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M¥SS KETA pubblica il nuovo singolo “160BPM”

M¥SS KETA pubblica il nuovo singolo “160BPM”Milano, 10 gen. (askanews) – M¥SS KETA, voce unica nel panorama musicale italiano, pubblica oggi il nuovo singolo “160BPM”, disponibile su tutte le piattaforme digitali e accompagnato dal videoclip. La canzone anticipa il suo nuovo album . (punto ndr.), in uscita la prossima settimana, venerdì 17 gennaio 2025. Il disco è disponibile in pre-save e in pre-order a questo link, nei formati vinile e CD. Inoltre, da marzo 2025 avrà inizio il “TOUR .”, che la vedrà calcare i palchi dei club italiani e di sette città europee.


Prodotto da Riva, “160BPM” è un inno travolgente alla cassa dritta: M¥SS KETA ci conduce in un universo sonoro e visivo in cui ambizione e sacrificio si intrecciano. Il brano è una dichiarazione potente e misteriosa, scandita da ritmi serrati e da barre che alternano momenti di riflessione onirica a provocazioni pungenti. “La cassa dritta a “160BPM” punta dritta al cuore, e lo illumina con rivelazioni notturne che si agitano come spettri. In una selva oscura dell’anima, i ricordi premono per venire fuori, le riflessioni si fanno nostalgiche, dalla gola arrivano urla liberatorie: il rito si compie” ha detto la rapper dal volto velato. La traccia, vibrante di anima techno, è una celebrazione del lato più oscuro e seducente della musica elettronica, accompagnata da immagini evocative tra metafore e ignoto.


Nel videoclip, il regista Simone Bozzelli ha concretizzato il dualismo ricorrente in 160BPM: “Ho voluto esplorare il mix provocatorio e d’atmosfera clubbing della musica di M¥SS KETA intrecciandola con l’intimità mite di un centro anziani. Questa collisione di mondi, inizialmente inconciliabili, è nata dalla volontà di mettere gli ospiti del centro anziani di Villa Lazzaroni di fronte all’estraneo, lo sconosciuto, a una musica aliena, chiedendomi cosa sarebbe potuto accadere. Tra stupore e curiosità, si sono aperte nuove dimensioni di libertà. Quello che può sembrare ironia dissacrante, di certo non è mai cinica. Al contrario, ci si mescola a momenti di lirismo inaspettato, lasciando che la leggerezza iniziale si tinga di una sottile inquietudine fino a raggiungere territori inaspettati. L’obiettivo era alternare ironia e tenerezza, energia e malinconia, creando una narrazione visiva che, spero, inviti a scoprire un ritmo personale che si rivela nei contrasti.” L’angelo dall’occhiale da sera e dal volto velato ha fatto il suo ritorno il 25 ottobre con “Vogliono essere me” – primo singolo digitale di questo nuovo progetto discografico, affilato, diretto, viscerale e divertente su un croccante baile funk, con colpo di scena fidget house – e il 15 novembre con “Nevrotika”, un beat incessante e barre al vetriolo che giocano con il glamour, facendo l’occhiolino al rock e al dark side, in un perfetto mix di autoironia, glam estremo e libertà pura. A marzo 2025 partirà il “TOUR .”, prodotto da Thaurus per l’Italia e Buback Tonträger GmbH per l’Europa. Prima tappa il 1° marzo dal Trabendo di Parigi (FR), proseguirà poi il 2 marzo al Melkweg di Amsterdam (NL), il 7 marzo all’Hotel Shanghai di Essen (DE), l’8 marzo all’O2 Academy Islington di Londra (UK), il 12 marzo dal Flex di Vienna (AT), il 14 marzo dall’Im Wizemann di Stoccarda (DE) e il 15 marzo dall’Huxleys di Berlino (DE). Sarà poi la volta dei club italiani, il 5 aprile al Cieloterra di Roma, continuando l’11 aprile al Link di Bologna, il 12 aprile all’Hall di Padova, il 21 aprile all’Eremo di Molfetta (BA), il 24 aprile al Tenax di Firenze, per concludere l’8 maggio all’Alcatraz di Milano.

Un bambino di 7 anni muore dopo il pattinaggio a scuola

Un bambino di 7 anni muore dopo il pattinaggio a scuolaRoma, 10 gen. (askanews) – Un bambino di 7 anni lo sportè morto in Alto Adige dopo essersi sentito male durante una lezione di sport nella scuola elementare di Villa Ottone (Uttenheim), vicino a Gais in Val di Tures. Lo riporta “Dolomiten”, il quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige.


Dopo un’ora di pattinaggio ha accusato giramenti di testa, prima di crollare a terra. Inutili i soccorsi e il trasporto d’urgenza all’ospedale di Brunico. L’autopsia dovrà chiarire le cause del decesso.

Cinema, In ultimo di Mario Balsamo il 14 gennaio al Greenwich a Roma

Cinema, In ultimo di Mario Balsamo il 14 gennaio al Greenwich a RomaRoma, 10 gen. (askanews) – Dopo la selezione nel concorso internazionale del 42esimo Torino Film Festival, il film documentario “In ultimo” di Mario Balsamo verrà proiettato il 14 gennaio alle ore 21 a Roma al Cinema Greenwich.


Protagonista del docufilm è il medico palliativista Claudio Ritossa che, con grande empatia, svolge il suo lavoro nell’Hospice Anemos di Torino. Qui, con umanità e dedizione, accompagna i pazienti nel delicato tratto finale della loro vita, alleggerendo il peso dell’imminente dipartita grazie anche al sostegno spirituale che riesce a infondere una lieve serenità. Attraverso lo sguardo del dottor Ritossa, il regista Mario Balsamo esplora il tema della morte come parte integrante del ciclo della vita, in parallelo a quello emblematico delle piante, di cui il medico è appassionato cultore, un’attività che, a ben vedere, rimanda al senso della sua professione. Le piante e gli alberi, all’interno di un solo anno, mostrano (incidenti di percorso compresi) le tappe naturali della vita, esattamente come fanno le diverse età dell’uomo. La narrazione, grazie alle voci dei testimoni, celebra il valore delle cure palliative e si muove all’interno di un dialogo intenso tra i degenti e le persone che li assistono. Ne esce con forza l’importanza di un percorso di consapevolezza e dignità per vivere con pienezza gli ultimi istanti su questa Terra.


“Ho scelto la resilienza, perché l’hospice e le persone che vi lavorano e vi vivono spingono verso tale risoluzione dell’animo – ha spiegato il regista – in quel luogo che accoglie i malati terminali c’è molto di inaspettato, un pieno di cose che ha a che fare proprio con l’esistenza. Lì più che altrove, si percepisce la morte non in contrapposizione alla vita, bensì come sua parte. Se ci si pensa, il termine della Corsa può essere l’occasione per fare un bilancio della propria esperienza terrena: cosa ho fatto di cui sono soddisfatto? Di cosa no? Che lascio alle persone care delle mie azioni, dei miei valori, delle mie conquiste?  Chi lavora all’Anemos di Torino non nasconde le difficoltà di operare in un ambiente così delicato e complesso, però, al contempo, sente di mettere a disposizione dei degenti la possibilità di una pacificazione, per quanto tenue possa essere, con sé stessi e con i propri cari”. “In ultimo”, prodotto dalla casa di produzione La Sarraz, è una coproduzione Italia-Portogallo realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, il fondo di sostegno allo sviluppo e produzione di documentari per il cinema. 

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno Italia pieno e inalterato

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno Italia pieno e inalteratoRoma, 10 gen. (askanews) – “Signor presidente, sono lietissimo di accoglierla nuovamente a palazzo del Quirinale”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avviato l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita ufficiale in Italia.


“Lei ieri – ha proseguito Mattarella nel suo saluto introduttivo, i cui contenuti sono stati diffusi dal Quirinale – ha visto la presidente del Consiglio e anch’io le confermo la determinazione dell’Italia a mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Federazione russa. Lo facciamo per l’amicizia che lega Ucraina e Italia, lo facciamo per il rispetto delle regole della convivenza internazionale, contro la pretesa di imporre con le armi la volontà a un altro paese, a un altro Stato, lo facciamo per la sicurezza dell’intera Europa. Quindi presidente, lei è il benvenuto in Italia e a Roma. Benvenuto, presidente”, ha ribadito Mattarella.

Haiki+ debutta in Borsa al prezzo di 0,8 euro

Haiki+ debutta in Borsa al prezzo di 0,8 euroMilano, 10 gen. (askanews) – Debutta in Borsa Haiki+, società dedicata all’economia circolare e alla gestione dei rifiuti della famiglia Colucci, facendo segnare un prezzo di 0,8 euro.


L’avvio della quotazione coincide con la data di efficacia della scissione parziale da Innovatec dedicata alle energie rinnovabili, senza aumento di capitale e senza forchetta di prezzo: per ogni azione Innovatec detenuta si riceverà una azione Haiki+. Innovatec scambia a 0,3805 euro, la somma dei valori dei due titoli è sostanzialmente in linea con la chiusura di Innovatec di ieri a 1,2 euro (+2.2%). Haiki+ ha chiuso il 2024 con 205 milioni di ricavi (+22%), un Ebitda di circa 30 milioni pari a un margine del 15% e punta al 2027 a una crescita dei ricavi a 328 milioni e dell’Ebitda a 62 milioni, pari a un margine del 19%. Negli ultimi 3 anni Haiki ha effettuato investimenti per 100 milioni, gestisce 21 impianti di trattamento rifiuti e un impianto di riciclo delle batterie al litio in Abruzzo, occupa 400 persone e tratta circa 600mila tonnellate di rifiuti l’anno.


“Per noi è un momento epocale. La quotazione di Haiki+ nasce dalla convinzione che la separazione del business delle rinnovabili da quello dei rifiuti nella convinzione profonda che business dedicati possano creare più valore”, ha detto il presidente Elio Catania.

Cecilia Sala: non mi hanno detto perché ero nel carcere di Evin

Cecilia Sala: non mi hanno detto perché ero nel carcere di EvinRoma, 9 gen. (askanews) – “Sono confusa, felicissima. Mi devo riabituare e devo riposare. Questa notte non ho dormito per l’eccitazione, per la gioia. La notte precedente non ho dormito per l’angoscia”, lo ha detto Cecilia Sala, il giorno dopo il ritorno a casa e la sua liberazione dal carcere iraniano di Evin; la giornalista ha raccontato cosa è successo nel suo podcast Stories, Chora media, ed è il direttore Mario Calabresi che ha raccolto le sue parole.


“A me non è stato spiegato perché io sia finita in un a cella di isolamento nel carcere di Evin”, dice Cecilia Sala nel podcast, confidando che “l’Iran era il Paese dove più volevo tornare, dove c’erano le persone a cui più mi sono affezionata”. “Ci tenevo a tornare da loro ed è molto difficile ottenere un visto per l’Iran, ero molto felice di averlo ottenuto, questo viaggio comincia per incontrarle e dar loro voce”. Il giorno prima di essere arrestata – racconta – aveva intervistato Zeinab Musavi, famosa comica iraniana, e con lei, che c’era stata, aveva parlato proprio della detenzione nella cella di isolamento, le aveva raccontato che persino in quelle condizioni le erano venute in mente delle battute e aveva riso; così “per me pensare alla sua forza è stato di grande aiuto nei giorni successivi”. E anche Cecilia Sala è riuscita, nonostante l’isolamento e il silenzio, a ridere: “Due volte, la prima volta che ho visto il cielo”, anche se nel piccolo cortile del carcere circondato dal filo spinato, “ho pianto di gioia e ho riso di gioia”, e “poi quando c’era un uccellino che faceva un verso buffo”.


Nel podcast Stories di Chora media Cecilia Sala racconta che, mentre era in isolamento nel carcere di Evin, “ad un certo punto mi sono ritrovata a passare il tempo contando i giorni, a contarmi le dita, a leggere gli ingredienti del pane, che era l’unica cosa in inglese”, e “non ho mai pensato che sarei stata liberata così presto”. “La tua testa – racconta – quando non hai nulla da fare, non ti stanca, non hai sonno, quindi non dormi e là dentro già un’ora sembra una settimana; se non dormi e devi riempirne 24 di ore, è più faticoso”. “La cosa che più volevo – confida – era un libro, la storia di un altro, qualcosa che mi portasse fuori, una storia diversa dalla mia” perché “non riuscivo ad avere tanti pensieri positivi rispetto alle mie prospettive”. “C’è un’indagine in corso e – spiega la giornalista – ci sono tante cose che non posso dire in questo momento, anche per rispetto del lavoro che stanno facendo le persone che mi hanno portata via di lì. Però posso dire che non vedo senza lenti od occhiali e gli occhiali non me li hanno mai dati fino agli ultimi giorni, perché sono pericolosi puoi spaccare il vetro e usarli per tagliarti. Non ho potuto scrivere, non ho potuto avere una biro, per lo stesso motivo”.


E “ho chiesto il Corano in inglese perché pensavo fosse l’unico libro che potessero avere dentro una prigione di massima sicurezza della Repubblica islamica e non mi è stato dato per molti giorni”. Sulle sue condizioni di detenzione, Cecilia Sala racconta: “Avevo delle coperte, non avevo cuscini o un materasso. Il problema non è stato mangiare il problema è stato dormire”. La giornalista è stata arrestata mentre era in hotel e portata in carcere il giorno prima del programmato rientro in Italia, “stavo lavorando alla puntata di quel giorno del podcast – racconta – e mi hanno bussato alla porta, pensavo fossero delle pulizie e ho detto che non avevo bisogno di nulla e stavo lavorando. Sono stati insistenti e ho aperto. E non erano persone delle pulizie”. Così l’hanno portata via.

Mps: Delfin sale al 9,78% del capitale

Mps: Delfin sale al 9,78% del capitaleMilano, 9 gen. (askanews) – Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, sale ulteriormente nel capitale di Mps fino ad arrivare al 9,78% dalla precedente partecipazione del 3,5%, acquisita lo scorso novembre in occasione della vendita del 15% della banca senese da parte del Mef. Lo si apprende dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti.


La salita nel capitale poco sotto la soglia rilevante del 10% è datata 27 dicembre, a seguito – si legge – dell’acquisto di azioni nell’ambito di una complessiva operazione di “share forward” e “collar share forward”.

”Lonely Dancers” di Conan Gray il brano più ascoltato nelle radio

”Lonely Dancers” di Conan Gray il brano più ascoltato nelle radioMilano, 9 gen. (askanews) – Con l’inizio del nuovo anno, Conan Gray celebra la pole position nella Top 100 EarOne Airplay Internazionali con “Lonely Dancers”. Posizionandosi al primo posto del report annuale, il singolo contenuto nell’album “Found Heaven”, ottiene il risultato di brano internazionale più ascoltato nelle radio italiane nel 2024.


Conan Gray ha recentemente concluso il suo tour mondiale “Found Heaven On Tour”, con l’ultima data a Londra il 10 novembre 2024, a chiusura della leg europea completamente sold out, portando live sul palco sia i brani del nuovo album sia i successi già apprezzati dai fan. Nell’aprile 2024, l’artista ha pubblicato “Found Heaven”, il suo terzo album in studio che contiene numerose canzoni di successo come “Killing me”, “Winner”, “Never Ending Song” e il brano internazionale più ascoltato nelle radio italiane nel 2024 “Lonely Dancers”.


“Found Heaven” segue la pubblicazione dei progetti che hanno permesso a Conan Gray di debuttare ed emergere nell’industria musicale, “Superache” e “Kid Krow”, quest’ultimo in particolare contenente la nota “Heather”, disco d’oro in Italia.

Chiara Bersani nuova artista associata di Triennale Milano Teatro

Chiara Bersani nuova artista associata di Triennale Milano TeatroMilano, 9 gen. (askanews) – Chiara Bersani è la nuova artista associata di Triennale Milano Teatro per il triennio 2025-2027. La nomina dell’artista lodigiana si aggiunge a quella del coreografo spagnolo Marcos Morau, fondatore e direttore de La Veronal, avvenuta a luglio di quest’anno.


Autrice e interprete tra le più intense della scena italiana ed europea, il rapporto di Chiara Bersani con Triennale si svilupperà in una relazione di confronto e collaborazione continua, attraverso il sostegno produttivo agli spettacoli e l’ospitalità, ma anche con il coinvolgimento in attività laboratoriali, progetti speciali aperti alle più ampie collaborazioni internazionali. Chiara Bersani è una performer e autrice attiva nell’ambito delle performing arts, del teatro di ricerca e della danza contemporanea. Presentati nei più importanti circuiti internazionali, i suoi lavori – tra i quali ricordiamo Goodnight, Peeping Tom (2016), The Olympic Games (2017) , Il canto delle balene (2020) e Sottobosco (2024) – nascono come creazioni in dialogo con spazi di diversa natura e sono rivolte prevalentemente a un pubblico “prossimo” alla scena.


La sua ricerca si basa sul concetto di Corpo Politico e sulla creazione di pratiche volte ad allenarne la presenza e l’azione. L’opera simbolo di questa ricerca è Gentle Unicorn (2017), performance inserita nel circuito Aerowaves che le è valsa il Premio UBU 2018 come miglior nuova attrice/performer under 35 e il prestigioso Total Theatre Awards al Festival di Edimburgo nel 2019. Emozionante e profondamente consapevole, Chiara Bersani impersona un modo di essere artista in maniera visceralmente contemporanea, multidisciplinare e viva, politica senza mai rinunciare alla tenerezza, che non fa sconti, ma crea un’empatia diversa e unica.

Musk protagonista all’incontro della premier con la stampa, Meloni assicura: non è un pericolo

Musk protagonista all’incontro della premier con la stampa, Meloni assicura: non è un pericoloRoma, 9 gen. (askanews) – Elon Musk, il proprietario di X, SpaceX e Tesla, è stato il protagonista principale dei temi discussi nell’annuale conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, organizzata da Ordine dei giornalisti e Associazione stampa parlamentare. Ben sei domande su quaranta hanno riguardato direttamente Musk, prossimo a diventare membro della nuova amministrazione Usa guidata da Donald Trump, il quale si ‘aggiudica’ esattamente la metà delle domande sul miliardario sudafricano rivolte alla premier. Ed è poi lo stesso Musk a commentare le parole della premier.


Poca politica italiana nelle richieste di chiarimento alla premier da parte dei giornalisti, se non qualche accenno alle riforme e ai referendum collegati: il rilascio della collega Cecilia Sala, avvenuto ieri, ha condizionato inevitabilmente l’agenda delle priorità. “Non ho provato emozione più grande in questi anni – ha confidato Meloni rispondendo alla prima domanda – di quando ho potuto chiamare una madre per dire che la figlia stava tornando a casa. E’ l’emozione che ho provato ieri”. Sulla vicenda, ha spiegato la premier, “non c’è stato un vero e proprio momento di svolta: è stata seguita sin dall’inizio, ci sono stati una serie di tasselli, le interlocuzioni con l’Iran sono soprattutto di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza che si deve in questi casi, salvo ovviamente riferire negli ambiti competenti. Questa attenzione è dovuta anche al fatto che in Iran attualmente ci sono oltre 500 italiani e quindi bisogna essere molto cauti nel muoversi”.Ma ecco che dalla seconda domanda Musk si è fatto protagonista, con Meloni che è dovuta tornare a smentire l’esistenza di un accordo con Starlink, società controllata da SpaceX, relativo all’affidamento, da parte dell’Italia, di un servizio strategico di comunicazioni satellitari: “Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende. Non so se altri siano abituati a usare la cosa pubblica per fare favori agli amici ma non è mio costume. Valuto gli investimenti stranieri – ha assicurato la premier – con l’unica lente dell’interesse nazionale”. In ogni caso, quelle con SpaceX sono “interlocuzioni nella normalità di un governo, si fa con decine di aziende che si propongono”. E quindi “il problema con SpaceX è che è privato o sono le idee di Musk? – ha poi contrattaccato Meloni riferendosi alle polemiche sollevate dall’opposizione nei giorni scorsi -, perché non accetto che a persone che la pensano come me venga attaccata una lettera scarlatta. La faccenda va trattata come un tema di sicurezza nazionale. Da una parte – ha spiegato – si tratta di mettere in sicurezza informazioni delicate parlando con un soggetto che è più avanzato” tecnologicamente, considerando che “per fare questo lavoro non ci sono alternative pubbliche”, quindi “questo è il dilemma”. “In un dibattito serio – ha insistito Meloni – questo sarebbe il tema del quale dobbiamo discutere, quale sia preferibile tra due scenari che non sono ottimali”.


Incalzata poi sulle ingerenze di Musk nella politica di altri Paesi, che si concretizza nei suoi post su X, Meloni ha sostenuto con forza che Musk non costituisce un pericolo per la democrazia. “Musk – ha argomentato – è una persona molto nota e facoltosa che esprime le sue posizioni: può piacere o non piacere ma stiamo parlando di questo. E quando si dice che costituisce un’ingerenza nella sovranità degli Stati e un pericolo per la democrazia io devo segnalare che non è il primo. E il problema è che è ricco o che non è di sinistra?”, ha aggiunto. “Di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni – ha proseguito – io ne ho viste parecchie. Spesso le esprimono contro di me e non ricordo che nessuno si sia mai scandalizzato. Il problema sarebbe quando persone facoltose usano quelle risorse per finanziare in mezzo mondo partiti e movimenti per condizionare le scelte degli Stati nazionali. Questo non lo fa Elon Musk. Lui ha finanziato la campagna elettorale nel suo paese del suo candidato ma non mi risulta che finanzi in giro per il mondo partiti. Questo lo fa Soros – ha sottolineato Meloni – e, questa sì, la considero una pericolosa ingerenza nella sovranità degli Stati nazionali”. “In molti casi – ha dovuto ammettere la premier – non condivido le parole” che Musk esprime sul suo social network, “ma da questo a un rischio per la democrazia ce ne corre”.“Il fatto che c’erano società che governavano la comunicazione e che avevano un fatturato che delle volte superava il Pil di interi stati nazionali è un tema che ho posto anni fa, quando non interessava nessuno. Un tema molto più grave – ha aggiunto – è quando quelle persone usano quegli strumenti per decidere chi possa dire cosa, perché la libertà di espressione è alla base della democrazia. Ma questo non l’ha fatto Musk, che consente a tutti di dire qualsiasi cosa sulla sua piattaforma e viene per questo molto contestato. Lo hanno fatto altri che hanno deciso chi poteva scrivere e cosa poteva dire: io sono stata bannata svariate volte. Non può diventare un problema quando uno dei padroni di queste piattaforme non è più d’accordo con me, non si è credibili a porre questa questione adesso”. Sempre su Musk la premier ha anche dovuto smentire che il miliardario abbia avuto un ruolo nella liberazione di Sala: “Se ha avuto un ruolo io non ne ho notizia”.


In tema di affari interni la premier ha poi anticipato una decisione del Consiglio dei ministri, confermando che in sostituzione dell’ex capo del Dis Elisabetta Belloni, “per cui ho stima e rispetto enormi”, “abbiamo deciso di nominare il prefetto Vittorio Rizzi, attuale vicedirettore dell’Aisi.Infine, tornando ai temi internazionali, dalla premier è arrivata una considerazione rassicurante sulle minacce del presidente eletto degli Usa: le affermazioni di Trump sulla Groenlandia e il Canale di Panama, ha sostenuto Meloni, “rientrano nel dibattito a distanza tra grandi potenze, è un modo energico per dire che gli Usa non rimarranno a guardare di fronte alla previsione che altri grandi player globali muovono in zone di interesse strategico per gli Usa e, aggiungo, per l’Occidente. Io la leggo così, poi mi confronterò con i miei omologhi europei nelle prossime ore”.


In serata  le parole della premier sono state anche commentate dallo stesso Elon Musk: “E Soros sta perdendo”, ha postato sul suo profilo di X .