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Stato e Vaticano, storia e retroscena nella racconto di Preziosi

Stato e Vaticano, storia e retroscena nella racconto di PreziosiMilano, 22 ott. (askanews) – I retroscena tra Stato e Vaticano, da De Gasperi al governo Meloni: è in libreria “LINEA SEGRETA”, l’ultima opera del giornalista e direttore del Tg2, Antonio Preziosi, pubblicata da edizioni San Paolo. Il libro racconta il dietro le quinte del confronto continuo e serrato tra le due sponde del Tevere, dalla Prima Repubblica fino al G7 di Borgo Egnazia. Come reagì Paolo VI alla morte di Aldo Moro? Come andò realmente la fine dell’unità politica dei cattolici in Italia?


Un viaggio ricco di sorprese e colpi di scena raccontate da una delle penne più esperte di politica e istituzioni. Ogni volta che il parlamento italiano affronta tematiche sensibili a proposito dell’etica personale, familiare, sociale e a proposito della cultura nel nostro Paese, il dialogo con la Chiesa cattolica è inevitabile e indispensabile. Ma l’Italia, da questo punto di vista, è un caso davvero unico: essa ospita, nel cuore della sua capitale, un piccolo Stato di enorme importanza internazionale: la Città del Vaticano e il Sommo Pontefice, che è il punto di riferimento per milioni di cattolici. Dopo “Il papa doveva morire” (2021) e “Il sorriso del papa” (2022) arriva nelle librerie “Linea Segreta. I retroscena tra Stato e Vaticano”, l’ultima opera del giornalista Antonio Preziosi, dal 2023 direttore del Tg2 e uno dei più esperti giornalisti italiani nel campo della politica e delle istituzioni. L’autore racconta le svolte, in certi momenti drammatiche, di questo impegnativo rapporto. Il rispetto, il dialogo, l’aperta collaborazione per il bene comune non sono venuti mai meno, ma non tutti i Governi, non tutti i Parlamenti e non tutti gli inquilini del Quirinale hanno avuto sempre lo stesso tipo di confronto. E alcune stagioni sono state particolarmente difficili: i referendum sul divorzio e sull’aborto, gli anni del terrorismo, il dibattito sulla famiglia, sull’immigrazione, sulle grandi scelte morali. Una storia affascinante, che ci riguarda tutti e che continua ancora oggi, perché il rapporto tra le due sponde del Tevere è parte integrante della storia della Repubblica.

Piantedosi: Consiglio d’Europa inaccettabile su polizia italiana

Piantedosi: Consiglio d’Europa inaccettabile su polizia italianaRoma, 22 ott. (askanews) – “Il Consiglio d’Europa, il cui scopo dovrebbe essere promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi in Europa, trova il tempo di esprimere un pesante giudizio verso le Forze di Polizia italiane arrivando addirittura ad accusarle di razzismo. È inaccettabile che un’organizzazione internazionale – di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo – insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini”. Lo scrive il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un post su ‘X’.

Festa Roma, in anteprima ad Alice presentata Nudes. Seconda stagione

Festa Roma, in anteprima ad Alice presentata Nudes. Seconda stagioneRoma, 22 ott. (askanews) – Presentata in anteprima ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, “Nudes” seconda stagione, la serie diretta da Laura Luchetti e Marco Danieli, disponibile dal 25 ottobre su RaiPlay, con Michele Rosiello, Emma Valenti, Astrid Meloni, Leo Gassmann, Fortunato Cerlino, Lorenzo Sarcinelli, Lucia Mascino e Sveva Alviti.


Tre nuovi casi – Silvia ed Emilio, Luca e Giacomo, Michela e Francesca – affrontano in nove episodi da 25 minuti il fenomeno del revenge porn da un inedito punto di vista. La “pornografia non consensuale” sembra un problema lontano dal nostro vissuto quotidiano. E se così non fosse? Questo ha raccontato la prima stagione di “Nudes”, affrontando il revenge porn come piaga nella vita di tre adolescenti. Ma si potrebbe andare avanti parlando di sextortion, diffamazione, trattamento illecito di dati… perché purtroppo il fenomeno è tanto diffuso quanto variegato.


Pur conservando il punto di vista privilegiato dei giovanissimi, la seconda stagione racconta anche vite adulte minacciate dalle insidie legate all’uso disinvolto dei social. La posta in gioco allora aumenta, perché i fatti travolgono la sfera lavorativa, relazionale, familiare in un devastante effetto domino. Lo spunto da cui nasce tutto questo è il confronto con PermessoNegato, una delle più importanti associazioni no-profit del Paese (che ogni anno segue centinaia di casi legati al fenomeno). Grazie ai loro racconti è stato possibile apprendere che è impressionante la varietà nella tipologia di vittime: donne e giovani ma più spesso di quanto si pensi anche uomini e persone over 45.

Fmi conferma crescita Italia 2024 a +0,7% ma lima 2025 a +0,8%

Fmi conferma crescita Italia 2024 a +0,7% ma lima 2025 a +0,8%Roma, 22 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha confermato al 3,2% la previsione di crescita economica mondiale di quest’anno, mentre ha limato di un decimo di punto percentuale quella per il 2025, sempre al più 3,2%. Per l’Italia l’istituzione di Washington ha confermato l’attesa di crescita economica di quest’anno allo 0,7%, mentre anche in questo caso ha limato di 0,1 punti percentuali – rispetto alle attese di tre mesi fa – la stima sull’espansione del prossimo anno, ora allo 0,8%. I dati sono contenuti nel World Economic Outlook, il rapporto semestrale che viene pubblicato in occasione delle assemblee autunnali a Washington.


Per l’eurozona il Fmi ha ritoccato al ribasso la stima di crescita di quest’anno allo 0,8% e ha tagliato di 0,3 punti percentuali quella sul 2025 all’1,2%. Cifre che riflettono le consistenti revisioni al ribasso effettuate sulla Germania: 0,2 punti percentuali su quest’anno, con cui la crescita si attesterebbe a zero, e ben 0,5 punti percentuali il prossimo con cui la crescita tedesca segnerebbe più 0,8%, secondo il Fmi. Per la Cina l’istituzione di Washington prevede un 4,8% di crescita del Pil quest’anno, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni aggiornate lo scorso luglio, e un 4,5% nel 2025, stima confermata.


Nell’editoriale del rapporto, il capo economista del Fmi, Pierre Olivier Gourinchas afferma che “la battaglia globale contro l’inflazione è quasi vinta”, mentre ora serve un cambio di passo per le politiche economiche e monetari sotto vari aspetti. Il tutto mentre vi sono una serie di rischi che ora dominano il panorama complessivo: quello di una escalation nei conflitti regionali, quello di una politica monetaria che resti restrittiva troppo a lungo e una possibile riemersione della volatilità nei mercati finanziari e sui mercati dei debiti pubblici. Inoltre un rallentamento più marcato del previsto dell’economia della Cina potrebbe pesare sulle prospettive economiche, aggiunge il Fmi.

Il Fondo monetario internazionale conferma la crescita dell’Italia nel 2024

Il Fondo monetario internazionale conferma la crescita dell’Italia nel 2024Roma, 22 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha confermato al 3,2% la previsione di crescita economica mondiale di quest’anno, mentre ha limato di un decimo di punto percentuale quella per il 2025, sempre al più 3,2%. Per l’Italia l’istituzione di Washington ha confermato l’attesa di crescita economica di quest’anno allo 0,7%, mentre anche in questo caso ha limato di 0,1 punti percentuali – rispetto alle attese di tre mesi fa – la stima sull’espansione del prossimo anno, ora allo 0,8%. I dati sono contenuti nel World Economic Outlook, il rapporto semestrale che viene pubblicato in occasione delle assemblee autunnali a Washington.


Per l’eurozona il Fmi ha ritoccato al ribasso la stima di crescita di quest’anno allo 0,8% e ha tagliato di 0,3 punti percentuali quella sul 2025 all’1,2%. Cifre che riflettono le consistenti revisioni al ribasso effettuate sulla Germania: 0,2 punti percentuali su quest’anno, con cui la crescita si attesterebbe a zero, e ben 0,5 punti percentuali il prossimo con cui la crescita tedesca segnerebbe più 0,8%, secondo il Fmi. Per la Cina l’istituzione di Washington prevede un 4,8% di crescita del Pil quest’anno, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni aggiornate lo scorso luglio, e un 4,5% nel 2025, stima confermata.


Nell’editoriale del rapporto, il capo economista del Fmi, Pierre Olivier Gourinchas afferma che “la battaglia globale contro l’inflazione è quasi vinta”, mentre ora serve un cambio di passo per le politiche economiche e monetari sotto vari aspetti. Il tutto mentre vi sono una serie di rischi che ora dominano il panorama complessivo: quello di una escalation nei conflitti regionali, quello di una politica monetaria che resti restrittiva troppo a lungo e una possibile riemersione della volatilità nei mercati finanziari e sui mercati dei debiti pubblici. Inoltre un rallentamento più marcato del previsto dell’economia della Cina potrebbe pesare sulle prospettive economiche, aggiunge il Fmi.


Quest’anno l’Italia dovrebbe riuscire quasi a dimezzare il rapporto deficit-Pil, al 4,4% secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale, a fronte dell’8% registrato lo scorso anno. Ma nel 2025 l’incidenza del disavanzo dovrebbe marginalmente risalire al 4,5%, mentre successivamente dovrebbe mostrare una dinamica di riduzione fino a calare al 3,3% nel 2029, comunque al di sopra della soglia stabilita dal Patto di stabilità e di crescita (3%) anche nella ultima revisione. Sono le stime contenute nel World Economic Outlook, pubblicato dal Fmi in occasione delle assemblee primaverili. Guardando al debito pubblico, il Fmi pronostica una risalita al 136,9% del Pil quest’anno, dal 134,6% cui era calato nel 2023, e poi al 138,7% nel 2025. La dinamica di aumento dell’incidenza del debito proseguirebbe fino al 142,3% del Pil nel 2029.


Il Fmi puntualizza che nel formulare le sue previsioni era a conoscenza del Def 2024 e degli aggiornamenti ai dati ufficiali dall’Italia disponibili allo scorso 4 ottobre. Da segnalare che per la Francia il Fmi prevede un aumento del deficit-Pil al 5,5% quest’anno, dal 4,9% del 2023, e una stabilizzazione allo stesso livello anche nel prossimo anno, mentre nell’orizzonte 2029 si attende un ulteriore aumento al 5,8%. Guardando al debito-Pil dell’Esagono, il Fmi stima che dal 109,9% dello scorso anno salga al 112,3% nel 2024, al 115,3% nel 2025 e poi al 124,1% nell’orizzonte 2029. All’opposto per la Germania il Fmi stima un deficit-Pil in riduzione all’1,4% quest’anno, dal 2,4% del 2023, all’1,1% nel prossimo e un calo allo 0,5% all’orizzonte 2029. Il debito pubblico della Germania è stimato stabile al 62,7% del Pil quest’anno e poi in riduzione al 62,1% nel 2025 e al 57,8% nel nell’orizzonte 2029.

Fmi stima inflazione eurozona 2025 a 2%, in linea con obiettivo Bce

Fmi stima inflazione eurozona 2025 a 2%, in linea con obiettivo BceRoma, 22 ott. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale prevede che quest’anno l’inflazione media dell’area euro risulti più che dimezzata al 2,4%, a fronte del 5,4% dello scorso anno, e che poi si smorzi ulteriormente per portarsi al 2% il prossimo anno, per poi permanere a questo livello nell’orizzonte 2029. Le previsioni sono contenute nel Word Economic Outlook, pubblicato in occasione delle assemblee primaverili a Washington.


Dal prossimo anno secondo queste stime l’inflazione tornerebbe quindi esattamente al valore obiettivo della Banca centrale europea: 2% simmetrico. Per l’Italia il Fmi prevede un drastico ridimensionamento dell’inflazione sulla media di quest’anno, all’1,3%, a fronte del 5,9% del 2023, e poi un 2,1% nel 2025 e un 2% nell’orizzonte 2029.

Pupi Avati: “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza”

Pupi Avati: “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza”Roma, 22 ott. (askanews) – “Ho telefonato a Nordio per esprimergli la mia vicinanza sulla vicenda dell’Albania. Mi sembra che ci siano continuamente pretesti per attaccare, ma il tema politico mi interessa sempre meno”. Con queste parole, Pupi Avati, celebre regista italiano, ha svelato durante il suo intervento a “Calibro 8”, trasmissione condotta da Francesco Borgonovo su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV, il suo recente colloquio con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio.


Durante la puntata, Avati ha raccontato con tono affettuoso il suo rapporto con Nordio: “Non ci sentiamo regolarmente, ma lui è un vero fan del mio cinema. L’altro giorno mi ha citato ‘Una gita scolastica’, un film che ho girato decenni fa. Questo mi ha fatto capire che Nordio conosce davvero il mio lavoro e mi ha confermato quanto apprezzi ciò che ho fatto”. Avati ha poi criticato l’ossessiva conflittualità politica che domina i media: “Non si vede l’ora di trovare un pretesto per attaccare continuamente. Tutto questo è diventato un gioco per tenere in piedi talk show e trasmissioni che vivono di conflitti”.


Ma il punto più interessante dell’intervento di Avati riguarda la sua proposta di istituire un Ministero del Cinema. “Il cinema merita un’attenzione particolare, anche a livello governativo. Non possiamo continuare a ignorare un settore così fondamentale per la cultura e l’identità del nostro Paese”, ha dichiarato Avati, specificando che il Ministero dei Beni Culturali ha troppi compiti e responsabilità per gestire adeguatamente anche il settore cinematografico. “Istituire un Ministero del Cinema sarebbe una decisione lungimirante, necessaria per salvaguardare un settore in crisi”, ha aggiunto Avati, evidenziando l’importanza di trovare qualcuno al governo che conosca realmente il mondo del cinema e sia capace di affrontarne le sfide.


Avati ha infine sottolineato come il cinema italiano stia vivendo un periodo di grande difficoltà, soprattutto per la chiusura delle sale cinematografiche e la perdita di pubblico giovane: “Il disamore nei confronti del cinema italiano è tangibile. Abbiamo visto con la campagna Cinema Revolution che il box office italiano è sceso al 4%. Non basta abbassare il prezzo del biglietto, serve una rivoluzione strutturale”.

Fmi stima aumento debito-Pil Italia: 2024 136,9%, 2025 a 138,7%

Fmi stima aumento debito-Pil Italia: 2024 136,9%, 2025 a 138,7%Roma, 22 ott. (askanews) – Quest’anno l’Italia dovrebbe riuscire quasi a dimezzare il rapporto deficit-Pil, al 4,4% secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale, a fronte dell’8% registrato lo scorso anno. Ma nel 2025 l’incidenza del disavanzo dovrebbe marginalmente risalire al 4,5%, mentre successivamente dovrebbe mostrare una dinamica di riduzione fino a calare al 3,3% nel 2029, comunque al di sopra della soglia stabilita dal Patto di stabilità e di crescita (3%) anche nella ultima revisione. Sono le stime contenute nel World Economic Outlook, pubblicato dal Fmi in occasione delle assemblee primaverili.


Guardando al debito pubblico, il Fmi pronostica una risalita al 136,9% del Pil quest’anno, dal 134,6% cui era calato nel 2023, e poi al 138,7% nel 2025. La dinamica di aumento dell’incidenza del debito proseguirebbe fino al 142,3% del Pil nel 2029. Il Fmi puntualizza che nel formulare le sue previsioni era a conoscenza del Def 2024 e degli aggiornamenti ai dati ufficiali dall’Italia disponibili allo scorso 4 ottobre.


Da segnalare che per la Francia il Fmi prevede un aumento del deficit-Pil al 5,5% quest’anno, dal 4,9% del 2023, e una stabilizzazione allo stesso livello anche nel prossimo anno, mentre nell’orizzonte 2029 si attende un ulteriore aumento al 5,8%. Guardando al debito-Pil dell’Esagono, il Fmi stima che dal 109,9% dello scorso anno salga al 112,3% nel 2024, al 115,3% nel 2025 e poi al 124,1% nell’orizzonte 2029. All’opposto per la Germania il Fmi stima un deficit-Pil in riduzione all’1,4% quest’anno, dal 2,4% del 2023, all’1,1% nel prossimo e un calo allo 0,5% all’orizzonte 2029. Il debito pubblico della Germania è stimato stabile al 62,7% del Pil quest’anno e poi in riduzione al 62,1% nel 2025 e al 57,8% nel nell’orizzonte 2029.

Jovanotti annuncia 4 nuovi show per il PalaJova

Jovanotti annuncia 4 nuovi show per il PalaJovaRoma, 22 ott. (askanews) – Annunciati quattro nuovi appuntamenti con Palajova, il nuovo show di Lorenzo Jovanotti che debutterà a Pesaro il prossimo 4 marzo: lo spettacolo sarà all’Arena di Verona il 15, 16, 18 e 19 maggio prossimi. I biglietti saranno disponibili in prevendita, sui circuiti Ticketone e Ticketmaster, a partire dalle ore 14:00 di domani, mercoledì 23 ottobre.


L’opening act di tutti i Palajova è affidato ad Axell, artista senegalese – dal 2021 nel roster dell’etichetta discografica Sto Records – tra i nomi di spicco del panorama urban di nuova generazione. Il tour è prodotto da Trident Concerts.

Alla Festa del Cinema il “Roma Film Corto”, Festival di cortometraggi

Alla Festa del Cinema il “Roma Film Corto”, Festival di cortometraggiRoma, 22 ott. (askanews) – In occasione della Festa del Cinema di Roma, presso lo spazio “Lazio Terra di Cinema” allestito dalla Regione Lazio, è stata presentata la XVI edizione del “Roma Film Corto”, in occasione di un evento moderato dall’autrice e giornalista Lorella Di Biase.


Si tratta di uno dei festival del cortometraggio tra i più apprezzati in Italia, che ha avuto tra i suoi protagonisti del passato personalità come Ettore Scola, Giuliano Montaldo, Leo Gullotta e Margherita Buy. Quest’anno si terrà a Roma presso la Casa del Cinema dal 5 al 7 dicembre 2024, con un programma ricco di proiezioni, masterclass, tavole rotonde ed incontri con ospiti internazionali. Un festival che ospita non solo registi affermati ma che anzi, nel corso degli anni, ha saputo dato voce a talenti emergenti e innovativi, promuovendo un ambiente dinamico e internazionale che valorizza nuove forme di espressione cinematografica, nella consapevolezza che il cinema breve è strumento potente di narrazione e sperimentazione creativa.


Soddisfazione è stata espressa da Roberto Petrocchi, Presidente del Roma Film Corto, testimone dei 16 anni di storia del festival, che ha voluto quest’anno affidare la direzione artistica della kermesse ad Adriano Squillante, eclettico notaio, attore e showman. “Gli obiettivi che abbiamo voluto perseguire in quest’edizione sono stati in particolare due”, ha dichiarato Squillante. “Assicurare un riverbero internazionale al festival e coniugare l’ambito cinematografico con il linguaggio visivo contemporaneo, che i social network veicolano meglio di qualsiasi altro mezzo. Sotto il primo profilo abbiamo ricevuto 3800 cortometraggi provenienti da 110 nazioni differenti; quanto al secondo aspetto, abbiamo puntato su nuove pagine social, raccogliendo un importante numero di follower. Il prossimo passo sarà senz’altro quello di creare nuove partnership, oltre a quelle già in essere con il Festival del Cinema di Alicante e quello di Tropea. In particolare ci entusiasma molto la collaborazione con il Fuori Festival di Sanremo, che rappresenterà per noi l’opportunità di unire le due arti più nazional-popolari: il cinema e la musica”. L’iniziativa “Fuori Festival” sarà infatti il corredo dell’offerta di entertainment del nuovo “Roma Film Corto”. Di fatto, come anticipato da Squillante, si tratterà di un’anteprima romana dell’omonimo “Fuori Festival” che verrà organizzato in occasione del prossimo Festival di Sanremo, dall’11 al 15 febbraio 2025 nella città ligure.


“Attraverso la partnership tra il Roma Film Corto e la nostra struttura di produzione, vogliamo unire idealmente Sanremo e Roma, costruendo tra le due città un ponte fatto di musica leggera e cinema breve”, ha spiegato l’avvocato Massimiliano Albanese, CFO e Legal & Public Affairs Officer della Mainstream Srl, produttrice del Fuori Festival. “Crediamo molto nelle sinergie e siamo certi che questa iniziativa, che lega due arti sorelle, genererà valore e grande interesse dei nostri stakeholders: porteremo gli operatori del settore musicale a Roma e quelli del cinema a Sanremo, dove stiamo preparando un serrato programma di eventi paralleli alla 75° edizione del Festival della Canzone Italiana”. Le diverse sezioni del Roma Film Corto sono state presentate dal nuovo Vicedirettore artistico del festival, Enzo Bossio, che ha fortemente voluto l’adozione di un meccanismo di selezione chiaro e trasparente, in cui ogni giurato comunicherà il voto dato a ciascuno dei cento finalisti.


Tra i membri della giuria, oltre al Presidente Petrocchi, al Direttore artistico Squillante ed al suo Vice Bossio, figure di grande professionalità nel mondo del cinema, come la regista Isabella Leoni, il direttore della fotografia Nino Celeste, l’attrice Valentina Gemelli, lo sceneggiatore Carlo Fabrizi, il direttore di montaggio Michele Soffientini, il doppiatore Fabrizio Mazzotta, il musicista Giovanni Romano ed il critico Roberto Incanti.