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Gas, Commissione Ue esclude proroga a meccanismo tetto prezzi

Gas, Commissione Ue esclude proroga a meccanismo tetto prezziRoma, 22 gen. (askanews) – Il meccanismo europeo di tetto ai prezzi del gas, che riguarda l’indicizzazione al controverso mercato di Amsterdam, scadrà alla fine del mese e la Commissione europea non intende prorogare questa salvaguardia: l’ipotesi di una proroga non è stata discussa. Lo ha riferito una portavoce della Commissione, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa di metà giornata.


“E’ importante ricordare che il meccanismo aveva uno scopo specifico per uno specifico periodo, durante una fase di crisi e energetica. Guardando avanti la Commissione continua ad avere il tema dei prezzi dell’energia in cima all’agenda, è assolutamente una questione di competitività e rilevante per imprese e consumatori.Nelle prossime settimane ci sarà un piano d’azione. Ma per quanto riguarda il tetto al prezzo del gas – ha detto – una proroga non è stata discussa”.

Ue, Mattarella: non si riduca a sommatoria sensibilità nazionali

Ue, Mattarella: non si riduca a sommatoria sensibilità nazionaliRoma, 22 gen. (askanews) – “Il presente assetto dell’amministrazione europea sconta tuttavia l’assenza di uno spazio politico europeo effettivamente integrato, di soggetti politici realmente di livello europeo, di un’opinione pubblica europea che non si riduca alla semplice sommatoria delle diverse sensibilità nazionali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Università degli Studi di Messina che gli ha conferito il dottorato honoris causa in scienza della pubblica amministrazione.

Santanchè, Renzi: con dimissioni Santanchè via anche Delmastro

Santanchè, Renzi: con dimissioni Santanchè via anche DelmastroMilano, 22 gen. (askanews) – “Da Andrea Delmasttro mi divide una idea di società, di trattamento dei detenuti, ma se chiedete le dimissioni di Santanchè c’è anche Delmastro rinviato a giudizio: o nessuno o entrambi”. Lo ha detto Matteo Renzi, intervenendo in Senatosulla relazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio.


E su Delmastro ha aggiunto: “Indipendentemente da questo, è il primo membro del governo al Ministero della Giustizia condannato: sta al ministero e non ci vuol dire per cosa è stato condannato, essendo il reato estinto per l’oblazione. Sappiamo che non è stato condannato per aver spifferato dei segreti a Donzelli, nè per aggressioni a dei clochard a Biella che è una cittadina particolarmente sfortunata per le aggressioni ai clochard: su questo ci sarà una serie tv, sembra interessante… Sembra che Delmastro sia stato condannato per guida in stato d’ebbrezza. Lei, ministro, trova il coraggio di dire una parola su questo al signor Delmastro?”.

Ue, Mattarella: sfide presenti non risolvibili da Stati nazionali

Ue, Mattarella: sfide presenti non risolvibili da Stati nazionaliRoma, 22 gen. (askanews) – “Il cambiamento climatico, la crisi energetica, la carenza di materie prime essenziali per lo sviluppo tecnologico, i movimenti migratori, la transizione digitale, la difesa, la cybersicurezza non sono problemi risolvibili autonomamente dagli Stati nazionali ma richiedono l’interazione tra parlamenti, esecutivi e amministrazioni nazionali, europee e, se possibile, sovranazionali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Università degli Studi di Messina che gli ha conferito il dottorato honoris causa in Scienza della pubblica amministrazione.

Australian Open, Sinner domina De Minaur e torna in semifinale a Melbourne

Australian Open, Sinner domina De Minaur e torna in semifinale a MelbourneRoma, 22 gen. (askanews) – Jannik Sinner domina Alex De Minaur, testa di serie n°8 del tabellone, e torna in semifinale agli Australian Open dopo 12 mesi. Il campione in carica gioca una partita praticamente perfetta vinta in tre set: 6-3, 6-2, 6-1 lasciando appena 6 giochi al rivale, battuto per la 10^ volta in carriera. Per Sinner 5^ semifinale Slam negli ultimi 7 tornei. Ottima anche la condizione fisica di Jannik dopo i problemi accusati con Rune: in semifinale lo attende venerdì Ben Shelton. Cinque i precedenti, con l’azzurro avanti 4-1.


 

A Londra tenore Grigolo ospite d’onore a serata vip Styler-Sting

A Londra tenore Grigolo ospite d’onore a serata vip Styler-StingMilano, 22 gen. (askanews) – È stato il tenore Vittorio Grigolo l’ospite d’onore della serata vip di presentazione a Londra di “Posso entrare? An ode to Naples”, il documentario su Napoli della regista britannica Trudie Styler prodotto da Big Sur, Mad Entertainment con Rai Cinema in coproduzione con Luce Cinecittà.


“Il mio motto, la mia vocazione è quella di portare nel mondo la lirica italiana: intendo farlo fino alla fine: continuerò a vibrare esprimendo quello che esce dall’anima”, ha detto il tenore al termine della sua applauditissima performance, lasciando intendere che dopo il suo Rigoletto alla Scala potrebbe essere in vista un suo ritorno a Covent Garden dopo sei anni di assenza dalle scene della capitale britannica. Il cantante lirico, una delle voci del bel canto italiano più conosciute al mondo, mancava da Londra da sei anni, e al termine della proiezione ha eseguito delle arie del repertorio napoletano ed operistico per un parterre d’eccezione: ad ascoltarlo, tra gli altri, Sting – che di Trudie Styler è il marito e ha partecipato al documentario -, Hugh Grant, Kiefer Sutherland e tanti altri attori e protagonisti del panorama cinematografico e discografico.


In sala anche Paolo Dal Brocco, presidente di Rai Cinema, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra Francesco Bongarrà e il Console d’Italia Alessandro Mignini. Oltre alle sue intense interpretazioni di opere di Puccini, Verdi e Donizetti, Vittorio Grigolo non ha mai nascosto la sua passione per la musica pop. E continua a incantare le platee internazionali come anche quelle italiane. L’Omaggio a Frank Sinatra, ad esempio, prodotto dal Ravello Festival e andato in scena nel ‘salotto buono della Costiera’ a chiusura del Festival 2023, è stato riproposto a Monte Carlo il 2 dicembre 2024 con grande successo.

Nordio: la riforma della giustizia è un obbligo, approvazione entro l’estate

Nordio: la riforma della giustizia è un obbligo, approvazione entro l’estateRoma, 22 gen. (askanews) – Il ddl costituzionale del governo sulla separazione delle carriere dei magistrati “è promanato direttamente dal programma elettorale e la riforma della giustizia di questo era ai primi punti, quindi era un obbligo, un dovere verso gli elettori. La coalizione, che oggi è maggioranza, si era presentata compatta allo scrutinio elettorale con questo programma. La riforma è garantita dalla condivisione delle forze politiche di maggioranza che con una unità di intenti hanno sottoscritto questo testo e lo sosterranno con la medesima determinazione nel corso di quest’anno, nel quale completeremo l’iter di approvazione nelle Camere in prima e seconda lettura entro l’estate”. Lo ha detto al Senato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nella relazione sull’amministrazione della giustizia.


“Siamo lieti che almeno una parte dell’opposizione sia pure con varie motivazioni e riserve abbia dato la sua adesione”, ha concluso.

Il Papa rivela: ho chiamato la parrocchia di Gaza. Erano contenti

Il Papa rivela: ho chiamato la parrocchia di Gaza. Erano contentiCittà del Vaticano, 22 gen. (askanews) – “Non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar. Preghiamo per la pace, la guerra sempre è una sconfitta”. Ad affermarlo è stato stamane, parlando a braccio, Papa Francesco al termine dell’udienza generale di stamane in aula Nervi in Vaticano.


Il Papa ha poi rivelato: “Ieri ho chiamato – lo faccio tutti i giorni – la parrocchia di Gaza. Erano contenti. Lì dentro ci sono 600 persone: Parrocchia e collegio. Mi hanno detto: ‘oggi abbiamo mangiato lenticchie e pollo’. Eh… una cosa che di questi tempi non erano abituati a fare. Soltanto qualche verdura…” . “Preghiamo per Gaza e per la pace. – ha quindi concluso il Papa – E nelle altre parti del mondo. La guerra sempre è una sconfitta, non dimenticatevelo. E chi ci guadagna con le guerre? I fabbricanti delle armi. Per favore preghiamo per la pace”, ha ripetuto.

Sud, dal Mimit 300 mln di incentivi per investimenti sostenibili Pmi

Sud, dal Mimit 300 mln di incentivi per investimenti sostenibili PmiRoma, 22 gen. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha adottato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile delle micro, piccole e medie imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Secondo quanto riporta un comunicato, la misura ha una dotazione finanziaria di 300,5 milioni di euro.


Ammesse alle agevolazioni le attività manifatturiere e di servizi alle imprese: i programmi dovranno offrire un contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, rendere il processo produttivo sostenibile e circolare, migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa o favorire la transizione tecnologica e digitale dell’azienda proponente. Questo, prosegue il comunicato, attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things e l’industrial internet, il cloud, la cybersecurity, i big data e analytics, le soluzioni di advanced manufacturing, la manifattura additiva, la simulazione e la realtà aumentata.


Le spese, che dovranno essere comprese tra i 750mila euro e i 5 milioni di euro, potranno riguardare l’acquisto di macchinari, impianti e nuove attrezzature, opere murarie, programmi informatici, certificazioni ambientali e servizi di consulenza specialistica. Le agevolazioni sono concesse, fino al 75% delle spese ammissibili, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, spiega il Mimit, senza operare alcuna distinzione in funzione della dimensione d’impresa. Per l’accesso e la concessione delle agevolazioni si procederà mediante procedura valutativa con procedimento a sportello. (fonte immagine: Mimit).

Lagarde: inflazione al 2% nel 2025, siamo fiduciosi. Trump? L’Ue si prepari

Lagarde: inflazione al 2% nel 2025, siamo fiduciosi. Trump? L’Ue si prepariRoma, 22 gen. (askanews) – Alla Banca centrale europea “se guardiamo all’inflazione siamo fiduciosi che la vedremo tornare al nostro livello obiettivo (2%) nel corso del 2025. Ora siamo fiduciosi che l’obiettivo sia portata di mano”. Lo ha ribadito la presidente Christine Lagarde in una intervista a Cnbc, evitando di sbilancarsi su quanti saranno i tagli dei tassi di interesse quest’anno (se 3 o 4) e sul dove arriverà il principale riferimento della Bce (se al 2% o al 2,25%). “Per la crescita economica – ha proseguito, durante una diretta da Davos, in Svizzera, dove si sta svolgendo il World Economic Forum – i rischi sono al ribasso e guarderemo attentamente i dati. Siamo in questo percorso di disinflazione, guarderemo attentamente ai prezzi dei servizi e ai salari, per vedere se nei primi mesi del 2025 i servizi avranno i rallentamenti dei prezzi che ci attendiamo”. “Se il nostro scenario previsionale di base tiene – ha affermato – penso che siamo ben posizionati” per raggiungere in maniera sostenibile l’obiettivo di inflazione. Quanto alle future decisioni sui tassi “non mi metterò a dire se (i tagli) saranno 3 o 4, se i tassi andranno al 2% o al 2,25%, procediamo un passo alla volta – ha concluso – la direzione è molto chiara”.


Tra i vari elementi che l’istituzione tiene sotto controllo, in particolare in merito alle ricadute dell’arrivo della nuova amministrazione Trump negli Usa “il tasso cambio (euro-dollaro-ndr) sarà un elemento interessante che potrebbe avere conseguenze”, ha aggiunto. Se al debutto la nuova amministrazione Trump non ha imposto nuovi dazi sulle importazioni dall’Europa, questo non significa che non arriveranno nelle prossime settimane, magari in maniera più “mirata”. Il dialogo con Washington deve proseguire, ma intanto l’Europa deve prepararsi alle sfide poste dalla svolta Usa, completando il mercato unico su cui ha un controllo diretto e su cui ancora persistono delle “barriere” interne, ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde interpellata sull’esordio di Donald Trump alla Casa Bianca durante l’intervista a Cnbc. La non imposizione immediata di dazi generalizzati sull’Europa “è quello che mi aspettavo – ha detto – e penso che sia un approccio molto scaltro, perché i dazi generalizzati non danno necessariamente i risultati che si attende. Ma questo non significa che non li avremo, magari più selettivi e focalizzati, nei prossimi giorni o settimane”.


“Penso che quello che dobbiamo fare in Europa sia essere preparati e anticipare quello che accadrà, in modo da poter rispondere”. In particolare in Europa “abbiamo creato un mercato unico, ma non abbiamo finito il lavoro. Abbiamo questo enorme mercato, con tanti consumatori pronti a attivare il loro potere di acquisto e a usare i loro risparmi. Ma abbiamo ancora barriere, nonostante le aspirazioni del mercato unico e penso che sia uno degli aspetti su cui, come ha detto ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen” si può intervenire perché è qualcosa “su cui abbiamo il controllo diretto”. Poi ci sta “quello che accadrà nelle prossime settimane” con gli Usa. “Penso che in tutte le circostanze il dialogo debba continuare e che le parti debbano stare al tavolo per capire quali siano le loro agende”, ha proseguito.


Lagarde è stata intervistata dalla emittente Usa a margine del World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera, l’appuntamento annuale dell’organizzazione fondata dal magnate Klaus Schwab, attivista sulle politiche globaliste oggetto di crescenti critiche da parte di molti movimenti politici “sovranisti”, e di molti dei sostenitori della nuova amministrazione Trump. Tornando alle politiche promesse da Trump, “francamente se guardi a questa teoria della sostituzione, in cui abbasso le importazioni dall’Europa per aumentare la produzione interna negli Usa è opinabile. Perché l’economia Usa è piuttosto surriscaldata, se guardi al mercato del lavoro, c’è la disoccupazione molto bassa, se guardi la capacità produttiva sta già al massimo. Quindi questa idea che puoi fabbricare quello che non importi è qualcosa che richiederà un po’ di tempo”, ha concluso Lagarde.