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Salute, nata al Gemelli bimba operata in utero per spina bifida

Salute, nata al Gemelli bimba operata in utero per spina bifidaRoma, 8 feb. (askanews) – È venuta alla luce ad oltre 36 settimane di vita una bambina operata nel grembo della madre in utero a 25 settimane di gestazione affetta da mielomeningocele lombosacrale. Il complesso intervento è stato effettuato con successo da un’equipe multidisciplinare composta da ginecologi ostetrici, neonatologi, anestesisti e neurochirurghi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. La piccola – si aggiunge – proseguirà le cure al Centro Spina bifida e Uropatie malformative del Gemelli, struttura di riferimento nazionale per questa patologia.
La diagnosi ecografica è stata eseguita al quinto mese di gravidanza e confermata mediante risonanza magnetica (RM) fetale: mielomeningocele lombosacrale di circa 2 centimetri con ventricolomegalia cerebrale e dislocamento verso il basso del cervelletto. Il mielomeningocele è uno dei difetti più comuni del Sistema Nervoso Centrale, può causare gravi disabilità permanenti, quali difficoltà motorie, paraplegia, idrocefalo, dislocazione verso il basso di cervelletto e tronco encefalico, disfunzione della vescica e dell’intestino, deformità ossee, possibili ritardi cognitivi e disfunzioni sessuali.
I deficit neurologici sono causati dal danno anatomico proprio del difetto e dall’esposizione prolungata delle strutture nervose al liquido amniotico, motivo per cui la riparazione prenatale in utero migliora la salute del prodotto del concepimento correggendo chirurgicamente l’anomalia e contrastando il progressivo peggioramento durante la vita intrauterina.
“In genere questa grave forma di spina bifida viene operata nei primi giorni di vita – spiega il professor Marco De Santis, Associato di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica, responsabile della UOS Prevenzione, Diagnosi e Terapia dei Difetti Congeniti, afferente alla UOC di Ostetricia e Patologia ostetrica diretta dal professor Antonio Lanzone, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica, campus di Roma -, ma trattarlo in utero previene dei danni ulteriori che nel corso della vita prenatale si possono avere sulle strutture nervose, soprattutto sul cervelletto. Fare l’intervento in utero è sicuramente un modo per ridurre alcune di queste disabilità. Studi randomizzati – conclude il professor De Santis – hanno dimostrato che operare prima della nascita garantisce risultati migliori che intervenire successivamente”.
Il delicato intervento chirurgico sul feto in open surgery (a cielo aperto) è stato eseguito con apertura della parete addominale materna, incisione e apertura della parete uterina, esteriorizzazione del feto nella parte da operare, correzione neurochirurgica della spina bifida e successivo riposizionamento del feto e chiusura di utero e parete addominale.
Il successivo decorso della gravidanza è stato privo di complicanze sia per la madre che per il nascituro e il taglio cesareo è stato eseguito a oltre 36 settimane di gestazione. Questo è il secondo caso di intervento in utero su un bimbo affetto da spina bifida al Policlinico Gemelli, il primo risale ad agosto 2020.
L’equipe multidisciplinare del Policlinico Gemelli si conferma come centro di riferimento nazionale per questo trattamento prenatale in open surgery.
L’ottima riuscita dell’intervento è stato il risultato del lavoro di un team specialistico. Dell’equipe ostetrica, coordinata dal professor De Santis, hanno fatto parte: professoressa Lucia Masini, dottoressa Daniela Visconti, dottoressa Francesca Turchiano, ostetrica strumentista Agresta Francesca. La delicata anestesia è stata affidata agli anestesisti Stefano Catarci e Nicoletta Filetici. L’intervento neurochirurgico è stato eseguito dai professori Gianpiero Tamburrini, Luca Massimi e dal dottor Bianchi Federico.
Ora Marta è nelle mani esperte dell’UOSD di Spina bifida e Uropatie malformative del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, qualificato centro per il trattamento di questa patologia, diretta dalla professoressa Claudia Rendeli, ricercatrice in pediatria generale e specialistica all’Università Cattolica, campus di Roma, dove vengono seguiti nel tempo bimbi con difetto di chiusura del tubo neurale dalla diagnosi al trattamento pre e postnatale.

Lombardia, Majorino: scuse ai calabresi, mia espressione infelice

Lombardia, Majorino: scuse ai calabresi, mia espressione infeliceMilano, 8 feb. (askanews) – Piefrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione Lombardia, chiede scusa per una sua espressione che definisce “un po’ infelice” di stamattina nei confronti della Calabria e che ha suscitato la reazione del presidente della Regione Roberto Occhiuto, che a Majorino ha dato del “cretino”.
“Volevo chiedere scusa per una espressione stamattina che mi è uscita un po’ infelice – ha detto Majorino in un video di scuse pubbliche per la vicenda – In una trasmissione televisiva in cui parlavamo delle difficoltà della Regione Lombardia – ha detto Majorino – ho detto la Lombardia non è come la Calabria, ed è sembrato quasi che mi potessi – perché l’ho detto male io – riferire ai cittadini calabresi, alla loro voglia di fare, ai loro talenti. Non intendevo assolutamente offendere la vostra creatività e forza e anzi credo che Lombardia e Calabria debbano collaborare ancora di più. Detto questo – ha concluso Majorino – ho sbagliato e quindi chiedo scusa”.
“La Regione Lombardia non è la Calabria – aveva detto Majorino in trasmissione – è una regione che ha grandi potenzialità, ha un sacco di gente che si dà da fare, ha tante persone impegnate nel territorio in progetti sociali e culturali…”.

Industria meccatronica milanese conta 90mila addetti e 18 mld export

Industria meccatronica milanese conta 90mila addetti e 18 mld exportMilano, 8 feb. (askanews) – L’industria metalmeccanica milanese conta 8,8 mila unità locali e 90mila addetti, produce circa 18 miliardi di euro di esportazioni, pesando circa il 40% del totale manifatturiero milanese e il 20-25% del settore a livello regionale. Sono queste le principali evidenze della prima edizione dell’Osservatorio paritetico territoriale, costituito lo scorso aprile da Assolombarda e dalle segreterie provinciali sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil.
Più nel dettaglio, l’Osservatorio rileva che la metalmeccanica include diverse specializzazioni che presentano sistemi di produzione sempre più interconnessi: dalla metallurgia e la meccanica, che occupano il 36% e il 33% del totale addetti della metalmeccanica, ai comparti delle apparecchiature elettriche (14% degli addetti) e dell’elettronica (11%), fino all’automotive (6%). Il settore evidenzia un andamento congiunturale favorevole, certificato dal trend positivo delle sue esportazioni, in crescita del +15% annuo nel periodo gennaio-settembre 2022. Tuttavia, se confrontate con il totale economia milanese (+23,1%) e con la metalmeccanica a livello regionale (+16,2%), le esportazioni della metalmeccanica milanese registrano un tasso di crescita inferiore. Questo trend si spiega dai diversi andamenti che caratterizzano i singoli settori: se da un lato la metallurgia, l’elettronica e le apparecchiature elettriche sono i settori che la sostengono maggiormente, con tassi di crescita delle esportazioni superiori al +20% nel periodo gennaio-settembre 2022, dall’altro lato la meccanica milanese mostra sì una variazione annua positiva, ma in misura inferiore rispetto agli altri settori (+7,4%). L’automotive, invece, registra una decelerazione del -9,6% nei primi 9 mesi del 2022, dimostrandosi il settore che presenta le maggiori difficoltà.
Sul fronte del mercato del lavoro, a dicembre 2022 rallentano decisamente le richieste di cassa integrazione delle aziende metalmeccaniche milanesi, riportandosi sui livelli di luglio. L’inversione del trend, in crescita da agosto, si registra anche negli altri comparti manifatturieri, dove il numero di ore autorizzate torna ai livelli pre crisi (febbraio 2020). Infine, dall’analisi degli annunci di lavoro degli ultimi 12 mesi emerge che le figure più ricercate dalle imprese metalmeccaniche milanesi sono quelle di operaio specializzato, in particolare gli installatori-riparatori, e di tecnico, soprattutto i disegnatori industriali.
L’Osservatorio ha congiuntamente analizzato la qualità della contrattazione aziendale integrativa presente nelle aziende metalmeccaniche del territorio milanese. L’analisi per il quinquennio di riferimento (2018- 2022) evidenzia in prima istanza come l’addensamento della negoziazione sui premi di risultato sia presente nelle imprese tra i 50 e i 250 dipendenti, mentre è molto più bassa nelle imprese sotto i 50 dipendenti. La ricerca ha focalizzato poi l’attenzione sugli obiettivi e i target condivisi per la definizione del premio di risultato. Gli obiettivi connessi a incrementi di produttività e redditività permangono prevalenti: negli ultimi anni di analisi gli obiettivi di innovazione ed efficienza hanno cominciato a essere sempre più presenti a dimostrazione dello sviluppo e della implementazione delle pratiche di negoziazione e della crescita culturale delle parti sul tema. La presenza di tematiche connesse al welfare è ormai presente in quasi tutti gli accordi aziendali nelle sue differenti forme, ove la convertibilità degli importi permane molto rilevante. In crescita anche il riconoscimento di welfare correlato a obiettivi, mentre il welfare on top risulta poco presente nella contrattazione in quanto spesso frutto di policy aziendali unilaterali dell’impresa.
Da ultimo, la ricerca ha approfondito le quantità economiche massime erogabili al raggiungimento dei risultati convenute negli accordi sindacali. Gli importi massimi raggiungibili si attestano per quasi metà della contrattazione analizzata intorno ai 1.500 euro l’anno. Come prevedibile nelle imprese di grande dimensione il premio annuo si incrementa superando nel 47% dei casi i 2.000 euro annui.

Activision accusa Sony (sabota Microsoft) e governo Sunak (debole)

Activision accusa Sony (sabota Microsoft) e governo Sunak (debole)Roma, 8 feb. (askanews) – Sony starebbe cercando di “sabotare” l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, e se anche l’Antitrust britannico dovesse mettere i bastoni tra le ruote all’operazione, il Regno unito ne risulterebbe danneggiato, anche per colpa di un governo “debole”: sono le accuse lanciate in un’intervista al Financial Times dall’amministratore delegato della società di videogiochi, Bobby Kotick. Secondo il manager, Londra rischia di veder svanire un’opportunità di attrarre investimenti e migliaia di posti di lavoro.
Il piano di acquisizione da 75 miliardi è finito sotto la lente delle autorità di vigilanza di Gran Bretagna, Unione Europea e Usa, data la rilevanza che Activision ha sui titoli del cruciale settore delle consolle per videogame, su cui Microsoft potrebbe avvantaggiare la sua Xbox.
Oltre a lanciare sospetti su Sony (che produce la PlayStation) kotick se la prende con gli quelli che definisce “ideologi”, che avrebbero preso il sopravvento nelle autorità di vigilanza sulla concorrenza delle maggiori economie avanzate.
Secondo il quotidiano, la Uk Competition and Markets Authority dovrebbe esprimersi a breve con una decisione preliminare sul piano di acquisizione. Lo scorso dicembre la US Federal and Trade Commission ha intimato a Microsoft di arrestare i suoi piani e la sua direttrice, Lina Khan, nominata da Biden, ad oggi ha adottato una linea di contrasto su fusioni e acquisizioni tra le big tech.
In tutto questo, secondo il numero di uno di Activision sarebbe l’antitrust europeo, paradossalmente, quello che ha mostrato “una maggiore sensibilità su quali siano i rischi per l’economia da una prospettiva macro”.
Se Microsoft riuscisse a portare avanti l’operazione si tratterebbe della più grande acquisizione mai effettuata per il gruppo di software e creerebbe il terzo maggior player globale sui videogiochi, alle spalle della cinese Tencent e della giapponese Sony.
In Gran Bretagna il premier Rishi Sunak “è sveglio e capisce gli affari – ha detto ancora Kotick – ma non sembra probabile che ci sia alcuna visione concreta nella leadership per perseguire questo tipo di opportunità. Sembra un po’ un governo fragile”.
Uno degli aspetti chiave della transazione è rappresentato dall’impegno di Microsoft a mantenere la disponibilità di titoli molto gettonati (come Call of Duty) anche su PlayStation e le consolle rivali. Ma su questo il gruppo giapponese ha accusato la rivale e di impegni “fuorvianti” con le autorità, affermando che Microsoft era pronta a vincolarsi solo su base temporanea.
Secondo il capo di Activision Sony avrebbe smesso di collaborare con Microsoft ed è su questa base che parla di “sabotaggi”. Interpellata sulla questione dal quotidiano, la società giapponese ha risposto di essere in contatto con Microsoft e di non avere altri commenti al riguardo.

Dl Milleproroghe, possibile lo stralcio totale per tasse locali

Dl Milleproroghe, possibile lo stralcio totale per tasse localiRoma, 8 feb. (askanews) – Via libera delle Commissioni affari costituzionali e bilancio del Senato alla norma che amplia ai tributi locali (Imu, Tari, addzionale irpef, bollo auto) la possibilità di ‘tregua fiscale’ con stralcio delle cartelle sotto i 1000 euro. Anche in questo caso, come per le imposte statali, lo stralcio riguarda le cartelle emesse tra il 2000 e il 2015. La disposizione è contenuta in un emendamento del goveno al decreto milleproroghe che è stato approvato dalle Commissioni.
Rispetto alla legge di bilancio per il 2023, che dava agli enti territoriali la facoltà di rinunciare limitatamente alla quota riferita a sanzioni e interessi, l’emendamento estende la possibilità di stralcio anche al capitale della cartella, ossia alla quota riferita all’imposta. I Comuni hanno tempo fino al 31 marzo 2023 per adottare le relative delibere e pubblicarle sui loro siti istituzionali.
Resta salva la facoltà per gli enti, prevista dalla legge di bilancio, di non rinunciare nè a sanzioni, nè a interessi. Anche in questo caso il relativo provvedimento deve essere adottato entro il 31 marzo, anzichè entro il 31 gennaio.
In ogni caso, gli enti che entro il 31 marzo non adottano alcun provvedimento, aderiscono automaticamente al solo stralcio di sanzioni e interessi.

Vino, assegnato a Fabio Rizzari “Premio Kyle Phillips 2022” di Aset

Vino, assegnato a Fabio Rizzari “Premio Kyle Phillips 2022” di AsetMilano, 8 feb. (askanews) – E’ stato assegnato a Fabio Rizzari il “Premio Kyle Phillips 2022”, il riconoscimento annuale che l’Associazione stampa enogastroagroalimentare toscana (Aset) ha istituito nel 2014 per ricordare l’amico e collega prematuramente scomparso.
Rizzari, giornalista vinicolo di lungo corso, ha iniziato il suo percorso per la rivista “Ex Vinis” di Luigi Veronelli, ed è stato per molti anni firma del Gambero Rosso e curatore dal 2003 al 2014 della guida “I Vini d’Italia” dell’Espresso. Attualmente scrive per testate specializzate italiane e straniere, come “Vitae” dell’Ais e “Vinifera” di Jacques Perrin, distinguendosi “anche per i giudizi e i commenti mai ‘allineati’ e sempre vivaci espressi sul Web a proposito del mondo vinicolo e dei fenomeni che lo pervadono”.
La cerimonia di consegna del premio si terrà sabato 11 febbraio in occasione dell’inaugurazione di “PrimAnteprima”, l’evento di apertura delle Anteprime del vino toscano 2023 in programma al Cinema della Compagnia di Firenze, a partire dalla 10.45.
In una nota, Aset ha infine ricordato che il riconoscimento “è destinato al giornalista di settore che, attraverso articoli e servizi pubblicati nel corso dell’anno, a giudizio dei giornalisti associati ad Aset abbia meglio rappresentato il modo di fare informazione a 360 gradi che fu di Phillips: mancanza di pregiudizi, costante curiosità professionale, serenità di giudizio, voglia di esplorare, franchezza, brillantezza nello scrivere e sobrietà nel comportamento”.

Migranti della salute in aumento, CasAmica Onlus cerca volontari

Migranti della salute in aumento, CasAmica Onlus cerca volontariRoma, 8 feb. (askanews) – Dopo gli anni dell’emergenza sanitaria, tornano ad aumentare le persone che si spostano dalle proprie città e regioni per motivi sanitari. Per questo, CasAmica Onlus che da oltre trentacinque anni accoglie i malati e i loro familiari costretti a curarsi lontano da casa cerca nuovi volontari per le sue sei strutture distribuite tra Milano, Lecco e Roma, al fine di potenziare i servizi offerti e aiutare sempre di più chi ha bisogno di aiuto in un momento così difficile come quello della malattia.
Chi desidera mettere a disposizione il proprio tempo – informa CasAmica – può rendersi utile offrendo supporto all’accoglienza, accompagnamento e ascolto, per il servizio prenotazioni, per il servizio trasporto, per l’organizzazione delle attività sul territorio per gli ospiti e supporto nella promozione delle campagne di raccolta fondi.
Ogni competenza può essere utile all’interno dell’associazione e in CasAmica tutti i volontari vengono formati ed accompagnati costantemente nel loro servizio. Per chi sceglie di dedicarsi direttamente agli ospiti l’associazione organizza annualmente corsi di formazione e incontri mensili di confronto guidati da uno psicologo.
“I volontari sono una risorsa fondamentale con la loro presenza nelle Case, aiutano ad affrontare i momenti più difficili e attraverso uno stile fraterno si fanno prossimi nella sofferenza, donando la forza che nasce da un semplice sorriso”, spiega Lucia Cagnacci Vedani, presidente e fondatrice di CasAmica, che ha dedicato la propria vita all’associazione, fornendo supporto e accoglienza ai malati e alle loro famiglie. “Spesso si vive la malattia come un momento di ‘chiusura’ in attesa della sperata guarigione. Nelle nostre strutture di accoglienza, invece, desideriamo che i malati e i loro familiari trovino persone disposte a rendere vivo, ricco di relazioni e amicizie anche il difficile periodo delle terapie, degli esami e delle visite mediche. Per questo promuoviamo il volontariato attivo e ci occupiamo della formazione e dell’inserimento di persone che vogliono donare una parte del proprio tempo per l’accoglienza”, conclude Lucia Vedani che per raccontare la storia dell’associazione ha scritto il libro “Una panchina ha cambiato la mia vita”, pubblicato da Edizioni Ares, che sarà disponibile a partire dal prossimo 11 febbraio, in occasione della XXXI giornata mondiale del malato.
CasAmica è presente a Milano – con quattro strutture attive e ha in cantiere una quinta struttura: Progetto 3000, una nuova Casa di accoglienza di 3.000 metri quadrati tra interni ed esterni nell’hinterland milanese -, a Lecco e a Roma, in prossimità del Policlinico Universitario Campus Biomedico, dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena e dell’Ospedale Sant’Eugenio, in una posizione strategica per offrire ai propri ospiti un servizio di collegamento con gli ospedali in prossimità della struttura.
Per inviare la propria candidatura e diventare volontario presso una delle sei strutture di CasAmica, basta visitare il sito www.casamica.it/volontariato/ e compilare il form “Diventa Volontario”.

Coldiretti: export frutta e verdura supera i 10 mld euro

Coldiretti: export frutta e verdura supera i 10 mld euroMilano, 8 feb. (askanews) – Le esportazioni di frutta e verdura fresche e trasformate superano per la prima volta il muro dei 10 miliardi di euro grazie a un aumento dell’8%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle proiezioni su dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2022 divulgata in occasione dell’inaugurazione di Fruit Logistica di Berlino, la principale fiera internazionale di settore dove è presente il presidente della Coldiretti Ettore Prandini per incontrare gli operatori italiani.
Proprio la Germania rappresenta il primo mercato di sbocco per l’ortofrutta made in Italy con circa un quarto del totale esportato, grazie anche a un aumento del 7% degli acquisti. Il secondo mercato di riferimento è la Francia, dove si registra però un arretramento del 2%, mentre al terzo posto c’è la Gran Bretagna che al contrario vede un incremento dell’export del 15%, nonostante le difficoltà commerciali legate alla Brexit. Al quarto posto si piazza la vicina Austria, dove le vendite crescono dell’8%, subito davanti agli Stati Uniti che sono il primo mercato extra Ue grazie a un incremento record del 20%.
Sul totale delle esportazioni gli ortaggi freschi valgono oltre 1,8 miliardi che salgono a 5,3 miliardi di euro se si considera anche il trasformato, dove le salse e concentrati di pomodoro pesano per quasi la metà del totale. La pummarola made in Italy ha messo a segno nel 2022 un incremento record del 27%. L’export di frutta fresca vale, invece, 3,8 miliardi, ai quali vanno aggiunti gli 1,2 miliardi di succhi, confetture e conserve.
Il settore ortofrutticolo nazionale garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato, pari al 25% della produzione agricola totale, grazie all’attività di oltre 300mila aziende agricole su più di un milione di ettari coltivati in Italia e vanta 119 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp.
“Un risultato che potrebbe essere paradossalmente migliore se si riuscisse a superare il gap logistico e infrastrutturale che costa all’agroalimentare 7,8 miliardi di euro all’anno, secondo il Centro Studi Divulga, e, nel caso del prodotto fresco, è particolarmente penalizzante per le nostre imprese rispetto ad altri Paesi produttori – ha dichiarato Prandini – occorre cogliere le opportunità offerte dal Pnrr per garantire trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo”.

“I Migliori Vini Italiani”, evento a Roma dal 17 al 19 febbraio

“I Migliori Vini Italiani”, evento a Roma dal 17 al 19 febbraio

In programma al Salone delle Fontane dell’Eur, presenti oltre 120 aziende produttrici

Roma, 8 feb. (askanews) – “C’è Fermento”. Questo il tema della XXII edizione de I Migliori Vini Italiani, in programma al Salone delle Fontane dell’Eur dal 17 al 19 febbraio 2023. Un file rouge, che caratterizzerà tutte le attività in programma, scelto da Luca e Francesca Romana Maroni, ideatori e organizzatori della kermesse, non solo per la sua attinenza al mondo vitivinicolo e ai suoi processi produttivi, ma anche per dare risalto alla voglia di ritorno alla normalità e di ripresa dopo un periodo di convalescenza causato dalla pandemia.
“Nel corso dei tre giorni affronteremo il tema della fermentazione in tutti i suoi aspetti. Parleremo quindi di effervescenza e lievitazione, cercando di coglierne tutte le sfaccettature che potranno riguardare certamente il vino, e non per forza le bollicine, ma anche altre materie prime, dall’acqua ai cibi solidi”, racconta entusiasta Francesca Romana Maroni, CEO di Sens Eventi.
Protagonisti dell’evento saranno quindi i vini. Oltre 120 saranno le aziende produttrici presenti ai banchi di degustazione, tutte selezionate da Luca Maroni per rappresentare appieno l’assoluta eccellenza vitivinicola del nostro territorio, dal Nord al Sud, isole comprese, tra vini bianchi, rossi, rosati e bollicine senza tralasciare le referenze dolci. Come ogni anno, grande attenzione sarà riservata anche alle piccole realtà, spesso a conduzione familiare, che, pur non raggiungendo la quantità di produzione delle grandi cantine, garantiscono l’assoluta qualità delle proprie etichette. Centinaia, dunque, saranno le referenze alla mescita che stupiranno gli ospiti per varietà di profumi, sentori e sfumature che lo stesso Luca Maroni aiuterà a percepire attraverso le sessioni di degustazione guidata basate sulla metodologia da lui stesso ideata delineata da tre punti cardine: consistenza (la ricchezza del vino in estratti, cioè il volume espressivo del vino), equilibro (armonia tra i componenti) e integrità (assenza di difetti di trasformazione enologica).
Non mancheranno, poi, gli appuntamenti dedicati alla buona tavola. Fabio Campoli sarà infatti presente negli spazi del Salone delle Fontane con sessioni di food tasting e cooking show a tema. Nella giornata di venerdì 17 febbraio parlerà di sostenibilità e di fermentazione nell’ambito della pasta; il sabato sarà invece la volta del vino e del suo utilizzo in cucina ma anche del riso e della sua “maturità”. Le serate del venerdì e del sabato saranno anche animate da coinvolgenti cene a tema ospitate all’interno del Ristorante Giardino D’Inverno di Palombini. A stupire i partecipanti saranno i vini, magistralmente raccontati dallo stesso Luca Maroni, che saranno accompagnati dal menu in 4 portate ideate dallo chef Simone Loi: un’esperienza di gusto a 360° che impegnerà tutti i sensi.
La fermentazione, inoltre, sarà il filo conduttore di tutti i laboratori e i talk divulgativi in programma. Tra i più attesi quello curato da Francesca Romana Maroni insieme a Flavio Sacco, biologo fermentalista molto noto al pubblico di Instagram per la sua linea di verdure fermentate, e quello dedicato al sake e allo shochu tenuto da Luca Rendina (sake sommelier fondatore di BereGiapponese). Parlando di fermento, impossibile non menzionare i formaggi e la funzione dei microrganismi presenti all’interno del latte, tema che sarà affrontato da Antonello Egizi, mastro affinatore di formaggi, nel laboratorio dal titolo “Il formaggio è vivo: viva il formaggio” in programma nella giornata di sabato. Spazio anche ai prodotti di Mauro Castelli del Salumificio Castelli, presente a I Migliori Vini Italiani 2023 con 3 laboratori di degustazione della migliore tradizione di Frascati. Si conferma anche per questo evento la collaborazione tra Sens Eventi e Mario Petrella, apicoltore e produttore di miele d’Abruzzo che, insieme a Francesca Romana Maroni, condurrà gli spettatori alla scoperta della laboriosità di questi magici insetti tanto importanti per l’ecosistema. La fermentazione dei mosti d’uva sarà, inoltre, alla base del laboratorio di degustazione curato da Maciste Pasticceria, nota e pluripremiata realtà dolciaria nata nel 2008 a Cori. Durante l’incontro si parlerà di grandi lievitati realizzati con prodotti autoctoni d’eccellenza della zona dei monti Lepini come l’olio di oliva, lo zafferano e, ovviamente, il vino.
Ad aprire le danze alla kermesse, il 16 febbraio, si terrà una serata di inaugurazione (solo su invito) che culminerà con la celebrazione delle eccellenze vitivinicole italiane incluse nella XXXII edizione dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani. Sul palco si alterneranno, dunque, produttori ed enologi che, nel corso degli ultimi 12 mesi, si sono distinti per aver “coltivato uve con massima cura, tempestività e selettivo rigore” si legge nella prefazione al volume scritto da Luca Maroni “e che in cantina le hanno trasformate con tecnica enologica di tal rispetto da trasfonderle purissimi e inossidati nei vini i loro dativi tesori di polpa, di dolcezza e d’aroma”.
Un altro appuntamento, però, ha anticipato la manifestazione. Il 3 febbraio, infatti, alle 18:00 e alle 20:00, negli spazi antistanti lo store di Decathlon presso il centro commerciale Porta di Roma, si è svolta una speciale degustazione live gratuita guidata dallo stesso Luca Maroni di due vini, un rosato e un rosso. L’obiettivo era quello di avvicinare il grande pubblico al mondo del vino di qualità, in un contesto informale e conviviale reso speciale non solo dai profumi e dalle note avvolgenti dei vini nel calice, ma anche dal linguaggio semplice e coinvolgente che, da sempre, contraddistingue gli incontri del noto analista sensoriale. Ampia è stata la partecipazione ai due incontri di curiosi e wine lover che, per circa quaranta minuti, si sono lasciati trasportare dai racconti di Maroni attraverso tutto il processo produttivo delle etichette degustate, dai filari di vite alla trasformazione in cantina, dalla maturazione dei grappoli alla pigiatura, lenta o più veloce, fino alla macerazione sulle bucce e all’affinamento in bottiglia. È stato, dunque, un piccolo assaggio di quello che il pubblico potrà vivere nel grande spazio del Salone delle Fontane.

Sanremo, Amadeus: Blanco ha sbagliato e mi ha chiesto scusa

Sanremo, Amadeus: Blanco ha sbagliato e mi ha chiesto scusa

Non sapevo nulla. Mi ha telefonato, era dispiaciutissimo.

Sanremo, 8 feb. (askanews) – “Blanco stamattina mi ha chiamato, era dispiaciutissimo, ha chiesto scusa. Io lo conosco, Riccardo è un ragazzo talentuoso, lui ha sbagliato e lo sa lui per primo. Ha chiesto di essere perdonato, è stato il primo consapevole di aver capito di aver sbagliato. Ma non gettiamogli la croce addosso”: così Amadeus sul “caso” Blanco, che ieri sera ha spaccato l’arredo floreale del palco dell’Ariston.
“Era previsto che facesse qualcosa anche un calco alle rose anche rotolarsi, qualcosa di particolare – ha aggiunto Amadeus – ma solo alla fine ho visto che c’era una esagerazione rispetto alle prove e a quello che mi era stato raccontato e c’era qualcosa che non andava. Ma io non potevo saperlo”.