Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Smentite le previsioni più pessimistiche sull’astensionismo: alle elezioni Comunali l’affluenza è al 59,03%

Smentite le previsioni più pessimistiche sull’astensionismo: alle elezioni Comunali l’affluenza è al 59,03%Roma, 15 mag. (askanews) – Nonostante l’allarme di opinionisti e politici, in zona Cesarini gli elettori smentiscono almeno le previsioni più pessimistiche: nella tornata di elezioni comunali andata in scena domenica 14 e lunedì 15 maggio in 15 regioni a statuto ordinario la chiusura delle urne consegna alla storia un aumento contenuto dell’astensionismo. Il dato definitivo (calcolato su tutte le 5.426 sezioni elettorali) si assesta al 59,03 per cento dei votanti contro il 61,22 del precedente dato storico di riferimento pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno. Poco più del 2 per cento di calo dell’affluenza, un dato che corregge in qualche misura quello della serata di domenica, quando i votanti si erano fermati al 46,38 per cento, segnando un calo del 13 per cento circa rispetto alla precedente tornata elettorale amministrativa.

Molti giornali stamattina avevano messo in evidenza il dato dell’astensionismo in crescita, qualche esponente politico anche nella giornata di oggi lo prende come un segnale di allarme. E’ il caso di Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato ed esponente del M5S, secondo la quale “queste elezioni amministrative confermano la poca partecipazione al voto, sintomo del distacco tra cittadini ed istituzioni”. Per Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, il dato dell’astensione è “negativo per tutti”. “Purtroppo – ha commentato dal canto suo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (Lega) – c’è questa disaffezione che, lo ribadisco, bisogna cercare di contrastare smettendo di cercare di vedere la politica come qualcosa di negativo per cui la gente è convinta che sia inutile andare a votare”.

La scomparsa di Emanuela Orlandi, la Procura di Roma esamina i nuovi documenti inviati dal Vaticano

La scomparsa di Emanuela Orlandi, la Procura di Roma esamina i nuovi documenti inviati dal VaticanoRoma, 15 mag. (askanews) – Sono al vaglio degli inquirenti della Procura di Roma documenti ed atti che la magistratura del Vaticano ha posto all’attenzione dei pubblici ministeri di piazzale Clodio rispetto al caso di Emanuela Orlandi, la ragazza di 15 anni scomparsa nel giugno 1983. Secondo quanto si è appreso nell’ambito del procedimento, aperto lo scorso anno e sulla base della richiesta del Csm su un esposto presentato dalla famiglia di Emanuela – secondo quanto si è appreso – sono anche state già ascoltate diverse persone informate sui fatti.

Dal 18 maggio “Preferirei di no” al Teatro Manzoni di Roma

Dal 18 maggio “Preferirei di no” al Teatro Manzoni di RomaRoma, 15 mag. (askanews) – Un rapporto tra madre e figlia, ma non un conflitto generazionale, quanto piuttosto uno scontro di idee e moralità. È “Preferirei di no”, commedia nata dalla penna di Antonia Brancati in scena al Teatro Manzoni di Roma da giovedì 18 maggio a domenica 4 giugno, interpretata da Ivana Monti e Maria Cristina Gionta. La regia è di Silvio Giordani e le musiche dello spettacolo sono interamente eseguite dal vivo dal grande sassofonista Vittorio Cuculo.

In una casa isolata di campagna, una madre e una figlia si rivedono dopo molti anni, all’inizio stentano persino a riconoscersi. La figlia, manager cinica e pragmatica, la madre stravagante e inselvatichita da una esistenza solitaria lontana dalla città. Tra le due donne molti conflitti irrisolti, centrati soprattutto sulla figura del rispettivo padre e marito. Scopo della visita di Diana, la figlia, è ottenere dalla madre un’intervista con foto a conferma di una vita familiare idilliaca per favorire l’elezione politica del padre. Ma Teresa non è la scorbutica donna di campagna che sembra. È colta, indipendente, schietta fino alla durezza, ma dotata di un sottile senso dell’umorismo. Dall’ostinato, comico rifiuto, dall’incalzante, irresistibile scontro tra le due donne emergerà la verità. “Preferirei di no nasce nel 1994 – ha raccontato l’autrice Antonia Brancati – era l’epoca di tangentopoli, del “così fan tutti”, della sconfitta dell’idealismo, del prevalere della rassegnazione o del pragmatismo ed io volevo scrivere di una donna che fosse – come siamo, o, almeno, come dovremmo essere – migliore degli uomini. La casa di campagna in cui la mia protagonista cucina maniacalmente e si occupa del bucato vuole essere in realtà una torre d’avorio in cui – per dirla con le parole di mio padre – l’aria di un secolo si condensa meglio che in un ufficio pubblico. Quello della madre è un grande ruolo per una attrice matura, e nel 1995 mia madre lo ha voluto interpretare. Sono orgogliosa che la grande attrice spagnola Julia Gutierrez Caba abbia scelto questo mio testo per festeggiare i suoi 50 anni di teatro nel 1998 e sono adesso felice che un’attrice come Ivana abbia deciso di farlo rivivere”.

“Preferirei di no – ha spiegato il regista Silvio Giordani – è un interessante duello psicologico con un finale a sorpresa. Teresa si è nascosta da se stessa fuggendo dal passato e dal riflesso abbagliante di una vita politica accanto al marito senatore. Quel passato che l’ha distrutta ritorna quando nella sua casa di campagna irrompe Diana a sconvolgere fragili equilibri faticosamente costruiti. Delicato, intenso, ironico e graffiante, il testo – continua Giordani – conserva sempre una vena di sottile umorismo ed è una spietata analisi dei compromessi e delle feroci regole del gioco della politica”. Preferirei di no è una produzione del Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi. Le scene sono di Mario Amodio, le luci di Marco Macrini, i costumi di Lucia Mariani.

”The sixth child” ha vinto il Riviera International Film Festival

”The sixth child” ha vinto il Riviera International Film FestivalRoma, 15 mag. (askanews) – È il francese “The sixth child”, del regista Léopold Legrand, il film vincitore del Riviera International Film Festival 2023, la rassegna che premia le opere dei migliori filmmaker under 35 giunta quest’anno alla sua settima edizione, i cui premi sono stati consegnati, domenica 14 maggio, all’ex Convento dell’Annunziata in riva alla Baia del Silenzio di Sestri Levante. L’opera di Legrand, a cui va anche l’Audience Award del pubblico, è interpretata da Sara Giraudeau, Damien Bonnard e Judith Chemla e racconta la storia di Franck, commerciante di rottami che vive tra mille difficoltà economiche nella periferia di Parigi assieme alla moglie Meriem e a cinque figli, con un sesto in arrivo. Ma è anche la storia di Julien e Anna, avvocati benestanti impossibilitati ad avere figli, e dell’accordo impensabile tra le due famiglie.

Doppio riconoscimento anche al thriller norvegese “Storm”, che vede la regista Erika Calmeyer aggiudicarsi la miglior regia e l’attrice Ana Dahl Torp ricevere il premio speciale della giuria, presieduta dall’attrice britannica Emily Mortimer. Migliori attori sono la danese Emilie Kroyer Koppel di “Unruly” e l’ungherese Benett Vilmányi di “Larry”, mentre i ragazzi aspiranti attori e registi di Accademia09, per il secondo anno consecutivo partner del Riff, hanno assegnato lo Students Award al film serbo “Where the Road Leads”, di Nina Ognjanovic. All’unico lungometraggio italiano in gara, “Rispet” di Cecilia Bozza Wolf, va l’inedito Baia del Silenzio – Redelfi Award. La sezione documentari incorona “Project Iceman”, produzione statunitense diretta dall’egiziano Ammar Kandil che segue passo passo l’impresa ai limiti delle possibilità umane compiuta da Anders Hofman, triatleta amatoriale partito da Copenaghen per diventare il primo uomo in grado di completare un Ironman in Antartide. L’austriaco “Patrick and the wale”, girato da Mark Fletcher e prodotto da Wolfgang Knöpfler, si aggiudica lo Sky Documentaries Award. Menzione speciale della giuria, presieduta da Michela Andreozzi, per il filippino “Delikado”, di Karl Malaukanas.

Come ogni anno il Riviera International Film Festival ha inoltre attribuito premi speciali ad alcuni dei suoi ospiti più illustri, assegnando l’Icon Award ad Emily Mortimer ed il Vision Award all’artista Vanessa Beecroft e alla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi. Nel corso della cerimonia è salita sul palco anche la filmmaker russa Lena Lanskih che ha potuto ritirare il premio vinto nel 2022 per la miglior regia con il film “Unwanted”. Impossibilitata, un anno fa, a lasciare il proprio paese per le conseguenze della guerra in Ucraina, questa volta Lanskih è riuscita ad ottenere un visto speciale per meriti artistici e a raggiungere Sestri Levante in compagnia della madre. Le cifre del Riviera International Film Festival 2023 parlano di ottomila biglietti emessi in totale, di cui cinquemila soltanto al Cinema Ariston e tremila tra masterclass, panel e talk quasi sempre sold-out pensando, soprattutto, alla grande folla accorsa a Sestri per vedere da vicino i cast di “Mare fuori” e “Blanca” o per assistere agli incontri con Vanessa Beecroft, Anna Foglietta e Antonio Scurati. “Numeri eccezionali, che ci riempiono di orgoglio e ci ripagano del grande lavoro portato avanti ogni anno dal nostro splendido team – ha commentato Stefano Gallini Durante, presidente del Riviera International Film Festival -. Il Riff è oggi una realtà solida e riconosciuta ed i risultati toccati quest’anno ci spingono a rilanciare, in vista del 2024, la richiesta per una nuova sala cinematografica a Sestri in cui proiettare sempre più film e, finalmente, far vedere al pubblico anche le più belle serie televisive, che ormai costituiscono una parte sempre più importante della nostra manifestazione”.

Tra gli ospiti del Riff di quest’anno: Anna Foglietta, Emily Mortimer, Michela Andreozzi, Maria Chiara Giannetta, Ludovica Martino, Aurora Giovinazzo, Giancarlo Commare, Francesca Comencini, Marco Bocci, Filippo Nigro, Anna Ammirati, Artem Giuseppe Pirozzi, Lavinia Longhi, Selene Caramazza, Paolo Ruffini, Antonio Scurati, Nils Hartmann, Vanessa Beecroft, Ludovica Rampoldi, Greta Ferro, Paki Meduri, Giuseppe Stasi, Fabrizio Gatti.

Arriva a Roma “Tango. Historias de Astor” di Miguel Angel Zotto

Arriva a Roma “Tango. Historias de Astor” di Miguel Angel ZottoRoma, 15 mag. (askanews) – “La mia famiglia era di Trani…”: è questo l’incipit, affidato alla voce registrata di Astor Piazzolla, dello spettacolo “Tango. Historias de Astor” con cui Miguel Ángel Zotto, leggenda vivente del tango, omaggia il musicista e compositore argentino di origine italiana Astor Pantaléon Piazzolla, nato a Mar Del Plata nel 1921 e morto a Buenos Aires nel 1992. In scena per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Olimpico di Roma, dal 18 al 21 maggio, lo spettacolo scritto, coreografato, diretto e danzato dall’argentino Miguel Ángel Zotto, è la storia di Piazzolla, considerato universalmente il padre del tango moderno.

Rappresentato per la prima volta a Trani nel 2021, in occasione del centenario della nascita del musicista, “Tango. Historias de Astor” arriva a Roma in una nuova versione che ha debuttato a Bologna lo scorso febbraio. “Ho conosciuto Astor Piazzolla nel 1989 a Parigi. Portavo in scena un mio spettacolo a Parigi e lui mi avvicinò tramite un amico comune, José Pons, per complimentarsi con me” ha ricordato Zotto che considera Piazzolla il suo nume tutelare. La stima per il lavoro di Zotto fu tale che Piazzolla gli affidò le coreografie dell’allestimento di Broadway di María de Buenos Aires, opera-tango su libretto di Horacio Ferrer. Quest’ultimo, in una lettera custodita gelosamente dal ballerino, lo descrive come “il più grande rivoluzionario dell’epoca attuale della storia del tango”.

Insieme alla vita di Astor Piazzolla, Zotto porterà in scena la storia di un genere musicale e di un ballo che è l’essenza stessa dell’Argentina. A guidare la narrazione dello spettacolo sarà un angelo, identificato come l’angelo del tango, cui Astor racconta la sua vita dall’infanzia all’incontro con il tango, dalle orchestre in cui suonò alla direzione dell’Orchestra Fiorentina alla messa in scena di María de Buenos Aires. In una scena essenziale, cadenzata da immagini d’epoca della vita di Piazzolla che scorreranno su un videowall, Miguel Ángel Zotto e Daiana Guspero, compagni di tango e di vita, danzeranno insieme ad altre quattro coppie di ballerini della Compagnia TangoX2 (oltre trent’anni di attività a livello internazionale) e della Zotto Tango Academy, la scuola milanese in cui il tanguero insegna la sua arte. Sul palco anche i cantanti Jessica Lorusso (anche attrice) e Carlos Habiague, e i musicisti dell’orchestra Tango Sonos. Al tradizionale bandoneón si uniranno un pianoforte, un contrabbasso e un violino, che eseguiranno dal vivo i brani, tutti firmati da Astor Piazzolla. Tra quelli più celebri, da Triunfal a Libertango, da Milonga del Angel a Quejas de bandoneón, fino alla commovente Adiós Nonino, scritta per la morte del padre Vicente Piazzolla, sarà una cavalcata attraverso il miglior repertorio del compositore argentino che dal tango nato nei barrios di Buenos Aires seppe distillare uno suono moderno e originale, dove la tradizione si combina con l’avanguardia colta.

Gentiloni: sfida Italia è prudenza su bilancio e pieno uso Pnrr

Gentiloni: sfida Italia è prudenza su bilancio e pieno uso PnrrBruxelles, 15 mag. (askanews) – Proseguire il corso positivo che ha portata l’Italia ad avere la crescita più elevata fra le maggiori economie europee richiede “uno sforzo costante, prudenza nelle politiche di bilancio e pieno utilizzo dei fondi del Pnrr”, questa è “la sfida” per il Paese.

Lo ha detto oggi a Bruxelles il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti italiani al termine della sua conferenza stampa sulle Previsioni economiche di primavera dell’Esecutivo comunitario. “Le previsioni che abbiamo presentato oggi – ha indicato Gentiloni – danno all’economia europea una prospettiva migliore del previsto, sia pure se ancora circondata da grandi fattori di incertezza: però, in sostanza, quello che si temeva, cioè una recessione o addirittura una crisi provocata dalla questione energetica, non si è verificato; e avremo un livello di crescita leggermente più alto del previsto”.

“Questo – ha continuato il commissario – è vero in particolare per l’Italia che avrà una crescita quest’anno del 1,2%. Credo che sia un fatto significativo, anche perché è la crescita più elevata fra le tre maggiori economie europee”. “Certo – ha sottolineato Gentiloni -, la sfida di proseguire in questo corso positivo, che ha portato l’economia italiana negli ultimi tre anni a crescere del 12%, richiede uno sforzo costante, prudenza nelle politiche di bilancio e pieno utilizzo dei fondi del Pnrr, che anche, con grande evidenza, contribuiscono a questa prospettiva positiva”, ha concluso.

Inail: 2,3 mln lavoratori stranieri in Italia, infortuni in aumento

Inail: 2,3 mln lavoratori stranieri in Italia, infortuni in aumentoRoma, 15 mag. (askanews) – Sono quasi 2,3 milioni i lavoratori stranieri in Italia (gli italiani sono 20,3), di cui il 42% donne (circa 950mila), svolgono impieghi poco qualificati e con salari medi più bassi rispetto ai colleghi. Lo rileva l’Inail nel suo Focus sui lavoratori stranieri, evidenziando come “pur contribuendo in modo significativo al sistema produttivo nazionale, in molti casi si trovano in situazioni di irregolarità, incertezza e sfruttamento lavorativo. Le loro condizioni sono infatti mediamente peggiori rispetto a quelle degli italiani: svolgono lavori poco qualificati e con salari medi più bassi rispetto ai loro colleghi”.

Infatti in controtendenza rispetto al calo complessivo dell’1,4%, nel 2021 le denunce di infortunio dei lavoratori stranieri sono aumentate del 3,1% rispetto all’anno precedente, da 99.545 a 102.658. Oltre il 78% ha riguardato i lavoratori non comunitari (+8,4% rispetto al 2017) e la quota rimanente quelli dell’Unione europea (-13%). Concentrando l’attenzione sui casi mortali, quelli denunciati complessivamente nel 2021 sono stati 1.400, in aumento del 18,5% sul 2017. L’incremento ha riguardato sia i lavoratori italiani (+201 casi, da 988 a 1.189) sia gli stranieri (+18, da 193 a 211). Rispetto ai 1.695 decessi denunciati nel 2020, però, il numero è in calo sia tra gli italiani (-263) sia tra gli stranieri (-32). Prendendo in considerazione il quinquennio 2017-2021, emerge che gli infortuni denunciati dei nati all’estero, sia per il genere maschile che femminile, stanno ritornando ai livelli ante pandemia. Spesso i lavoratori stranieri sono anche impiegati in attività particolarmente pesanti, di tipo manuale e ripetitive, che li espongono a rischi maggiori. Il 42,4% degli uomini, in particolare, è occupato nell’industria e nelle costruzioni, il 38,2% delle donne nei servizi domestici e di cura. Manovali, braccianti, camerieri, facchini, trasportatori, addetti alle pulizie sono le professioni più frequenti (63,8% degli stranieri in professioni non qualificate o operaie, contro il 31,7% degli italiani).

Come evidenzia il Centro Studi e Ricerche Idos, tra loro è inoltre molto frequente il fenomeno della “sovra-qualificazione”, ovvero la condizione in cui una persona svolge un lavoro che richiede una preparazione intellettuale o tecnica inferiore a quella posseduta. Un terzo degli stranieri, infatti, ha un titolo di studio più alto rispetto al lavoro svolto, mentre tra gli italiani la stessa quota scende a meno di un quarto.

Mattarella:toghe non rispondono al popolo ma a giustizia a legge

Mattarella:toghe non rispondono al popolo ma a giustizia a leggeRoma, 15 mag. (askanews) – “Riprendendo uno spunto proposto dal presidente Lattanzi, vorrei sottolineare come le sentenze siano pronunciate “in nome del popolo italiano” non perché i magistrati siano chiamati a rispondere di fronte ad esso delle decisioni assunte ma perché la giustizia va resa solo in base alla legge e al diritto, nazionale, europeo e sovranazionale, risultato delle espressioni di sovranità popolare tramite l’esercizio della funzione legislativa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all’inaugurazione della terza sede, a Napoli, della Scuola superiore della magistratura e di presentazione dell’anno formativo 2023.

“La stessa Corte di cassazione, in una recente pronuncia a Sezioni Unite, ha ribadito che ‘la funzione assolta dalla giurisprudenza è di natura “dichiarativa”, giacché riferita ad una preesistente disposizione di legge, della quale è volta a riconoscere l’esistenza e l’effettiva portata, con esclusione di qualunque efficacia direttamente creativa. Nel quadro degli equilibri costituzionali i giudici sono appunto “soggetti soltanto alla legge”. Il che realizza l’unico collegamento possibile, in uno Stato di diritto, tra il giudice, non elettivo né politicamente responsabile, e la sovranità popolare, di cui la legge, opera di parlamentari eletti dal popolo e politicamente responsabili, è l’espressione prima’”, ha spiegato Mattarella.

Da domani a Reykiavic il vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa

Da domani a Reykiavic il vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’EuropaReykjavik, 15 mag. (askanews) – Due giorni per parlare di Europa e, soprattutto, di Ucraina. Comincia domani a Reykjavik il quarto vertice dei capi di Stato e di governo dei 46 Paesi aderenti al Consiglio d’Europa (la Russia non ne fa più parte dal 2022), organizzazione nata nel 1949 con l’obiettivo di promuovere la democrazia, proteggere i diritti umani e lo stato di diritto.

Il summit, a cui è attesa anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, comincerà alle 16.30 ora locale (le 18.30 in Italia) con l’arrivo dei leader che saranno accolti dalla premier islandese, Katrín Jakobsdóttir, e dalla segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejcinovic Buric. Il titolo del vertice è Uniti ‘attorno ai nostri valori’ e ad ospitarlo e l’Harpa, sala concerti e centro congressi. Dalle 17.45, dopo l’esecuzione dell’Inno alla gioia, è previsto l’inizio dei lavori con un discorso di apertura del primo ministro dell’Islanda. Quindi, a seguire, gli interventi del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, del presidente francese, Emmanuel Macron, del Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del primo ministro britannico, Rishi Sunak.

La giornata sarà conclusa da una cena di lavoro dall’emblematico titolo ‘United for Ucraine’. Nella seconda giornata, che comincerà alle 8 del mattino, sono previste due sessioni di lavoro, il dibattito generale ‘United for Europe’ e la sessione conclusiva ‘United around our values’. Il vertice sarà concluso alle 13 da un pranzo di lavoro e poi da una conferenza stampa del presidente e del segretario generale del Consiglio d’Europa. (Dall’inviata Barbara Acquaviti)

Mattarella: pieno rispetto indipendenza fra funzione giudiziaria e altre

Mattarella: pieno rispetto indipendenza fra funzione giudiziaria e altreRoma, 15 mag. (askanews) – “È bene aver presente che lo stesso rispetto che deve essere assicurato alla piena indipendenza della funzione giudiziaria deve essere sempre riconosciuto e assicurato anche alle altre funzioni dello Stato”.Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all’inaugurazione della terza sede, a Napoli, della Scuola superiore della magistratura e di presentazione dell’anno formativo 2023.

“Le responsabilità individuali vanno giudicate con precisione e senza alcun condizionamento, avendo sempre cura di muoversi nell’ambito della competenza funzionale attribuita alla Magistratura, che consiste nella risoluzione delle controversie e nell’accertamento dei reati”, ha aggiunto Mattarella.