Consumatori e commercianti non intendono abbandonare il contanteRoma, 2 ott. (askanews) – A dispetto della diffusione di pagamenti elettronici e “cashless”, una indagine effettuata dalla Banca centrale del Canada dal 2018 al 2023 ha mostrato che i consumatori non hanno aumentato la loro propensione ad abbandonare l’uso dei contanti in futuro: all’opposto nell’80% dei casi non intendono procedere in tal senso. E tra i commercianti questa quota, cioè di coloro che non intendono abbandonare il contante per le transazioni, risulta anche superiore. Lo ha riferito Kim Huynh, ricercatore su economie industriali e econometria della Banca del Canada, durante una tavola rotonda alla conferenza di Bce, Fed di New York e Banca del Canada sulle indagini utilizzate nella politica monetaria.
L’esperto ha peraltro rilevato che all’opposto di quanto avvenuto con i consumatori, in cui la propensione ad abbandonare il contante era momentaneamente leggermente salita durante le restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, tra i commercianti in quella stessa fase si era ulteriormente assottigliata, perché volevano evitare di perdere altro fatturato e quindi intendevano offrire ai consumatori qualunque possibile soluzione di pagamento.
M.O., Meloni: tavolo permanente governo, pronti a misure tempestiveRoma, 2 ott. (askanews) – “Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie”. Lo ha detto – secondo quanto si apprende – la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in Cdm a proposito della situazione in Libano.
Nel vertice di ieri sera a Palazzo Chigi, ha spiegato, “abbiamo anche discusso della messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente Unifil”.
Eurozona, a agosto -94mila disoccupati, tasso stabile a minimi 6,4%Roma, 2 ott. (askanews) – Nell’area euro ad agosto la disoccupazione media è rimasta stabile al minimo storico del 6,4%, ovvero 0,2 punti percentuali al di sotto del valore registrato nello stesso mese di un anno prima. Lo riporta Eurostat, che stima i disoccupati totali nell’area a poco meno di 11 milioni, in calo di 94.000 unità rispetto a un mese prima e di 233.000 nel paragone su base annua.
Guardando a tutta l’Unione europea la disoccupazione è calata al 5,9%, dal 6% di luglio, coinvolgendo 13 milioni 27 mila persone.
Schlein: Salvini non fa funzionare ferrovie, pensa solo a venderleRoma, 2 ott. (askanews) – “Questo governo fa viaggiare l’Italia con almeno un’ora di ritardo, ogni giorno. Il Ministro Salvini si occupa di tutto tranne che dell’emergenza trasporti mentre sotto la sua guida la durata delle interruzioni di linea aumenta anno dopo anno e a pagare il prezzo più alto sono i passeggeri che devono fronteggiare disagi e disservizi quotidiani, i pendolari che devono raggiungere le aree interne, le lavoratrici e i lavoratori che subiscono crescenti aggressioni e tutto il comparto del trasporto ferroviario merci. Non si occupa di fare funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Il guasto di oggi all’alba nel nodo di Roma, che ha causato oltre tre ore di stop con ripercussioni in tutta Italia dal Brennero a Palermo, è solo l’ennesima pagina dell’odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno”, conclude la leader dem.
Bce, a agosto tasso medio area euro nuovi mutui stabile a 3,72%Roma, 2 ott. (askanews) – Tassi di interesse sostanzialmente stabili ad agosto in media sui nuovi mutui concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni: la Bce ha rilevato un 3,72%, con un marginale decremento, pari a 3 punti base (0,03 punti percentuali) rispetto al mese precedente.
Anche sui prestiti al consumo si è registrata una dinamica sostanzialmente stabile, con tassi al 7,76%. Passando ai prestiti alle imprese, l’ultima rilevazione dell’indicatore composito della Bce segnala un 5,01% ad agosto, 6 punti base in meno rispetto al mese precedente.
Infine i tassi sui depositi vincolati a termine si sono limati di 4 punti base al 2,96%, mentre quelli sui depositi a vista sono rimasti invariati allo 0,38%. La Bce ha già operato due tagli dei tassi di interesse di riferimento per l’area euro, in entrambi i casi da 25 punti base, a giugno e settembre. Il combinato disposto di deterioramento della crescita economica e nuovi cali dell’inflazione, che per la media dell’area euro è appena rientrata sotto la soglia obiettivo del 2%, ha alimentato le aspettative che ad ottobre l’istituzione o operi un nuovo caglio.
Rai Libri: esce “Donne in onda” di Lorenza FruciRoma, 2 ott. (askanews) – Rai Libri presenta “Donne in onda” di Lorenza Fruci.
A settant’anni dalla prima trasmissione televisiva ufficiale della Rai il volume ripercorre alcuni fondamentali momenti della rappresentazione della condizione femminile nei programmi della tv pubblica: dall’inchiesta del 1959, “La donna che lavora”, a quella del 1976 sulla “questione femminile”, a “Si dice donna”, programma storico sul femminismo, ad “Amore Criminale”, che dal 2007 denuncia la violenza sulle donne, fino alla tv dei nostri giorni. L’inchiesta, il documentario, il servizio giornalistico, la satira, il film tv, il racconto in pillole per il web sono stati di volta in volta i linguaggi che hanno restituito un immaginario in evoluzione, in cui la figura della donna è stata tratteggiata in relazione al lavoro, alla famiglia, ai diritti negati o conquistati. Nel continuo processo dell’emancipazione femminile, la Rai si è fatta specchio della società favorendo, in alcuni momenti storici, la presa di coscienza collettiva dei cambiamenti che stavano interessando la vita delle italiane, ma anche degli italiani. Lorenza Fruci analizza la storia dei programmi del Servizio Pubblico seguendo una singolare prospettiva di ricerca e di analisi sulla questione femminile, fenomeno che non può prescindere dal contesto storico, politico, sociale e culturale di riferimento e dall’evoluzione delle leggi che l’hanno riguardata.
“Donne in onda” (Rai Libri) di Lorenza Fruci, è in vendita nelle librerie e negli store digitali da oggi, 2 ottobre. Lorenza Fruci. Giornalista e manager culturale è autrice di “30×70 Se dico donna” in onda su RaiPlay e su Rai 2: storie di trenta grandi professioniste che hanno lasciato un segno indelebile nella TV pubblica. Ha curato la mostra “Stefano Bessoni. Stop-motion e altre scienze inesatte” a Cartoons On The Bay 2024. Si occupa di promozione della cultura e di pari opportunità, e ha ricoperto incarichi istituzionali.
M.O., compagnie aeree evitano Medio Oriente e bloccano voliRoma, 2 ott. (askanews) – L’aumento delle tensioni in Medio Oriente non ha tardato a produrre conseguenze sulle compagnie aeree europee e del Golfo: molte di loro hanno già reso noto di aver modificato le rotte dei voli e di aver messo a terra gli aerei.
I vettori, tra cui Etihad Airways, Qatar Airways e Deutsche Lufthansa sono tra le compagnie che hanno modificato le loro rotte e i loro orari, mentre il settore monitora la situazione in Medio Oriente. Lo riporta il Wall Street Journal. La compagnia aerea con sede ad Abu Dhabi, Etihad Airways, ha dichiarato di aver bloccato il suo servizio di mercoledì per Tel Aviv in Israele e di aver dirottato diversi voli in risposta alle restrizioni dello spazio aereo in alcune parti del Medio Oriente.
Qatar Airways, nel frattempo, ha affermato di aver sospeso temporaneamente i voli da e per destinazioni irachene e iraniane a causa delle restrizioni dello spazio aereo.La compagnia ha aggiunto di aver anche rivisto la rotta di numerosi voli. In Europa, la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha reso noto oggi che eviterà lo spazio aereo iraniano, iracheno e giordano, il che significa che i voli per Amman in Giordania ed Erbil in Iraq sarebbero stati sospesi. La compagnia, che comprende Austrian Airlines, Brussels Airlines e Swiss International Air Lines, ha affermato che continuerà a evitare lo spazio aereo israeliano fino al 31 ottobre.
Petrolio, ministro saudita: prezzi a 50 usd senza rispetto quote (Wsj)Roma, 2 ott. (askanews) – Il ministro del petrolio saudita Abdulaziz bin Salman ha affermato che i prezzi potrebbero scendere fino a 50 dollari al barile se i cosiddetti ‘imbroglioni’ all’interno dell’OPEC+ non rispettassero i limiti di produzione concordati, secondo i delegati del cartello. Lo rivela il Wall Street Journal che riferisce i contenuti di una recente conference call tra i Paesi produttori.
Le dichiarazioni sono state interpretate da altri produttori come una velata minaccia da parte del regno che è disposto a lanciare una guerra dei prezzi per mantenere la sua quota di mercato se altri paesi non rispettano gli accordi del gruppo, hanno affermato. I membri chiave di un’alleanza composta dall’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e dai suoi alleati, noti insieme come OPEC+, sono pronti a discutere se allentare i limiti di produzione a dicembre in un incontro online programmato mercoledì.
Dopo che l’Iran ha lanciato missili su Israele martedì, i prezzi del petrolio sono saliti dopo settimane di costanti cali. Il greggio Brent, il benchmark internazionale, ha guadagnato fino al 5% prima di stabilizzarsi al 2,4% in più a poco meno di 70 $. In Occidente si teme che una guerra più ampia possa soffocare le esportazioni di petrolio dal Golfo che passano attraverso lo Stretto di Hormuz, che confina con l’Iran, e far salire i prezzi.
Ma le tensioni geopolitiche persistono da mesi senza effetti significativi sui prezzi del petrolio e i cali sono stati frustranti per i funzionari sauditi in parte perché altri membri del cartello hanno ignorato i piani di limitare la produzione per gran parte di quest’anno. Durante una conference call la scorsa settimana – scrive il Wall Street Journal – il principe Abdulaziz bin Salman, ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, il kingmaker dell’OPEC, ha avvertito che i prezzi dei produttori potrebbero scendere a 50 dollari al barile se non dovessero rispettare i tagli alla produzione concordati, secondo i delegati dell’OPEC che hanno partecipato alla chiamata.
Gli stessi delegati hanno detto che sono stati individuati l’Iraq, che ha prodotto in eccesso di 400.000 barili al giorno ad agosto, secondo il fornitore di dati S&P Global Ratings, e il Kazakistan, la cui produzione è destinata ad aumentare con il ritorno del campo di Tengiz da 720.000 barili al giorno. Il messaggio saudita era “non ha senso aggiungere più barili se c’è spazio per loro sul mercato”, ha detto un delegato presente. “Alcuni farebbero meglio a stare zitti e rispettare i loro impegni verso l’OPEC+”. Il ministero del petrolio saudita non ha risposto a una richiesta di commento. I prezzi del petrolio sono stati in discesa negli ultimi mesi, con i principali parametri di riferimento che hanno perso circa il 12% nell’ultimo trimestre. Ciò avviene nonostante gli sforzi della coalizione OPEC+ per stabilizzare i mercati attraverso tagli alla produzione. Il gruppo ha proposto molteplici estensioni a queste restrizioni e tuttavia i prezzi sono ulteriormente scesi. I tagli alla produzione del gruppo hanno comportato una riduzione della loro quota di mercato del petrolio. Quest’anno ha raggiunto il 48%, in calo rispetto al 50% del 2023 e al 51% del 2022, come hanno mostrato i dati dell’IEA. La concorrenza è destinata a intensificarsi ulteriormente l’anno prossimo.
Lavoro, Istat: disoccupazione giovani agosto al 18,3%, mai così bassoRoma, 2 ott. (askanews) – Ad agosto, secondo le stime dell’Istat, la disoccupazione giovanile è calata di 1,7 punti scendendo al 18,3%. Si tratta del tasso di disoccupazione più basso mai registrato dall’inizio delle serie storiche mensili nel gennaio 2024. Dunque, per gli under 24 si registra un tasso di senza lavoro ai minimi da vent’anni.
Quanto al tasso di disoccupazione generale, in calo al 6,2% ad agosto, per trovare un dato analogo bisogna tornare al settembre del 2007.
Papa: domenica a Santa Maria Maggiore per invocare la paceCittà del Vaticano, 2 ott. (askanews) – Stiamo vivendo un “drammatico momento, mentre i venti della guerra e i fuochi della violenza continuano a sconvolgere interi popoli e nazioni”. Per questo Papa Francesco ha annunciato a sorpresa stamane, nel corso della solenne messa di apertura del prossimo Sinodo dei vescovi a Roma che si recherà, domenica prossima, nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore per una supplica alla Madonna per chiedere pace e concordia per l’umanità.
“Per evocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica, – ha detto il Papa al termine della sua omelia – nella basilica di Santa Maria Maggiore, reciterò il Santo Rosario e rivolgerò alla Vergine una accorata supplica. Se è possibile chiedo anche a voi, membri del Sinodo – ha poi aggiunto – di unirvi a me in quell’occasione e il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera di digiuno per la pace del mondo”.