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Calcio, serie A, Empoli e Genoa vincono i posticipi

Calcio, serie A, Empoli e Genoa vincono i posticipiRoma, 4 nov. (askanews) – Empoli e Genoa vincono le due partite pomeridiane, posticipo dell’undicesima giornata del campionato di serie A. Cadono Como e Parma, entrambe per 1-0.


Dopo il ko con l’Inter, l’Empoli di D’Aversa ritrova i tre punti e batte al Castellani il Como 1-0. La squadra di Fabregas incassa ancora una sconfitta al termine di una gara in cui nei primi 45′ nessuno ha avuto occasioni. Nella ripresa, parte forte l’Empoli che la sblocca con Pellegri. Il Como ci prova ma sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio in contropiede. A Parma dopo otto partite senza vittorie, la squadra di Gilardino ritrova i tre punti e aggancia gli emiliani abbandonando l’ultimo posto in classifica. In avvio infortunio muscolare per Bernabé, sostituito da Haj Mohamed subito pericoloso. Mihaila sfiora il gol su punizione, ci provano Frendrup e Thorsby. Palo di Pinamonti, annullato il vantaggio di Ekhator per fuorigioco. Regolare quello decisivo di Pinamonti al 79′. Nel finale esordio in rossoblù per Balotelli (ammonito)

Nuovo stop Magistrati al dl Albania, Governo va avanti e attacca

Nuovo stop Magistrati al dl Albania, Governo va avanti e attaccaRoma, 4 nov. (askanews) – Sui centri in Albania “nessuna marcia indietro, si va avanti”. Questa la linea del governo dopo il nuovo stop ai trattenimenti arrivato dal Tribunale di Catania.


In mattinata, al termine della visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, Giorgia Meloni risponde con una battuta – ma che cela insofferenza – al cronista che ipotizza il “flop” dell’intesa con Tirana: “Ancora? Avete una fissazione…”, taglia corto infilandosi in macchina. Poi però, nel primo pomeriggio, le agenzie battono la notizia: il Tribunale di Catania non convalida il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di cinque migranti, tre arrivati dall’Egitto e due dal Bangladesh, che a Pozzallo hanno chiesto lo status di rifugiati. La lista dei Paesi sicuri, indicata nel decreto adottato dal Cdm e poi diventato emendamento al decreto flussi, scrivono i giudici, “non esime il giudice all’obbligo di una verifica della compatibilità” di tale “designazione con il diritto dell’Unione europea” e “in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani” che “investono le libertà di un ordinamento democratico”.


“Una sentenza chiarissima”, per il Pd. A cui il centrodestra reagisce rabbiosamente, Lega in testa. “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo!”, accusa il vice premier Matteo Salvini. Simile la reazione che proviene da Fratelli d’Italia, partito della premier. “Le toghe rosse tornano a colpire”, attacca il vice capogruppo a Palazzo Madama Salvo Sallemi, secondo cui “vorrebbero aggirare” il decreto “contravvenendo così alla richiesta degli elettori italiani di avere più sicurezza nelle proprie città”, mentre per il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, “la decisione dei giudici del Tribunale di Catania appare perseguire l’unico fine di ostacolare qualsiasi azione volta a contrastare l’immigrazione illegale di massa, nonché a rendere difficili, se non impossibili, i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia”. Anche da Forza Italia la decisione del Tribunale di Catania viene interpretata come un tentativo di sostituirsi alle scelte politiche del legislatore: “La tripartizione dei poteri sta alla base della nostra democrazia – afferma il deputato e responsabile immigrazione di Forza Italia, Alessandro Battilocchio -, le continue invasioni di campo e le polemiche strumentali non fermeranno la politica del governo sulla gestione dei flussi migratori che, lo dicono i numeri ufficiali, sta dando risultati concreti”. In difesa dei magistrati interviene il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia dall’assemblea organizzata a Bologna della giunta esecutiva dell’Emilia-Romagna dell’associazione. “Noi – assicura – non facciamo opinione sulle scelte del governo” ma “difendiamo il diritto e dovere di poter dire il ‘diritto’ senza essere in qualche modo condizionati né dalla paura, né dalle aggressioni”.


In serata, da Palazzo Chigi, arriva quello che sembra il segnale di un tentativo distensione nei rapporti con le toghe: la premier riceve il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli nell’ambito, si legge in una nota, “di una proficua e virtuosa collaborazione, nel rispetto dell’autonomia delle differenti istituzioni”. Sui centri in Albania, comunque, come detto, da parte del governo non ci sono ripensamenti. La nave Libra è tornata a navigare nel canale di Sicilia e il trasporto dei migranti verso le strutture di Shengjin e Gjader, assicura il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, riprenderà “quando ci saranno le condizioni”.

Calcio, Fonseca: “Domani Leao partirà titolare”

Calcio, Fonseca: “Domani Leao partirà titolare”Roma, 4 nov. (askanews) – “Non partiamo favoriti, questa è l’unica cosa per cui la sfida di domani e il derby di settembre sono simili” Così Paulo Fonseca alla vigilia del match di Champions League in programma domani a Madrid contro il Real. Eppure il Milan arriva con il suo carico di storia, con nuovi giocatori di spessore internazionale, con Maignan pronto a opporsi al connazionale Mbappé e con Leao titolare. Conferma l’allenatore: “Sì, Rafa partirà dall’inizio e mi aspetto che possa essere decisivo. Normale che si discuta tanto di questo, ma io so che cosa è importante per me e la squadra”. Fonseca mette ancora avanti le sue certezze, non arretra neppure di fronte alla forza d’urto del Real. Il momento racconta di un Milan ancora in difficoltà, ma il tecnico rilancia: “Speriamo di essere all’altezza di questa grande sfida. L’abbiamo preparata in modo diverso dalle altre, per affrontare giocatori diversi con una strategia differente. Se firmerei per il pareggio? Cerco di trasmettere sempre la voglia di vincere, e domani non sarà diverso. Anche se il Real è una grandissima squadra, la grande favorita per la vittoria finale”.

Dl Albania, nuovo stop dalla Magistratura ma il Governo va avanti

Dl Albania, nuovo stop dalla Magistratura ma il Governo va avantiRoma, 4 nov. (askanews) – Sui centri in Albania “nessuna marcia indietro, si va avanti”. Questa la linea del governo dopo il nuovo stop ai trattenimenti arrivato dal Tribunale di Catania.


In mattinata, al termine della visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, Giorgia Meloni risponde con una battuta – ma che cela insofferenza – al cronista che ipotizza il “flop” dell’intesa con Tirana: “Ancora? Avete una fissazione…”, taglia corto infilandosi in macchina. Poi però, nel primo pomeriggio, le agenzie battono la notizia: il Tribunale di Catania non convalida il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di cinque migranti, tre arrivati dall’Egitto e due dal Bangladesh, che a Pozzallo hanno chiesto lo status di rifugiati. La lista dei Paesi sicuri, indicata nel decreto adottato dal Cdm e poi diventato emendamento al decreto flussi, scrivono i giudici, “non esime il giudice all’obbligo di una verifica della compatibilità” di tale “designazione con il diritto dell’Unione europea” e “in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani” che “investono le libertà di un ordinamento democratico”.


“Una sentenza chiarissima”, per il Pd. A cui il centrodestra reagisce rabbiosamente, Lega in testa. “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo!”, accusa il vice premier Matteo Salvini. Simile la reazione che proviene da Fratelli d’Italia, partito della premier. “Le toghe rosse tornano a colpire”, attacca il vice capogruppo a Palazzo Madama Salvo Sallemi, secondo cui “vorrebbero aggirare” il decreto “contravvenendo così alla richiesta degli elettori italiani di avere più sicurezza nelle proprie città”, mentre per il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, “la decisione dei giudici del Tribunale di Catania appare perseguire l’unico fine di ostacolare qualsiasi azione volta a contrastare l’immigrazione illegale di massa, nonché a rendere difficili, se non impossibili, i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia”. Anche da Forza Italia la decisione del Tribunale di Catania viene interpretata come un tentativo di sostituirsi alle scelte politiche del legislatore: “La tripartizione dei poteri sta alla base della nostra democrazia – afferma il deputato e responsabile immigrazione di Forza Italia, Alessandro Battilocchio -, le continue invasioni di campo e le polemiche strumentali non fermeranno la politica del governo sulla gestione dei flussi migratori che, lo dicono i numeri ufficiali, sta dando risultati concreti”. In difesa dei magistrati interviene il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia dall’assemblea organizzata a Bologna della giunta esecutiva dell’Emilia-Romagna dell’associazione. “Noi – assicura – non facciamo opinione sulle scelte del governo” ma “difendiamo il diritto e dovere di poter dire il ‘diritto’ senza essere in qualche modo condizionati né dalla paura, né dalle aggressioni”.


In serata, da Palazzo Chigi, arriva quello che sembra il segnale di un tentativo distensione nei rapporti con le toghe: la premier riceve il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli nell’ambito, si legge in una nota, “di una proficua e virtuosa collaborazione, nel rispetto dell’autonomia delle differenti istituzioni”. Sui centri in Albania, comunque, come detto, da parte del governo non ci sono ripensamenti. La nave Libra è tornata a navigare nel canale di Sicilia e il trasporto dei migranti verso le strutture di Shengjin e Gjader, assicura il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, riprenderà “quando ci saranno le condizioni”.

Gentiloni: eurozona resta su traiettoria di crescita moderata

Gentiloni: eurozona resta su traiettoria di crescita moderataRoma, 4 nov. (askanews) – “L’economia dell’area euro resta su una traiettoria di crescita moderata. Sul terzo trimestre sono uscite cifre migliori del previsto, specialmente per paesi come Germania, Francia e Spagna. Ma la crescita resta complessivamente bassa”. Lo ha rilevato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, ricordando che il 15 novembre la commissione presenterà le sue previsioni economiche aggiornate.

Sanità, Schlein: non accetteremo privatizzazione strisciante

Sanità, Schlein: non accetteremo privatizzazione striscianteRoma, 4 nov. (askanews) – “Il Governo magicamente doveva abbattere le liste d’attesa senza mettere un euro” e invece “ci ritroviamo a un pericoloso disinvestimento sulla sanità pubblica”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando ad un evento a Modena. “Le persone non riescono più a curarsi – ha aggiunto – 4,5 milioni di italiani hanno già rinunciato a curarsi. Noi continueremo a insistere come Pd per avere più risorse sulla sanità pubblica e sbloccare le assunzioni. Perché la salute non è una merce e non accetteremo che questo governo continui sulla strada della privatizzazione strisciante della sanità pubblica”.

Calcio, Motta: Lilla in salute, importante recuperare infortunati

Calcio, Motta: Lilla in salute, importante recuperare infortunatiRoma, 4 nov. (askanews) – “Come sempre abbiamo grande rispetto per il nostro avversario. L’importante è la nostra continuità, continuità di prestazione, migliorare ogni giorno, in ogni allenamento, in ogni partita. Le partite servono a darci consapevolezza che dobbiamo dare sempre qualcosa in più. Il Lilla sta bene, noi faremo la nostra partita per avere il risultato dalla nostra parte”. Lo ha detto l’allenatore della Juventus Thiago Motta alla vigilia della sfida di Champions League contro il Lilla. “Contro l’Udinese ho visto tutta la squadra bene in campo. – ha detto ancora Thiago Motta -. Una bella vittoria che rimane nel passato però. Domani dobbiamo continuare su questa strada, fare una grande prestazione contro una squadra che in questo momento sta molto bene. Noi dobbiamo giocare la nostra partita con grande rispetto, mettendo in pratica il nostro gioco”.

Dl Albania, il Tribunale di Catania lo disapplica: Egitto non è sicuro

Dl Albania, il Tribunale di Catania lo disapplica: Egitto non è sicuroRoma, 4 nov. (askanews) – “Oggi con una lunga sentenza, ineccepibile dal punto di vista giuridico, il Tribunale di Catania disapplica il Decreto Paesi Sicuri, nel respingere la convalida di un richiedente asilo egiziano. Una sentenza chiarissima che indugia a sviluppare pedissequamente tutti i passaggi delle normative applicabili e di grande ausilio a quanti, dalle parti del Governo, troppo frettolosamente, ad essere ottimisti, hanno consultato il corpus giuridico e hanno pensato di superarlo con un decreto legge”. Lo dichiara in una nota il senatore Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo Pd in Senato.


Secondo Nicita “appaiono platealmente evidenti la correttezza della disapplicazione del decreto, la irrilevanza del parere della Corte di giustizia in presenza di palese applicazione, la conseguente non convalida del fermo del cittadino egiziano. Quanti altri decreti destinati al fallimento produrrà il Governo?”. 

Giustizia, Santalucia: prima attaccavano toghe rosse, ora tutti i giudici

Giustizia, Santalucia: prima attaccavano toghe rosse, ora tutti i giudiciBologna, 4 nov. (askanews) – “Una volta erano i pubblici ministeri, le toghe rosse della procura, ad essere attaccate e i giudici finora erano stati un po’ tenuti da parte. Ora sono proprio i giudici ad essere accusati di parzialità e di pregiudizialità per lo più i giudici civili, quelli dell’immigrazione”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, all’assemblea organizzata a Bologna della giunta esecutiva dell’Emilia-Romagna dell’associazione.


“Questa insofferenza nei confronti del potere giudiziario sembra allargarsi a macchi d’olio: non solo le procure oggi riguarda tutta la giurisdizione. In questo troviamo motivi di rinnovata preoccupazione” ha aggiunto Santalucia.

Dl Albania,Pd: Tribunale Catania lo disapplica: sentenza chiara

Dl Albania,Pd: Tribunale Catania lo disapplica: sentenza chiaraRoma, 4 nov. (askanews) – “Oggi con una lunga sentenza, ineccepibile dal punto di vista giuridico, il Tribunale di Catania disapplica il Decreto Paesi Sicuri, nel respingere la convalida di un richiedente asilo egiziano. Una sentenza chiarissima che indugia a sviluppare pedissequamente tutti i passaggi delle normative applicabili e di grande ausilio a quanti, dalle parti del Governo, troppo frettolosamente, ad essere ottimisti, hanno consultato il corpus giuridico e hanno pensato di superarlo con un decreto legge”. Lo dichiara in una nota il senatore Antonio Nicita, vicepresidente del gruppo Pd in Senato.


Secondo Nicita “appaiono platealmente evidenti la correttezza della disapplicazione del decreto, la irrilevanza del parere della Corte di giustizia in presenza di palese applicazione, la conseguente non convalida del fermo del cittadino egiziano. Quanti altri decreti destinati al fallimento produrrà il Governo?”.