Qatargate: Cozzolino va a deporre a Bruxelles, revocati arrestiRoma, 15 giu. (askanews) – La Procura Federale di Bruxelles ha revocato il mandato di arresto europeo emesso il 10 febbraio scorso a carico dell’on Andrea Cozzolino, che, come ha dichiarato di voler fare sin dal primo momento, si recherà a Bruxelles da uomo libero per essere interrogato. Lo annunciano in una nota i suoi legali,Federico Conte, Dezio Ferraro,Raffaele Bifulco
“L’onorevole Cozzolino – sottolineano i suoi avvocati- resterà a disposizione del Giudice Claise per ogni attività istruttoria che si renderà necessaria. A fronte della revoca del Mae, che realizza l’obiettivo che la difesa si proponeva, l’onorevole Cozzolino ha rinunciato al ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 16 maggio scorso”.
La Bce alza ancora i tassi e spazza via l’ipotesi di una “pausa”Roma, 15 giu. (askanews) – La Banca centrale europea tira dritto sui rialzi dei tassi di interesse. Nonostante dati che hanno sancito una caduta in recessione (per ora) “tecnica” dell’eurozona, e nonostante calmieramenti della dinamica inflazionistica, l’istituizione ha operato un nuovo aumento da 25 punti base su tutti i riferimenti. Inoltre, la presidente Christine Lagarde ha spazzato via qualunque ipotesi di “pausa”, dopo quella decisa ieri dalla Federal Reserve americana.
“E’ molto probabile che a luglio continueremo ad alzare i tassi”, ha detto chiaro e tondo nella conferenza stampa a seguito del Consiglio direttivo. Perché alla Bce “siamo determinati” a far abbassare l’inflazione e la manovra rialzista proseguirà “fino a quando non ci sarà un cambiamento materiale” della dinamica. Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento sale così al 4%, massimo dal luglio del 2007, il tasso sui depositi sale al 3,50%, massimo dal maggio del 2001, e quello sulle operazioni marginali al 4,25%, massimo dall’ottobre del 2007.
Ora, se il rialzo di oggi era ampiamente atteso e scontato, meno lo è questa presa di posizione così esplicita sulle decisioni di luglio. Tanto più che finora la stessa istituzione affermava che avrebbe fatto le sue scelte in base all’evolversi dei dati determinandole “volta per volta”. Eloquente che quest’ultimo aspetto (sulle decisioni riunione per riunione) sia stato omesso stavolta dalla comunicazione. A spiegare questo rinnovato spirito “da falco” della Bce e di Lagarde possono contribuire le nuove previsioni economiche. I tecnici della Bce hanno rivisto al rialzo le attese di inflazione: al 5,4% sul 2023, al 3% sul 2024 e al 2,2% sul 2025. Soprattutto hanno nettamente rivisto al rialzo le attese sull’inflazione di fondo, cioè quella depurata da energia e alimentari: nel 2023 si collocherebbe al 5,1%, per poi ridursi al 3% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Tutti valori superiori all’obiettivo del 2% della Bce.
Parallelamente la Bce ha ritoccato al ribasso le attese di crescita economica su quest’anno e sul prossimo: indicando ora un tasso di crescita dello 0,9% nel 2023, dell’1,5% nel 2024 e dell’1,6% nel 2025. Con l’aumento dei tassi di oggi “abbiamo fatto quello che avevamo detto. Abbiamo finto? – si è chiesta retoricamente Lagarde -: No, non siamo a destinazione. Abbiamo ancora strada da fare? Sì, e posso anche dare una indicazione: è molto probabile che a luglio continueremo ad alzare i tassi”.
Nonostante i calmieramenti l’inflazione è prevista restare “troppo alta per troppo tempo”. E per questo il Consiglio intende portare i tassi “a livelli sufficientemente restrittivi” e poi tenerceli “finché necessario”. La Bce ha anche formalizzato la decisione, su cui si era già orientata, di azzerare a partire da luglio i rinnovi di titoli in scadenza accumulati con il programma di acquisti App. Lagarde non ha invece posto enfasi sulla recente revisione in peggio dei dati sul Pil da parte di Eurostat: con due cali consecutivi dello 0,1%, sul quarto trimestre 2022 e il primo del 2023, l’area è ufficialmente in recessione tecnica. La recessione piena è quando il Pil segna una diminuzione su un intero anno. Secondo la presidente Bce “l’attività economica dell’area euro ha ristagnato negli ultimi mesi” ed è probabile che si mantenga “debole nel breve termine”, ma poi dovrebbe “rafforzarsi nel corso dell’anno con il calo dell’inflazione”. Le preoccupazioni di Francoforte restano tutte sbilanciate sul caro vita. Lagarde ha reiterato i richiami ai governi a ritirare le misure di aiuto contro il caro energia, ora che i prezzi stanno calando. Mentre ha lanciato segnali anche alle parti sociali sulle contrattazioni salariali. “I recenti accordi salariali in alcuni Paesi hanno aggiunto pressioni all’inflazione”. All’opposto, ha aggiunto, la debolezza della domanda interna potrebbe frenare le pressioni sui prezzi. E ha comunque chiarito che al momento la Bce non ravvisa spirali tra prezzi e buste paga. Non vi è traccia nella linea mostrata delle richieste delle “colombe”, che vorrebbero una maggiore prudenza nella conduzione di questa fase finale della stretta monetaria, accordando al rischio di fare troppo sui tassi la stessa attenzione che finora si è data, in maniera prevalente, a quello opposto di fare troppo poco. E secondo alcuni analisti la pretesa di vedere “un materiale cambiamento” della dinamica inflazionistica, prima di interrompere la stretta sui tassi, potrebbe implicare un rialzo anche a settembre. (di Roberto Vozzi)
Euro in rally sopra 1,09 dollari a massimi oltre un mese dopo BceRoma, 15 giu. (askanews) – Rally dell’euro: a 1,0933 dollari nel pomeriggio la valuta condivisa sale ai massimi da oltre un mese a questa parte. Lo scatto segue le dichiarazioni della presidente della Bce, Christine Lagarde, che dopo il rialzo dei tassi di interesse da 25 punti base deciso oggi ha di fatto preannunciato un ulteriore aumento a luglio.
E secondo alcuni analisti la terminologia utilizzata implicherebbe una mossa ulteriore anche a settembre. Prima del Consiglio direttivo di oggi la valuta condivisa si attestava poco sopra 1,08 dollari.
Berlusconi cremato, le ceneri di ritorno ad ArcoreRoma, 15 giu. (askanews) – E’ in viaggio per villa san Martino sul carro funebre l’urna cineraria con le ceneri di Silvio Berlusconi. Si è conclusa nel pomeriggio la cremazione della salma al tempio crematorio piemontese di Panta Rei di Valenza, nella provinicia di Alessandria, dove erano arrivate in tarda mattinata da Arcore. Quindi una cremazione a tempo di record e il ritorno del carro funebre con l’urna nella villa di famiglia ad Arcore, dove l’urna sarà tumulata nel mausoleo di famiglia fatto costruire da Berlusconi dove già riposano le spoglie dei suoi genitori e di sua sorella.
Berlusconi, attesa per il testamento e il destino del 61% di FininvestMilano, 15 giu. (askanews) – C’è attesa per l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi che alzerà il velo sui futuri assetti azionari ed equilibri di Fininvest, la holding della famiglia che controlla MFE-Mediaset, Mondadori e detiene il 30% di Banca Mediolanum. Tre partecipazioni che tutte assieme oggi valgono in Borsa circa 2,9 miliardi di euro.
Le ultime volontà del Cavaliere, che si trovano nella mani del notaio Arrigo Roveda dello Studio RLCD di Milano, saranno determinanti per capire i pesi futuri tra i cinque figli Marina (presidente di Fininvest e Mondadori), Pier Silvio (AD di MFE), Barbara, Eleonora e Luigi, nonchè il ruolo di Marta Fascina e il futuro di Forza Italia. L’attesa è per come verrà redistribuito il 61,21% del capitale di Fininvest che era posseduto da Silvio Berlusconi attraverso quattro holding (la Prima 17,15%, la Seconda 15,75%, la Terza 7,835 e l’Ottava 20,48%). Il resto delle quote è diviso tra i figli: Marina e Pier Silvio hanno il 7,65% ciascuno, mentre Barbara, Eleonora e Luigi possiedono insieme il 21,42% attraverso la H14, di cui ognuno ha il terzo del capitale. Il restante 2% circa sono azioni proprie.Dal testamento si capirà quale sarà la destinazione del 33% del patrimonio dell’ex premier, ossia la quota disponibile per chi non ha coniuge ma più figli, e in quel 33% dovrebbe rientrare anche la partecipazione in Fininvest. Poiché Silvio Berlusconi deteneva il 61,21% della holding significa che circa il 40% viene assegnato in automatico ai figli, mentre bisogna capire come sarà assegnata la quota restante. Congetture di stampa riferiscono che potrebbero entrare nella cassaforte Marta Fascina o addirittura anche alcuni storici amici come Fedele Confalonieri e Adriano Galliani. Ma sarebbe un inedito nella storia di Fininvest dal momento che nessun membro esterno alla famiglia Berlusconi è mai entrato nel capitale.
L’assemblea dei soci della holding sul bilancio 2022, attesa per fine giugno, sarà il primo banco di prova per gli assetti futuri del gruppo, nonchè la prima riunione dopo la scomparsa del fondatore. E rispetto a un anno fa è venuto a mancare anche un altro consigliere, l’avvocato Niccolò Ghedini. Il cda di Fininvest è oggi così costituito: Marina Berlusconi, Danilo Pellegrino (amministratore delegato), Barbara Berlusconi, Luigi Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Ernesto Mauri e Salvatore Sciascia.Fininvest controlla il 53,3% di Mondadori, il 48,6% di MFE-Mediaset, il 30% di Banca Mediolanum. Tramite Fininvest Real Estate & Services gestisce alcune proprietà immobiliari, come Villa Gernetto a Lesmo, e possiede Alba Servizi Aerotrasporti che governa la flotta aerea del gruppo. E’ sua, inoltre, la proprietà del Teatro Manzoni di Milano e dal 2018 possiede il 100% del Monza Calcio.
Un anno fa, sotto i riflettori dei media c’era il testamento di Leonardo del Vecchio, scomparso il 27 giugno 2022, che aveva ridisegnato gli assetti di Delfin, la cassaforte dell’impero finanziario del fondatore di Luxottica. Le quote era state ripartite in otto parti uguali (12,5% ciascuno) tra: i sei figli – Claudio, Marisa, Paola, Leonardo Maria, Luca e Clemente -, la vedova Nicoletta Zampillo e il figlio di lei Rocco Basilico, nato dal primo matrimonio con il finanziere Paolo Basilico, fondatore del gruppo Kairos. La guida del gruppo era stata affidata al “delfino” Francesco Milleri.
Generali: acquisisce Liberty Seguros per 2,3 miliardiMilano, 15 giu. (askanews) – Generali ha raggiunto un accordo con Liberty Mutual per l’acquisizione di Liberty Seguros, Compañia de Seguros y Reaseguros, compagnia assicurativa spagnola che opera in Spagna, Portogallo, Irlanda ed Irlanda del Nord. Il corrispettivo totale dell’operazione per cassa è pari a 2,3 miliardi, incluso l’intero eccesso di capitale di Liberty Seguros, soggetta ad aggiustamenti al closing. L’impatto stimato sul Solvency Ratio del gruppo è pari a circa -9,7 p.p. Liberty Seguros ha un Solvency Ratio superiore al 330% al 31 dicembre 2022.
L’operazione, coerente con il piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, permetterà al gruppo di crescere ulteriormente, incrementare lo sviluppo del business Danni e di rafforzare la propria leadership in Europa. Grazie a questa operazione, Generali raggiungerà la quarta posizione nel business Danni in Spagna e consoliderà la seconda posizione in Portogallo. Generali entrerà in Irlanda, collocandosi tra le prime dieci compagnie in un mercato attrattivo e profittevole, ampliando ulteriormente la presenza del gruppo in Europa. Dall’operazione il gruppo prevede di generare economie di scala attraverso la riduzione dei costi, l’ottimizzazione dei sistemi IT, il cross-selling dei prodotti Generali e anche grazie al comprovato track record del gruppo nelle integrazioni.
Migranti, Meloni: serve adeguata difesa dei confini esterniRoma, 15 giu. (askanews) – Con il premier maltese Abela “conveniamo sul fatto che senza un’adeguata difesa dei confini esterni sarebbe molto più difficile risolvere il problema dei movimenti secondari. La sfida è lavorare insieme sui movimenti primari per risolvere la questione dei movimenti secondari”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al premier maltese Robert Abela.
“Con Malta – ha aggiunto – abbiamo lavorato insieme per cambiare il paradigma della Commissione Ue sulle migrazioni. Il tema riguarda non solo un approccio securitariario perchè investimenti e cooperazione per dare alternative alle migrazioni irregolari sono un punto fondamentale del nostro lavoro”.
Alluvione, Schlein: non politicizzare ricostruzione, ora commissarioRoma, 15 giu. (askanews) – “I sindaci delle zone colpite sono tornati a chiedere al governo di non aspettare per la ricostruzione e di avere un commissario”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando, nel corso di un’intervista a SkyTg24, dell’alluvione che nelle scorse settimane ha colpito pesantemente l’Emilia Romagna.
“Domani è passato un mese dalla seconda alluvione, qualcuno ha perso tutto due volte, il governo deve fare in fretta, non si può politicizzare la ricostruzione, si parla di miliardi di ristori, devono arrivare adesso”, ha sottolineato la segretaria Pd.
Crowley lascia l’Italrugby dopo il mondialeRoma, 15 giu. (askanews) – La Federazione Italiana Rugby e Kieran Crowley separeranno le proprie strade al termine della Rugby World Cup Francia 2023. L’annuncio della FIR con un comunicato. Dopo cinque anni alla guida della Benetton Treviso, Crowley ha assunto l’incarico di CT degli Azzurri nel settembre 2021 rilevando Franco Smith sulla panchina dell’Italia. Il tecnico neozelandese vanta al momento un bilancio di sei vittorie e tredici sconfitte alla guida della Nazionale e ha guidato l’Italia due delle più celebri vittorie dell’era professionistica, superando il Galles a Cardiff nel Guinness Sei Nazioni 2021 e facendo registrare la prima vittoria di sempre contro l’Australia nell’autunno 2022 a Firenze.
“Oggi che abbiamo deciso di chiudere il rapporto con Crowley dopo il prossimo Mondiale è il momento dei bilanci – le parole del presidente della Federugby Marzio Innocenti – E quello di Kieran con il rugby italiano è molto positivo. Ha cresciuto un gruppo di ragazzi, facendoli diventare uomini e giocatori di alto livello internazionale, e di questo gli saremo eternamente grati. Ma il nostro lavoro insieme non è ancora finito, ci resta una esaltante avventura da vivere in Francia il prossimo settembre e sono certo che Kieran e la sua squadra lasceranno la loro indelebile impronta nella storia del rugby italiano”. Deluso Croley. “”Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto con la Nazionale italiana anche per il prossimo ciclo di Rugby World Cup e sono dispiaciuto della scelta della FIR di non estendere il mio contratto. Abbiamo una squadra giovane, che ha maturato una buona esperienza nel corso dell’ultimo anno, con prestazioni che hanno evidenziato miglioramenti in moltissime aree. Abbiamo cambiato il modo di allenarci in palestra e in campo e nel modo in cui approcciamo e giochiamo gli incontri. Abbiamo modificato la mentalità, instillando coraggio e fiducia nei propri mezzi, senza vincoli. Con un Mondiale e altri quattro anni di incontri internazionali, avremo un gruppo con una media di 50-60 caps, una prospettiva emozionante. Purtroppo non sarò parte di questo percorso e adesso la devo pensare a cosa ci aspetta nell’immediato, vale a dire la Rugby World Cup in Francia prima della mia partenza. Sarò impegnato al 100% insieme al nostro staff per preparare nel miglior modo possibile questo gruppo di giocatori. Io e mia moglie Sue ricorderemo sempre le splendide persone che abbiamo incontrato e i momenti passati insieme a loro, le squadre che ho allento, i colleghi con cui ho lavorato, la cultura italiana e ovviamente il cibo e il vino. Ci mancherà tutto questo, ma l’Italia avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori” ha detto Kieran Crowley.
Berlusconi, Schlein: il Pd non partecipa alla beatificazioneRoma, 15 giu. (askanews) – “Il mio impegno in politica nasce proprio in contrapposizione al berlusconismo e a quello che ha significato per l’Italia quella stagione politica”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, intervistata su SkyTg24.
Come Pd, ha proseguito Schlein, “abbiamo portato il rispetto che si deve davanti alla morte, anche del tuo più acerrimo avversario, ma non partecipiamo alla beatificazione di Silvio Berlusconi, perché non possiamo dimenticare cosa ha significato la stagione del suo governo per questo Paese. Ricordiamo le leggi ad personam, il conflitto d’interesse, ricordiamo la mercificazione di tutto, dalla compravendita dei senatori alle battutte sessite”, ha sottolineato Schlein.