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M5s, Conte rompe con Grillo: venute meno le ragioni di una collaborazione contrattuale

M5s, Conte rompe con Grillo: venute meno le ragioni di una collaborazione contrattualeMilano, 24 ott. (askanews) – “Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale”. Così Giuseppe Conte annuncia la sua decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 stelle. Lo fa nel nuovo libro di Bruno Vespa: “Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)” in uscita il 30 ottobre da Mondadori – Rai Libri.


“Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che mi ha scritto. Io non ho mai accettato che fosse pagato per questa funzione – dice Conte nel libro di Vespa- che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione”, ricordando che all’epoca fu raggiunto “un compromesso retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l’immagine del movimento”.“Di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l’intero movimento, Grillo sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove” afferma il presidente del Movimento Cinque Stelle.


“Qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile”. Così Giuseppe Conte risponde alla domanda di Bruno Vespa se il rapporto con Beppe Grillo si è concluso in via
definitiva.  “Umanamente sono molto colpito da come si comporta. Già in passato – dice Conte a Vespa – ha avuto atteggiamenti velenosi nei miei confronti, ai quali non ho dato peso perché su tutto prevalevano gli interessi della comunità. Vedere oggi che contrasta in maniera così plateale un processo di partecipazione democratica che ci riporta agli ideali originari di Casaleggio mi ha rattristato moltissimo. Perché, al contrario di quel che scrivono i giornali, lo scontro non è personalistico (Grillo contro Conte), ma vede Grillo battersi contro la sua stessa comunità”. 

Inps: 4,8 milioni pensionati sotto i 1.000 euro, 3 mln sono donne

Inps: 4,8 milioni pensionati sotto i 1.000 euro, 3 mln sono donneRoma, 24 ott. (askanews) – Nel 2023 i pensionati con assegni mensili sotto i 1.000 euro sono stati 4.786.521 pari al 29,5% del totale. E’ quanto rileva l’osservatorio dell’Inps sulle pensioni, aggiungendo che di questi 1.753.161 sono uomini e 3.033.360 donne. L’Inps osserva che 15,9 milioni delle pensioni (il 69,5% del totale) ha importi inferiori a 1.500 euro lordi mensili. Circa la metà (8,1 milioni) ha importi compresi tra 500 e 1.000 euro mensili e rappresenta il 35,3% del numero totale delle pensioni. Le pensioni fino a 500 euro sono 4,6 milioni e costituiscono il 20% del totale, mentre quelle tra 1.000 e 1.500 euro sono 3,3 milioni, pari al 14,1% del totale. I restanti 7 milioni di pensioni (il 30,5% del totale) superano i 1.500 euro lordi mensili. Passando all’analisi dei pensionati per classe di reddito pensionistico, costituito dalla somma degli importi di tutte le prestazioni pensionistiche percepite dal pensionato, siano esse di tipo previdenziale, indennitario o assistenziale, si osserva che la distribuzione si sposta verso le classi di reddito più elevate. La prima classe di importo mensile, infatti, rappresenta il 10,5% dei pensionati; la seconda (tra 500 e 1.000 euro) il 19%; la terza classe, tra i 1.000 e i 1.500 euro, il 18,5%; infine i pensionati con redditi pensionistici oltre i 1.500 euro mensili sono oltre 8,4 milioni, pari al 52% del totale dei pensionati. Dall’analisi delle differenze tra redditi maschili e femminili si osserva che le classi di reddito pensionistico oltre i 1.500 euro mensili sono popolate più da maschi che da femmine. In queste classi i pensionati rappresentano il 62,1% del totale dei maschi, mentre per le pensionate l’analoga quota scende al 42,5%.

Tv, Cattelan si dà al podcast: “Stasera c’è Cattelan-Supernova”

Tv, Cattelan si dà al podcast: “Stasera c’è Cattelan-Supernova”Roma, 24 ott. (askanews) – “Era necessario l’ennesimo podcast?”. È il quesito che si pone Alessandro Cattelan, che dopo la radio e la televisione approda su Youtube e le piattaforme di streaming audio con “Stasera c’è Cattelan – Supernova”, disponibile dal 28 ottobre, ogni lunedì e giovedì.


Un progetto (prodotto da Sono un Drago e realizzato da Dopcast), che parte dall’esperienza televisiva su Rai Due e si adatta al mezzo vodcast con un format libero dai frenetici tempi televisivi, in cui contenuti e personaggi trovano un nuovo spazio e una dimensione più intima. Ed è proprio l’interazione confidenziale tra intervistatore e ospite tipica del podcast a far esplodere la “Supernova” di Cattelan: se da un lato resta lo stile disinvolto e ironico del conduttore che ha reso “Stasera c’è Cattelan” un programma di successo, dall’altro si aggiunge una nuova dimensione di franchezza, in cui è il conduttore stesso a mettersi in gioco. Non semplici interviste biografiche, ma conversazioni dirette e informali che spaziano dai più insignificanti e divertenti dettagli della quotidianità alle riflessioni sul senso della vita. Dalla sua lunga esperienza radiofonica, Cattelan porta nel format anche l’interazione giocosa fuoricampo degli autori – Carlo Crocchiolo, Walter Proserpio e Silvia Righini – che commentano in tempo reale i passaggi più interessanti delle interviste.


Tra i primi ospiti che si accenderanno nella Supernova: le pallavoliste Myriam Sylla e Alessia Orro, campionesse olimpiche a Parigi 2024, in un affiatatissimo palleggio di risposte, a dimostrazione che il gioco di squadra vince dentro e fuori dal campo; l’attore Pierpaolo Spollon, dai set americani al suo spettacolo teatrale, a quella volta che ha incontrato Vasco Rossi; il cantautore Brunori Sas, e la sua fenomenologia del dialetto, soprattutto quello calabrese; il pluricampione di nuoto Thomas Ceccon e la verità sul panchina-gate che ha fatto il giro del mondo durante le scorse Olimpiadi; Benji e Fede, ora finalmente riuniti che ripercorrono l’evoluzione del loro essere un duo musicale, tra vita privata e pubblica. Il vodcast e podcast “Stasera c’è Cattelan – Supernova” è disponibile sulle maggiori piattaforme di streaming e sul canale YouTube ufficiale di Alessandro Cattelan, dal 28 ottobre, ogni lunedì e giovedì.

Conte alzo zero contro Grillo: sabota M5s, non rinnoverò contratto

Conte alzo zero contro Grillo: sabota M5s, non rinnoverò contrattoMilano, 24 ott. (askanews) – Giuseppe Conte accusa Beppe Grillo di “sabotaggio” nei confronti del M5s, e per questo non rinnoverà il contratto da 300mila euro a favore del fondatore del movimento. La conferma che il rapporto sia arrivato al capolinea (“Qualcosa si è incrinato in modo irreversibile”, dice Conte), arriva nel colloquio tra il presidente dei Cinque Stelle e Bruno Vespa, per l’ultimo libro del giornalista “Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)”.


Conte non usa mezzi termini: “Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale”. E poi racconta il “confronto” in atto da tempo sul tema: “Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che mi ha scritto. Io non ho mai accettato che fosse pagato per questa funzione che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione”. Conte ricorda che all’epoca fu raggiunto “un compromesso retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l’immagine del movimento”. Ma ora, accusa l’ex premier, “di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l’intero movimento, Grillo sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove”. E dunque ormai “qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile”, perchè “umanamente sono molto colpito da come si comporta”. Conte racconta che Grillo “già in passato ha avuto atteggiamenti velenosi nei miei confronti, ai quali non ho dato peso perché su tutto prevalevano gli interessi della comunità. Vedere oggi che contrasta in maniera così plateale un processo di partecipazione democratica che ci riporta agli ideali originali di Casaleggio mi ha rattristato moltissimo. Perché, al contrario di quel che scrivono i giornali, lo scontro non è personalistico (Grillo contro Conte), ma vede Grillo battersi contro la sua stessa comunità”.

M5s, Conte: venute meno ragioni contratto con Grillo

M5s, Conte: venute meno ragioni contratto con GrilloMilano, 24 ott. (askanews) – “Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale”. Così Giuseppe Conte annuncia la sua decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 stelle. Lo fa nel nuovo libro di Bruno Vespa: “Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)” in uscita il 30 ottobre da Mondadori – Rai Libri.


“Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che mi ha scritto. Io non ho mai accettato che fosse pagato per questa funzione – dice Conte nel libro di Vespa- che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione”, ricordando che all’epoca fu raggiunto “un compromesso retribuendo la sua nota abilità comunicativa per rafforzare l’immagine del movimento”.

Nell’enciclica del Papa: nell’era dell’IA poesia e amore salveranno l’umano

Nell’enciclica del Papa: nell’era dell’IA poesia e amore salveranno l’umanoCittà del Vaticano, 24 ott. (askanews) – “Nell’era dell’intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare l’umano sono necessari la poesia e l’amore. Ciò che nessun algoritmo potrà mai albergare sarà, ad esempio, quel momento dell’infanzia che si ricorda con tenerezza e che, malgrado il passare degli anni, continua a succedere in ogni angolo del pianeta”. Lo afferma Papa Francesco nella sua nuova enciclica, la quarta del suo pontificato, dal titolo: “Dilexit nos”, sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo, pubblicata oggi.


Francesco cita, a mò di esempio, molti “piccoli dettagli” di umanità che ognuno di noi custodisce nel proprio cuore, fatti di “ordinario-straordinario”, afferma, che “non potranno mai stare tra gli algoritmi”, perché “si appoggiano sulla tenerezza che si conserva nei ricordi del cuore”. “Si potrebbe dire che, – si legge nell’Enciclica – in ultima analisi, io sono il mio cuore, perché esso è ciò che mi distingue, mi configura nella mia identità spirituale e mi mette in comunione con le altre persone. L’algoritmo all’opera nel mondo digitale dimostra che i nostri pensieri e le decisioni della nostra volontà sono molto più ‘standard’ di quanto potremmo pensare. Sono facilmente prevedibili e manipolabili. Non così il cuore”.


Il cuore, insiste il Papa nella sua enciclica, va riscoperto oggi più che mai, perchè “rende possibile qualsiasi legame autentico, perché una relazione che non è costruita con il cuore – ricorda – è incapace di superare la frammentazione dell’individualismo: si manterrebbero in piedi solo due monadi che si accostano ma non si legano veramente. L’anti-cuore – conclude – è una società sempre più dominata dal narcisismo e dall’autoreferenzialità” e alla fine “si arriva alla ‘perdita del desiderio’, perché l’altro scompare dall’orizzonte e ci si chiude nel proprio io, senza capacità di relazioni sane”, con la conseguenza di diventare incapaci anche “di accogliere Dio”.

Rai Com al Mercato internazionale Mipcom di Cannes

Rai Com al Mercato internazionale Mipcom di CannesRoma, 24 ott. (askanews) – Rai Com ha presentato una ricca offerta al Mipcom di Cannes 2024, uno dei più importanti mercati internazionali dell’audiovisivo, che si è appena concluso. Tra i nuovi titoli spiccano le fiction “Stucky” con Giuseppe Battiston, “Libera” con Lunetta Savino, “Leopardi” con Leonardo Maltese e “Gerri” con Giulio Beranek. Nel listino anche altre serie di successo come “Kostas”, “Il Clandestino”, “Imma Tataranni”, “Le Indagini di Lolita Lobosco”, “Vincenzo Malinconico” e molte altre. Il catalogo Rai offriva ai buyers internazionali anche Tv movies, documentari e produzioni artistiche, come le opere liriche messe in scena nei maggiori teatri italiani.


“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati raggiunti in questa edizione del MIPCOM – dichiara l’Amministratore Delegato di Rai Com Sergio Santo -. Al termine dell’evento, possiamo confermare un crescente interesse da parte dei mercati internazionali per i nostri contenuti. Il prodotto Rai continua a distinguersi per la qualità e la varietà della sua offerta, spaziando dalle serie Tv ai documentari, dall’animazione ai film. Abbiamo consolidato relazioni strategiche con partner in Europa, Asia e Usa, e siamo in trattative avanzate per la distribuzione di alcune delle nostre produzioni di punta su piattaforme globali. Il successo di titoli recenti dimostra l’appeal universale delle nostre storie, radicate nella cultura italiana, ma capaci di parlare a un pubblico globale. Questo MIPCOM conferma ancora una volta la centralità di Rai nel panorama audiovisivo internazionale, e siamo fiduciosi che le trattative in corso porteranno a nuovi accordi importanti per la diffusione dei nostri contenuti nel mondo”.

Scuola, la Cgil proclama lo sciopero per il 31 ottobre: troppi tagli in manovra

Scuola, la Cgil proclama lo sciopero per il 31 ottobre: troppi tagli in manovraMilano, 24 ott. (askanews) – Giovedì 31 ottobre sarà sciopero del comparto Istruzione e Ricerca. Incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori della scuola, dell’università, degli enti di ricerca, delle accademie, dei conservatori e delle scuole non statali con contratto Aninsei. A proclamarlo è la la Flc Cgil che preannuncia “manifestazioni, presìdi e flash mob in 40 città italiane”, mentre “a Roma la manifestazione si terrà davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito a partire dalle 10.


“Un contratto giusto ed un lavoro stabile sono tra le principali motivazioni alla base della protesta, rafforzate dalla lettura della Legge di Bilancio presentata ieri dal governo – spiega la Flc Cgil -. Una manovra finanziata con i tagli a tutti i settori della Conoscenza. Nessuna risorsa aggiuntiva sul contratto, a fronte di un’inflazione al 18% che nell’ultimo triennio ha eroso il potere d’acquisto dei salari, ma solo tagli lineari. Uno del 5% che riduce il turn over per l’Università e la Ricerca e un taglio secco per la scuola di ben 5.660 docenti e 2174 Ata. Tagli che vanno ad aggiungersi alle emergenze della scuola, tra cui il precariato: un lavoratore su quattro fra ATA e docenti non ha un contratto stabile con grosso danno per la didattica oltre che alle vite di lavoratrici e lavoratori”, conclude il sindacato.

Commercio, Confesercenti: in 10 anni spariti oltre 140mila negozi

Commercio, Confesercenti: in 10 anni spariti oltre 140mila negoziRoma, 24 ott. (askanews) – I negozi si ritirano, la desertificazione commerciale avanza. Tra il 2014 ed il 2024 sono sparite dalle vie e dalle piazze italiane oltre 140mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi 46.500 attività di vicinato di base, dai negozi alimentari alle edicole, dai bar ai distributori carburanti. Un’emorragia di imprese che rischia di lasciare senza accesso a servizi essenziali e beni primari una quota significativa della popolazione: già oggi oltre 26 milioni di italiani vivono in comuni che hanno visto scomparire definitivamente dal proprio territorio una o più imprese di vicinato essenziali. È quanto emerge dal dossier ‘Commercio e servizi: le oasi nei centri urbani’ realizzato da Confesercenti.


Sono stati 5.653 i comuni interessati dal processo di desertificazione, principalmente comuni piccolissimi (meno di 5mila abitanti) e piccoli (tra 5 e 15mila residenti). Tra i comuni colpiti, 2.620 hanno registrato la sparizione di una sola attività di base, 1.784 di due e 1.249 di tre o più. Milioni di residenti si trovano dunque costretti a percorrere chilometri per soddisfare bisogni primari e acquistare beni di uso quotidiano.

Mattarella a Bologna dai parenti della vittima del maltempo

Mattarella a Bologna dai parenti della vittima del maltempoBologna, 24 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Bologna per partecipare alla Biennale dell’economia cooperativa. Prima di arrivare a Palazzo Re Enzo, il Capo dello Stato si è recato in Prefettura per incontrare i genitori e il fratello di Simone Farinelli, il giovane morto a Pianoro durante l’alluvione che ha colpito la Regione Emilia-Romagna nei giorni scorsi. Un incontro di qualche minuto per informarsi sulla situazione in Emilia-Romagna e sui danni causati dal maltempo, in particolare in provincia di Bologna dove ha perso la vita un giovane a Pianoro sull’Appennino. La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Bologna è cominciata intorno alle 10 in Prefettura, dove si è fermato per un aggiornamento con il presidente facente funzione della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.


“Sono 1.400 i luoghi della città allagati – ha detto Lepore facendo il punto sugli interventi per affrontare l’emergenza alluvione -. Abbiamo avuto subito 500 sfollati nel capoluogo e 2.500 nell’area metropolitana. Ora c’è ancora una decina di persone del capoluogo ospitate in albergo e qualche centinaio dell’area metropolitana”. Il Capo dello Stato ha incontrato anche i genitori e il fratello di Simone Farinelli, il giovane morto a Pianoro durante l’alluvione. Dopo l’incontro Mattarella è stato accompagnato dalle autorità locali a Palazzo Re Enzo per la prima giornata della Biennale dell’economia cooperativa dove ad accoglierlo c’era il presidente di Legacoop, Simone Gamberini.


Al termine dell’inaugurazione della Biennale dell’economia cooperativa il Presidente della Repubblica si recherà al Mulino per una visita privata in occasione dei 70 anni della rivista e dell’associazione culturale. Nel primo pomeriggio si recherà alla Fondazione Scienze Religiose Giovanni XXIII, in via San Vitale, prima di fare ritorno a Roma.