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Industria, Istat: produzione novembre +0,3% su mese, -1,5% su anno

Industria, Istat: produzione novembre +0,3% su mese, -1,5% su annoRoma, 14 gen. (askanews) – A novembre 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,3% rispetto a ottobre. Al netto degli effetti di calendario, a novembre 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dell’1,5%. Lo ha reso noto l’Istat ricordando che i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di novembre 2023.


Nella media del trimestre settembre-novembre il livello della produzione diminuisce dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali per l’energia (+1,6%), i beni di consumo (+0,9%) e i beni intermedi (+0,3%); viceversa, si osserva una flessione per i beni strumentali (-0,6%).


Si registrano incrementi tendenziali per l’energia (+4,3%) e i beni di consumo (+2,6%); si osserva, invece, una diminuzione per i beni intermedi (-2,5%) e i beni strumentali (-4,9%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più elevati sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7,6%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,1%) e le industrie alimentari, bevande, tabacco (+4,5%). Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,5%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-13,8%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-6,2%).

Dani Faiv ha annunciato “GTA VI” feat. Mattak e MadMan

Dani Faiv ha annunciato “GTA VI” feat. Mattak e MadManMilano, 14 gen. (askanews) – Il rapper Dani Faiv ha infatti annunciato l’arrivo del nuovo singolo “GTA VI” feat. Mattak e MadMan (Columbia Records/Sony Music Italy), fuori ovunque venerdì 17 gennaio.


Dopo “Ultimo Piano B”, che ha chiuso il cerchio aperto con il primo capitolo, Dani Faiv è pronto a tornare sulla scena con una traccia che non lascia spazio a interpretazioni. Un’unione che non lascia spazio a dubbi sulla stima reciproca tra i tre artisti e sulla potenza di questa collaborazione. Tornano così le sue barre dirette e potenti, pronte ancora una volta a dimostrare quanto l’autenticità sia fonte d’ispirazione nel suo percorso. A fianco a lui, Mattak e MadMan completano il quadro, portando ognuno il proprio talento. Tre artisti che con il loro stile unico e riconoscibile, si fondono alla perfezione sulla traccia, rendendola memorabile. La penna prolifica di Dani Faiv non ha mai esaurito ciò che aveva da dire e questa nuova release è la conferma di un’artista sempre in evoluzione.


Melodie e flow ricercati da un lato, incastri chirurgici e rime originalissime dall’altro: Dani Faiv è una delle voci più riconoscibili e versatili del rap italiano, in costante equilibrio tra musicalità e culto della parola.

Tennis, Berrettini rimonta Norrie e avanza a Melbourne

Tennis, Berrettini rimonta Norrie e avanza a MelbourneRoma, 14 gen. (askanews) – Matteo Berrettini soffre un set, ma si qualifica per il 2° turno degli Australian Open. Al debutto sul cemento di Melbourne, il romano n°34 del mondo ha superato l’ex Top 10 britannico Cameron Norrie, oggi numero 52, con i parziali di 6-7, 6-4, 6-1, 6-3 in quasi tre ore di gioco. Berrettini, semifinalista nel 2022 in Australia, ha chiuso con 32 ace e ben 63 vincenti, con il 70% di prime in campo e una resa dell’85%. Al prossimo turno se la vedrà con un altro ex Top 10 come il danese Holger Rune, che ha battuto con fatica il cinese Zhang Zhizhen dopo cinque lottatissimi set. Il numero 13 del ranking ha vinto tre dei quattro precedenti, con l’unico successo di Berrettini che risale a Indian Wells 2022.


Rimonta fatale per Luca Nardi al 1° turno degli Australian Open. Il n°83 del mondo esce sconfitto al debutto assoluto nel main draw a Melbourne Park, dopo aver accarezzato a lungo la prima vittoria in carrriera in uno Slam. Ad imporsi è stato il canadese Gabriel Diallo (86 del ranking), che ha vinto 6-7, 7-6, 5-7, 6-1, 6-2 dopo oltre quattro ore di lotta.

Piantedosi: manifestazioni un pretesto per commettere violenze e aggressioni alle forze di polizia

Piantedosi: manifestazioni un pretesto per commettere violenze e aggressioni alle forze di poliziaRoma, 13 gen. (askanews) – “C’è massima attenzione su questo fenomeno ricorrente delle aggressioni alle forze dell’ordine e su questo temo svilupperemo ogni possibile attenzione a difesa dei nostri poliziotti e dei nostri carabinieri”. Lo ha detto il ministro del’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista al Tg1.


Sull’esistenza di una regia dietro gli episodi avvenuti nei giorni scorsi il titolare del Viminale ha risposto: “I fatti testimoniano che cambiano le motivazioni delle manifestazioni di protesta ma resta un tratto unificante. Le manifestazioni sembrano essere un pretesto per commettere violenze e aggressioni alle forze di polizia”. “Tutti condividono, al di là di quali saranno le strade che verranno prescelte, l’esigenza di arrivare al più presto ad una definizione di un quadro normativo che sicuramente porrà anche delle importanti tutele aggiuntive a quello che è il lavoro complicato delle forze dell’ordine”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, con riferimento al dibattito sul ddl sicurezza, nel corso dell’intervista di Francesco Giorgino, durante la trasmissione XXI Secolo in onda questa sera su Rai Uno. “Parliamo – ha spiegato il ministro – della tutela legale, parliamo dell’innalzamento delle pene per alcune fattispecie di reato laddove sono commesse in danno ai rappresentanti delle forze di polizia. Quindi il Parlamento sicuramente è abbastanza orientato a arrivare al più presto all’approvazione di questo testo normativo.”

Ciclismo, ecco le 21 tappe del Giro d’Italia 2025

Ciclismo, ecco le 21 tappe del Giro d’Italia 2025Roma, 13 gen. (askanews) – Ecco le tappe del Giro 2025. Due le crono, sei le tappe per velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna. Circa trentotto, invece, i chilometri di sterrato, trenta di strade bianche nel finale della tappa di Siena e otto sul Colle delle Finestre che per la terza volta nella sua storia sarà anche La Cima Coppi con i suoi 2.178 metri (penultima tappa). La Montagna Pantani sarà il Passo del Mortirolo, mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena con arrivo in Piazza del Campo. Tappa 1 – 9 maggio: Durres – Tirana (164km) Tappa 2 – 10 maggio Tirana – Tirana (13,7km ITT) Tappa 3 – 11 maggio Valona-Valona (160km) Tappa 4 – 13 maggio Alberobello – Lecce (180km) Tappa 5 – 14 maggio Ceglie Messapica – Matera (145 km) Tappa 6 – 15 maggio Potenza – Napoli (226 km) Tappa 7 – 16 maggio Castel di Sangro – Tagliacozzo (168 km) Tappa 8 – 17 maggio Giulianova – Castelraimondo (197 km) Tappa 9 – 18 maggio Gubbio – Siena (181 km) Tappa 10 – 20 maggio Lucca – Pisa (28,6 km crono) Tappa 11 – 21 maggio Viareggio – Castelnove Ne’ Monti (185 km) Tappa 12 – 22 maggio Modena – Viadana (172 km) Tappa 13 – 23 maggio Rovigo – Vicenza (180 km) Tappa 14 – 24 maggio Treviso – Nova Gorica/Gorizia (186 km) Tappa 15 – 25 maggio Fiume Veneto – Asiago (214 km) Tappa 16 – 27 maggio Piazzola sul Brenta – San Valentino (199 km) Tappa 17 – 28 maggio San Michelle all’Adige – Bormio (154 km) Tappa 18 – 29 maggio Morbegno – Cesano Maderno (144 km) Tappa 19 – 30 maggio Biella – Champoluc (166 km) Tappa 20 – 31 maggio Verres – Sestrieres (203 km) Tappa 21 – 1 giugno Roma-Roma (141 km)

Consulta, si tenta fumata bianca. Trattativa in extremis su nome condiviso

Consulta, si tenta fumata bianca. Trattativa in extremis su nome condivisoRoma, 13 gen. (askanews) – Potrebbe essere la volta buona, forse. Di certo, a parole, è l’obiettivo a cui puntano tutte le forze politiche anche perché è nota l’attenzione che il Quirinale riserva alla questione. Martedì il Parlamento tornerà a riunirsi in seduta comune per l’elezione dei quattro giudici mancanti della Corte costituzionale e le interlocuzioni tra i partiti nelle ultime ore si sono fatte decisamente intense, anche se la quartina dei nomi da scrivere sulla scheda a sera non aveva ancora avuto il via libera.


La logica, stabilita da tempo, resta quella ‘a pacchetto’ che prevede un esponente indicato da Fdi, uno da Forza Italia, un terzo dal Pd e un quarto condiviso da tutti. Ed è proprio su questo nome che la trattativa si sarebbe fatta particolarmente serrata tanto che non si esclude nemmeno la possibilità che serva almeno un’altra seduta per centrare l’obiettivo di riportare la Corte costituzionale al suo plenum. I presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, l’hanno già prevista all’occorrenza per giovedì 16. Lo lascia intendere anche il leader di Forza Italia, Antonio Tajani: “Vediamo se domani o in settimana, ma la situazione si sbloccherà”, dice. D’altra parte il tempo scorre e l’obiettivo principale è quello di chiudere la partita in tempo per il 20 gennaio, data in cui la Consulta tornerà a riunirsi per affrontare la questione dei referendum, a cominciare da quello sull’autonomia. Di certo, è ciò a cui punta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


Di Consulta si è parlato nel pomeriggio nel corso di un vertice con i leader di maggioranza a palazzo Chigi, ma fonti del centrodestra spiegano che il sigillo sull’accordo necessariamente dovrà passare da una telefonata tra la premier e la leader dem, Elly Schlein. In realtà, per Fratelli d’Italia la pratica è stata chiusa da tempo: il nome è e resta sempre quello di Francesco Saverio Marini, padre del premierato, che Meloni aveva provato a far eleggere con i soli numeri della maggioranza già a ottobre. Un blitz poi fallito anche a causa di una fuga di notizie.


Per Forza Italia a lungo la ‘gara’ è stata tra due esponenti di spicco del partito: Francesco Paolo Sisto e Pierantonio Zanettin. Il primo, però, aprirebbe un problema non da poco: essendo stato eletto in un collegio uninominale, il suo trasferimento alla Consulta comporterebbe una elezione suppletiva con annesso rischio per il centrodestra di perdere il seggio. Problema che non avrebbe il secondo (che è peraltro anche genero dell’avvocato Coppi). Il derby innescatosi tra i due, tuttavia, avrebbe convinto sempre più negli ultimi giorni Antonio Tajani a puntare su un terzo nome: circola quello di Antonio Di Porto, docente della Sapienza e già avvocato per Finivest. Ma i rumors puntano anche al profilo di una donna. Partita chiusa al 90% anche in casa dem dove l’accademico dei Lincei, Massimo Luciani, avrebbe avuto la meglio sul professore Andrea Pertici. Ma è sul nome condiviso da tutte le forze politiche che mancherebbe l’ultimo via libera. Nelle ultime ore tra i ‘papabili’ è spuntato anche il nome di Luisa Carrozza, giuslavorista e già consulente del capo dello Stato. Un nome che si va ad affiancare a quello dell’avvocato di Stato Gabriella Palmieri Sandulli e della segretaria dei giuristi cattolici italiani, Valeria Mastroiacovo. Non è un caso se Tajani prova a buttare la palla nel campo avverso: “Noi – sostiene – siamo pronti, io sono pronto a votare anche domani” i giudici della Consulta, “dobbiamo vedere cosa fanno le opposizioni”.

Ciclismo, ecco il Giro d’Italia: il via dall’Albania

Ciclismo, ecco il Giro d’Italia: il via dall’AlbaniaRoma, 13 gen. (askanews) – Presentato all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma il percorso del 108° Giro d’Italia, in programma dal 9 maggio al 1 giugno, e del Giro d’Italia Women, che si svolgerà dal 6 al 13 luglio. Tre tappe esigenti – compresa una cronometro individuale lungo le strade di Tirana – sono l’antipasto del Giro d’Italia 2025 in terra albanese. Prima tappa impegnativa con arrivo nella capitale e finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia cifra sul modello delle recenti tappe di Montagna in città. La prova contro il tempo sarà seguita dalla frazione di Valona con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i 1000 metri della Corsa Rosa. PRIMA SETTIMANA – Dopo il primo giorno di riposo, lunedì 12 maggio, si riparte con tre tappe potenzialmente adatte alle volate ma non necessariamente da gruppo compatto. Si risale la penisola con il primo arrivo in salita in Abruzzo a Tagliacozzo e, dopo la frazione con arrivo a Castelraimondo, spazio alla Gubbio-Siena, tappa Bartali di questa edizione, con cinque settori di strade bianche (circa 30 km) nel finale prima dell’arrivo in Piazza del Campo. SECONDA SETTIMANA – Secondo giorno di riposo lunedì 19 maggio. Si riparte dalla Toscana con la cronometro da Lucca a Pisa, una riedizione in chiave moderna della prova contro il tempo del 1977 vinta da Knut Knudsen. Il giorno successivo celebra il ritorno al Giro dopo 25 anni della salita di San Pellegrino in Alpe all’interno di una tappa molto mossa con arrivo a Castelnovo ne’ Monti. Seguono tre tappe interlocutorie ma insidiose: Viadana in volata, Vicenza con chiusura sullo strappo di Monte Berico e Nova Gorica/Gorizia con il suo circuito transfrontaliero. La settimana si conclude ad Asiago con una tappa molto impegnativa da 3900 metri di dislivello anche se senza arrivo in salita. TERZA SETTIMANA – Dopo l’ultimo giorno di riposo ecco il tappone trentino: Cinque salite dure concatenate senza respiro e arrivo in salita a San Valentino (Brentonico) sul Monte Baldo che domina il Lago di Garda. Gli arrivi di Bormio – tappa che include la Montagna Pantani, il Passo del Mortirolo – e Cesano Maderno precedono due tappe per gli uomini di classifica. La prima, da Biella a Champoluc, è breve ma propone un dislivello molto impegnativo (4950 metri). Le salite Valdostane si susseguiranno senza intervalli di pianura fino all’arrivo. La seconda, da Verrès a Sestrière, è lunga e ripropone l’accoppiata finale Colle delle Finestre (8 km di sterrato e Cima Coppi 2025) e Sestrière che fin dalla prima apparizione nel 2005 (20° anniversario) è garanzia di spettacolo. Gran finale a Roma con il circuito nella Città Eterna.

M5S, su limite mandati e Statuto non c’è ancora nuovo testo

M5S, su limite mandati e Statuto non c’è ancora nuovo testoRoma, 13 gen. (askanews) – Nessuna deliberazione, solo l’avvio di una “road map” per attuare le decisioni politiche e statutarie assunte nel voto finale del “processo costituente”: è questo, raccontano a Campo Marzio, l’esito della riunione odierna del Consiglio nazionale del Movimento 5 stelle. Consiglio che tornerà a riunirsi lunedì prossimo con, in sostanza, gli stessi temi all’ordine del giorno.


Nell’occasione si è fatta una “ricognizione”, racconta chi c’era, sulle modifiche immediatamente applicabili allo Statuto, in base alle votazioni degli iscritti che hanno concluso l’assemblea costituente. Nonostante sia stata votata due volte neppure l’abrogazione del garante, secondo quanto filtra dagli ambienti vicini al vertice 5 stelle, sarebbe immediatamente operativa, perché andrà comunque costruito il nuovo assetto degli organi di garanzia. La regola che maggiormente è stata sotto la lente dell’informazione politica nei mesi scorsi, il superamento del limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni (contenuta nel codice etico e non nello statuto), non ha ancora trovato sbocco concreto. Senza la nuova regola, anche l’ipotesi dell’ipotetica candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico alla carica di “governatore” della Campania rimane impossibile da formalizzare. Per ora, spiegano le fonti M5S, il leader stellato Giuseppe Conte ha avviato la discussione. È l’ex premier, infatti, che porta la responsabilità di redigere la proposta di un testo di sintesi fra le proposte portate al voto degli iscritti (tra le più gettonate la possibilità di ignorare il limite per le candidature a sindaco o presidente di Regione e quella di derogare allo stesso limite anche per le cariche parlamentari ma su proposta motivata dei vertici o dei gruppi territoriali. Conte, in ogni caso, ha colto l’occasione per ribadire al Consiglio la linea più volte espressa: cioè che dalle determinazioni dell’assemblea costituente è venuta fuori la chiara indicazione del superamento del “tetto” dei due mandati ma allo stesso tempo non c’è un “liberi tutti” che possa consentire agli eletti di accumulare mandati su mandati e vivere di politica per sempre.


Fra i temi trattati nella riunione del “parlamentino” di vertice del Movimento, l’istituzione formale del network giovani, attraverso l’inserimento nello statuto; la definizione di una modalità di lavoro “più organica” fra gruppi territoriali e gruppi territoriali dei giovani; i criteri per i finanziamenti ai gruppi territoriali, tema sul quale, spiegano le fonti stellate, “si è iniziato a fare un primo ragionamento”. Infine Conte ha avviato anche una ricognizione sulla corrispondenza fra le tematiche politiche emerse (e votate dagli iscritti) nel “processo costituente” M5S e le proposte già depositate in Parlamento. Se ne occuperanno i comitati politici interni competenti per le varie materie, con l’obiettivo di “allineare” le indicazioni degli iscritti con il lavoro parlamentare, ovviamente laddove vi fossero delle carenze o delle distanze.

Sicurezza, La Russa: preoccupa odio verso uomini e donne in divisa

Sicurezza, La Russa: preoccupa odio verso uomini e donne in divisaRoma, 13 gen. (askanews) – “Esprimo ferma condanna per l’inquietante attentato incendiario avvenuto alla caserma dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, nel Mugello. Si tratta di un fatto molto grave, l’ennesimo contro le Forze dell’ordine, che ogni giorno con grandi sacrifici garantiscono la nostra sicurezza”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.


“Nel rinnovare la mia preoccupazione per il crescente clima di odio verso le donne e gli uomini in divisa, rivolgo la mia gratitudine e la mia solidarietà – ha aggiunto – all’Arma dei Carabinieri”.

Consulta, Tajani: noi siamo pronti a votare anche domani

Consulta, Tajani: noi siamo pronti a votare anche domaniRoma, 13 gen. (askanews) – “Noi siamo pronti, io sono pronto a votare anche domani” i giudici della Consulta, “dobbiamo vedere cosa fanno le opposizioni”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un incontro al Quirinale. “Vediamo se domani o in settimana, ma la situazione si sbloccherà”, ha aggiunto.


“I nostri nomi sono tutti di alto profilo, dobbiamo vedere se eleggere o meno un parlamentare”, ha detto il segretario di FI rispondendo a una domanda sui possibili nomi dei candidati, indicati da Forza Italia, circolati in queste settimane.