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Governo, Santanchè: non mi dimetto a meno che Meloni me lo chieda

Governo, Santanchè: non mi dimetto a meno che Meloni me lo chiedaRoma, 18 gen. (askanews) – “Sono tranquilla, tranquillissima. Me lo aspettavo. Non sono agitata. Continuo a lavorare: a fare le cose che devo fare. Stiamo parlando del niente. Su questo reato qua sono molto serena. Poi è chiaro che io sono una donna di partito: non faccio le cose a dispetto dei santi. Aspetto le valutazioni. Se il mio presidente del Consiglio dovesse chiedermi un passo indietro lo farò”. E finora “Giorgia – non l’ho sentita: non mi ha chiamata, immagino che abbia tante cose importanti da fare” La ministra Fdi del Turismo Daniela Santanchè esclude dimissioni dal Governo di sua iniziativa a seguito del rinvio a giudizio per false comunicazioni sociali da amministratrice della sua ex impresa Visibilia.


Se invece la premier non chiederà le sue dimissioni la ministra dichiara voler restare al Governo, pronta a resitere alla mozione di sfiducia parlamentare delle opposizioni che la hanno promessa in assenza di sue dimissioni. “La facessero pure – dice in un colloquio con il Corriere della Sera- sono già andata in aula due volte…”. Al contrario, “il governo – sottolinea Santanchè – si è compattato: sono usciti in mia difesa Salvini, Tajani, tutta la Lega, Forza Italia, Noi Moderati. E persino Renzi che di solito ce ne fa di tutti i colori”. E Fdi che è il suo partito? “Sono tranquilla, conosco la vicenda nel merito e so che non mi porterà a una condanna. È un processo da imprenditrice, non ha rilevanza politica…”, risponde. A giudizio della ministra infatti le false comunicazioni socialia a lei contestate nel rinvio a giudizio rappresentano “un reato che in tanti Paesi nemmeno c’è” e in ogni caso “mai mi è stata fatta un’accusa sulle mie funzioni di ministro. Sono rimasta fedele al giuramento: ho sempre agito con disciplina e onore. Grazie a Dio non ho nessuna condanna, non c’è nessun fallimento, nessuna bancarotta”.


La Visibilia srl da lei fondata “non è fallita – argomenta a propria difesa la ministra Santanchè – è sul mercato e qualunque imprenditore interpellato direbbe che questa roba non esiste: un reato valutativo, una questione molto tecnica e tutta basata su perizie per la quale ero già stata archiviata nel 2018”. Quanto al rinvio a giudizio richiesto nell’altro procedimento per concorso nella bancarotta di Ki Group srl dove si contesta una truffa allo Stato sulla cassa integrazione a zero ore fatta da Visibilia all’epoca del Covid , la ministra confida nell’ assoluzione a fine gennaio in Cassazione dove Santanchè ha fatto ricorso: “non sono preoccupata”, ripete anche su quest’altro procedimento penale.

Mafia, Piantedosi: non è invincibile, lo Stato è presente

Mafia, Piantedosi: non è invincibile, lo Stato è presenteRoma, 17 gen. (askanews) – “La lotta alle mafie è un tema senza tempo e di straordinaria rilevanza. Questo non è solo un argomento che riguarda le istituzioni, i ruoli, le responsabilità. E’ una battaglia che appartiene a tutti voi, nella quotidianità, come cittadini di uno Stato che si fonda sulla legalità, sulla democrazia e sulla giustizia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un videomessaggio inviato all’evento “Mafia Ieri e Oggi: non ci avete fatto niente”, ad Altamura, in provincia di Bari.


“È un dovere morale – ha sottolineato il ministro Piantedosi – verso figure come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, gli uomini della loro scorta, ma anche verso i tanti poliziotti, carabinieri e uomini delle Istituzioni, che in silenzio di giorno, lavorano per garantire sicurezza e rispetto delle regole, come si conviene ad una società civile. La teca della Quarto Savona Quindici, oggi ad Altamura, non è un semplice simbolo ma una testimonianza concreta e potente, un invito a riflettere a non restare indifferenti e a comprendere che la criminalità organizzata non è un nemico distante o astratto, colpisce le fondamenta stessa della nostra convivenza civile, minando la libertà, la coesione, la speranza delle nostre comunità”. “Ogni giorno – ha proseguito – vedo quanto la mafia cerchi di infiltrarsi ovunque nei mercati legali, nei rapporti sociali, approfittando delle fragilità delle persone e dei territori. Una delle forme più subdole è rappresentata dal racket e dall’usura, strumenti con cui la criminalità organizzata piega famiglie e imprese. Per questo lo Stato mette a disposizione risorse importanti per sostenere chi ha il coraggio di denunciare e per aiutare chi è vittima della criminalità organizzata. E’ fondamentale che i cittadini sappiano di non essere soli. Lo Stato è presente e pronto a proteggere chi sceglie la legalità. Combattere le mafie significa rispondere con fermezza attraverso strategie che uniscono prevenzione, intervento e una presenza forte e costante delle istituzioni, ma questa battaglia richiede qualcosa di più, vale a dire il contributo di ciascuno di noi”.


“La mafia – ha sottolineato – non è invincibile. Lo dimostrano le tante vittorie ottenute grazie al lavoro instancabile delle forze dell’ordine, della magistratura, delle istituzioni, della società civile. Ma il vero cambiamento avviene quando la società civile unita decide di dire no. Quando ciascuno di noi sceglie di non cedere alla paura, all’omertà, alla tentazione dell’indifferenza; e ai giovani voglio rivolgere un messaggio chiaro: il futuro è nelle vostre mani. Ogni scelta che fate, ogni gesto di rifiuto verso la criminalità e l’illegalità, contribuisce a costruire una società più giusta e libera. Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni e il vostro coraggio quotidiano, a dare un senso al sacrificio di chi ci ha preceduto e ha lottato per un’Italia migliore. Ricordare è fondamentale, ma agire è altrettanto. La memoria deve essere un motore che ci spinge a lavorare insieme per un futuro più giusto, sicuro e libero dalla mafia e quindi grazie per il lavoro che state facendo”.

Cinema, Timothée Chalamet: il film su Dylan? Spero lo veda Totti

Cinema, Timothée Chalamet: il film su Dylan? Spero lo veda TottiRoma, 17 gen. (askanews) – “So che Neil Young ha fatto un endorsement al film, ma ora aspetto quello di Francesco Totti. Dove è? Spero che veda il film e gli piaccia”. Timothée Chalamet, il giovane attore più amato nel mondo, lancia un appello al suo idolo durante la presentazione a Roma di “A Complete Unknown”, il film su Bob Dylan diretto da James Mangold, nei cinema dal 23 gennaio. Con lui in Italia sono arrivati il regista, Edward Norton e Monica Barbaro, che interpreta Joan Baez.


Il film è ambientato a New York nei primi anni Sessanta, dove arriva un enigmatico diciannovenne del Minnesota, con la sua chitarra e un talento rivoluzionario. Mentre inizia ad avere successo, anche grazie alle canzoni cantate da Joan Baez, cresce la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e, rifiutando di essere etichettato, trova altrove la sua strada. “Lui ha tirato fuori chi voleva essere strada facendo – ha detto Chalamet – anche io in qualche modo avevo il desiderio di fare qualcosa di grande nel mio lavoro, quando facevo audizioni, stringevo i denti, mi impegnavo”. A proposito delle differenze fra la generazione pacifista e impegnata di Dylan e quella dei suoi coetanei, Chalamet ha detto: “Negli anni Sessanta io non c’ero, l’ambiente socioculturale e politico era diverso. Quello che penso è che allora c’era un certo ottimismo, una sincerità, un valore etico del lavoro. Nella mia generazione credo ci sia più cinismo”.


Il regista ha spiegato: “Mi sono documentato moltissimo, io volevo trovare la verità, ho ricreato quello che realmente è successo prima che questa persona diventasse super famosa”. A proposito della sua sfida nel raccontare Dylan, Mangold ha rivelato: “Volevo sfidare lo spettatore, le sue aspettative. Ieri il pubblico voleva essere sorpreso, oggi spesso vuole essere anestetizzato. Io non l’ho fatto”.

Commissione Ue avvia nuove misure in indagine su piattaforma X

Commissione Ue avvia nuove misure in indagine su piattaforma XBruxelles, 17 gen. (askanews) – La Commissione europea ha lanciato tre ulteriori misure investigative tecniche relative al sistema di raccomandazione di X (ex Twitter), la piattaforma dei social media di Elon Musk. L’annuncio è stato dato, oggi a Bruxelles, con un comunicato stampa, con alcuni dettagli e chiarimenti aggiunti poi dal portavoce per i Servizi digitali, Thomas Regnier, durante il briefing quotidiano per la stampa della Commissione.


Queste nuove fasi di accertamento dei fatti (“fact-finding”) nell’inchiesta si svolgono nell’ambito del procedimento formale avviato il 18 dicembre 2023, ai sensi del regolamento Ue “Digital Services Act” (Dsa). Innanzitutto, la Commissione chiede all’impresa di Elon Musk di fornire entro il 15 febbraio 2025 la documentazione interna sui suoi sistemi di raccomandazione (i software che filtrano i contenuti per creare delle raccomandazioni personalizzate per ciascun utente), e su eventuali modifiche apportate recentemente a questi sistemi.


In secondo luogo, la Commissione ha emesso un “ordine di conservazione” che ingiunge alla piattaforma X di conservare documenti e informazioni interne riguardanti ogni futura modifica alla progettazione e al funzionamento degli algoritmi dei suoi sistemi di raccomandazione, per il periodo compreso tra il 17 gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, a meno che l’indagine in corso non venga conclusa prima delle modifiche stesse. Infine, la Commissione ha emesso una richiesta di accesso ad alcuni interfaccia di programmazione delle applicazioni (“Api”) commerciali di X, che consenta una verifica diretta dei fatti (“fact-checking”) nella moderazione dei contenuti e nella “viralità” degli account (quando, cioè, la diffusione di certi post diventa “virale”).


“Questi passaggi – sottolinea la nota – consentiranno ai servizi della Commissione di tenere conto di tutti i fatti rilevanti nella complessa valutazione dei rischi sistemici, ai sensi del Dsa, e della loro mitigazione”, che le piattaforme dovrebbero assicurare. “Oggi adottiamo ulteriori misure per far luce sulla conformità dei sistemi di raccomandazione di X con gli obblighi previsti dal Dsa”, riferisce nella nota la Vicepresidente esecutiva della Commissione responsabile per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, Henna Virkkunen.


“Ci impegniamo a garantire che ogni piattaforma che opera nell’Ue rispetti la nostra legislazione, che mira a rendere l’ambiente online equo, sicuro e democratico per tutti i cittadini europei”, conclude Virkkunen. Questi passaggi aggiuntivi nell’inchiesta su X, ha aggiunto poi il portavoce, Thomas Regnier, rispondendo alle domande in sala stammpa, “evidenziano ancora una volta la nostra volontà di fare tutto il possibile per garantire che le piattaforme rispettino il Digital Service Act”, e in particolare “aiuteranno la Commissione a ottenere tutti i documenti e le informazioni di cui abbiamo bisogno, come parte dei procedimenti in corso”. Inoltre, queste nuove misure “sono completamente indipendenti da qualsiasi considerazione politica o da qualsiasi evento specifico accaduto di recente, ma possono ovviamente aiutarci a monitorare i sistemi attorno a tutti questi eventi che si verificano”, ha concluso il portavoce, rispondendo a un giornalista che chiedeva se abbia influito nella decisione della Commissione l’intervista di Elon Musk, la settimana scorsa su X, alla leader del partito di estrema destra tedesco Afd, Alice Weidel, in vista delle elezioni in Germania di febbraio.

Calcio, Conte: “Senza Kvara è un altro Napoli”

Calcio, Conte: “Senza Kvara è un altro Napoli”Roma, 17 gen. (askanews) – Partita scudetto a Bergamo, Napoli campione d’Inverno, Napoli privato del suo giocatore simbolo. Antonio Conte sulle montagne russe alla vigilia di Atalanta-Napoli, match crocevia per la corsa allo scudetto del Napoli. “Noi abbiamo fatto 47 punti con grande lavoro, ora ci soffermiamo a Kvara, ma se andiamo ad analizzare in maniera oggettiva questa squadra rispetto all’anno scorso è senza 3 giocatori, Osimhen, Kvara e Zielinski, 4 con Kim rispetto allo Scudetto – le parole di Antonio Conte in conferenza stampa – E’ oggettivo, poi ognuno può dire la propria e dire è più forte, ne esce rinforzato, indebolito, serve questo o quello, ma penso anche a Mario Rui che nell’anno dello Scudetto giocava lui. Pure Elmas, sì. Dicono c’è l’ossatura, ma ora è un altro Napoli. Con la partenza di Kvara è diverso da quello dello Scudetto e l’anno scorso non ha fatto un buon campionato. Noi dobbiamo continuare a lavorare perché sappiamo che il lavoro ci ha portato lì per tanto tempo, forse siamo stati la squadra che è stata più volte in testa, va dato merito al lavoro, ai ragazzi, al tempo stesso non bisogna dimenticare che è un altro Napoli rispetto a due anni fa, ora ancora di più senza un altro pezzo da 90 e affrontiamo le restanti 18 partite”.


Con Neres 11 gol in 5 partite, è lui il post-Kvara o si attende qualcosa dalla società: “Dovete chiederlo al club, al direttore, io ribadisco che sono venuto qui per cercare di aiutare il Napoli in un momento di difficoltà. Ho sposato questo club, questa situazione, avevo il piacere di vivere un’esperienza in una città come Napoli, con tutta questa passione. Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma dico sempre che dobbiamo essere ambiziosi altrimenti non ci sarebbe quella voglia, determinazione, per lavorare e cercare di stare tra le prime del campionato. Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada, alcune cose possiamo indirizzarle, altre no e non perdiamo energie, devo darla tutta alla squadra. Oggi devo essere concentrato sulla squadra, stiamo facendo qualcosa di bello e devo tutelarlo, questi ragazzi lo meritano”. All’andata disse l’Atalanta ora è più forte di noi. In 2 mesi 7 vittorie su 9 e +4 in classifica: “Tu vedi le nostre statistiche, ma loro ne hanno vinte 11… forti erano e forti sono rimasti, hanno la consapevolezza di essere forti perché hanno vinto l’Europa League, battendo la squadra campione di Germania. Lo è da tempo, ma quando vinci acquisisci quella consapevolezza che te la puoi giocare con tutte. L’hanno dimostrato pure col Real, anche se hanno perso la partita, ma è stata apertissima. Detto questo, dobbiamo concentrarci su di noi, non su di loro, siamo cresciuti dall’ultima partita contro di loro e dobbiamo continuare nel processo. Non so come finirà, ma abbiamo bisogno anche di queste gare fuori casa contro squadre forti per misurarci, per capire quanto manca, quanto c’è da lavorare per avvicinarci di più e sperare di vincere un giorno”. Kvara era iconico, può generare una reazione ulteriore: “Io avevo detto che gennaio era particolare, si chiama mercato di riparazione, quindi uno-due, chi esce-entra… noi oggi siamo a metà mese e sono già usciti 4 giocatori, Caprile, Folorunsho, Zerbin ieri e Kvara, per dinamiche di spogliatoio, umane, si creano rapporti anche tra di loro, è inevitabile che scossoni così forti possono creare dei piccoli scompensi. Detto questo dovremo essere bravi a mantenere l’unità creata sino al 1 gennaio. Ho sempre detto che i punti che abbiamo fatto sono frutto di 24 giocatori, non 11 che giocavano. Dovremo essere bravi anche con i nuovi, e devo dire che sono soddisfatto perché hanno lo spirito, ma devono adattarsi alla metodologia e situazioni tattiche nuove e dovremo ricreare quell’alchimia per sopperire anche all’assenza di Kvara, ma non ci siamo mai lamentati, sono dinamiche calcistiche che ci sono state anche in passato e mi auguro ce ne siano meno in futuro (ride, ndr)”.

Bankitalia: valutazione più favorevole mercati su conti Italia

Bankitalia: valutazione più favorevole mercati su conti ItaliaRoma, 17 gen. (askanews) – Tra ottobre e inizio gennaio, il rendimento dei titoli pubblici italiani, dapprima in calo, è aumentato sulla scadenza decennale di 26 punti base, al 3,8 per cento, risentendo degli andamenti osservati su scala globale. Invece il differenziale rispetto ai titoli pubblici tedeschi (spread) si è ridotto di 13 punti base, portandosi all’inizio di gennaio a 117 punti, “anche per via di una valutazione più favorevole degli operatori di mercato sulla situazione fiscale italiana, che si è riflessa in revisioni positive delle prospettive (outlook) da parte di alcune agenzie di rating”. Lo segnala la Banca d’Italia nel suo ultimo Bollettino economico.


“A conferma della percezione favorevole dei mercati sull’Italia, la volatilità implicita nei contratti derivati sul titolo decennale si è mantenuta invariata sui livelli minimi degli ultimi tre anni – si legge – e le condizioni di liquidità sono rimaste distese. Nel terzo trimestre sono proseguiti gli acquisti netti di titoli di Stato domestici da parte degli investitori esteri, ai quali si sono aggiunti quelli più contenuti effettuati dalle banche”.

Bankitalia: crescita stenta a recuperare, attorno a 1% su 2025-2027

Bankitalia: crescita stenta a recuperare, attorno a 1% su 2025-2027Roma, 17 gen. (askanews) – In Italia “la crescita stenta a recuperare vigore”: nel quarto trimestre dello scorso anno l’attività “si è mantenuta debole, risentendo come nel resto dell’area dell’euro della persistente fiacchezza della manifattura e del rallentamento dei servizi”. Lo rileva la Banca d’Italia nel suo ultimo Bollettino economico.


Nelle costruzioni, l’impulso fornito dalle opere del Pnrr si contrapporrebbe al ridimensionamento dell’attività nel comparto residenziale. Secondo l’analisi la domanda interna appare “frenata dalla decelerazione della spesa delle famiglie e da condizioni per investire che rimangono sfavorevoli”. Bankitalia ricorda che nelle sue ultime previsioni, formulate lo scorso dicembre nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema con la Bce, “la crescita acquisirebbe slancio nel corso di quest’anno, collocandosi intorno all’1 per cento in media nel triennio 2025-27”. A dicembre Bankitalia aveva indicato una stima di crescita 2025 allo 0,8% e poi un 1,1% sul 2026 e 0,9% sul 2027.

Fmi lima previsione crescita Italia 2025 a 0,7%, alza 2026 a 0,9%

Fmi lima previsione crescita Italia 2025 a 0,7%, alza 2026 a 0,9%Roma, 17 gen. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha ritoccato lievemente al ribasso la previsione di crescita economica dell’Italia su quest’anno allo 0,7%, mentre al tempo stesso ha rivisto leggermente al rialzo la stima sul 2026 al più 0,9%. Le nuove previsioni sono contenute in un parziale aggiornamento del Word Economic Outlook.


Rispetto ai dati dell’ottobre dello scorso, anno la crescita 2025 è stata ridotta di 0,1 punti percentuali, mentre quella sul 2026 è stata alzata di 0,2 punti percentuali.

Fmi alza lievemente stime Pil globale, su per Usa, giù eurozona

Fmi alza lievemente stime Pil globale, su per Usa, giù eurozonaRoma, 17 gen. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha rivisto leggermente al rialzo la previsione di crescita economica globale di quest’anno al 3,3%. E per il 2026 si attende una espansione analoga, secondo le ultime cifre pubblicate in un parziale aggiornamento del suo World Economic Outlook. Rispetto alle previsioni precedenti, che risalivano allo scorso ottobre, il dato del 2025 è stato alzato di 0,1 punti percentuali.


Il Fmi ha consistentemente rivisto in meglio la previsione di crescita economica degli Stati Uniti di quest’anno, in cui debutterà la nuova amministrazione Trump: 0,5 punti percentuali al più 2,7%. L’attesa di crescita sul 2026 è stata alzata di 0,1 punti al 2,1%. All’opposto ha rivisto al ribasso all’1% la previsione di crescita dell’area euro sul 2025 e all’1,4% quella sul 2026, rispettivamente di 0,2 e 0,1 punti percentuali inferiori rispetto alle stime di tre mesi fa. Questi dati risentono del pesante taglio sulle previsioni di crescita della Germania (0,5 punti in meno sul 2025 allo 0,3%) e anche del taglio sulla Francia. Per l’Italia il Fmi ha limato di 0,1 punti la stima del Pil 2025 al più 0,7%, mentre ha alzato di 0,2 punti quella sul 2026 al più 0,9%.


Confermate le previsioni di crescita del Giappone all’1,1% quest’anno e allo 0,8% il prossimo, mentre la stima sulla Gran Bretagna è stata alzata di un decimale di punto quest’anno, all’1,6%, e confermata sul prossimo all’1,5%. Passando ai giganti emergenti, il Fmi ha alzato le previsioni di crescita economica della Cina al 4,6% quest’anno e al 4,5% il prossimo, rispettivamente 0,1 e 0,4 punti percentuale in più da tre mesi fa. Per l’India ha confermato la stima di crescita dello 6,5% sia quest’anno che il prossimo, il valore che si conferma più elevato tra le maggiori economie globali.


Il Fmi anche ritoccato al rialzo di 0,1 punti percentuali la previsione di crescita della Russia di quest’anno, all’1,4%, e confermato quella sul 2026 all’1,2%. Per il Brasile prevede 2,2% di crescita su entrambi gli anni, nel primo caso il dato è confermato per il prossimo anno è limato di 0,1 punti percentuali. Il Fmi prevede nuovi calmierati dell’inflazione media globale, al 4,2% quest’anno e al 3,5% il prossimo. Nell’editoriale dello studio, l’istituzione di Washington rileva che i rischi di medio termine nello scenario di base sono orientati al ribasso, mentre per il breve termine “le prospettive sono caratterizzate da rischi divergenti. Potrebbe raffrozarsi la già robusta crescita degli Stati Uniti nel breve termine, mentre in altri paesi i rischi sono al ribasso nell’ambito di una elevata incertezza sulle politiche”.


Eventuali problematiche create nel processo disinflazionistico da misure politiche potrebbero interrompere il cambio di passo delle politiche monetarie, con implicazioni non positive per la sostenibilità dei conti pubblici e la stabilità finanziaria. Secondo il Fmi gestire questi rischi richiede attenzione alle ricadute tra inflazione e attività economica reale, il ripristino di margini di bilancio e il rafforzamento di prospettive di crescita nel medio termine tramite riforme strutturali, regole multilaterali e cooperazione.

Bankitalia: aumento dazi Usa avrebbe pesante effetto su Pmi italiane

Bankitalia: aumento dazi Usa avrebbe pesante effetto su Pmi italianeRoma, 17 gen. (askanews) – Un inasprimento dei dazi commerciali da parte degli Stati Uniti “avrebbe effetti significativi sulle aziende italiane che esportano verso il mercato statunitense, soprattutto le piccole e le medie. In aggiunta agli effetti diretti, le restrizioni commerciali potrebbero colpire anche i produttori che, pur non esportando direttamente, forniscono input intermedi incorporati nei beni destinati agli Usa”. Lo afferma la Banca d’Italia, in una analisi contenuta nell’ultimo Bollettino economico.


“Peraltro, l’elevata incertezza sulle politiche commerciali – osserva lo studio – può costituire di per sé un freno consistente agli investimenti”. “Il nostro paese – dice Bankitalia – è significativamente esposto alle ripercussioni di incrementi dei dazi da parte degli Stati Uniti, che rappresentano la seconda destinazione, dopo la Germania, delle vendite estere di beni dell’Italia. L’incidenza del mercato di sbocco statunitense è pressoché raddoppiata dall’inizio dello scorso decennio, collocandosi all’11 per cento del totale delle esportazioni nel 2023 (63 miliardi di euro)”.


L’analisi giunge a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, che ha ripetutamente manifestato l’intenzione di rimettere mano ai dazi commerciali. “Gli Stati Uniti costituiscono un mercato di destinazione per quasi un terzo delle aziende esportatrici italiane – osserva Bankitalia -. Poco più della metà delle vendite verso questo paese è realizzata da grandi imprese (con almeno 250 addetti), con un’esposizione media pari al 5 per cento del fatturato e al 15 per cento delle proprie esportazioni. Per le imprese piccole e medie il mercato americano risulta relativamente più rilevante (in media, circa il 7 per cento del fatturato e il 27 per cento delle esportazioni). A questa classe dimensionale – si legge – appartiene inoltre la quasi totalità degli esportatori caratterizzati da un’esposizione particolarmente elevata verso gli Stati Uniti”.