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Calcio, Arabia addio, Neymar torna in Brasile

Calcio, Arabia addio, Neymar torna in BrasileRoma, 28 gen. (askanews) – Neymar non è più un giocatore dell’Al-Hilal. L’attaccante brasiliano e il club saudita hanno interrotto il rapporto di lavoro con sei mesi di anticipo sulla naturale scadenza del contratto che era prevista tra giugno e luglio 2025 dopo la partecipazione al Mondiale per Club. In totale con l’Al-Hilal, Neymar ha disputato solo sette partite e segnato un solo gol dopo essere stato acquistato dal Psg per 90 milioni di euro. Nel futuro del giocatore ora sembra esserci il ritorno in patria, in Brasile. Non al Santos però, dove tutto è cominciato, bensì al Flamengo o al Botafogo che hanno capacità economiche più importanti dell’ex club di Pelé.

Shoah, Mattarella: Costituzione nata per cancellare nazifascismo

Shoah, Mattarella: Costituzione nata per cancellare nazifascismoRoma, 28 gen. (askanews) – “La nostra Costituzione è nata – e vive – per cancellare i principi, le azioni, le parole d’ordine del cupo dominio nazifascista, di cui il sanguinoso conflitto mondiale e i campi di sterminio furono gli esiti crudeli e inevitabili”. Lo ha ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria.


“In luogo della predicazione della guerra d’aggressione, la Costituzione prevede la pace e la collaborazione internazionale – ricorda il capo dello Stato -. Al posto della discriminazione e della persecuzione, la Costituzione promuove l’eguaglianza e la giustizia. In luogo dell’oppressione, la libertà. Invece dell’indottrinamento e della propaganda che manipola la realtà sino alla menzogna, il confronto e il pluralismo. Al contrario della fede cieca e dell’obbedienza incondizionata, la Costituzione prevede la democrazia, la partecipazione, le garanzie e i controlli”.

Shoah,Mattarella: fascismo fu complice furia antiebraica nazista

Shoah,Mattarella: fascismo fu complice furia antiebraica nazistaRoma, 28 gen. (askanews) – “Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla ‘soluzione finale’”. Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia per il Giorno della memoria.


“Auschwitz rappresenta l’abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell’umanità – ha ribadito il capo dello Stato -. Un universo di orrore e di abiezione, che appartiene a quello stesso genere umano che oggi guarda a quella stagione con dolore, sconcerto, talvolta anche con una nuova tragica indifferenza di chi pensa che si tratti di un passato che non può tornare”.

Shoah, Mattarella: ieri ad Auschwitz per rinnovare patto tra nazioni

Shoah, Mattarella: ieri ad Auschwitz per rinnovare patto tra nazioniRoma, 28 gen. (askanews) – “Rinnovare un patto tra le nazioni e i popoli che, in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, in cui la violenza, l’aggressione, l’inimicizia, la guerra sembrano voler prendere il sopravvento, accende una speranza”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale per il giorno della memoria descrive l’evento a cui ha partecipato ieri ad Auschwitz dove decine di capi di Stato e di governo si riuniti per l’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio.


Mattarella lo definisce “un momento storico, di straordinaria importanza, che tesse insieme, in un’unica tela, passato e futuro, memoria e responsabilità di oggi”.

Shoah, al via al Quirinale cerimonia con Mattarella, Meloni e Segre

Shoah, al via al Quirinale cerimonia con Mattarella, Meloni e SegreRoma, 28 gen. (askanews) – E’ iniziata al Quirinale la cerimonia per il Giorno della memoria. Con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono presenti i presidenti delle Camere, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, la premier Giorgia Meloni, i ministri Guido Crosetto, Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Giuseppe Valditara.


Al suo ingresso nel salone dei Corazzieri il capo dello Stato ha salutato tutte le autorità e i sopravvissuti in prima fila, in particolare ha abbracciato Edith Bruck e Sami Modiano. Protagonista della cerimonia di quest’anno sarà Liliana Segre che verrà intervistata da alcuni bambini.

Maltempo, bomba d’acqua su Firenze: strade allagate e auto bloccate

Maltempo, bomba d’acqua su Firenze: strade allagate e auto bloccateFirenze, 28 gen. (askanews) – Una bomba d’acqua si è abbattuta su Firenze questa mattina, causando disagi in città e nelle aree circostanti. Numerosi allagamenti hanno trasformato alcune strade in torrenti, mandando in tilt il traffico. Segnalazioni di criticità arrivano dal centro storico e da diverse zone, tra cui l’Oltrarno e Porta Romana, dove l’acqua ha invaso le carreggiate fuoriuscendo dai tombini. In altre aree, come Soffiano, le strade risultano sommerse, con automobilisti costretti a rimanere bloccati nei veicoli.


Fuori Firenze, la situazione non migliora: a Vaglia una frana ha interrotto la viabilità lungo la Bolognese, mentre sulla FiPiLi l’acqua ha invaso il tratto tra Ginestra Fiorentina e Lastra a Signa, causando lunghe code e rallentamenti. La perturbazione sta interessando l’intera regione, spostandosi dalla costa livornese verso le province di Empoli, Pistoia e Prato. A Mulazzo (Massa Carrara) si sono registrati oltre 216 mm di pioggia in 24 ore, con il livello dei corsi d’acqua come il Magra e il Bagnone sotto monitoraggio costante. Allagamenti e criticità sono segnalati anche nel Mugello e nelle Caldine.


La Regione ha diramato un’allerta arancione per le zone settentrionali, mentre le previsioni indicano che l’instabilità potrebbe persistere nelle prossime ore. Si continua a monitorare l’evolversi della situazione.

L’avvertimento del Vaticano: l’uomo può diventare schiavo dell’i ntelligenza artificiale,

L’avvertimento del Vaticano: l’uomo può diventare schiavo dell’i ntelligenza artificiale,Roma, 28 gen. (askanews) – Non va considerata come una persona l’Intelligenza Artificiale, non va divinizzata, non deve sostituire le relazioni umane, ma deve essere utilizzata “solo come strumento complementare all’intelligenza umana”. I moniti del Papa sull’Intelligenza Artificiale di questi ultimi anni fanno da traccia ad Antiqua et Nova (in riferimento alla “sapienza”, antica e nuova), la nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana frutto della mutua riflessione tra Dicastero per la Dottrina della Fede e Dicastero per la Cultura e l’Educazione.


Il documento rivolto a genitori, insegnanti, preti, vescovi e quanti sono chiamati a educare e trasmettere la fede, ma anche a coloro che condividono l’esigenza di uno sviluppo scientifico e tecnologico “al servizio della persona e del bene comune”

Le luci del nord, tra foreste, visioni e sogni sul clima

Le luci del nord, tra foreste, visioni e sogni sul climaBasilea, 28 gen. (askanews) – Le foreste boreali come soggetto di pittura, ma, soprattutto, come occasione per riflettere sulla natura e sul nostro rapporto con essa, anche attraverso un ambiente lontano dalla nostra esperienza, ma carico di una forza che è tanto universale quanto intima. La Fondazione Beyeler di Basilea ha inaugurato la mostra “Luci del nord”, che presenta dipinti di paesaggio eseguiti tra il 1880 e il 1930 da artiste e artisti scandinavi e canadesi.


“Non c’è una sola luce del nord – ha detto ad askanews Sam Keller, direttore della Fondazione Beyeler – per questo la mostra è intitolata Northern Lights, al plurale. Ci sono così tante luci del Nord, molto diverse dalla luce mediterranea o anche da quella delle Alpi che noi conosciamo. Pensiamo ovviamente all’aurora boreale, ma anche ad altri fenomeni luminosi, come la lunga estate di sole oppure il freddo inverno buio. Pensiamo ai riflessi sulla neve, nei laghi, nelle cascate, nei fiumi…”. In questa pluralità di visioni si innesta la sensazione di una relazione con l’incommensurabile, ma anche la possibilità di una presenza umana inattesa e soprattutto di una pittura che cambia le prospettive. Come accade, per esempio, nella sala dedicata ad Edvard Munch, dove le foreste ospitano sia dei vampiri sia i cieli infuocati che abbiamo imparato a conoscere nelle opere più celebri del pittore norvegese. “Ci sono tante luci diverse e ci sono anche tante emozioni diverse nelle opere – ha aggiunto Keller – e questo è uno dei tanti elementi che ci hanno affascinato in questa mostra”.


Oltre a Munch l’altra artista di fama internazionale in mostra è Hilma af Klint, mentre gli altri nomi sono poco conosciuti fuori dai loro Paesi e questo conferisce un elemento imprevisto e interessate all’esposizione. Che trova anche una sterzata verso il contemporaneo con una installazione digitale che la Fondazione ha commissionato all’artista danese Jakob Kudsk Steensen, intitolata “Boral Dreams”. “Quest’opera – ci ha spiegato – è nata da due mesi che ho trascorso nella Marcell Experimental Forest nel nord del Minnesota quest’estate: qui si stanno creando le condizioni degli ambienti del futuro e io ho registrato suoni, ho preso dei campioni digitali e altri elementi e ho creato una sorta di videogame, un modo virtuale che immagina il domani delle foreste boreali. Quello che voglio fare con quest’opera è analizzare i cambiamenti che avverranno nel clima, ma anche come queste condizioni mutate cambiano il nostro modo di dormire e di sognare”.


Le luci del nord, insomma, arrivano anche nella nostra vita e perfino nel nostro subconscio. Tutto in fondo si connette, soprattutto se di mezzo ci sono la natura e l’arte.

Il ritorno di Jova, un viaggio nel corpo umano. “E’ un pezzo di vita”

Il ritorno di Jova, un viaggio nel corpo umano. “E’ un pezzo di vita”Milano, 27 gen. (askanews) – Il ritorno di Jovanotti, tanto atteso dai fan, è finalmente una completa realtà con la voglia di sorprendere ancora una volta e riportare l’esperienza musicale al centro della pista. Il suo nuovo progetto è stato presentato al Teatro Lirico Giorgio Gaber dei Milano ed è molto più di un semplice disco: un nuovo viaggio da raccontare e da vivere con 15 nuove canzoni e un nuovo tour che trasforma il palasport in una festa, in un laboratorio di nuove idee e nuove emozioni.


“Grazie è la parola più bella del nostro dizionario. È la parola che ho pronunciato di più nell’ultimo anno e mezzo: l’ho detta continuamente, tutti i giorni, l’ho pensata e scritta”, ha detto l’artista in un evento-show con la stampa e i fan al Teatro milanese, dove ha ballato e cantato facendo vedere il suo ritorno in piena forma. “Un disco, per chi lo fa, è un pezzo di vita. È un lavoro di gruppo, un’esplorazione, una ricerca”, ha aggiunto parlando del suo nuovo lavoro.


Il 31 gennaio, infatti, esce Il corpo umano vol.1, il nuovo album già disponibile in preorder per Island/Universal Music. A distanza di otto anni da Oh, Vita! e di tre anni da Il Disco Del Sole, arrivano 15 canzoni che compongono la tracklist dell’album, tutte diverse tra loro, e ognuna parte di un corpo unico, un corpo umano che torna a vivere e a danzare. “Il corpo umano è stato la mia scoperta dell’ultimo viaggio, tra fisioterapia, convalescenza e operazioni. Mi sono accorto che il corpo è tutto: viviamo, ci rompiamo, siamo vulnerabili e forti. Il corpo è il veicolo della vita”, ha spiegato in un incontro fiume di oltre un’ora.


“La mia vita, questo ultimo anno, è stata immersa nell’amore: l’amore di una donna, di una figlia, degli amici che mi sostenevano e mi davano coraggio”, ha aggiunto. “Il corpo è il campo di battaglia, il campo di interesse di questo tempo. In un’epoca in cui tutto si smaterializza, il corpo rimane il nostro veicolo per essere vivi”, ha spiegato Jovanotti. “Spesso scopri le cose quando si rompono, quando ti mancano. Mi sono accorto che non avevo mai considerato davvero il corpo fino a quando si è rotto”. “Il corpo umano è fragile e forte, è vivo e pieno di contraddizioni. È il veicolo attraverso cui siamo sani, ci rompiamo e ci rialziamo”, ha aggiunto l’artista mostrando con immagini e video il suo percorso di riabilitazione dopo l’incidente in bicicletta avvenuto in Ecaduor. E a chi gli chiede se riesca a scherzare su quello che è avvenuto, risponde: “Bisogna scherzarci per forza. L’allegria e l’ironia sono pratiche fondamentali – ha detto – lo insegnano anche i grandi maestri dello spirito. Ho letto una volta che l’universo è la risata di Dio. È come se Dio, ridendo, avesse creato l’universo. Se non scherzi sulle cose più tragiche che ti accadono, è difficile andare avanti”. A marzo, dopo 6 anni da Lorenzo Live 2018 – l’ultimo tour nei palazzetti – e sulla scia del grandissimo successo delle feste a cielo aperto del Jova Beach Party – che con le edizioni 2019 e 2022 ha conquistato più di 1 milione di spettatori – parte lo straordinario viaggio del PalaJova: già 26 sold-out in calendario per un evento unico che va ben oltre il tradizionale concerto. Lorenzo porta i suoi live a un livello mai visto prima creando uno spazio dove l’energia e la condivisione autentica diventano il cuore di tutto. Da oggi in vendita due nuovi appuntamenti a Milano per il 12 e 13 maggio.


L’album, scritto in oltre due anni e realizzato come un salto, uno scatto dopo una lunga rincorsa, si compone di 15 brani, ma è solo il primo volume del nuovo lavoro che racconta Lorenzo 2025. Il corpo umano è un viaggio musicale che parla di rinascita, libertà e autenticità: ogni traccia è una tappa di un percorso personale e universale, dove emozioni profonde e introspezione si fondono con suoni contemporanei e contaminazioni globali. L’album è un invito ad esplorare i confini della propria identità, a sentire e sentirsi vivere, affrontare le sfide del cambiamento e celebrare la vita nei suoi aspetti disparati. È un manifesto di cambiamento e di volontà, pieno di romanticismo e di gusto per l’arte della canzone pop, è Lorenzo in purezza e mescola introspezione e libertà con suoni che spiazzano e conquistano. Ogni canzone è un pezzo di vita, un passo verso nuovi orizzonti, un messaggio chiaro: vivere senza filtri e trasformare le proprie fragilità in forza. Guardare avanti con entusiasmo e (ri)prendersi la vita. Il corpo umano è stato anticipato da Montecristo – entrato direttamente al 1° posto della classifica EarOne, brano più suonato dalle radio italiane, accompagnato da un vero e proprio cortometraggio per la regia di YouNuts realizzato a Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia che coinvolge oltre 70 professionisti – e da Fuorionda, canzone anomala per la storia di Jova che nel testo ci mostra una direzione del tutto nuova, inedita, accompagnato da uno street clip realizzato da Maikid e Teresa Cherubini. È un album importante, fresco leggero e intenso, un nuovo corso per i testi di Lorenzo e per la musica. In questa occasione infatti Jova ha voluto collaborare con tre produttori per dare a ciascuna canzone un abito “sartoriale”: Dardust, con cui in passato aveva già collaborato per Nuova Era, firma con Lorenzo la musica e la produzione di Montecristo, Fuorionda, Un mondo a parte, Le foglie di te, Universo, La grande emozione, Il corpo umano. Michele Canova con cui negli anni ha prodotto Buon sangue, Ora, Safari e Lorenzo 2015 cc, e con cui sono nati gli abiti sonori di La mia gente, Lo scimpanzé, Celentano e Grande da far paura (quest’ultima con gli archi di Davide Rossi), e una inedita collaborazione con Federico Nardelli con cui ha prodotto Senza se e senza ma e 101. Come dal 1989 ad oggi, l’intero progetto grafico dell’album è stato realizzato da Lorenzo stesso insieme a Sergio Pappalettera con la sua Studio Prodesign. Sulla nascita di questo progetto Lorenzo racconta: “il titolo è nato prima delle canzoni, sono entrato in studio a realizzare i pezzi quando ho avuto il titolo e subito dopo l’idea della copertina dell’album. In pratica ho iniziato a costruire questo “edificio” partendo dal tetto. Il mio album si chiama “Il Corpo Umano” non solo perché è stato il mio personale campo di indagine e di battaglia dell’ultimo anno e mezzo, ma soprattutto perché il mio viaggio mi ha aperto panorami nuovi rispetto a questo argomento inesauribile. Detto in poche parole è con il corpo che attraversiamo il passaggio terreno, prima e dopo è un grande mistero, durante possiamo essere e osservare, vivendo. Normalmente sentiamo di avere un corpo quando il corpo si rompe o si ammala, così come ci accorgiamo dell’aria quando ci viene a mancare, così come scopriamo che esiste il tempo quando alle cose che iniziano si affiancano quelle che finiscono e noi ci stiamo in mezzo. Si tratta quindi, per me, di iniziare o proseguire con nuova consapevolezza un lavoro sul “sentire” il corpo, l’aria, la luce, le cose che iniziano, quelle che finiscono, il respiro, i cambiamenti in atto, il dolore, il piacere, la guarigione, l’amore, gli altri, la natura, l’epoca, la cura, le emozioni, le idee, il flusso dei pensieri. Quella verità estatica che la vita a volte ci offre e che per tutta la prima parte della vita non cogliamo perché siamo immersi in un tipo di vitalità che poi ci accorgiamo essere stata una preparazione a quello che siamo oggi. Diventare, continuare a diventare è impegno e sfida, fino all’ultimo attimo, a bordo di un corpo fragile e infinito, mutevole e unico, come la vita stessa”. Di Alessandra Velluto

Giornata memoria, Jovanotti: “La musica porta avanti i ricordi”

Giornata memoria, Jovanotti: “La musica porta avanti i ricordi”Roma, 27 gen. (askanews) – “La musica è incontro, scambio, è vita. Dall’incontro nascono energia e vitalità. Ricordare è importante, ma la memoria ha bisogno di emozione per rimanere viva. L’emozione è ciò che si fissa nelle cellule, che ci permette di portare avanti i ricordi. Oggi siamo qui per farlo con la musica”: lo ha detto Lorenzo Jovanotti presentando il suo album al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano.


“È una coincidenza, ma non esistono le coincidenze, no? Questa domanda – ha aggiunto – mi dà l’occasione di raccontarvi una piccola storia. Oggi è il 27 gennaio e, da 25 anni, in Italia è la Giornata della Memoria. È il giorno in cui ricordiamo la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, lo sterminio che ha colpito anche altre minoranze e oppositori politici. È più di una data simbolica: il 27 gennaio è stato scelto perché è il giorno in cui le truppe alleate liberarono il campo di Auschwitz-Birkenau”. “Siamo in un luogo particolare – ha ricordato l’artista che sarà al Festival di Sanremo superospite la prima serata – il Teatro Lirico di Milano, intitolato a Giorgio Gaber. Gaber è stato il più anticonformista tra gli artisti del dopoguerra. Ha scritto probabilmente la canzone sulla libertà più famosa di sempre: La libertà. In un giorno come questo, e in un periodo storico come questo, le sue parole risuonano ancora più potenti”.


“Ma c’è di più. Questo teatro ha una storia che si lega alla memoria. Il 16 dicembre 1944, Benito Mussolini pronunciò qui il suo ultimo discorso pubblico, chiamato ‘il discorso della riscossa’. Per fortuna quella riscossa non c’è stata”. Il Giorno della Memoria, lo sterminio, Mussolini, Giorgio Gaber, Milano, la libertà… Chi mi conosce – ha concluso l’artista toscano – sa che ho questa maniera di connettere i puntini. Mi viene da pensare a come la musica racconti questi intrecci. Durante il ventennio fascista, per esempio, il jazz era osteggiato in Italia e proibito dal nazismo, considerato musica degenerata. Eppure, continuava a suonare clandestinamente”.