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Storico prestito del British Museum per mostra su Anahit in Armenia

Storico prestito del British Museum per mostra su Anahit in ArmeniaMilano, 20 ott. (askanews) – Grazie ad uno storico prestito del British Museum vengono esposte per la prima volta in Armenia la testa e la mano sinistra della statua bronzea della dea armena Anahit, di epoca ellenistica. Questi pezzi saranno il fulcro della mostra “Dea Madre: da Anahit a Maria” ospitata dal Museo Nazionale di Storia dell’Armenia, che esporrà anche sessanta reperti della propria collezione, per rappresentare il concetto di divinità madre dal Neolitico fino ai giorni nostri. La mostra, inaugurata il 21 settembre in concomitanza con il Giorno dell’Indipendenza dell’Armenia, durerà fino al 21 marzo 2025.   L’esposizione, realizzata con il supporto del ministero dell’Istruzione, della Scienza, della Cultura e dello Sport della Repubblica d’Armenia, è frutto della cooperazione a lungo termine tra il Museo di Storia dell’Armenia e il British Museum. È uno degli eventi principali dell’offerta culturale dell’Armenia, che comprende oltre 40 tra gallerie e musei a Yerevan e nel resto del Paese, aperti tutto l’anno.   Il culto della Dea Madre negli altopiani armeni ebbe inizio nell’età della pietra e attraversò un lungo processo di cambiamenti, a seconda delle diverse concezioni del mondo e delle caratteristiche estetiche. Fin dall’inizio, incarnando la natura di una donna “genitrice e riproduttrice”, veniva rappresentata come simbolo della continuità della stirpe. In seguito, si formarono una serie di altre funzioni della “Dea Madre”: simbolo dell’agricoltura, dispensatrice del benessere familiare, guaritrice, e altro ancora. Particolare enfasi veniva posta sulla sua natura “creatrice”, che derivava dall’idea di identificare la donna con la “Madre Terra” nella mitologia.   Nel periodo ellenistico, Anahit era la dea della fertilità, della fecondità, del parto e, in un periodo iniziale, anche della guerra, ed era considerata una delle principali divinità della mitologia armena. La chiamavano Madre Dorata, Madre Nutriente, Grande Signora, Dorata, Dita d’Oro. In Armenia, il suo culto iniziò a diffondersi almeno dal IV secolo a.C., seguendo la sua diffusione nell’Asia Minore e in Siria. Nel periodo ellenistico e soprattutto in quello romano, si crearono condizioni più favorevoli per le comunanze culturali e il processo di sincretizzazione delle divinità.   La statua di bronzo fu scoperta da un contadino nel 1871 a Satala (oggi Sadak, Erzurum, Turchia). Risalente al II-I secolo a.C., è tradizionalmente associata ad Afrodite, la dea greca dell’amore e della bellezza, ma gli esperti l’hanno collegata alla sua controparte armena, Anahit. Il suo principale tempio era a Yeriza, nella regione di Yekeghyats (attuale Erzurum, Turchia). Il tempio di Anahit a Yeriza fu saccheggiato nel 34 a.C. durante un’invasione guidata dal generale romano Marco Antonio: i suoi soldati distrussero la statua e portarono i suoi frammenti a Roma. I pezzi passarono per vari mercanti d’antiquariato prima che il commerciante d’arte italiano Alessandro Castellani vendesse la testa al British Museum nel 1873 e successivamente donasse la mano sinistra nel 1875. È la prima volta che questi frammenti vengono esposti in Armenia. Una replica della statua è conservata nel Museo di Storia dell’Armenia.

Difesa, Marina Militare studia Nave Porta-Droni ‘Sciamano’

Difesa, Marina Militare studia Nave Porta-Droni ‘Sciamano’Napoli, 20 ott. (askanews) – La Marina Militare studia la costruzione di una nuova nave porta-droni, capace di lanciare e recuperare velivoli senza pilota ad ala fissa e rotante per attività di intelligence e sorveglianza. Lo stato di avanzamento di questo progetto, denominato “Sciamano Drone Carrier”, sarà presentato durante “Sea Drone Tech Summit 2024”, quarta edizione del congresso nazionale sulla robotica marina, che si svolgerà il 29 e 30 ottobre presso il Polo Acquatico della Federazione Italiana Nuoto a Ostia (Roma).


“Le marine militari di diversi Paesi nel mondo stanno lavorando a progetti di ‘drone carrier’, come ad esempio in Spagna, Turchia, Stati Uniti e anche Cina”, conferma Luciano Castro, presidente del congresso. “Negli attuali scenari geostrategici, infatti, l’impiego di queste nuove unità navali dotate di varie tipologie di droni aerei, ma anche navali e subacquei, consentirà di effettuare una serie di missioni di intelligence e sorveglianza ad ampio raggio e anche di disturbo e saturazione delle difese avversarie tramite sciami di droni”. Il progetto “Sciamano Drone Carrier”, finanziato dal Piano Nazionale di Ricerca Militare, è stato affidato a Fincantieri allo scopo di definire il “concept design” di questa nuova nave porta-droni, che comprenderà anche un sistema evoluto di comando, controllo e comunicazione per la gestione operativa di sciami di veicoli unmanned con i relativi sistemi di lancio e recupero. Da tempo, del resto, la Marina Militare impiega droni sulle proprie navi.


Nel giugno 2023 sul pattugliatore d’altura “Paolo Thaon di Revel” la forza armata ha presentato la nuova versione dell’”AWHero”, un mini-elicottero telecomandato della classe da 200 chilogrammi prodotto da Leonardo. Nel novembre dello scorso anno, inoltre, a bordo della fregata “Carlo Bergamini”, la prima sezione Aeromobili a Pilotaggio Remoto della Marina Militare ha effettuato per la prima volta due lanci ed altrettanti recuperi del drone ad ala fissa “ScanEagle” prodotto dall’americana Boeing. E proprio nel marzo scorso, la Commissione Difesa della Camera ha approvato un programma che consentirà alla Marina Militare di acquisire fino a 14 droni ad ala fissa e rotante. La forza armata impiega anche robot subacquei, tra cui lo “Hugin 1000” della norvegese Kongsberg Maritime e i “Pluto Gigas” e “Multipluto” dell’italiana Gaymarine. “Sea Drone Tech Summit 2024” è organizzato dall’associazione culturale Ifimedia e da Mediarkè, in collaborazione con il Municipio X del Comune di Roma, l’Università Roma Tre (Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica e Dipartimento di Ingegneria Civile, Informatica e delle Tecnologie Aeronautiche), l’Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment (ISME) e il Cluster Tecnologico Nazionale Economia del Mare (Cluster BIG). Il programma del congresso prevede gli interventi di oltre 25 relatori di alto livello in sessioni dedicate ai robot subacquei, ai natanti unmanned di superficie e ai droni aerei per applicazioni marine. Saranno anche presentate le attività del nuovo Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS) della Marina Militare a La Spezia e la seconda edizione della ricerca di PwC Strategy& Italia sul mercato della robotica marina.


Parteciperanno all’evento enti, università, centri di ricerca, aziende, startup e operatori, in ambito civile e militare. Sarà anche disponibile un’ampia area espositiva con i desk di una quindicina di enti e imprese del settore, che presenteranno i propri mezzi in mostra statica. Si svolgeranno inoltre alcune dimostrazioni operative in vasca e in mare. Per partecipare è necessario registrarsi online e acquistare un pass nominativo.

Buchmesse, AIE: superate tensioni, forte incremento volume affari

Buchmesse, AIE: superate tensioni, forte incremento volume affariFrancoforte, 20 ott. (askanews) – Si chiude oggi a Francoforte la Buchmesse 2024 di Italia Ospite d’Onore, con oltre 230 tra editori e agenti letterari del nostro Paese presenti. “Siamo arrivati fin qui attraverso un percorso non semplice attraversando anche forti momenti di contrasto e incomprensioni – ha spiegato Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori -. Ma abbiamo sempre creduto di doverci impegnare per sostenere la libertà di espressione degli autori e per portare alla Buchmesse tutta intera la ricchezza, la complessità della nostra editoria e della nostra letteratura e l’abbiamo fatto confrontandoci con tutti. Registriamo un incremento importante di presenze e volumi d’affari tra gli editori dentro e fuori lo Stand Collettivo. È stata la strada giusta e i risultati li vediamo oggi e pensiamo li vedremo ancor più nei prossimi mesi e anni in termini di vendita di diritti di traduzione. Fondamentale sarà in questo senso il supporto delle istituzioni, anche attraverso il sistema dei bandi per le traduzioni che va rafforzato e razionalizzato”.


Vendite di diritti e attenzioni record nei confronti dell’editoria italiana. Al termine dei cinque giorni di Fiera, gli ultimi due e mezzo aperti anche al pubblico non professionale, si registrano sale piene per gli incontri del programma letterario a cura di AIE con il coordinamento del Commissario straordinario del governo, così come per quelli del programma professionale, sempre a cura di AIE con il supporto di ICE-Agenzia e di Italia Ospite d’Onore 2024. Soddisfazione tra gli editori e gli agenti letterari presenti autonomamente o all’interno dello Stand Collettivo Italiano organizzato da ICE-Agenzia con AIE.

G7 Difesa, in porto di Napoli Nave Garibaldi, ‘regina’ della Marina

G7 Difesa, in porto di Napoli Nave Garibaldi, ‘regina’ della MarinaNapoli, 20 ott. (askanews) – Nave Garibaldi è nel porto di Napoli con il personale della Marina Militare, giunta in occasione del G7 Difesa, prima ministeriale di questo tipo della storia del club dei grandi e fortemente voluta da Guido Crosetto. Un tweet su X del Ministero della Difesa sottolinea la presenza del vascello nel Golfo.


Presenza molto significativa quella della prima portaerei della Marina italiana per il vertice che ha radunato i ministri G7 della Difesa, ai quali si sono aggiunti il segretario generale della Nato, Mark Rutte e il vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Oltre a Rustem Umerov, ministro della Difesa ucraino. La nave “Giuseppe Garibaldi” è considerata la ‘regina’ della Marina Militare. Tra le ipotesi per il suo futuro – sebbene ancora non confermata – la possibilità che vada in ‘pensione’ a fine anno e venga ormeggiata a Genova per trasformarsi in un sito museale, culturale, congressuale e di formazione sulla marittimità dell’Italia, sul Mediterraneo e sulla Marina.

E’ uscito il nuovo singolo “Quanto sei bella” di Riki

E’ uscito il nuovo singolo “Quanto sei bella” di RikiMilano, 20 ott. (askanews) – E’ uscito il nuovo singolo “Quanto sei bella” (Columbia / Sony Music) di Riki, l’inedito che segna l’atteso ritorno sulle scene musicale dell’artista. A due anni dall’ultima release, Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, torna a posizionarsi sul mercato con prodotti e immagini più maturi, dalla musica, sino ai progetti collaterali quali il design. Un’artista completo che della sua arte, poesia, ne ha fatto un sistema, il suo sistema. Un ritorno dovuto, sentito, maturato, quello di Riki, che si presenta al pubblico in una vesta nuova, più autentica, artistica e sincera.


Classe 1992, dopo aver partecipato al talent televisivo per eccellenza ‘Amici di Maria De Filippi’, inizia una lunga carriera musicale che lo porta a diventare, nel 2017, l’artista più venduto dell’anno; il suo primo album ‘Perdo le parole’ viene certificato triplo disco di pla-tino, nonché l’album più venduto del primo semestre del 2017, mentre l’album live intitolato ‘Live & Summer Mania’ contenente dei brani internazionali, lo porta davanti a quattordicimila persone a Buenos Aires e venticinquemila persone all’Arena di Città del Messico. Riki, torna in scena, si riprende la sua scena, rimettendo al centro il suo lavoro, la sua arte, la sua vita e ripartendo in qualche modo da zero; registra così il suo quarto album dal titolo ‘Casabase’ in uscita nella primavera 2025 ed anticipato dal singolo inedito “Quanto sei bella” pubblicato il 18 ottobre.


Un lavoro, proiettato poi sul prossimo album, che riporta l’artista ad una lavorazione clas-sica, lontana dagli standard attuali di realizzazione di prodotto musicale. Ed è così che na-sce “Quanto sei bella”, distante dalla velocità e del subito ed ora, ma più vicina alla lenta e accurata preparazione dei tempi passati, dove la cura del dettaglio e del suono, trovano spazio con l’analogica di un tempo, abbracciando la presenza di archi e di un coro gospel.

Dopo Bologna alluvione tocca Modena, Ravenna, Reggio e Piacenza

Dopo Bologna alluvione tocca Modena, Ravenna, Reggio e PiacenzaMilano, 20 ott. (askanews) – L’esondazione dei fiumi in Emilia-Romagna è proseguita nel corso della notte con l’alluvione che si è estesa dall’area metropolitana di Bologna, interessando Ravenna, Modena, Reggio e viaggiando verso Piacenza. Lo ha detto la presidente facente funzione della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, invitando i residenti a seguire alla lettera le indicazioni dei sindaci.


Oltre 300 gli interventi effettuati dai vigilidelfuoco nelle ultime ore in Emilia Romagna per far fronte ai danni causati dalle piogge. Situazione più critica in provincia di Bologna, dove a causa dell’esondazione dei torrenti Ravone, Savena e Zena e del fiume Idice sono in atto interventi di soccorso alla popolazione. A Botteghino di Zocca i vigili del fuoco fluviali stanno procedendo con le operazioni di recupero del corpo senza vita della persona dispersa da stanotte, dopo che l’auto su cui viaggiava era stata trascinata dalla piena del torrente Zena


“Abbiamo avuto diverse criticità nell’area metropolitana di Bologna – ha spiegato Priolo . anche perchè ci erano stati forniti modelli diversi di evoluzione della perturbazione rispetto a quella effettiva. Prima la maggior parte delle criticità si sono concentrate su Bologna, poi a esondare sono stati quasi tutti gli affluenti a destra e a sinistra del Reno. Quasi tutti i corsi d’acqua hanno superato soglia 3, peggio ancora del maggio 2023” La Protezione civile segnala oltre 300 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nelle ultime ore in Emilia Romagna per far fronte ai danni causati dalle piogge. Situazione più critica in provincia di Bologna, dove a causa dell’esondazione dei torrenti Ravone, Savena e Zena e del fiume Idice sono in atto interventi di soccorso alla popolazione.


Nel forlivese prosegue il lavoro dei vigili del fuoco nelle zone di Cesenatico e Gatteo per soccorsi dovuti ad allagamenti e per la messa in sicurezza di persone minacciate dall’acqua. Inviati in rinforzo a Bologna e Reggio Emilia moduli operativi con personale esperto nel soccorso connesso al rischio acquatico.

Padel, Open Fitp Pescara: la finale femminile va a Dal Pozzo-Baldi

Padel, Open Fitp Pescara: la finale femminile va a Dal Pozzo-BaldiRoma, 19 ott. (askanews) – Prima finale alla Mediolanum Padel Cup di Pescara, con la spettacolare sfida al femminile che assegnava il titolo ‘di tappa’ al Magister Village Sport di Montesilvano. Il quinto appuntamento dell’Open Fitp da 15mila euro di Prize Money – si legge in una nota – è andato a Caterina Baldi e Giulia Dal Pozzo, che in una finale esaltante dal punto di vista tecnico hanno battuto 6-4, 5-7, 6-0 Martina Pugliesi e Giorgia Rosi. Pubblico delle grandi occasioni, applausi, commenti e standing ovation per le giocate più spettacolari delle ‘Fab Four’ che si sono giocate il titolo sul tappeto azzurro pescarese.


Sono invece in programma domenica 20 ottobre le semifinali e la finale maschile, con grandi talenti a darsi battaglia per il titolo. All’ultima giornata è arrivata, come da pronostico, la coppia numero uno del tabellone: da una parte l’azzurro Marco Cassetta, punto di riferimento della Nazionale di padel con cui a luglio ha conquistato il secondo posto agli Europei e con cui, tra una settimana, andrà in Qatar a disputare i Mondiali. Dall’altra Alvaro Montiel Caruso, 19enne spagnolo con passaporto italiano, uno dei talenti più promettenti del panorama internazionale. Cassetta e Montiel se la vedranno con Giuseppe Fino e Francesco Ferro, mentre nella parte bassa del tabellone la sfida sarà tra Fabricio Cattaneo/Juan Irigoitia contro Joshua Pirraglia/Emiliano Iriart. L’appuntamento è fissato alle 10 per le semifinali, mentre la partita decisiva si giocherà alle 16. L’ultimo giorno della Mediolanum Padel Cup, prosegue anche la nota, sarà anche quello della speciale sfida tra le leggende del pallone: Vincent Candela, Gigi Di Biagio, Christian Panucci e Gianluca Zambrotta arriveranno al Magister Village Sport per una sfida di sicuro spettacolo.

Buchmesse, penultima giornata: visita de Il Volo a Piazza Italia

Buchmesse, penultima giornata: visita de Il Volo a Piazza ItaliaFrancoforte, 19 ott. (askanews) – La penultima giornata della Buchmesse, con il nostro Paese Ospite d’onore, si è conclusa con la visita de Il Volo al Padiglione Italia. I cantanti, prima del concerto alla Festhalle, hanno fatto un tour nella Piazza italiana disegnata da Stefano Boeri interiors per la fiera del libro più importante d’Europa e hanno salutato il commissario straordinario Mauro Mazza.


La visita è arrivata alla chiusura del calendario di incontri letterari. Anche oggi ci sono stati nomi importanti come quelli di Maurizio de Giovanni, Antonio Manzini, Daniele Mencarelli, Erri De Luca, Guido Tonelli, Lorenzo Mattotti, Alessandro Sanna, Paolo Cognetti, Nicola Lagioia, Giuseppe Conte, Davide Rondoni, Chiara Carminati, Davide Morosinotto, Marta Palazzesi, Erin Doom e Felicia Kingsley. L’Arena ha ospitato anche l’incontro su Russia ed Europa condotto da Pierfranco Bruni e con il docente e critico d’arte Luca Beatrice e lo studioso Luciano Mecacci. Un altro momento della categoria “testimoni del tempo” ha visto Riccardo Giumelli e Luigi Maria Vignali, moderati da Ilaria Bianchi, parlare del fenomeno del turismo delle radici.


Molto apprezzato e partecipato il “Discorso sul Metodo”, condotto dalla giornalista Loretta Cavaricci, con sul palco autori diversi come Elisabetta Dami, Felicia Kingsley, Nicola Lagioia e Daniele Mencarelli. La 76esima edizione della Buchmesse si concluderà domani, al termine di una mattinata di incontri tra Arena e Caffè letterario e dopo la cerimonia di consegna tra Italia e Filippine.

Giustizia, Salvini: i magistrati politicizzati devono dimettersi

Giustizia, Salvini: i magistrati politicizzati devono dimettersiRoma, 19 ott. (askanews) – “Io nutro stima e ho rispetto per la stragrande maggioranza dei magistrati. In Italia ce ne sono più di nove mila. Di questi ce ne è una piccola parte che fa politica e usa i tribunali come centri sociali, contrastando anzichè far rispettare le leggi con cui non sono d’accordo. Non possono farlo. Se vogliono fare politica devono prima lasciare la toga e poi candidarsi con Rifondazione Comunista. Ma finchè vestono la toga devono applicare e far rispettare le leggi che il Parlamento approva e non contrastarle e devono avere rispetto per tutti gli italiani e non solo quelli della propria parte politica” . , . Una piccola parte di questi fanno politica, usano il tribunale come un centro sociale Lo ha ripetuto al Tg1 il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega.

Meloni verso l’addio alla presidenza. Morawiecki “pronto”

Meloni verso l’addio alla presidenza. Morawiecki “pronto”Dubrovnik, 19 ott. (askanews) – La famiglia è il filo rosso che, storicamente, unisce il centrodestra europeo. Il secondo congresso, organizzato da Ecr party a Dubrovnik, ha visto la partecipazione di rappresentanti di 27 Paesi e sul palco, a confrontarsi con i Conservatori, anche esponenti del Partito popolare e dei Patrioti, oltre che politici di tutte le forze della maggioranza che sostiene il governo italiano. “Un grande momento di unità”, lo definisce Antonio Giordano, deputato meloniano e segretario generale di Ecr Party che lavora già al prossimo evento che si terrà in Sicilia a novembre.


L’obiettivo dichiarato è quello di spingere la nuova Commissione ad occuparsi di più dei temi legati alla natalità e alle misure per contrastare la crisi demografica. Insomma, per dirla con le parole di Antonella Sberna, esponente di Fratelli d’Italia e vice presidente del Parlamento europeo, a spostare il focus “dal Green deal al Family deal”. Ma l’attenzione dei Conservatori si concentra anche su due appuntamenti che segneranno i prossimi mesi. Fra qualche settimana ci saranno le audizioni dei commissari dalle quali passerà anche la ratifica di Raffaele Fitto come vice presidente esecutivo della Commissione. E’ l’unico di Ecr nella squadra voluta da Ursula von de Leyen per il suo secondo mandato e intorno al suo nome anche i Patrioti e i Popolari sono pronti a serrare i ranghi per contrastare le critiche dei Socialisti. La convinzione diffusa è che il ministro italiano sarà sottoposto a maggiori attacchi e ad audizioni particolarmente accurate rispetto ad altri, ma alla fine il delicato equilibrio tra veti incrociati gli consentirà di superare il test: “Altrimenti è tutta la commissione a rischiare”, il ragionamento.


“Insieme ai patrioti, Ecr e il Ppe, in molte occasioni hanno dato vita a una maggioranza per realizzare cose diverse. Indipendentemente dalla coalizione” che ha votato a favore di Ursula von der Leyen “qualche mese fa”, osserva l’ex premier polacco, Mateusz Morawiecki. E proprio l’esponente del Pis dovrebbe essere il protagonista del secondo momento clou a cui saranno a breve chiamati i Conservatori europei. Giorgia Meloni sembra infatti ormai pronta a lasciare la presidenza di Ecr party che detiene dal settembre del 2020. A succederle sarà proprio Morawiecki e l’occasione per formalizzare l’avvicendamento dovrebbe essere l’appuntamento con le giornate di studio del partito che si terranno a Varsavia l’11 e 12 dicembre. Il diretto interessato non conferma ma, conversando con i giornalisti italiani a Dubrovnik, nemmeno smentisce. “Ancora non è stato deciso nulla, è tutto nelle mani di Giorgia Meloni” ma comunque “io sono pronto”, afferma.