. Il suo è un universo creativo che fonde la tradizione afro-brasiliana con il più moderno urban-soul accompagnati da una voce tenera e composizioni di grande effetto.   Il 2 agosto il programma prosegue con un doppio concerto. Si comincia con la cantante Barbara Casini e il sassofonista Javier Girotto, che in Terra Brasilis, accompagnati da Seby Burgio al pianoforte, compiono un percorso attraverso il Brasile, da Nord a Sud, dal mare al “sertão”, con un’apertura verso lo sconfinato mondo musicale latinoamericano. A seguire il nuovo e inedito live del duo As Madalenas, alias Cristina Renzetti & Tatiana Valle si arricchisce di colori e energia grazie a due strumentisti straordinari come il batterista e percussionista Bruno Marcozzi e Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale. Altra leggenda della musica brasiliana, il 3 agosto a FestambienteSud arriva Marcos Valle, bossanovista di seconda generazione che sulle orme di Gilberto e Jobim, ha viaggiato intorno al mondo diventando un punto di riferimento anche per le generazioni successive, dai musicisti legati all’acid jazz inglese come Jamiroquai, Galliano, Incognito fino Jay-Z, Kanye West, Madlib e molti altri. Un monumento insomma, che torna in Europa nell’anno del compimento dei suoi ottant’anni e in concomitanza della ristampa celebrativa per il 20° anniversario del suo classico moderno Contrasts del 2003. Il 4 agosto l’ospite è un altro grande protagonista della musica brasiliana e internazionale: Jacques Morelenbaum, violoncellista e compositore dal tocco sublime, uno di quegli artisti che ha contributo a costruire il ponte di congiunzione tra il Brasile e tutto il mondo, con collaborazioni tra le tante con Antonio Carlos Jobim, Caetano Veloso, Gilberto Gil e Ryuichi Sakamoto. A FestambienteSud  suonerà con Chiara Civello a quasi quindici anni di distanza dal loro primo incontro artistico in studio nel 2009, quando hanno registrato insieme Non avevo capito niente, la canzone scritta da Chiara Civello e arrangiata dal musicista che ha segnato il suono della musica brasiliana moderna. Ora, per questa speciale occasione, torneranno a emozionare il pubblico dal vivo con la partecipazione dell’Orchestra della Magna Grecia, ripercorrendo insieme quel ponte che da anni ormai consolida l’amicizia musicale tra Italia e Brasile. A fine concerto, ogni serata si concluderà con le selezioni musicali di Dj Meme, uno degli artisti e producer più noti della scena musicale brasiliana con quindici dischi d’oro, ventitré dischi di platino e collaborazioni con artisti come Mariah Carey, Toni Braxton, Dido, Desiree, Ricky Martin e Mario Biondi, solo per citarne alcuni. Tutti concerti saranno introdotti dal giornalista Rai ed esperto conoscitore della musica e della cultura brasiliana Max De Tomassi, che condurrà da Vieste la sua trasmissione Torsida in diretta su Rai Radio1.

Pd, Bonaccini: ok diritti civili ma non perdiamo di vista maggioranza Paese

Pd, Bonaccini: ok diritti civili ma non perdiamo di vista maggioranza PaeseCesena, 21 lug. (askanews) – “Va benissimo la battaglia sui diritti civili, per la dignità di minoranze che non hanno diritti mi batterei fino all’ultimo dei giorni, ma attenti a, per stare attenti alle minoranze, non perdere di vista la maggioranza del Paese, quindi diritti civili sempre ma di fianco guai ad abbandonare i diritti sociali, a partire da quelle che per me sono le vere emergenze del paese: il lavoro povero, la sanità pubblica”. Lo ha detto presidente del PD e della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervistato da la direttrice del quotidiano nazionale Agnese Pini alla festa dell’unità di Cesena. “Dobbiamo usare un linguaggio semplice” perché a me “interessa un Pd popolare perché quello che conta è provare a vincere le elezioni”.

Atletica, fantastica Iapichino: vince a Montecarlo

Atletica, fantastica Iapichino: vince a MontecarloRoma, 21 lug. (askanews) – Eccezionale Larissa Iapichino, ancora a un passo dai sette metri, imbattibile nella Diamond League 2023: la terza vittoria su tre arriva nel lungo di Montecarlo con un superlativo salto finale a 6,95 (+0.3), misura con la quale supera in extremis la statunitense Tara Davis (6,88/+0.2) e la serba Ivana Vuleta (6,86/0.0) a un mese dai Mondiali di Budapest. La saltatrice azzurra delle Fiamme Gialle piazza una serie tutta in crescita, salto dopo salto, misura dopo misura: 6,62 al primo, poi un nullo, quindi 6,72, 6,74, 6,81 e infine il 6,95 che migliora di due centimetri il primato personale all’aperto siglato domenica scorsa in occasione dell’oro agli Europei U23 di Espoo (6,93) e a soli due centimetri dal primato al coperto che a Istanbul in marzo le ha dato l’argento agli Europei indoor (6,97). Tre su tre: il trionfo al Meeting Herculis dopo quelli del Golden Gala di Firenze e del Bauhaus-Galan di Stoccolma, un messaggio chiarissimo al mondo, a poche settimane dalla rassegna iridata al via il 19 agosto, giornata delle qualificazioni del lungo, alla vigilia della finale del 20 agosto.

“È un momento bellissimo e cerco di godermelo al massimo, pur consapevole che potrebbe non durare per sempre e che ci saranno alti e bassi – le parole di Larissa Iapichino, 21 anni compiuti martedì – ma fa tutto parte del percorso. Spero di continuare a vivermi l’atletica così, con tranquillità: da una parte mi sto abituando a calcare queste pedane, dall’altra mi sento una bambina che ancora non riesce a credere di aver vinto tre tappe consecutive di Diamond League. Oggi, senza mio papà-coach Gianni rimasto a casa, ho costruito la gara passo dopo passo ed è stata un’esperienza nuova. Manca un mesetto ai Mondiali, non ci sono favorite nella mia specialità e voglio arrivarci nel miglior modo possibile”.

Cultura digitale, successo per la sesta edizione di Videocittà

Cultura digitale, successo per la sesta edizione di VideocittàRoma, 21 lug. (askanews) – Tre serate sold out, 20.000 presenze con un giorno in meno di programmazione e un incremento del 130% rispetto alla precedente edizione, 3 eventi extra diffusi nel territorio, 65 artisti nazionali e internazionali coinvolti, 33 live performance, 15 visual artist, 10 protagonisti del mondo della videoarte, 2 video mapping, 24 talk con 56 ospiti, 5 awards per le 5 categorie e un programma professionale che ha coinvolto 30 professionisti del settore per 23 masterclass e 17 espositori nell’area Expo, fra le novità di questa edizione; e ancora: 8 milioni di impressions per una copertura di quasi 3 milioni di utenti raggiunti e il coinvolgimento di 50 fra ambassadors e talent che hanno condiviso i contenuti del festival per una potential reach sui social media di 9 milioni di follower. Questi i numeri principali che segnano il successo della sesta edizione di Videocittà, il festival della visione e della cultura digitale ideato da Francesco Rutelli con la direzione artistica di Francesco Dobrovich che si è svolto dal 13 al 16 luglio al Complesso Eni del Gazometro Ostiense di Roma, sviluppando ulteriormente la tematica della Transizione, ecologica e digitale, inaugurata in occasione della scorsa edizione. “Alta qualità culturale ed artistica, innovazioni digitali sorprendenti, enorme crescita del pubblico, interazioni delle immagini ed esperienze per milioni di persone. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato, creato, partecipato. L’anno prossimo vi stupiremo ancora meglio e di più. Ma quest’anno – anche dopo gli eventi a Tor Bella Monaca e Villa d’Este – non è ancora terminato: ci saranno nuovi eventi con il marchio Videocittà”, commenta Francesco Rutelli mentre Francesco Dobrovich aggiunge: “Con questa ultima e incredibile edizione Videocittà si conferma come un festival di riferimento della cultura digitale, offrendo a Roma un nuovo asset di comunicazione internazionale che ne mette in risalto lo spirito più innovativo e non sempre conosciuto”. Un’edizione che lascia ricordi nella memoria del pubblico, a partire da Mater Terrae, spettacolare e monumentale opera site-specific Mater Terrae firmata dallo studio artistico internazionale Sila Sveta – tra i principali produttori di spettacoli multimediali all’avanguardia, uno su tutti la cerimonia di chiusura della Fifa World Cup Qatar 2022 – con le musiche originali e spazializzate di Mace, che per quattro giorni ha trasformato il cilindro metallico più grande del Gazometro in una delle installazioni audio-video più grandi mai realizzate. Un’opera davvero stupefacente e emozionante, prodotta da Eni, curata da Videocittà con la produzione esecutiva di Eventi Italiani. E poi il video mapping Forme e colori di una scoperta realizzato da Luca Agnani Studio a cura dall’Istituto Nazionale Fisica Nucleare per celebrare il decennale della scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012 al CERN di Ginevra e premiata con il Nobel per la Fisica nel 2013; le psichedeliche live av perfomance negli spazi dell’Opificio 41, la creazione site specific dei None Collective e la virtuale mostra collettiva di tipografia cinetica dal titolo Futura che hanno ridisegnato l’Altoforno; i Live e i DJ set di alcuni fra i più interessanti esponenti della nuova scena audiovisiva nazionale e internazionale, dal duo francese di musica elettronica The Blaze, , al pioniere della musica house e delle arti digitali Dixon, all’avant-pop dell’americana trapiantata a Berlino Lyra Pramuk, passando per gli italiani Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi. Ancora: le opere di videoartisti come Janis Rafa e Invernomuto per la sezione curata da Damiana Leoni e Rä di Martino che ha visto anche la preziosa collaborazione con il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo;  le presentazioni in anteprima di The Jackal Meta show  4 Attori – 2 Robot – Infiniti universi – in 5G e di Movie Meta Trade, il primo talk show sul metaverso nato dalla collaborazione tra Editori e Creators Digitali ANICA, Eldorado Agency e Netaddiction; ma anche gli incontri con gli artisti curati da Daniela Collu, i talk curati da Alessandro Luna sul rapporto fra giornalismo e new media e quelli a cura di Nicholas Ballario sulla relazione fra mezzi di comunicazione e cultura contemporanea. Senza dimenticare la mostra Parallel Lines – Rome Urban Spaces curata dal Polo Urbano del Gruppo FS Italiane. Fra visionarie installazioni, esperienze immersive, live, videoarte, virtual reality e tantssimi momenti di approfondimento dedicati agli addetti ai lavori e non solo, un’area raramente aperta al pubblico si è temporaneamente trasformata in un vero e proprio avanguardistico polo dell’audiovisivo, ospitando creators, makers e leader digitali, studiosi, curatori e ricercatori ma soprattutto presentando al pubblico della Capitale le creazioni di artisti di fama internazionale. Con Eni, Main Partner, il contributo di MiC, il sostegno di Regione Lazio, il patrocinio del Comune di Roma e in collaborazione con ANICA, il festival, che da 6 anni esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo, si conferma così come uno dei principali appuntamenti internazionali con l’arte contemporanea e l’innovazione tecnologica.

E’ morta Chicca Gobbi, moglie di Francesco De Gregori

E’ morta Chicca Gobbi, moglie di Francesco De GregoriRoma, 21 lug. (askanews) – E’ morta, all’età di 71 anni Alessandra ‘Chicca Gobbi, moglie di Francesco De Gregori. La donna combatteva da tempo con una grave malattia e la situazione era precipitata nei giorni scorsi. L’amore tra Alessandra e Francesco de Gregori era nato tra i banchi di scuola, poi coronato dalle nozze il 10 marzo 1978 con testimone Walter Veltroni. Dall’unione sono nati i due gemelli Marco e Federico. In diverse occasioni Francesca Gobbi ha partecipato ad alcune serate live di De Gregori, cimentandosi nei cori, con la chitarra o in duetto. Lo stesso artista ha raccontato al quotidiano La Sicilia: “Lei è sempre più brava e non lo dico da sposo, ma da musicista. A lei piace moltissimo ed è diventata molto più espressiva e compiacente verso il pubblico. Al punto che adesso suona anche il tamburello e fa i coretti su Rimmel, che peraltro è una canzone che ho scritto quando Chicca ancora non stava con me, cosa che l’ha divertita ancora di più”. Il loro è stato un amore vissuto con discrezione fino alla fine, separato dal lutto ma unito dalla musica, proprio come cantava De Gregori in una delle sue canzoni più belle: “Sempre e per sempre, dalla stessa parte mi troverai”. Il concerto di Venditti & De Gregori previsto domani a Villa Bertelli a Forte dei Marmi (Lucca), viene posticipato al 18 agosto.

Formula1, Leclerc miglior tempo nelle libere 2 in Ungheria

Formula1, Leclerc miglior tempo nelle libere 2 in UngheriaRoma, 21 lug. (askanews) – Dopo una prima sessione ridotta ai minimi termini per la pioggia, le Libere 2 dell’Hungaroring si sono chiuse con il miglior tempo di Leclerc in 1:17.686 (bene anche nella simulazione GP come McLaren e Alfa). Poi Norris e Gasly. Solo decimo Sainz, undicesimo Verstappen su una Red Bull un po’ nervosa sia nel giro veloce che nel passo gara. Problema alla batteria per la RB19 di Verstappen. Questo in parte potrebbe spiegare il perché di un venerdì meno brillante rispetto agli “standard” a cui Red Bull ha abituato tutti.