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Manzoni, Mattarella: Colonna Infame monito da ricerca consenso effimero

Manzoni, Mattarella: Colonna Infame monito da ricerca consenso effimeroMilano, 22 mag. (askanews) – “Il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere, sia pure in tempi incommensurabilmente distanti, sui pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per i 150 dalla morte di Alessandro Manzoni.

Per Mattarella lo scrittore fa riflettere anche “sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: ‘Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune’”. “La ‘Storia della Colonna infame’, un capolavoro di letteratura civile, compreso e rivalutato solo a partire dal secolo scorso, ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere, politico, legislativo o giudiziario, si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperità, che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere, produce tragedie, lutti e rovine” ha concluso.

Basket Nba, Carmelo Anthony annuncia il ritiro

Basket Nba, Carmelo Anthony annuncia il ritiroRoma, 22 mag. (askanews) – Carmelo Anthony ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dalla NBA dopo 19 stagioni. L’ex stella di Denver e New York lascia la lega dopo essersi posizionato come il nono miglior marcatore di sempre. Anthony ha annunciato il suo ritiro attraverso la pubblicazione di un video sui social media in cui ha sottolineato che “è giunto il momento per me di dire addio”.

Dice addio al basket una delle icone della NBA degli anni 2000, che nonostante non abbia mai vinto un titolo ha sicuramente segnato per sempre la Lega. Tra Denver, New York, Oklahoma City, Houston, Portland e in ultimo Los Angeles Lakers, Anthony ha collezionato 10 All Star Game e il titolo di miglior marcatore della stagione 2012-13. Da molti è considerato uno dei migliori attaccanti di sempre, e in carriera ha mantenuto 22.5 punti di media. Ma ‘Melo è stato qualcosa di più che un giocatore NBA, è stato un simbolo di Team USA, con cui ha vinto tre medaglie d’oro e una di bronzo alle Olimpiadi. A Syracuse ha vinto il titolo NCAA del 2003, prima di venire scelto come terza chiamata assoluta dai Nuggets nello stesso Draft degli amici LeBron James e Dwyane Wade. L’anno scorso Carmelo Anthony era stato inserito nella lista dei 75 migliori giocatori della storia NBA.

Ciclismo storico, il 28 maggio Eroica Montalcino

Ciclismo storico, il 28 maggio Eroica MontalcinoRoma, 22 mag. (askanews) – Domenica 28 maggio migliaia di ciclisti eroici parteciperanno alla settima edizione di Eroica Montalcino che, da sempre, regala fortissime emozioni non solo a quanti pedalano in sella alle biciclette d’epoca, indossando maglie di lana, lungo le tipiche “strade bianche” della provincia di Siena. Infatti, l’appuntamento con “L’Eroica di primavera” si conferma sempre più l’evento dedicato anche ai collezionisti di viaggi alla scoperta (o riscoperta) dei borghi tra i più belli della Toscana.

Il Festival di Eroica Montalcino Eroica Montalcino dà appuntamento già venerdì 26 maggio con l’apertura del “villaggio diffuso” che interesserà tanti scenari suggestivi del borgo. Dalle ore 17.00, in rapida successione, Montalcino prenderà vita con la “Ciclofficina Eroica”, la mostra di biciclette Colnago “Ciclismo e Arte”, il Registro delle Biciclette Eroiche, l’angolo dedicato a “Terra Eroica”, l’accoglienza di vecchi e nuovi soci del Ciclo Club Eroica, il Mercatino Eroico, “Il Caffè” e la musica Dj Set, allestita a bordo di una “Cinquecento”. Alle ore 17.30 l’appuntamento è al Teatro degli Astrusi per i saluti e per conoscere il progetto della Fondazione Scarponi e di Roy Roger’s relativo alla “Sicurezza in Strada”. Seguirà l’arrivo dei ciclisti degli Amatori di Verrazzano. Infine, tutti a ballare la Disco Dance anni ’90 al Belvedere Bar o a mangiare qualcosa di buono direttamente dal braciere allestito alla Fortezza. Infine, alle ore 20.00 in punto, ci sarà l’accensione delle maglie luminose in piazza e lungo le vie del centro storico. Sabato, il programma si arricchirà con l’apertura della Barberia, l’annullo filatelico speciale, la presentazione del Registro delle Biciclette Eroiche, i laboratori di Educazione ambientale a cura di Sei Toscana, la presentazione di tre interessantissimi libri alle Logge. Poi si potrà assistere alla partenza della pedalata dei Soci del Ciclo Club Eroica con sosta per partecipare alla campagna “adotta un km”. Si potrà partecipare quindi al Gioco del Ciclotappo, assistere al criterium “biciclette anni ’20”, alla premiazione del concorso “Barba e Baffi” e, prenotandosi, intervenire alla cena nei quartieri di Montalcino: Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio. Domenica spazio a tutti i ciclisti che si cimenteranno lungo uno dei cinque percorsi a disposizione. Ma anche chi rimarrà a Montalcino non avrà modo di annoiarsi perché, nell’attesa del ritorno dei ciclisti, sono in programma tantissime iniziative.

Eroica Montalcino si tiene in un territorio che pare incantato: la val d’Orcia, che il mondo intero riconosce per la sua bellezza e i mille panorami, antichi. La corsa si svilupperà tra scenari sorprendenti e inaspettati, colline vergini e campagne lavorate con cura e attenzione, alternate a boschi, foreste e rilievi aridi e brulli. Un contrasto che ha ispirato tanti artisti lungo il cammino che da Siena dirige a Sud. Montalcino ha origini medievali e sorge tra la Val d’Orcia, la val d’Arbia e la valle dell’Ombrone. Da secoli dà accoglienza ai pellegrini che si muovono lungo la via Francigena. Il borgo medievale è protetto da un’imponente cinta muraria scandita da poderosi torrioni e dalla Fortezza che domina le valli. Fulcro di Eroica Montalcino 2023 sarà, come sempre, piazza del Popolo con Le Logge e l’alta torre di Palazzo dei Priori, simbolo di Montalcino. Quando si parla di Montalcino il pensiero corre immediatamente al Brunello, prodotto in un’area di 2100 ettari dei 31.000 complessivi della cittadina. Un numero fermo per volontà dei soci del Consorzio che tutela il disciplinare di un vino sempre più apprezzato in tutto il mondo.

A Roma “Reclamatio Terra”, per riflettere sul cambiamento climatico

A Roma “Reclamatio Terra”, per riflettere sul cambiamento climaticoRoma, 22 mag. (askanews) – Dopo il successo della mostra “Sotto i Raggi del Sole” lo scorso ottobre presso la Villa di Massenzio e il Mausoleo di Romolo a Roma, arriva un nuovo progetto espositivo, “Reclamatio Terra. Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente”, dedicato al tema del futuro del Pianeta e alla necessità di costruire un nuovo rapporto Uomo/Natura, per riflettere sul problema del cambiamento climatico con una particolare attenzione agli oceani in occasione del “World Oceans day” dell’8 giugno. La collettiva verrà ospitata presso il Piano Nobile di Palazzo Falconieri, sede dell’Accademia d’Ungheria in Roma, da giovedì 8 giugno a lunedì 12 luglio 2023. La mostra, a cura di Antonietta Campilongo con testi di Alice Straffi e promossa dall’Associazione Neworld ETS, che conta 28 artisti e circa 40 opere esposte, è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 19.30.

“Reclamatio Terra”, progetto espositivo sperimentale che si è andato sviluppando nel tempo intorno a un’indagine critica su un tema di grande attualità, si propone come una forma di narrazione collettiva, aperta a contributi artistici che affrontino problemi legati all’etica, alla definizione della corrispondenza culturale e al rapporto tra uomo e ambiente per diffondere consapevolezza e stimolare il maggior numero di persone a prendersi cura del Pianeta. Lo scopo è comunicare, attraverso l’arte e la cultura, una coscienza sui problemi dell’ambiente, e determinare volontà e capacità di reagire al degrado, utilizzare al meglio le risorse che il pianeta Terra offre, ricordando sempre che sono deperibili. In mostra gli artisti ungheresi Veronika Palkovics, Villo Steiner e Klára Várhelyi, gli italiani Rosella Barretta, Juna Cappilli, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Silvano Corno, Alessandro Di Francesco, Alexander Luigi Di Meglio, Alexandre di Portovenere, Lean (Andrea Leonardi), Valentina Lo Faro, Maria Pia Michieletto, Lucia Nicolai, Enrico Porcaro, Gabriella Porpora, Loredana Raciti, Fabio Romoli, Loredana Salzano, Stefania Scala, Sound of clay (Elena Urbani, Fabiola Arcuri), Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli e Tommaso Maurizio Vitale. Special Guest, Adriana Pignataro.

“Adriana Pignataro è tutta orientata verso una dimensione astraente dove il tema dell’equilibrio è determinante come presupposto generale della sua poetica – ha spiegato lo storico dell’arte Claudio Strinati – risente forse della civiltà del “collage” trasfigurata in una pittura fatta di frammenti, campiture, volumi, spazi che sembrano ereditare il grande filone della Pop Art italiana ma con un respiro invero vastissimo che congloba tante diverse esperienze in uno stile e in un sistema di organizzazione dell’immagine in cui il fattore del dualismo è costantemente presente nell’idea di una contrapposizione che è di fatto, fratellanza”.

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle arti

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle artiRoma, 22 mag. (askanews) – Si apre al pubblico venerdì 2 giugno il progetto Artlab Eyeland – l’isola delle arti, promosso e organizzato da PhEST – associazione culturale che realizza il Festival Internazionale di fotografia e arte a Monopoli – con il sostegno del Comune di Taranto attraverso il Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto e con il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo. E la partnership dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e di Programma Sviluppo. Il progetto, che in queste settimane ha già coinvolto i tarantini in workshop e iniziative, vuole raccontare la rinascita di Taranto attraverso varie forme di espressione artistica proposte ai visitatori e ai cittadini in forma partecipata e collaborativa.

Dalle opere di street art, ai progetti fotografici e di design, dai suoni raccolti dalla strada e trasformati in musica, alla poesia, all’arte contemporanea e al teatro. Molti autori di fama internazionale, da Sam Gregg, fotografo ritrattista e documentarista londinese al collettivo Mentalgassi e altri esporranno le loro opere a Taranto e saranno presenti in residenze d’artista per dare vita a progetti d’arte con il coinvolgimento degli abitanti. Artlab Eyeland diventa così l’isola delle arti, un organismo vivo che per i prossimi mesi si lascerà trasformare da artisti nazionali e internazionali e dagli abitanti della Città Vecchia in una sorta di laboratorio permanente, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e Rica Cerbarano, e la curatela per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Un progetto che, attraverso l’arte, la fotografia e il design contribuisce alla rinascita di una città che sta diventando sempre più la culla di importanti eventi culturali di respiro internazionale: dall’imminente Map Festival che mette in relazione musica e architettura, alle varie edizioni di Trust, il festival di street art citato dalle principali riviste di settore, fino all’edizione pilota della Biennale del Mediterraneo di Architettura e Arte Contemporanea del 2024. Il racconto di Taranto si strutturerà attraverso laboratori, workshop, esposizioni diffuse ed eventi outdoor, momenti che troveranno nella poesia metropolitana – voce dello spazio urbanizzato e dei cittadini – il perfetto accompagnamento; palazzi, strade e impalcature saranno a disposizione di differenti discipline di artisti locali e internazionali. Una mostra concluderà la call for artists Isola Madre rivolta agli artisti di Taranto e provincia e realizzata in collaborazione con Salgemma.

La Torre dell’Orologio sarà la sede delle attività laboratoriali, Palazzo Galeota e Palazzo De Notaristefani ospiteranno alcune delle mostre più attese e dal 23 giugno anche il Chiostro di San Francesco diventerà uno spazio espositivo grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che mette a disposizione la splendida location del dipartimento jonico dell’Università nella Città Vecchia. Fra le strade della Città dei due mari sarà possibile incontrare artisti internazionali impegnati in laboratori e ai quali saranno dedicate mostre ed eventi di grande impatto. Tra questi: Sam Gregg, uno dei primi grandi ospiti delle residenze d’artista, dal 24 aprile, ha già realizzato – oltre al lavoro in residenza sugli abitanti della Città Vecchia che sarà allestito in esterni proprio sull’isola – un laboratorio di fotografia rivolto ai giovani tarantini, i cui lavori finali verranno esposti durante Artlab Eyeland. Il fotografo londinese presenzierà inoltre alla sua mostra personale a Palazzo De Notaristefani, un’esposizione dedicata ad un progetto ancora in corso e realizzato interamente sulla città di Napoli nell’arco di una decina d’anni. Alex Palmieri, a cui va l’onore di aprire la manifestazione con il dj set del 2 giugno, sarà il protagonista – dal 28 giugno al 14 luglio – di un laboratorio di produzione musicale, durante il quale i partecipanti impareranno attivamente a raccontare la città e a promuovere la sua bellezza per mezzo di registrazioni ambientali; i presenti potranno produrre una traccia musicale interamente scritta con i suoni della Città Vecchia. Il corso di Alex Palmieri sarà quindi orientato all’ascolto come visione e comprensione di un luogo abitato dalle anime che lo vivono e come unico senso per esplorare la città. Caos, nome d’arte di Dario Pruonto, sarà a Taranto dal 29 maggio al 15 giugno e presenterà al pubblico un progetto di arte partecipata, che coinvolgerà i cittadini in attività di rigenerazione urbana, allo scopo di creare coesione sociale e favorire la cittadinanza attiva e l’ascolto generativo. Di origini milanesi, Dario Pruonto è un artista pubblico e figura di riferimento della street poetry italiana; la sua ricerca esplora il rapporto tra arte visiva, linguaggio e contesto urbano e tocca temi complessi quali l’incomunicabilità, il confine e la relazione. Ogni capacità e conoscenza, ogni punto di vista, rappresenterà quindi una parte del progetto realizzato tra le vie di Taranto, con un profondo senso etico e un valore sociale. Non la cittadinanza al servizio dell’artista, ma l’artista al servizio della cittadinanza. Il collettivo tedesco Mentalgassi sarà presente in due momenti distinti: dal 23 al 26 maggio, per fotografare gli abitanti della Città Vecchia, e dal 7 all’11 giugno, per l’allestimento collettivo dell’opera finale. Mentalgassi è un collettivo di artisti che opera a livello internazionale nel campo della fotografia e degli interventi urbani; la loro attività artistica è votata allo stravolgimento della forma e degli utilizzi di oggetti di uso quotidiano, creando momenti sorprendenti. Combinano fotografia, manipolazione delle immagini, scultura e street art ed espongono en plein air nei contesti metropolitani. La mostra è a cura di Rica Cerbarano che firma anche le mostre fotografiche dedicate a Polina Osipova, designer e artista della Repubblica Ciuvascia della Federazione Russa che ha recuperato le tradizioni ancestrali delle donne del suo popolo per sfidare i limiti del suo paese e della sua cultura e Mous Lamrabat che con From Morocco to the World ridefinisce i codici della moda e del lusso sullo sfondo del meraviglioso paesaggio naturale del suo Paese.

Arianna Rinaldo firma invece la curatela delle mostre fotografiche: Where Do We Go When The Final Wave Hits di Arko Datto, artista indiano, esploratore e critico dell’era digitale, che si propone con questa selezione di immagini di indagare la distopia dell’imminente apocalisse ambientale nei contesti non urbani della regione del Delta. By an Eye Witness di Azadeh Akhlaghi, un dialogo visuale fra chi resta e chi va via, tra la morte, con gli spiriti, i rimpianti ed i ricordi, e la vita realizzato dall’artista iraniana già assistente alla regia di Abbas Kiarostami e fotografa di fama internazionale. Arquitectura Libre di Adam Wiseman, fotografo messicano con approccio fotogiornalistico al rapporto tra immagine e realtà, che esplora l’idea di casa non a partire dalla sua funzione, ma come simbolo. Le exhibition di arte contemporanea sono curate da Roberto Lacarbonara: La riappropriazione della città dell’architetto, designer, artista, teorico e storico dell’architettura Ugo La Pietra, “ricercatore nelle arti visive” che illustra come riappropriarsi della città per mezzo di operazioni comportamentali e non di interventi fisici.

Costruire, installazione di scarti delle produzioni industriali che vuole alludere alla progressiva urbanizzazione del paesaggio reale, firmata dal romagnolo Marco Neri che dedica la sua ricerca artistica al recupero della pittura. After After Love, installazione ambientale in legno e vetro ispirata alla “casa fai-da-te” del film “One week” di Buster Keaton in proiezione grazie alla Cineteca di Bologna e realizzata dal duo artistico napoletano Vedovamazzei (Simeone Crispino e Stella Scala) con grande ironia, sperimentazione e gioco mettendo in discussione la nostra identità e le nostre certezze.

Pnrr, Salvini: obiettivo del governo è spendere bene tutti i fondi

Pnrr, Salvini: obiettivo del governo è spendere bene tutti i fondiMilano, 22 mag. (askanews) – “Un quotidiano oggi riportava parole mai pronunciate dal ministro Fitto, con il quale mi sono sentito questa mattina: l’obiettivo per quello che mi riguarda, e riguarda l’intero governo, è spendere bene e spendere tutti i fondi del Pnrr, soprattutto quelli delle infrastrutture”. Lo ha detto il vicepremier, Matteo Salvini, in collegamento con il Forum dello shipping di Trieste.

“Non è in agenda né la restituzione dei fondi né la mancata spesa dei fondi. Al massimo si possono rimodulare da alcune voci ad altre voci”, ha chiosato Salvini.

Pnrr,Pd assume iniziativa:Governo alle Camere e Parlamento voti

Pnrr,Pd assume iniziativa:Governo alle Camere e Parlamento votiRoma, 22 mag. (askanews) – “Il governo la smetta di fare pasticci sul PNRR. Dopo le parole del ministro Fitto è necessario un passaggio parlamentare che dia certezze: il Pd propone che si voti alla Camera e al Senato un atto di indirizzo che faccia chiarezza sulle scelte che il governo intende fare”. Lo annunciano i capigruppo dem Francesco Boccia e Chiara Braga.

“C’è una Regione sommersa dall’acqua e un Paese attonito di fronte a distruzione e sofferenza. Non c’è tempo da perdere. La messa in sicurezza del territorio – è una priorità assoluta, vanno utilizzate tutte le risorse disponibili. Di fronte a questo quadro, il governo pensa bene di abbandonare risorse preziose del Pnrr nato come risposta solidale di un’Europa sconvolta dalla pandemia, e di dire che queste risorse non possono servire per investimenti nelle infrastrutture ma vanno usate per incentivi alle imprese, cioè ai privati”. “Quel piano condiviso a livello europeo – sottolineano i capigruppo Pd- è finalizzato a rispondere alle sfide delle transizioni che abbiamo di fronte, e la parole del ministro ci confermano che il governo non condivide quelle finalità e che sul PNRR è in stato confusionale. Le parole “dal sen fuggite” del ministro Fitto, parole di resa, sono gravi e inaccettabili: da mesi chiediamo di conoscere i progetti fattibili, le modalità di gestione dei fondi, la disponibilità dell’Europa ad accettare modifiche al piano. Il tempo è scaduto: venga in Parlamento a dirci cosa vuole fare pensando per una volta al bene del paese e non alla propaganda”.

Coldiretti: a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna sono a rischio 50mila posti

Coldiretti: a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna sono a rischio 50mila postiMilano, 22 mag. (askanews) – Nelle aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna sono a rischio lungo l’intera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione. E’ quanto sottolinea Coldiretti dopo un primo monitoraggio nelle zone alluvionate dove ai danni sulla produzione agricola si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse, senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali.

L’alluvione ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa un terzo del grano tenero nazionale, in un contesto internazionale particolarmente difficile. Ma l’esondazione ha sommerso anche i frutteti “soffocando” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare quasi 15 milioni di piante tra pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi. Grosse difficoltà anche per i 250mila bovini, maiali, pecore e capre allevati nelle stalle della Romagna alluvionata dove si contano anche circa 400 allevamenti avicoli, tra polli, galline da uova e tacchini dove secondo la Coldiretti si evidenziano diverse situazioni di criticità con migliaia di animali morti e affogati. Consistente anche la produzione di mais, orzo, girasole, soia, erba medica e molto rilevante dal punto di vista economico sono le colture da seme per cereali, bietole, girasole, erba medica ed ortaggi con migliaia di ettari coltivati completamente coperti dal fango. Sott’acqua anche ulivi e vigne che sono stati anche travolti dalle frane nelle aree collinari.

“Serve garantire l’arrivo degli aiuti nel minor tempo possibile e dare a queste zone martoriate la possibilità di riparare i danni e ripartire al più presto con strumenti di intervento straordinari per garantire il salvataggio e la continuità delle filiere agricole del territorio colpito” afferma la Coldiretti che è impegnata in una capillare azione di solidarietà con una raccolta fondi con l’intento di alleviare le sofferenze di chi si trova ad attraversare un momento difficilissimo.

Pnrr,Pd:il Governo alza bandiera bianca, porta Italia a sbattere

Pnrr,Pd:il Governo alza bandiera bianca, porta Italia a sbattereRoma, 22 mag. (askanews) – “Sarà sbagliato il titolo, ma il senso delle dichiarazioni del ministro Fitto è chiaro: il PNRR va buttato via e riscritto perché l’Italia è e rimarrà non in grado di realizzare i progetti del Piano. Bandiera bianca, dunque. Dopo aver perso sette mesi evocando una revisione del piano che nessuno a Roma e a Bruxelles, ha ancora visto, e dopo aver deciso un cambio di governance che rischia di farne perdere altrettanti, siamo alla resa incondizionata da parte di un governo che ogni giorno di più dimostra di non credere al PNRR. Ma con le chiacchiere di Fitto e la totale inconcludente del governo Meloni l’Italia sta andando dritta contro un muro, questa è l’unica, amara verità: stiamo perdendo tempo, soldi e credibilità internazionale”. Lo dichiara il responsabile Economia del Pd Antonio Misiani.

A Rimini dal 23 al 30 maggio una mostra e un convegno su Memorial

A Rimini dal 23 al 30 maggio una mostra e un convegno su MemorialRoma, 22 mag. (askanews) – Nell’ottobre 2022 hanno ricevuto il Nobel per la Pace per la loro coraggiosa opera di memoria collettiva di un popolo. Parliamo dell’associazione Memorial di Mosca, che solo un paio di mesi prima al Meeting di Rimini era stata raccontata in una mostra. Mostra che dal 23 al 30 maggio torna, in versione itinerante, nella città, Rimini, che l’ha lanciata, in particolare sarà esposta presso la Biblioteca Comunale Galleria dell’Immagine.

“Uomini nonostante tutto – Storie da Memorial” è il titolo della mostra che nasce da due percorsi espositivi realizzati negli ultimi anni a Mosca dal Memorial, sulla base dei propri archivi e collezioni museali: il primo, dedicato alle lettere che i padri scrivevano ai figli e alle famiglie dai lager; il secondo, sull’universo femminile nei lager, sui piccoli oggetti (ricami, disegni, pupazzetti), che le madri in lager confezionavano per i figli, nel disperato tentativo di mantenere vivo un legame. Attraverso gli scambi epistolari e gli oggetti ritratti – a volte poveri, ingenui, a volte testimoni di una sorprendente creatività – emergono storie straordinarie di umanità, di amicizia, di dolore e di verità, che documentano la passione per l’uomo che si conserva nelle più intime fibre della persona. In ogni sezione si alternano «voci» che sottolineano le condizioni disumane, volte a umiliare, annichilire la persona e altre che parlano della dignità riconquistata, di un bene che può risplendere ovunque e, nonostante tutto, consentire di restare uomini. La mostra è costruita su testi, video e foto.

In occasione della mostra, giovedì 25 maggio 2023, ore 19.00, presso il Cortile della Biblioteca Comunale di Rimini, si terrà l’incontro Ritessere i fili della pace, da dove ripartire? Interverranno: monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo metropolita della Madre di Dio di Mosca; Elena Mazzola, presidente della ONG Emmaus, Kharkiv, Ucraina; Adriano Dell’Asta, docente di Lingua e Letteratura russa all’Università Cattolica di Brescia La mostra e l’incontro pubblico sono gli eventi riminesi di “Meet the Meeting – Verso il Meeting 2023”, il primo appuntamento che lancerà la 44ma edizione del Meeting di Rimini e che ne inaugurerà il cantiere.

Meet The Meeting è un evento diffuso su tutto il territorio nazionale e all’estero, a cui aderiscono oltre 60 città. L’obiettivo è anticipare i principali temi e contenuti del Meeting 2023 con un particolare invito a sostenerne la costruzione: anche quest’anno sarà infatti possibile donare e ricevere in omaggio un’ottima bottiglia di vino. In ogni città avrà luogo un evento dai connotati diversi, frutto della creatività di tantissime persone che sostengono il Meeting, volontari che sono già all’opera per organizzare nelle proprie città degustazioni, serate musicali, incontri, mostre ed eventi con alcuni dei protagonisti del prossimo Meeting. Sabato 27 maggio, giorno di Meet the Meeting, uscirà un video-assaggio che introdurrà il titolo della manifestazione (“L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”) e darà anticipazioni sul programma, dai convegni agli spettacoli, dalle mostre alle iniziative per i ragazzi, fino allo sport, per un Meeting che quest’anno si annuncia più grande, anche per gli spazi occupati in Fiera, e più ricco di proposte.