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In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa

In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa – askanews.it


In settimana freddo tardivo e neve, la Primavera si prende una pausa – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Avvio di aprile scoppiettante! Nel corso della settimana appena iniziata un ciclone, accompagnato e sospinto da venti freddi, provocherà un’intensa ondata di maltempo con pioggia e anche con la neve che tornerà a scendere fino a quote molto basse per la stagione, il tutto condito da un brusco calo delle temperature. Insomma, la primavera è già in crisi e ci attende una fase climatica caratterizzata dal freddo tardivo.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che già nella giornata odierna saranno possibili piogge battenti e temporali, specie al Centro-Sud e sulla Sicilia, accompagnati da burrascose raffiche di vento di Bora e Grecale che acuiranno ancor di più la sensazione di freddo. Visto l’atteso calo dei valori termici tornerà anche la neve sugli Appennini con fiocchi fin verso i 900/1000 metri di quota su Abruzzo e zone interne di Lazio, Molise, Puglia e Basilicata; sarà un evento di tutto rispetto e che non capita spesso ad Aprile. Il tempo al Nord risulterà invece più stabile e soleggiato ma attenzione, farà freddo per il periodo: il risveglio di mercoledì 5 aprile sarà decisamente gelido, con gelate diffuse sulle pianure del Nord e sul versante adriatico. Di giorno poi il clima si addolcirà, grazie al maggiore soleggiamento. E proprio mercoledì è atteso un altro passaggio instabile: anche questa volta, maggiormente interessate saranno le regioni del Centro Sud e la Sicilia con il rischio di temporali e nevicate fino a quote piuttosto basse.

Volgendo infine lo sguardo alle giornate festive di Pasqua e Pasquetta, la situazione non migliorerà di molto: secondo gli ultimissimi aggiornamenti, entrambe le giornate potrebbero risultare incerte, a causa dell’ingresso di aria più fredda in quota che destabilizzerebbe non poco l’atmosfera provocando i classici temporali pomeridiani.

Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao

Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao – askanews.it


Pittura come materia e intimità: Lynette Yiadom-Boakye a Bilbao – askanews.it



















Bilbao, 3 apr. (askanews) – La pittura, quando è buona, continua sorprendentemente a essere un mezzo espressivo e narrativo con pochi eguali, anche nell’arte di oggi. La sua capacità di mimesi con il reale batte strade che, benché note da secoli, si rivelano ogni volta nuove. Sono pensieri che vengono osservando la mostra che il Museo Guggenheim di Bilbao dedica alla pittrice e scrittrice britannica Lynette Yiadom-Boakye, dal bellissimo titolo “Nessun crepuscolo è troppo potente”.

In oltre 70 dipinti a olio e disegni a carboncino, l’artista, nata da genitori ghanesi, fissa persone e momenti di vita quotidiana, con una naturalezza e una lieve sensazione di felicità strisciante che sembrano essere la sua caratteristica più evidente. Ma, come ci ha spiegato la curatrice Lekha Hileman, nel lavoro di Yiadom-Boakye ci sono molti livelli di lettura. “Crea immagini che sono prodotti della sua fantasia, lei non ritrae persone reali, ma si tratta di composizioni prese da fonti visive diverse che l’hanno influenzata. Realizza delle figure che sembrano così vive, ma ci sono anche dei dettagli che stanno fuori da questo contesto: per esempio un uccello su una spalla, oppure un animale che non c’entra nulla. Tutte strategie per ricordarci che quella che stiamo guardano è una finzione”.

Una finzione che, pur nell’apparente ordinarietà dei soggetti, evoca costantemente un’idea di poesia concreta, oltre che storie che vanno ben oltre la semplice rappresentazione realistica. E la sua pittura fa pensare a una vicinanza estrema ai soggetti, pur con un piccolo perdurante senso di mistero sullo sfondo. Vengono in mente come riferimento, per esempio, le immagini di Nan Goldin, che come i dipinti di Lynette rimandano all’idea di intimità. “Il senso di intimità – ha aggiunto Lekha Hileman – è una parte molto importante del suo lavoro e sappiamo quanto è difficile trasmettere l’intimità in un’immagine, nello stesso modo in cui è difficile spiegare una poesia. Ma io credo che lei riesca molto bene a trasmettere questa sensazione, lo fa con un gesto molto tenero e noi vediamo negli sguardi di queste persone che qualcosa che nasce da dentro”.

Guardando le opere si capisce che l’artista ha un grande interesse per i risultati che la pittura può ottenere a livello di materialità e potenza di colore e composizione. In un certo senso i quadri indagano la pittura stessa e questa apparente presa di distanza dal tema del dipinto o del disegno si rivela in realtà uno strumento perfetto per esaltare la ricerca sulla nostra condizione di esseri umani. E la dimensione di “verità” della sua opera. Forse il segreto del fascino del lavoro di Lynette Yiadom-Boakye sta proprio qui. (Leonardo Merlini)

Casini invoca un armistizio destra-sinistra per non sprecare i fondi del Pnrr

Casini invoca un armistizio destra-sinistra per non sprecare i fondi del Pnrr


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Casini invoca un armistizio destra-sinistra per non sprecare i fondi del Pnrr – askanews.it


Casini invoca un armistizio destra-sinistra per non sprecare i fondi del Pnrr – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Maggioranza e opposizione depongano le armi su un tema così cruciale come il Pnrr e collaborino perché quei “miliardi di fondi pubblici” non vengano persi o sprecati: “Sarebbe mettere un fardello pesantissimo sulle spalle delle prossime generazioni. È necessario un patto per evitarlo”, dice in una intervista al Corriere della Sera Pier Ferdinando Casini.

“Non vanno esportate a Bruxelles le risse politiche nazionali. E non serve rimpallarsi reciprocamente le responsabilità dei problemi”, prosegue Casini, per il quale i problemi “dipendono dall’apparato della Pubblica amministrazione e dalla desertificazione delle competenze. Non è un caso che l’unica opera pubblica fatta in tempi velocissimi sia stata il Ponte Morandi a Genova, perché in deroga”. E dunque, spiega l’ex presidente della Camera, ora “il governo dovrebbe lasciare da parte la presunzione di poter fare tutto da solo e l’opposizione la demagogia, e per questo serve un patto di natura politica. Poi ne serve uno istituzionale tra Regioni ed enti locali da una parte e Stato centrale dall’altra, perché le materie interfacciano tanti soggetti. Bisogna scegliere i terreni sui quali l’una e l’altra parte possono battersi. E il Pnrrnon deve essere tra questi, se si vuole fare il bene del Paese”, conclude.

Urso: il biocombustibile è green, le batterie elettriche no

Urso: il biocombustibile è green, le batterie elettriche no


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Urso: il biocombustibile è green, le batterie elettriche no – askanews.it


Urso: il biocombustibile è green, le batterie elettriche no – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Puntare tutte i gettoni sull’auto elettrica come chiede l’Ue significa, in un futuro non remoto, riaprire “anche le miniere italiane per estrarre litio, cobalto, titanio. Per fare il biocombustibile occorre piantare centinaia di milioni di alberi da cui poi si realizzerà la biomassa, alberi che nella vita assorbiranno molta più anidride carbonica di quella che sarà risparmiata con l’elettrico. Per fare una batteria e una macchina a trazione elettrica occorre riaprire i giacimenti in Italia e in Europa, scavare la terra ed estrarre litio e poi cobalto, manganese, titanio”. Lo dice in una intervista a Il Messaggero il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso.

Nella sfida con la Cina sull’auto elettica, sostiene Urso, “possiamo ancora farcela, ma dobbiamo recuperare clamorosi ritardi, se vogliamo evitare di passare dalla subordinazione alla Russia per energia fossile a quella ben peggiore della Cina sulla tecnologia green. La transizione ecologica non è un pranzo di gala nel Palazzo d’inverno con cibo sintetico. E non può essere affrontata con la mitologia del sistema sovietico in cui la scienza è sottomessa alla ideologia. È una grande rivoluzione industriale che ha costi e benefici, vincenti e perdenti”. Riguardo infine i fondi Pnrr, “sinora siamo riusciti” a rispettare le scadenze, “malgrado i gravi errori commessi nel passato che rischiano di pregiudicare i nostri sforzi. Serve però che la Commissione ci consenta di rivedere i progetti irrealizzabili presentati dal precedente governo ed oggi contestati. Noi chiediamo solo buon senso e quindi flessibilità, per concentrare le risorse su quel che serve davvero alla duplice transizione ecologica e digitale”, conclude il ministro.

Milan show al ‘Maradona’, 4-0 al Napoli. Pioli: “Perfetti”

Milan show al ‘Maradona’, 4-0 al Napoli. Pioli: “Perfetti”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Milan show al ‘Maradona’, 4-0 al Napoli. Pioli: “Perfetti” – askanews.it


Milan show al ‘Maradona’, 4-0 al Napoli. Pioli: “Perfetti” – askanews.it




















Roma, 3 apr. (askanews) – Clamoroso poker del Milan, che al Maradona ferma la capolista con una prestazione impeccabile e sale al terzo posto in classifica, davanti a Inter e Roma. Uno scatenato Brahim Diaz prima serve Leao (dopo una strepitosa giocata personale) per il gol del vantaggio e poi raddoppia. Nella ripresa ancora Leao trova la doppietta personale, la chiude Saelemaekers con un’azione irresistibile. Adesso Napoli e Milan si ritroveranno contro anche in Champions, nella doppia sfida del 12 e del 18 aprile.

“Questa vittoria è solo il primo passo – il commento di Pioli – abbiamo altre 9 partite di campionato in cui dobbiamo avere lo stesso atteggiamento. Abbiamo buttato opportunità in passato e non deve più succedere”. “La doppia sfida di Champions? Il risultato di stasera non le condizionerà di certo perché è un’altra competizione, un altro ambiente. Sicuramente mi darà modo di rivedere la partita e le situazioni positive ma anche quelle da migliorare. Ma saranno partite diverse, da dentro o fuori, e su due partite. Stasera abbiamo vinto solo una partita del rush finale che ci deve vedere protagonisti perché per essere una stagione positiva il Milan deve finire in Champions”. Luciano Spalletti commenta con serenità la partita: “Il Milan ha fatto una grandissima prestazione, è partito forte e ha sfruttato tutto ciò che gli abbiamo concesso – dice – Loro sono stati bravissimi a usare gli spazi, noi siamo stati sotto il nostro livello, la grande disponibilità dei ragazzi ci ha fatto allungare ancora di più nel tentativo di ribaltare il risultato e loro hanno sfruttato quegli spazi”. Qualcosa non ha funzionato rispetto alle solite prestazioni: “Abbiamo fatto fatica nella circolazione, abbiamo forzato le giocate, abbiamo sbagliato troppi palloni per quello che è il nostro livello – spiega ancora – Potevamo aspettare un po nella pressione per essere più compatti, abbiamo lasciato troppi spazi tra le linee e loro sono bravi a giocare lì. Nell’andare a fare uomo contro uomo non ci siamo divisi bene le loro posizioni”. Il Napoli è parso un po scarico e stanco dopo la sosta delle nazionali e i lunghi viaggi che i suoi giocatori hanno dovuto sostenere: “Sicuramente la prestazione è un po influenzata dalla sosta per le nazionali, qualcuno è tornato un po stanco ma questo è successo anche al Milan che ha fatto una grande prestazione. Siamo stati un po sfortunati perché qualcuno è tornato un po acciaccato”.

“Cosa cambia in chiave Champions? Spero che ci sarà qualcun altro che dice che non siamo stati avvantaggiati da questo sorteggio, sembrava ci fosse capitata una squadra facile ma non è così – dice Spalletti – Il faro della Champions rimette a posto tutto, in quelle partite tutti mettono dentro tutte le qualità che hanno”. 28a giornata Cremonese-Atalanta 1-3, Inter-Fiorentina 0-1, Juventus-Verona 1-0, Bologna-Udinese 3-0, Monza-Lazio 0-2, Spezia-Salernitana 1-1, Roma-Sampdoria 3-0, Napoli-Milan 0-4, lunedì 3 aprile ore 18:30 Empoli-Lecce, ore 20:45 Sassuolo-Torino Classifica: Napoli 71, Lazio 55, Milan 51, Inter, Roma 50, Atalanta 48, Juventus (-15) 44, Fiorentina, Bologna 40, Udinese 38, Torino, 37, Sassuolo 36, Monza 34, Empoli, Salernitana 28, Lecce 27, Spezia 25, Verona 19, Sampdoria 15, Cremonese 13. 29a giornata venerdì 7 aprile ore 17 Salernitana-Inter, ore 19 Lecce-Napoli, ore 21 Milan-Empoli, sabato 8 aprile ore 14.30 Fiorentina-Spezia, ore 16.30 Sampdoria-Cremonese, Atalanta-Bologna, ore 18.30 Torino-Roma, Verona-Sassuolo, ore 20.45 Lazio-Juventus.

Zuppi:Chiesa mai contro diritti.Fine vita?Sacrosanto no a dolore

Zuppi:Chiesa mai contro diritti.Fine vita?Sacrosanto no a dolore


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Zuppi:Chiesa mai contro diritti.Fine vita?Sacrosanto no a dolore – askanews.it


Zuppi:Chiesa mai contro diritti.Fine vita?Sacrosanto no a dolore – askanews.it




















Roma, 2 apr. (askanews) – “La Chiesa è contro i diritti? Assolutamente no. Il diritto della persona è una roba che sentiamo proprio nostra… La legge sull’aborto, la 194, penso che è stata una legge dolorosa ma che garantisca… e nessuno la mette in discussione. La parte dissuasiva, di evitare una sofferenza alla donna è una cosa che si può applicare di più”. Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi presidente della Cei intervistato a Tempi radicali il festival di Domani a Modena.

“Sul fine vita è una discussione in cui farei tesoro delle esperienze in Europa, il diritto che abbiamo è quello di non soffrire, le cure palliative nel nostro paese hanno ancora una percentuale di diffusione bassa, la Chiesa non è per il dolore, è sacrosanto togliere il dolore” ha concluso.

Opec+ taglia produzione petrolio 1 milione barili al giorno

Opec+ taglia produzione petrolio 1 milione barili al giorno


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Opec+ taglia produzione petrolio 1 milione barili al giorno – askanews.it



















Roma, 2 apr. (askanews) – L’Opec+ ha annunciato un taglio volontario della produzione di petrolio che supererà un milione di barili al giorno, riducendo l’offerta da maggio nonostante una ripresa dei prezzi dai minimi di 15 mesi. L’Arabia Saudita – secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg – ha guidato il cartello promettendo la propria riduzione dell’offerta di 500.000 barili al giorno. Altri membri tra cui il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti e l’Algeria hanno seguito l’esempio, mentre la Russia ha affermato che il taglio della produzione che stava attuando da marzo a giugno continuerà fino alla fine del 2023.

Cam

Il ministro della Salute Schillaci: un consumo moderato di vino è benefico

Il ministro della Salute Schillaci: un consumo moderato di vino è benefico


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Il ministro della Salute Schillaci: un consumo moderato di vino è benefico – askanews.it


Il ministro della Salute Schillaci: un consumo moderato di vino è benefico – askanews.it



















Roma, 2 apr. (askanews) – “Il consumo basso o moderato di vino, integrato in un modello di dieta mediterranea, è associato ad effetti benefici sulla salute; ciò che dobbiamo invece contrastare sono gli abusi e gli eccessi di superalcolici”, “che nulla hanno a che vedere con un consumo moderato”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Vinitaly al convegno ‘Vino e Salute’ organizzato da Coldiretti e Filiera Italia. “Siamo impegnati insieme agli altri ministeri interessati a promuovere nelle scuole una dieta sana”, ha detto il ministro.

“Da parte nostra è costante l’impegno a diffondere nei cittadini la cultura del bere in modo responsabile. Ma promuovere questa consapevolezza è cosa ben diversa dall’apporre un’etichetta, come quella proposta dall’Irlanda, che non fa differenza tra una bottiglia di vino e di liquore, che sappiamo essere differenti”, ha insistito Schillaci.

Tajani: l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione

Tajani: l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Tajani: l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione – askanews.it


Tajani: l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione – askanews.it



















Roma, 2 apr. (askanews) – “E’ sacrosanto difendere l’ambiente, ma l’ambientalismo non può diventare la nostra nuova religione”. E’ quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante il suo intervento a un evento organizzato da Coldiretti, nell’ambito di Vinitaly. “Noi, grazie a Dio, ne abbiamo già una, non abbiamo bisogno di quella che ci dice che c’è soprattutto l’ambiente, dimenticandosi dell’uomo. Perché il vero difensore dell’ambiente è l’uomo, che ha il dovere di rispettarlo”, ha insistito il ministro, ricordando che “la natura è stata creata con l’uomo che ne fa parte ed è al centro” di essa. “Credo che non ci sia un agricoltore che non sia difensore della natura e dell’ambiente, credo che l’agricoltore sia il miglior difensore di natura e ambiente”.

Lollobrigida a Vinitaly: “Lavorare in campagna non è svilente”

Lollobrigida a Vinitaly: “Lavorare in campagna non è svilente”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Lollobrigida a Vinitaly: “Lavorare in campagna non è svilente” – askanews.it


Lollobrigida a Vinitaly: “Lavorare in campagna non è svilente” – askanews.it




















Verona, 2 apr. (askanews) – “In Italia c’è bisogno di immigrazione legale per dare supporto ad alcuni settori, e il primo nemico dell’immigrazione legale è quella clandestina. Bisogna dare la possibilità alle persone di scegliere se emigrare, non devono essere costretti a farlo rischiando la pelle”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida nel corso del suo intervento a Veronafiere in occasione della cerimonia di inaugurazione della 55esima edizione di Vinitaly.

In merito ad eventuali nuovi misure da introdurre oltre al Decreto flussi, il ministro ha spiegato che “sui flussi è evidente che c’è la volontà di organizzarli seriamente, quello che non è stato fatto in questi anni, cercando di raccordersi con le nazioni di provenienza per fare formazione sul lavoro, linguistica e civica per permettere una reale integrazione”. “I nostri imprenditori agricoli hanno bisogno di manodopera esterna laddove manchi quella interna” ha ricordato, evidenziando che “questo va in parallelo al fatto di mettere chi può lavorare nelle condizioni di capire che non è svilente lavorare nell’agricoltura e nell’allevamento: lo dico a tutti quelli che pensano di poter stare sul divano e ricevere il reddito di cittadinanza perché il lavoro fatto nei campi è un lavoro indegno”. “Chi non vuole andare a lavorare – ha concluso – non può andare a gravare sulle spalle degli altri”.