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Tv, terminate a Cape Town le riprese di “One Piece 2″

Tv, terminate a Cape Town le riprese di “One Piece 2″Roma, 4 feb. (askanews) – La Rotta Maggiore si avvicina con la fine delle riprese della seconda stagione del fenomeno globale “One Piece” a Cape Town, in Sudafrica.


Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, “One Piece” è un’avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro One Piece e diventare il re dei pirati. Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio, Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali. Nella serie torna il cast della prima stagione, Inaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp), Taz Skylar (Sanji), Ilia Isorelys Paulino (Alvida), Jeff Ward (Buggy) e Michael Dorman (Gold Roger), insieme ai nuovi membri del cast già annunciati Charithra Chandran (Miss Wednesday), Joe Manganiello (Mr 0), Katey Sagal (Dr. Kureha), Lera Abova (Miss All Sunday), Mark Harelik (Dr. Hiriluk), Sophia Anne Caruso (Miss Goldenweek), Sendhil Ramamurthy (Nefertari Cobra), Brendan Sean Murray (Broggy), Callum Kerr (Smoker), Camrus Johnson (Mr 5), Clive Russell (Crocus), Daniel Lasker (Mr 9), David Dastmalchian (Mr 3), Jazzara Jaslyn (Miss Valentine), Julia Rehwald (Tashigi), Rob Colletti (Wapol), Ty Keogh (Dalton), Werner Coetser (Dorry), Mark Penwill (Chess), Anton David Jeftha (K.M.), Rigo Sanchez (Dragon), Yonda Thomas (Igaram), James Hiroyuki Liao (Ipponmatsu).


“One Piece” è creata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios (un partner di ITV Studios) e Netflix Co-Showrunners / Sceneggiatori / Produttori Esecutivi: Matt Owens and Joe Tracz.

Intesa Sanpaolo: utili a 8,7 mld nel 2024, alzati i target 2025

Intesa Sanpaolo: utili a 8,7 mld nel 2024, alzati i target 2025Milano, 4 feb. (askanews) – Intesa Sanpaolo manda in archivio il 2024 con utili a 8,7 miliardi di euro, in crescita del 12,2% sul 2023. Per l’anno in corso le prospettive sono ancor più rosee, con il gruppo che alza le stime del risultato netto a “ben oltre” i 9 miliardi di euro. Ai soci andranno poco più di 8 miliardi di euro a valere sul 2024: 6,1 miliardi di dividendo complessivo, compreso l’anticipo di 3 miliardi già pagato a novembre, e 2 miliardi di buyback che è stato approvato dalla Bce e che sarà avviato a giugno. Ma gli azionisti possono già pregustare cedole più ricche per l’anno in corso: oltre al payout al 70%, “una ulteriore distribuzione per il 2025 è da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali”, fa sapere il gruppo guidato da Carlo Messina.


Nel 2024 positivo l’andamento dei proventi netti che superano i 27,1 miliardi di euro, +7,5%. A trainare i ricavi gli interessi netti a 15,7 miliardi e le commissioni nette a 9,3 miliardi di euro (rispettivamente +6,9% e +9,4%). I costi operativi a 11,5 miliardi sono in lieve aumento rispetto al 2023, +1,3%, per una gestione operativa che si attesta a 15,5 miliardi di euro (+12,5%) e un risultato corrente al lordo delle tasse a 13,7 miliardi. Intesa Sanpaolo paga 4 miliardi di imposte sul reddito. “Molto solida” la patrimonializzazione: il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, al 13,3% deducendo anche 2 miliardi di euro di buyback. “Il piano procede a pieno ritmo”, ha fatto sapere Intesa Sanpaolo che nel corso dell’anno appena chiuso ha visto i finanziamenti verso la clientela in calo del 2,1% a 422 miliardi. Positivo l’andamento della raccolta: quella bancaria cresce dell’1,2% a 585 miliardi, sale a 177 miliardi la raccolta diretta assicurativa, con la raccolta indiretta che si porta a 788 miliardi, in aumento del 9,4% in un anno. L’ammontare di risparmio gestito è invece di 473 miliardi, in crescita del 7% rispetto al 31 dicembre 2023, con la nuova produzione vita nel 2024 a 17,8 miliardi di euro. La raccolta amministrata sale a 315 miliardi, +13,3%.


Punta a un milione di clienti invece Isybank, la banca digitale del gruppo, che può portare “un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025”. Ad oggi, Isybank conta oltre 530mila conti già aperti da nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) e circa 350mila clienti trasferiti. Circa 100 milioni di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo nel 2025 lo apporterà invece l’intelligenza artificiale. Valori non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025.

Morì nell’Entella a 14 anni: 6 vigili del fuoco rinviati a giudizio

Morì nell’Entella a 14 anni: 6 vigili del fuoco rinviati a giudizioMilano, 4 feb. (askanews) – Sei vigili del fuoco sono stati rinviati a giudizio per la morte del 14enne Andrea Demattei, rimasto intrappolato con la sua canoa nelle acque del torrente Entella, sotto il ponte della Maddalena a Chiavari (Genova) nel gennaio 2023.


“Resta profondo il dolore e la vicinanza alla famiglia del giovane e colpisce la notizia del rinvio a giudizio della squadra che intervenne in suo soccorso” ha commentato il prefetto Attilio Visconti, Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, Soccorso pubblico e Difesa civile, esprimendo “completa fiducia nel lavoro della magistratura”. “È indiscutibile la capacità professionale di tutti i vigili del fuoco, addestrati per compiere operazioni eccezionali di soccorso tecnico urgente” ha proseguito Visconti, sottolineando che “il rinvio a giudizio dei vigili del fuoco per l’intervento di Chiavari pone in discussione le basi su cui si fonda ogni intervento di soccorso pubblico. Sono innumerevoli le variabili da valutare, spesso in condizioni di gravità eccezionale, con decisioni che a volte devono essere prese dalla squadra in pochi secondi e che comportano rischi notevoli per gli stessi operatori”.


Lo studente, che si stava allenando con altri giovani canoisti, era rimasto nelle acque gelide per oltre un’ora prima di essere recuperato e trasportato in ipotermia in codice rosso all’ospedale Gaslini dove era poi deceduto dopo due giorni per la gravità delle sue condizioni.

ISS: In Italia 80mila donne con mutilazioni genitali femminili

ISS: In Italia 80mila donne con mutilazioni genitali femminiliMilano, 4 feb. (askanews) – Secondo l’Oms oltre 200 milioni di donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali, e il fenomeno è presente anche nel nostro Paese, dove si stima riguardi migliaia di donne tra cui minori. La maggior parte degli operatori sanitari italiani però considera inadeguata la propria formazione sul tema, e cade in errori e luoghi comuni, come quello secondo cui la pratica viene effettuata per motivi religiosi, quando invece non è prescritta da nessun credo. È quanto è emerso da uno studio presentato oggi durante un evento organizzato dall’Iss e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma in vista della giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) che ricorre il 6 febbraio.


“Questa pratica è purtroppo una realtà che ci riguarda anche da vicino. Il fenomeno non conosce confini e coinvolge circa 80mila donne, tra cui 7mila minori anche nel nostro Paese, spesso invisibili nella loro sofferenza” ha affermato il presidente dell’Iss Rocco Bellantone, aggiungendo che “Le mutilazioni genitali non sono solo una grave violazione dei diritti umani, ma anche un problema sanitario che richiede il nostro massimo impegno”. Il Centro Nazionale per la Medicina di Genere dell’Iss spiega che “la nascita delle MGF precede quella delle religioni monoteiste e vengono praticate anche all’interno di comunità cristiane, in tutti i contesti culturali e socioeconomici possibili e in tutti i Continenti del mondo tranne in Antartide (così come in diversi Paesi africani). Le MGF rappresentano una violazione dei diritti delle donne e una forma specifica di violenza di genere che può determinare problematiche gravi di tipo infettivo o al momento del parto. La loro medicalizzazione non implica necessariamente una maggiore sicurezza: gli effetti psicologici e fisici rimangono gravi e preoccupanti.


L’indagine pilota nazionale condotta dal Centro di ricerca in Salute globale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Nazionale e la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà ha coinvolto oltre 300 medici, in particolare ginecologi, ostetriche e pediatri, contattati attraverso survey online, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Reports on Global Health Research”. Oltre il 60% degli operatori che hanno risposto considera inadeguata la propria formazione sul tema delle MGF. Inoltre, circa il 70% non dispone di informazioni sufficienti per indirizzare le pazienti verso strutture specializzate. Dal punto di vista delle mutilazioni riscontrate dai medici che hanno risposto alla survey, la più frequente sembra essere la lesione clitoridea, mentre il momento del parto è quello dove con più probabilità viene accertata dagli operatori l’infibulazione vera e propria. Più del 50% degli intervistati, inoltre, indica le questioni religiose come un fattore chiave che spinge verso la pratica delle mutilazioni, mentre invece, sottolineano gli autori, nessuna fede religiosa né islamica né cristiana (copta) richiede questo intervento. A partire anche da questi risultati sono in previsione dei percorsi di formazione specifici sulla medicina interculturale destinati agli operatori sanitari, con una parte dedicata alle MGF, allo scopo di far loro riconoscere i segni delle mutilazioni e di far conoscere i percorsi dedicati verso cui indirizzare le pazienti.


“Questo evento rappresenta un passo cruciale verso la costruzione di una rete nazionale che non solo diffonda consapevolezza, ma offra soluzioni concrete per la prevenzione e il trattamento delle conseguenze delle MGF e che possa agire su tutto il territorio nazionale con la collaborazione della medicina territoriale e della Croce Rossa” ha detto Walter Malorni direttore scientifico del Centro di ricerca in Salute globale della Università Cattolica, precisando che “l’idea è di proporre al Dipartimento pari Opportunità che si occupa attivamente della questione un Osservatorio Nazionale, una attività di formazione degli operatori sanitari inclusi i mediatori culturali e di comunicazione”.

Migranti, Conte a Meloni: pensi che noi italiani siamo idioti?

Migranti, Conte a Meloni: pensi che noi italiani siamo idioti?Roma, 4 feb. (askanews) – Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, torna ad attaccare su Facebook la presidente del Consiglio sul caso Almasri e le politiche migratorie del Governo. “Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post – scrive – per denunciare che ‘l’immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità’? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti ad eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali?”


“Per farti tornare alla realtà – conclude l’ex premier – ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell’altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d’Italia (che riguarda l’arresto di un esponente di Fratelli d’Italia per accuse legate al Pnrr e alla gestione dell’accoglienza migranti, ndr)”.

Emis Killa pubblica l’inedito del Festival di Sanremo “Demoni”

Emis Killa pubblica l’inedito del Festival di Sanremo “Demoni”Roma, 4 feb. (askanews) – Esce oggi su tutte le piattaforme digitali “Demoni”, il nuovo singolo di Emis Killa che per l’occasione annuncia anche uno speciale live show per riunire tutti i suoi fan a chiusura dell’estate 2025: EM16, mercoledì 10 settembre, a Fiera Milano Live, una data evento prodotta da Friends&Partners e Vivo Concerti. I biglietti saranno acquistabili online e nei punti vendita autorizzati a partire da mercoledì 5 febbraio alle ore 16. Tutti coloro che erano presenti al “No Phone Party” dello scorso 15 dicembre al Fabrique di Milano avranno diritto a un prezzo speciale per i biglietti di EM16. Per qualsiasi informazione: https://www.friendsandpartners.it


“Demoni”, scritto dallo stesso Emis Killa e composto insieme a Federica Abbate, Mattia Cerri e Nicola Lazzarin, in arte Cripo, che ne ha curato anche la produzione, racconta la relazione sentimentale tra due persone, in particolare in una delle prime notti d’amore, quando è ancora tutto da scoprire, tra dubbi, chimica, passione. Non sempre l’amore salva dai propri demoni e spesso, dopo la storia di una notte, si torna a casa con le stesse inquietudini di prima. Il brano rappresenta il primo passo di Emis Killa in un 2025 che si preannuncia pieno di musica e sorprese artistiche, come la data evento EM16 che si terrà il prossimo 10 settembre a Fiera Milano Live, una nuova occasione per celebrare l’hip hop e i maggiori successi di Emis Killa, circondato dai propri fan e da ospiti d’eccezione. Dopo il successo dello speciale show a settembre 2024 per festeggiare i 15 anni di carriera, EM15, con oltre 25 mila persone, e la data evento “No Phone Party”, un live che per la prima volta in Italia ha visto il pubblico godersi lo show senza poter utilizzare i telefoni, Emis Killa segna l’inizio di un nuovo percorso per la sua carriera, che conta 6 album certificati e tre mixtape che hanno contribuito alla storia del rap in Italia.

Il MAUTO di Torino, museo che guarda al futuro e alle comunità

Il MAUTO di Torino, museo che guarda al futuro e alle comunitàTorino, 4 feb. (askanews) – Un museo in forte crescita, che rappresenta una delle forme di creatività italiana più apprezzate nel mondo e che vuole essere anche uno spazio di comunità. Il MAUTO – Museo nazionale dell’Automobile di Torino ha chiuso il 2024 con il suo miglior risultato di sempre, oltre 388mila visitatori e ha presentato la programmazione del 2025 all’insegna di storia, design, arte e futuro. La direttrice Lorenza Bravetta ci ha raccontato che museo vuole essere il MAUTO. “Un museo – ha detto ad askanews – che mi auguro si possa definire contemporaneo, che parla di automobile: l’automobile è nel DNA di questa città, di questo Paese, ma è anche uno strumento eccezionale per parlare di storie e di cultura del Novecento. Quindi attraverso l’automobile, il MAUTO intende aprire a una contaminazione continua multidisciplinare che possa davvero trasformare il museo in un punto di incontro di saperi, di conoscenze e anche di persone che con esperienze diverse vengono a viverne in questo luogo”.


Le automobili, ovviamente, sono il cuore della collezione del museo, e in mostra se ne trovano moltissime. Ma quello che più colpisce è l’avere inserito questo percorso in un contesto di racconto che è più ampio, che ovviamente prende in considerazione la storia e il costume, ma guarda al presente e alle persone. “Il fatto di dialogare con la comunità a partire dalla comunità di prossimità, ma anche guardando fuori da Torino e fuori dall’Italia – ha aggiunto la direttrice – è necessario per continuare a crescere. Senza dialogo e senza comunità non andremmo da nessuna parte”.E la comunità a cui guarda il MAUTO è fatta anche dagli italiani che vivono all’estero, ma che nella storia della cultura automobilistica ritrovano un’appartenenza. “Senz’altro raccontiamo l’Italia e soprattutto questo museo crea dei ponti tra le culture, riallaccia dei legami con italiani che in Italia non stanno più e che ne vedono un fiore all’occhiello e anche un motivo di orgoglio nella loro italianità. Quindi senz’altro c’è il ruolo di diplomazia culturale, l’utilizzo della cultura dell’automobile come asset del soft power è una delle nostre priorità”.


Tra mostre di arte contemporanea e una squadra curatoriale variegata e ricca, il MAUTO appare oggi un luogo interessante e vivo che, partendo da una storia precisa, sa però declinarla all’insegna di una intrigante multidisciplinarietà. 

Meloni: materie STEM strategiche per vincere sfida competenze

Meloni: materie STEM strategiche per vincere sfida competenzeMilano, 4 feb. (askanews) – “Vincere la sfida delle competenze è decisivo per costruire una Nazione sempre più competitiva e protagonista delle grandi trasformazioni della nostra epoca. È un traguardo che possiamo raggiungere solo se siamo capaci di fare gioco di squadra, coinvolgendo in questa missione le famiglie, la scuola, le università, le imprese, gli ordini professionali, i luoghi di cultura e i mezzi di comunicazione”. È quanto dichiara la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Settimana nazionale delle discipline STEM (4-11 febbraio 2025), istituita con la legge 24 novembre 2023, n. 187: “È un’iniziativa nella quale crediamo fortemente, perché riteniamo strategico per il futuro della Nazione far crescere nelle giovani generazioni l’interesse nei confronti delle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, discipline sempre più al centro dei cambiamenti che i nostri sistemi economici, sociali e produttivi stanno attraversando”.


Meloni cita la Banca Mondiale, per la quale “l’80% della ricchezza delle Nazioni più avanzate è rappresentata dal sapere. In questo scenario, le materie STEM stanno assumendo un ruolo sempre più determinante e offrono grandi opportunità e prospettive. Purtroppo, in Italia gli indicatori descrivono un disallineamento tra domanda e offerta. Per l’Istat solo un quarto dei laureati italiani tra i 25 e i 34 anni ha studiato materie STEM, e le imprese italiane dichiarano di avere difficoltà a trovare profili professionali con preparazione in queste discipline”. E assicura: “Il Governo è determinato ad invertire questa tendenza, e ha già compiuto i primi passi in questa direzione. Mi riferisco, ad esempio, alla riforma dell’istruzione tecnico-professionale per creare un collegamento stabile e strutturale tra i percorsi dell’istruzione tecnica e professionale, gli ITS e le filiere produttive; all’istituzione del Liceo del Made in Italy che abbraccia materie umanistiche e materie STEM; agli incentivi per favorire l’assunzione in azienda dei titolari di contratti di ricerca e ricercatori o alle risorse stanziate per l’orientamento e il piano lauree scientifiche. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo convinti che il cammino intrapreso sia quello giusto”. E conclude: “Credere nel futuro dell’Italia vuol dire anche lavorare per formare le professioni e i professionisti del domani, contribuendo così a risvegliare quel coraggio e quella capacità di osare che sono innati nel nostro popolo e che hanno consentito alla nostra Nazione di diventare quello che è”.

Meloni: gestione migranti terreno fertile per criminalità, controlli rafforzati

Meloni: gestione migranti terreno fertile per criminalità, controlli rafforzatiRoma, 4 feb. (askanews) – “L’inchiesta della Dda di Salerno, che ha portato a 36 indagati e svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno, conferma ancora una volta quanto denunciato dal governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando la notizia dell’operazione di polizia di lunedì.


“Un sistema che speculava sull’immigrazione, sfruttando cittadini stranieri disposti a pagare pur di ottenere un permesso di soggiorno e alimentando un giro d’affari illecito da milioni di euro”, sottolinea la premier. “Abbiamo deciso di rafforzare i controlli per impedire che le quote di ingresso regolare finiscano nelle mani di chi sfrutta l’immigrazione per fare affari. E non a caso, ho presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie di questo sistema. L’immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità. Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità”, assicura Meloni.

Cinema, Juliette Binoche presidente di giuria al Festival di Cannes

Cinema, Juliette Binoche presidente di giuria al Festival di CannesRoma, 4 feb. (askanews) – Sarà Juliette Binoche a presiedere la giuria della 78esima edizione del Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio. L’attrice 60enne succede alla regista di “Barbie” Greta Gerwig, presidente lo scorso anno. È la seconda volta nella storia del festival, sottolineano gli organizzatori, che sono due artiste a passarsi il testimone come presidenti di giuria: la prima volta toccò negli anni ’60 a Sophia Loren che prese il posto di Olivia de Havilland.


Binoche è una delle star francesi più conosciute e apprezzate da pubblico e critica. Ha vinto un premio a Cannes per “Copie conformi” dell’iraniano Abbas Kiarostami, oltre che alla Mostra del Cinema di Venezia e alla Berlinale. È anche una delle poche francesi ad aver vinto un Oscar, nel 1997 per “Il paziente inglese”. Attrice che ha lavorato con i più grandi registi, non solo francesi come Jean-Luc Godard; a dirigerla, tra i tanti, il polacco Krzysztof Kieslowski, il canadese David Cronenberg e l’austriaco Michael Haneke. A Cannes è un habitué, ha iniziato nel 1985 con “Rendez-vous”, considerato il suo film della svolta.


“Non vedo l’ora di condividere questi momenti di vita con i membri della giuria e con il pubblico – ha commentato – soppeso il privilegio, la responsabilità e l’assoluta necessità di umiltà”. Il Festival ha scelto un’artista impegnata, dalle battaglie per i diritti umani a quella per le donne in Iran, per l’ecologia o i migranti. Solo pochi giorni fa Binoche ha firmato un appello per “difendere la cultura” contro i tagli di bilancio previsti dal governo francese e negli ultimi anni è stata in prima linea nel movimento #MeToo invitando anche gli uomini a rompere il silenzio su questo tema.