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Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli

Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli


Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli – askanews.it



Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata “crea nuovo centralismo regionale che non serve a nessuno ed è per questo che ci batteremo contro questo disegno di legge e se il governo andrà avanti a testa bassa noi raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo. Il ddl Calderoli non passerà e non dividerà questo paese”. Lo ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale Ali – Autonomie locali italiane, parlando con i giornalisti a Pisa a margine del XIX congresso nazionale “Ricuciamo l’Italia”.

Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4%

Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4%


Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4% – askanews.it



Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4% – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%, pari a -12mila unità) tra le donne, i minori di 35 anni e gli ultracinquantenni. La stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita tra le donne e le persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.

Rispetto a febbraio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-4,5%, pari a -94mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila).

Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni

Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni


Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni – askanews.it



Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – L’elevata incertezza “accresce l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni del Consiglio direttivo (dalla Bce) sui tassi di riferimento, che saranno determinate dalle sue valutazioni sulle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, dalla dinamica dell’inflazione di fondo e dall’intensità di trasmissione della politica monetaria”. Nel Bollettino economico, la Bce ribadisce l’impostazione per le future decisioni dopo il nuovo rialzo dei tassi di 50 punti base operato lo scorso 16 marzo.

L’obiettivo della manovra restrittiva resta quello di “assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, si legge.

Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni

Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni


Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni – askanews.it



Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel primo bimestre di quest’anno sono state 86.483 (-29,1% rispetto al febbraio 2022), 100 delle quali con esito mortale (-12,3%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 10.399 (+28,7%). Lo ha reso noto l’Inail.

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di febbraio 2023 sono state 86.483, in calo del 29,1% rispetto alle 121.994 del primo bimestre 2022, in aumento rispetto alle 82.634 del 2021 (+4,7%) e in riduzione rispetto al 2020 (-10,4%) e al 2019 (-13,6%). A livello nazionale i dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano, per il primo bimestre del 2023 rispetto all’analogo periodo del 2022, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 111.975 del 2022 ai 74.916 del 2023 (-33,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 15,5%, da 10.019 a 11.567.

Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo

Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo


Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo – askanews.it



Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – “Di sicuro possiamo dire che il Pnrr non è solo un giardino di rose. Già in campagna elettorale denunciammo molte criticità”. E’ quanto ha detto il ministro Francesco Lollobrigida in un colloquio con il Foglio. “La mia sensazione personale è positiva nei rapporti con l’Europa”, ha aggiunto. “Sul Pnrr c’è un tema legato al ritardo, ma è solo un ritardo”.

Con Draghi, la Commissione fu più clemente? “Questo deve chiederlo al ministro Fitto, che è titolare del dossier”, precisa Lollobrigida. “Di sicuro i nostri allarmi la scorsa estate restano agli atti. Ma quando dicevamo che alcuni obiettivi erano da rivedere, che lo scenario era cambiato, ricordo le risposte dell’opinione pubblica”. E cioè? “Ci saltavano tutti addosso: il Pnrr non si cambia, era la risposta cora- le. Ma adesso i nodi, come si suol dire, vengono al pettine”. Lollobrigida ritiene che vada fatta “una grande operazione verità”. “Che vadano spiegati alla Nazione i motivi dei ritardi: serve un approfondimento sulle cause di questi ritardi anche per tranquillizzare l’opinione pubblica. Mi capisce perché le dico che il Pnrr non sono solo rose?”.

Insomma l’Europa adesso sta presentando il conto al governo italiano, per la sua radice anti Ue? “Questa ricostruzione non è la mia”, sottolinea il ministro. “Io parlo con i fatti”. “Nel Pnrr ci sono misure che non hanno mercato. Vuole un esempio che mi riguarda? Eccolo: prendiamo i trattori. La motorizzazione Stage V riduce fino al 95 per cento le emissioni dei vecchi mezzi. L’Europa ci chiedeva una misura che, partendo da un presupposto ideologico, non permette di raggiungere facilmente l’obiettivo. Ed è una delle cose che sto chiedendo di rivedere, quella appunto che riguarda i trattori elettrici”, commenta.

Sinner in semifinale a Miami ritrova la Top Ten

Sinner in semifinale a Miami ritrova la Top Ten


Sinner in semifinale a Miami ritrova la Top Ten – askanews.it



Sinner in semifinale a Miami ritrova la Top Ten – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Nemmeno un lungo stop per la pioggia, scalfisce il mood positivo di Jannik Sinner, approdato per la seconda volta in carriera nelle semifinali del “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il terzo WTA 1000 del 2023) dotato di un montepremi di 8.800.000 che si sta avviano alle battute decisive sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.

Nei quarti il 21enne di Sesto Pusteria, n.11 del ranking e 10 del seeding, ha sconfitto 63 61, in un’ora e 14 minuti di partita, il finlandese Emil Ruusuvuori, n.54 del ranking, approdando per la terza volta in carriera al penultimo atto di un Masters 1000 (Miami 2021 ed Indian Wells 2023 le precedenti), eguagliando Fognini. L’altoatesino sta vivendo il suo miglior inizio stagione di sempre: ha vinto 20 delle 24 partite giocate fin qui e 16 delle ultime 18. In questa prima parte di 2023 solo Medvedev (26) e Norrie (21) hanno vinto più partite. A Miami Sinner nei quattro match giocati fin qui non ha concesso nemmeno un set agli avversari ed ha perso appena 29 game.

“Lo conosco molto bene e non è mai facile affrontarlo, credo che abbiamo giocato bene entrambi. Ma io ho giocato meglio i punti importanti – ha detto a caldo l’azzurro -. Ho servito ma ho anche risposto molto bene. Lo stop per pioggia? Non è mai semplice fermarsi quando sei in vantaggio: alla ripresa le condizioni erano un po’ cambiate, era molto più umido. Se sto bene so che posso giocarmela alla pari con chiunque: ad ogni modo sono davvero contento di essere di nuovo in semifinale qui”. Venerdì Sinner, finalista nell’edizione del 2021 (battuto dal polacco Hurkacz nella sua prima – e finora unica – sfida per un trofeo “1000”), si giocherà un posto al penultimo atto o con lo spagnolo Carlos Alcaraz, appena tornato in vetta al ranking dopo il trionfo ad Indian Wells (sarebbe la rivincita della semifinale nel deserto californiano) e campione in carica a Miami (dove deve confermare il titolo se vuole difendere il trono mondiale), o lo statunitense Taylor Fritz, n.10 del ranking e 9 del seeding, per la prima volta approdato tra i migliori otto sul cemento della Florida.

A Miami il tennista allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill dopo il successo in due set all’esordio (direttamente al secondo turno) contro il serbo Djere, n.58 ATP, e quelli altrettanto netti sul bulgaro Dimitrov, n.27 del ranking e 21 del seeding, sul russo Rublev, n.7 del ranking e 6 del seeding, e sul finlandese Ruusuvuori, n.54 ATP è al momento di nuovo in top ten (virtualmente è n.9) ad otto mesi di distanza dall’ultima volta.

Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni

Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni


Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni – askanews.it



Schillaci: le liste d’attesa sono un problema annoso, per questo abbiamo stanziato 360 milioni – askanews.it



















Milano, 30 mar. (askanews) – “Questo governo ha stanziato 3,5 miliardi in più, i soldi che vengono investiti in sanità non sono pochi, ma serve aumentare la qualità. Le liste d’attesa sono un annoso problema, dobbiamo controllare che tutte le prestazioni vengono messe a disposizione, il governo nel Milleproporoghe ha stanziato 360 milioni per le regioni proprio per le liste d’attesa”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto a Radio Anch’io su Rai Radio Uno.

“Io credo che l’intra moenia sia una misura che negli ultimi anni è andato anche diminuendo, chi lo fa deve assicurare molte prestazioni significative nell’ambito del pubblico. Ora credo sia importante dare un segnale anche sul contratto nazionale, ora abbiamo aumentato gli incentivi per l’Emergenza-urgenza, ma il nostro obiettivo è riconoscere a tutti i medici dei miglioramenti salariali” ha detto il ministro. “Questi sono primi provvedimenti che mirano a porre freno al fenomeno allucinante dei medici gettonisti. Io mi sono accorto del fenomeno dei gettonisti 15 giorni dopo essere diventato ministro e ho inviato i Nas che hanno rilevato gravi irregolarità, credo esista da più di un anno, ma negli ultimi periodi è andato aumentando”. “Io credo che mettere un freno alle cooperative e ai medici gettonisti – ha aggiunto il ministro – sia fondamentale. Molti medici che oggi sono applicati come gettonisti troveranno forse più attraente il nostro Servizio Sanitario nazionale”.

Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli

Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli


Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli – askanews.it



Perché Papa Francesco è stato ricoverato al Gemelli – askanews.it




















Città del Vaticano, 29 mar. (askanews) – “Nei giorni scorsi Papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici”. Lo riferisce una nota della Sala Stampa della Santa Sede. “L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera”, si precisa. “Papa Francesco – afferma ancora la nota vaticana – è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”.

Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi

Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi


Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi – askanews.it



Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi – askanews.it



















Milano, 29 mar. (askanews) – “Noi abbiamo fatto veramente il possibile e anche i colleghi francesi, che ringraziamo, hanno fatto il possibile per riattivare quantomeno una procedura che era stata interrotta, anzi mai governata”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio a Porta a Porta a proposito della decisone della Cassazione francese e che ha detto per sempre no all’estradizione di dieci ex terroristi italiani attivi negli anni di piombo.

La distinzione fatta in Francia tra chi ha compiuto fatti di sangue e chi non li ha compiuti, ha proseguito Nordio, “è una distinzione platonica, perché esiste il concorso nel reato. Noi ce la metteremo veramente tutta” per trovare strade alternative per “continuare questa nostra legittima aspettativa, posso assicurare che se esiste un min imo di possibilità di riprendere in mano la situazione lo faremo quanto prima”. Nordio ha ipotizzato il ricorso alla Corte dei Diritti dell’uomo, pur ammettendo che “non è un percorso facile, perché una decisione della Cassazione come questa pesa come una pietra. Ma nei meandri della legislazione internazionale e gli accordi tra gli Stati è possibile che ci sia un barlume di speranza per riprendere in mano questa situazione irrazionale e immorale”.

Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta

Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta


Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta – askanews.it



Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – Telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Ho avuto una telefonata produttiva con il primo ministro italiano Giorgia Meloni – ha scritto Zelensky su Telegram -. Abbiamo discusso delle nostre iniziative bilaterali e internazionali. La via per la pace in Ucraina è il completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e l’attuazione della nostra formula di pace. Ringraziamo i nostri amici italiani per il loro sostegno. Continuiamo così!” Nel corso della telefonata di oggi, ha riferito poi Palazzo Chigi, Meloni e Zelensky “hanno parlato della necessità di perseguire una ‘pace giusta’”. Zelensky “ha espresso gratitudine all’Italia, ha ricordato la forte motivazione dell’esercito ucraino e espresso fiducia nella capacità di respingere gli attacchi della Russia a difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina, anche grazie all’assistenza degli Stati occidentali, compresa l’Italia”.

Il presidente ucraino ha anche “manifestato apprezzamento per la prossima Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina prevista per il 26 aprile, un’occasione importante per rafforzare i rapporti tra le imprese italiane e l’Ucraina”.