Roma, 2 apr. (askanews) – E’ morto a 71 anni il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto per un cancro che lo affliggeva da tempo. La sua discografia da solista include oltre 70 titoli e tocca diversi generi musicali come pop, elettronica, ambient, bossa nova, world music e contemporanea. Tra i riconoscimenti ottenuti c’è anche un Oscar nel 1987 per la colonna sonora del film “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci. Negli anni Settanta ha fatto parte della Yellow Magic Orchestra, un gruppo di sofisticato pop elettronico.
Monza, 2 apr. (askanews) – “Per me è un complimento, sono uno di voi”. Sergio Mattarella ha risposto così ai ragazzi di PizzAut, che gli hanno gridato “Mattarella uno di noi”, e gli hanno regalato un grembiule con la stessa scritta, durante l’inaugurazione della sede di Monza. “Vi ringrazio di avermi invitato per l’inaugurazione di questo bellissimo spazio. La pizza era squisita. Non sarei stato capace né a farla né a portarla in tavola , avete una professionalità davvero di alto livello. Lavorate in maniera eccellente”, ha detto ai ragazzi autistici che gestiscono la pizzeria. Un saluto particolare al fondatore: “Voglio ringraziare Nico Acampora, quello che lui ha sognato tempo addietro tutti lo ritenevano impossibile, inverosimile. E invece questo è un luogo dove si lavora come negli altri luoghi. Nessuno è uguale a un altro ha concluso Mattarella – tutti hanno la possibilità di esprimersi e Acampora vi ha dato questa possibilità”.
Roma, 2 apr. (askanews) – Papa Francesco ha ricordato il clochard tedesco morto qualche giorno fa sotto il Colonnato di San Pietro, “solo, abbandonato. E’ Gesù per ognuno di noi. Tanti hanno bisogno della nostra vicinanza, tanti abbandonati. Anche io ho bisogno che Gesù mi accarezzi, mi avvicini a me, e per questo vado a trovarlo negli abbandonati, nei soli”, ha sottolineato il Papa parlando a braccio nel corso dell’omelia della Domenica delle Palme, in piazza San Pietro. Il Pontefice ha celebrato dopo il recente ricovero al Gemelli. (Foto di repertorio).
Roma, 2 apr. (askanews) – “Insoddisfazione non è la parola giusta, c’è frustrazione”. Epilogo altamente negativo per la Ferrari: Leclerc ha finito la sua corsa dopo pochi metri, per il contatto con il canadese Lance Stroll (Aston Martin); Sainz penalizzato di 5? e conclusione dal 4° al 12° posto. Frederic Vasseur, team manger della Rossa, aggiunge: “Sainz ha avuto tanta sfortunata a causa della bandiera rossa. Inoltre, non siamo affatto d’accordo con la decisione presa dai giudici, in quanto riteniamo che l’incidente tra Carlos e Alonso sia di gara, come quello tra Leclerc e Stroll. Avremmo preferito che ci fosse un dialogo con noi, una volta terminata la corsa, per spiegare le nostre ragioni anche perché c’è discrepanza di giudizio rispetto a quanto è accaduto in passato”, l’affondo di Vasseur. Il Team Principal ha poi aggiunto: “Non faremo ricorso, anche perché non ci sono margini per intervenire. Un vero peccato perché ci sono stati dei miglioramenti sul bilanciamento della vettura, ma non siamo riusciti a dimostrarlo in gara. Certo, questo non è sufficiente perché con Sainz eravamo in quarta posizione e non è quello che vogliamo. Da parte nostra c’è la motivazione per continuare a spingere”.
Roma, 2 apr. (askanews) – Max Verstappen su Red Bull ha vinto il Gran Premio d’Australia di Formula 1 sul circuito dell’Albert Park a Melbourne. In una corsa all’insegna del caos con quattro partenze e tre bandiere rosse, il campione del mondo ha preceduto la Mercedes di Lewis Hamilton e la Aston Martin di Fernando Alonso. Solo dodicesima la Ferrari di Carlos Sainz penalizzata di 5 secondi per un contatto con la monoposto di Alonso dopo il terzo semaforo verde della gara. Fuori alla fine gioco anche le due Alpine di Gasly e Ocon dopo la terza parenza. Fuori anche Leclerc al primo giro per un contatto su Stroll che lo ha mandato nella Ghiaia. Una corsa che ha mandato i piloti su tutte le furie.
“Forse la prima volta la bandiera rossa ci poteva stare, ma la seconda proprio non l’ho capita. Poi tutto è stato un gran casino, ma siamo riusciti a sopravvivere. Avevamo un bel passo e abbiamo vinto, il che ovviamente è la cosa più importante”. Così Max Verstappen dal primo gradino del podio del Gp d’Australia. Carlos Sainz è una furia dopo la penalità che gli è stata inflitta nel Gran Premio d’Australia, obbligando il pilota della Ferrari a chiudere addirittura dodicesimo, quindi fuori dai punti. Ai microfoni di Sky Sport F1, infatti, lo spagnolo ha tuonato: “Preferisco non parlane, altrimenti se parlo adesso parlo male. Preferisco vedere prima i commissari, e aspettare che cambino la penalità. Sento che ci hanno derubato, non voglio parlare altrimenti dico brutte parole. Se non vado prima dagli steward, non riesco a parlare con lucidità”. Verstappen riprende: “Duello con Lewis Hamilton al via? Io ho cercato di evitare il contatto – ha detto il pilota olandese della Red Bull – Quello che le regole permettono di fare con una macchina all’esterno è piuttosto chiaro, ma non viene seguito. Ma va bene così, avevamo un buon passo e siamo andati avanti ugualmente. Ma è qualcosa di cui terremo conto nelle prossime gare. Uscita sull’erba? Ho fatto un favore alla città, ho tagliato io l’erba così non dovranno più farlo in quel settore. Scherzi a parte, ho avuto un piccolo bloccaggio. Ma avevamo margine. E’ la prima vittoria qui, mancava da tempo anche per il team, sono contento. Bello vedere che i fan si siano divertiti tanto, grazie a loro per essere rimasti con noi”. “La partenza – conclude Verstappen – è stata pessima. Al primo giro sono stato cauto perché avevo tanto da perdere, più di quanto avessi da guadagnare. Il passo della macchina era veloce, si è visto da subito. Eravamo in attesa di aprire il Drs per passare, ma poi con tutte queste bandiere rosse non lo so”.
Roma, 2 apr. (askanews) – Era il 2 aprile 2005 quando il portavoce vaticano, Joaquin Navarro-Valls annunciava al mondo intero che Giovanni Paolo II era morto. Sono passati 18 anni da quel giorno in cui la chiesa piangeva Papa Wojtyla, eletto al Soglio di Pietro il 16 ottobre 1978.
Karol Józef Wojtyla era nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio del 1920. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, dopo il breve pontificato di Giovanni Paolo I (di 33 giorni) è stato beatificato il primo maggio del 2011 da Benedetto XVI che accolse il grido della folla che in piazza San Pietro chideva che il Papa polacco diventasse “Santo subito”. Il 27 aprile del 2014 è stato proclamato Santo da Papa Francesco.
Milano, 1 apr. (askanews) – “Dobbiamo stare al fianco della lotta degli edili” contro le modifiche “vergognose” al codice degli appalti volute dal governo, “non arretreremo di un millimetro mentro loro alzano le soglie per gli affidamenti e per non fare le gare europee”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, durante una iniziativa del partito a Modena.
“Non è accettabile la logica degli appalti a cascata, dobbiamo tenere alti i presidi di legalità e rispetto delle regole”, ha assicurato la leader del Pd. E poi ha raccolto l’invito di Bonaccini a una mobilitazione per la sanità pubblica, contro “il disegno di privatizzazione” perseguito a suo dire dalla destra: “Sono battaglie da fare sia nelle istituzioni che nelle strade e nelle piazze: faremo le barricate contro la privatizzazione della sanità”, ha concluso Schlein.
Milano, 1 apr. (askanews) – Le uscite quotidiana di esponenti del governo e della maggioranza servono a “non rispondere” su Pnrr e strage di Cutro. Lo afferma Elly Schlein, segretaria del Pd, ospite del festival di “Domani” a Modena.
Oltre alle parole di Ignazio La Russa sulla strage delle Fosse Ardeatine, nota Schlein, “ci sono anche quelle di Tajani sulle donne come forni che sfornano patate, quelle di un altro ministro su bambini e frigoriferi, la notizia di una proposta di legge di FdI per evitare il ‘forestierismo’… è anche difficile svolgere il nostro ruolo con una maggioranza e un governo dicono un’enormità, fanno affermazioni gravi, per non rispondere a due semplici domande che facciamo da settimane: a che punto è l’attuazione del Pnrr, che è una opportunità per tutto il Paese; e non ci hanno ancora detto quale è la dinamica dei fatti della strage di Crotone in cui sono morte decine di persone: chiediamo piena luce e perché non è intervenuta la Guardia Costiera”.
Milano, 1 apr. (askanews) – Ignazio La Russa ha le caratteristiche per essere la seconda carica dello Stato? “No”, risponde seccamente la segretaria del Pd Elly Schlein, ospite del festival di “Domani” a Modena, rispondendo ad una domanda sulle scuse del presidente del Senato dopo le parole di ieri a “Libero” su via Rasella, Fosse Ardeatine e Resistenza.
“L’ho detto anche ieri, le parole di La Russa sono del tutto inaccettabili soprattutto nel ruolo che ricopre”, ribadisce Schlein. Che aggiunge: “Non bastano le scuse, non è neanche la prima volta, è una storia quotidiana, un tentativo di riscrivere la storia, cercando di negare il contributo della Resistenza e dell’antifascismo alla scrittura della Costituzione in cui tutti, soprattutto chi ha ruoli istituzionali, si dovrebbero riconoscere”.
Roma, 1 apr. (askanews) – “Basco Rosso”, la docu-serie diretta da Claudio Camarca e prodotta da Groenlandia, sbarca su Rai1 in seconda serata a partire da lunedì 3 aprile per quattro appuntamenti. È il racconto dell’addestramento per entrare in uno dei più importanti reparti d’élite dell’Arma dei carabinieri, gli Squadroni Eliportati Cacciatori, impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. Per la prima volta e in esclusiva, le telecamere entrano nelle caserme dove gli aspiranti Cacciatori intraprendono questo duro e altamente professionalizzante percorso per il conseguimento della specializzazione.
Quattro settimane da vivere nella caserma del Tuscania a Livorno, sotto la guida di istruttori esperti per acquisire la compiuta padronanza di definite materie e di particolari e imprescindibili tecniche militari. Terminato questo primo ciclo addestrativo, solo i partecipanti selezionati raggiungono la Calabria e Vibo Valentia, alla base operativa situata all’interno dell’eliporto “Luigi Razza”. Qui, agli istruttori del Tuscania, si aggiungono alcuni capisquadra Cacciatori di Calabria, e prende il via la seconda fase dell’addestramento: altre tre settimane dopo le quali è previsto il test finale, l’esame ultimo e dirimente per selezionare coloro che hanno superato il corso e possono fregiarsi della qualifica di Basco Rosso. Autore della docu-serie, insieme allo stesso Claudio Camarca, è Nicola Vicinanza, il produttore creativo Emanuele Cava e il montaggio è curato da Alessandro Lacialamella e Pierluigi Darino. Con “Basco Rosso” la telecamera entra nella Caserma intitolata a Paolo Vannucci per seguire le vicende del 32esimo corso iniziato il 17 ottobre 2022; sono 37 i candidati a voler calzare il basco rosso degli Squadroni Eliportati Cacciatori. Il gruppo è frutto di una prima selezione effettuata sulle 82 domande di ammissione arrivate in autunno alla Vannucci. I futuri possibili Baschi Rossi devono possedere le attitudini di un cacciatore: è questo il profilo che il Tenente Colonnello Emanuele Barbieri, comandante degli istruttori, spiega essere primo requisito indispensabile.
“Basco Rosso” descrive anche le tre prove più difficili che i candidati devono sostenere: calarsi da una torre alta 15 metri, il test di orientamento con squadre di quattro militari che con il solo aiuto di una cartina topografica devono arrivare ad alcune destinazioni prefissate, salita e discesa da un elicottero sospeso a un paio di metri da terra. Per essere ammessi alla seconda fase del corso, quella che ha la base operativa a Vibo Valentia presso la Caserma dedicata a Luigi Razza, gli aspiranti Cacciatori devono aver superato tutte queste prove attitudinali. Su 37, 31 partiranno per la Calabria. C’è anche l’omaggio a Vittorio Iacovacci, il carabiniere ucciso in un agguato in Congo insieme all’ambasciatore Luca Attanasio.