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Dal 18 al 20 novembre a Piacenza Expo debutta la Fiera dei vini

Dal 18 al 20 novembre a Piacenza Expo debutta la Fiera dei viniMilano, 25 feb. (askanews) – Da sabato 18 a lunedì 20 novembre, Piacenza Expo organizza la prima edizione della “Fiera dei vini”: una mostra mercato “pensata per far scoprire a un pubblico di appassionati winelovers nuove aziende e nuovi territori, attraverso un percorso di visita comodo e funzionale che mette al centro l’esperienza del visitatore”.
Dunque la Fiera, che fino all’anno scorso ha ospitato la kermesse dei vignaioli indipendenti che quest’anno si terrà invece a Bologna, continua a battere la strada del vino mantendendo la formula del “carrello” per dare al pubblico la possibilità di acquistare i vini degustati”. In una nota, i promotri spiegano che “territorio e qualità sostenibile saranno le linee guida della selezione di aziende provenienti da tutte le regioni italiane, molte delle quali sono del tutto inedite al pubblico”. “Nessuna preclusione su appartenenze associative o natura giuridica – precisano gli organizzatori – unico faro sarà la qualità della proposta offerta al visitatore, garantita da un comitato scientifico che esaminerà le candidature pervenute al fine di mantenere uno standard di prim’ordine”.
“Le aziende che intendono proporre la propria candidatura potranno pre-accreditarsi sul sito www.fieradeivini.it a partire dal 15 marzo 2023. La quota d’iscrizione sarà differenziata in base alle dimensioni produttive, “in un’ottica di inclusività che da sempre contraddistingue Piacenza”. La manifestazione si svilupperà su tre giorni: dopo le prime due giornate dedicate al pubblico, nella giornata del lunedì è attesa, come negli anni scorsi, una presenza crescente di operatori professionali del settore commerciale e Horeca sia italiani che esteri. Non mancheranno nella manifestazione momenti di approfondimento con masterclass e un intero padiglione dedicato a un’attenta selezione di produttori gastronomici e agroalimentari che prepareranno piatti da gustare in loco e offriranno prodotti da acquistare.

Auto, Urso: dopo esperienza con Russia no dipendenza dalla Cina

Auto, Urso: dopo esperienza con Russia no dipendenza dalla CinaRoma, 25 feb. (askanews) – Sul tema della transizione ecologica nel settore dell’automotive “noi abbiamo una visione pragmatica, concreta, non ideologica e vorremmo che l’Unione europea abbia la stessa visione. Non possiamo correre il richio di passare dalla sudditanza con la Russia, come è avvenuto per il carbonfossile, alla dipendenza ancor più grave, tecnologica, con la Cina”. Lo ha affermato il Minustro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo a Tgcom24.
“Noi chiediamo all’Unione europea di affrontare con realismo i due dossier in campo – ha aggiunto Urso – quello su Euro 7 e quello su Co2 per i mezzi pesanti”.
“Dobbiamo dare la possibilità ai cittadini e alle imprese di adeguarsi in tempo utile. Se questo non dovesse accadere – ha sottolineato il Ministro – siamo determinati a far sì che la questione passi alla prossima Commissione europea e al nuovo Parlamento che sarà eletto nel 2024”.

Morte David Rossi, libro Strambi racconta Siena e scomoda verità

Morte David Rossi, libro Strambi racconta Siena e scomoda veritàRoma, 25 feb. (askanews) – “Siena, la sua banca e una scomoda verità”. E’ in libreria per Baldini+Castoldi il libro di Tommaso Strambi sulla morte di David Rossi
Fu suicidio o omicidio la morte di David Rossi il 6 marzo 2013 volato giù da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena? “Io non penso nulla”, disse l’avvocato Giuseppe Mussari, ex presidente di Banca Mps, davanti ai componenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte dell’ex manager senese. Quasi agnostico quando gli chiedono che idea si è fatto sul decesso di Rossi, che l’ex banchiere aveva voluto accanto a sé come capo della comunicazione prima alla Fondazione Mps e successivamente in banca perché “era il più bravo di tutti”. Poi, sì erano amici. E che amici. Poi, commuovendosi, aggiunse: “Per capire cosa è successo bisogna tornare a quei giorni, a quel clima d’odio che si respirava a Siena”.
Un’atmosfera di sospetti e recriminazioni, di accuse e di delazioni, di monetine che, come per Craxi vent’anni prima fuori dall’Hotel Raphael, non mancarono nel febbraio del 2013 quando l’avvocato Mussari arrivò a Palazzo di Giustizia per essere interrogato.
A raccontare la storia di quegli anni, di quel clima, è ora attraverso gli appunti, i ricordi di riunioni e incontri vissuti in prima persona, ma anche con documenti inediti, Tommaso Strambi, l’ex capo della redazione senese del quotidiano ‘Qn-La Nazione’, che di David Rossi era amico. Strambi racconta una Siena scossa dalle tante inchieste esplose in quegli anni (da quella sul dissesto nei bilanci dell’Università a quella sulle elezioni per il rettore, da quella sull’aeroporto di Ampugnano a quella sui conti dell’Asl, fino a quelle sul Monte dei Paschi). Una città che si trova a fare i conti anche con la fragilità. Quella deflagrata, in una notte di pioggia, con un volo da una finestra di Rocca Salimbeni.
Ancora oggi, a dieci anni di distanza, quella morte continua a suscitare grandi emozioni, a dividere, a provocare dolore. E capitolo dopo capitolo, con il taglio dell’inchiesta giornalistica, ma la scrittura del romanzo, Strambi si addentra nei vicoli medievali e nei crocicchi antichi di Siena, e aiuta a comprendere una città complessa e diffidente, difficile da scrutare, svelando, infine, “una scomoda verità”: il ‘punto fermo’ fissato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta della scorsa legislatura presieduta dall’onorevole Pierantonio Zanettin.

“Italian lifestyle paradigma per crescita vino italiano in Sud Corea”

“Italian lifestyle paradigma per crescita vino italiano in Sud Corea”Milano, 25 feb. (askanews) – “In questo Paese il vino tricolore sta diventando sinonimo di cultura e di italian lifestyle. Un paradigma di eleganza e bellezza e di forte attrattività che già coinvolge altri settori dal posizionamento più maturo come la moda, il design e l’arredamento. Il vino non è un prodotto di consumo abituale, per questo serve fare leva sul forte richiamo del ‘brand Italia’ e sulla capacità dei nostri vini di adattarsi perfettamente alla dieta locale e non solo in abbinamento ai menù occidentali”. Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia in Corea del Sud, Federico Failla, alla tappa conclusiva del Roadshow di Vinitaly a “High Street Italia” a Seoul, lo showroom del made Italy di Ice Agenzia, partner di Veronafiere nella campagna straordinaria di promozione e incoming iniziata il 19 gennaio scorso a Rust in Austria.
Un mercato, quello della Corea del Sud, ad alto potenziale di crescita, che dopo l’exploit dell’import a volume segnato nel 2021, con i vini fermi (in particolare i rossi), protagonisti di un rimbalzo a +60% sull’anno Covid, registra ora lo scatto degli sparkling tricolori, che anche nel 2022 hanno rilevato un incremento delle importazioni del 25%.
“La Corea del Sud è la piazza emergente forse più interessante al mondo, con una domanda sempre più competente e interessata a tutte le tipologie di vini” ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, chiudendo l’evento, evidenziando che è “un mercato in grande fermento che Veronafiere intende presidiare”. “Chiudiamo un Roadshow eccezionale, anche sotto il profilo dell’investimento, con i primi risultati dell’incoming che saranno già evidenti al prossimo Vinitaly” ha continuato Bricolo, aggiungendo che “il potenziamento delle relazioni con i partner istituzionali della promozione sui diversi mercati ci consentirà di proseguire il piano di sviluppo della manifestazione”. Presenti all’incontro una selezione di nuovi top buyer, importatori e stakeholder sudcoreani, oltre a una delegazione di operatori già da tempo in portfolio della manifestazione e che considerano “Vinitaly la piazza fondamentale per conoscere i vini italiani”.
“Il crescente successo del consumo di vino in Corea ci incoraggia ad esplorare modalità innovative di promozione – ha commentato il direttore dell’ufficio di Seoul di Ice-Agenzia, Ferdinando Gueli – come l’idea di proporre l’abbinamento del vino italiano ai cibi della tradizione culinaria coreana, che abbiamo condiviso con i partner di Vinitaly con l’obiettivo di aprire nuovi ed inesplorati spazi di mercato per i nostri produttori”.
Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, la tipologia di vino italiano più esportata è quella dei vini rossi, che nell’ultimo decennio ha segnato una crescita media annua del 13%, seguita dai bianchi (+8% annuo) e dagli spumanti, che grazie al balzo registrato nel 2021 (+100% netto), e ora quello del 2022, sono arrivati a sfiorare la soglia di tre milioni di litri venduti, il 25% del totale vini made in Italy commercializzati. Nel dettaglio, il valore delle importazioni totali di vino nel 2022 è stato di circa 565 milioni di dollari, di questi 86 milioni di dollari sono di vino italiano, con un’incidenza di oltre il 15% sul totale mercato. Rispetto al 2011, anno dell’accordo di libero scambio con l’Ue, la domanda sudcoreana di vino importato è aumentata in valore del 324%.
Con la tappa di Seoul, Vinitaly ha chiuso il Roadshow in 13 tappe in nove Paesi di tre Continenti (America, Europa, Asia).

Casa, Fimaa: nel 2022 compravendite aumentate del 5,4%

Casa, Fimaa: nel 2022 compravendite aumentate del 5,4%Roma, 25 feb. (askanews) – Le compravendite di case nel 2022 sono aumentate del 5,4%. E’ quanto emerge da uno studio della Fimaa-Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio.
Nel terzo quadrimestre dello scorso anno, secondo il 49,3% di agenti immobiliari aderente alla federazione, il mercato della compravendita abitativa si caratterizza per la stabilizzazione della domanda per acquisto, con variazioni percentuali congiunturali del numero di scambi sugli stessi livelli del II quadrimestre 2022 (giudizi espressi dal 42,9% del panel). Ciò porterebbe il numero di scambi di abitazioni per il 2022 a 790 mila (+5,4%). I prezzi medi di vendita sono cresciuti della stessa percentuale del periodo precedente (+3,0%, dati Istat) secondo il 56,6% degli intervistati. Si evidenzia un’offerta di abitazioni poste in vendita in riduzione secondo il 71,2% di operatori interpellati.
Secondo i giudizi espressi, l’appartamento più richiesto del 2022 è indipendente (76,6%), localizzato in periferia o hinterland delle città (40,3%), in classe energetica medio-alta (40,5%), ristrutturato (36,6%), con terrazzo o balcone (53,8%). In questi ultimi due anni appare si sia consolidata infatti la richiesta di una classe energetica alta: B, C o D è l’ipotesi prescelta dal 40,5% del campione.
In media, il terrazzo o balcone è preferito nel 53,8% di richieste, diventano il 60,8% nel Nord e sono sorpassate dal giardino o cortile privato nelle regioni centrali o meridionali e insulari (50,7% e 51,9% rispettivamente). La tipologia di riscaldamento più richiesto è quello autonomo (98,9% di preferenze), probabilmente a causa dell’innalzamento del costo dell’energia si desidera un migliore controllo dei costi.
Per il primo quadrimestre del 2023 sulle variazioni del numero di compravendite emerge un minore ottimismo rispetto al passato, con un incremento dei giudizi di diminuzione che diventano la modalità più scelta dagli operatori (61,8%). Per le variazioni dei prezzi il 55,3% degli agenti immobiliari Fimaa ipotizza una variazione analoga a quella dell’ultimo quadrimestre 2022: +3,1% nel I trimestre 2023.l mercato della locazione. Nel terzo quadrimestre del 2022, a giudizio di quasi l’80% di operatori interpellati, la domanda si è ulteriormente rafforzata; per quasi la stessa quota (73,4%) l’offerta è diminuita. Di conseguenza, la maggior parte del campione di agenti immobiliari interpellati (42,5%) riferisce una variazione del numero di contratti di locazione analoga a quella fatta registrare nel secondo quadrimestre dell’anno. Per i canoni di locazione il 51,4% degli interpellati riferisce un incremento percentuale maggiore rispetto a quello del quadrimestre precedente. Per i primi 4 mesi del 2023 il 49,2% del panel prevede una variazione del numero di contratti di affitto sugli stessi livelli di quelli dell’ultima parte del 2022, così come evidenzia il 55,7% per i canoni di locazione.
“Nel primo quadrimestre del 2023 – ha commentato Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa – le rilevazioni evidenziano una possibile riduzione delle compravendite con valori stabili, rispetto al quadrimestre precedente. Nonostante la particolare congiuntura economica che stiamo vivendo, caratterizzata dalla destabilizzazione internazionale per il conflitto russo-ucraino, dall’aumento dell’inflazione e dei tassi dei mutui, il mattone si conferma un bene rifugio. L’inflazione, in particolar modo, rappresenta un fattore bifronte per il mercato immobiliare perché da un lato invoglia ad investire i risparmi in modo sicuro con l’acquisto immobiliare e dall’altro erode il potere di acquisto delle famiglie. Inoltre, dallo studio Fimaa emerge come la domanda sia rivolta verso immobili efficientati energeticamente. In tal senso la necessità di una migliore gestione dei costi dell’energia si accompagna con quella riguardante la tenuta del valore delle case, che potrebbe risentire dell’attuale direttiva europea sulla prestazione energetica, con l’obbligo per tutti gli immobili residenziali di raggiungere classi energetiche elevate. Per ridurre l’impatto ambientale degli edifici serve più gradualità tenendo conto degli aspetti architettonici degli immobili del nostro Paese. Si deve scongiurare il rischio di eventuali svalutazioni che potrebbero investire la maggior parte degli immobili italiani tuttora in classe G ed F”.

Turismo delle radici, il bando per i territori e i borghi

Turismo delle radici, il bando per i territori e i borghiRoma, 25 feb. (askanews) – Cultura e storia, turismo sostenibile e ospitalità, reti territoriali e comunità locali, sono questi alcuni delle componenti del “turismo delle radici”, ovvero il turismo che si basa sulla ricerca delle proprie radici familiari e sul recupero dei luoghi e delle tradizioni del passato.
Nell’ambito dell’Investimento “Attrattività dei borghi” – Progetto PNRR “Il turismo delle radici”, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha pubblicato il “Bando delle idee” – in scadenza il 22 marzo – per costituire, in ciascuna delle regioni italiane, reti territoriali di operatori con il fine di sviluppare un’offerta turistica rivolta ad accogliere i viaggiatori delle radici e di favorire la promozione e il consolidamento di figure professionali e di servizi specifici, anche in previsione del “2024 Anno delle Radici Italiane nel Mondo”.
Il 03 marzo si terrà un incontro online rivolto agli operatori calabresi interessati, per approfondire le tematiche del bando. Lo scopo della riunione è quello di informare, rispondere a domande e mettere in contatto fra di loro le persone motivate a presentare un progetto.

Biden: non prevedo che Cina dia armi a Mosca, ma risponderemmo

Biden: non prevedo che Cina dia armi a Mosca, ma risponderemmoRoma, 25 feb. (askanews) – “Non prevedo un’iniziativa ingente da parte della Cina nella fornitura di armi alla Russia”, ha detto il presidente americano Joe Biden nel corso di un’intervista ad Abc News in cui ha, però, aggiunto che se ciò accadesse gli Stati uniti “risponderebbero”.
Poco prima, lasciando la Casa Bianca, rispondendo alla domanda su possibili preoccupazioni rispetto al rischio che la Cina possa schierarsi con Mosca nel conflitto ucraino Biden aveva risposto ai giornalisti alla Casa Bianca che “finora non ci sono prove di ciò”.
In precendenza sono emersi report dell’intelligence americana su possibili future forniture di armi, droni e artiglieria, cinesi alla Russia. La stessa intelligence, però, ha sottolineato che al momento nessuna consegna è stata effettuata.
Incalzato sulla possibile risposta di Washington in caso Pechino decidesse di fornire armi, Biden ha dichiarato che “sarebbe la stessa linea che tutti gli altri avrebbero oltrepassato. In altre parole, abbiamo imposto sanzioni dure a chiunque lo abbia fatto”.

Ucraina, via libera polacco al 10mo pacchetto sanzioni a Russia

Ucraina, via libera polacco al 10mo pacchetto sanzioni a RussiaBruxelles, 24 feb. (askanews) – A seguito delle consultazioni della Presidenza, questa sera a Bruxelles “la Polonia si è finalmente detta pronta a sostenere l’accordo sul decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che aveva bloccato finora, a fronte di un impegno della presidenza semestrale di turno svedese del Consiglio Ue su una serie di questioni già oggetto di accordo (sanzioni contro la Bielorussia; diamanti; report della Commissione su gomma sintetica ed eventuale rimodulazione delle sanzioni sulle relative importazioni)”. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles.
“Si tratta di impegni non giuridicamente vincolanti”, precisano le fonti, ma che “consentono alla Polonia di uscire in qualche modo dall’angolo in cui si era messa decidendo di bloccare l’accordo raggiunto due giorni fa dagli altri 26 Stati membri”.
A quanto si apprende, la presidenza di turno svedese lancerà a breve una procedura scritta di approvazione del pacchetto, così come era già stato concordato quasi unanimemente due giorni fa. La scadenza della procedura scritta, con l’approvazione formale del pacchetto, dovrebbe essere fissata a domattina.
La marcia indietro della Polonia consentirà all’Ue di adottare finalmente il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in questa data simbolica del 24 febbraio, anche se l’approvazione formale avverrà alla scadenza della procedura scritta, con qualche ora di ritardo.
La Polonia avrebbe voluto sanzioni più dure rispetto a quelle proposte, soprattutto riguardo all’importazione di gomma sintetica dalla Russia. Varsavia aveva avanzato una controproposta unilaterale, ma nessun altro Stato membro l’aveva sostenuta, e sul tavolo era rimasto solo il compromesso proposto dalla presidenza di turno svedese di due giorni fa, su cui c’era già l’accordo di tutti i paesi restanti.

Test F1, miglior tempo per l’Alfa Romeo di Zhou

Test F1, miglior tempo per l’Alfa Romeo di ZhouRoma, 24 feb. (askanews) – Seconda giornata di test ufficiali 2023 che va ufficialmente in archivio a Sakhir per la Formula Uno con il miglior tempo a sorpresa di Guanyu Zhou con l’Alfa Romeo. 1’31″610 il crono firmato dal pilota cinese a circa mezz’ora dallo scadere, sfruttando al meglio le gomme soft nuove nella sua simulazione di qualifica. Zhou ha tolto la miglior prestazione di giornata al campione del mondo in carica Max Verstappen per soli 40 millesimi, girando però con due mescole di vantaggio rispetto ai top team. L’olandese della Red Bull ha impressionato per velocità pura sul giro secco ma soprattutto per costanza di rendimento e gestione degli pneumatici sul passo gara con tanta benzina a bordo. Capitolo Ferrari. Charles Leclerc decisamente più solido e competitivo nella sessione pomeridiana sulla lunga distanza. Il monegasco della Rossa non ha cercato il tempo, dovendosi accontentare dell’ottava piazza provvisoria in classifica a 1.115 dalla vetta e concentrandosi principalmente sulla simulazione di gara a serbatoio pieno. Segnali positivi in casa Aston Martin per Fernando Alonso, 3° a 595 millesimi dalla vetta con gomme medie . Top 5 completata dall’AlphaTauri di Nyck De Vries a 612 millesimi con gomme C4 e dalla Haas di Nico Hulkenberg a 856 millesimi con il compound più morbido (C5).

A Milano evento per celebrare Premio Sakharov a popolo ucraino

A Milano evento per celebrare Premio Sakharov a popolo ucrainoRoma, 24 feb. (askanews) – “Il Parlamento Europeo sta dalla parte della luce che vincerà sulle tenebre”. Questo è il messaggio pronunciato da un esponente del popolo ucraino presente all’evento milanese, per commemorare l’assegnazione del Premio Sakharov per la libertà di pensiero al coraggioso popolo ucraino.
“Il coraggio non è scontato. Essere o non essere. Soccombere o prendere le armi”, dice un messaggio del Consolato ucraino che è stato letto in sala. “I crimini che non smettiamo di vedere quando chiudiamo i nostri occhi, ci spingono a prendere le armi”, si aggiunge.
L’iniziativa era organizzata dal Parlamento europeo a Milano, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea, il Consolato generale ucraino a Milano, Linkiesta e la sua sezione in lingua ucraina Slava Evropi.
“Ricordare quello che è successo il 24 febbraio dell’anno scorso: tutti ci ricordiamo dove eravamo!”, ha detto Maurizio Molinari, capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano. “Come ha detto Zelensky a Bruxelles, la guerra è una guerra che hanno portato a tutti noi”, ha aggiunto ricordando che il Parlamento europeo ha chiesto anche un tribunale che giudichi i crimini commessi dalla Russia. A prendere la parola Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Milano, Pina Picierno, vice presidente del Parlamento Europeo, Yaryna Grusha Possamai, scrittrice, docente di lingua e letteratura ucraina, curatrice di Slava Evropi e altre voci del popolo ucraino.
Presente in sala Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, l’attivista Marco Cappato.