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Governo,Renzi: Meloni si manda a casa con alternativa riformista

Governo,Renzi: Meloni si manda a casa con alternativa riformistaNapoli, 10 giu. (askanews) – “La nostra tesi è che non si manderà a casa il Governo Meloni evocando il dramma dei controlli della Corte dei Conti o il grande problema del martirio di Fabio Fazio. Non si manderà a casa Meloni, si stupiranno gli amici del nuovo Pd, chiedendo la patrimoniale o insistendo sul reddito di cittadinanza. Si manderà a casa questo Governo costruendo un’alternativa riformista, senza aggredirli ma incalzandoli”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, aprendo a Napoli l’assemblea nazionale del partito.

Governo,Renzi: non è autoritario e fascista ma indeciso su tutto

Governo,Renzi: non è autoritario e fascista ma indeciso su tuttoNapoli, 10 giu. (askanews) – “Molti dicono che siamo in presenza di un governo autoritario, ma questo non è un governo autoritario. Un governo autoritario ha le idee chiare, non rispetta le regole ma sceglie dove andare. Quello di Giorgia Meloni è un governo velleitario, non è un governo fascista, ma un governo indeciso su tutto”. Lo ha affermato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Napoli per l’assemblea nazionale del partito.

Aprendo i lavori, nel suo intervento, l’ex premier ha aggiunto: “Questo non è un Governo che va in qualche modo esposto alla polemica europea come un Governo che ci porta alla deriva autoritaria. Quale deriva? Qui c’è un Paese fermo, immobile. Un Paese che è totalmente immobile rispetto alle scelte fondamentali e che ha una classe dirigente al governo che diceva pronta a cambiare tutto e che è incerta e, in qualche modo, inconcludente”, ha concluso Renzi.  

Meloni: Italia nave più bella del mondo, barra dritta senza paura

Meloni: Italia nave più bella del mondo, barra dritta senza pauraRoma, 10 giu. (askanews) – “L’Italia è e rimane la nave più bella del mondo. E il mare che è chiamata a solcare non sarà sempre calmo. Ci saranno onde e venti forti, ma anche periodi di bonaccia. Ma sarà fondamentale una cosa: tenere sempre la barra dritta e non avere paura, essere pronti per gestire ogni situazione, sfruttare gli eventi al meglio e trasformare la crisi in opportunità”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio per la Giornata della Marina Militare.

Notta “tranquilla” per Berlusconi al San Raffaele

Notta “tranquilla” per Berlusconi al San RaffaeleMilano, 10 giu. (askanews) – È trascorsa “tranquilla” la prima notte di Silvio Berlusconi all’ospedale San Raffaele di Milano. Lo riferiscono fonti sanitarie. Il presidente di Forza Italia, accompagnato come sempre dalla compagna Marta Fascina, da ieri è nuovamente ricoverato per “l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”, ovvero la leucemia mielomonocitica cronica che lo affligge da tempo. Accertamenti che erano previsti solo tra qualche tempo, tanto che Berlusconi aveva in programma per oggi un vertice ad Arcore con i ministri di Forza Italia, ma che sono stati anticipati – spiega il bollettino medico diffuso ieri dai professori Zangrillo e Ciceri – per “criteri clinici di normale pratica in medicina” è che dunque non sono correlati “ad alcuna criticità né allarme”.

Berlusconi era stato ricoverato tra aprile e maggio per 45 giorni, di cui 12 in terapia intensiva, per essere dimesso il 19 maggio.

Rock ai tempi della guerra in Ucraina: Okean Elzy all’Arcimboldi

Rock ai tempi della guerra in Ucraina: Okean Elzy all’ArcimboldiMilano, 10 giu. (askanews) – Il rock ai tempi della guerra con un gruppo che parla di pace. Sound semplice e testi ispirati, scanditi da un frontman gentile come un poeta, mentre sale il riff di chitarra e il pubblico non riesce a stare seduto sulla sedia e balla agitando bandiere ucraine, indossando casacche dai ricami inconfondibili e corone di fiori gialli e blu. Non siamo su piazza dell’Indipendenza a Kiev, ma a Milano, nel prestigiosissimo Teatro Arcimboldi. Il gruppo sono gli Okean El’zy e il frontman è Svyatoslav Vakarchuk. Ad un certo punto scende pure dal palco e si fa un giro tra la folla devota, che non osa neppure toccarlo ma lo guarda con occhi sognanti.

Tra il pubblico c’è anche la scrittrice Yaryna Grusha Possamai: “Gli Okean El’zy sono famosissimi in Ucraina. E’ come dire qua Vasco Rossi o Ligabue”, dice ad askanews. “Ascolto le loro canzoni da quando ero bambina” aggiunge. Ma non è solo musica ovviamente. Il Tam Teatro Arcimboldi di Milano ha fatto scelte precise, coraggiose, sicuramente non guidate dalla logica del profitto in questi 16 mesi di conflitto, iniziato con l’invasione su larga scala della Russia in Ucraina. A partire dalle date cancellate del balletto “Rasputin – Dance Drama” che erano in programma il 28 e 29 gennaio 2023 con il ballerino Sergey Polunin, ucraino nato a Kherson, è vero, ma con posizioni chiaramente filorusse, dalle teste di Vladimir Putin tatuate sul petto sino al premio statale “Presidente della Federazione Russa” assegnato dal Cremlino il 23 maggio scorso. Un’altra musica gli Okean El’zy, ma che evidentemente piace vista la sala strapiena. Vakarchuk si rivolge per tutta la sera in ucraino al pubblico, sapendo evidentemente di essere capito dalla maggioranza assoluta, ma qualcosa lo dice in inglese: “Grazie mille agli italiani e allo Stato italiano per il vostro supporto!”. Seguono applausi e grida di incitamento.

Il tour mondiale di concerti di “Help for Ukraine” ha come obiettivi principali non sono solo unire le persone di tutto il mondo per sostenere l’Ucraina, ma anche raccogliere aiuti economici. Ai concerti che hanno già avuto luogo in Europa in città come Berlino, Varsavia, Praga, Madrid, Helsinki, Tallinn, Riga, Francoforte e molte altre hanno partecipato centinaia di migliaia di persone. Uno dei momenti più importanti e toccanti del tour è stata l’esibizione di Vakarchuk al concerto dei Coldplay a Bruxelles. Vakarchuk sostiene la difesa territoriale della regione di Leopoli e visita i punti caldi del fronte. Recentemente si è esibito alla centrale nucleare di Chernobyl. La prima esibizione di beneficenza degli Okean El’zy si è svolta nella metropolitana di Kiev, che è diventata un rifugio per migliaia di persone durante gli attacchi missilistici russi. Il concerto “I will be good” è stato trasmesso in onda su un telethon nazionale e più di 22 paesi si sono uniti alla trasmissione, per raccogliere fondi e acquistare attrezzature mediche per gli ospedali pediatrici di Mykolaiv e Zaporizhzhia. È lì che vengono portati i bambini feriti che subiscono amputazioni a causa della guerra.

(di Cristina Giuliano)

Migranti, Piantedosi: “abbiamo il sostegno dell’Europa”

Migranti, Piantedosi: “abbiamo il sostegno dell’Europa”Catania, 9 giu. (askanews) – “Ieri abbiamo fatto un esercizio di mediazione su un testo normativo su cui si attendeva l’avvio all’approvazione da sette anni. Ovviamente si è tenuto conto delle visioni e delle posizioni di tutti. I migranti della rotta del Mediterraneo centrale arrivano in Italia”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Catania rispondendo ad una domanda sui pacchetti del nuovo Patto sui migranti raggiunto ieri.

“Crediamo di avere posto le basi – ha aggiunto Piantedosi – per creare procedure e infrastrutture per fare in modo che se ne gestisca in maniera più dignitosa, umana e celere l’evoluzione successiva: chi ha diritto alla protezione internazionale e chi deve essere riammesso al paese d’origine. Ci conforta il fatto che abbiamo ottenuto un forte sostegno, per il supporto infrastrutturale e finanziario, da parte dell’Europa e una clausola di revisione del patto di due anno sul punto specifico. E questo ci permetterà di vedere in questo arco di tempo se avevamo visto giusto e ne valeva la pena investire o se, viceversa, bisogna cambiare rotta”.

Piazza Affari chiude settimana in calo su dati macro, affonda Mps

Piazza Affari chiude settimana in calo su dati macro, affonda MpsRoma, 9 giu. (askanews) – Chiusura di settimana negativa per Piazza Affari sotto pressione per i dati macro con la produzione industriale di aprile scesa del 7,2% su base annua. L’Ftse Mib nel finale ha ceduto lo 0,41%, a 27.162 punti. In calo lo spread Btp-Bund che si porta a 173 punti base.

In calo anche le altre piazze europee: Francoforte cede lo 0,25%, mentre Parigi perde lo 0,12%. Giù anche Londra, con il footsie indietro dello 0,50%. Sul listino, pioggi di vendite per il titolo Mps che ha ceduto il 10,8% dopo che anche Bper ha smentito il suo interesse per la banca senese. In calo anche Bper che ha ceduto l’1,96% e Saipem, in calo dell’1,98%.

Sul fronte opposto, bene Erg che ha guadagnato l’1,83% e Leonardo in rialzo dell’1,28% sulla scia di nuovi contratti firmati.

Schlein riannoda i fili in segreteria: ok a un Pd plurale ma no cacofonia

Schlein riannoda i fili in segreteria: ok a un Pd plurale ma no cacofoniaRoma, 9 giu. (askanews) – Riannodare i fili del partito, dando spazio alla “pluralità” delle posizioni purché non divengano “cacofoniche”. Questa la linea emersa alla segreteria del Pd, questa mattina, convocata da Elly Schlein in vista della direzione di lunedì. Durante la riunione la segretaria ha lanciato la proposta di una “mobilitazione” che dovrà “coinvolgere i territori”, i cui dettagli verranno definiti in direzione, e che si focalizzerà sui “grandi temi sociali: dal lavoro alla scuola, dall’ambiente alla Sanità, al Pnrr”.

Fonti del Nazareno hanno descritto il clima in segreteria come “non solo unitario ma anche unito e propositivo” perché l’obiettivo è quello di “rilanciare l’azione politica” dei Dem concentrandosi sulle cose da fare e costruendo così l’alternativa al governo di destra di Giorgia Meloni. Una riunione “intensa”, durata circa quattro ore e mezza, dove sono stati squadernati tutti i punti all’ordine del giorno dell’agenda politica e seppur “consapevoli delle difficoltà” e “con qualche sottolineatura”, assicura un partecipante all’incontro, “nessun dissenso” e anzi “sintonia e voglia di fare”.

Già alla lettura dei giornali, in un’intervista, l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando osservava che “le primarie hanno assegnato alla segretaria un compito difficile che non si esaurisce in tre mesi” e che “ricostruire un partito su basi nuove è un lavoro che richiede una fatica particolare e pretendere che le contraddizioni accumulate nel Pd in 15 anni si risolvano in tre mesi è assurdo. Se fallisse questa aspettativa di cambiamento, sarebbe un problema anche per chi non ha appoggiato Schlein”. Due giorni fa, la minoranza, in una riunione con Stefano Bonaccini, aveva preso atto della necessità di astenersi dal far prevalere i malumori, con Bonaccini esplicito che dichiarava alle Tv: “lo sport preferito del Pd di criticare il nuovo arrivato andrebbe messo da parte”, aggiungendo però: “certamente è bene evitare una deriva minoritaria che ci metterebbe in un angolo”.

Tra le spine in casa Dem nelle ultime settimane, agli occhi dei riformisti, l’atteggiamento verso la minoranza, additata come responsabile del sì a Bruxelles sull’uso delle risorse del Pnrr per l’approvvigionamento di munizioni per l’Ucraina o la recente sostituzione come vicecapogruppo a Montecitorio di Piero De Luca con il leader di Demos Paolo Ciani, pacifista convinto, non iscritto al partito ma eletto nella lista Pd-Idp. Tema quest’ultimo su cui è tornato oggi Orlando: “se qualcuno ha pensato che nominando Ciani vicecapogruppo, lui si sarebbe trasformato in Stoltenberg, sbagliava” e poiché il Pd è “un partito dove ci sono posizioni diverse e una tradizione pacifista”, “fatto salvo che la linea deve essere chiara, queste posizioni non possono essere gestite con scomuniche”.

Libri, esce “Come si fa una campagna elettorale” di Pino Pisicchio

Libri, esce “Come si fa una campagna elettorale” di Pino PisicchioRoma, 9 giu. (askanews) – L’ultimo libro di Pino Pisicchio, professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato alla Unint di Roma e parlamentare italiano ed europeo per sette legislature, è un pamphlet svelto e accattivante dal titolo: “Come si fa una campagna elettorale” (‘dall’Agorà alla Terza Repubblica passando per Crispi a cavallo’, Nuova Palomar, 2023).

L’origine di quest’ultima fatica editoriale la racconta l’autore: “Ho trovato in una libreria antiquaria un libriccino di Francesco Crispi che racconta di una campagna elettorale in Basilicata nell’anno di grazia 1870. Si tratta di una testimonianza straordinaria di professionalità politica da parte di un monumento dell’Italia appena ricomposta sotto uno stesso Stato: Crispi, infatti era un garibaldino, capo della Sinistra Storica, statista e più volte parlamentare del Regno. Scrisse questo libretto al fine di rendere conto ai suoi elettori di quel che faceva in Parlamento per adempiere ai doveri di rappresentanza: un gesto di grande rispetto nei confronti dei suoi elettori, purtroppo ormai caduto in desuetudine”. Crispi, infatti, attraversò a cavallo (e non doveva essere molto agevole per le strade dell’epoca) i quattordici comuni del collegio di Tricarico, incontrando il suo popolo, che non era rappresentato dai 47.000 abitanti delle comunità comprese nel collegio, ma solo da qualche centinaio di elettori, poiché all’epoca votava solo il 2% della popolazione adulta: i maschi, ricchi e alfabetizzati. Crispi, per ogni comune che andava a visitare, annotava statistiche, bisogni, produttività, tasse pagate, insomma, tutti i dati salienti che ogni politico dovrebbe conoscere del popolo dei rappresentati.

“In origine – dice ancora Pisicchio – avevo previsto qualche pagina d’introduzione e d’inquadramento storico. Poi, scavando nella ricerca, ho allargato l’orizzonte temporale, raccontando come funzionava la propaganda elettorale degli antichi, dai Greci ai Romani (praticamente gli inventori della propaganda moderna), fino ai giorni nostri”. E così si è scoperto che negli anni a noi più vicini si è sempre più rarefatto, fino alla sua completa estinzione, il rapporto della politica con i cittadini. Con gli esiti di abbandono delle urne che sono sotto gli occhi di tutti. Il quale fatto pone dei seri problemi al concetto di rappresentanza (chi rappresenta chi?) e a quello di sovranità popolare (il sovrano, in questo caso, diventa il compilatore delle liste). Un libriccino di poco più di cento pagine, rigoroso nella ricerca storica ma scritto con piglio ironico “perché quando le cose volgono al peggio – aggiunge l’autore – l’ironia ha una funzione antidepressiva”, che reca tra le sue “chicche” anche qualche slogan elettorale staccato dai muri di Pompei. Per esempio questo, dedicato proprio alla parete su cui venivano scritti i manifesti elettorali: “Mi meraviglio, o parete, che tu non sia ancora crollata sotto il peso delle sciocchezze di tanti scribacchini”.

Berlusconi, San Raffaele: nessuna criticità,controlli anticipati

Berlusconi, San Raffaele: nessuna criticità,controlli anticipatiMilano, 9 giu. (askanews) – Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, “è attualmente ricoverato all’ospedale San Raffaele per l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”. E quanto scrive l’ospedale milanese in una nota firmata dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri.

“L’anticipazione, ad oggi, di tali controlli risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme” hanno aggiunto i medici.