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Balneari, governo alle prese con maggioranza divisa e le categorie

Balneari, governo alle prese con maggioranza divisa e le categorieRoma, 25 feb. (askanews) – Governo alle prese con il nodo dei balneari, dopo il richiamo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha criticato il rinvio delle concessioni stabilito nel decreto milleproroghe. La strada da intraprendere non è stata ancora individuata.
Il Ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, che dovrà lavorare ad una mediazione con l’Europa, interpellato a margine di una iniziativa politica di FdI in provincia di Lecce, si è limitato a dire che “si terrà conto del richiamo del Quirinale. Lavoreremo in modo compatto per valutare la migliore soluzione possibile”.
Il riferimento alla compattezza per il governo è opportuno, considerando le posizioni all’interno della maggioranza tutt’altro che univoche. Fratelli d’Italia, nel corso dell’esame parlamentare del decreto, ha cercato di smarcarsi dal dossier, la Lega ha proposto un tavolo tecnico con i ministri coinvolti e le categorie, poi inserito nel decreto, mentre Fi ha spinto per la proroga delle concessioni e per la mappatura delle spiagge, misure anch’esse entrate nel provvedimento. Una soluzione, questa, che è stata apprezzata dalle associazioni dei balneari, che ora non intendono rinunciarvi, ma che porta il rischio di contenziosi con la Commissione europea per il ritardo nella liberalizzazione del settore. Il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri (Fi), interpellato da Askanews, ha sottolineato la necessità di avviare subito la mappatura delle concessioni “dalla quale sono certo che emergerà che la risorsa ‘spiaggia’ da poter mettere a gara non è scarsa. Abbiamo 8.000 chilometri di coste e c’è posto per gli attuali concessionari, per i nuovi, per i porti”.
Le opposizioni attaccano, temono la perdita della prossima tranche del Pnrr da 19 miliardi e chiedono che il governo riferisca in Parlamento. Per Carlo Calenda, leader di Azione, “la questione dei balneari è il tipico esempio di una categoria piuttosto ristretta che riesce a tenere in ostaggio partiti politici senza valori, in cerca di piccoli bacini di consensi. Una perfetta metafora del blocco del Paese. Bene ha fatto Mattarella a dare uno stop chiaro”.

Da Uzbekistan apprezzamento per sostegno Italia a riavvicinamento Ue

Da Uzbekistan apprezzamento per sostegno Italia a riavvicinamento UeRoma, 25 feb. (askanews) – Apprezzamento per il continuo sostegno dell’Italia al riavvicinamento dell’Uzbekistan all’Europa è stato espresso dall’ambasciatore di Tashkent in Italia, Otabek Akbarov, durante un discorso all’evento “Uzbekistan-UE: State of Progress” che si è tenuto a Bruxelles.
Akbarov, nel corso del suo intervento, ha evidenziato le eccellenti relazioni tra Uzbekistan e Italia in ambito politico, economico, culturale e umanitario. L’ambasciatore ha anche sottolineato che i due Paesi potrebbero sostenersi ulteriormente a vicenda nella promozione dei loro obiettivi a livello bilaterale, regionale e internazionale.
Ha osservato che negli ultimi 30 anni si è formato un dialogo stabile e una cooperazione globale tra l’Uzbekistan e l’Unione europea e i suoi Paesi membri. Riguardo al sostegno dell’Italia per il riavvicinamento dell’Uzbekistan all’Europa, ha ricordato la firma dell’Accordo di partenariato e cooperazione nel 1996 a Firenze e la sigla dell’Accordo rafforzato di partenariato e cooperazione nel 2022 a Bruxelles.
Il diplomatico ha accolto con favore il crescente interesse dell’Italia per l’Asia centrale e ha sostenuto il desiderio del Paese di approfondire i legami con la regione.
Tashkent ha inizialmente sostenuto l’iniziativa di Roma di creare un nuovo formato per il dialogo Italia-Asia centrale: l’Uzbekistan ritiene che questa piattaforma promuoverà uno spettro di interessi reciproci. Tashkent è stata lieta di ospitare la seconda riunione ministeriale in questo formato nel dicembre 2021 e attende con impazienza la prossima conferenza a Roma in programma quest’anno.
Il diplomatico ha menzionato il ruolo dell’Uzbekistan come locomotiva delle riforme nella regione in dinamico cambiamento dell’Asia centrale, e come l’Uzbekistan abbia migliorato l’atmosfera politica e rafforzato la stabilità e lo sviluppo regionali.
È stato sottolineato che il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev, intervenendo al primo vertice Ue-Asia centrale il 27 ottobre 2022 ad Astana, ha proposto di istituire il Comitato di cooperazione economica Ue-Asia centrale e di sviluppare un programma strategico per approfondire il commercio e l’economia cooperazione.
L’Uzbekistan, ha iundicato anche l’ambasciatore, vede l’Italia come un partner economico a lungo termine in Europa.

Ucraina, anniversario guerra: Arsenal assegna fascia a Zinchenko

Ucraina, anniversario guerra: Arsenal assegna fascia a ZinchenkoRoma, 25 feb. (askanews) – Una scelta fortemente simbolica, nel giorno successivo al primo anniversario dell’intervento armato della Russia in Ucraina. L’Arsenal, storico club inglese al momento primo in classifica in Premier League, ha deciso di assegnare la fascia di capitano al nazionale ucraino Oleksandr Zinchenko per la trasferta di questo pomeriggio contro il Leicester City.
Mikel Arteta, a sua volta ex capitano dei Gunners e dal 2019 manager della squadra, ha assegnato a inizio stagione i gradi di capitano al talentuoso centrocampista norvegese Martin Odegaard, ex Real Madrid che è regolarmente in campo al King Power Stadium. Ma per il primo anniversario della guerra è stato deciso di assegnare la fascia a Zinchenko, arrivato in estate dal Manchester City come Gabriel Jesus.
Zinchenko ha messo al braccio una fascia con i colori nazionali dell’Ucraina, il blu e il giallo. La gara, iniziata alle 16 ora italiana, è valida per la 25esima giornata del massimo campionato inglese.

G20 Finanze incagliato su frasi di condanna a guerra in Ucraina

G20 Finanze incagliato su frasi di condanna a guerra in UcrainaRoma, 25 feb. (askanews) – Alla fine la spaccatura tra G7, Usa e paesi europei, da una parte, e Russia e Cina, dall’altra, è emersa come il tema che ha maggiormente caratterizzato il vertice di ministri delle Finanze e banchieri centrali del G20 a Bangalore, in India. La riunione si è conclusa senza l’adozione di un comunicato formale, dopo che Mosca e Pechino si sono opposte a due paragrafi su cui in precedenza avevano puntato i piedi i paesi del G7. E su cui c’era l’appoggio di tutti gli altri Stati.
Paragrafi che riprendono le dichiarazioni del vertice dei leader dello scorso novembre a Bali. Al punto 3 viene ribadito che “la maggior parte dei membri (del G 20) condanna con forza la guerra in Ucraina e rileva che sta causando immense sofferenze umane, esacerbando le fragilità dell’economia globale, limitando la crescita, aumentando l’inflazione, danneggiando le catene di approvvigionamenti, aumentando l’insicurezza energetica e alimentare e accrescendo i rischi sulla stabilità finanziaria”.
Lo stesso documento – che, fatto inconsueto, è stato comunque pubblicato dalla presidenza indiana del G20, sebbene non fosse stato approvato – aggiunge che “ci stavano altri punti di vista e valutazioni della situazione e delle sanzioni”. L’altro paragrafo a cui Russia e India si sono opposte è il punto 4, dove si afferma anche che “l’uso o la minaccia dell’uso di armi nucleari è inammissibile”. E che la risoluzione pacifica dei conflitti, così come la diplomazia e il dialogo sono “vitali”.
Nel corso delle discussioni, tra giovedì e oggi, praticamente tutte le delegazioni del G7 avevano avvertito che non avrebbero ammesso alcuna marcia indietro rispetto alla dichiarazione di Bali. Secondo alcune ricostruzioni di stampa, l’India avrebbe cercato di proporre alcune variazioni e smussare il linguaggio del comunicato, nel tentativo di ottenere comunque un consensus, con l’intento di cercare qualche spiraglio diplomatico per uscire dal quadro di muro contro muro.
Nella conferenza stampa della presidenza indiana al termine delle riunioni, è stato pure chiesto alla ministra delle finanze Nirmal Sitharaman se fosse rimasta delusa dal fatto che l’insistenza degli Usa – il segretario al tesoro Janet Yellen ha detto che il riferimento alla forte condanna della guerra era “assolutamente necessario” – avesse finito per offuscare altre tematiche in discussione, in particolare il supporto ai poveri. La ministra ha replicato che le discussioni sono una caratteristica tipica dei G20.
Tra gli altri temi sul tavolo l’economia globale: “ha mostrato leggeri miglioramenti. Tuttavia la crescita resta lenta e persistono rischi al ribasso sulle prospettive, inclusa l’elevata inflazione, una possibile ripresa della pandemia e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento, che potrebbe peggiorare le vulnerabilità sui debiti di molti di mercati emergenti in via di sviluppo”, afferma il “non comunicato” del G20.
“Per questo reiteriamo la necessità di politiche monetarie, di bilancio, finanziarie e strutturali ben calibrate per promuovere la crescita e mantenere la stabilità macroeconomica e finanziaria”, aggiungono i paesi del G20.
Per l’Italia a Bangalore erano presenti il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Giorgetti ha mostrato soddisfazione per l’eredità positiva lasciata dalla presidenza italiana del G20 del 2021, ma anche preoccupazione sui temi che scavano divergenze tra i Paesi, come la guerra ma non solo: anche la lotta ai cambiamenti climatici. Mentre “sicurezza energetica e insicurezza alimentare stanno spaccando il mondo in due”, ha detto.
Tornando al comunicato non approvato del G20, le banche centrali restano “fortemente impegnate a ottenere la stabilità dei prezzi in linea con i loro rispettivi mandati. Assicureranno che le aspettative di inflazione restino ben ancorate e comunicheranno chiaramente le politiche monetarie per aiutare a limitare ricadute negative tra paesi. L’indipendenza delle banche centrali è cruciale – si legge – per mantenere la credibilità delle loro politiche”.
Sulle politiche di bilancio dei governi, le delegazioni affermano che intendono “dare priorità a misure mirate a sostenere i gruppi più vulnerabili, mentre si manterrà la sostenibilità di bilancio di medio termine”.
Ministri delle Finanze e banchieri centrali del G20 rilanciano poi l’impegno a una “rapida attuazione” degli accordi sulla tassazione internazionale raggiunti assieme all’Ocse. E in uno dei capitoli approvati al vertice di Bangalore, in India, ribadiscono anche la volontà di superare le questioni ancora da regolare, in modo da poter firmare una convenzione multilaterale sul primo pilastro (Pillar one) dell’accordo Ocse entro la prima metà di quest’anno. Ribadito anche il pieno appoggio agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Via libera del G20, infine, ai lavori del Financial stability board per sottoporre a regolamentazione e vigilanza i sistemi di cripto asset, incluse le “stablecoin”. Più in generale viene ribadito l’impegno a migliorare i meccanismi di gestione delle operazioni di regolazione delle transazioni sui mercati finanziari e a rafforzare la resilienza di tutto il comparto, anche tramite una governance più appropriata riguardo ai cyberischi, sul coordinamento su questi temi e sulle terminologie e le definizioni da utilizzare.

Ucraina, le nuove sanzioni Ue del 10mo pacchetto contro la Russia

Ucraina, le nuove sanzioni Ue del 10mo pacchetto contro la RussiaBruxelles, 25 feb. (askanews) – A un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il Consiglio Ue ha adottato oggi per procedura scritta il suo decimo pacchetto di sanzioni economiche e individuali contro il governo della Federazione russa e i responsabili di questa “guerra di aggressione”.
CONTROLLI E RESTRIZIONI SULL’IMPORT-EXPORT
Vengono imposti ulteriori divieti di esportazione di tecnologia critica e beni industriali, come elettronica, veicoli specializzati, componenti di macchine, pezzi di ricambio per camion e motori a reazione, nonché beni per il settore edile che possono essere destinati all’esercito russo, come antenne o gru.
Più in generale, sono presi di mira tutti i cosiddetti beni a duplice uso (“dual use”), civile e militare. Il Consiglio ha deciso di vietare anche il transito attraverso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso esportati dall’Ue, al fine di evitare possibili aggiramenti di queste sanzioni.
L’elenco degli articoli soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia includerà ora ulteriori nuovi componenti elettroniche utilizzati nei sistemi d’arma russi recuperati sul campo di battaglia, tra cui droni, missili, elicotteri, oltre a specifiche materie prime (terre rare), circuiti integrati elettronici e videocamere termiche.
Il 10mo pacchetto amplia poi l’elenco delle entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione, aggiungendo 96 nuove entità e imponendo loro restrizioni più severe all’esportazione.
INCLUSE ANCHE ENTITÀ IRANIANE
Per la prima volta in assoluto, questo elenco includerà sette entità iraniane che producono veicoli aerei militari senza pilota, che sono stati utilizzati dall’esercito russo nella sua guerra di aggressione, anche contro le infrastrutture civili.
RESTRIZIONI ALL’IMPORT PER ASFALTO E GOMMA SINTETICA
Il 10mo pacchetto prevede ulteriori restrizioni alle importazioni di merci che generano entrate significative per la Russia, come l’asfalto e la gomma sintetica. Su quest’ultimo punto, in particolare (ma non solo), la Polonia aveva bloccato per due giorni l’accordo sostenuto dagli altri 26 Stati membri, perché chiedeva misure più rigorose, senza le deroghe ed eccezioni previste. Varsavia ha dato il suo via libera ieri sera, dopo aver ottenuto garanzie su un sistema di monitoraggio trimestrale, da parte della Commissione europea, del funzionamento di queste specifiche restrizioni.
INFRASTRUTTURE CRITICHE UE
Con il 10mo pacchetto viene limitata la possibilità per i cittadini russi di ricoprire qualsiasi posizione negli organismi direttivi delle infrastrutture e delle entità critiche dell’Ue, in quanto l’influenza della Russia in questi organismi potrebbe comprometterne il buon funzionamento e, in ultima analisi, costituire un pericolo per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini europei.
ENERGIA
Al fine di tutelare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nell’Ue e di evitare i rischi di manipolazione di mercato e la strumentalizzazione delle forniture energetiche come arma da guerra da parte della Russia, il Consiglio ha introdotto il divieto di fornire capacità di stoccaggio del gas ai cittadini russi (ma sono esclusi dal divieto gli impianti di Gas naturale liquefatto).
SETTORE FINANZIARIO E OBBLIGHI DI SEGNALAZIONE
Tre banche russe sono state aggiunte all’elenco delle entità soggette al congelamento dei beni e al divieto di mettere a disposizione fondi e risorse economiche. Sono previsti nuovi obblighi di comunicazione più dettagliati sui fondi e le risorse economiche, appartenenti a persone o entità elencate nelle liste delle sanzioni, che sono stati congelati o sono stati spostati poco prima dell’inserimento nell’elenco. Il Consiglio ha introdotto anche nuovi obblighi di comunicazione agli Stati membri e alla Commissione in merito alle riserve immobilizzate e agli asset della Banca centrale russa.
Inoltre, gli operatori dell’aviazione civile dovranno notificare tutti i voli non di linea alle loro autorità nazionali competenti, che poi informeranno gli altri Stati membri.
SANZIONI INDIVIDUALI PER PERSONE ED ENTITA’
Il Consiglio ha deciso di inserire nelle liste delle sanzioni individuali altre 120 persone o entità. L’elenco comprende quelli che vengono definiti come “decision-maker” russi, alti funzionari governativi e leader militari complici della guerra contro l’Ucraina, nonché autorità installate dalla Russia nei territori occupati in Ucraina. Sono incluse anche figure chiave coinvolte nel rapimento di bambini ucraini che sono stati trasferiti in Russia, nonché organizzazioni e individui considerati responsabili di attività di disinformazione, o di quella che viene definita come “guerra dell’informazione” che affianca l’aggressione militare russa.
Le sanzioni individuali prendono di mira anche membri e sostenitori del gruppo mercenario russo Wagner e delle sue attività in altri paesi, come il Mali o la Repubblica Centrafricana.
TRASMISSIONI TV FILORUSSE IN ARABO
Infine, per affrontare quella che definisce “la sistematica campagna internazionale di disinformazione e manipolazione delle informazioni” da parte della Russia “volta a destabilizzare i paesi vicini, l’Ue e i suoi Stati membri”, il Consiglio ha avviato il processo per sospendere le licenze di trasmissione di due ulteriori media audiovisivi, RT Arabic e Sputnik Arabic. Si tratta di due TV che, secondo il Consiglio, “sono sotto il controllo permanente diretto o indiretto della leadership della Federazione russa, che li ha utilizzati per le sue continue e concertate azioni di disinformazione e propaganda di guerra, legittimando l’aggressione della Russia e minando il sostegno all’Ucraina”.
In linea con la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, queste misure non impediranno a tali media e al loro personale di svolgere attività nell’Unione diverse dalla radiodiffusione, ad esempio ricerche e interviste.

Vino, il Consorzio Chianti vola a Cuba per il Festival Habanos

Vino, il Consorzio Chianti vola a Cuba per il Festival HabanosMilano, 25 feb. (askanews) – Il Consorzio Vino Chianti spicca nuovamente il volo con destinazione Cuba per il 23esimo Festival Habanos, prestigiosa kermesse internazionale legata ai blasonati sigari premium cubani. Dal 27 febbraio al 3 marzo, il Consorzio sarà presente a La Habana per patrocinare l’iniziativa che corona la lunga e proficua collaborazione tra il vino Chianti e i sigari Habanos.
Al Festival sarà presente uno stand istituzionale del Consorzio con un’ampia rappresentanza di etichette in degustazione, mentre agli eventi speciali alla sera dedicati al lancio di nuovi prodotti e caratterizzati da grandi show musicali,il Chianti sarà sempre nei calici. Sempre nell’ambito della fiera, giovedì 2 marzo, si terrà un “Habanos Moment”, condotto dal wine ambassador del Consorzio, Luca Alves, e un panel di specialisti internazionali. Si tratta di una speciale degustazione che vedrà triangolare in tre fasi il Chianti Docg Riserva formato Magnum col sigaro H. Upmann Magnum 50 e il cioccolato.
Concluso il Festival Habanos, il Consorzio ha annunciato che resterà in Sudamerica per nuove tappe della sua collaudata Chianti Academy Latam. Il 6 e 7 marzo sarà a Caracas, in Venezuela e poi in Messico: il 10 e 11 marzo a Los Cabos e il 13 e il 14 marzo e Cancún.
“Anche nel 2023 il Consorzio Vino Chianti conferma il suo impegno per la promozione della denominazione in Sudamerica proponendo un interessante programma che va dal consolidamento del felice connubio con i sigari cubani, fino alle nuove tappe della Chianti Academy Latam” ha dichiarato il presidente Giovanni Busi, sottolineando che “quest’ultima ha diplomato, dal 2019 ad oggi, oltre 400 professionisti, sparsi tra il Messico, il Perù, la Colombia, Panama e Cuba”.

Giorgetti: bene eredità Italia ma attenzione a sfide che dividono

Giorgetti: bene eredità Italia ma attenzione a sfide che dividonoRoma, 25 feb. (askanews) – Soddisfazione per la positiva eredità del G20 di due anni fa a guida italiana, da parte del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti al G20 finanziario a Bangalore, ma anche preoccupazione per i nodi su cui “aumentano le divergenze”, come la guerra in Ucraina e la sfida climatica, su cui il mondo si sta “spaccando in due”. E con fratture che si stanno aprendo anche nel mondo occidentale. “A conclusione di questo G20, c’è sempre la soddisfazione della positiva eredità del G20 italiano con la definizione delle linee di fondo su molti punti. Penso alla tassazione internazionale, dai due pilastri, diritto di tassazione e la tassa minima globale, al piano per la protezione della salute”, ha affermato Giorgetti, secondo quanto riporta una nota a margine delle conclusioni del G20 delle Finanze in India.
“Per il resto, le contorsioni sull’Ucraina e soprattutto la sfida climatica complicano e aumentano le divergenze. La sicurezza energetica e l’insicurezza alimentare stanno spaccando il mondo in due. La corsa alla transizione energetica non solo divide – ha rilevato Giorgetti – ma con l’aggiunta del controllo delle materie prime critiche sta provocando una frattura anche sul fronte occidentale tra Usa ed Europa, a sua volta molto frammentata. La sfida della transizione green invece di avere una risposta globale sta creando divergenze e spaccature a tutti i livelli”.

Gualtieri: “Roma si stringe in abbraccio collettivo a Costanzo”

Gualtieri: “Roma si stringe in abbraccio collettivo a Costanzo”Roma, 25 feb. (askanews) – Un abbraccio collettivo della città di Roma a Maurizio Costanzo, il giornalista, conduttore televisivo e scrittore morto ieri a 84 anni, che è solo “il primo momento di un ricordo che continueremo”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, a margine della camera ardente aperta oggi e domani in Campidoglio, ha risposto a chi gli chiedeva se ci sia l’intenzione di nominare una strada o una piazza della capitale a Costanzo.
“Un omaggio commovente delle romane e dei romani, degli italiani a un gigante della storia della televisione, della cultura e del giornalismo italiano che è stato un protagonista unico, per tanti anni ha segnato questa esperienza non solo con la sua professionalità straordinaria ma anche con una davvero straordinaria umanità: una persona molto dolce molto empatica e naturalmente un professionista inarrivabile”, ha aggiunto Gualtieri.

Lagarde: per i tassi non guardiamo la sfera di cristallo ma i dati

Lagarde: per i tassi non guardiamo la sfera di cristallo ma i datiRoma, 25 feb. (askanews) – Posto che la Bce intende alzare i tassi di interesse di altri 50 punti base al Consiglio direttivo di metà marzo, la presidente Christine Lagarde non si sbilancia sull’ipotesi di operare un ulteriore aumento di questa portata nella successiva riunione di maggio. “Non guardo la sfera di cristallo: voglio vedere i nuovi dati e voglio sentire i punti di vista dei miei colleghi quando vedono gli stessi dati. E’ in base a questo che prenderemo le nostre decisioni”.
“Ma una cosa è certa – ha affermato in una intervista al quotidiano finlandese Helsingin Sanomat, pubblicata mentre sta partecipando al G20 delle Finanze in India -: vogliamo riportare l’inflazione al 2% in maniera tempestiva”.
L’inflazione dell’eurozona resta “a livelli inaccettabilmente alti, ma è probabile – ha aggiunto – che declini a causa del fatto che i costi dell’energia stanno diminuendo. I prezzi di petrolio e gas naturale sono già calati ai livelli precedenti al Covid”.Questa moderazione, però, al momento non coinvolge anche l’inflaizone di fondo, quella deputata da energia e alimentari che al 5,3% resta ai massimi storici.
Quanto a eventuali errori che rimpiange sulle decisioni passate “avremmo forse potuto identificare alcuni movimenti inflazionistici un po’ prima”, ammette. “La maggior parte degli economisti e previsori inizialmente anticipavano che l’alta inflazione sarebbe stata transitoria e temporanea, e che poi sarebbe svanita. Tuttavia l’inflazione si è diffusa su una base molto più ampia di prodotti e servizi. Non sono sicura che avviare il rialzo dei tassi tre mesi prima avrebbe fatto una grande differenza. Ora quello che conta – ha aggiunto Lagarde – è che manteniamo la rotta con coerenza”. La Bce, tuttavia, ora sta valutando l’inclusione di elementi ulteriori nei suoi modelli previsionali.
Passando al rapporto tra politica monetaria della banca centrale e politiche di bilancio dei governi, secondo Lagarde bisogna cercare “un mix bilanciato”. “Quello che è importante, al momento, è che la politica di bilancio non alimenti l’inflazione, che richiederebbe una politica monetaria più restrittiva”. Perché in questa fase “c’è chiaramente un rischio che le politiche lavorino in direzioni opposte”.
Infine, sul come si collochi rispetto al cliché con cui vengono catalogati i banchieri centrali, tra “falchi”, se sostenitori di una linea monetaria risoluta e aggressiva, o “colombe” se invece più propensi alla prudenza e a una linea morbida: “definitivamente un gufo”, risponde.
Non è la prima volta che Lagarde usa questa immagine, anche se più che al rapace notturno che alcuni associano a foschi presagi, vorrebbe forse riferirsi alla civetta, simbolo della saggezza nell’antica Grecia (lo aveva suggerito in altre occasioni).
“Una delle caratteristiche dei gufi – ha detto – è quella di avere una visione a 360 gradi. L’obiettivo della Bce è assicurare la stabilità dei prezzi. Uno dei miei compiti, oltre a quello di capire pienamente la situazione economica, è guardare a tutti punti di vista nel Consiglio direttivo, per capire come i miei colleghi vedano la situazione nell’area euro e a livello nazionale e aiutarli a prendere le giuste decisioni, che ci porteranno al nostro obiettivo di stabilità dei prezzi”.
E più in generale, sempre su questo schema falchi-colombe, “i membri del Consiglio direttivo sono influenzati da molti fattori. Ma non darei un giudizio generale su un governatore della Banca centrale, sul fatto che se vieni da un paese ad alto debito sei una colomba mentre se vieni da un paese a basso debito sei un falco. La bellezza dell’Eurosistema è che ognuno viene al tavolo con le sue idee e con la mente aperta. In un certo modo devi abbandonare i tuoi preconcetti per raggiungere il consensus”.

Golf, per l’Italia vittoria bis in Grecia

Golf, per l’Italia vittoria bis in GreciaRoma, 25 feb. (askanews) – Cambia la scena (dal Portogallo alla Grecia) e cambiano due componenti della squadra, ma il risultato è lo stesso e l’Italia vince back-to-back il titolo messo in palio dalla Confederation of Professional Golf (già PGA of Europe). E lo fa alla grande. Se un anno fa in Portogallo aveva chiuso con uno score totale di 22 colpi sotto il par, staccando di 13 la Germania, nel vento di Costa Navarino ha ribadito la sua superiorità andando a vincere di sei colpi sui secondi. Ancora i tedeschi, che oggi ci hanno provato riducendo lo svantaggio a soli tre colpi (erano nove dopo due round) a metà gara. Ma la risposta degli azzurri nel ritorno è stata decisa. Come dice il capitano della squadra Michele Reale: “È stata una giornata complicata, i tedeschi sono partiti a bomba”. Poi un ferro 5 stampato in asta alla 10 e ancora palla in bandiera alle buche 11 e 13 per tre birdie che hanno ridato vigore al team. Per lui un totale di 218 (75-72-71) e la soddisfazione per il bel gioco ritrovato nel finale. Andrea Rota (score di 216, 70-71-75) sottolinea: “Abbiamo fatto la differenza nei primi due giorni con vento forte, oggi le condizioni più facili hanno permesso alle squadre che erano dietro di attaccare di più. E qui abbiamo saputo gestire bene”. Il pro bergamasco aveva fatto parte del team arrivato secondo in Portogallo due edizioni fa. E con lui sul podio allora c’era Gregory Molteni (219, 72-74-73), poi due volte nel team vincitore. Niente male per giocatori che sono Maestri praticamente a tempo pieno (per accedere al campionato non bisogna aver giocato oltre quattro gare in un qualsiasi tour nelle ultime due stagioni). Michele Reale insegna al golf di Monticello (Como) ma non smette mai di praticare: ha vinto nel 2022 il Campionato Maestri di PGA Italiana e ha tentato la strada del Senior Tour europeo (arrivando allo stage finale di qualificazione dove il ventesimo posto non è bastato, con solo cinque carte disponibili). Andrea Rota insegna allo Sport Indoor di Mozzo (Bergamo): per lui solo qualche pro-am e i campionati dell’Associazione (“però, pur giocando poco, quando scendo in campo riesco a essere competitivo”, ha detto). Gregory Molteni continua ad allenarsi “per seguire amateur di alto livello mostrando loro doti di gioco sempre all’altezza”. Quello appena concluso è l’appuntamento annuale della Confederation of Professional Golf, di cui fanno parte 43 PGA nazionali che vanno oltre i confini europei spaziando dal Canada alla Nigeria, in rappresentanza di 12.600 Professionisti. PGA Italiana ne fa parte dal 1990. Oltre alla gara ci si incontra per il futuro del golf. L’Annual Congress è stato un’opportunità di confronto e di scambio tra i delegati nazionali, attesi da un ricco menu di incontri e workshop mirati a condividere idee, progressi, nuove strade per migliorare la propria organizzazione e il golf in generale. Vi ha partecipato il presidente di PGA Italiana Filippo Barbè, che al termine della gara e dei lavori ha espresso la sua doppia soddisfazione. Per il successo dell’Italia e per le tante novità espresse dal congresso. “Grande partecipazione e molti temi sul tavolo”, ha detto. “Interessanti e indispensabili per coinvolgere un pubblico più giovane, sono le nuove modalità di comunicazione e fruizione del gioco, dai driving range multimediali alle app con programmi accattivanti per i ragazzi. Percorrere questa strada significa anche avere persone all’interno delle PGA nazionali che abbiano skill più idonei a queste modalità”. E sempre per migliorare la performance delle Associazioni, una good governance oggi passa anche attraverso strumenti di autoanalisi e di identificazione dei fattori di successo. Condotto da Filippo Barbè, uno scambio interessante con Eduardo Celles, primo coach dello spagnolo Jon Rahm, numero uno al mondo.