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Cinema, Virzì gira il nuovo film “Cinque secondi” con Mastandrea

Cinema, Virzì gira il nuovo film “Cinque secondi” con MastandreaRoma, 9 ott. (askanews) – Sono ufficialmente iniziate a Roma le riprese di “Cinque secondi”, il nuovo film di Paolo Virzì, che ha come protagonisti Valerio Mastandrea nel ruolo di Adriano Sereni, Galatea Bellugi nei panni di Matilde, Valeria Bruni Tedeschi in quelli di Giuliana e Ilaria Spada che interpreterà Letizia.


Chi è quel tipo dall’aria trascurata che vive da solo nelle stalle ristrutturate di Villa Guelfi, una dimora disabitata e in rovina? Passa le giornate a non far nulla, fumando il suo mezzo-toscano ed evitando il contatto con tutti. E quando si accorge che nella villa si è stabilita abusivamente una comunità di ragazze e ragazzi che si dedicano a curare quella campagna e i vigneti abbandonati, si innervosisce e vorrebbe cacciarli. Sono studenti, neolaureati, agronomi, e tra loro c’è Matilde, che è nata in quel posto e da bambina lavorava la vigna con il nonno Conte Guelfo Guelfi. Anche loro sono incuriositi da quel signore misantropo dal passato misterioso: perché sta lì da solo e non vuole avere contatti con nessuno? Mentre avanzano le stagioni, arriva la primavera, poi l’estate e maturano i grappoli, il conflitto con quella comunità di ragazze e ragazzi si trasforma in convivenza, fino a diventare un’alleanza. E Adriano si troverà ad accudire nel suo modo brusco la contessina Matilde, che è incinta di uno di quei ragazzi… Scritto da Paolo Virzì, Francesco Bruni e Carlo Virzì, “Cinque secondi” è prodotto da Greenboo Production, Indiana Production, Motorino Amaranto e Vision Distribution in collaborazione con Sky. La distribuzione sarà curata in Italia da Vision Distribution. In Francia, sarà gestita da PAN Distribution, mentre le vendite internazionali saranno affidate a Playtime. PAN Distribution, Playtime e Indiana Production fanno parte del nuovo studio Pan Europeo Vuelta.

Domani il Nobel letteratura, Cartarescu e Millahuser tra i favoriti

Domani il Nobel letteratura, Cartarescu e Millahuser tra i favoritiRoma, 9 ott. (askanews) – Giovedì 10 ottobre l’Accademia Svedese annuncerà a Stoccolma il vincitore del premio Nobel per la letteratura e come sempre sui media – e sui siti di scommesse – si moltiplicano voci e indiscrezioni sul possibile vincitore. Secondo alcune fonti del mondo dell’editoria, il favorito potrebbe essere il romeno Mircea Cartarescu, l’autore di Solenoide (Il Saggiatore) e Melancolia (La Nave di Teseo). Prende quota però anche il nome di un oustider, lo statunitense Steven Millahuser (Mondadori ha da poco pubblicato “La Notte dell’incanto” e ripreso il suo vecchio romanzo premio Pulitzer “Martin Dressler”). Altre fonti, anche alla luce della situazione geopolitica, rilanciano invece il nome di Salman Rushdie (il suo ultimo libro – Coltello – è un memoir sull’attentato subito due estati fa). I bookmaker però la pensano diversamente e sembrano orientati a dare credito alla pista che porterebbe il Nobel in Cina con la scrittrice Can Xue (che in Italia viene pubblicata da Utopia, il suo ultimo libro è “La strada di fango giallo”). Molto quotato dagli allibratori anche l’australiano Gerald Murnane, in Italia edito da Safarà (tra i suoi lavori “Le pianure”, “Una vita tra le nuvole”, “Tamarisk Road”). E resta sempre valida l’ipotesi Claudio Magris: il nome dello scrittore triestino circola da anni ma non è detto che sia stato dimenticato.


In termini concreti, le uniche certezze sono le quote decise dalle società di scommesse. Il sito “Nicer Odds” ha messo a confronto tutte le quote dei vari boomakers e stilato una classifica in punti percentuali. Oltre a quelli già citati tornano in pista il francese Michel Houllebecq, gli americani Thomas Pynchon e Don de Lillo, l’anglo indiano Salman Rshdie, l’argentino Cesar Aira e – immancabile – il giapponese Haruki Murakami e la scrittrice giamaicana Jamaica Kinkaid. Di seguito la classifica stilata dal sito, con le cifre più basse che ovviamente corrispondono alle più alte probabilità di vittoria stimate.


Can Xue – 5.00 Gerald Murnane – 6.00 Anne Carson – 7.00 Lyudmila Ulitskaya – 8.50 Mircea Cartarescu – 9.50 Thomas Pynchon – 11.00 César Aira – 13.00 Ngugi Wa Thiong’o – 13.00 Haruki Murakami – 15.00 Lßszló Krasznahorkai – 15.00 Michel Houellebecq – 15.00 Pierre Michon – 17.00 Raul Zurita – 17.00 Jamaica Kincaid – 19.00 Salman Rushdie – 19.00

Cinema, dopo il successo a Cannes esce in sala “Amore a Mumbai”

Cinema, dopo il successo a Cannes esce in sala “Amore a Mumbai”Roma, 9 ott. (askanews) – Da domani al cinema “Amore a Mumbai” (All We Imagine as Light) di Payal Kapadia, il film che ha ottenuto otto minuti di applausi a Cannes dove ha vinto il Gran Premio della Giuria.


Un racconto del mondo femminile in India, attraverso gli occhi di donne di età differenti, i loro desideri, le difficoltà, il loro bisogno d’amore, dentro una realtà in continua mutazione qual è quella della megalopoli di Mumbai. A Mumbai la vita quotidiana di Prabha viene turbata quando riceve un regalo inaspettato da suo marito che l’ha abbandonata. La sua giovane compagna di stanza, Anu, cerca invano di trovare un posto in città dove fare l’amore con il suo ragazzo. Finché non decidono di accompagnare una loro amica, costretta a tornare al suo villaggio e alle sue origini, dove scoprono un altro stile di vita e la possibilità di esprimere i loro desideri.


Payal Kapadia – che si è affermata a Cannes come nuova regista rivelazione – è nata a Mumbai e ha studiato regia cinematografica presso il Film and Television Institute of India. I suoi cortometraggi “Afternoon Clouds” e “And What Is The Summer Saying” sono stati presentati in anteprima alla Cinéfondation e alla Berlinale. Il suo primo lungometraggio, “A Night of Knowing Nothing” è stato presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs, dove ha vinto il premio Golden Eye per il Miglior Documentario.

Vajont, Meloni: cicatrice memoria, monito perchè non avvenga più

Vajont, Meloni: cicatrice memoria, monito perchè non avvenga piùRoma, 9 ott. (askanews) – “Il 9 ottobre 1963 è una data che difficilmente possiamo dimenticare. Il disastro del Vajont è una tragedia che poteva e doveva essere impedita, provocata dall’incuria dell’uomo, che ha lasciato una ferita profonda nella nostra Nazione. Rischi e pericoli che erano stati individuati e preallertati che, però, rimasero inascoltati. Quasi duemila persone persero la vita quella sera e interi paesi furono completamente spazzati via”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“A distanza di 61 anni portiamo quella cicatrice nella nostra memoria e la utilizziamo come monito affinché tali disgrazie non avvengano più. L’Italia non dimentica”, conclude.

Buchmesse, l’Italia a Francoforte con oltre 230 espositori

Buchmesse, l’Italia a Francoforte con oltre 230 espositoriMilano, 9 ott. (askanews) – Sarà rappresentata da oltre 230 espositori, case editrici o agenti letterari presenti con propri stand o all’interno dello Stand Collettivo, l’editoria italiana alla Buchmesse di Francoforte nell’anno di Italia Ospite d’Onore, dal 16 al 20 ottobre. Lo Stand Collettivo Italiano organizzato da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE) sarà inaugurato il 16 ottobre alle 10.30 alla presenza dei ministri della Cultura italiano e tedesco, Alessandro Giuli e Claudia Roth.


È uno stand record per l’anno in cui l’Italia è protagonista: esteso su 668 metri quadrati, mai così tanti, accoglie 131 espositori, 7 Regioni e una Provincia autonoma (Regione Campania, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Puglia, Regione Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano). “La 76esima edizione della Frankfurter Buchmesse, con l’Italia come Paese Ospite d’onore dopo 36 anni, rappresenta un’occasione straordinaria per promuovere un settore di eccellenza del Made in Italy, fondato su una tradizione culturale unica al mondo e sulla capacità di innovare attingendo a un patrimonio plurisecolare di creatività e talento. Con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza della nostra produzione letteraria, Agenzia ICE, insieme all’AIE, ha organizzato una collettiva di oltre 130 case editrici e operatori del settore. Oltre alla Buchmesse, l’Agenzia ICE sostiene l’editoria italiana nelle principali fiere internazionali e facilita la partecipazione di buyer esteri a diversi eventi in Italia. Queste attività sono fondamentali per rafforzare un settore che, dopo le difficoltà del 2023, sta registrando una significativa ripresa con una crescita dell’8,5% nel primo semestre del 2024. La Germania, in particolare, si conferma come secondo mercato di sbocco in Europa per i prodotti dell’editoria italiana, con vendite in aumento del 10,5% nello stesso periodo. La letteratura rappresenta un veicolo fondamentale per la promozione dell’identità e della creatività italiana a livello internazionale. Per questo Agenzia ICE continuerà a supportare le imprese del settore, contribuendo alla valorizzazione di questa eccellenza del Made in Italy” ha dichiarato il Presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas.


Innocenzo Cipolletta, presidente di AIE, ha dichiarato: “AIE ha promosso un programma di incontri professionali che dà voce a tutta la filiera del libro, ne racconta le eccellenze, si confronta con grandi professionisti internazionali: Italia Ospite d’Onore sarà così il racconto delle autrici e degli autori che rendono la letteratura italiana conosciuta all’estero, ma anche il racconto di una industria forte, innovativa e attenta al futuro, che lavora sulle frontiere tecnologiche e si interroga sui cambiamenti che la nostra professione affronta, in un dialogo continuo con il resto del mondo”. Lo Stand Collettivo Italiano sarà infatti la sede di un ricco programma professionale di 21 incontri organizzati da AIE in collaborazione con ICE – Agenzia e Italia Ospite d’Onore 2024 Fiera del Libro di Francoforte e che coinvolgono tutta la filiera del libro italiana, a confronto con professionisti internazionali. A questi appuntamenti se ne aggiungono altri 9, organizzati da Regioni e Provincia autonoma. Gli incontri in sala 1 si svolgono in italiano e inglese (traduzione simultanea in cuffia disponible), in sala 2 in inglese. In allegato il programma completo.


Si parte il 16 ottobre alle 11.30 con l’incontro “36 anni dopo. Il mercato del libro in Italia oggi”, che racconterà come l’Italia del libro è cambiata dal 1988, primo anno in cui è stata Ospite d’Onore, a oggi e come intende affrontare il futuro. Dopo i saluti di Innocenzo Cipolletta (AIE) e la presentazione dei dati dei primi otto mesi del mercato trade in Italia a cura dell’ufficio studi di AIE, interverranno gli editori Giovanni Hoepli (Hoepli), Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e Susanne Schüssler (Verlag Klaus Wagenbach), moderati da Karen Krüger (Frankfurter Allgemeine Zeitung).

Libri, primi sei mesi 2024: il più venduto è Joel Dicker

Libri, primi sei mesi 2024: il più venduto è Joel DickerMilano, 9 ott. (askanews) – Nei primi sei mesi del 2024 il libro più venduto in Italia è stato “Un animale selvaggio”, thriller dello scrittore svizzero 39enne Joel Dicker, noto per la capacità di costruire grande suspense e da anni autore di bestseller internazionali. Nella classifica diffusa dall’Associazione Italiana Editori precede nove libri di autori italiani: al secondo posto Gianrico Carofiglio, con “L’orizzonte della notte”, e al terzo Francesca Giannone con “La portalettere”.


Ecco la classifica completa: 1. Un animale selvaggio, Joel Dicker, La nave di Teseo (Marzo 2024) 2. L’orizzonte della notte, Gianrico Carofiglio, Einaudi (Febbraio 2024) 3. La portalettere, Francesca Giannone, Nord (Gennaio 2023) 4. Dare la vita, Michela Murgia, Rizzoli (Gennaio 2024) 5. Quando muori resta a me, Zerocalcare, Bao Publishing (Maggio 2024) 6. Tutti i particolari in cronaca, Antonio Manzini, Mondadori (Gennaio 2024) 7. Tra il silenzio e il tuono, Roberto Vecchioni, Einaudi (Febbraio 2024) 8. Cara Giulia. Quello che ho imparato…, G. Cecchettin, M. Franzoso, Rizzoli (Marzo 2024) 9. Cuore nero, Silvia Avallone, Rizzoli (Gennaio 2024) 10. Amore senza fine. Love me love me, Stefania S., Sperling & Kupfer (Febbraio 2024)

Giorgetti: aumenta il potere d’acquisto ma non i consumi

Giorgetti: aumenta il potere d’acquisto ma non i consumiRoma, 9 ott. (askanews) – Secondo i dati Istat “aumenta il potere d’acquisto delle famiglie, ma questo non si traduce in consumi ma in risparmio”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, svolgendo in Aula alla Camera la replica del governo al termine della discussione generale sul Piano strutturale di bilancio. Secondo Giorgetti, la situazione geopolitica con le guerre e l’incertezza che generano “hanno un impatto psicologico sulle scelte. Quello che leggiamo o vediamo in tv o su internet – ha aggiunto – indice ad un comportamento conservativo”.

Tennis, Alcaraz non sbaglia: è ai quarti a Shanghai

Tennis, Alcaraz non sbaglia: è ai quarti a ShanghaiRoma, 9 ott. (askanews) – Come Sinner contro Shelton, anche Carlos Alcaraz si prende la sua ‘vendetta’ sportiva contro Gael Monfils. Il n°3 del seeding batte il francese 6-4, 7-5 in un’ora e mezza di gioco, prendendosi così la rivincita dopo la sorprendente sconfitta incassata in estate a Cincinnati. Prosegue così la campagna di Shanghai dello spagnolo, reduce dal trionfo di Pechino. Avanti anche Medvedev, che regola in due set Tsitsipas (nonostante un problema al braccio destro) e attende ora Sinner.

Macchine radicali e coreografia caotica: torna Jean Tinguely

Macchine radicali e coreografia caotica: torna Jean TinguelyMilano, 9 ott. (askanews) – Una lezione di arte radicale, ribelle, caotica, che prende possesso con naturalezza degli spazi di Pirelli HangarBicocca e stabilisce una relazione forte con il luogo, e in questo modo si rinnova, al di là della storicizzazione di cui è già stata oggetto. Le opere intricate di Jean Tinguely, le sue macchine scomposte e reinventate, i suoi ammassi di tecnica, si rimettono in moto nel museo milanese di Pirelli, per dare vita alla più grande retrospettiva italiana sull’artista dopo la sua morte.


La mostra è curata da un team composto anche da Lucia Pesapane: “È stata abbastanza una sfida – ha spiegato la co-curatrice ad askanews – anche se il luogo era proprio ideale per mostrare queste macchine in movimento arrugginite, questi ingranaggi, queste ruote in HangarBicocca. Jean Tinguely alla fine della sua vita viveva e lavorava in un hangar industriale, quindi le analogie e la coerenza erano evidenti. Abbiamo scelto le opere in parte anche proprio per tenere il confronto e reggere lo spazio, ovviamente, e abbiamo cercato di scegliere quelle che si muovono ancora oggi, perché non tutte comunque riescono a tenere il tempo, alcune non funzionano più, questo faceva parte anche dell’estetica di Jean Tinguely, però abbiamo cercato di privilegiare opere in movimento, creando una coreografia anti-armonica, un risultato finale cacofonico, ma volutamente”. Le navate dell’Hangar trovano nel dialogo con Tinguely la propria vocazione più classica, lo spazio diventa elemento dell’opera, accoglie la sua stranezza e la sua problematicità. Aspetti che sono alla base dell’attualità del lavoro dell’artista, che certamente può essere letto come una polemica verso una società consumistica che genera l’accumulo di cose che poi si tramuta fisiologicamente nell’accumulo di rifiuti, per esempio, ma le suggestioni contemporanee non si fermano qui. “Lui non si vedeva come un artista solitario, genio e creativo chiuso nel suo atelier – ha aggiunto Lucia Pesapane – ma amava collaborare, lavorare con gli altri artisti, eseguire performance, e quindi questo aspetto un po’ più democratico di arte è un aspetto che secondo me oggi piace molto e che forse è il bello di Jean Tinguely oggi”.


Opere vive, strani oggetti volanti, luci e rumori, ma anche una voluta oscurità e una sensazione costante di avere di fronte lavori che non vogliono conformarsi a nessun parametro stabilito da altri. È in questa attitudine, per così dire, selvatica che la mostra si caratterizza al meglio, togliendo certezze per sostituirle con ipotesi, molto provvisorie, eppure spesso funzionanti contro ogni previsione. Per chi frequenta da tempo Pirelli HangarBicocca, poi, la mostra ha un altro elemento di fascino, questa volta più sottile, perché a sensazione ricorda altre grandi esposizioni del passato che sono state ospitate nelle Navate, e vengono in mente i nomi di Juan Muñoz o Philippe Parreno. E se i macchinari di Tinguely sono in grado di azionare anche il dialogo con il tempo del museo allora è probabile che ogni cosa sia al proprio posto nel migliore dei modi. Organizzata con il Museo Tinguely di Basilea, la mostra milanese è aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2025. (Leonardo Merlini)

Consulta, Calenda: noi non faremo più Aventino parlamentare

Consulta, Calenda: noi non faremo più Aventino parlamentareRoma, 9 ott. (askanews) – “Ieri abbiamo dato un segnale di compattezza e siamo usciti ma non si può andare avanti così perché la Consulta rischia di non poter più funzionare da dicembre in poi. Ci sono 4 giudici da nominare, il governo deve dimostrare un minimo di apertura verso le opposizioni e le opoposizioni la devono piantare di fare l’Aventino. Noi la finiremo perché così non si va avanti”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un video, all’indomani dell’ottava fumata nera del Parlamento in seduta comune chiamato a eleggere un giudice costituzionale.


“La persona che vuole nominare Meloni alla Consulta – ha aggiunto – non è un pericoloso fascista, è un professore di diritto costituzionale che ha lavorato con la sinistra, con Zingaretti, e ha lavorato al premierato con la destra. È ciò rischioso perché deve giudicare il premierato forse? No, non lo è perché si deve astenere nel caso in cui il premierato venisse preso in analisi dalla Corte Costituzionale”.