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Fondazione Crt: avanzo 2022 a 127 mln, miglior bilancio ultimi 10 anni

Fondazione Crt: avanzo 2022 a 127 mln, miglior bilancio ultimi 10 anniMilano, 14 mar. (askanews) – Con un avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni (+42,6% rispetto al 2021), una posizione finanziaria netta balzata a 569 milioni (+73,4%) e un patrimonio investito di oltre 3 miliardi, la Fondazione Crt ha varato il migliore progetto di bilancio degli ultimi dieci anni, nonché uno dei più brillanti di tutta la propria storia dal 1991 a oggi. Lo sottolinea una nota dell’ente, azionista, tra gli altri di Unicredit, Generali, Banco Bpm e della nuova Atlantia.
I proventi ordinari sono saliti a 196,5 milioni (+73%), beneficiando, in particolare, dell’incremento del 30% dei dividendi e proventi assimilati, che ammontano complessivamente a 108,4 milioni e del risultato dell’attività di negoziazione, salita a 202,4 milioni (26,4 nel 2021).
Sul fronte delle imposte, i dividendi incassati sono stati assoggettati all’Ires nella misura del 50% del loro ammontare, con destinazione del risparmio di imposta di 12,7 milioni al cofinanziamento dell’attività erogativa/istituzionale della Fondazione. Il carico fiscale complessivo è passato da 15,6 milioni nel 2021 a 49,5 milioni, riferibili in gran parte alla plusvalenza realizzata con l’adesione all’Opa su Atlantia. Rilevanti benefici economici sono arrivati dalle agevolazioni fiscali fruibili, tra cui oneri deducibili per 13,5 milioni e oneri detraibili per 3,1 milioni, oltre a crediti di imposta da Art Bonus per 3,4 milioni. Risorse reimmesse sul territorio dalla Fondazione.
Nel 2022 la Fondazione ha attivato oltre 65 milioni per l’attività istituzionale, rendendo possibili circa 1.400 progetti in molteplici ambiti. Considerando ulteriori iniziative a impatto orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments), sono state messe complessivamente a disposizione del territorio risorse per circa 69 milioni.
“Sono orgoglioso di questo bilancio davvero straordinario, che rappresenta il punto di eccellenza dei miei sei anni alla guida della Fondazione – ha commentato il presidente Giovanni Quaglia -. La condivisione delle scelte strategiche da parte degli Organi e il grande lavoro di squadra coordinato dal Segretario Generale hanno contribuito in maniera determinante al risultato finale, ancora più significativo in un contesto generale tanto complesso e incerto. La Fondazione Crt riparte da qui, pienamente consapevole delle proprie responsabilità e del proprio ruolo a sostegno della crescita e dello sviluppo del territorio, per affrontare e vincere, insieme alle istituzioni, al Terzo Settore e al mondo produttivo, le sfide della transizione sociale, ecologico-energetica e digitale”.
“È il miglior bilancio dell’ultimo decennio – ha detto il Segretario Generale Massimo Lapucci -, che conferma l’efficacia della strategia perseguita nella gestione degli asset in portafoglio della Fondazione Crt, in un anno coronato anche dal successo dell’operazione Atlantia e dal ritorno della partecipazione nella banca conferitaria su valori plusvalenti, pur in un contesto internazionale ancora caratterizzato da una marcata incertezza del quadro globale”.

Sita e Volocopter per un’infrastruttura digitale per i vertiporti

Sita e Volocopter per un’infrastruttura digitale per i vertiportiRoma, 14 mar. (askanews) – Volocopter, il pioniere nella mobilità aerea urbana (UAM), e SITA, il fornitore IT per il trasporto aereo, hanno avviato una collaborazione per la creazione dei sistemi IT e digitali per i vertiporti. Con questo accordo, SITA diventa l’investitore più recente a partecipare al round di finanziamenti di Volocopter, consolidando la visione strategica della partnership.
La mobilità aerea urbana, informa una nota, sarà una nuova forma di aviazione sostenibile e offrirà nuove opzioni di mobilità alle città di tutto il mondo. Il taxi aereo elettrico VoloCity, il prodotto di lancio dell’azienda, opererà rotte nelle megalopoli congestionate per offrire ai futuri passeggeri voli stabili, tranquilli e sicuri, che potranno essere chiamati tramite i punti d’imbarco designati (o “vertiporti”). La partnership ha quindi il potenziale per plasmare gli standard del settore dell’aviazione.
Sergio Colella, Presidente Europa di SITA, ha dichiarato: “Volocopter è in pole position nel settore, perché è la prima realtà ad aver realizzato i taxi aerei elettrici. Noi di SITA svolgeremo un ruolo chiave nella realizzazione di questo nuovo mondo digitale della mobilità aerea urbana e nella definizione di un approccio fluido e più intelligente al trasporto aereo in un ambiente urbano. Insieme passeremo dalla teoria alla pratica già nel 2024, quando ci aspettiamo che i primi velivoli commerciali eVTOL prendano il volo.”
Christian Bauer, Chief Commercial Officer di Volocopter, ha affermato. “Volocopter adotta un approccio olistico all’ecosistema. Lavoriamo di concerto con i nostri partner e ci prepariamo alle operazioni commerciali. Questo comporta la creazione delle infrastrutture necessarie, la manutenzione, le operazioni di volo, l’IT e i servizi ai clienti. SITA, in qualità di leader nella fornitura di tecnologie per aeroporti e compagnie aeree, riteniamo che sia il partner migliore per rendere possibile la nostra esperienza di viaggio senza intoppi.”
SITA metterà a disposizione la sua esperienza nel trasporto aereo per l’emergente industria mobilità aerea urbana, sviluppando nuovi standard operativi e un’esperienza digitale per i passeggeri. Il portafoglio di SITA comprende un’ampia gamma di soluzioni IT, tra cui la gestione e le operazioni aeroportuali, le operazioni passeggeri, le operazioni di volo e di aeromobile, il trattamento dei bagagli e la gestione delle frontiere.
Volocopter è nota per il suo approccio integrato all’ecosistema della mobilità aerea urbana. Il suo sistema operativo digitale, il VoloIQ, connette tutti i partner, consentendo così un servizio olistico. VoloIQ perciò permette un approccio digital-first che si tradurrà in esperienze di trasporto aereo end-to-end per i passeggeri. Questo sistema basato su cloud è in fase di certificazione da parte delle autorità aeronautiche competenti.

La madre di Leonardo Da Vinci, un romanzo riscrive la storia

La madre di Leonardo Da Vinci, un romanzo riscrive la storiaFirenze, 14 mar. (askanews) – “Perché Leonardo è uomo universale? Perché non appartiene a una sola cultura, a una sola civiltà a un solo Paese. E lui lo sente dentro di sé, lo sa di essere figlio di Caterina, una donna, una schiava, venuta dal Caucaso e che ha attraversato praticamente tutto il mondo all’epoca conosciuto”. Lo ha detto il professor Carlo Vecce, che dalla sede fiorentina dell’editore Giunti ha presentato il suo ultimo libro, “Il sorriso di Caterina”, dedicato alla ricostruzione, romanzesca, ma basata sui documenti storici, della vita della madre di Leonardo Da Vinci.
“Dietro questo libro – ha detto Antonio Franchini, direttore editoriale di Giunti Editore – c’è una scoperta storica di rivoluzionaria importanza. Quello che io posso dire è che questo è un romanzo epico, corale e mondiale, nel senso che racconta di tutto il mondo allora conosciuto, dalle foci del Don a Gibilterra. È un romanzo che passa in rassegna tutte le capitali culturali del tempo, rendendo questi luoghi con una vivacità e un realismo veramente impressionanti. Anche le parti di immaginazione, che sono presenti, sembrano così vere che sembra impossibile che siano state inventate. Quello che posso dirvi con sicurezza è che dopo la lettura di questa storia sarà veramente impossibile continuare a vedere Leonardo nella stessa ottica. E sto parlando dell’uomo Leonardo, non dell’artista e all’ingegnere”.
“Si tratta – ha aggiunto il professor Paolo Galluzzi, accademico dei Lincei – di un’ibridazione mirabile tra due codici di comunicazione, storicamente considerati alternativi. Il libro può essere letto semplicemente come un romanzo d’avventura, lo si può leggere senza domandarsi se davvero Caterina sia nata sulle cime impervie del Caucaso o se davvero quelle esperienze della riduzione in schiavitù siano realmente accadute. Ma con la stessa facilità e lo stesso gusto si possono sfogliare le pagine del libro cogliendo la straordinaria capacità dell’autore di intessere, sulla base dei documenti inediti emersi, che cambiano completamente le prospettive su questa Caterina. Questo doppio circuito di lettori sarà attivato da questo libro. Io definirei questo libro una docu-fiction, fatto senza la spocchia dello studioso e capace di creare emozioni che coinvolgono ogni tipo di lettore”.
Ciò che la ricerca sui documenti fatta da Tecce ha portato a scoprire, poi, diventerà anche un libro di carattere storico-filologico, di imminente pubblicazione sempre per Giunti, “una biografia completa – ha aggiunto Galluzzi – di cui avvertiamo la mancanza alla luce di queste fortissime novità”.
“Non è un saggio storico – ha aggiunto il professor Tecce – è un romanzo, una storia. Questa è la storia di Caterina, è la cosa più importante. La storia di una ragazza e di una donna che sarà la madre di Leonardo Da Vinci e di altri sei figli. È un’opera letteraria e la letteratura sa andare anche oltre la storia. Io mi sento di dirvi che tutto quello che c’è nel libro è reali, compresi i personaggi e i loro nomi. La fiction interviene per colmare le lacune nelle loro storie, c’è la verità della vita e i personaggi presenti nei documenti e raccontano la propria vita. L’unico personaggio che non prende la parola è proprio Caterina, ma tutti coloro che la incontrano la raccontano in prima persona”.
La storia di Caterina, che l’autore ha scelto di raccontare con un romanzo per dare spazio a più sentimenti e a più umanità, parte dalla Circassia, dal Caucaso, da una giovane donna fatta schiava e portata in Occidente e alla fine liberata a Firenze da una coppia che aveva come notaio il padre di Leonardo Da Vinci, ser Piero.
“E’ la storia di una ragazza a cui è stato rubato tutto – ha aggiunto Vecce – ed è una storia di oggi, che ci aiuta a capire il nostro mondo contemporaneo. Leonardo non è italiano lo è solo per metà, e probabilmente questa non è neppure la sua parte migliore. È figlio di un notaio che gli ha passato forse solo una passione: quella della scrittura. Ma per l’altra metà Leonardo non è italiano, figlio di una schiava straniera, una donna al più basso gradino sociale di quell’epoca, una donna scesa da un barcone, venuta da chissà dove, senza voce né dignità. Leonardo vive con la madre i primi dieci anni della sua vita, lui sa la sua storia. Caterina potrebbe avergli passato un’idea di libertà assoluta e poi ancora probabilmente un grande amore per la natura e ancora una straordinaria attitudine per un’immaginazione creatrice, le donne circasse erano famose per saper disegnare e tessere i tessuti”.
E poi c’è il sorriso, che torna anche nel titolo del libro. “Un’ultima eredità che Caterina può avere lasciato a Leonardo è il tema del sorriso delle figure femminili nella sua opera – ha aggiunto Vecce -. Questo sorriso che torna, ed è un’idea che arriva da Sigmund Freud, che tenne una conferenza intitolata ‘Il famoso sorriso leonardesco’ e diceva che quel sorriso era l’eco del sorriso della madre, del sorriso di Caterina. Non ho nessuna prova per dire che il sorriso della Gioconda è quello di Caterina, ma lo sento. E per me ha un valore simbolico”.
Tutti i passaggi della ricerca portata avanti da Carlo Vecce sono raccolti nel romanzo e nei suoi personaggi, c’è un filo di archivio che percorre tutte le pagine. C’è poi ovviamente l’immaginazione e la letteratura. “Non sempre sapere molto vuol dire poi saperlo trasportare in un romanzo – ha aggiunto Franchini – invece qui abbiamo scoperto che Vecce è anche uno scrittore di talento. E credo che abbia scelto questa forma per dare spazio a tutto ciò che questa storia, che è anche molto contemporanea, ha mosso dentro di lui”.
(Leonardo Merlini)

Disturbi alimentari, domani piazze e monumenti illuminati di lilla

Disturbi alimentari, domani piazze e monumenti illuminati di lillaRoma, 14 mar. (askanews) – Grazie all’impegno dell’Associazione dei Comuni Italiani (Anci) e di Never give up Onlus, domani i Comuni italiani aderiranno alla campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro i disturbi alimentari, illuminando piazze e monumenti di lilla in occasione della giornata mondiale per la lotta contro i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. La partnership tra Anci e NEVER GIVE UP ha già portato all’illuminazione di piazze e monumenti in occasione delle Giornate Nazionali e Mondiali del 15 marzo e del 2 giugno dal 2020.
“Siamo felici di rinnovare il nostro impegno e supportare NEVER GIVE UP nella lotta contro i disturbi alimentari. Illuminare monumenti e piazze di lilla è un gesto dal forte valore simbolico e ci auguriamo che aiuti a richiamare l’attenzione su di un problema così serio e diffuso, che richiede un’attenzione immediata da parte di tutti”, ha dichiarato Antonio Decaro presidente dell’Anci.
“Anoressia e bulimia sono la prima causa di morte per malattia tra i 12 e i 25 anni in Italia – spiega Stefania Sinesi, Direttore scientifico di NEVER GIVE UP – se intercettati e trattati in tempo, i disturbi dell’alimentazione possono essere curati, ma, purtroppo, solo il 10% di chi soffre chiede aiuto e ci impiega mediamente tre anni a chiederlo. Per questo è fondamentale fare luce su questi disturbi per rompere il silenzio e sensibilizzare sull’importanza di chiedere aiuto tempestivamente”.

Ambiente, ENEA: nelle Marche modello pilota di simbiosi industriale

Ambiente, ENEA: nelle Marche modello pilota di simbiosi industrialeRoma, 14 mar. (askanews) – Un modello pilota per trasformare gli scarti di un’azienda in nuove risorse da riutilizzare o cedere per altre produzioni nella regione Marche, oltre 30 aziende riunite, circa 200 risorse condivise e quasi 90 potenziali sinergie tra domanda e offerta. Sono alcuni dei risultati del progetto MARLIC, finanziato con 11,4 milioni di euro dalla Regione Marche, al quale partecipa ENEA con 20 fra università, enti di ricerca e aziende del territorio, tra cui Cnr, Fondazione Cluster Marche e HP Composites (coordinatore).
Nell’ambito del progetto il Laboratorio ENEA di Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – ha sviluppato un modello pilota di simbiosi industriale per indagare potenziali sinergie tra aziende del territorio e valorizzare scarti industriali e risorse in eccedenza di varia natura (scarti materici, cascami energetici, servizi, competenze, capacità e logistica).
In questo contesto ENEA ha gestito un tavolo di lavoro con 31 aziende di diversi settori produttivi (agroalimentare, tessile, calzaturiero, fabbricazione di materie plastiche, chimico, recupero e preparazione al riciclaggio dei rifiuti, edile) che hanno condiviso 199 risorse e individuato 86 potenziali sinergie tra domanda ed offerta (pelle, cartone e plastica/gomma, ecc..).
ENEA è stata impegnata anche nell’individuazione di competenze tecniche e tecnologiche e dei ruoli sul territorio per la promozione di un nuovo modello organizzativo, in collaborazione con Camera di Commercio delle Marche, Università di Camerino e Confindustria Macerata.
Le fasi successive saranno svolte da ENEA in stretta collaborazione con le aziende che hanno partecipato ai lavori al fine di analizzare gli scenari simbiotici di tre macroflussi di risorse più rilevanti sia da un punto di vista ambientale che economico emersi durante il tavolo di lavoro.

Coldiretti e Filiera Italia al Cairo con Tajani: nuovi accordi commerciali

Coldiretti e Filiera Italia al Cairo con Tajani: nuovi accordi commercialiMilano, 14 mar. (askanews) – L’Egitto è il protagonista di nuovi rapporti commerciali con l’Italia nell’agroalimentare, dal couscous ai fertilizzanti. A sottolinearlo Coldiretti e Filiera Italia che rispettivamente con il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, e il consigliere delegato, Luigi Scordamaglia, compongono la delegazione guidata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in visita a Il Cairo, la capitale del Paese maggiormente a rischio per la crisi alimentare causata dalla guerra.
L’Italia si appresta a divenire un partner centrale con la fornitura di macchinari, tecnologia, sementi e conoscenze ma anche prodotti alimentari di base, dal grano al couscous, per consentire all’Egitto di sfamare la propria popolazione. L’Egitto è invece uno dei principali fornitori di fertilizzanti azotati dell’Italia il cui commercio è ostacolato dalla guerra in Ucraina. Il conflitto mette a rischio anche le forniture di cibo con il grano da Russia e Ucraina che costituiva prima del febbraio 2022 il 90% delle importazioni totali per oltre 10 milioni di tonnellate all’anno.
La novità, sottolinea una nota, è il modello della missione in cui le aziende italiane ed egiziane si incontrano e discutono di progetti comuni, non da sole ma insieme ai principali enti della cooperazione italiana che possono garantire il necessario sostegno finanziario a questi progetti selezionati come strategici e gestiti con la parte pubblica egiziana.
Al summit partecipano infatti tra gli altri aziende nazionali di trattori intelligenti, macchine agricole e componenti, oltre a imprese che si occupano di agricoltura di precisione, georeferenziazione, servizio geospaziale di osservazione della Terra per l’agricoltura oltre a realtà leader in diverse filiere nazionali come la produzione di latte e derivati, la produzione di pesce per l’acquacoltura, la produzione di sementi e nella genetica delle piante e Divulga, il centro studi sull’agroalimentare.

Minore alla guida forza posto di blocco carabinieri nel casertano

Minore alla guida forza posto di blocco carabinieri nel casertanoRoma, 14 mar. (askanews) – Un sedicenne, alla guida di un auto, ha forzato un posto di blocco dei carabinieri a Orta di Atella, in provincia di Caserta. Il giovane è stato poi intercettato dai militari dell’Arma dopo un inseguimento che si è protratto fino fino al centro di Frattaminore, in provincia di Napoli. Una volta bloccato, durante la perquisizione dell’auto i militari hanno scoperto che il sedicenne aveva con sè un coltello a serramanico e una mazza da baseball in legno.
Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere oltre alle numerose infrazioni al codice della strada, quali circolazione senza essere in possesso della patente di guida, circolazione con veicolo privo della copertura assicurativa obbligatoria e incauto affidamento del veicolo. L’autovettura è stata sottoposta a sequestro e fermo amministrativo.

FdI: due pdl contro spopolamento aree interne e zone di montagna

FdI: due pdl contro spopolamento aree interne e zone di montagnaRoma, 14 mar. (askanews) – Istituire le zone franche montane e abolire il limite del numero minimo di alunni per la formazioni di classe nei Comuni montani. Sono gli obiettivi di due proposte di legge presentate oggi alla Camera dai deputati di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta e Alessandro Amorese, assieme al capogruppo di FdI a Montecitorio, Tommaso Foti.
“Il tema delle aree interne e delle zone di montagna sta particolarmente a cuore a Fratelli d’Italia, perché investe una problematica importante per il nostro Paese che ha circa 7.980 comuni ma più della metà sono montani e con una densità media per Kmq di 1/3 se non di 1/4 rispetto alla media nazionale”, ha detto Foti. “C’è poi una situazione sotto il profilo demografico preoccupante ecco perché servono interventi urgenti”, ha sottolineato il capogruppo FdI alla Camera.
“Nei confronti delle aree interne e delle zone di montagna occorre cambiare paradigma, come ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo discorso di insediamento”, ha proseguito Amorese, primo firmatario della proposta di legge sull’abolizione del limite al numero minimo di studenti per formare classi della scuola primaria e secondaria nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche.
“La pdl punta a modificare il decreto n. 81 del 20 marzo 2009, in particolare dove stabilisce che non possono essere formate classi con un numero di alunni inferiori a dieci”, ha specificato Amorese. “La nostra idee di scuola in quei Comuni è molto più ampia e punta ad evitare lo sradicamento e lo spopolamento dei quei territori montani. Penso a scuole che devono essere integrate nel tessuto locale, contribuendo a valorizzare l’identità di quei territori, gli antichi mestieri, l’artigianato, il turismo. E penso anche all’integrazione con i tanti distretti imprenditoriali delle zone”, ha aggiunto.
Con la seconda proposta di legge che mira ad istituire delle zone franche montane “vogliamo riempire un gap che si è creato perché chi abita in questi comuni paga le stesse tasse che pagano i cittadini che vivono in città. Ma nei piccoli comuni e nelle zone montane spesso mancano le scuole, gli ospedali, i medici di famiglia e altri tipi di servizi che si trovano solo in città. Per non parlare delle strade che spesso sono delle mulattiere”, ha spiegato La Porta prima firmataria della pdl.
“Servono dunque interventi strutturali e continuativi che diano agevolazioni fiscali a chi decide di rimanere su questi territori e a chi decide di fare impresa o investire”, ha aggiunto La Porta. “Abbiamo previsto delle agevolazioni alle imprese, con la sede principale su questi territori, e che abbiano almeno il 50% dei dipendenti residenti in zona o in un arco di 40 km di distanza”, ha spiegato.
“Un altro obiettivo di questa proposta è quello di far tornare le famiglie a vivere nei piccoli Comuni o nelle zone montane, grazie ad altri incentivi fiscali”, ha proseguito La Porta.

Culatello Zibello Dop: produzione 2022 +5,9%, 25 mln fatturato al consumo

Culatello Zibello Dop: produzione 2022 +5,9%, 25 mln fatturato al consumo

Un culatello su quattro va all’estero. Crescono vendite in vaschetta

Milano, 14 mar. (askanews) – Nel 2022 i culatelli di Zibello avviati alla produzione tutelata che certifica la Dop sono stati 102.591, con un incremento del 5,87% rispetto al precedente anno per un fatturato al consumo di a 25,2 milioni di euro, con un incremento superiore al 5% rispetto al 2021. A tracciare il bilancio per questa denominazione il Consorzio di tutela del Culatello di Zibello Dop, un comparto che riunisce 23 produttori, per circa 250 occupati tra addetti diretti e lavoratori legati all’indotto.
“Il culatello di Zibello Dop – dichiara Romeo Gualerzi, presidente del Consorzio – prosegue nella sua affermazione di prodotto di eccellenza grazie agli apprezzamenti e ai successi che riscuote dal mercato pur confermandosi prodotto di nicchia. Nel 2022 registriamo una crescita a valore che sfiora il 6%: ottime le performance del pre-affettato che ci ha permesso una maggiore penetrazione del prodotto nelle catene retailer”.
Uno dei trend più significativi è quello del pre-affettato, con oltre 1,27 milioni di vaschette prodotte: secondo i dati del Consorzio infatti nel 2022, i culatelli destinati all’affettamento sono stati 40.171, pari al 41,5% della produzione annuale. Soltanto dieci anni fa, nel 2013, questa percentuale era ferma al 5,6%. Al consumo, nel 2022, il segmento del pre-affettato incide per un valore di 10,8 milioni di euro.
L’export per questo prodotto dell’eccellenza gastronomica italiana si attesta su un 25% del totale del mercato. I Paesi dell’area Ue, in primis Francia e Germania, insieme con la Svizzera, rappresentano l’88% delle esportazioni, seguono Nord America, con Canada e Stati Uniti, Giappone, Oriente e Regno Unito. Il canale di commercializzazione principale si conferma quello del normal trade, con una quota pari al 60% del comparto. La grande distribuzione organizzata rappresenta il restante 40%.

Negramaro Elisa Jovanotti insieme in “Diamanti”

Negramaro Elisa Jovanotti insieme in “Diamanti”Roma, 14 mar. (askanews) – Negramaro, Elisa e Jovanotti per la prima volta insieme nella stessa canzone: esce venerdì 17 marzo, in radio e su tutte le piattaforme digitali, “Diamanti”(Sugar), il brano inedito in occasione del ventennale dei Negramaro.
Scritta a sei mani da Giuliano Sangiorgi, Elisa e Jovanotti, “Diamanti” è una ballad intensa e vibrante – co-prodotta da Sixpm ed Andro – dove l’amicizia è il fil rouge di una storia d’amore totale ed universale in cui le relazioni superano ogni limite attraverso l’empatia ed il perdono.
Le atmosfere rock dei Negramaro si fondono con l’ipnotica vocalità di Elisa e il travolgente rap di Jovanotti che chiude la traccia con una serie di immagini poetiche e suggestive che si rincorrono.
Una canzone che racchiude le tre anime di Giuliano, Elisa e Lorenzo. Tre diamanti della musica italiana, tre amici che spesso hanno incrociato i loro percorsi artistici con brani che hanno lasciato un segno indelebile come: “Cade la pioggia” e “Safari” (Giuliano e Jovanotti), “Basta così” e “Ti vorrei sollevare” (negramaro ed Elisa).
Per festeggiare questi 20 anni di successi, la band torna sul palco con “n20 TOUR”, 9 imperdibili appuntamenti live nei più suggestivi teatri di pietra italiani. La partenza è dalla capitale, il 13, 14 e 16 giugno 2023 alle Terme di Caracalla, per proseguire il 19, 21 e 22 luglio al Teatro Greco di Siracusa e ancora il 22, 23, 24 settembre all’Arena di Verona. I biglietti per #n20TOUR, prodotto e organizzato da Magellano Concerti e Friends&Partners, sono disponibili in prevendita su Ticketone, Ticketmaster e nelle prevendite abituali.