Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Donnarumma (Fs): in pochi giorni adeguati impianti maggiori nodi rete

Donnarumma (Fs): in pochi giorni adeguati impianti maggiori nodi reteRoma, 5 ott. (askanews) – In pochi giorni verranno adeguati tutti gli impianti dei nodi principali di rete verranno adeguati. Lo scrive su Linkedin l’ad di Fs, Stefano Donnarumma, che oggi ha effettuato un sopralluogo a Roma Termini, alla cabina del nodo di Roma.


“Questa mattina, insieme ai colleghi di Fs, Rfi, Trenitalia – scrive Donnarumma -, abbiamo effettuato un sopralluogo alla cabina elettrica che alimenta gli impianti di circolazione del Nodo di Roma. È stata l’occasione per fare il punto sugli approfondimenti tecnici che abbiamo avviato dopo il guasto alla linea di alimentazione elettrica di mercoledì”. “I dirigenti preposti e i tecnici dedicati alla gestione degli impianti hanno illustrato all’ad di RFI e al sottoscritto la catena di eventi che ha causato il malfunzionamento – prosegue -. Effettivamente poco prevedibile, ma comunque evitabile adottando dispositivi tecnologicamente più avanzati e procedure ancora più efficaci”.


“Mi è stato garantito che in pochi giorni tutti gli impianti dei nodi principali di rete verranno adeguati – conclude Donnarumma -. Li ho tranquillizzati, vedendoli sinceramente dispiaciuti. Ora, imparata una nuova lezione, mettere subito in atto le misure correttive e andare avanti ad alta velocità!”.

Mattarella: la Rai continua ad avere come missione la libera informazione

Mattarella: la Rai continua ad avere come missione la libera informazioneRoma, 5 ott. (askanews) – “Oggi, la Rai, erede di una storia di grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


“Indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità, innovazione, queste le doti che hanno permesso all’azienda, negli anni, di raggiungere prestigiosi risultati e di diventare voce affidabile e ascoltata nel panorama editoriale italiano e uno dei maggiori centri di produzione e diffusione dell’arte e della cultura”, sottolinea il Capo dello Stato. “Il servizio pubblico televisivo sa di essere al servizio esclusivo dei cittadini – in conformità al Media Information Act della Unione Europea – garantendo la pluralità delle voci, la qualità del prodotto e operando una rigorosa verifica delle fonti nel flusso delle informazioni, anche per fronteggiare quella vera e propria guerra ibrida caratterizzata dalla diffusione delle fake-news”, così anche Mattarella. “L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana”, così il Capo dello Stato.


“Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura”, ha anche affermato. E Mattarella ricorda come “il 6 ottobre del 1924 dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia. Un secolo di imponenti trasformazioni politiche, sociali, tecnologiche è trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni”. “Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli Italiani potevano riconoscersi”, ha concluso il presidente.

Rai, Mattarella: radio e tv pilastro costruzione civile e democratica

Rai, Mattarella: radio e tv pilastro costruzione civile e democraticaRoma, 5 ott. (askanews) – “Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


Mattarella ricorda come “il 6 ottobre del 1924 dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia. Un secolo di imponenti trasformazioni politiche, sociali, tecnologiche è trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni”. “Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli Italiani potevano riconoscersi”, conclude il presidente.

Rai, Mattarella: servizio pubblico a servizio esclusivo cittadini

Rai, Mattarella: servizio pubblico a servizio esclusivo cittadiniRoma, 5 ott. (askanews) – “Il servizio pubblico televisivo sa di essere al servizio esclusivo dei cittadini – in conformità al Media Information Act della Unione Europea – garantendo la pluralità delle voci, la qualità del prodotto e operando una rigorosa verifica delle fonti nel flusso delle informazioni, anche per fronteggiare quella vera e propria guerra ibrida caratterizzata dalla diffusione delle fake-news”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


“L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana”, conclude il Capo dello Stato.

Mattarella: Rai continua ad avere come missione libera informazione

Mattarella: Rai continua ad avere come missione libera informazioneRoma, 5 ott. (askanews) – “Oggi, la Rai, erede di una storia di grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura”. Lo afferma in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 100° anniversario della Radio Rai.


“Indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità, innovazione, queste le doti che hanno permesso all’azienda, negli anni, di raggiungere prestigiosi risultati e di diventare voce affidabile e ascoltata nel panorama editoriale italiano e uno dei maggiori centri di produzione e diffusione dell’arte e della cultura”, sottolinea il Capo dello Stato.

Manovra, Cimbri (Unipol): sbagliato concetto di profitto extra

Manovra, Cimbri (Unipol): sbagliato concetto di profitto extraMilano, 5 ott. (askanews) – “Secondo me è sbagliato proprio il principio dell”extra’ profitto: chi è che decide cosa è extra e cosa no?”. Lo ha affermato il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, intervenuto alla “Giornata dell’Economia” organizzata a Milano da Forza Italia, contestando non tanto il fatto che venga chiesto ai grandi attori del mondo produttivo e finanziario di contribuire alla tenuta dell’economia italiana nei momenti di difficolta’, ma proprio il concetto di profitti “extra”.


“Fare passare oggi il concetto di extra significa domani non avere freni: tutto può diventare extra. Su questo sono fortemente contrario, su questo concetto che penso sia molto pericoloso per il futuro. Non certo sul contribuire tutti per superare condizioni di difficoltà”, ha aggiunto Cimbri.

Foibe, La Russa ricorda Norma Cossetto: memoria non muoia

Foibe, La Russa ricorda Norma Cossetto: memoria non muoiaMilano, 5 ott. (askanews) – “Volevo fare il mio dovere di militante come ogni anno, nel momento in cui ricordiamo con Norma tutti coloro che sono stati infoibati, che hanno perso la vita da innocenti, tutti coloro che hanno perso la loro casa, i loro affetti e non sono stati accolti nella maniera dovuta dall’Italia, che forse è tra tutte le cose che ancora oggi gridano vendetta. L’odio titino, l’odio comunista, la ferocia su Norma Cossetto sono terribili, ma trovano spiegazione, mai giustificazione, nella terribile, violenta, bestiale attitudine di quegli anni, di quei giorni, della guerra. Ma la non accoglienza di italiani da parte di altri italiani rimane non inspiegabile, ma il segno distintivo di un non essere figli della nostra comune patria da parte di coloro che hanno esercitato in quei giorni, in quegli anni, atti drammatici, violenti”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa alla commemorazione per Norma Cossetto ai giardini di Milano dedicati alla studentessa istriana uccisa 81 anni fa. Per la Russa “la uccisione di Norma Cossetto è quasi uguale al latte negato ai bambini figli di esuli. Non dobbiamo mai dimenticare queste metodologie: certo i tempi per fortuna cambiano, certo le idee si evolgono, certo gli uomini non sono gli stessi, ma a volte si ha il sospetto che le metodologie non sono poi così cambiate”, ha aggiunto.


“Noi che non abbiamo mai trascurato di ricordare il dramma delle foibe, posso testimoniare che non c’è stato anno in cui una comunità o perchè figli della stessa terra o perchè consci che fossero figli della nostra comune patria, non abbiamo ricordato il dramma degli istriani, dei fiumani, il dramma di Norma Cossetto. Grazie soprattutto a chi, e lo dico all’organizzatore della manifestazione, a tutti i presenti, non lascia che il tempo cancelli una memoria che non potrebbe morire”.

Iniziativa pro Pal a Roma: slogan “Meloni assassina, Israele criminale”

Iniziativa pro Pal a Roma: slogan “Meloni assassina, Israele criminale”Roma, 5 ott. (askanews) – “Giorgia Meloni assassina, Israele criminale, Palestina libera”. Così è iniziato il presidio pro-Palestina in piazzale Ostiense, a Roma. Con cori quasi senza soluzione di continuità. Ai lati della piazza i blindati della polizia, i carabinieri e i militari della guardia di finanza.


La protesta di oggi è stata permessa in “forma statica”. Secondo quanto si è appreso alcuni centri sociali di Milano hanno coordinato l’iniziativa di oggi.

Manifestazione per la Palestina a Roma: 1.600 controllati

Manifestazione per la Palestina a Roma: 1.600 controllatiRoma, 5 ott. (askanews) – Quasi 1.600 persone controllate e finora e 19 quelle condotte in Questura per identificazioni e possibili foglio di via. Questi i primi provvedimenti delle forze dell’ordine in merito alla manifestazione in favore della Palestina, a Roma. L’area di piazzale Ostiense, dove è previsto nel pomeriggio l’avvio del presidio, è pian piano blindata da polizia, carabinieri e militari della guardia di finanza. La stazione ferroviaria e quella della metropolitana sono chiuse, a causa anche dello sciopero dei trasporti. In tutte le vie d’accesso alle persone viene suggerito di andare altrove e girare al largo. I primi manifestanti sono già in piazza, comunque.

M.O., manifestazione per la Palestina a Roma: 1.600 controllati

M.O., manifestazione per la Palestina a Roma: 1.600 controllatiRoma, 5 ott. (askanews) – Quasi 1.600 persone controllate e finora e 19 quelle condotte in Questura per identificazioni e possibili foglio di via. Questi i primi provvedimenti delle forze dell’ordine in merito alla manifestazione in favore della Palestina, a Roma.


L’area di piazzale Ostiense, dove è previsto nel pomeriggio l’avvio del presidio, è pian piano blindata da polizia, carabinieri e militari della guardia di finanza. La stazione ferroviaria e quella della metropolitana sono chiuse, a causa anche dello sciopero dei trasporti. In tutte le vie d’accesso alle persone viene suggerito di andare altrove e girare a largo. I primi manifestanti sono già in piazza, comunque.