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Cinema, sold out il “Parthenope” di Sorrentino a mezzanotte

Cinema, sold out il “Parthenope” di Sorrentino a mezzanotteRoma, 20 set. (askanews) – “Parthenope” fa il sold out. Grande affluenza di pubblico nelle 14 sale italiane dove è programmato con un’unica proiezione di mezzanotte: 4000 presenze per circa 300 spettatori per cinema e la media schermo più alta (per un totale di 18mila circa), il film di Sorrentino entra già nella Top Ten.


Paolo Sorrentino ha salutato ieri il pubblico del Troisi a Roma, accolto da un pubblico di giovanissimi che hanno riempito la sala. Oggi lo presenterà a Milano all’Anteo (23.30) e Beltrade (00:15) con il rapper Guè, e sabato a Napoli al Filangieri (23:30) e Modernissimo (00:00) con Peppe Lanzetta. Domenica 22 il regista saluterà il pubblico di Roma al Giulio Cesare alle 23.30 e al The Space Moderno a 00:00, mentre Lunedì 23 Luca Bigazzi e Daria D’Antonio e Mercoledì 25 gli interpreti Celeste Dalla Porta, Dario Aita e Daniele Rienzo, saluteranno il pubblico al Troisi, sempre a mezzanotte. La settimana di anteprime di mezzanotte, una programmazione inedita mai fatta prima d’ora, prosegue a Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Casoria, Marcianise, Torino, Palermo, fino al 25 settembre.

Manovra, Sangalli: confermare taglio cuneo e ridurre il carico fiscale

Manovra, Sangalli: confermare taglio cuneo e ridurre il carico fiscaleRoma, 20 set. (askanews) – “Occupazione in crescita e inflazione sotto controllo ci dicono che la nostra economia è in buona salute. Ma preoccupano il clima di incertezza e la debolezza dei consumi. Con la nuova legge di bilancio occorre confermare il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale su famiglie e imprese”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato la congiuntura dell’Ufficio Studi della Confederazione.

Confcommercio: consumi deboli in estate, Pil fermo nel III trimestre

Confcommercio: consumi deboli in estate, Pil fermo nel III trimestreRoma, 20 set. (askanews) – Consumi deboli in estate e Pil fermo nel terzo trimestre. Difficile, in questo scenario, raggiungere il target di una crescita 2024 attorno o poco superiore all’1%, salvo aggiustamenti statistici o sorprese legate all’imminente revisione dei conti da parte dell’Istat. L’inflazione, a settembre, dovrebbe registrare una variazione nulla su base mensile e una crescita dello 0,9% su base annua. Il rallentamento, seppur contenuto, è in linea con le attese e consolida le stime di una variazione prossima all’1% nella media del 2024. E’ questo il quadro tracciato dall’Ufficio Studi di Confcommercio nella congiuntura economica. Non c’è pessimismo, ma fiducia nella possibilità di recuperare il trimestre perso.


“I mesi estivi – ha osservato Confcommercio – più che diradare le ombre sembrano aver consolidato il clima d’incertezza sulle prospettive a breve dell’economia, con l’emergere di alcuni segnali di rallentamento”. La stima del Pil del terzo trimestre, dunque, “è di una variazione congiunturale nulla, corrispondente a una crescita dello 0,6% rispetto a un anno prima. Questa valutazione “è sintesi di una riduzione a luglio, lievemente superiore alle nostre stime preliminari anche per un andamento del turismo meno favorevole, e di un modesto recupero ad agosto, a cui è seguita una stagnazione a settembre”. Le oscillazioni mensili degli indicatori congiunturali “tradiscono la mancanza di una chiara direzione di marcia dell’economia italiana. Intanto, il terzo trimestre è andato perso. Si punta sul quarto”. In questo modo “si complicherebbe la possibilità di una crescita del Pil per il 2024 attorno o poco superiore all’1%, salvo poi la probabile correzione al rialzo della stima per l’anno nel complesso dovuta al fatto che il 2024 ha 4 giornate lavorative in più del 2023. Si spera, inoltre, che l’imminente revisione dei conti da parte dell’Istat procuri sorprese favorevoli non solo sui livelli correnti del prodotto ma anche sui profili trimestrali a valori reali”. In attesa della revisione dell’Istituto nazionale, attesa per lunedì, la stima di Confcommercio per il 2024 resta quella di una crescita a +0,9%.


In vista della manovra economica il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, considerando il clima d’incertezza e la debolezza dei consumi chiede al governo di “confermare il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale su famiglie e imprese”.

Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini di Firenze

Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini di FirenzeFirenze, 20 set. (askanews) – Il Museo Marino Marini di Firenze inaugura un’esposizione che ripercorre la storia della cristianità e racconta cinque secoli di devozione e bellezza sacra. Nell’antica chiesa di San Pancrazio, l’esposizione “Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini. La bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re” ospita opere della collezione che costituisce il Tesoro del Santo Sepolcro, capolavori di elevato pregio artistico e mai esposti prima.


“Questa mostra – ha detto la curatrice Leyla Bezzi – è un evento molto importante e unico nel suo genere perché espone 108 capolavori provenienti in gran parte dalla Custodia di Terra Santa mai viste in Italia e molti dei quali mai usciti da Gerusalemme. Questo percorso che abbiamo cercato di narrare è ampliato da prestiti nazionali dei più importanti musei quali la Galleria degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, l’Archivio di Stato, la Biblioteca Nazionale, la Riccardiana, il Banco di Napoli e alcune collezioni private. Questo ha fatto sì che insieme alle ricerche che sono state condotte e ai restauri che sono stati fatti dal museo appositamente per questa mostra di donare e rendere la narrazione di questo pezzo di storia poco conosciuto”. La mostra è anche dedicata a promuovere la bellezza come strumento per favorire una cultura della pace e contrastare ogni forma di violenza e conflitto. “La bellezza, lo stupore dell’altare, di tutte le opere esposte, anche la riscoperta delle opere pittoriche finalmente attribuite correttamente – ha commentato il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone – fanno di questa mostra un unicum eccezionale”.


La mostra fiorentina è aperta al pubblico al Museo Marino Marini fino al 7 gennaio 2025.

Vannacci, partito può attendere: sto nella Lega ma non lo escludo

Vannacci, partito può attendere: sto nella Lega ma non lo escludodall’inviata Lucia Conte Viterbo, 19 set. (askanews) – Il partito di Vannacci per ora può attendere. Il generale eletto europarlamentare con la Lega non lo esclude “perché io non escludo mai nulla” ma, alle circa trecento persone radunate a Viterbo in occasione della prima festa dell’associazione ‘Noi con Vannacci’, chiarisce: “Io oggi sono nella Lega: chi si consolida attorno a me vuol dire che condivide quello che dico e quindi condivide il fatto che io sia nella Lega”.


“Non siamo qui – ha chiarito – per fare un partito, ma per fare una bellissima riunione di gente che mostra empatia con quello che stiamo facendo in ambito europeo e nazionale e che io porterò avanti a tutti i costi. Nella questione del partito ci spera la stampa, sperano si crei una breccia tra me e Salvini”. Una delusione per la platea dei 300 sostenitori presenti che aveva risposto con un fragoroso “Sì” alla domanda della giornalista Claudia Conte “Voi siete pronti a un partito?”. Una doccia fredda per gli ex parlamentari della Lega presenti che, sia negli interventi dal palco che nei capannelli a margine dei lavori, non hanno fatto mistero di attendere una discesa in campo da leader del generale: “Aspettiamo che Vannacci prenda la sua strada da solo: abbiamo bisogno di un Vannacci libero. Si prenderà il suo tempo, lui è uno stratega ma noi lo aspettiamo”, ha detto Edouard Ballaman che definisce Vannacci “un leader come non l’avevamo da decenni. Se non ci mettiamo tutto l’impegno oggi, se non gli diamo tutto l’appoggio oggi, siamo dei criminali”. Con lui anche altri ex della Lega: Giuseppe Bellachioma, Vito Comencini, William De Vecchis. Forse una delusione anche per Gianni Alemanno che, coi dirigenti del suo movimento Indipendenza!, era venuto a vedere senza risparmiare elogi nel suo saluto dal palco: “Vannacci è l’elemento di novità di questo ultimo anno, sta riempendo un vuoto che si è creato. Non sappiamo che intenzioni ha, immagino abbia impegni ha con la Lega, seguiamo con attenzione”.


In effetti gli animatori delle due associazioni che ruotano intorno al generale ‘Noi con Vannacci’ e ‘Il mondo al contrario’, evidentemente consapevoli dei numeri e delle forze che sono in grado di mobilitare, hanno mostrato sin da subito prudenza: “Non è una festa per un partito ma per una persona”, ha detto l’ex senatore della Lega Umberto Fusco, organizzatore dell’evento di oggi. “Non è il partito Vannacci ma il progetto dei sostenitori di Vannacci. È prematuro parlare di questo. Siamo a un livello embrionale. Di un movimento culturale. Non dobbiamo far paura a qualcuno. Appoggiamo un eletto della Lega quindi questo va a beneficio della Lega stessa”, si è schermito Fabio Filomeni, già tenente colonnello, oggi presidente dell’associazione ‘Il mondo al Contrario’, nonostante sia confermato che il prossimo 23 novembre a Marina di Grosseto alla presenza di Vannacci l’associazione culturale diventerà un movimento politico dopo un’assemblea e un cambio di statuto. Dopo una prima giornata sottotono – ieri all’arena sportiva che l’ex senatore Umberto Fusco aveva scelto per il raduno dei vannacciani c’erano una cinquantina di persone – e un avvio oggi con la sala dell’auditorium dell’Hotel Terme Salus semivuota, alle 19, le circa trecento sedie si sono riempite di sostenitori del generale. Vannacci è arrivato direttamente dall’aeroporto di Fiumicino, dopo un volo da Strasburgo, ha fatto finta di evitare le decine di telecamere che lo attendevano per la “battuta per i Tg delle 20” ma poi si è concesso generosamente condendo le sue dichiarazioni di attacchi a La7, ai “giornalisti di sinistra con la barba incolta a metà tra Che Guevara e Fidel Castro” ma anche ai cronisti – chiamandoli per nome a più riprese – di Repubblica, Stampa, Giornale, Dire che hanno scritto di lui.


“Grazie alle tante persone che sono qui a questa manifestazione. Il flop di questo evento è una falsificazione della stampa”, ha esordito poi dal palco intervistato dalla giornalista Claudia Conte. Un colloquio di un’ora e mezza a tutto campo sui temi che lo hanno consacrato nell’ultimo anno. Al termine bagno di folla e firmacopie dei suoi libri in vendita oggi a venti euro all’ingresso della sala meeting. “Chi mi ama mi segua”, ha concluso.

Picasso straniero e immigrato, a Palazzo Reale una mostra politica

Picasso straniero e immigrato, a Palazzo Reale una mostra politicaMilano, 19 set. (askanews) – Raccontare Pablo Picasso partendo dalla sua condizione di di immigrato, rifiutato, censurato dalla nazione che poi lo ha visto crescere e raggiungere il successo: la Francia. Parte da qui, ed è un approccio politicamente significativo, l’esposizione di Palazzo Reale a Milano, “Picasso – Lo straniero”, realizzata in collaborazione con il Museo Picasso di Parigi. “Io penso che la storia dell’arte – ha detto ad askanews Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra con Cécile Debray – si debba fare in una maniera sociale, perché dietro i 90 capolavori che abbiamo qui dal Museo Picasso di Parigi, c’è anche una storia che sta dietro la creazione artistica. Ogni artista è un essere umano, ogni artista è inserito in una società. Si vede la faccia di Picasso schedato dalla polizia, tenuto sotto controllo dalla polizia come un delinquente, davanti al Minotauro cieco che lui ha disegnato per svelare come si sentiva, molto molto vulnerabile, una ferita che nessuno sapeva. Perché la bellezza della storia di Picasso è che lui non si è mai lamentato”.


L’esposizione, che fin da subito trasmette la sensazione di guardare a Picasso in modo diverso, accosta grandi dipinti e sculture a documenti sulla vita dell’artista spagnolo, e prova a risanare le ferite dei rifiuti e delle discriminazioni subite, appunto, da straniero. E il tema non potrebbe essere più contemporaneo. “È un Picasso che fa riflettere anche una volta usciti dalla mostra – Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano -. È un’esposizione che ha un valore storico molto importante, questo è il motivo per cui abbiamo scelto di inserirla all’interno della programmazione, non tanto per avere il grande nome di Picasso, che già di per sé porta pubblico e attenzioni verso Palazzo Reale, ma proprio per la valenza politica e storica che ha questa mostra”. Una valenza che, inevitabilmente, diventa etica, oltre che artistica e che informa tutto il progetto, che poggia anche sulla mostra “Picasso – Poesia e salvezza”, allestita a Palazzo Te a Mantova. E tra gli sponsor dell’esposizione c’è BPER Banca. “Investire in cultura per noi di BPER – ha spiegato Serena Morgagni, responsabile della comunicazione del gruppo – significa principalmente investire sulle persone, investire nella collettività: la cultura è qualcosa che unisce. Questa mostra di Picasso ci ha affascinati, ci ha interessati da subito, non solo per il valore ovviamente straordinario dell’artista, che ha rivoluzionato l’arte del Novecento, ma perché questa mostra ha messo sullo stesso piano l’artista e l’uomo. Picasso è riuscito a esprime con grande libertà il proprio talento, il proprio pensiero, a stravolto alle regole dell’estetica ma non solo, anche tante volte del sociale, quindi una grande libertà, quindi la forza della cultura ci deve insegnare questo, che possiamo essere noi stessi e lasciare gli altri essere se stessi e insieme programmare un futuro possibilmente migliore”.


Prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, la mostra milanese è aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2025.

Maltempo, Schlein: dalla destra sciacallaggio senza precedenti

Maltempo, Schlein: dalla destra sciacallaggio senza precedentiRoma, 19 set. (askanews) – “Mentre gli amministratori dell’Emilia Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, la destra di governo – comoda comoda da Roma – preparava lo sciacallaggio a cui stiamo assistendo. Uno sciacallaggio senza precedenti per meri fini elettorali”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein al Tg3, parlando delle polemiche del centrodestra sull’alluvione.


“Tutti i fondi del commissario – ha precisato – sono stati già impegnati, la regione ha avviato 402 interventi di ripristino, di cui 130 già completi e 158 che sono in corso. Sono gli ultimi che possono parlare. Ce la ricordiamo tutti Giorgia Meloni con gli stivali nel fango a fare un’inutile passerella più di un anno fa, a promettere ristori al 100% che non sono mai arrivati alle imprese e alle famiglie”.

G7, Usa stanziano 1 mln usd per tutela patrimonio culturale Ucraina

G7, Usa stanziano 1 mln usd per tutela patrimonio culturale UcrainaNapoli, 19 set. (askanews) – “Gli Stati Uniti sono orgogliosi di stare al fianco dell’Ucraina nella difesa del suo patrimonio culturale e continueranno a farlo in futuro”. A margine della riunione Ministeriale Cultura del G7 a Napoli, Lee Satterfield, sottosegretario di Stato per la Diplomazia Pubblica e gli Affari Pubblici, ha annunciato una nuova donazione di 1 milione di dollari attraverso la Ukraine Cultural Heritage Response Initiative (l’Iniziativa di Soccorso al Patrimonio Culturale dell’Ucraina), a favore del Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e del Restauro dei Beni Culturali (ICCROM).


Tale donazione – in una giornata peraltro simbolica per Napoli stessa, visto che la città festeggia il suo santo patrono San Gennaro – sosterrà la prossima fase di un progetto pluriennale volto ad aiutare l’Ucraina a migliorare la gestione dei rischi e delle emergenze relative al proprio patrimonio culturale. “Gli ucraini stanno lottando per i diritti umani e le libertà che tutti abbiamo a cuore. E stanno combattendo concretamente per la propria identità come cultura distinta e unica, che Vladimir Putin ha negato – un diniego che ha usato per giustificare la sua brutale invasione su larga scala. Questo finanziamento sosterrà gli eroici sforzi degli ucraini per proteggere e preservare il loro patrimonio culturale”, ha dichiarato la sottosegretaria Satterfield. A siglare il documento con Satterfield la direttrice generale dell’ICCROM Aruna Francesca Maria Gujral.


Alla cerimonia di Napoli hanno partecipato il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Tracy Roberts-Pounds, il Console Generale ucraino a Napoli Maksym Kovalenko e l’Ambasciatore degli Stati Uniti presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma Jeffrey Prescott. “Questa ulteriore sovvenzione, una delle più cospicue mai concesse, crea una grande opportunità per accelerare il lavoro di risposta alle emergenze e di recupero che l’ICCROM sta svolgendo in Ucraina. La partnership tra gli Stati Uniti, l’ICCROM e l’Ucraina è una parte vitale dell’impegno volto a preservare l’identità culturale e il patrimonio storico dell’Ucraina. Gli Stati Uniti continuano a sostenere con forza l’ICCROM e il suo mandato di preservare il patrimonio culturale in tutto il mondo”, ha dichiarato l’Ambasciatore Prescott.


Non è la prima volta che la Russia cerca di distruggere lo “spirito di identità” e l’identità culturale dell’Ucraina: “sono 300 anni”, ha detto il Console generale ucraino a Napoli Maksym Kovalenko. “L’Ucraina sta combattendo l’invasione russa su tutti i fronti. Il fronte culturale non fa eccezione. Il sostegno della comunità internazionale ci permette di rispondere alle sfide della guerra e, nonostante le circostanze, di sviluppare una strategia a lungo termine per la conservazione e il restauro del nostro patrimonio culturale”, ha dichiarato. La cifra stanziata da Washington è importante. Ma è importante anche il valore dell’impegno di singoli Paesi, con decisioni di questo genere. “Tutte le cifre sono importanti”, ha detto il console ucraino che poi, parlando a margine della firma, ha ricordato un’iniziativa realizzata a Pompei per la Cattedrale di Odessa.


Importanti sicuramente i risultati della partnership AFCP-ICCROM degli Stati Uniti per la salvaguardia del patrimonio culturale in Ucraina, messo in serio pericolo dalla guerra scatenata dall’invasione russa. Dall’inizio del conflitto in Ucraina nel 2022, l’ICCROM, attraverso il suo programma First Aid and Resilience for Cultural Heritage in Times of Crisis (FAR), ha lavorato per proteggere il patrimonio culturale del paese. Nel 2023, in collaborazione con il ministero della Cultura e della Politica dell’informazione dell’Ucraina (MCIP), il Museo Maidan, l’Agenzia per la resilienza culturale (ACURE) e l’Heritage Emergency Rescue Initiative (HERI), e in partnership con l’Ambassador’s Fund for Cultural Preservation (AFCP) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, l’ICCROM ha formato un team forte di 25 professionisti diversi provenienti da cinque oblast’ (regioni) a rischio per condurre una valutazione in loco dei danni e dei rischi per il patrimonio. Per aiutare chi decide a identificare le priorità di intervento per i siti del patrimonio danneggiati, questo progetto sta ora sviluppando una mappa geospaziale del rischio per il patrimonio culturale, la prima nel suo genere, che triangola i dati da varie fonti e aiuta a determinare i livelli di rischio da diversi pericoli significativi per il patrimonio. Sulla base dei risultati positivi della partnership tra il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e l’ICCROM e sfruttando i risultati ottenuti tramite una sovvenzione iniziale (circa 250.000 di dollari ), il nuovo progetto di 30 mesi (da un milione di dollari ) “Resilient Heritage – Strengthening Capacities for Risk Reduction, Emergency Response, and Sustainable Recovery for Heritage in Ukraine” è stato generosamente finanziato dall’Ambassador’s Fund for Cultural Preservation (AFCP) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per creare un quadro nazionale per la riduzione del rischio e la gestione delle emergenze del patrimonio in Ucraina. Il progetto si concentra sul rafforzamento della cooperazione tra custodi del patrimonio, enti governativi e amministrazioni locali per migliorare le strategie di preparazione e risposta per la protezione dei siti e delle collezioni del patrimonio. Mira inoltre a sviluppare misure pratiche per la ripresa post-conflitto, assicurando che siano messe in atto le capacità e i meccanismi istituzionali necessari per coinvolgere le comunità locali negli sforzi di ripresa culturale e di rafforzamento della resilienza.

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro netti

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro nettiRoma, 19 set. (askanews) – Il bonus Natale sarà anticipato al 2024 e la cifra di 100 euro “sarà netta”. Lo ha annunciato il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco del Sole 24 ore. Leo ha confermato che la misura sarà introdotta in un emendamento nel dl omnibus all’esame del Senato. Il viceministro ha poi aggiunto che per la prossima manovra il governo sta valutando ipotesi di riduzione delle tasse a favore del ceto medio, ma tutto dipenderà dalle risorse di copertura che sarà possibile individuare. Quello dell’alleggerimento dell’Irpef sul ceto medio “è un tema che ci sta molto a cuore. Bisognerà trovare risorse tra 2,5 e 4 miliardi” ha detto Leo precisando che le ipotesi prevedono l’abbassamento dal 35% al 33 % per il secondo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro. “Se possibile – ha detto – vediamo di andare più in là, allargando lo scaglione a 60.000 euro e togliendo così 10.000 euro all’aliquota maggiore del 43%”. Leo ha tenuto a precisare che “serve prudenza” e che gli interventi saranno commisurati alle risorse disponibili.

Schieramenti italiani in ordine sparso nel voto Ue su armi contro la Russia

Schieramenti italiani in ordine sparso nel voto Ue su armi contro la RussiaRoma, 19 set. (askanews) – Partiti italiani in ordine sparso a Strasburgo sull’Ucraina, come da copione. Con coalizioni, di centrodestra e centrosinistra, ‘scoalizzate’ quando si tratta di parlare di armi occidentali da usare in territorio russo. E con spaccature in Forza Italia e mal di pancia nel Pd.


La risoluzione dell’europarlamento, approvata oggi a Strasburgo, chiede di confermare il sostegno a Kiev e anche di togliere le restrizioni esistenti per le forniture di armi e munizioni che in certi casi ne impediscono l’uso per attaccare obiettivi in territorio russo. Un tentativo è stato quello di non far passare il paragrafo 8 sull’uso delle armi in territorio russo, fallito. Poi si è trattato di votare la risoluzione complessiva contenente anche il paragrafo 8 sulle armi in territorio russo e le differenze si sono fatte ancora più evidenti. Nella maggioranza, Fratelli d’Italia ha detto sì alla risoluzione finale pur avendo votato, in prima battuta, contro l’uso delle armi in territorio russo (gli europarlamentari Magoni e Razza si erano espressi a favore ma una nota del partito ha comunicato che era stato un errore). Forza Italia ha votato per la prosecuzione del sostegno a Kiev ma si è spaccata sull’uso delle armi in territorio russo anche se il vicepremier Antonio Tajani, in una conferenza stampa, aveva dato la linea contraria all’uso delle armi oltre confine ucraino (Falcone, Salini e Princi hanno votato a favore delle armi, Dorfmann si è astenuto, De Meo, Tosi e Chinnici hanno votato contro. Tre gli assenti). La Lega invece si è schierata sia contro la conferma dell’aiuto a Kiev che contro l’uso delle armi in territorio russo, esprimendosi contro la risoluzione finale. Passando al ‘campo largo’, in casa dem l’indicazione è stata di esprimersi contro l’uso delle armi in territorio russo e così hanno fatto Benifei, Corrado, Decaro, Laureti, Ricci, Ruotolo, Strada, Zan, Zingaretti. Ma Giuseppina Picierno ed Elisabetta Gualmini hanno votato a favore. Da segnalare i numerosi assenti alla votazione: Tinagli, Bonaccini, Moretti, Nardella, Topo, Tramacere, Lupo, Maran. Gori e Nardella non erano a Strasburgo ma Gori ha puntualizzato che avrebbe votato a favore. Poi gli eurodeputati dem si sono espressi a favore sulla risoluzione finale, con l’astensione però di Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Infine, M5s e Avs: voto compatto e contrario.