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Euroleague Basketball, Final Four Kaunas: Filmmaster presenta “Echos of Glory”

Euroleague Basketball, Final Four Kaunas: Filmmaster presenta “Echos of Glory”Roma, 19 mag. (askanews) – Filmmaster rinnova la sua collaborazione con Euroleague Basketball per la 2023 Turkish Airlines Euroleague Final Four Kaunas, che si svolgerà presso la Zalgirio Arena di Kaunas, in Lituania, dal 19 al 21 maggio 2023.

Anche per l’edizione 2023 della più importante competizione europea di basket per club, infatti, Filmmaster sarà protagonista della scena, curando l’ideazione, la produzione e la realizzazione degli show pre-gara e del primo half-time show della storia del torneo, introdotto proprio quest’anno nel palinsesto della Turkish Airlines Euroleague Final Four. Sarà il tema Echoes of Glory a rappresentare l’essenza e lo spirito degli show: momenti di grande coinvolgimento dove l’intrattenimento stesso diventerà una vera e propria esperienza. Le straordinarie performance live, il loro connubio perfetto con l’innovazione tecnologica e la Realtà Aumentata, la passione profonda che il gioco del basket riesce ad esprimere tra i suoi appassionati ed il sapiente knowhow di Filmmaster saranno gli ingredienti della magia che coinvolgerà la Zalgirio Arena in quello che sarà uno spettacolo senza precedenti.

Scanditi dalle note di DJ Dynoro – artista e produttore lituano di fama internazionale – e dalle performance del corpo di ballo V-Team, i pre-game show metteranno in scena un format totalmente rinnovato ed inedito, che trova nell’incontro tra la Realtà Aumentata e gli elementi cinetici della scenografia il suo incastro perfetto. Un’onda energetica sprigionata dalla consolle che raggiungerà i tifosi presenti sugli spalti della Zalgirio Arena propagandosi fino al pubblico a casa, in un’esaltazione del profondo spirito di appartenenza e passione incarnati dal gioco del basket e tratti distintivi anche della Turkish Airlines Euroleague Final Four. Un crescendo di pathos, bellezza e coinvolgimento che culminerà nella rivelazione trionfale e celebrativa del trofeo. Emozione, passione, condivisione ed energia saranno protagoniste anche del primo half-time show della storia della Turkish Airlines Euroleague Final Four, uno spettacolo che segna un nuovo capitolo nell’evoluzione della fan-experience legata alla manifestazione. Nei tre minuti di show, infatti, i tifosi della Zalgirio Arena saranno metaforicamente “accolti” sullo stesso terreno di gioco dei loro beniamini sportivi grazie alla musica di DJ Dynoro e alle coreografie di V-Team, protagonisti assoluti dello spettacolo, a sugellare la partecipazione totale e totalizzante ad un’esperienza unica, straordinaria ed esclusiva.

“Il basket incarna l’impegno, la determinazione e la passione; promuove l’integrità e la perseveranza. Tutti valori che ci hanno guidato in questi mesi di preparazione per creare un’esperienza immersiva unica”, sottolinea Antonio Abete, Presidente di Filmmaster. “La missione di Filmmaster è portare il valore aggiunto ad un appuntamento ormai consolidato per gli amanti di questo sport, e lo fa utilizzando le tecnologie più innovative e la propria esperienza. Show di questa portata meritano di essere esaltati come mai prima d’ora: l’experience ha un valore sempre maggiore, ne è riprova il fatto che grandi brand continuano ad investire in questo tipo di eventi, amplificandoli con partnership importanti – Turkish Airlines e Sony, in questo caso – contribuendo ad arricchire la trama dello show con contenuti dedicati ed esclusivi”, conclude Antonio Abete. Le partite della Turkish Airlines Euroleague Final Four Kaunas 2023 – trasmesse, in Italia, su Sky Sport in diretta TV e, in live streaming, su Sky Go, Now TV ed Eleven Sports – vedranno sfidarsi Barcellona, Monaco Olympiakos e Real Madrid.

Per Berlusconi le cure proseguono ad Arcore

Per Berlusconi le cure proseguono ad ArcoreMilano, 19 mag. (askanews) – Visite ridotte al minimo, monitoraggio medico continuo, con tutte le attrezzature necessarie a disposizione in casa. Silvio Berlusconi è rientrato ad Arcore dopo 45 giorni di ricovero all’ospedale San Raffaele, ma dovrà continuare a rispettare un regime di assoluta cautela, almeno nei primi giorni.

Villa San Martino è stata dotata di tutte le strumentazioni necessarie, dedicando un’ala della residenza alle cure del leader di Forza Italia, con una sorveglianza medica fissa. Lo stesso Zangrillo, almeno nei primi giorni, dovrebbe recarsi quotidianamente a visitare l’ex premier. E su consiglio del professore, le visite saranno ridotte al minimo indispensabile, e con le stesse modalità di cautela che venivano adottate in ospedale: un visitatore alla volta, con le protezioni necessarie per evitare il rischio di nuove infezioni, come quella che ha causato il lungo ricovero al San Raffaele. 

Giro d’Italia, tappa accorciata di 127 km per maltempo

Giro d’Italia, tappa accorciata di 127 km per maltempoRoma, 19 mag. (askanews) – E’ partita alle ore 15 la tredicesima tappa del Giro d’Italia con arrivo a Crans Montana. Una tappa accorciata di 127 km rispetto alla versione originaria di 207 km. A causa della neve e del rischio slavine non si farà il Colle Gran San Bernardo, originaria Cima Coppi del Giro a 2.469 metri (spostata ai 2.304 metri delle Tre Cime di Lavaredo). Non sarà più il tappone alpino disegnato in origine, senza il Gran San Bernardo, ma sono state mantenute nel percorso le due ascese finali alla Croix de Coeur (15,4 km all’8,8% di pendenza media) e Crans Montana (13 km al 7,2% medio). I corridori sono stati trasportati oltre il passo del Gran San Bernardo partendo da La Chable e non da Borgofranco d’Ivrea, con due salite confermate (Croix de Coeur e Crans Montana) per circa 80 km totali. Polemiche dalla Regione Valle d’Aosta per il taglio del percorso: “Spiace soprattutto per i disagi causati alla nostra popolazione per la sospensione della circolazione in alcune importanti arterie viarie, richiesta dall’organizzazione del Giro per la sicurezza della corsa. La nostra regione risulta particolarmente penalizzata dalla modifica del programma di oggi, dopo mesi di lavoro preparatori”. Adam Hansen (presidente della Cyclistes Professionnels Associés) su Twitter: “Le condizioni meteorologiche vissute durante il Giro di quest’anno sono state molto intense. In relazione a questo e alla luce delle previsioni odierne, ieri sera i ciclisti hanno votato – in forma anonima, secondo regolamento – per invocare il protocollo per condizioni meteorologiche estreme e il 90% ha optato per il cambio di percorso. Se qualcuno non è d’accordo con la loro scelta, prendetevela con me. I corridori sono gli eroi di questo sport e credo che dovrebbero concentrarsi esclusivamente sulle loro corse piuttosto che essere soggetti a commenti negativi”.

Il sindaco di Bologna Lepore: stride vedere la Prot. Civile impegnata per Springsteen

Il sindaco di Bologna Lepore: stride vedere la Prot. Civile impegnata per SpringsteenRoma, 19 mag. (askanews) – “Vedere tanta, molta gente della Protezione Civile e forze dell’ordine impegnate” per il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara “un po mi ha fatto male, non mi è piaciuto. Forse un po stride rispetto all’emergenza che stiamo vivendo. Probabilmente anche l’artista qualche riflessione su come stare vicino alla popolazione la poteva fare”. Lo ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore a Radio Immagina, la web radio del Pd, rispondendo alla domanda di un ascoltatore sull’alluvione che ha duramente colpito l’Emilia-Romagna.

Fiorentina accolta all’aeroporto con cori e tifo da stadio

Fiorentina accolta all’aeroporto con cori e tifo da stadio

Roma, 19 mag. (askanews) – Bagno di folla, all’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, per la Fiorentina reduce dalla trionfale trasferta di Basilea che vale la finale di Conference League per la squadra viola. In centinaia allo scalo fiorentino hanno accolto la squadra tra cori, selfie, fotografie e scene da stadio. L’avversaria sarà il West Ham (che ha superato nell’altra semifinale l’Az Alkmaar), con il quale la squadra viola si contenderà il trofeo a Praga il prossimo 7 giugno. Tra i più acclamati l’allenatore Vincenzo Italiano.

È morto Andy Rourke, il bassista degli Smiths

È morto Andy Rourke, il bassista degli SmithsRoma, 19 mag. (askanews) – Andy Rourke, bassista dei The Smiths, è morto all’età di 59 anni a causa di un cancro al pancreas. Lo ha reso noto il suo compagno e amico Johnny Marr attraverso il suo account Twitter: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Andy Rourke dopo una lunga malattia per cancro al pancreas. Andy sarà ricordato come un’anima gentile e bella da coloro che lo conoscevano e come un musicista estremamente dotato dagli appassionati di musica. Chiediamo privacy in questo triste momento”.

Nel 1982, Rourke ha aderito ai The Smiths, una band guidata dal carismatico vocalist Morrissey e il talentuoso chitarrista Johnny Marr. La sua abilità con il basso e lo stile distintivo hanno contribuito in modo significativo al suono caratteristico della band. Rourke ha suonato e inciso le canzoni più famose degli Smiths, tra cui This Charming Man e There Is a Light That Never Goes Out, così come singoli solisti per il cantante Morrissey dopo lo scioglimento del gruppo nel 1987. Il bassista si è esibito in tutti e quattro gli album in studio degli Smiths: The Smiths del 1984, Meat Is Murder del 1985, The Queen Is Dead del 1986 e Strangeways, Here We Come del 1987. “Non solo il bassista più talentuoso con cui abbia mai avuto il privilegio di suonare, ma anche il ragazzo più dolce e divertente che abbia mai incontrato. La sua eredità musicale rimarrà perpetua”, ha twittato il batterista Mike Joyce. Nel corso della sua decennale carriera, Rourke ha anche registrato album con i Pretenders, Killing Joke, Sinead O’Connor, Aziz Ibrahim (ex Stone Roses) e l’ex chitarrista degli Oasis Bonehead come Moondog One, una band che comprendeva anche Mike Joyce e Craig Gannon

Tre italiane in finale. Nel ’90 fu filotto (e Napoli campione)

Tre italiane in finale. Nel ’90 fu filotto (e Napoli campione)Roma, 19 mag. (askanews) – Quando il campionato italiano era il più bello del mondo. Quando nello stivale arrivavano campioni da ogni angolo del pianeta. Quando incontrare una italiana faceva venire i brividi alle avversarie. Oggi non è così. Oggi le squadre italiane sono temute dalle altre formazioni perché è difficile giocarci contro (vedi Roma o Juventus) o hanno un blasone che merita rispetto (leggi Inter). O infine hanno un entusiasmo tale per le quali nulla è precluso, e l’impresa della Fiorentina a Basilea la dice lunga.

Per quattro volte, tutte racchiuse nei sei anni che vanno dal 1988 al 1994, l’Italia ha portato almeno una propria rappresentante nelle tre finali delle principali coppe europee. E ora ci risiamo: la finale di Europa League, in programma mercoledì 31 maggio a Budapest, è Siviglia-Roma. La finale di Conference League, che si terrà a Praga il 7 giugno, sarà Fiorentina West-Ham. Due sfide che si uniscono alla magica notte di Istanbul che il 10 giugno vedrà contrapporsi Manchester City e Inter per il gradino più alto della Champions League, principale torneo continentale. Tre italiane nelle finali di coppe europee, insomma: non succedeva da 29 anni, da quegli “aurei” anni Novanta del calcio italiano, quando i nostri club dominavano in lungo e in largo per l’Europa. Nella stagione 1993/94, per la precisione, il Milan di Capello vinse la Champions contro il Barcellona, l’Inter superava il Salisburgo nella finale dell’allora Coppa Uefa, mentre il Parma perdeva contro l’Arsenal il match decisivo di Coppa delle Coppe, trofeo nel frattempo estintosi cui partecipavano tutte le vincitrici delle coppe nazionali. Nella stagione 2022/23 l’Italia ha insomma la possibilità teorica di realizzare il «filotto», aggiudicandosi tutte e tre le competizioni continentali. C’è un unico precedente nella storia: quello della stagione 1989/90 che precedeva i Mondiali di Italia ’90, quando il Milan vinse la Coppa dei Campioni, la Juventus la Coppa Uefa e la Sampdoria la Coppa delle Coppe. Curiosità nella curiosità: quell’anno lo scudetto andò proprio al Napoli. L’Inter troverà un city stellare. Il cammino dei nerazzurri è stato aiutato un po’ dal sorteggio. Nei gironi capace di eliminare il Barcellona (3-3 al Nou Camp e 1-0 a San Siro) piazzandosi dietro il Bayern di Monaco. Bavaresi che poi hanno trovato disco rosso con il City. Nei turni ad eliminazione diretta fatti fuori Porto, Benfica e MIlan. Sicuramente un cammino non difficilissimo rispetto ad altre squadra. Ma guai a sottovalutare Inzaghi e compagni. In Europa League la Roma affronterà il Siviglia specializzato nella vittoria della seconda competizione continentale. Ne ha vinte tre di fila dal 2014, poi una quarta nel 2020. Ora è arrivata battendo la Juventus in femifinale. Ma la Roma di Mourinho, che lo scorso anno ha conquistato la prima edizione della Conference League è capace di qualsiasi exploit: Salisburgo, Real Sociedad, Feyenoord e Bayer Leverkusen sono cadute sulla strada dei giallorossi. Sesta finale per lo Special One e qualificazione Champions dalle coppe. Cosa che Mourinho già ottenne con il Manchester United, pessimo in campionato ma capace di vincere l’Europa League nel 2017. La Fiorentina si affaccia alla finale di Conference League dopo una impresa: sconfitta 2-1 al Franchi dal Basilea ha ribaltato il punteggio vincendo 3-1 in Svizzera. Finalista anche in coppa Italia la squadra di Italiano può raggiungere qualsiasi risultato. Un cammino molto insidioso: Braga, Sivasspor, Lech, ora il Basilea. Contro il West Ham nulla è precluso per un finale di campionato esaltante per la squadra viola. “Abbiamo visto la gioia di Napoli quanso abbiamo giocato al Maradona. Vogliamo regalare qualcosa del genere alla nostra gente” le parole del tecnico gigliato. Coppa Italia e Conference League. Le occasioni sono due.

La Bce: il peggior crollo della domanda di mutui da 20 anni

La Bce: il peggior crollo della domanda di mutui da 20 anniRoma, 19 mag. (askanews) – Nel primo trimestre nell’area euro si è verificato il più drastico inasprimento delle condizioni di erogazione del credito bancario dal 2011, quando avvenne la crisi sui debiti pubblici, e sempre nei primi tre mesi di quest’anno la domanda di mutui da parte delle famiglie ha registrato il crollo più pesante da vent’anni a questa parte. Lo rileva la Banca centrale europea nel bollettino economico. “Le banche hanno segnalato un forte calo della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie”, si legge.

La Bce fa riferimento alla sua ultima indagine sul credito bancario nell’area euro. “Nel primo trimestre – si legge – i criteri per la concessione dei prestiti alle imprese e alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno evidenziato un ulteriore significativo inasprimento, segnalando un perdurante indebolimento della dinamica del credito. L’inasprimento è stato più forte di quanto le banche avessero previsto nel trimestre antecedente e, in prospettiva storica, il suo ritmo per le imprese si è confermato il più intenso mai registrato dalla crisi del debito sovrano dell’area dell’euro nel 2011”. Secondo la stessa Bce a determinare la stretta “sono stati la percezione di maggiori rischi relativi alle prospettive economiche e, in misura minore, la più ridotta tolleranza al rischio da parte delle banche”, oltre ai rialzi dei tassi di interesse di riferimento operati dalla stessa Bce e la contrazione della liquidità che la banca centrale rende disponibile.

Nel frattempo “le banche hanno segnalato un forte calo della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie nel primo trimestre del 2023. Il calo della domanda di prestiti da parte delle imprese è stato il più marcato dalla crisi finanziaria mondiale, mentre la contrazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie – rileva la Bce – è stata la più elevata dall’avvio dell’indagine nel 2003”. Secondo l’istituzione questa flessione della domanda di prestiti “è stata superiore alle aspettative” delle stesse banche, che “hanno segnalato che il livello generale dei tassi di interesse è stato il principale fattore alla base” di questo calo. “La contrazione della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni si è confermata significativa ed è stata principalmente trainata dall’aumento dei tassi di interesse, dall’indebolimento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali – si legge – e dal basso clima di fiducia dei consumatori”.

Oms: causa COVID-19 in due anni persi 337 milioni di anni di vita

Oms: causa COVID-19 in due anni persi 337 milioni di anni di vitaRoma, 19 mag. (askanews) – I primi due anni della pandemia di Covid-19 sono costati quasi 337 milioni di anni di vita, causando la morte prematura di milioni di persone. Lo ha rivelato oggi l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) mettendo in evidenza l’impatto devastante della crisi sanitaria causata dalla malattia.

Solo nel 2020 e nel 2021, il Covid ha portato alla perdita di 336,8 milioni di anni di vita in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione. “È come perdere 22 anni di vita per ogni morte in eccesso”, ha spiegato ai giornalisti Samira Asma, vice capo dell’Oms per i dati e l’analisi. E questo calcolo si basa sui dati disponibili nel 2022. Da allora, il bilancio delle vittime ha continuato a salire anche se a un ritmo più lento, spingendo l’Oms a revocare il massimo livello di allerta sanitaria, non senza avvertire che il Covid non era scomparso. Il bilancio ufficiale delle vittime attribuito alla malattia, aggiornato regolarmente dall’Oms, è di 6,9 milioni di persone al 17 maggio. Ma molti Paesi non hanno fornito dati affidabili all’Oms, che stima che la pandemia abbia causato quasi il triplo delle vittime in tre anni, pari ad almeno 20 milioni di morti.

Per questo si basa sul calcolo dell’eccesso di mortalità, definito come la differenza tra il numero effettivo di decessi e il numero di decessi stimati in assenza di pandemia. Questi 20 milioni includono morti dirette per Covid ma anche morti legate all’impatto della pandemia sui sistemi sanitari. Il rapporto odierno ha evidenziato che “disuguaglianze significative sono alla base della distribuzione dei casi e dei decessi di Covid-19, nonché dell’accesso alle vaccinazioni”. L’Oms ha avvertito che la pandemia ha contribuito a far deragliare molti indicatori relativi alla salute migliorati da anni.

La domanda di prestiti crolla ma la Bce insiste sui rialzi dei tassi

La domanda di prestiti crolla ma la Bce insiste sui rialzi dei tassiRoma, 19 mag. (askanews) – Nel primo trimestre di quest’anno si è verificato il peggior crollo da almeno vent’anni a questa parte della domanda di prestiti da parte delle famiglie nell’eurozona, prevalentemente a riflesso del drastico aumento dei tassi operato dalla Bce. E nel suo ultimo Bollettino economico, l’istituzione di Francoforte ribadisce l’intenzione di continuare con questa stretta creditizia: “le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento”, si legge.

Secondo la Bce, anche se è calata l’inflazione dell’area euro resta “troppo elevata da troppo tempo”. E i tassi di interesse “restano lo strumento principale utilizzato per definire l’orientamento di politica monetaria”, che spingendosi in senso restrittivo punta a favorire un abbassamento delle spinte inflazionistiche. La Bce ha avviato la manovra di aumento dei tassi nel luglio del 2022 e da allora li ha complessivamente aumentati di 375 punti base, ovvero 3,75 punti percentuali, con un recente rialzo da 25 punti base anche a inizio maggio. Una stretta da record nella storia dell’istituzione, contro una inflazione galoppante a sua volta a massimi storici.

E da record sono anche gli effetti che questa stretta sta avendo sul mercato del credito. Nel primo trimestre “il calo della domanda di prestiti da parte delle imprese è stato il più marcato dalla crisi finanziaria mondiale, mentre la contrazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie – rileva la Bce – è stata la più elevata dall’avvio dell’indagine nel 2003”. Il riferimento è all’ultima indagine sul credito bancario condotta dalla stessa istituzione. Le banche coinvolte “hanno segnalato che il livello generale dei tassi di interesse è stato il principale fattore alla base” del crollo. “La contrazione della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni si è confermata significativa ed è stata principalmente trainata dall’aumento dei tassi di interesse, dall’indebolimento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali – si legge – e dal basso clima di fiducia dei consumatori”.

La contrazione non è ancora finita, dato che per il secondo trimestre “le banche si attendono un’ulteriore, ma più contenuta, flessione (netta) della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie”. Il tutto mentre gli istituzti di credito stanno a loro volta stringendo i criteri per la concessione dei prestiti. “In prospettiva storica”, rileva ancora la Bce, il ritmo di questa stretta sul credito alle imprese “si è confermato il più intenso mai registrato dalla crisi del debito sovrano dell’area dell’euro nel 2011”.