Valditara: nelle scuole educazione stradale con crediti per patenteRoma, 21 giu. (askanews) – “Stiamo lavorando a norme dedicate all’educazione stradale nelle scuole: in particolare daremo dei crediti ai ragazzi che dovranno frequentare i corsi di educazione stradale, all’interno dell’educazione alla cittadinanza, che serviranno loro per l’acquisizione della patente”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ospite di Sky Tg24, tornando a parlare dell’incidente stradale di Casalpalocco.
“E’ una svolta importante, riteniamo che ci debba essere un investimento significativo nel percorso di educazione a comportarsi correttamente quando in mano si ha un’automobile o una moto, perché il rischio di creare tragedia è veramente sempre dietro l’angolo. Questa è una grande guerra purtroppo che crea migliaia di morti soprattutto fra i giovani e noi dobbiamo vincere questa guerra. E’ importante introdurre l’educazione stradale e il codice della strada anche nelle scuole per responsabilizzare ragazzi”, ha aggiunto.
Mario Dondero, le molte sfaccettature di un grande fotografoMilano, 21 giu. (askanews) – Un reporter che girava il mondo, frequentava intellettuali e scrittori, fotografava la realtà e la storia con uno sguardo sentimentale ed empatico. Palazzo Reale a Milano dedica una grande retrospettiva nell’Appartamento dei Principi a Mario Dondero, uno dei più importanti fotografi del secondo Novecento in Italia, morto nel 2015. Una mostra ampia, lineare, che sottolinea come non esista un solo modo di fotografare né un solo tipo di immagini. Esiste però lo sguardo unico e molteplice di chi quegli scatti li ha realizzati.
Raffaella Perna è la curatrice della mostra “Mario Dondero – La libertà e l’impegno”: “Dondero – ha detto ad askanews – è un fotografo che avendo fotografato per 60 anni ha attraversato tantissime tematiche e generi diversi, quindi è un fotografo molto complesso. Però c’è un approccio alla fotografia, alla pratica fotografica sempre appassionato, militante che in qualche modo emerge, riesce, ed è anche un po’ questa la magia della fotografia, di riuscire a restituire non soltanto ciò che l’occhio guarda e la scena rappresentata, ma anche l’occhio di chi sta dietro la macchina e guarda la realtà in un certo modo e non in un altro. Quindi è nel suo essere militante, politico, uomo della Resistenza a 16 anni che in qualche modo si rintraccia poi un’unitarietà all’interno delle mille sfaccettature della sua fotografia”. E la forza della mostra sta proprio nella pluralità del racconto, che passa dalle campagne italiane all’Irlanda, dal 1968 ai locali dove suonava Enzo Jannacci, dai ritratti dei più grandi artisti – come Francis Bacon o Alexander Calder, esposti vicini, ma anche Alberto Burri – fino agli ospedali di Emergency in Russia o a Kabul. Per incantarci con fotografie che segnano anche la storia letteraria del Novecento, come quella che immortala il commediografo Ionesco con gli attori de “La cantatrice calva” oppure l’intero gruppo degli scrittori del Nouveau Roman, con Robbe-Grillet e Samuel Beckett. E poi ritorna tante volte, a partire dai suoi Comizi d’amore, il volto di Pier Paolo Pasolini, che Dondero ha fotografato nel 1962 insieme alla madre. “È un ritratto che ben incarna questo rapporto viscerale, questo rapporto profondissimo che lega lo scrittore e regista alla madre – ha aggiunto Raffaella Perna – un rapporto che non lo abbandonerà mai e che in questa foto è espresso anche con una grandissima delicatezza attraverso questi differenti piani”.
Al termine del percorso espositivo si arriva con una sensazione molto chiara: che questa storia non sia finita, che queste fotografie continuino a essere attuali, presenti e vive. Che continuino a parlarci del mondo, ma soprattutto di noi.
Esame maturità, Valditara: viverlo con entusiasmo e con serenitàRoma, 21 giu. (askanews) – “E’ un momento importante per 530.000 ragazze e ragazzi, è un momento di passaggio, in cui si tirano le somme di un percorso che, per la grande maggioranza dei giovani è durato 13 anni. Ci si apre ad una vita nuova, è un momento che deve essere vissuto con entusiasmo e con serenità”. Così, in diretta su Rtl 102.5, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in vista dell’esame di maturità che inizierà alle 8.30.
“Passate queste prove vi aspetta l’estate, vi aspettano le vacanze e poi vi aspettano nuovi impegni, molto stimolanti grazie ai quali voi costruirete la vostra vita. Credo che questo sia un momento che ricorderete e che anche a distanza di tanti anni, come è successo a me, ritornerà nella vostra mente con quella piacevole sensazione del bel tempo che è stato”, ha aggiunto Valditara.
Fisco, Gdf: in 17 mesi di attività scoperti 8.924 evasori totaliRoma, 21 giu. (askanews) – Dall’inizio del 2022 alla fine di maggio 2023 la Guardia di Finanza ha individuato 8.924 evasori totali, vale a dire esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 45.041 lavoratori in “nero” o irregolari.
In diciassette mesi di attivita la Guardia di finanza ha scoperto, inoltre, 1.246 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. I soggetti denunciati per reati tributari sono 19.712, di cui 438 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di 4,8 miliardi. (segue)
A Parigi disgelo tra Meloni e Macron, l’interesse nazionale prevaleParigi, 20 giu. (askanews) – Un’ora e quaranta di faccia a faccia nella Sala degli Ori al primo piano dell’Eliseo tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. La durata dell’incontro – senza delegazioni – mostra, con chiarezza, quanto ci fosse da discutere tra i leader di Francia e Italia dopo le tensioni degli scorsi mesi. Un incontro che ha richiesto una lunga preparazione diplomatica oltre che l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che era giunto a Parigi lo scorso 7 giugno per avviare la ‘ricucitura’ che oggi sembra portata a termine.
Alla fine la premier è soddisfatta. “L’incontro è andato bene” e “mi sembra che ci siano importanti punti di convergenza”, spiega ai giornalisti. Certo non si può dire che sia scoppiato un feeling profondo tra i due, ma la volontà è quella di lavorare insieme, in modo “pragmatico”, fa sapere l’Eliseo. “Le relazioni personali tra me e Macron tutte le volte che ci siamo incontrati sono state sui contenuti”, precisa Meloni, aggiungendo che “non leggerei la politica estera come se fosse una relazione tra ragazzini che litigano e fanno pace, sono gli interessi delle nazioni che vengono prima di tutto e mi pare che ci siano diversi punti di interesse comune tra Italia e Francia”. Anche Macron, da parte sua, conferma che “i legami fra le nostre società, economie, artisti e università fanno vivere ogni giorno la relazione unica fra Italia e Francia: talvolta vi possono essere delle controversie ma sempre in un contesto rispettoso”. Tra i dossier su cui collaborare Meloni mette naturalmente come prioritaria la questione dei migranti, anche in vista del Consiglio europeo di fine mese. E’ intollerabile “lo schiavismo del terzo millennio” e su questo “lavoriamo insieme”, assicura Meloni, che auspica da Bruxelles “passi avanti concreti rispetto a una visione che abbiamo già messo nero su bianco, cioè la difesa della dimensione esterna”. Su questo la premier trova il sostegno di Parigi: “Vogliamo rafforzare il controllo delle frontiere esterne di cui fa parte anche l’Italia come Paese di primo accesso, trovare l’equilibrio giusto di solidarietà e responsabilità di tutti i Paesi”, assicura l’inquilino dell’Eliseo.
Sulla riforma del Patto di stabilità Macron non si sofferma, ma la posizione francese è abbastanza vicina a quella italiana. “Non possiamo consentire” – dice la premier – che nel nuovo Patto di stabilità “tornino parametri oggi inadeguati, la grande sfida della nuova governance deve essere incentrata soprattutto sugli investimenti. Se ci siamo dati delle priorità non si può non tenere conto di questi elementi nella nuova governance. Gli investimenti sulle materie strategiche, transizione verde e digitale, difesa e sostegno all’Ucraina, non possono essere considerati come tutti gli altri. Su questo siamo d’accordo”. Nell’incontro non si è parlato di dossier come la Tav (“Ma l’Italia vuole procedere velocemente”) né degli interessi italiani di Vivendi, ma in futuro “potrà capitare l’occasione”. Allo stesso modo, non si è discusso del sostegno francese alla candidatura di Riad come sede dell’Expo 2030. Meloni, oggi, è arrivata a Parigi anche per appoggiare la candidatura di Roma all’assemblea del Bie e poi a un evento all’ambasciata italiana, con l’esibizione – tra l’altro – della cantante Elisa. “Non mi permetto di sindacare le scelte degli altri, Roma è un’ottima scelta che possono fare ancora 179 Paesi, ci concentriamo su chi ancora non ha espresso le sue preferenze e vedremo. La candidatura di Roma all’Expo 2030 – ha garantito – è unica nel suo genere, la forza di Roma è la capacità di mettere insieme antico e tecnologico e penso che sia ideale per ospitare l’Expo nel centenario del Bie perchè è stata la prima tra le megalopoli, la più inclusiva di sempre”.
Piena condivisione di vedute, infine, sul sostegno “fino a quando ce ne sarà bisogno” all’Ucraina, dove è appena diventato operativo il sistema missilistico di difesa italo-francese Samp T. “E’ uno dei tanti esempi di quello che possiamo fare insieme e confido che a partire dal dialogo di oggi lo faremo ancora meglio e ancora di più in futuro”, l’auspicio di Meloni.
Palazzo Strozzi, a Firenze la più grande mostra di Yan Pei-MingMilano, 20 giu. (askanews) – Dal 7 luglio al 3 settembre 2023 Palazzo Strozzi a Firenze presenta Yan Pei-Ming, Pittore di storie, la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista franco-cinese, parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati.
A cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente. Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte.
La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze come parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati.
Ue, bilancio pluriennale, la Commissione chiede 65,8 mld in piùBruxelles, 20 giu. (askanews) – La Commissione Europea ha presentato oggi a Bruxelles nella sua proposta di revisione del quadro di bilancio pluriennale comunitario (Mff – “Multiannual Financial Framework”) per il periodo 2021-2027, chiedendo agli Stati membri una integrazione pari a 65,8 miliardi di euro. Si tratta di “soldi freschi”, aggiuntivi rispetto alle risorse esistenti, per far fronte a tutta una serie di nuove condizioni venutesi a creare in particolare a seguito dell’invazione russa dell’Ucraina: la crisi energetica, l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, i problemi sorti nelle catene di approvvigionamento, e poi anche la competizione globale a livello tecnologico, le nuove sfide a livello geopolitico e la questione migratoria. “Il mondo è completamente cambiato rispetto al 2020”, quando l’attuale Quadro finanziario pluriennale fu negoziato e approvato, ha sottolineato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, annunciando l’iniziativa in un breve punto stampa oggi a Bruxelles. Durante una successiva conferenza stampa di presentazione della proposta, il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, ha ricordato come il bilancio comunitario sia stato “fondamentale per consentire all’Unione europea di rispondere alle sfide senza precedenti degli ultimi anni: la pandemia e la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”, con tutte le sue conseguenze. Nonostante i nostri successi nell’affrontare queste sfide, abbiamo dovuto usare tutta la flessibilità disponibile nel Quadro finanziario pluriennale 2021-2027″. Per questo, ha spiegato il commissario, dobbiamo proporre ora una sua revisione che assicuri il finanziamento delle nostre priorità politiche di fronte alle sfide future. Innanzitutto, la Commissione propone nuovo un fondo speciale (“facility”) per l’Ucraina da 50 miliardi di euro per 4 anni, di cui 33 miliardi sotto forma di prestiti e 17 miliardi come sovvenzioni. In secondo luogo, 10 miliardi di euro andranno alle politiche migratorie e alle nuove sfide di politica estera. “A parte chi fugge dall’Ucraina, utilizziamo assistendo a un aumento dell’immigrazione dalla dai paesi del vicinato meridionale, e naturalmente ci sono sempre i rifugiati siriani in Turchia”, ha ricordato Hahn. Inoltre, ” l’attuazione del nuovo patto sull’immigrazione e l’asilo richiederà finanziamenti aggiuntivi in particolare per quanto riguarda le procedure alle frontiere” che verranno rafforzate e prese molto più rapide, richiedendo nuovi investimenti in personale e infrastrutture per gestire i richiedenti asilo e i migranti economici irregolari da rimpatriare. Altri fondi saranno necessari per la stabilizzazione paesi vicini sotto tensione come la Moldova e i Balcani occidentali. Il terzo elemento della proposta riguarda la nuova piattaforma Step (“Strategic Technologies for Europe Platform”) per il rafforzamento della competitività tecnologica europea. Verranno rafforzati con 10 miliardi di euro aggiuntivi gli strumenti già esistenti come “Invest EU”, il Fondo di innovazione, i finanziamenti del programma quadro di ricerca Horizon per il Consiglio europeo di rinnovazione, e quelli del Fondo europeo di difesa. Si punterà soprattutto alle nuove tecnologie digitali, al “clean-tech” e alle biotecnologie. Molto importante è poi “l’aggiustamento tecnico” che dovrà essere fatto per compensare l’aumento del costo del debito emesso dall’Ue per finanziare, attraverso il Fondo di ripresa e resilienza, i Pnrr dei diversi Stati membri. Il forte aumento dell’inflazione, e quindi dei tassi di interesse, è stato calcolato che costerà circa 15 miliardi di euro di qui alla fine dell’estate. La Commissione, ha spiegato Hahn, propone quindi di creare uno strumento speciale dedicato esclusivamente alla copertura dei costi aggiuntivi causati dall’incremento dei tassi di interesse, e chiede di dedicargli 18,9 miliardi di euro. L’inflazione ha aumentato anche i costi dell’amministrazione comunitaria, per i quali la proposta della Commissione chiede nuovi fondi pari a 1,9 miliardi di euro. Infine, si prevedono 3 miliardi aggiuntivi per lo strumento di flessibilità del bilancio Ue, che è andato praticamente esaurito, soprattutto a causa della guerra in Ucraina. La proposta della Commissione dovrà ora essere approvata dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo, in modo da entrare in vigore a partire dal 2024. Da notare che è intanto “sparita” un’altra proposta annunciata all’inizio dell’anno da Ursula von der Leyen: quella di un nuovo “Fondo di sovranità” con cui l’Ue avrebbe sostenuto il suo piano industriale per le tecnologie pulite e la transizione energetica, anche in risposta all’”Inflation Reduction Act” americano. La presidente della Commissione aveva indicato che la proposta sarebbe stata presentata insieme alla revisione del Quadro finanziario pluriennale Mmf, ma non è stato così. Sul Fondo di sovranità, ha spiegato Hahn rispondendo a un giornalista in conferenza stampa, “c’è un approccio graduale; c’era un’idea che è ancora viva, o almeno è vivo il suo spirito”, che porta a “focalizzarci su certe aree industriali che consideriamo importanti per la nostra competitività globale, dove vogliamo essere ‘first movers’ e non i secondi o terzi fornitori. Il digitale, le biotecnologie e le nostre tecnologie Verdi, questi sono i settori prioritari; ma per accelerare abbiamo dovuto modificare questa idea, trasferendola in una soluzione che sarà attuabile subito, appena ci sarà un accordo” sul Mmf. “Questo è l’approccio graduale: se andiamo ad attribuire fondi ad alcuni programmi che sono coerenti con queste intenzioni, e dove le procedure sono già state definite – ha continuato il commissario -, allora è possibile passare subito alla fase applicativa. Non dobbiamo reinventare la ruota, possiamo concentrarci sui reali bisogni senza perderci in negoziati su un nuovo fondo”. E soprattutto su come finanziarlo, visto che diversi paesi chiedevano nuove emissioni di debito comune, come per il piano “NextGenerationEU”, incontrando su questo la netta opposizione dei paesi “frugali” con in testa Germania e Olanda. “C’era una richiesta giustificata degli Stati membri di avere la messa a disposizione immediata dei fondi, e penso che la proposta odierna in questo senso sia ottima”, ha concluso Hahn.
’Leak’ su sanzioni Camera scatena rabbia M5s contro PresidenzaRoma, 20 giu. (askanews) – Il regolamento della Camera dice che “le decisioni adottate dall’ufficio di presidenza sono comunicate all’assemblea, non in Transatlantico, quindi vorrei trasmettere il disagio di avere una Presidenza che fa sapere il risultato di sanzioni a un gruppo parlamentare ai cronisti qui fuori, invece che in quest’aula”. Con queste parole il capogruppo M5s alla Camera Francesco Silvestri ha innescato, oltre all’applauso dei suoi deputati, un duro battibecco con il vicepresidente di Montecitorio Fabio Rampelli (Fdi) che stava presiedendo l’aula prima del voto sulle mozioni relative a “iniziative in materia di attuazione del Pnrr”.
Silvestri faceva riferimento al fatto che poco prima il questore della Camera Paolo Trancassini (Fdi), in una delle pause dei lavori parlamentari, aveva rivelato ad alcuni cronisti in Transatlantico che la Presidenza della Camera aveva deciso di sospendere alcuni deputati del M5s per gli episodi accaduti in Giunta delle elezioni lo scorso 30 maggio, quando fu occupata la sede dellorganismo parlamentare. Questo, prima che la Presidenza ne desse comunicazione ufficiale in aula, come poi è avvenuto dopo il voto sulle mozioni. “Siete gli stessi – ha accusato Silvestri – che scrivete che l’avviso di garanzia non deve più essere recapitato dalla polizia giudiziaria ma con mezzi ordinari per rispettare il diritto di riservatezza degli ndagatu. Da una parte avete un certo tipo di cultura e dall’altro ci fate sapere delle sanzioni a mezzo stampa invece che leggendole all’assemblea. Quindi io chiedo un Ufficio di Presidenza per valutare le sanzioni al questore che trasgredisce regole di buona condotta”.
“La Presidenza darà comunicazioni delle decisioni dell’Ufficio di Presidenza quando arriveranno, la Presidenza non sa chi è che parla con i giornalisti. Confermo che appena la comunicazione ci verrà consegnata, ne daremo lettura”, ha replicato Rampelli. “La Presidenza ha parlato con i cronisti e noi abbiamo appreso delle sanzioni a mezzo stampa, questo è inaccettabile – ha insistito Silvestri -. Se questo tipo di atteggiamento è volto a silenziare il gruppo del M5s, in questo modo non si fa altro che rafforzare le nostre ragioni che continueremo a portare in ogni sede, sia qui dentro e anche lì fuori, e come avete visto sabato non saremo soli”, ha urlato Silvestri tra gli applausi dei deputati M5s.
Meloni a Parigi per la candidatura di Roma all’Expo 2030: tutta l’Italia ci crede, con entusiasmoParigi, 20 giu. (askanews) – “Sono davvero onorata di essere qui oggi per comunicarvi quanto l’Italia, gli italiani – tutti noi – crediamo nella candidatura di Roma ad ospitare l’Expo 2030. È una sfida che la nostra nazione, a tutti i livelli, sta portando avanti con grande entusiasmo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea del Bie, Bureau International des Expositions, a Parigi a sostegno della candidatura di Roma come sede di Expo 2030.
“Sono entusiasta – ha aggiunto – di essere qui per parlarvi di Roma. La città eterna, la Capitale d’Italia, la città dove sono nata. Una parte fondamentale della mia radicata identità. L’identità è davvero la cosa più preziosa che appartiene a ciascuno di noi. Per questo motivo, e per molti altri, spero di riuscire in questo difficile ed entusiasmante compito che ho oggi: convincervi. Per convincervi a scegliere l’Italia, Roma, per ospitare l’Esposizione Universale del 2030, anno in cui valuteremo i risultati degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. L’anno che segnerà il centenario del Bureau International des Expositions”. Per Roma “il connubio tra radici antiche e modernità tecnologica, sono quelle che hanno ispirato il nostro progetto e danno sostanza alla nostra proposta. Crediamo che, fin dai suoi esordi, l’Esposizione Universale sia sempre stata molto più di un’esposizione mondiale: è la storia di un’epoca e il disegno immaginario della prossima. Expos traccia una rotta e Roma intende fare altrettanto”, ha sottolineato la presidente del Consiglio, intervenendo all’assemblea del Bie.
“Potrei parlare – ha detto ancora – di ciò che Roma ha rappresentato in passato e di ciò che rappresenta oggi. Potrei dirvi che è la città universale per eccellenza, la prima megalopoli della storia, che ha vissuto e continua a vivere rigenerandosi costantemente. Potrei ricordarvi che Roma è la capitale del dialogo tra le grandi religioni monoteiste; che ospita dozzine di organizzazioni internazionali; che è una città globale e lo è stata per migliaia di anni. Potrei ribadire che è una capitale della cultura, uno dei più grandi poli universitari del mondo e sede della più grande università d’Europa, nonché di centri di ricerca e tecnologia all’avanguardia. Una città dal cuore antico, che batte al ritmo della storia, una storia di cui è stata ed è protagonista assoluta”.
Nastri d’Argento, trionfa “Rapito” di Marco BellocchioRoma, 20 giu. (askanews) – Ai Nastri d’Argento trionfa ancora una volta Marco Bellocchio; dopo il successo di “Esterno notte” tra le Grandi Serie, con “Rapito” vince come miglior film e per la migliore regia ma anche per la migliore attrice protagonista Barbara Ronchi, la sceneggiatura ancora di Bellocchio e Susanna Nicchiarelli in collaborazione con Edoardo Albinati e Daniela Ceselli, l’attore non protagonista Paolo Pierobon e il montaggio di Francesca Calvelli e Stefano Mariotti. Il film, racconto di una storia drammatica e minuziosa ricostruzione storica, vince anche per la produzione IBC Movie (Beppe Caschetto) Kavac Film (Simone Gattoni) e Rai Cinema (Paolo Del Brocco).
Scorrendo l’elenco dei premi e dei titoli vincitori, il verdetto votato dai giornalisti cinematografici mai come quest’anno premia con il cinema d’autore cultura e novità: con i sette Nastri al cinema di Bellocchio, nel palmarès di quest’edizione dedicata ai film #soloalcinema, in una selezione di quaranta titoli tra i quali i premiati che ricevono questa sera a Roma Nastri e premi speciali al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Ed è un Nastro di eccellenza il successo collettivo de “La stranezza”, il film di Roberto Andò che ha siglato una svolta eccezionale nel rapporto col pubblico ma per la prima volta anche nella joint venture produttiva tra Rai Cinema e Medusa Film. Ancora: Nastri d’Argento a Giuseppe Fiorello, miglior esordio per “Stranizza d’amuri”, premiato anche con il Nastro della legalità e per i due giovani protagonisti, a Sydney Sibilia il Nastro d’Argento per la migliore commedia “Mixed by Erry”, premiata anche per la produzione Groenlandia con Rai Cinema in collaborazione con Netflix, la scenografia di Tonino Zera e la casting director Francesca Borromeo. Nastri d’Argento per Alessandro Borghi e Luca Marinelli i migliori attori protagonisti per “Le otto montagne”, Barbora Bobulova migliore attrice non protagonista per “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, a Pilar Fogliati migliore attrice di commedia (che riceve anche il Premio Wella Professionals per l’immagine) per “Romantiche” di cui è anche regista e Antonio Albanese miglior attore di commedia per “Grazie ragazzi” di Riccardo Milani.
In un’annata speciale, accanto ai premo votati dai giornalisti, anche i Nastri d’Argento alle eccellenze del cinema italiano: ‘Nastri speciali’ a Giovanna Ralli per una carriera che continua tra i successi con il ritorno sul set quest’anno con “Marcel!”, a Michele Placido nell’anno de “L’ombra di Caravaggio” di cui è regista e dell’interpretazione emozionante di Orlando di Daniele Vicari. A Giovanni Veronesi il ‘cameo dell’anno’ ne “La divina cometa”, opera prima dell’artista Mimmo Paladino e a Valeria Bruni Tedeschi il ‘Nastro d’Argento Europeo’ per “Forever Young – Les Amandiers”. Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei giornalisti: il ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per il talento più interessante tra i nuovi interpreti è andato a Leonardo Maltese per “Il signore delle formiche”, “Rapito” e a Valentina Romani per “Il sol dell’avvenire”. ‘Premio Graziella Bonacchi’ che ricorda un’agente molto amata dal cinema italiano, per un’intera generazione di attori e autori che ha lanciato, va agli esordienti Samuel Segreto e Gabriele Pizzurro per “Stranizza d’amuri”.
A due protagonisti della musica già molto amati come Colapesce e Dimartino il Nastro d’Argento per la migliore ‘colonna sonora’ per il road movie che li ha lanciati sullo schermo, “La primavera della mia vita” di Zavvo Nicolosi. Per la migliore ‘canzone originale’, infine, Nastro d’Argento alla straordinaria interpretazione di Marco Mengoni del brano Caro amore lontanissimo e a Riccardo Sinigallia autore del testo costruito sulla musica del grande Sergio Endrigo. La canzone, edita da Sugar Music/Concertone e riscoperta da Caterina Caselli, è contenuta nella colonna sonora del film “Il Colibrì” di Francesca Archibugi, dal best seller di Sandro Veronesi. Più di 120 i giornalisti cinematografici che hanno espresso per voto notarile le loro scelte e attribuito, come da tradizione, premi ad artisti e tecnici che rendono grande il nostro cinema. Per il miglior ‘soggetto’ Nastro d’Argento a Emanuele Crialese per “L’immensità”, per la ‘fotografia’ a Michele D’Attanasio per “L’ombra di Caravaggio”, “Ti mangio il cuore”, per la ‘scenografia’ a Tonino Zera ancora per “L’Ombra di Caravaggio” e “Mixed by Erry”, per i ‘costumi’ a Carlo Poggioli per “L’Ombra di Caravaggio”, per il ‘sonoro’ ad Alessandro Palmerini per “Le otto montagne”.
La presidente Laura Delli Colli, a nome del Direttivo Nazionale, ha detto: “I Nastri d’Argento hanno deciso quest’anno di limitare la selezione ai film #soloalcinema”: un atto di solidarietà e di impegno dei giornalisti cinematografici per la campagna appena lanciata dal Mic”. E la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni ha aggiunto: “Come ben dimostra la 77.ma edizione di questa prestigiosa manifestazione, il cinema italiano è in piena salute. Come Ministero stiamo lavorando senza sosta affinché l’intero settore possa continuare a crescere. Molte le misure messe in campo. Non ultima, la campagna ‘Cinema Revolution’, che con un investimento di circa 20 milioni di euro mira a riportare il pubblico nelle sale anche nei mesi estivi e i primi risultati sulle presenze ci lasciano ben sperare”.