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Mattarella prepara discorso di fine anno: parlerà di pace, lavoro e partecipazione

Mattarella prepara discorso di fine anno: parlerà di pace, lavoro e partecipazioneRoma, 30 dic. (askanews) – Pace, lavoro, sicurezza, femminicidi ma anche astensionismo e partecipazione. Sono i temi che Sergio Mattarella toccherà nel suo decimo discorso di fine anno in diretta tv e che durerà non più di 15 minuti. E se la location, ossia la sala in cui lo pronuncerà è ancora da decidere il Presidente della Repubblica, come l’anno scorso parlerà in piedi e in un contesto sobrio.


Un appuntamento che come sempre sarà in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. Ma il messaggio di Capodanno, appunto in continuità ideale con gli altri interventi, si rivolgerà soprattutto ai cittadini e terrà conto delle attese e delle loro paure. Ci sarà in primo piano la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l’Ucraina e il Medioriente. Da qui, come sottolineato già nelle parole rivolte agli ambasciatori, emergerà la necessità di indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto ma una pace capace di difendere i diritti e di restituire giustizia. Non potrà mancare ovviamente un riferimento sia pure breve al giubileo, appena inaugurato da Papa Francesco con l’apertura della porta santa. Un evento che sarà importante per la Capitale ma anche per tutto il Paese.


Mattarella non trascurerà poi i temi che più stanno a cuore ai suoi concittadini: parlerà della sicurezza e del dramma delle morti sul lavoro, dell’occupazione e del precariato, dei giovani, che troppo spesso cercano fortuna all’estero, dei femminicidi che in tante occasioni ha definito “inaccettabili”. L’astensionismo e la mancanza di partecipazione per esempio agli appuntamenti elettorali sono stati un tema al centro del discorso fatto alla classe politica e che verrà ripropoposto domani sera. Un argomento che preoccupa il capo dello Stato secondo il quale la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini. Non cercate cose troppo politiche da retroscena o da nota politica, attacchi a questo o quello – spiegano al Quirinale -perché quello di Capodanno sarà un discorso rivolto ai cittadini. Nella tradizione culturale e religiosa del presidente non potranno infine mancare ovvie note di ottimismo per il futuro, sia pure calate in un periodo non facile per il nostro Paese.

Mattarella prepara discorso di fine anno: pace, lavoro e partecipazione

Mattarella prepara discorso di fine anno: pace, lavoro e partecipazioneRoma, 30 dic. (askanews) – Pace, lavoro, sicurezza, femminicidi ma anche astensionismo e partecipazione. Sono i temi che Sergio Mattarella toccherà nel suo decimo discorso di fine anno in diretta tv e che durerà non più di 15 minuti. E se la location, ossia la sala in cui lo pronuncerà è ancora da decidere il Presidente della Repubblica, come l’anno scorso parlerà in piedi e in un contesto sobrio.


Un appuntamento che come sempre sarà in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. Ma il messaggio di Capodanno, appunto in continuità ideale con gli altri interventi, si rivolgerà soprattutto ai cittadini e terrà conto delle attese e delle loro paure. Ci sarà in primo piano la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l’Ucraina e il Medioriente. Da qui, come sottolineato già nelle parole rivolte agli ambasciatori, emergerà la necessità di indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto ma una pace capace di difendere i diritti e di restituire giustizia.Non potrà mancare ovviamente un riferimento sia pure breve al giubileo, appena inaugurato da Papa Francesco con l’apertura della porta santa. Un evento che sarà importante per la Capitale ma anche per tutto il Paese.


Mattarella non trascurerà poi i temi che più stanno a cuore ai suoi concittadini: parlerà della sicurezza e del dramma delle morti sul lavoro, dell’occupazione e del precariato, dei giovani, che troppo spesso cercano fortuna all’estero, dei femminicidi che in tante occasioni ha definito “inaccettabili”. L’astensionismo e la mancanza di partecipazione per esempio agli appuntamenti elettorali sono stati un tema al centro del discorso fatto alla classe politica e che verrà ripropoposto domani sera. Un argomento che preoccupa il capo dello Stato secondo il quale la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini.Non cercate cose troppo politiche da retroscena o da nota politica, attacchi a questo o quello – spiegano al Quirinale -perché quello di Capodanno sarà un discorso rivolto ai cittadini. Nella tradizione culturale e religiosa del presidente non potranno infine mancare ovvie note di ottimismo per il futuro, sia pure calate in un periodo non facile per il nostro Paese.


 

Migranti, la Cassazione: attendere la giustizia Ue sui Paesi sicuri

Migranti, la Cassazione: attendere la giustizia Ue sui Paesi sicuriRoma, 30 dic. (askanews) – Il 25 febbraio prossimo la Corte di giustizia dell’Unione europea sarà chiamata a decidere in merito alla questione dei Paesi sicuri. La Cassazione, accogliendo la richiesta della Procura generale, ha “sospeso ogni provvedimento”. Si legge nella ordinanza “interlocutoria” in merito al ricorso del governo contro le prime mancate convalide del trattenimento di migranti in Albania. “Al dialogo tra giurisdizioni la Cassazione partecipa offrendo, nello spirito di leale cooperazione la propria ipotesi di lavoro, senza tuttavia tradurla né in decisione del ricorso né in principio di diritto suscettibile di orientare le future applicazioni”, si aggiunge.


E comunque – si spiega ancora nel documento della Suprema corte, di 35 pagine – la pronuncia della corte di giustizia Ue, del 4 ottobre scorso, in tema di Paesi sicuri, “si occupa esclusivamente delle eccezioni territoriali, chiarendo che l’esistenza di aree interne di conflitto e violenza indiscriminata è incompatibile con la designazione di un paese terzo come sicuro”. In particolare la Cassazione afferma che “le eccezioni per categorie di persone non hanno formato specifico oggetto della decisione della Corte di giustizia europea e non sono state esaminate dalla Corte quanto alla loro incidenza”. E ancora: dalla pronuncia della Ue “non sembrerebbe trarsi – si legge – come implicito corollario, l’esclusione della compatibilità con la nozione di paese sicuro, altresì, delle eccezioni personali, là dove, cioè, l’insicurezza riguardi le categorie di persone”. Sul punto la Cassazione aggiunge che “non parrebbe esservi spazio, in altri termini, per alcun automatismo di ricaduta, nel senso che l’indicazione, nella scheda-paese, di una categoria di persone insicura sarebbe destinata a travolgere la complessiva designazione di sicurezza dell’intero paese”.

La direttiva del Viminale sulle “zone rosse”, più controlli a Capodanno

La direttiva del Viminale sulle “zone rosse”, più controlli a CapodannoRoma, 30 dic. (askanews) – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento. Lo rende noto il Viminale. Viene in tal modo esteso ad altre città questo strumento che ha già dato positivi risultati nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna dove complessivamente, negli ultimi 3 mesi, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate.


Il ricorso alle cosiddette “zone rosse”, ricorda il ministero, rientra nella più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Tali ordinanze sono particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, come le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe, nonché le “piazze dello spaccio”, dove sono già in atto le operazioni interforze ad alto impatto. Le misure potranno essere applicate anche in altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un’elevata concentrazione di persone e attività commerciali e dove si registrano spesso episodi di microcriminalità (furti, rapine), violenza (risse, aggressioni), vandalismo, abuso di alcol e degrado. In vista del Capodanno, conclude il Viminale, “l’applicazione delle ‘zone rosse’ rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste”.

Pnrr, trasmessa richiesta pagamento settima rata da 18,3 mld

Pnrr, trasmessa richiesta pagamento settima rata da 18,3 mldRoma, 30 dic. (askanews) – È stata trasmessa oggi, alla Commissione europea, la richiesta di pagamento della settima rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza pari a 18,3 miliardi di euro. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota. La richiesta presentata dall’Italia segue i lavori della Cabina di regia Pnrr del 29 novembre scorso, presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la verifica del conseguimento dei 67 obiettivi collegati, distinti in 32 target e 35 milestone. “L’Italia è la prima Nazione europea a presentare formale richiesta per il pagamento della settima rata del Pnrr. È un primato che ci consentirà presto di superare quota 140 miliardi di euro, oltre il 72% della dotazione complessiva del Piano. Il 2025 sarà un anno fondamentale per la fase 2 del Pnrr, cioè la messa a terra degli investimenti. È una fase cruciale, che non ammette ritardi e che vede il Governo e tutte le Amministrazioni coinvolte in prima linea per raggiungere l’obiettivo”, ha dichiarato il Presidente Meloni. (segue)

Intesa Sp, 750 mila visitatori nei suoi musei nel 2024

Intesa Sp, 750 mila visitatori nei suoi musei nel 2024Roma, 30 dic. (askanews) – Nel 2024 sono stati 750 mila i visitatori delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, i quattro musei a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, che nascono dalla trasformazione di palazzi storici di proprietà della Banca precedentemente adibiti a sedi di lavoro: grazie a imponenti interventi di ristrutturazione architettonica, tali edifici di pregio sono diventati luoghi dedicati all’arte e alla cultura per l’esposizione di parte delle oltre 35 mila opere d’arte di cui 3.500 di particolare pregio della collezione di Intesa Sanpaolo.Di questi, 100 mila sono stati studenti di scuole di ogni ordine e grado, per i quali le attività sono gratuite.


L’attività svolta nell’ambito del Progetto Cultura, piano pluriennale di iniziative nato per volontà dell’attuale Presidente Emerito Giovanni Bazoli, ha visto la realizzazione di dodici grandi mostre, 60 incontri collaterali e numerose partnership con istituzioni culturali italiane e straniere. L’impegno verso l’arte e la cultura, diventato negli anni un valore identitario e tratto distintivo del Gruppo guidato da Carlo Messina, è parte di un imponente programma che destina 1,5 miliardi di euro per interventi per l’Italia entro il 2027. Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia ha affermato: “L’anno che si conclude è stato un anno di risultati oltre gli obiettivi e le aspettative. Non mi riferisco solo ai grandi progetti espositivi realizzati nelle quattro Gallerie d’Italia, sempre originali, frutto di ricerca e di relazione con importanti istituzioni, ma penso anche al numero crescente di visitatori e alle attività fatte con le scuole e i pubblici fragili, componente identitaria del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo. La principale soddisfazione è la forte considerazione con cui le Gallerie d’Italia sono conosciute e riconosciute, come luoghi che appartengono alle rispettive comunità, portando contributi che qualificano la proposta culturale delle città e delle piazze che le ospitano. è importante sottolineare anche l’ampiezza delle iniziative dedicate alle nostre collezioni d’arte in altre sedi in Italia e all’estero, grazie a un lavoro condiviso con altre realtà che pone la Banca tra i principali interlocutori europei nel difendere e diffondere il patrimonio culturale nazionale”.

Piazza Affari vale 38% del Pil: Unicredit regina degli scambi

Piazza Affari vale 38% del Pil: Unicredit regina degli scambiMilano, 30 dic. (askanews) – Piazza Affari vale il 38% del prodotto interno lordo italiano, con la capitalizzazione delle società che ha toccato il 27 dicembre 2024 gli 811 miliardi di euro. Lo rileva Borsa Italiana nel consueto report di fine anno.


Gli scambi di azioni, in incremento rispetto all’anno precedente, hanno raggiunto una media giornaliera di 2,6 miliardi di euro e una media di oltre 300mila contratti. La regina degli scambi è stata Unicredit, sia per contratti che per controvalore: oltre 5 milioni di contratti per un totale di oltre 78 miliardi di euro. Complessivamente, invece, sono stati scambiati 76 milioni di contratti e un controvalore di 666 miliardi di euro. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 05 agosto 2024 con 590,685 contratti scambiati e, per il controvalore, il 15 marzo con 6,6 miliardi di euro. Era il giorno in cui Tokyo ha perso il 12,4% in una sola seduta.

Ast Terni, Mimit: condivisa agenda per accordo entro febbraio

Ast Terni, Mimit: condivisa agenda per accordo entro febbraioRoma, 30 dic. (askanews) – “Si è concluso, con la piena intesa di tutte le parti su agenda, obiettivi e modalità per la definizione dell’accordo di programma sulle acciaierie di Terni Ast-Arvedi, il tavolo presieduto oggi dal ministro Urso a Palazzo Piacentini”. E’ quanto silegge in un comunicato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.


“Su proposta del Ministro – prosegue la nota – è stato definito un cronoprogramma per sciogliere i nodi sul piano tecnico riguardo all’approvvigionamento energetico, sulla base degli intendimenti della Regione Umbria, e in relazione alle risorse che saranno messe a disposizione da MASE e MIMIT a supporto del Piano industriale dell’azienda, per giungere alla firma dell’accordo di programma entro il mese di febbraio”. Alla riunione, presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con il sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, hanno partecipato i massimi livelli del ministero, tra cui il capo dipartimento per le Imprese del Mimit, Amedeo Teti e il capo della segreteria tecnica del ministro, Marco Calabrò. Presenti, inoltre, il neo assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, i rappresentanti dell’azienda e le organizzazioni sindacali. Nel corso del mese di gennaio, prosegue il Mimit, si terrà il tavolo tecnico per definire il quadro delle agevolazioni a sostegno dell’investimento siderurgico nel rispetto delle regole europee. Un secondo ambito di intervento, in formato multilaterale tra Mimit, l’azienda, la Regione Umbria e il Comune di Terni, è collegato all’approvvigionamento energetico, in relazione alla gara per la nuova concessione della centrale idroelettrica di Terni che avverrà nel 2029 e su cui la Regione dovrà fornire i suoi intendimenti.


L’obiettivo, sottolineato da Urso, è convocare per febbraio un tavolo conclusivo per la sottoscrizione dell’accordo di programma. Durante la riunione, riferisce ancora il Mimit, il Ministro “ha colto anche l’occasione per illustrare alle organizzazioni sindacali il non paper presentato alle istituzioni europee il 27 dicembre scorso, con Austria, Bulgaria e Polonia, relativo alla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), che prevede la tassazione delle importazioni da Paesi extra-UE con regolamentazioni climatiche meno rigorose, calcolata in base alla quantità di CO2 incorporata o emessa per la produzione dei beni. Obiettivo del non paper è mantenere competitiva l’Europa nei settori produttivi chiave, sostenere il percorso delle industrie energivore verso la transizione green, raggiungere l’autonomia strategica del Continente e fermare la delocalizzazione delle industrie”.

Mattarella: con Carter scompare figura che ha sempre perseguito strada pace

Mattarella: con Carter scompare figura che ha sempre perseguito strada paceRoma, 30 dic. (askanews) – “Con lui scompare una figura che ha coraggiosamente perseguito la strada della pace e dell’affermazione dei diritti umani, tanto durante il mandato presidenziale quanto nei decenni successivi. Non a caso, agli importanti risultati diplomatici conseguiti negli anni alla Casa Bianca si è aggiunto, nel 2002, il Premio Nobel per la pace, quale riconoscimento dell’impegno di alto significato etico e politico da lui profuso tramite il Carter Center”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden per la morte dell’ex presidente Usa Jimmy Carter.


“Appresa la triste notizia del decesso dell’ex Presidente Jimmy Carter – scrive Mattarella – desidero porgere a Lei, signor Presidente, alla famiglia Carter e al popolo statunitense le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali. Imprenditore e uomo politico profondamente legato alla sua Georgia natale, Jimmy Carter ha rappresentato una figura capace di sincera identificazione con i più autentici valori della democrazia americana”. “Nel ricordo del 39° Presidente degli Stati Uniti d’America e in attesa di riceverLa presto a Roma – conclude il capo dello Stato – rinnovo a Lei e al popolo statunitense i più vivi sentimenti di cordoglio”.

L’Iran: Cecilia Sala arrestata “per aver violato le leggi della Repubblica Islamica”

L’Iran: Cecilia Sala arrestata “per aver violato le leggi della Repubblica Islamica”Roma, 30 dic. (askanews) – Le autorità iraniane hanno confermato ufficialmente l’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, per aver “violato le leggi della Repubblica Islamica”. E’ quanto riporta l’agenzia di Stato iraniana, l’Irna, senza fornire ulteriori dettagli. “Cecilia Sala, cittadina italiana, si è recata in Iran il 13 dicembre 2024 con un visto da giornalista ed è stata arrestata il 19 dicembre 2024 per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran” conclude l’agenzia, citando una dichiarazione del Ministero della Cultura di Teheran.