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Roma, incendio in un edificio: un morto e diversi feriti, 3 ustionati gravi. Le fiamme hanno avvolto 7 piani

Roma, incendio in un edificio: un morto e diversi feriti, 3 ustionati gravi. Le fiamme hanno avvolto 7 pianiRoma, 2 giu. (askanews) – Si aggrava il bilancio del rogo che ha avvolto uno stabile in zona Colli Aniene a Roma: una persona è morta, sette sono rimaste ustionate, di cui tre in modo grave, altri 10 sono rimasti intossicati. Nell’edificio, in via D’onofrio, all’incrocio con Largo Nino Franchellucci, si stavano svolgendo lavori di ristrutturazione. Le fiamme hanno coinvolto circa sette piani. Sul posto i vigili del fuoco sono intervenuti con quattro veicoli di soccorso, due autobotti, due autoscale, carro teli, carro autoprotettori. Le squadre e i funzionari di servizio dei vigili del fuoco sono ancora sul posto, insieme a polizia e mezzi di soccorso del 118.

Finale di Europa League tra Siviglia e Roma: la UEFA apre un’indagine su José Mourinho

Finale di Europa League tra Siviglia e Roma: la UEFA apre un’indagine su José MourinhoRoma, 2 giu. (askanews) – La UEFA ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’allenatore della Roma, José Mourinho, “per insulti e linguaggio offensivo nei confronti di un ufficiale di gara”. L’indagine è relativa alla finale di Europa League tra Siviglia e Roma, vinta 5-2 dopo i rigori dalla squadra spagnola e giocata due giorni fa alla Puskas Arena di Budapest.

Sulla società giallorossa è stata anche aperta un’inchiesta per “condotta scorretta della squadra” e dovrà rispondere di “lanci di oggetti, accensione di fuochi di artificio, atti di danneggiamento” da parte della sua tifoseria. L’Organo di Controllo, Etica e Disciplina (CEDB) della UEFA, si legge in una nota, “deciderà a tempo debito sulla questione”.

La società giallorossa dovrà inoltre rispondere di “crowd disturbances”, sostanzialmente delle intemperanze dei propri tifosi. Mourinho aveva fortemente criticato al termine della finale l’operato dell’arbitro inglese Anthony Taylor, con cui aveva già polemizzato in Premier League ai tempi in cui era manager del Chelsea. Ieri tra l’altro il direttore di gara, arrivato all’aeroporto di Budapest con la famiglia per rientrare a casa, era stato pesantemente contestato dai tifosi giallorossi, anche loro presenti nello scalo per rientrare nella capitale con i vari voli in partenza.

Procedimenti disciplinari aperti anche nei confronti del Siviglia. La società andalusa dovrà rispondere di “condotta impropria della squadra” e, in merito al comportamento della sua tifoseria alla Puskas Arena, di “invasione del terreno di gioco, lancio di oggetti e accensione di fuochi d’artificio”.

Rai, Cartoons on the Bay: “Premio Sergio Bonelli” ad Altan

Rai, Cartoons on the Bay: “Premio Sergio Bonelli” ad AltanPescara, 2 giu. (askanews) – “Un artista artigiano che da sempre ha saputo muoversi abilmente tra la carta stampata e le immagini in movimento creando universi narrativi per un pubblico adulto, per esempio reinterpretando le vicende di personaggi storici in modo originale e dissacrante ma capace di parlare anche all’infanzia basti pensare alla Pimpa… Un successo che si rinnova costantemente, senza dimenticare le sue vignette satiriche, pillole fulminanti che raccontano pregi e difetti della società contemporanea”. Questa la motivazione con cui la Giuria della seconda Edizione del ‘Premio Sergio Bonelli Award’ (composta da Roberto Genovesi, direttore artistico di Cartoons on The Bay; Davide Bonelli, figlio di Sergio Bonelli e direttore generale di Sergio Bonelli editore; Michele Masiero direttore editoriale di Sergio Bonelli editore; Pierluigi Colantoni, direttore Struttura Creativa Rai, Maurizio Imbriale, direttore Digital Contents e Transmediali Rai), ha attribuito il premio a Francesco Tullio-Altan.

Tra le sue creazioni più famose il personaggio della Pimpa, la cagnolina dal manto bianco cosparso di pois rossi, che dalla carta approda con successo anche sugli schermi televisivi, e Cipputi, un operaio metalmeccanico che commenta con tono satirico e sprezzante i problemi e le tematiche dell’attualità.

Festa della Repubblica: Mattarella all’Altare della Patria, la parata ai Fori Imperiali e le Frecce Tricolori

Festa della Repubblica: Mattarella all’Altare della Patria, la parata ai Fori Imperiali e le Frecce TricoloriRoma, 2 giu. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 77esimo anniversario della Repubblica, ha reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all’Altare della Patria e ha assistito alla Parata ai Fori Imperiali.

Il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro della Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con Bandiera e Banda. Il Presidente Mattarella ha, quindi, deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, in ricordo di tutti i militari e i civili che hanno servito e servono lo Stato con impegno ed abnegazione, alla presenza dei Presidenti di Senato e Camera, del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Corte Costituzionale. Al termine, le Frecce Tricolori hanno sorvolato su Piazza Venezia.

Il Capo dello Stato ha quindi assistito alla Parata Militare ai Fori Imperiali. La cerimonia della Festa della Repubblica è culminata con l’arrivo di un Tricolore portato dal cielo dai paracadutisti. Sono gli atleti militari dell’esercito di Pisa della Brigata Folgore reduci dai successi nelle varie discipline sportive che si sono lanciati dagli elicotteri che hanno sorvolato i fori imperiali, prima il lancio del fumo tricolore e poi la bandiera. I parà sono arrivati davanti alla tribuna d’onore dove erano presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, i presidenti delle Camere, Fontana e La Russa, il ministro della Difesa Crosetto. Quindi la gigantesca bandiera è stata raccolta da rappresentanti di tutte le forze militari che hanno partecipato alla sfilata di oggi. Mattarella ha voluto stringere la mano prima che si allontanassero.

La parata ha visto partecipare 5500 tra militari e civili, ed è stata aperta dalla sfilata di 300 sindaci provenienti da tutta Italia che hanno dato il via alla manifestazione. E ancora gli onori militari al Capo dello Stato da parte dei Corazzieri. e per finire le Frecce Tricolori sui cieli di Roma hanno chiuso la parata del 2 giugno.

Festa della Repubblica, Mattarella: i valori della Costituzione guidano un’Italia autorevole

Festa della Repubblica, Mattarella: i valori della Costituzione guidano un’Italia autorevoleRoma, 2 giu. (askanews) – “Celebriamo oggi il 77° anniversario della nascita della Repubblica. I valori della scelta del 2 giugno 1946, trasfusi nella Carta costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita, continuano a guidarci nel cammino di un’Italia autorevole, protagonista in quell’Unione Europea che abbiamo contribuito a edificare”, lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, in occasione della Festa della Repubblica. “Libertà, uguaglianza, solidarietà, rispetto dei diritti dei singoli e delle comunità sono pilastri fondamentali della nostra Carta costituzionale”; ha ricordato il capo dello Stato.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un videomessaggio attraverso Rai Italia, oggi si è inoltre rivolto in particolare agli italiani all’estero. “Oggi, lavorare all’estero, non dovrebbe più rappresentare, per nessuno, una scelta obbligata – non priva di disagi e di rischi – bensì una opportunità, specialmente per i giovani. È responsabilità, della Repubblica, far sì che si tratti di libera scelta”, ha detto Mattarella. “Si tratta di passare dalla ‘fuga’ dei cervelli, alla – circolazione – dei talenti; alimentando un circuito, virtuoso, di capacità e di competenze”, ha aggiunto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un videomessaggio agli italiani all’estero attraverso Rai Italia. Per il capo dello Stato “l’influenza dei nostri concittadini – con la cultura e il modo di vivere che sono loro propri – è preziosa” perché “la Repubblica, si sviluppa e progredisce, chiamando a raccolta le, proprie, energie di grande qualità. Per voi, dà testimonianza il vostro vissuto; la vostra intelligenza; la vostra esperienza; la vostra – capacità – di creare reti e canali di comunicazione; di essere ponti, e testimoni, dei valori della peculiarità italiana, a confronto costruttivo con le esperienze e le peculiarità di altri. La Repubblica – ha concluso – siete anche voi!”.

Festa della Repubblica, Meloni: dobbiamo remare tutti nella stessa direzione

Festa della Repubblica, Meloni: dobbiamo remare tutti nella stessa direzioneRoma, 2 giu. (askanews) – “La comunità nazionale la Patria è questo: la dimensione di sacrifici che si compiono insieme per chi lo ha fatto prima di noi e per noi che lo facciamo verso gli altri”, così la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della festa della Repubblica.

“Questa è la festa di una comunità consapevolezza” e ci serve a ricordare “che quello che abbiamo qualcuno lo ha costruito, niente è calato così per caso” ma è anche un’occasione per capire che “o ci mettiamo a lavorare tutti insieme capendo che siamo tutti parte della stessa comunità o nessuno da solo può uscire dalla crisi”, ha sottolineato Meloni. Dalle “difficoltà usciamo solo insieme – insiste la premier -, serve che ciascuno faccia la sua parte perché nessuno da solo può risolvere i problemi. Dobbiamo capire che siamo legati e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione”, ha concluso.

Bonomi: la Ue adotti una politica industriale comune

Bonomi: la Ue adotti una politica industriale comuneMilano, 2 giu. (askanews) – “Abbiamo richiamato l’attenzione sulla necessità che l’Europa adotti una politica industriale comune e abbandoni l’impostazione dirigista assunta su alcuni provvedimenti, come quello sull’automotive e sul packaging”. Questo il commento del presidente di Confindustria Carlo Bonomi in occasione del Copres Business Europe in corso a Madrid. L’associazione delle industrie europee, composta da 40 federazioni industriali europee, si è riunita in Spagna su invito della CEOE, la Confederazione degli imprenditori spagnoli, in vista dell’assunzione della Presidenza di turno dell’Ue da parte del governo iberico.

“Tutti i Paesi sono pienamente concordi sul principio della neutralità tecnologica per affrontare le transizioni in atto – ha chiarito Bonomi. Inoltre, in vista delle elezioni europee del 2024 gli industriali europei ritengono necessario che l’Ue si posizioni come continente industriale, che governi adeguatamente e nei tempi corretti le transizioni ambientali e digitali e che si impegni verso una maggiore autonomia sulle materie prime e sulle tecnologie chiave, tra cui le terre rare, i semiconduttori e i pannelli solari, l’intelligenza artificiale. È fondamentale – ha aggiunto il leader degli industriali italiani – consentire un approvvigionamento energetico a prezzi competitivi e, in questo senso, l’UE deve dotarsi di un mercato dell’elettricità con investimenti a lungo termine perché su queste sfide si giocherà il futuro del nostro manifatturiero”. Tra i temi al centro della riunione tra le Confindustrie europee anche il nuovo Patto di Stabilità e Crescita che, secondo Carlo Bonomi “è cruciale che salvaguardi e favorisca gli investimenti”.

2 giugno, Mattarella: da Forze Armate contributo a pace nel mondo

2 giugno, Mattarella: da Forze Armate contributo a pace nel mondoRoma, 2 giu. (askanews) – “Ai valori della Repubblica e della Costituzione si ispira l’azione delle Forze Armate, che contribuiscono in maniera significativa alla cornice di sicurezza della nostra comunità nazionale e alla causa della pace nel mondo”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al capo di Stato maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone in occasione della Festa della Repubblica.

“La comunanza di intenti e la sinergia che esprimono con i contingenti di altri Paesi, nell’ambito delle missioni determinate dalla comunità internazionale sono elementi cruciali per la costruzione di una architettura di sicurezza condivisa, fondamento di stabilità sociale e benessere collettivo”, ha aggiunto il capo dello Stato. Il Presidente della Repubblica ha iniziato le celebrazioni per il 2 giugno a piazza Venezia per l’omaggio all’altare della Patria. Insieme al ministro della Difesa Guido Crosetto ha salutato i rappresentanti delle forze militari e deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto, presenti la premier Giorgia Meloni e i presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana.

2 Giugno, Urso da Washington: Italia Paese forte e affidabile

2 Giugno, Urso da Washington: Italia Paese forte e affidabileNew York, 2 giu. (askanews) – “L’Italia è un Paese forte, affidabile, che si assume le proprie responsabilità ed assolve ai propri doveri, in Europa, nei Balcani, nel Mediterraneo, in Africa, nel grande Medio Oriente”, ha detto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo alla celebrazione della Festa della Repubblica presso l’ambasciata italiana a Washington, alla presenza oltre mille esponenti del mondo imprenditoriale e politico statunitense e italiano.

Urso ha elencato poi gli strumenti che provano tale affidabilità: “la politica, la diplomazia, promuovendo lo sviluppo economico e lo Stato di diritto, la nostra cultura e la nostra lingua, espressione di valori universali, dei valori e dei diritti della persona” Il ministro ha voluto ricordare particolarmente le Forze Armate, soprattutto quelle schierate in Kosovo, per evitare che la situazione degeneri. “A loro, ai nostri militari feriti, giunga in questo giorno da Washington il saluto e la riconoscenza della Comunità nazionale”, ha detto Urso strappando l’applauso dei presenti.

Un altro applauso è stato riservato all’Ucraina. Il ministro ha ricordato di essere stato a Kiev due volte “per sostenere la battaglia del popolo ucraino per la liberta e l’indipendenza del loro Paese”, definito dal ministro la “nuova frontiera dell’Occidente”, mentre arrivano proposte di integrazione di Kiev nella Nato e nell’Unione europea.

Europarlamento approva norme su dovere diligenza delle imprese

Europarlamento approva norme su dovere diligenza delle impreseBruxelles, 1 giu. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha adottato, oggi a Bruxelles, con 366 voti a favore, 225 contrari e 38 astensioni, la sua posizione sulla direttiva per la “il dovere di diligenza da parte delle imprese” (“corporate due diligence”), che ora dovrà negoziare con il Consiglio Ue per arrivare a un accordo sul testo finale, si spera entro la fine della legislatura.

Secondo la posizione adottata dal Parlamento europeo, che sostanzialmente sostiene e rafforza la proposta originaria della Commissione (mentre il Consiglio Ue mira ad annacquarla in diversi punti), le società attive nell’Ue dovranno garantire che le proprie attività e quelle di tutte le aziende coinvolte nella  loro catena del valore rispettino i diritti umani, sociali e ambientali tutelati dalle convenzioni e dai trattati internazionali.   Il voto ha segnato il sostanziale fallimento del tentativo degli eurodeputati della destra, soprattutto del gruppo conservatore e di una parte del Ppe, di stravolgere, con una lunga serie di emendamenti presentati all’ultimo momento, il testo che era stato approvato dalla commissione europarlamentare competente (commissione Affari giuridici), e sostenuto dalla relatrice, la socialista olandese Lara Wolters.

I nuovi emendamenti della destra miravano in particolare: 1)a escludere il settore finanziario dal campo di applicazione della direttiva; 2) a evitare di attribuire agli amministratori delle imprese una diretta responsabilità dell’attuazione del dovere di diligenza e di vigilanza; 3) a eliminare l’obbligo per le società di sviluppare e attuare dei piani di transizione ambientale con obiettivi di sostenibilità e scadenze per realizzarli; 4) a cancellare gli articoli che legano i premi nella retribuzione dei manager al raggiungimento degli obiettivi di questi piani aziendali; 5) a eliminare i riferimenti precisi ai trattati internazionali (come quello di Parigi sul clima o come la Convenzione sulla biodiversità) per definire la responsabilità per danni ambientali che le aziende potranno essere chiamate a risarcire; 6) a limitare il dovere di vigilanza delle imprese europee solo a una parte delle proprie catene del valore.     Questi emendamenti sono stati quasi tutti respinti, con una sola eccezione notevole: gli emendamenti 391 e 405 (identici) che sopprimono il testo originario dell’articolo 26 in cui si attribuiva agli amministratori delegati delle società la responsabilità della predisposizione delle azioni di diligenza e vigilanza aziendale, con il dovere di riferire ai loro consigli d’amministrazione in merito a queste azioni.  

Secondo il testo approvato, le aziende saranno tenute a identificare e, se necessario, prevenire, far cessare o mitigare, l’impatto negativo che le loro attività hanno su diritti umani e ambiente, come il lavoro minorile, la schiavitù, lo sfruttamento del lavoro, l’inquinamento, il degrado ambientale e la perdita di biodiversità. Le imprese dell’Ue dovranno monitorare e valutare l’impatto sui diritti umani e sull’ambiente dei loro partner lungo tutta la catena del valore, a monte e a valle della produzione, comprese la fornitura di materie prime e componenti, la vendita, la distribuzione, il trasporto, lo stoccaggio, la gestione dei rifiuti. Le aziende europee dovranno sospendere o terminare i rapporti commerciali con le società partner che non consentono il rispetto del dovere di diligenza quando. Per il Parlamento europeo, le nuove norme dovranno interessare le imprese dell’Ue con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore a 40 milioni di euro, indipendentemente dal loro settore di appartenenza (la proposta della Commissione riguardava imprese con 500 dipendenti e un fatturato di 150 milioni di euro, ed escludeva il settore finanziario). Saranno incluse anche società con sede fuori dall’Ue aventi un fatturato superiore a 150 milioni di euro, se hanno generato attività per almeno 40 milioni di euro all’interno dell’Ue.

Le società dovranno attuare dei piani aziendali di transizione verde per mantenere il riscaldamento globale entro il limite di 1,5°. Inoltre, è stato confermato che per le grandi società con oltre 1.000 dipendenti, il raggiungimento degli obiettivi del piano avrà un impatto sulla remunerazione variabile degli amministratori, come i bonus. Le società che non rispetteranno le regole saranno responsabili degli eventuali danni e potranno essere sanzionate dalle autorità di vigilanza nazionali. Le sanzioni comprendono misure quali la pubblicazione dei nomi degli inadempienti( (“naming and shaming”), il ritiro dal mercato dei prodotti dell’azienda, o ammende pari ad almeno il 5% del fatturato netto globale. Le aziende extra-Ue che non rispettano le regole saranno escluse dagli appalti pubblici dell’Unione. I nuovi obblighi si applicheranno alle società tre o quattro anni dopo l’adozione della direttiva, a seconda delle dimensioni. Le imprese più piccole avranno un ulteriore anno di tempo.

Il Parlamento europeo chiede alle aziende di rendere le proprie catene del valore climaticamente neutrali entro il 2050, con un avvicinamento graduale all’obiettivo in cinque fasi annuali, a partire dal 2030. Le organizzazioni della società civile e i sindacati potranno rappresentare in tribunale le vittime di danni dovuti al non rispetto della direttiva; i tribunali potranno ordinare la divulgazione di prove da parte delle aziende, ed emettere ingiunzioni per fermare il danno.