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Maltempo, in Romagna fiumi esondati, migliaia di persone evacuate

Maltempo, in Romagna fiumi esondati, migliaia di persone evacuateRavenna, 19 set. (askanews) – Sono migliaia le persone evacuate nella tarda serata di mercoledì 18 settembre nel ravennate, per tutti la notte è trascorsa nei centri di accoglienza messi a disposizione da Comuni e prefetture. Appelli sono stati diffusi con gli altoparlanti e i sindaci continuano a diramare appelli via Facebook alla popolazione, invitata a restare ai piani alti.


“La preoccupazione è vera, reale e seria, entriamo in una fase di emergenza più forte dove tutti dobbiamo prestare la massima attenzione ed essere pronti a prendere le misure necessarie”. Ha detto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che ha seguito la situazione dei fumi Lamone e Montone, esondati in alcuni punti della città e della provincia: “il livello è altissimo, sopra la soglia rossa e in alcuni tratti ancora in crescita” per questo è stato deciso di interrompere il traffico in alcune zone, a Cotignola, Alfonsine, Russi e Lugo in particolare dove è stato chiesto ai residenti di abbandonare le abitazioni. “Si dispone che tutta la popolazione, soprattutto quella alluvionata nel maggio 2023, si trasferisca ai piani più alti dei propri edifici – ha detto il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini -. Se questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Palazzo di Vetro della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro. Si chiede a tutti la massima attenzione e la collaborazione anche condividendo l’informazione con quante più persone possibili”.


La Regione Emilia-Romagna sta seguendo senza sosta la situazione dei corsi d’acqua in piena per le forti piogge di questi giorni, con particolare attenzione “alle situazioni più critiche perché abbiamo dei superamenti di soglia storici, come per esempio per il Senio nel ravennate”. Lo ha spiegato la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, al termine dell’ultimo briefing meteo durante la notte. “In questo momento abbiamo i colmi di piena dei fiumi che hanno superato soglia 3 che stanno iniziando ad andare nei tratti vallivi e sebbene sia prevista una moderazione delle piogge per le prossime ore – ha detto Priolo – ovviamente i colmi di piena continueranno a transitare e a restare sopra soglia 3”. I bacini interessati – ha ricordato – sono nel bolognese, i bacini dell’Idice e del Sillaro, nel ravennate quelli del Senio e del Lamone, nel forlivese quello del Montone. “In questo momento abbiamo una diminuzione della piena nei tratti appenninici, ma i picchi si stanno propagando nei tratti vallivi. Stiamo continuando a monitorare la situazione – ha aggiunto -, le colonne mobili si sono trasferite sul territorio e 190 volontari stanno supportando le amministrazioni comunali, popolazione e sindaci”. Priolo ha poi invitato tutti i residenti a mantenersi costantemente informati attraverso i siti e a seguire le indicazioni di sindaci e autorità. “L’attività non si ferma – ha detto – siamo in costante contatto con il centro funzionale e il dipartimento della protezione civile”.


Nel cesenate “la situazione in queste tre ore non è peggiorata” ha riferito il sindaco Enzo Lattuca: “i livelli idrometrici del Savio sono sotto controllo, a San Carlo c’è stato un picco e prima ancora c’era stato a Borello, ma poi ha iniziato a calare, possiamo aspettarci che questo avvenga anche nel tratto urbano di Cesena”. Criticità anche nel bolognese: a Valsamoggia tre nuclei familiari sono isolati e in contatto con gli operatori comunali. Preoccupazione anche per alcune zone della città di Bologna, interessate all’attraversamento del fiume Reno. Per oggi è stata disposta la chiusura delle scuole.

Paura per la piena dei fiumi in E.-Romagna: “Possibile il peggio”

Paura per la piena dei fiumi in E.-Romagna: “Possibile il peggio”Roma, 19 set. (askanews) – L’allerta meteo in Emilia-Romagna “si sta aggravando”, i livelli dei fiumi fanno paura e “la situazione è molto complessa in tanti bacini: dall’Idice e soprattutto fino al bacino del Montone. In queste ore è necessario che tutti i cittadini seguano le indicazioni che i sindaci stanno dando, perchè abbiamo superamenti di soglia 3 importanti”. Lo ha detto su Facebook Irene Priolo, presidente f.f. della Regione Emilia-Romagna.


“Le situazioni più critiche – ha spiegato – sono a Modigliana e Castrocaro: avremo un deflusso a valle per cui bisognerà stare molto attenti per quanto riguarda il bacino del Lamone a Faenza. Una situazione particolarmente critica anche nel Bolognese, abbiamo bisogno di essere attenti per quanto riguarda il bacino Idice, il bacino del Savena connesso, ma anche del Sillaro. Situazione complessa a Forlì, dove arriverà la piena del Montone”. A Castel Bolognese (Ravenna) per le forti piogge la situazione del Senio è peggiorata e a Tebano il livello del fiume ha raggiunto la soglia rossa, con un livello di 5,5 metri. Il sindaco ha pertanto predisposto l’ordinanza di evacuazione dei cittadini residenti nelle abitazioni limitrofe al fiume, allestendo il Palazzetto dello Sport come centro di accoglienza. La polizia locale sta allertando le famiglie che per la propria incolumità devono allontanarsi. Le scuole di qualsiasi ordine e grado domani rimarranno chiuse.


Nella zona di Budrio (città metropolitana di Bologna) è in transito la piena del torrente Idice che continua a venire monitorata sia dal Comune che dal personale della Regione Emilia-Romagna. Grazie agli interventi di messa in sicurezza degli argini l’acqua sta defluendo, in minima parte, dagli scoli appositamente realizzati che la indirizzano nel canale di bonifica. Anche il canale Fossano è attenzionato dal Comune, in collaborazione con il personale della Bonifica Renana. A Modigliana (Forlì-Cesena) sono esondati i fiumi Tramazzo e Acerreta: sui social testimonianze di cittadini sul posto parlano di una “situazione critica”, con scene “davvero drammatiche e spaventose”. Alcune aree del centro abitato a ridosso del fiume sono inondate. I fiumi, si legge ancora in alcuni post di cittadini, “hanno raggiunto un livello superiore a quello del maggio 2023”, quando la zona subì un allagamento diffuso.


A Bologna a causa dell’allerta meteo e del protrarsi delle piogge persistenti, si è verificato in particolare un innalzamento del livello del torrente Savena tale da far prefigurare nella notte una sua possibile importante criticità. Il Comune ha quindi disposto la chiusura di alcune scuole nella zona e, a tutela della pubblica incolumità, ha inoltre emanato un’ordinanza di evacuazione degli edifici posti in zona San Ruffillo-Lungosavena. Anche nella zona di Forlì la situazione “sta peggiorando” e “le previsioni che eslcudevano in maniera decisa esondazioni del Montone si stanno rapidamente modificando”, ha detto in un video su Facebook il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini. “Nelle zone vicine al fiume Montone i cittadini, soprattutto quelli che hanno avuto l’alluvione 2023, salgano ai piani più alti, abbiano consapevolezza della possibilità di un fatto grave, pensino prima di tutto alla propria sicurezza e salute, cerchino di mettere in sicurezza quello che possono. Le previsioni non sono certe, sono in continua evoluzione, ma dalla mezzanotte fino alle 4-5 non sono esclusi fenomeni di estrema gravità”.

Fed taglia i tassi per 0,50 punti: “Fiduciosi su calo inflazione”

Fed taglia i tassi per 0,50 punti: “Fiduciosi su calo inflazione”Roma, 18 set. (askanews) – La Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti ha rotto gli indugi e varato un energico taglio dei tassi di interesse: 50 punti base (mezzo punto percentuale), con cui il riferimento sui fed funds scende al 4,75%-5%. La decisione giunge dopo diverse giornate di incertezza, vari analisti erano orientati per una riduzione da 25 punti base, ma nelle ultime fasi sui mercati gli operatori erano più sbilanciati per una riduzione da 50 punti base.


Con il taglio dei tassi di oggi “abbiamo avuto un buon forte inizio. E questo è veramente un segno della nostra fiducia che l’inflazione stia andando verso il livello obiettivo (2%) in maniera sostenibile”, ha spiegato il presidente Jerome (Jay) Powell, nella conferenza stampa al termine del direttorio (Fomc). Ma rispondendo ad una delle domande dei giornalisti, è sembrato voler contenere le attese sulle prossime mosse, in particolare quando ha precisato: “non penso che nessuno debba guardare al taglio di oggi e pensare che questo sia il nuovo ritmo”. Per le prossime decisioni “penso che procederemo con cautela, volta per volta”. E con flessibilità: se l’economia dovesse peggiorare, o l’inflazione calare più del previsto, la Fed ridurrà il freno monetario velocemente, se all’opposto caro vita e crescita dovessero rafforzarsi potrebbe muoversi più lentamente e/o fare pause nella manovra.


Incalzato dale domande, Powell ha negato che la Fed sia stata “colta alla sprovvista” dalla decelerazione del metrcato del lavoro. “Penso che (sul taglio dei tassi) siamo stati tempestivi”. Ma poi ha ammesso: “se a luglio avessimo avuto il rapporto sul mercato del lavoro (che invece è stato pubblicato solo dopo il Fomc-ndr) forse avremmo potuto decidere allora un taglio dei tassi”. Invece ha risolutamente negato che la decisione sia un aiuto monetario alla candidata democratica alle presidenziali, Kamala Harris, rispetto al repubblicano Donald Trump. Su questo ha ricordato che le mosse monetarie hanno effetti sull’economia reale “con un certo ritardo”: in altri termini, il taglio si dovrebbe far concretamente sentire solo dopo il voto di novembre.


La Fed ha limato le previsioni di crescita economica e rivisto al ribasso quelle sull’inflazione: ora per il carovita si attende il 2,3% quest’anno, 2,1% il prossimo e 2% nel 2026. Precedentemente stimava 2,6% quest’anno e 2,3% il prossimo. Per la crescita l’istituzione monetaria stima 2% negli Usa quest’anno il prossimo e nel 2026, laddove tre mesi fa prevede 2,1% quest’anno e 2% nei due anni successivi. Powell ha semmai rivendicato che il calo dell’inflazione riflette anche la pazienza della Fed (è la prima riduzione al costo del danaro 4 anni). “Altre banche centrali nel mondo si sono mosse prima – ha detto, con un chiaro riferimento alla Bce – noi abbiamo aspettato e veniamo premiati dal calo dell’inflazione”.


Ad ogni modo il passo di oggi è solo il primo di un percorso che proseguirà a lungo. Il grafico aggiornato che la Fed pubblica con le attese sui tassi degli stessi componenti del Fomc, mostra che si attendono uno o altri due tagli per la fine dell’anno, con cui il costo del danaro negli Stati Uniti scenderebbe di altri 25-50 punti base. Per il prossimo anno le attese fluttuano tra riduzioni di altri 100 e 125 punti base. (di Roberto Vozzi).

La Fed vara un maxi taglio dei tassi da 50 punti base

La Fed vara un maxi taglio dei tassi da 50 punti baseRoma, 18 set. (askanews) – La Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, ha rotto gli indugi e deciso un aggressivo taglio dei tassi di interesse nella misura di 50 punti base. Il riferimento dei fed funds sul dollaro scende così al 4,75%-5%.


La decisione è arrivata dopo diverse giornate di incertezza sulla portata del taglio, vari analisti erano orientati per una riduzione da 25 punti base, ma nelle ultime sedute sui mercati gli operatori erano più sbilanciati per una riduzione da 50 punti. Con il taglio dei tassi di oggi, ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell nella conferenza stampa al termine del Fomc, “abbiamo fatto un buon forte inizio. E questo è veramente un segno della nostra fiducia” che l’inflazione stia andando verso il nostro livello obiettivo in maniera sostenibile. Ma per le prossime decisioni “penso che procederemo cautamente, volta per volta”. Con la mossa di oggi “non penso che siamo colti alla sprovvista, penso che siamo stati tempestivi”, ha detto: “Non penso che nessuno debba guardare al taglio di oggi e pensare che questo sia il nuovo ritmo”.


“Se avessimo visto il rapporto sul mercato del lavoro di luglio prima del direttorio (Fomc) di luglio, forse allora avremmo potuto decidere un taglio dei tassi”, ha ammesso Powell.

Primo ok a ddl sicurezza, giro di vite con più di 20 nuovi reati

Primo ok a ddl sicurezza, giro di vite con più di 20 nuovi reatiRoma, 18 set. (askanews) – A distanza di dieci mesi dal varo del Consiglio dei ministri (era il 16 novembre del 2023) il ddl sicurezza compie il primo giro di boa alla Camera. Il provvedimento passa ora al Senato, dove ‘chiederemo un canale di urgenza assoluta’, ha assicurato il leader della Lega, Matteo Salvini. Il ddl, che contiene l’idea del centrodestra sulla sicurezza e l’ordine pubblico, è stato approvato a Montecitorio con 162 sì e 91 no, 3 astenuti, dopo un cammino a singhiozzo condizionato da altre priorità, dalla campagna elettorale delle Europee ma soprattutto dai ‘nodi’ interni nella competizione tra Fdi e Lega e con i distinguo di Fi su alcune tra le misure più dure, come lo stop al rinvio obbligatorio della pena per le detenute madri.


Il pacchetto dà ampio spazio a molti temi-bandiera della destra: dal reato di blocco stradale o ferroviario attuato con il proprio corpo, alle norme ‘anti-Ponte’ e ‘anti-Tav’, al contrasto alle occupazioni abusive. Un emendamento del governo ha equiparato le inflorescenze della canapa industriale alla droga, su cui l’allarme lanciato dagli operatori del settore è rimasto inascoltato. ‘Furia ideologica’, hanno attaccato le opposizioni che sul ddl hanno espresso giudizi pesantissimi ritenendolo ‘incostituzionale’ con norme ribattezzate ‘anti-Gandhi’ perché introducono il reato di resistenza passiva in carcere o nei centri per migranti. E poi misure di contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo, sulle forze dell’ordine. Il codice penale si apre a diversi nuovi reati, ad aumenti di pena e ad altre circostanze aggravanti: nel complesso oltre una ventina. Cosa che si rifletterà, hanno osservato i gruppi di minoranza, sulla situazione già esplosiva nelle ‘patrie galere’.


Da parte di governo e maggioranza c’è stata sostanziale chiusura nei confronti delle opposizioni che non sono riuscite, neanche con il voto segreto, a ‘infilarsi’ nel braccio di ferro, poi rientrato, tra Fi e i colleghi di governo sullo Ius Scholae, dossier rinviato dagli ‘azzurri’. Né hanno ottenuto ammorbidimenti di norme ‘repressive’ di un esecutivo definito ‘garantista solo a parole’, che però ‘boccia tutte le proposte per finanziare nuove assunzioni straordinarie’ di agenti e magistrati. Spazio invece è stato trovato per proposte di maggioranza come lo stop, chiesto da Fdi e riformulato dall’esecutivo, alla vendita delle Sim agli stranieri extra-Ue senza permesso di soggiorno. Del corposo pacchetto del partito di Matteo Salvini alcuni emendamenti erano state ritirati in commissione, come l’obbligo di sermoni in italiano nelle moschee e l’avvocatura dello Stato al posto del pm per indagare sui reati commessi dalle forze dell’ordine. La castrazione chimica per i reati sessuali è stata ‘ripescata’ nella veste di ordine del giorno (‘vittoria’ di una ‘storica battaglia della Lega’, il tweet quasi contestuale al via libera da parte del vicepremier).


Approvato all’unanimità un odg di Forza Italia che mira ad ‘aumentare la sicurezza del personale sanitario’ degli ospedali prevedendo l’incremento di presidi fissi dei posti di polizia. Di seguito le principali misure del provvedimento.


REATO DI RESISTENZA PASSIVA IN CARCERE E IN CENTRI MIGRANTI. Chiunque, all’interno del carcere, ‘partecipa ad una rivolta mediante atti di violenza o minaccia o di resistenza all’esecuzione degli ordini impartiti, commessi in tre o più persone riunite, è punito con la reclusione da uno a cinque anni’, si legge nel dispositivo. Atti di resistenza, puntualizza la norma approvata, sono ‘anche le condotte di resistenza passiva’. Stessa fattispecie nei centri di trattenimento e accoglienza per migranti. DETENUTE MADRI CON FIGLI. E’ cancellato il differimento obbligatorio del carcere per le detenute incinta o madri con figli fino a un anno. Una misura per ‘le borseggiatrici rom’, ha sottolineato il centrodestra. L’esecuzione della pena non sarà rinviabile se il giudice ravviserà il rischio che si possano commettere ulteriori delitti e potrà aver luogo in un istituto a custodia attenuata per detenute madri oppure presso un istituto a custodia attenuata. Inasprite inoltre le pene per chi impiega minori nell’accattonaggio (la pena massima passa da tre a cinque anni). FIORI CANNABIS COME DROGA. Le inflorescenze della canapa prodotta per fini industriali sono equiparate alla droga e saranno sottoposte alle sanzioni del Dpr 309/1990 sugli stupefacenti. La norma prevede il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze. AGGRAVANTE DISSENSO NO-PONTE E NO-TAV. ‘Se la violenza o minaccia’ nei confronti del pubblico ufficiale ‘è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica’ viene introdotta un’aggravante a causa della quale le pene possono essere aumentate fino a un terzo. PENE PIU’ SEVERE PER DANNI MANIFESTAZIONI. Arriva l’inasprimento delle pene per il delitto di danneggiamento in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora il fatto sia commesso con violenza alla persona o con minaccia. Con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni e la multa fino a 15mila euro. ESTENSIONE DASPO URBANO. Il questore, in caso di reiterazione delle condotte, può ‘disporre il divieto di accesso’ alle aree delle infrastrutture di trasporto e alle loro pertinenze, come le stazioni, nei confronti di coloro che risultino anche solo denunciati o condannati, ‘anche con sentenza non definitiva’, nel corso dei precedenti cinque anni. Viene ampliato poi l’ambito di applicazione dell’arresto in flagranza differita prevista per il reato di lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale in servizio anche ai casi in cui il fatto è commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. BODYCAM, ARMI E SPESE LEGALI FORZE POLIZIA. Gli agenti di pubblica sicurezza potranno portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio. Tra queste: arma lunga da fuoco, rivoltella e pistola di qualunque misura, bastoni animati con lama di lunghezza inferiore ai 65 centimetri. Ok al raddoppio dell’anticipo delle spese legali per atti compiuti durante il servizio. Prevista la possibilità di dotarsi di bodycam. PER SIM A EXTRA-UE SERVIRA’ PERMESSO SOGGIORNO. Nel caso in cui le imprese dovessero vendere schede Sim senza osservare gli obblighi di identificazione dei clienti si applica la sanzione della chiusura dell’esercizio o dell’attività per un periodo da cinque a trenta giorni. REATO DI OCCUPAZIONE ARBITRARIA. Chiunque occupi o detenga senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui, o ne impedisca l’accesso al legittimo proprietario, è punito con una pena da due a sette anni. La norma vale anche per le pertinenze, come box auto, cortili, balconi e terrazze. Stessa sorte per chiunque ‘si intromette o coopera nell’occupazione dell’immobile, ovvero riceve o corrisponde denaro o altra utilità per l’occupazione medesima’. Procedura d’urgenza per il rilascio dell’immobile. Nel caso il fatto sia commesso contro una persona ‘incapace, per età o per infermità’ si procede d’ufficio. SCATTANO AGGRAVANTI SE REATI IN STAZIONI E METRO. Arriva la circostanza aggravante dell’aver commesso il fatto ‘all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e della metro o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri’. Introdotta la specifica ipotesi di truffa aggravata nei confronti delle persone anziane. MODIFICHE A CODICE ANTIMAFIA. Vengono incluse in materia di documentazione antimafia le imprese aderenti ai contratti di rete. Il prefetto, qualora ritenga sussistenti i presupposti per l’adozione dell’informazione antimafia interdittiva, può escludere uno o più divieti e decadenze, nel caso in cui accerti che verrebbero a mancare i mezzi di sostentamento al titolare dell’impresa individuale e alla sua famiglia. Novità anche in materia di protezione di collaboratori e testimoni di giustizia, in particolare per quanto concerne il rilascio delle identità di copertura e sui beni sequestrati e confiscati. BENEFICI PARENTI MAFIOSO SE RAPPORTI INTERROTTI. Non si applica a parenti o affini entro il quarto grado di soggetti destinatari di misure di prevenzione o sottoposti al relativo procedimento o a procedimento penale l’esclusione dai benefici per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata se, al momento dell’evento, siano interrotte definitivamente le relazioni familiari e affettive con questi o non si abbia alcun rapporto di concreta frequentazione. STRETTA SU REVOCA CITTADINANZA SE CONDANNA TERRORISMO E REATI GRAVI. Si estende da tre a dieci anni, dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna definitiva, il termine per poter adottare il provvedimento di revoca della cittadinanza per i reati di terrorismo ed eversione ed altri gravi reati. Non si può procedere alla revoca della cittadinanza se l’interessato non ne possiede o ne può acquisire un’altra. REATO DI DETENZIONE DI MATERIALE CON FINI TERRORISTICI. Punito con la reclusione da 2 a 6 anni chiunque – al di fuori dei casi di associazione con finalità di terrorismo e di addestramento ad attività con finalità di terrorismo – consapevolmente si procura o detiene istruzioni per il compimento di atti di terrorismo e divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l’uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti contro la personalità dello Stato. ASSUNZIONE VIGILI URBANI SICILIA. Via libera all’assunzione di 100 vigili urbani in ciascuno dei comuni capoluogo di città metropolitana della Regione siciliana in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cioè in pre-dissesto, e che hanno sottoscritto l’accordo per il ripiano del disavanzo e il rilancio degli investimenti.

Rai, ‘campo largo’ riflette su ‘Aventino’, colloqui tra i leader

Rai, ‘campo largo’ riflette su ‘Aventino’, colloqui tra i leaderRoma, 18 set. (askanews) – L’accelerazione del centrodestra sulla Rai rischia di diventare un problema per il “campo progressista”. All’apertura di lunedì della maggioranza ad una riforma della tv pubblica la risposta era stata di chiusura, Elly Schlein aveva detto un fermo “no” al rinnovo del Cda prima di cambiare le regole del gioco ma Giuseppe Conte oggi schiude uno spiraglio e non a caso per tutto il giorno alla Camera si sono susseguiti colloqui tra i leader del centrosinistra. La leader Pd ha parlato a lungo con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i leader di Avs.


Bonelli, poi, ha colloquiato in Transatlantico per diversi minuti con il leader M5s Conte, senza contare che tra gli stessi parlamentari Pd sono in parecchi a dire che la linea aventiniana non può durare a lungo, soprattutto se davvero la maggioranza vorrà andare al voto il 26 settembre. E, racconta un dirigente del centrosinistra, della questione a breve dovrebbero parlare direttamente Schlein e Conte. In molti sono al lavoro per evitare che si rompa il fronte delle opposizioni che è stato unito nelle scorse settimane, cosa che rischierebbe di accadere se i 5 stelle dovessero davvero sedersi al tavolo per la scelta di un “presidente di garanzia”. Peraltro, ragionano in diversi sia dentro che fuori il Pd, la scelta di restare fuori dalla trattativa non fermerebbe comunque il centrodestra. Già ieri sera un dirigente democratico spiegava di non fidarsi fino in fondo della tenuta dei 5 stelle sulla linea del “no”, ma fino a questa mattina la chiosa era: “Non crediamo che M5s si smarchi mentre andiamo alleati alle regionali in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna”.


Ma le parole di Conte sono state chiaramente registrate da tutti: “Ci fosse un presidente autorevole – ha detto il leader 5 stelle – assolutamente non riconducibile a logiche partitiche, certo nell’interesse del servizio pubblico, certamente lo voteremmo”. Certo, Conte ha aggiunto: “Ma non mi sembra che siano i nomi di cui si parla…”. Ma il tono è ben diverso dal “no” secco pronunciato ieri dalla leader Pd. “Abbiamo fatto bene a dire al centrodestra che si deve affrontare la riforma prima di parlare del cda – dice un esponente democratico della Vigilanza – Ma se loro insistono per votare secondo me va fatta una discussione su quale linea tenere”. Una voce non isolata, “la linea dell’Aventino non mi convince, ne parleremo con la segretaria”, aggiunge un altro parlamentare. E, commenta un deputato alleato, “sarebbe meglio evitare di andare al voto in ordine sparsoà”.


Perché, appunto, la maggioranza potrebbe anche andare avanti da sola, seppure con l’inconveniente di dover poi rassegnarsi ad un presidente scelto secondo la regola della maggiore anzianità. Uno dei parlamentari Pd insiste a chiedere “una discussione” in caso di voto e ricorda che ci sono due opzioni: la scheda bianca, con il rischio che non tutti siano allineati su questa scelta, o lo “schema-Bersani”, cioè l’indicazione non di “candidati del Pd” ma di nomi autorevoli, presi dal mondo della cultura, del giornalismo, dell’impresa e indicati in base al curriculum. L’idea, sui cui si cerca di lavorare in vista del colloquio Schlein-Conte, è quella di subordinare un dialogo su un “presidente di garanzia” all’avvio di un percorso di riforma della governance della Rai. Non ci si accontenterebbe di una dichiarazione come quella di ieri, insomma, ma per avviare un confronto verrebbe chiesto al centrodestra almeno di incardinare la riforma in Parlamento. Uno schema che potrebbe interessare anche a Giorgia Meloni per evitare di arrivare ad un presidente scelto col criterio della maggiore anzianità. Si vedrà nei prossimi giorni se il fronte delle opposizioni riuscirà a tenere una linea comune.

Finale Nazionale Pickleball MSP Italia, vincono Mundula-Trombetti

Finale Nazionale Pickleball MSP Italia, vincono Mundula-TrombettiRoma, 18 set. (askanews) – È andata in scena lo scorso fine settimana, presso lo Sport Village Toscana, la finale nazionale Pickleball MSP Italia, manifestazione alla sua prima edizione. Una disciplina – ricorda una nota – che unisce al suo linguaggio tecnico-sportivo anche quello ludico e conviviale vista la peculiarità inclusiva di questo sport, che negli Stati Uniti è il primo sport praticato nel settore amatoriale.


La finale ha coinvolto atleti provenienti da tutte le regioni italiane e ha visto la vittoria della delegazione MSP Roma con la coppia formata da Giovanni Mundula e Andrea Trombetti. Un’occasione sportiva entusiasmante di ritrovo per sportivi ma anche curiosi che ha avuto lo scopo anche di far conoscere questa nuova disciplina che sta prendendo piede in Italia. “Vogliamo ringraziare i vertici di MSP Italia, il presidente nazionale Gian Francesco Lupattelli e Alessandra Caligaris, segretario nazionale. Vogliamo ringraziare per la loro partecipazione all’evento, affatto scontata visti i numerosi impegni istituzionali”, le parole di Fabio Pientini, referente nazionale Pickleball insieme a Irene Pagnini e presidente del Comitato Regionale in Toscana. La Toscana – prosegue la nota – rappresenta la prima regione a investire sul progetto e in particolare “l’idea di creare un progetto condiviso con MSP Italia – racconta Francesco Fornaro, proprietario dello Sport Village Toscana – è maturata per la reciproca fiducia con il Comitato Regionale. I numeri importanti che il pickleball sta facendo negli Stati Uniti mi hanno fatto ben sperare che fosse un investimento strategico per il futuro della struttura. Essendo un tennista ho ritrovato in questa disciplina molte similitudini, con la differenza però che l’apprendimento è veramente semplice: può giocare anche chi non è prettamente uno sportivo o chi non è allenato. Anche perché fra gli elementi principali di questo sport c’è il divertimento e l’aspetto conviviale”.


Hanno reso possibile infine questa prima iniziativa, con supporto alla comunicazione e agli aspetti tecnico-sportivi, Simone Gentili, responsabile tecnico Pickleball MSP Italia, Filippo Basetti e Alessio Arcaleni responsabili della media partnership UAU Magazine, Lorenzo Santalucia, Nicola Bellezza Presidente di Asd Settimo Pickleball e la delegazione territoriale di MSP Roma, i cui finalisti hanno portato a casa la vittoria.

Dollaro giù dopo Fed, euro a 1,1177 vicino massimi 1 anno

Dollaro giù dopo Fed, euro a 1,1177 vicino massimi 1 annoRoma, 18 set. (askanews) – Brusca moderazione del dollaro, con l’euro che sale fino a 1,1177 sul biglietto verde dopo che la Federal Reserve ha varato un aggressivo taglio dei tassi di interesse nella misura di 50 punti base. La decisione è in linea con le attese che erano prevalenti tra gli operatori, ma molti analisti, e anche molti operatori, si attendevano piuttosto una mossa più prudente, da 25 punti base.


L’euro si ritrovava così in prossimità dei massimi dallo scorso agosto che avevano segnato il valore più elevato da oltre un anno a questa parte.

Fed vara maxi taglio tassi da 50 punti base, fed funds al 4,75%-5%

Fed vara maxi taglio tassi da 50 punti base, fed funds al 4,75%-5%Roma, 18 set. (askanews) – La Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti ha rotto gli indugi e deciso un aggressivo taglio dei tassi di interesse nella misura di 50 punti base. Il riferimento dei fed funds sul dollaro scende così al 4,75%-5%. La decisione giunge dopo diverse giornate di incertezza sulla portata del taglio, vari analisti erano orientati per una riduzione da 25 punti base, ma nelle ultime sedute sui mercati gli operatori erano più sbilanciati per una riduzione da 50 punti base.

Meloni vede Draghi, messaggio a Ue su priorità dopo nomina Fitto

Meloni vede Draghi, messaggio a Ue su priorità dopo nomina FittoRoma, 18 set. (askanews) – Baci, una stretta di mano a favore di fotografi e un colloquio di poco più di un’ora tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Mario Draghi. Il giorno dopo l’investitura di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione, la premier ha ricevuto il suo predecessore in un incontro – che lei stessa aveva sollecitato – che è anche un messaggio a Bruxelles. Sul tavolo un confronto “approfondito” sul Rapporto sul futuro della competitività europea redatto dall’ex numero uno della Bce su incarico di Ursula von der Leyen.


Nel report, sottolinea Palazzo Chigi in una nota, ci sono “diversi importanti spunti” per il governo, tra cui “la necessità di un maggiore impulso all’innovazione, la questione demografica, l’approvvigionamento di materie prime critiche e il controllo delle catene del valore e, più in generale, la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie – dal rafforzamento dell’industria della difesa fino alle doppie transizioni – senza escludere aprioristicamente nulla, compresa la possibilità di un nuovo debito comune”. Una necessità, quello di strumenti di finanziamenti comuni, sempre affermata da Meloni e che potrebbe rilanciare con maggior forza proprio facendo leva sul report (non a caso criticato da alcuni Paesi ‘frugali’). Infatti, nella nota si sottolinea che le priorità indicate da Draghi sono “condivise” e “rispecchiano anche il lavoro portato avanti dal Governo in Italia e nelle Istituzioni europee”. Meloni e Draghi continueranno a tenersi “in contatto” per “continuare ad approfondire queste materie”. Proprio in mattinata, intervenendo all’assemblea di Confindustria, Meloni aveva sottolineato i “rischi che l’economia italiana ed europea corrono se non si invertono alcune tendenze”. Ad esempio sulla transizione green che a causa di un’impostazione “ideologica” e autodistruttiva” mette a rischio le imprese. E proprio citando Draghi, aveva sollecitato “investimenti e risorse adeguati”. Agli industriali Meloni ha promesso un confronto sulla manovra “da subito” per lavorare “insieme” a una legge di bilancio che sarà “seria e di buon senso”, senza più bonus ma con sostegno a famiglie, in particolare quelle con figli, imprese che assumono e risorse per la sanità.


Il colloquio con Draghi arriva a pochi giorni dalla visita dell’ex premier a Marina Berlusconi. Un incontro, organizzato da Gianni Letta, che aveva creato qualche malumore dalle parti di piazza Colonna e via della Scrofa, sede di Fdi, alimentando rumors e retroscena su una ‘distanza’ tra la famiglia Berlusconi e la premier. Distanza oggi smentita, con una lettera a ‘La Repubblica’, dalla stessa Marina: nessuna “disistima”, assicura, per Meloni né “scontentezza” per l’operato di Antonio Tajani. In particolare per quanto riguarda il colloquio con Draghi – scrive – si è voluto “deformare il contenuto di incontri che fanno parte del mio ruolo e del mio lavoro, trasformandoli in assurde riunioni carbonare che nasconderebbero trame politiche da fantascienza”. Parole però che, secondo quanto riferiscono più parlamentari del centrodestra, non sgombrano completamente il campo dai ‘dubbi’.