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Un Goldrake diverso e divino per oltre un milione di spettatori

Un Goldrake diverso e divino per oltre un milione di spettatoriMilano, 7 gen. (askanews) – Sono stati 1.087.000 gli spettatori (5,1% di share), ieri in prima serata su RaiDue, per il ritorno di Goldrake, il robot simbolo dei cartoni animati giapponesi degli anni Settanta, l’apripista di una serie di eroi meccanici che hanno fatto la storia della televisione e del costume nel nostro Paese. Il primo episodio della serie originale era andato in onda, sempre sul secondo canale Rai, nel 1978. Dopo 46 anni la storia del principe di Fleed e del suo potente automa combattente, che difende la terra dall’impero di Vega, è tornata sulle stesse frequenze, con un’operazione che è sicuramente di nostalgia – “retromania” alla Simon Reynolds, possiamo dirlo serenamente -, ma che è anche qualcosa di diverso, probabilmente un tentativo della tv generalista di parlare linguaggi più vicini a un pubblico più giovane dei boomer che son cresciuti con il il mito (e la conseguente educazione sentimentale) di Goldrake e delle sue lame rotanti.


“Goldrake U”, questo il titolo della serie, è una nuova versione, un “reboot” della prima e mantiene i personaggi principali, lo schema di fondo della trama e le forme, seppur aggiornate, dei robot e dei mostri di Vega, questi sempre particolarmente affascinanti come morfologia meccanica. Ma le cose diverse sono molte di più rispetto ai punti in comune, a partire dal vero e proprio stile da manga che caratterizza la serie, benché poi la storia sia molto diversa anche da quella del manga originale di Go Nagai. I robot sono enormi e potentissimi, ma niente a che vedere con il modello “Pacific Rim”, il film di Guillermo Del Toro che aveva rilanciato nel 2013 il fascino dei “robottoni” in lotta contro i mostri alieni. In “Goldrake U” è come se, per citare le formule del critico René Girard, la “menzogna romantica” dei manga di oggi, ossia l’estetica e il sentimentalismo di molti fumetti, unita a una crudeltà a volte apocalittica, avesse preso il posto della “verità romanzesca” della serie originale che raccontava, in fondo, l’incubo della guerra fredda e del conflitto nucleare, partendo da una nazione, il Giappone, che le Bombe le aveva viste esplodere davvero, e nel 1975 (anno della trasmissione originale nipponica) la fine della seconda guerra mondiale era lontana solo trent’anni, gli stessi che oggi ci dividono, per dire, dalla morte di Kurt Cobain o dall’uscita di “Pulp Fiction”. L’incubo della serie di oggi, che evidentemente ha imparato da Star Wars e da Il Signore degli anelli, basti pensare al cannone vegano distruggi-mondi (la Morte Nera di Darth Fener) o alla natura immortale e fantasmatica di re Vega (l’occhio di Sauron), due delle saghe mainstream di maggiore successo, l’incubo di oggi, si diceva, è più sentimental-amoroso, ha a che fare con il tradimento e l’amore prima che con la guerra dei mondi. Con la conseguenza che le reazioni a questi sentimenti così viscerali sono imprevedibili a volte assolutamente devastanti, ma partendo dall’interno e non da una “minaccia esterna”. E poi c’è una diversa complessità dei personaggi: Goldrake, che viene definito “un’arma”, è un’entità potente, probabilmente divina, e come il vero divino non è in sé né buono né cattivo, è solo smisuratamente potente e vive, come un eroe omerico, di ire funeste e distruttive, che portano a catastrofi come quella di Fleed. La cui distruzione, parziale in questo caso, non è stata compiuta direttamente da Vega, come nella serie originale, ma proprio per mano di Goldrake, il potere supremo di cui il grande re conquistatore dello spazio si vuole impadronire. E Actarus – i nomi Italiani del 1978 sono stati mantenuti, ma pare di malavoglia e sembrano in effetti un po’ posticci – è tormentato da dubbi e rabbie che rendono il suo magnifico robot prima di tutto qualcosa di pericoloso. Nell’età moderna, ha scritto lo storico delle religioni e filologo Walter Otto in un saggio su Dioniso, non sappiamo più cosa significhi trovarsi “nelle vicinanze di un dio”. Ecco, fatte le debite proporzioni, “Goldrake U” in qualche modo ci parla anche di questo, dell’estasi terrificante di Actarus di fronte alla potenza assoluta e non refrenabile del suo dio meccanico, seppur in un universo visivo che potrebbe essere anche quello che fa da sfondo alle storie dei Pokémon.


Un’ultima notazione: il primo contatto con la terra di Goldrake avviene in Arabia Saudita: ed è una sorta di nuova geografia del potere culturale, se volete, tra i principali produttori della serie 2024 ci sono proprio i sauditi, che hanno voluto portare nel deserto di Riad l’inizio di tutto e i primi titanici combattimenti avvengono tra le folle saudite (e poi arriveranno anche a Parigi). Rispetto al 1978 anche il mondo dove si combatte la guerra con re Vega si è allargato e globalizzato, anche se resta, almeno nominalmente, in un contesto non occidentale, che già apparteneva alla serie originale. Il 6 gennaio sono andati in onda i primi quattro episodi, ma quando saranno trasmesse altre puntate di “Goldrake U” per ora non è stato ancora annunciato. (Leonardo Merlini)

Torna su Rai1 “Dalla Strada al Palco”, con Nek e Bianca Guaccero

Torna su Rai1 “Dalla Strada al Palco”, con Nek e Bianca GuacceroRoma, 7 gen. (askanews) – “Dalla Strada al Palco”, la più grande festa degli artisti di strada, arriva da venerdì 10 gennaio in prima serata su Rai1 per cinque puntate, con una nuova edizione ricca di novità e spettacolo, con la conduzione di Nek e Bianca Guaccero. Un viaggio emozionante nel mondo degli artisti di strada con le loro straordinarie storie, il loro talento, la passione e la creatività. Il format originale, nato da un’idea di Carlo Conti, è prodotto da Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Stand by me.


“Il punto di forza di questo programma”, giunto alla quarta stagione e passato da Rai2 a Rai1, “sono innanzitutto gli artisti di strada”, ha detto Nek nella conferenza stampa di presentazione. Sono loro “che decidono di mettersi in gioco nella grande piazza di Rai1, e sono artisti ai quali la mia più profonda stima perché sono persone libere innanzitutto, libere nella scelte. Io vi devo dire con tutta onestà che non conoscevo il mondo degli artisti di strada fino a tre anni fa, perché pensavo che chi era in strada aveva l’ultima possibilità. Dunque la vita non gli aveva regalato tanto, era costretto a fare questo. E invece no. La maggior parte di queste persone sono persone che hanno fatto una scelta ben precisa e – tengono alcuni di loro a sottolineare – lontana dalle logiche dello show business. Quindi persone libere, che regaleranno al pubblico di Rai1 il loro talento”. Nek si è detto inoltre “molto felice” di avere al suo fianco l’attrice e conduttrice Bianca Guaccero, fresca vincitrice di “Ballando con le Stelle”. “Venerdì sera su Rai1 è molto complicato, avere qualcuno che mi sostiene, che mi aiuta a portare avanti questo programma a cui sono particolarmente legato è un valore aggiunto. Io e lei cercheremo di fare un varietà d’arte, sporcandolo anche un po’ nella sua liturgia, nel suo protocollo, perché noi desideriamo semplicemente arrivare alle persone e dare calore, regalare attraverso l’arte, che per molti di questi artisti è salvifica, un paio d’ore di leggerezza, perché secondo me – lo dico con grande libertà – ce n’è proprio bisogno oggi”.


Bianca Guaccero si è detta a sua volta “molto felice per tutto quello che sta accadendo nella mia vita, e in questo momento per me la vittoria di ‘Ballando’ è stata una grandissima soddisfazione, perché è stato un percorso importante. Adesso arriva una nuova avventura. Devo dire che non potevo essere più felice di affiancare Nek, perché Filippo è una persona che ti mette subito a tuo agio, è una persona generosa, che mi ha subito coinvolta in questa avventura, a 360 gradi. Si fida, e soprattutto, secondo me, la cosa più bella di questo spettacolo è quello di mettere al servizio del palcoscenico tutte le nostre passioni, liberamente, senza neanche la paura del giudizio: semplicemente abbiamo unito i nostri entusiasmi, quello che ci piace fare”. “La parola d’ordine di questo programma”, ha precisato infine il direttore dell’Intrattenimento Prime Time, Marcello Ciannamea, “è festa. Ma non solo: è bellezza, è arte, è creatività. E questo lo si deve assolutamente alla presenza in questo programma di tanti artisti. Non solo gli artisti di strada sono i protagonisti principali, ma insieme e accanto agli artisti di strada ci sono due artisti nel vero senso della parola. E’ un programma quindi fatto da artisti, nel significato più largo e ampio del termine. La promozione da Rai2 a Rai1 è logica: un programma che è andato molto bene negli anni precedenti su Rai2, è cresciuto molto, e quindi viene trasferito sulla rete ammiraglia per far godere il pubblico di Rai1, il più largo pubblico possibile, di uno show che avrà tantissime sorprese, sarà arricchito da elementi narrativi nuovi. Sarà veramente un concentrato di bellezza”.

Musk, Schlein: Salvini smentisce Meloni, premier riferisca in Aula

Musk, Schlein: Salvini smentisce Meloni, premier riferisca in AulaRoma, 7 gen. (askanews) – “La corsa della destra italiana al bacio della pantofola all’uomo più ricco del mondo starebbe assumendo tratti ridicoli, se non fosse che in gioco ci sono la sicurezza nazionale, i soldi dei cittadini italiani e i loro dati sensibili. Perché ieri il vice-premier Salvini, con la conferma di Musk stesso, ha di fatto smentito la dichiarazione di Palazzo Chigi che sosteneva che tra il governo e SpaceX non si stia concludendo l’accordo per l’utilizzo del sistema Starlink. Anzi, Salvini ha letteralmente affermato che un accordo di questo tipo per il governo è un’opportunità e auspicato che si concluda presto”. Lo dichiara in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.


Secondo Schlein “questa corsa di Meloni e Salvini ad accreditarsi alla corte di Elon Musk sta gettando il governo nel caos, con il vicepresidente del consiglio che smentisce la stessa presidenza mentre Fratelli d’Italia bollava come fake news quanto Salvini stava confermando”. “È sempre più urgente che Meloni venga in Parlamento a riferire su questa vicenda paradossale – sottolinea la segretaria del Pd -, perché è preoccupante la disinvoltura con cui la destra promette agli uomini più ricchi e potenti del mondo contratti da miliardi di euro, pagati dai contribuenti, quando in Italia taglia sulla sanità pubblica e sulla qualità della vita dei cittadini. Una cosa è certa: ormai Salvini e Meloni si sono talmente appassionati a SpaceX da essere diventati loro stessi satelliti di Musk, alla faccia del sovranismo”.

Da Germania in panne a Teheran, due nuove collane per Paesi Edizioni

Da Germania in panne a Teheran, due nuove collane per Paesi EdizioniRoma, 7 gen. (askanews) – Paesi Edizioni, la casa editrice con sede a Roma specializzata nella saggistica d’attualità, lancia da gennaio 2025 due nuove collane di libri dedicate alla comprensione della nostra epoca: Hic Sunt Leones e Città Geopolitiche. Le due collane andranno ad arricchire l’offerta editoriale a vocazione internazionale di Paesi, grazie a un nutrito gruppo di grandi firme della geopolitica e delle relazioni internazionali.


“Hic sunt Leones” è una collana diretta da Frediano Finucci, giornalista a capo della redazione economia ed esteri del Tg La7. L’espressione latina Hic sunt Leones – utilizzata dai primi cartografi dell’antichità per indicare le zone ancora inesplorate del mondo e dunque l’incognito – è qui utilizzata per avvertire il lettore che gli argomenti trattati nella collana rappresentano le frontiere della cultura e della conoscenza contemporanea su argomenti dal respiro internazionale ancora poco o per niente investigati, e segnalano l’intenzione di andare oltre. I primi tre titoli saranno: fuori a metà febbraio 2025, in occasione delle elezioni politiche tedesche, “Achtung! – Germania in panne. Che ne sarà del modello tedesco?” di Alexander Privitera, volume che inaugura i grandi temi della politica estera e dell’economia. Privitera, ex giornalista italo-tedesco (all news N-TV e WeltTV) vive e lavora a Washington dove è non resident senior fellow all’AGI-Johns Hopkins University. Il volume analizza i motivi della crisi politica, economica e sociale della Germania con una disamina dell’operato dei suoi cancellieri; a marzo sarà la volta della pubblicazione di “Eurofrontiere – la sfida delle destre europee tra Mosca e Musk”, un attualissimo saggio di Vincenzo Sofo, ex europarlamentare di Fratelli d’Italia, sposato con Marion Marechal Le Pen, considerato una figura ponte tra la politica italiana e quella francese. Il tema del saggio sono le sfide che le destre europee dovranno affrontare per sopravvivere alle minacce globali. Una riflessione che mette in discussione due filosofie cardine di quest’area politica, il sovranismo e il conservatorismo; sempre nei primi mesi del 2025 è prevista l’uscita di “Processo alla guerra – Da Norimberga ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente”, un volume dedicato allo scottante tema della giustizia penale internazionale scritto da Giovanni Chiarini, professore di diritto penale internazionale e vicepreside per la ricerca alla Alfaisal University College of Law & International Relations di Riad, Arabia Saudita. Oltre all’attività accademica, Chiarini è anche avvocato abilitato alle liste della Corte Penale Internazionale dell’Aia. “Città geopolitiche” è invece una collana di reportage letterari e saggi narrativi specificamente dedicati ai luoghi-simbolo del nostro tempo, la cui influenza e le cui connessioni internazionali sono cresciute tanto da diventare imprescindibile approfondirne la conoscenza.


La vocazione alla scoperta del Mondo è una caratteristica di Paesi Edizioni, che per questo dedica una nuova collana, curata in prima persona dall’editore Luciano Tirinnanzi, dedicata a una serie di appassionati “ritratti urbani”, opera di giornalisti, analisti, viaggiatori di ogni età e pensiero. Città geopolitiche non propone semplici “guide” o ricercati “diari di viaggio”, ma opere ragionate, dal taglio divulgativo (pensate per un pubblico da 14 a 99 anni) e dai contenuti originalissimi, che puntano a stimolare la curiosità verso l’estero e il ruolo di città selezionate per vocazione e rilevanza geopolitica: in quanto avanguardie dei meccanismi socio-culturali contemporanei; perché protagoniste di grandi tensioni e crisi politiche; in qualità di avamposti delle nuove relazioni economiche; o come laboratori di sviluppo globali. Obiettivo della collana: fornire a un vasto pubblico strumenti utili a definire contorni e confini dei centri che più ispirano e influenzano il mondo contemporaneo.


Le prime 3 uscite: Teheran, Pietroburgo, Pyongyang. Teheran è scritto da Pegah Moshir Pour: attivista per i diritti umani e digitali, racconta l’Iran su La Repubblica ed è una delle più importanti voci nella battaglia per l’emancipazione delle donne iraniane e non solo, punto di riferimento a livello istituzionale e mediatico sul tema dei diritti umani. Pietroburgo è scritto da Anna Zafesova: giornalista, traduttrice dal russo e massima esperta in Italia di Russia e Putin, si occupa di politica post-sovietica e di questioni sociali e culturali, con particolare attenzione all’Ucraina. È autrice del libro rivelazione “Navalny contro Putin”, diventato già un classico di Paesi Edizioni.


Pyongyang è scritto da Federico Giuliani: giornalista esperto di vicende asiatiche, è stato uno degli ultimi occidentali ad aver visitato la Repubblica Popolare Democratica di Corea (Rpdc), meglio conosciuta come Corea del Nord, prima della sua chiusura ermetica al mondo esterno a causa dalla pandemia. I titoli a seguire: Istanbul (Marta Ottaviani), Damasco (Luca Steinmann), Aden (Laura Silvia Battaglia), Aleppo (Domenico Quirico), Tiblisi (Monica Perosino) e molti altri ancora.

Arriva “Dogs & Museum Road Show”, dal 12 gennaio 2025 al 5 aprile 2026

Arriva “Dogs & Museum Road Show”, dal 12 gennaio 2025 al 5 aprile 2026

Roma, 7 gen. (askanews) – I cani sono animali sociali e soffrono spesso l’ansia da separazione. Ci sono molti suggerimenti per scongiurarla, ma solitamente gli esseri umani che sono particolarmente legati evitano qualsiasi situazione che possa condurli lontano dal loro amore a 4 zampe, a meno che non siano costretti per motivi professionali o personali. È anche per questo che in molti alla fine decidono di non andare a visitare musei, assistere a spettacoli o proiezioni cinematografiche. Nell’ottica di sostenere la cultura nasce il servizio “Dogs & Museum”, ideato da bauadvisor.it (realtà unica in Italia) che già da tempo mette in campo il suo team di dog sitter per assistere i proprietari di cani che vogliano visitare musei, mostre, aree archeologiche e monumentali, teatri e cinema, in accordo con le principali realtà espositive nazionali, statali, private, fondazioni, enti locali, che dato il successo dell’iniziativa ha deciso di dare vita ad un tour.


Per il 2025/26, dal 12 gennaio 2025 al 5 aprile 2026, infatti per la prima volta in Italia il servizio “Dogs & Museum” di bauadvisor.it parte in tour riunendo ben 53 città, da Trento a Catania, e coinvolgendo 280 musei, monumenti e aree archeologiche grazie alla presenza di oltre 400 dog sitter, facilmente riconoscibili dal look brandizzato, che saranno posizionate direttamente davanti all’ingresso delle varie location e consentiranno al proprietario del cane di visitare tranquillamente la struttura o lo show mentre il loro cane sarà a passeggio nelle aree verdi, strade o piazze adiacente alla location individuata. Con ogni Museo sarà attiva una convenzione che permetterà di prenotare contestualmente il biglietto d’ingresso e la/il dog sitter. Un progetto speciale che pone al centro anche un importante percorso educazionale. Nel corso del servizio, infatti, l’operatore Dog Sitter provvederà a soddisfare tutte le esigenze dei cani affidati, gestendo innanzitutto la tensione e lo stress dell’animale, mettendo le necessità del cane al primo posto, per far sì che sia felice e sereno durante tutto il tempo che il proprietario trascorrerà in sua assenza. Lo farà giocare, passeggiare e rilassare e se ne prenderà cura per qualsiasi necessità. Ma soprattutto si occuperà di garantire l’idratazione del cane, la sua corretta alimentazione, la raccolta delle deiezioni solide e la pulizia immediata mediante lavaggio con acqua delle deiezioni liquide, offrendo così anche un esempio virtuoso circa il corretto modo di far convivere le necessità fisiologiche del cane con il rispetto del decoro e dell’igiene della città, nella consapevolezza che attenersi alle regole contribuisce a far superare ogni forma di intolleranza verso la presenza degli amici a quattro zampe nei centri urbani.


Un passo importante per una iniziativa unica in Italia a 2 e 4 zampe, che sarà possibile prenotare on line su www.bauadvisor.it o con app bauadvisor e nel giorno e all’ora desiderata davanti all’ingresso del Museo il proprietario del cane troverà ad attenderlo la dog sitter che ha prenotato. Per 15 mesi in tutte le tappe nelle 15 città in cui si svolgerà il tour di presentazione il servizio, grazie alla presenza di aziende leader come Wahl, Haqihana, Teknofarma, Editore Pizzardi – Amici Cucciolotti, sarà gratuito con 400 dog sitter impegnate sul campo. Inoltre nei 15 appuntamenti speciali i partner del progetto distribuiranno a tutti i visitatori dei musei prodotti, gadget e suggerimenti preziosi. Tutte le tappe del “Dogs & Museum Road Show” e tutti i siti dei 280 Musei coinvolti saranno ospitati nel portale www.bauadvisor.it e app bauadvisor e sui social di bauadvisor.

Pino Daniele – Nero a metà, oltre mezzo milione di incassi

Pino Daniele – Nero a metà, oltre mezzo milione di incassiRoma, 7 gen. (askanews) – Grande successo per il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, che in soli 3 giorni di programmazione al cinema (4-5-6 gennaio) ha ottenuto oltre mezzo milione di incassi e quasi 60.000 spettatori.


E, grazie all’incredibile risultato e al grande riscontro da parte del pubblico, il documentario rimarrà al cinema anche nei prossimi giorni! “Anche questa mattina, sono qua a leggere la corrispondenza straordinaria, decine e decine di messaggi che sto ricevendo attraverso i social da gente molto conosciuta ma anche e soprattutto da parte di persone che non ho mai incontrato in vita mia. Sono commosso di quanto il valore profondo, direi sentimentale, e la nostra partecipazione affettuosa e competente sia stata percepita e apprezzata da un numero così grande di persone che come noi hanno amato e amano Pino Daniele la sua grande storia umane musicale. In poco più di un’ora e mezza, siamo riusciti a trasmettere la bellezza e l’intensità umana e artistica di uno dei più grandi artisti del nostro tempo” – spiega Stefano Senardi, autore del documentario e protagonista del racconto di Pino Daniele – Nero a Metà – “Sono felice di aver potuto dare spazio a così tante persone e artisti che sono stati vicini a Pino Daniele e che si sono espressi con grande sincerità regalandoci un contributo unico e originale sulle origini di questo grande artista, cosa che mi pare non era mai stata fatta in precedenza. Sono anche contento di aver dato spazio anche a qualche giovane artista e alla città di Napoli, particolarmente bella illuminata dalla musica di Pino Daniele. Mai come in questo momento sono consapevole della fortuna di aver incontrato artisti come lui e aver potuto comunicare la gioia e la mia passione per la musica a così tante persone”.


Il regista e coautore del documentario, Marco Spagnoli, osserva “Non solo le persone sono andate a vedere il film, ma ci hanno anche voluto raggiungere sui Social. Abbiamo ricevuto decine di messaggi da parte del pubblico che ci ringraziava per averlo emozionato e commosso raccontando Pino Daniele e Napoli attraverso un punto di vista originale e inedito. Un onore e una grande occasione di commozione per tutti noi nel condividere questo immenso senso di affetto per Pino Daniele e il suo lavoro” – Marco Spagnoli conclude “Tra i tanti messaggi che mi hanno più colpito e preso anche un po’ alla sprovvista c’è quello di una signora napoletana che abita nel Nord Est che, pur soffrendo di claustrofobia e non andando, in genere, con piacere al cinema, non solo è andata a vederlo, ma ha affrontato un viaggio di sessanta chilometri ad andare e sessanta a tornare pur di ‘incontrare’ cinematograficamente il suo idolo Pino Daniele. Non abbiamo, quindi, parole sufficienti per ringraziare lei e tutte le persone che hanno scelto di trascorrere questi giorni di festa andando a vedere Pino Daniele – Nero a Metà”. Questo il commento di Fidelio, produttori del docufilm: “Il desiderio più grande di chi produce audiovisivi è di raggiungere un pubblico per condividere l’emozione del racconto che i produttori immaginano solo su carta e trasformano poi in immagini e suoni. Oggi che il nostro film ha conosciuto il suo pubblico, sentiamo di ringraziare gli autori Spagnoli e Senardi, i partner di Eagle Pictures e tutti gli spettatori che sono usciti e usciranno dalla sala cinematografica commossi dopo aver ritrovato uno dei più grandi musicisti italiani”.

Uif: riciclaggio di fondi illeciti in Italia vale 25-35 mld l’anno

Uif: riciclaggio di fondi illeciti in Italia vale 25-35 mld l’annoRoma, 7 gen. (askanews) – Il fenomeno del riciclaggio di fondi illeciti in Italia vale tra 25 e 35 miliardi di euro l’anno, pari all’1,5-2% del Pil del Paese. E’ la stima della Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, con sede presso la Banca d’Italia, pubblicata in uno studio (“Il valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia”) e relativa al periodo 2018-2022.


Secondo l’Uif il riciclaggio è un fenomeno “pro-ciclico, ossia crescente nelle fasi di espansione e decrescente nella fasi di recessione”. L’analisi propone una metodologia robusta e innovativa per la stima del valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia, riporta un comunicato, a partire da informazioni provenienti dalle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) ricevute dalla Uif. Stimare il valore del riciclaggio di denaro è un’attività complessa, trattandosi di un fenomeno non direttamente osservabile e caratterizzato dall’uso di tecniche avanzate per mascherare l’origine illecita dei fondi. Le stime esistenti a livello nazionale dei capitali riciclati risultano frequentemente non paragonabili tra loro e spesso forniscono valori contrastanti. Inoltre, prosegue l’Uif, le evidenze empiriche disponibili sono spesso limitate a fenomeni correlati, come il traffico di droga o l’economia sommersa, e non sempre sono replicabili.


Una delle stime più citate, formulata dal Fmi nel 1998 e basata su opinioni di esperti e analisi non pubblicate, ha ipotizzato un valore annuale del riciclaggio a livello mondiale compreso tra il 2% e il 5% del Pil globale. (fonte immagine: Uif).

Amnesty: Ateneo Venezia nega sala per presentazione rapporto su Gaza

Amnesty: Ateneo Venezia nega sala per presentazione rapporto su GazaMilano, 7 gen. (askanews) – Amnesty International Italia ha espresso “rammarico per la decisione dell’Ateneo Veneto di ritirare la concessione dell’uso di una sala per la presentazione del rapporto sul genocidio israeliano nella Striscia di Gaza, in programma a Venezia il 9 gennaio 2025”. Lo ha riferito in una nota la stressa organizzazione, spiegando che “nei giorni precedenti, la comunità ebraica locale aveva protestato pubblicamente contro Amnesty International, il contenuto del rapporto e la decisione dell’Ateneo Veneto di concedere la sala”.


“Siamo profondamente rammaricati per non aver potuto presentare, nella più importante e antica istituzione culturale di Venezia, un rapporto di ricerca su un tema all’esame della Corte internazionale di giustizia e sul quale già si sono pronunciati esperti delle Nazioni Unite e altre organizzazioni non governative sui diritti umani” ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, spiegando che la presentazione si terrà comunque, sempre a Venezia il 9 gennaio, in altra sede.

Lavoro, Calderone: disoccupazione più bassa dal 2004, è un dato storico

Lavoro, Calderone: disoccupazione più bassa dal 2004, è un dato storicoRoma, 7 gen. (askanews) – “La stima diffusa oggi da Istat rileva il tasso di disoccupazione più basso dal 2004 e ormai strutturalmente inferiore alla media europea. Un risultato storico che il Governo Meloni può rivendicare con orgoglio. C’è da fare ancora tanto per l’occupazione femminile e soprattutto giovanile, ma il dato dell’Istat ci mostra anche come crescano i rapporti di lavoro stabili e diminuiscano quelli a tempo determinato. Sono numeri da analizzare con attenzione, per andare avanti con rinnovata fiducia e con misure sempre più attente a chi lavora e a chi produce”. Lo afferma in una nota il ministro del Lavoro, Marina Calderone.

Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date del Tour

Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date del TourRoma, 7 gen. (askanews) – A sette mesi di distanza dalla partenza del suo quarto tour negli stadi, Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date di “Ultimo Stadi 2025 – La favola continua”.


Con gli ultimi sold out arrivati oggi per le tappe di Ancona, Messina e Bari, la nuova avventura live del cantautore romano festeggia l’en plein nelle 9 date che dal 29 giugno 2025 animeranno i principali stadi italiani, con un anticipo che è un record per la sua carriera. Raggiunto negli Stati Uniti dalla notizia del tour tutto esaurito, con un post su Instagram in cui saluta i fan dando loro appuntamento a Roma per il suo imminente ritorno, annuncia anche l’uscita del suo primo disco live, che uscirà entro l’estate e conterrà tutta la setlist del tour 2024.


Un artista dai numeri straordinari: ULTIMO, classe 1996, a soli 28 anni vanta 42 stadi incisi a fuoco nel suo palmarès, di cui 9 annunciati per il prossimo anno già sold out e un totale di biglietti venduti in carriera di oltre 1.750.000, senza contare i 6 album inediti che dal 2017 ad oggi gli sono valsi 83 dischi di platino, 17 dischi d’oro, un totale di oltre 7 milioni di copie vendute, con oltre 2 miliardi di streaming su Spotify e una permanenza dell’intera discografia di ben 16 settimane nella classifica dei 100 album più venduti in Italia nel 2024, e con ben 5 album è l’artista più presente nella Top of the Music by FIMI/GfK dell’intero anno. A fine 2024 riceve il premio come Miglior Autore Under 35 ai SIAE MUSIC AWARDS 2024, un riconoscimento che celebra il valore di un repertorio musicale che sta di fatto cambiando il panorama musicale italiano. Dopo poche settimane dalla pubblicazione del brano LA PARTE MIGLIORE DI ME, una dedica a cuore aperto, intima, profonda e più che mai sentita al figlio appena nato, Enea, ULTIMO chiudeva uno splendido 2024 festeggiando il sold out della data romana del 13 luglio 2025, che gli è valso un record, vero e proprio traguardo di carriera: 10 live nel tempio della musica romana, il più giovane artista ad aver mai raggiunto un risultato analogo.


Sono oltre 650mila i biglietti venduti nella Capitale ad oggi, solo sommando le 10 date all’Olimpico e la magica notte al Circo Massimo: la prima data storica allo stadio è quella del 4 luglio 2019, LA FAVOLA, davanti a un pubblico di 64mila persone. E dopo lo stop della pandemia seguono il tutto esaurito del Circo Massimo del 2022, la tripletta sold out dell’Olimpico 2023, la tripletta bissata negli stadi del 2024 e l’ennesima tripletta già polverizzata anche per il 2025, sempre nel tempio della musica live romana. Il sold out di tutte le date del prossimo tour apre un anno carico di aspettative: il 2025 sarà per lui la quarta estate di seguito da protagonista del live italiano. ULTIMO STADI 2025 – LA FAVOLA CONTINUA… partirà il prossimo 29 giugno da Lignano Sabbiadoro, passando da Ancona, Milano, Roma, Messina e Bari, dove calerà il sipario il 23 luglio 2025.


“Non smettete mai di credere nelle favole”, è la frase che chiude i concerti del cantautore, un mantra per il suo pubblico, che anno dopo anno si dimostra composto molto più che da semplici spettatori: è l’incontro di centinaia di migliaia di persone di ogni età che danno vita a una vera e propria generazione. La Generazione ULTIMO, che oggi più che mai saluta e festeggia l’arrivo del più bel capitolo che questa favola potesse raccontare. ULTIMO STADI 2025 – LA FAVOLA CONTINUA…, è prodotto e organizzato da Vivo Concerti.