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Al Teatro Verde di Roma in scena “La maga dei sogni”

Al Teatro Verde di Roma in scena “La maga dei sogni”Roma, 31 ott. (askanews) – Il 2 novembre alle ore 17 (con replica il 3 novembre e dal 21 al 26 febbraio) la Compagnia Teatro Verde porterà in scena in prima assoluta La maga dei sogni di Andrea Calabretta con la regia di Emanuela La Torre. In scena Vittoria Rossi, Giovanni Bussi e Andrea Calabretta. Le musiche originali sono di Enrico Biciocchi, le scene e i costumi di Alessandra Ricci. Le sagome e illustrazioni di Fabio Magnasciutti e Cristiano Petretto. La direzione artistica è di Veronica Olmi.


Lo spettacolo nasce nel 2003 con il titolo Il mago dei sogni e, in quella stagione, riceve una menzione per la drammaturgia al Premio Stregatto dal grande critico teatrale Nico Garrone. “Con il garbo tematico e la freschezza inventiva di Rodari o di Zavattini, Andrea Calabretta ha scritto in forma di favola moderna un dispettoso apologo contro la piattezza del mondo, ridotto a pura e semplice sete di guadagno. Le incursioni notturne del Mago dei Sogni con le sue sorprendenti apparizioni, i dirottamenti spazio-temporali un po’ da Helzapoppin, tra i libri mastri dell’ufficio contabile del Commendator Mario Netta (marionetta di nome e di fatto), sono un esempio della gaia moralità; ed insieme un bell’esercizio per aiutare gli spettatori più o meno giovani a sciogliere le briglie della fantasia”. È notte, il commendator Mario Netta si sta dedicando al suo passatempo preferito: fare i conti. Giorno e notte ha un solo pensiero, guadagnare soldi. Praticamente non dorme più e quei pochi sogni che riesce ancora a fare parlano solo di pesci e di soldi…un’ossessione! Ma nel mezzo di una notte, riceve la visita della Maga dei Sogni. E del suo strampalato esercito di mostri. Inizia così un viaggio nel mondo dei sogni e tra pirati, guerrieri, dame e battaglie consumate su una scacchiera, il commendator Mario Netta scoprirà quanto sia povera la vita senza le emozioni e i sogni.


Una versione completamente rinnovata di un classico del Teatro Verde, raccontata da attori e ombre, che rendono la messa in scena al tempo stesso avventurosa, esilarante e sognante. E con una variazione sul nome da mago a maga, perché, come la Compagnia sottolinea: “in questo momento storico è giusto che sia così”.

”Voglio vederti danzare”, aperte prevendite tour dedicato a Battiato

”Voglio vederti danzare”, aperte prevendite tour dedicato a BattiatoRoma, 31 ott. (askanews) – Aperte le prevendite per il tour di Voglio vederti danzare, la nuova produzione di Menti Associate con la collaborazione esecutiva di Good Vibrations Entertainment, dedicata a Franco Battiato, indiscusso e indimenticabile Maestro della musica contemporanea italiana, che partirà con un’anteprima assoluta al Teatro Olimpico di Roma il 3 dicembre 2024.


La carriera dell’artista siciliano può essere vista come un viaggio continuo e in evoluzione, che attraversa fasi di sperimentazione, pop colto, mistica, classica e spirituale, dimostrando la sua capacità unica di reinventarsi senza mai perdere la sua essenza di artista visionario e ricercatore. E così, Voglio vederti danzare condurrà lo spettatore attraverso un coinvolgente percorso musicale attraverso le sue varie stagioni: dalla svolta eclettica dell’Era del cinghiale bianco ai riferimenti letterari di Prospettiva Nevskij, dalla riflessione sulla vita, la spiritualità e la trascendenza, il metodo Gurdjieff per la ricerca del proprio Centro di gravità permanente, ai Dervisci Rotanti immortalati nei versi di Voglio vederti danzare e molto altro. Uno spettacolo emotivamente e spiritualmente suggestivo, in cui i tre aspetti fondamentali della natura umana, lo Spirito, l’Amore e l’Anima, si fonderanno tra note e parole. Dopo la prima romana di dicembre, il tour prenderà il via il 2 febbraio 2025 dal teatro Politeama Rossetti di Trieste per proseguire il 3 febbraio a Mestre, al Teatro Toniolo, il 4 a Napoli al Teatro Acacia, il 6 al Politeama di Genova, il 7 a Milano al Teatro Dal Verme, il 2 marzo all’Auditorium Santa Chiara a Trento, il 3 al Palariviera a San Benedetto del Tronto, il 4 ad Ancona al Teatro delle Muse, il 5 al Teatro Nuovo di Ferrara, il 6 a Piacenza al Teatro Politeama per concludersi il 7 marzo ad Assisi al Teatro Lyrick.


Sul palco, accanto alla band formata da Simone Temporali alle tastiere, Antonello Pacioni e Leonardo Guelpa alle chitarre, Glauco Fantini al basso e Mario Luciani alla batteria, le voci del frontman David Cuppari, musicista e cantante siciliano, e di Giorgia Zaccagni, la rinomata Orchestra d’archi di Roma Sinfonietta diretta da Giovanni Cernicchiaro che ha curato gli arrangiamenti insieme a Simone Temporali. La direzione artistica è di Rossana Raguseo.

Mattarella dalla prossima settimana in Cina, obiettivo rilanciare i rapporti

Mattarella dalla prossima settimana in Cina, obiettivo rilanciare i rapportiRoma, 31 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita di Stato in Cina dal 6 al 12 novembre. Obiettivo di questo viaggio è confermare il rilancio dei rapporti bilaterali dopo l’uscita dal Memorandum della via della Seta e infatti quello del capo dello Stato è l’ultima tappa di un percorso avviato dal governo e culminato con il viaggio fatto a luglio dalla premier Giorgia Meloni. Anche per questo il focus della visita di Stato saranno i rapporti culturali a cui le istituzioni cinesi attribuiscono un grande valore e che vede i due paesi accomunati da una cultura millenaria. Il capo dello Stato vanta inoltre un ottimo rapporto personale con il Presidente Xi Jinpjng, per Mattarella si tratta infatti della terza visita nella Repubblica popolare cinese.


Il Presidente della Repubblica arriverà a Pechino il 7 novembre, avrà colloqui con il presidente Xi Jinping e il premier Li Qiang. Al centro degli incontri ci saranno le posizioni reciproche rispetto alle principali aree di crisi del mondo, a partire dalla guerra in Ucraina su cui, Pechino garantisce il suo pieno appoggio politico alla Russia di Putin e in quanto potenza potenza globale può giocare un ruolo determinante nella costruzione di una mediazione tra Mosca e Kiev. Per il capo dello Stato sarà anche interessante – spiegano fonti diplomatiche – approfondire l’idea cinese di costruire un nuovo ordine mondiale che non sia più dominato dall’oligopolio occidentale attraverso i Brics e il maggior coinvolgimento di quella galassia di Paesi che viene chiamata “global south”. Sul profilo dei rapporti bilaterali ci sarà la questione commerciale: sul fornte import-export l’Italia è penalizzata anche a causa di una politica di dazi attuata dalla Cina che rende difficile per noi le esportazioni. Anche per questo dal Quirinale definiscono questa visita di Mattarella in Cina “molto importante per consolidare un rilancio strategico” e fortemente voluta dalle autorità di Pechino.


Il capo dello Stato arriverà a Pechino il 6 novembre accompagnato dalla figlia Laura e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’8 novembre, sarà accolto nella sala del Popolo dal presidente Xi Jinping. Dopo i colloqui seguirà una cena di Stato. Sabato 9 novembre, sempre nella sala del Popolo, Mattarella vedrà il premier Li Qiang e poi il presidente dell’Assemblea nazionale del Popolo Zhao Leji. Sempre sabato 9 novembre il presidente terrà una lectio magistralis nell’università Beida di Pechino. Conclusa la parte più istituzionale della visita di il presidente visiterà la città di Hangzhou per alcuni appuntamenti di carattere strettamente culturale e poi Canton, considerata l’area economicamente più ricca e dinamica, dove incontrerà una delegazione degli imprenditori italiani che operano in Cina. Nel pomeriggio di martedì 12 è previsto il rientro in Italia.

”I Carabinieri e i giovani” il tema del Calendario Storico dell’Arma

”I Carabinieri e i giovani” il tema del Calendario Storico dell’ArmaRoma, 31 ott. (askanews) – “I Carabinieri e i giovani” è il tema del nuovo Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, edizione 2025, presentato a Roma dal Comandante Generale C. A. Teo Luzi, e realizzato con il contributo di celebri personaggi dello scenario artistico-letterario italiano, Marco Lodola e Maurizio de Giovanni; il primo che ha curato la veste grafica dell’opera è considerato un artista poliedrico del Nuovo Futurismo e della Pop Art italiana, mentre il secondo, scrittore partenopeo di successo, è noto per le collane de “Il Commissario Ricciardi”, “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Mina Settembre”.


I testi che accompagnano le 12 tavole descrivono un dialogo epistolare fra un Maresciallo Comandante di Stazione, vedovo, e suo figlio, studente alle prese con le sfide del quotidiano e con il dolore, condiviso con il padre, per la scomparsa della madre. Il Maresciallo utilizza come chiave di dialogo alcuni racconti del suo lavoro, parlando di alcuni episodi di servizio che toccano temi come il bullismo, le dipendenze, la salvaguardia dell’ambiente e del rispetto per l’altro, l’inclusività e la solitudine sociale. Riesce così a superare gli ostacoli e le difficoltà ricorrenti nel rapporto comunicativo fra adulti e ragazzi con un metodo tanto astuto quanto discreto: conoscendo l’abitudine del ragazzo di sfogliare album di foto che ritraggono anche la madre scomparsa, decide di inserire dei bigliettini al suo interno, chiedendogli di toglierli se letti e, quindi, graditi. In questo modo, Maurizio de Giovanni riesce a romanzare il rapporto fra nuove generazioni e legalità, con un linguaggio diretto ed empatico, riassumendo l’amore paterno, i valori e la fiducia nelle giovani generazioni in una sorta di testamento morale.


Le tavole, invece, raffigurano, nell’inconfondibile stile pop di Marco Lodola, carabinieri delle varie articolazioni dell’Arma e figure giovanili, nella versione cartacea delle “sculture luminose” che lo hanno reso celebre nel mondo. Il calendario vuole valorizzare i giovani, bene inestimabile per tutti e investimento prezioso per il futuro del Paese, richiamando una delle principali attività preventive svolta dall’Arma a loro favore, gli incontri nelle scuole sulla “Cultura delle legalità”, che ambiscono a promuovere conoscenza della legge e cultura civica. Un’opportunità per sviluppare nelle giovani generazioni la sensibilità verso le tematiche sociali più avvertite, della legalità e dei temi ambientali, e accrescere la consapevolezza del proprio prezioso ruolo per la crescita sociale, economica e democratica del Paese. La tavola del mese di novembre, attraverso la rappresentazione di un militare per ciascuna Forza Armata, è dedicata alla “Difesa” e ai suoi valori. La scelta del mese coincide con la ricorrenza della “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, celebrata il 4 novembre, quest’anno suggellata dalla cerimonia nella città di Venezia e dal “Villaggio della Difesa” allestito al Circo Massimo dal 1 al 4 novembre.


La grande curiosità che suscita il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.200.000 copie e tradotto in otto lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo) oltre che in sardo e friulano, è una chiara dimostrazione della stima e della gratitudine di cui gode l’Istituzione da parte della comunità. La pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 92^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.


Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2025 dell’Agenda la cui opera rappresenta la continuità editoriale del Calendario, riportando le storie di de Giovanni come apertura di ogni singolo mese. Altre due opere completano l’offerta editoriale dell’anno 2025. Il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “I Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia” e realizzato con gli scatti dei comuni dello stivale più suggestivi e ricchi di tradizioni, da Nord a Sud, fra cui: Sappada (UD), Civitella del Tronto (TE), Suvereto (LI), Posada (NU), Locorotondo (BA) e Gerace (RC). L’intero ricavato della vendita del calendarietto da tavolo è devoluto, come accaduto negli anni precedenti, all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri. Il Planning da tavolo è invece incentrato sul tema “L’impegno internazionale dei Carabinieri. L’attività di cooperazione e i teatri operativi”, con la finalità di illustrare la delicata e preziosa attività che l’Arma svolge fuori il territorio nazionale, assolvendo con professionalità e dedizione sia ai compiti di stability policing che di sicurezza e vigilanza alle sedi diplomatiche, un impegno altamente apprezzato dalla comunità internazionale. Il ricavato di tale prodotto editoriale sarà devoluto nuovamente ad un ospedale pediatrico, individuato quest’anno nel Santobono di Napoli. Oggi, in concomitanza con la presentazione dei prodotti editoriali, la Galleria Deodato Arte, che rappresenta l’artista, apre (fino al 16 novembre, in via Giulia 122 a Roma) la mostra “Marco Lodola. Luci Blu”. La collezione inedita dell’artista espone sculture luminose e bozzetti ispirati all’Arma dei Carabinieri utilizzati per la realizzazione del Calendario Storico ed. 2025. La mostra è nata per rendere omaggio all’Istituzione che con la sua storia di oltre due secoli è ormai diventata un elemento iconografico che appartiene all’immaginario popolare italiano.

Energia, superato obiettivo stoccaggio gas, già al 95% nell’Ue

Energia, superato obiettivo stoccaggio gas, già al 95% nell’UeBruxelles, 31 ott. (askanews) – Gli impianti di stoccaggio di gas dell’Ue sono stati riempiti al 95%, oltrepassando l’obiettivo vincolante del 90%, da raggiungere ogni anno entro il primo novembre, come previsto nel regolamento sullo stoccaggio del gas adottato dagli Stati membri durante la crisi energetica causata dalla guerra russa in Ucraina. Lo riferisce una nota pubblicata oggi a Bruxelles dalla Commissione europea, riportando gli ultimi dati pubblicati da “Gas Infrastructure Europe”.


Il regolamento sullo stoccaggio del gas è volto a garantire una sufficiente sicurezza dell’approvvigionamento e stabilità del mercato per i mesi invernali. Attualmente, ci sono circa 100 miliardi di metri cubi di gas negli impianti di stoccaggio negli Stati membri, che rappresentano circa un terzo del consumo annuale di gas nell’Ue. “Quando la Russia ha invaso l’Ucraina e ha cercato di ricattare l’Europa usando le sue forniture di energia, abbiamo preso misure rapide per proteggerci da futuri shock di approvvigionamento. Questo lavoro – rileva Kadri Simson, commissaria europea per l’Energia, nella nota della Commissione – sta dando i suoi frutti, ed entriamo in questo inverno con un buon livello di gas negli impianti di stoccaggio in tutta l’Ue, forniture energetiche diversificate, una quota maggiore di energie rinnovabili e un rinnovato impegno per l’efficienza energetica e il risparmio energetico”.


“Questo ci mette in una posizione di forza per mantenere stabili le forniture e i prezzi questo inverno, e per continuare la nostra transizione, eliminando la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi”, conclude la commissaria.

Nella Ue le emissioni di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023

Nella Ue le emissioni di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023Bruxelles, 31 ott. (askanews) – Le emissioni di gas serra stanno diminuendo a un ritmo sostenuto nell’Ue, grazie alla crescita impressionante delle energie rinnovabili. E’ quanto risulta dal rapporto per il 2024 sui progressi dell’azione per il clima, pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea.


Il rapporto mostra che le emissioni nette di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Si tratta del maggior calo annuale degli ultimi decenni, ad eccezione del 2020, quando il rallentamento dell’attività economica causato dalla pandemia di Covid-19 portò a una riduzione delle emissioni ancora più importante, del 9,8%. Le emissioni nette di gas serra sono ora inferiori del 37% rispetto ai livelli del 1990, mentre il Pil dell’Ue è aumentato del 68% nello stesso periodo, dimostrando, sottolinea la Commissione, “il continuo disaccoppiamento tra emissioni e crescita economica”.


Insomma, ha osservato il portavoce per le Politiche climatiche della Commissione, Tim McPie durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario oggi a Bruxelles, “siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi del 2030 per ridurre le emissioni di almeno il 55%, se questo slancio verrà mantenuto. Questi risultati positivi sono stati guidati in particolare dall’impressionante accelerazione nella riduzione delle emissioni generate dalla produzione di elettricità e dal riscaldamento, con un calo del 24% lo scorso anno. Anche i pozzi naturali di assorbimento del carbonio dell’Ue (ovvero la vegetazione e le foreste, ndr) sono cresciuti lo scorso anno, invertendo la tendenza al ribasso dell’ultimo decennio”. “Allo stesso tempo – ha aggiunto McPie -, non possiamo ignorare l’impatto che il cambiamento climatico sta già avendo in Europa: nel 2023 l’Europa ha sperimentato i suoi più grandi incendi boschivi e uno degli anni più umidi mai registrati, importanti ondate di calore marino e un continuo aumento delle temperature. Gli eventi catastrofici in Spagna di questa settimana ci ricordano nuovamente quanto possano essere devastanti tali impatti”.


A questo proposito, “il rapporto richiama anche l’attenzione sulla necessità di continuare il nostro lavoro con gli Stati membri sull’adattamento e sul rafforzamento della nostra resilienza al cambiamento climatico”, ha concluso il portavoce. Nella nota della Commissione sulla pubblicazione del rapporto, il commissario per l’Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ricorda che “l’Ue è all’avanguardia nella transizione pulita, con un altro anno di forti riduzioni delle emissioni di gas serra nel 2023”, e “rappresenta ora il 6% delle emissioni globali”. Hoekstra sottolinea che in questo modo “stiamo dimostrando ancora una volta ai nostri partner internazionali che è possibile intraprendere azioni per il clima e allo stesso tempo investire nella crescita della nostra economia. Purtroppo, il rapporto mostra anche che il nostro lavoro deve continuare, in patria e all’estero, poiché vediamo i danni che il cambiamento climatico sta causando ai nostri cittadini”.


La Commissione rileva che “l’ultimo anno ha visto gli eventi più catastrofici” a causa dei cambiamenti climatici già in corso, e che “le emissioni globali non hanno ancora raggiunto il picco”. Per questo, “è necessaria un’azione continua per garantire che l’Ue raggiunga i suoi obiettivi per il 2030 e sia sulla buona strada per raggiungere il suo futuro obiettivo per il 2040 (che, come è già stato annunciato, consisterà in una riduzione delle emissioni del 90% rispetto al 1990, ndr) e l’obiettivo di zero emissioni al 2050”. Inoltre, “l’Ue deve inoltre continuare il suo impegno internazionale, a partire dalla COP29” la Conferenza delle parti della Convenzione Onu sul cambio climatico, prevista il mese prossimo a Baku, in Azerbaigian, “per garantire che anche i nostri partner nel mondo intraprendono le azioni necessarie”, conclude la nota della Commissione.

Ue, emissioni di gas serra -8,3% nel 2023 rispetto al 2022

Ue, emissioni di gas serra -8,3% nel 2023 rispetto al 2022Bruxelles, 31 ott. (askanews) – Le emissioni di gas serra stanno diminuendo a un ritmo sostenuto nell’Ue, grazie alla crescita impressionante delle energie rinnovabili. E’ quanto risulta dal rapporto per il 2024 sui progressi dell’azione per il clima, pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea.


Il rapporto mostra che le emissioni nette di gas serra sono diminuite dell’8,3% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Si tratta del maggior calo annuale degli ultimi decenni, ad eccezione del 2020, quando il rallentamento dell’attività economica causato dalla pandemia di Covid-19 portò a una riduzione delle emissioni ancora più importante, del 9,8%. Le emissioni nette di gas serra sono ora inferiori del 37% rispetto ai livelli del 1990, mentre il Pil dell’Ue è aumentato del 68% nello stesso periodo, dimostrando, sottolinea la Commissione, “il continuo disaccoppiamento tra emissioni e crescita economica”.


Insomma, ha osservato il portavoce per le Politiche climatiche della Commissione, Tim McPie durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario oggi a Bruxelles, “siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi del 2030 per ridurre le emissioni di almeno il 55%, se questo slancio verrà mantenuto. Questi risultati positivi sono stati guidati in particolare dall’impressionante accelerazione nella riduzione delle emissioni generate dalla produzione di elettricità e dal riscaldamento, con un calo del 24% lo scorso anno. Anche i pozzi naturali di assorbimento del carbonio dell’Ue (ovvero la vegetazione e le foreste, ndr) sono cresciuti lo scorso anno, invertendo la tendenza al ribasso dell’ultimo decennio”. “Allo stesso tempo – ha aggiunto McPie -, non possiamo ignorare l’impatto che il cambiamento climatico sta già avendo in Europa: nel 2023 l’Europa ha sperimentato i suoi più grandi incendi boschivi e uno degli anni più umidi mai registrati, importanti ondate di calore marino e un continuo aumento delle temperature. Gli eventi catastrofici in Spagna di questa settimana ci ricordano nuovamente quanto possano essere devastanti tali impatti”.


A questo proposito, “il rapporto richiama anche l’attenzione sulla necessità di continuare il nostro lavoro con gli Stati membri sull’adattamento e sul rafforzamento della nostra resilienza al cambiamento climatico”, ha concluso il portavoce. Nella nota della Commissione sulla pubblicazione del rapporto, il commissario per l’Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ricorda che “l’Ue è all’avanguardia nella transizione pulita, con un altro anno di forti riduzioni delle emissioni di gas serra nel 2023”, e “rappresenta ora il 6% delle emissioni globali”. Hoekstra sottolinea che in questo modo “stiamo dimostrando ancora una volta ai nostri partner internazionali che è possibile intraprendere azioni per il clima e allo stesso tempo investire nella crescita della nostra economia. Purtroppo, il rapporto mostra anche che il nostro lavoro deve continuare, in patria e all’estero, poiché vediamo i danni che il cambiamento climatico sta causando ai nostri cittadini”.


La Commissione rileva che “l’ultimo anno ha visto gli eventi più catastrofici” a causa dei cambiamenti climatici già in corso, e che “le emissioni globali non hanno ancora raggiunto il picco”. Per questo, “è necessaria un’azione continua per garantire che l’Ue raggiunga i suoi obiettivi per il 2030 e sia sulla buona strada per raggiungere il suo futuro obiettivo per il 2040 (che, come è già stato annunciato, consisterà in una riduzione delle emissioni del 90% rispetto al 1990, ndr) e l’obiettivo di zero emissioni al 2050”. Inoltre, “l’Ue deve inoltre continuare il suo impegno internazionale, a partire dalla COP29” la Conferenza delle parti della Convenzione Onu sul cambio climatico, prevista il mese prossimo a Baku, in Azerbaigian, “per garantire che anche i nostri partner nel mondo intraprendono le azioni necessarie”, conclude la nota della Commissione.

Mattarella avverte: concetrazione ricchezza in poche mani pericolo per la democrazia

Mattarella avverte: concetrazione ricchezza in poche mani pericolo per la democraziaRoma, 31 ott. (askanews) – Occorre incoraggiare il risparmio perchè c’è il rischio si creino gravi disuguaglianze dovute all’aumento della povertà. E’ l’appello rivolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Giornata mondiale del Risparmio che quest’anno celebra il centenario del Congresso internazionale delle Casse di Risparmio.


L’intervento del capo dello Stato arriva dopo quelli di Giovanni Azzone, Presidente ACRI, di Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, di Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, e di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, un discorso ampio sul significato profondo del valore del risparmio “per il futuro delle famiglie e delle imprese” che non a caso è stato inserito in Costituzione con lungimiranza. Un valore che va tutelato, di qui il richiamo a fare della “lotta all’inflazione e della tutela del valore reale risparmio “impegni prioritari per la nostra Repubblica”. “Le iniziative per incoraggiare il risparmio sono necessarie e benvenute”, dice il capo dello Stato secondo il quale “la prima condizione è che sia possibile risparmiare a livello individuale.Ma oggi, ce lo dicono i dati della Banca d’Italia, il 50 per cento della popolazione italiana continua a non essere in grado di risparmiare. Con gravi disuguaglianze, e l’aumento della povertà rischia di perpetuare questa condizione nel tempo”. Una preoccupazione accresciuta dalla constatazione che certi servizi offerti prima dal sistema di welfare si sono ridotti a causa di inferiori risorse finanziare e “spinte a una nuova privatizzazione”. Questo si riflette, naturalmente, “sull’ammontare complessivo delle somme che le famiglie possono risparmiare e ve ne è traccia anche nei recentissimi dati dei conti nazionali registrati dall’Istat”.


Ma non è solo alle famiglie che Mattarella guarda perchè il risparmio è “di primaria importanza per fare funzionare l’economia reale. Per finanziare il credito, il risparmio è fonte imprescindibile”. “Il ruolo delle banche”, dice ancora il Presidente “è essenziale, per proteggere il risparmio. Le Casse di Risparmio, oggi Fondazioni – ricorda -, hanno saputo accompagnarci per quasi due secoli in questo percorso. Oggi la loro funzione è, in parte mutata, ma non muta la loro missione: essere strumenti di alimentazione dell’inclusione sociale”. Il pericolo che Mattarella intravede già all’orizzonte è che “in economia, l’estrazione di risorse a beneficio di pochi, produce solo concentrazione di potere, che è l’esatto contrario della democrazia”, come ricordano “i tre premi Nobel per l’economia di quest’anno, Daron Acemoglu, Simon Johnson e James Robinson: solo i Paesi che orientano le proprie istituzioni economiche e politiche all’inclusione – anche quella finanziaria – sono in grado di prosperare nel lungo periodo”.

MotoGp, Martin e Bagnaia: “Non si gareggi a Valencia”

MotoGp, Martin e Bagnaia: “Non si gareggi a Valencia”Roma, 31 ott. (askanews) – Sepang può decidere il motomondiale 2024. Una manciata di punti, diciassette, separa il Leader del mondiale, lo spagnolo Jorge Martin e il due volte iridato Pecco Bagnaia in veste di inseguitore. Ma alla vigilia del Gp della Malesia è la situazione in Spagna a preoccupare il circus. A Valencia è in programma l’ultimo Gp di Stagione tra due settimane ma, considerata la situazione, nessuno ha voglia di andare a festeggiare lì dove non c’è nulla da festeggiare. Tutti mostrano grande solidarietà con la popolazione colpita dall’alluvione. Ma ci si interroga anche sulla possibilità di disputare in Spagna l’ultima gara o, in alternativa, sulla sostituzione con un’altra pista. Martin esprime la sua opinione: “Sarebbe più logico gareggiare da un’altra parte”. Poi scherza: “Non vorrei che si optasse per Assen come gara finale perché Pecco è forte su quella pista”. Bagnaia puntualizza: “Dovrebbe essere una festa il GP, ma così non ci sono le condizioni. Non sarebbe giusto girare a Valencia, ma non sono io a decidere. Ci sono varie opzioni. Circuito alternativo? Ad Assen fa freddo, magari al Mugello (sorride ndr.)”. Intanto si pensa a Sepang. Jorge Martin si presenta in Malesia col primo teorico match point. Lo spagnolo del team Ducati Pramac si mostra sicuro: “Mi sento fiducioso nel mio lavoro. La scorsa stagione ero davvero nervoso. Avevo difficoltà a gestire la pressione. Quest’anno sono migliorato parecchio. Mi sto godendo il momento. So di poter perdere, ma anche di poter vincere. Nel 2023 mi è sfuggito il titolo, ma non è crollato il mondo. Mi sono sempre sentito l’outsider. Sono semplicemente più maturo grazie anche alla sofferenza e alla sconfitta”. Martin omaggia il rivale: “Imparo da 10 anni guardandolo. Pecco è più forte in frenata e io vado meglio in uscita. Penso di essermi avvicinato a lui. Ora, però, non è più tempo di commettere errori”. Francesco Bagnaia arriva a Sepang con l’obiettivo di accorciare ancora il gap da Martin. Il pilota Ducati racconta le sue sensazioni: “È un weekend importantissimo. Sappiamo cosa abbiamo sbagliato sabato in Thailandia. La pressione c’è sempre, ma è bello trovarsi in questa situazione”. Bagnaia aggiunge: “In questo momento Jorge si trova in vantaggio, ma so che non è facile. Siamo in una fase del campionato in cui devo rischiare più di lui. Per avere chance nell’ultimo GP dovremo avere al massimo 10 punti di vantaggio”. Pecco traccia un confronto con le scorse stagioni: “Ogni anno fa storia a sé: nel 2022 ho rimontato, mentre nel 2023 ho perso punti dopo l’incidente di Barcellona. Il potenziale c’è anche quest’anno. Non ho migliorato sotto l’aspetto degli errori, ma mi sono goduto di più determinati momenti. Indimenticabili i weekend di Assen e Mugello”.

Folla e commozione ai funerali di Matilde Lorenzi

Folla e commozione ai funerali di Matilde LorenziRoma, 31 ott. (askanews) – Tanta commozione e tanta partecipazione ai funerali di Matilde Lorenzi, la giovanissima promessa dello sci azzurro morta martedì dopo una brutta caduta in allenamento in Val Senales. Una grande folla si è radunata questa mattina davanti alla chiesa di San Lorenzo a Giaveno, in Piemonte, e ha accolto e il feretro di “Matildina”. Accanto all’altare uno sci, portato dalla sorella Lucrezia, su cui c’è scritto il nome di Matilde Lorenzi. In prima fila la nonna materna di Matilde, nonna Rosina: “Il Signore ci ha portato via una meraviglia”, dice in lacrime. Con lei la mamma, il padre, i fratelli e il fidanzato della 19enne in lacrime. Sulla bara un cuscino di rose rosse e bianche. Presenti ai funerali anche il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e la sottosegretaria alla Difesa con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari, Isabella Rauti, il sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Salvatore Camporeale e il comandante delle truppe alpine Michele Risi. I rappresentati dell’Esercito con cui Matilde era tesserata. Su un cuscino, vicino alla bara, c’è il suo cappello da alpina.. Ci sono tanti giovani, molti con indosso la tuta delle diverse società sportive. Al braccio una fascia con il nome di Matilde. I funerali vengono celebrati da monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino. Lutto cittadino nel paese che conta circa 17mila abitanti. “Ci lasci un vuoto immenso, devastante, mi manca l’aria da lunedì. Sono sicura che sarai proprio tu a guidarmi nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuta come sorella. Buona discesa libera Matildina”. Così in lacrime la sorella di Matilde Lorenzi, Lucrezia, ha letto una lettera durante i funerali per la 19enne. “Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004: eri nata velocemente e adesso hai deciso di andartene via di fretta. Voglio solo ringraziarti, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori” le parole pronunciate dalla mamma di Matilde Lorenzi, Elena. “Eri riservata – ha proseguito la madre, rivolgendosi ancora alla figlia in chiesa – ti aprivi con calma, ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde”. Il padre Adolfo è tornato a parlare del progetto per aumentare la sicurezza sulle piste, come fin dai primi momenti dopo l’incidente. “Matilde con la sua scomparsa – ha ribadito – ci hai chiamato a fare un duro lavoro, che dovrà essere fatto da tutti, insieme. Per questo busseremo a tutte le porte. Il progetto che porteremo avanti la manterrà in vita per tutti noi”. E la locandina con i dettagli per il progetto è stata diffusa proprio in questa giornata in paese. Per il progetto di sicurezza sulle piste da sci in memoria di Matilde, è stata diffusa una locandina. Con lo slogan #Matildina4safety e una sua foto di gara, viene dunque lanciata la “Raccolta fondi: più sicurezza in pista”, che il padre della ragazza, fin da subito ha annunciato di volere aprire. (Foto Federazione Italiana Sport Invernali).