Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Banco Bpm boccia Ops di Unicredit: il prezzo non riflette il valore, rischi occupazionali

Banco Bpm boccia Ops di Unicredit: il prezzo non riflette il valore, rischi occupazionaliMilano, 26 nov. (askanews) – Banco Bpm si esprimerà formalmente sull’offerta di scambio annunciata da UniCredit con le tempistiche e secondo le modalità previste dalla legge, ma per il momento arriva una sonora bocciatura all’operazione da parte del cda dell’istituto. Più netto (“è ostile”) è stato un consigliere entrando nella sede di Piazza Meda prima della riunione del board. Le condizioni dell’Ops, che non è stata in alcun modo preventivamente concordata, “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia – scrive Banco Bpm – e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Potenziale ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, come l’Opa su Anima e l’investimento in Mps.


Il cda all’unanimità ha rilevato, in via preliminare, che il prezzo dell’offerta riflette un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale di Banco Bpm del 22 novembre e uno sconto implicito del 7,6% rispetto al prezzo di ieri. La banca guidata da Giuseppe Castagna ribatte punto su punto all’Ops di UniCredit, lanciando in primis l’allarme occupazione: le sinergie di costo lorde stimate da Unicredit sono pari a 900 milioni, ossia più di un terzo della base costi di Banco Bpm, e destano “forti preoccupazioni” sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale.La fusione tra le due banche, inoltre, “fa venir meno l’autonomia giuridica di Banco Bpm, a discapito del brand” e “riduce significativamente la concorrenza sul mercato bancario italiano sia per i clienti retail sia per i clienti corporate, in particolare per le pmi”, ossia il tessuto produttivo a cui storicamente la banca si rivolge. L’offerta, evidenzia ancora il cda, “espone gli stakeholder di Banco Bpm all’alea connessa all’esito delle iniziative di espansione avviate da UniCredit in Germania” con l’operazione Commerzbank, “nonché a una significativa diluizione dell’attuale esposizione geografica che, in luogo di un’attrattiva concentrazione di Banco Bpm nelle regioni più dinamiche del Paese e dell’Eurozona, si riposizionerebbe su aree oggi caratterizzate da una minore crescita e un maggiore rischio geopolitico”.


La passivity rule, scattata a seguito dell’Ops, infine, condizionerà la flessibilità strategica del gruppo, soprattutto per quanto riguarda le condizioni dell’Opa su Anima e il recente investimento in Mps, “determinandosi così un quadro di elevata incertezza”, sottolinea la banca.Banco Bpm rimane quindi focalizzata sull’implementazione del piano al 2026, sull’esecuzione dell’Opa su Anima – di cui depositerà oggi alle autorità di vigilanza le istanze autorizzative del documento di offerta – e sul conseguente aggiornamento del piano, “non trascurando – conclude il lungo comunicato del cda – alcuna opzione strategica che possa ulteriormente contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders del gruppo”.


 

Banco Bpm boccia Ops: prezzo non riflette valore, rischi occupazionali

Banco Bpm boccia Ops: prezzo non riflette valore, rischi occupazionaliMilano, 26 nov. (askanews) – Banco Bpm si esprimerà formalmente sull’offerta di scambio annunciata da UniCredit con le tempistiche e secondo le modalità previste dalla legge, ma per il momento arriva una sonora bocciatura all’operazione da parte del cda dell’istituto. Più netto (“è ostile”) è stato un consigliere entrando nella sede di Piazza Meda prima della riunione del board. Le condizioni dell’Ops, che non è stata in alcun modo preventivamente concordata, “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia – scrive Banco Bpm – e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Potenziale ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, come l’Opa su Anima e l’investimento in Mps.


Il cda all’unanimità ha rilevato, in via preliminare, che il prezzo dell’offerta riflette un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale di Banco Bpm del 22 novembre e uno sconto implicito del 7,6% rispetto al prezzo di ieri. La banca guidata da Giuseppe Castagna ribatte punto su punto all’Ops di UniCredit, lanciando in primis l’allarme occupazione: le sinergie di costo lorde stimate da Unicredit sono pari a 900 milioni, ossia più di un terzo della base costi di Banco Bpm, e destano “forti preoccupazioni” sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale. La fusione tra le due banche, inoltre, “fa venir meno l’autonomia giuridica di Banco Bpm, a discapito del brand” e “riduce significativamente la concorrenza sul mercato bancario italiano sia per i clienti retail sia per i clienti corporate, in particolare per le pmi”, ossia il tessuto produttivo a cui storicamente la banca si rivolge. L’offerta, evidenzia ancora il cda, “espone gli stakeholder di Banco Bpm all’alea connessa all’esito delle iniziative di espansione avviate da UniCredit in Germania” con l’operazione Commerzbank, “nonché a una significativa diluizione dell’attuale esposizione geografica che, in luogo di un’attrattiva concentrazione di Banco Bpm nelle regioni più dinamiche del Paese e dell’Eurozona, si riposizionerebbe su aree oggi caratterizzate da una minore crescita e un maggiore rischio geopolitico”.


La passivity rule, scattata a seguito dell’Ops, infine, condizionerà la flessibilità strategica del gruppo, soprattutto per quanto riguarda le condizioni dell’Opa su Anima e il recente investimento in Mps, “determinandosi così un quadro di elevata incertezza”, sottolinea la banca. Banco Bpm rimane quindi focalizzata sull’implementazione del piano al 2026, sull’esecuzione dell’Opa su Anima – di cui depositerà oggi alle autorità di vigilanza le istanze autorizzative del documento di offerta – e sul conseguente aggiornamento del piano, “non trascurando – conclude il lungo comunicato del cda – alcuna opzione strategica che possa ulteriormente contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders del gruppo”.

Casa, idealista: affittare casa costa più del 30% del reddito

Casa, idealista: affittare casa costa più del 30% del redditoRoma, 26 nov. (askanews) – Nel terzo trimestre del 2024, il tasso di sforzo per affittare una casa in Italia è aumentato del 2,9% rispetto all’anno precedente. Secondo uno studio di idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, la quota di reddito familiare necessaria per affittare un’abitazione con due camere da letto è salita dal 27,4% del 2023 al 30,3% nello stesso periodo del 2024. Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi: “Il crescente tasso di sforzo per gli affitti in Italia è legato a diversi fattori strutturali ed economici. L’aumento dell’inflazione sta comprimendo il potere d’acquisto delle famiglie, aggravando la situazione per chi è soggetto all’adeguamento annuale del canone di locazione. La situazione è ulteriormente aggravata nei centri urbani con una forte presenza di affitti brevi o temporanei, spesso destinati a turisti. In queste aree, i residenti locali devono affrontare una concorrenza indiretta, trovandosi a sostenere uno sforzo economico nettamente superiore per affittare un’abitazione”.

Sanità, Schlein(Pd): manca volontà di investire in quella pubblica

Sanità, Schlein(Pd): manca volontà di investire in quella pubblicaRoma, 26 nov. (askanews) – “Manca la volontà politica di investire la sanità pubblica, non le risorse. Le risorse volendo si possono trovare”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando ad un convegno nella sede del partito.


“Il passo in più che il Pd vuole fare è ripensare la sanità del futuro”. L’obiettivo è “non rinunciare a una rete di ospedali di qualità e ramificare la risposta di salute nel territorio: sia la periferia che la provincia, sia le aree interne che montante”. Bisogna “avvicinare alle persone la risposta di cura”. Per farlo, ha concluso la Schlein, serve un “investimento sulla multidisciplinarietà della presa in carico. E’ necessario per come si sta evolvendo il quadro dei bisogni di cura. Io credo che la sanità del futuro sia una sanità di prossimità. Serve una rivoluzione della sanità per renderla più adeguata ai bisogni delle persone”.

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione. Non giustificare noncuranza

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione. Non giustificare noncuranzaAlessandria, 26 nov. (askanews) – L’Italia “non si arrende” di fronte alle calamità naturali, ma non basta concentrarsi sull’efficacia dell’intervento durante le calamità: “Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo”. Al contrario “appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte, sottolineando che “non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze”.


“Nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile – nata proprio sulle spinte dell’emergenza – il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L’Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi – ha riconosciuto Mattarella – vedono in campo, in prima linea, l’esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli ‘angeli del fango’ come sono stati definiti. Siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni”. E tuttavia, è il monito del Capo dello Stato, “il tema non può ridursi alla rapidità ed efficacia dell’intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all’andamento della evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze. La storia ci consegna sovente tragedie. Che fare di fronte ad esse? Gli slogan suggestivi della forza della ricostruzione del ‘dov’era com’era’ meritano di mettere l’energia che li anima a servizio di un equilibrio che non perpetui squilibri e pericoli. Appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”.


“Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come ‘naturali’. Quale senso va attribuito a questa espressione? Dare per scontato che le calamità debbano ripetersi e che accadono – e accadranno – comunque, a prescindere? Che, tutto sommato, è piuttosto vano opporvisi? E che il massimo che si possa fare, dunque, è tentare di attenuarne gli effetti? Oppure, che la natura, periodicamente, presenta anche il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’eco-sistema?”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994. “‘Addomesticare’ l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine ‘naturale’ del territorio, senza cautele – ha ammonito il Capo dello Stato – si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati”. “Vanno fatte proprio, dunque, espressioni in stretta correlazione fra loro: mettere in sicurezza i territori, garantire la sicurezza dei nostri concittadini. La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti”, ha sottolineato Mattarella.


“Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto – ha proseguito il capo dello Stato -evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”. “La sicurezza dei cittadini – ha concluso Mattarella – va tutelata anche dopo gli interventi dispiegati immediatamente per salvare vite. Quando l’eco degli avvenimenti drammatici scompare dalle cronache non vi devono essere pause o intervalli nel porre in sicurezza i territori e garantire fiducia e serenità alle popolazioni, per sospingere la ripresa della vita. Il rilancio delle zone colpite è interesse di tutto il Paese, e qui ne troviamo testimonianza”.

Schlein: mobilitazione Pd su temi salute, ascolto e presenza in luoghi cura

Schlein: mobilitazione Pd su temi salute, ascolto e presenza in luoghi curaRoma, 26 nov. (askanews) – Il Pd continuerà la “mobilitazione sulla sanità pubblica”, lo ha detto la leader del partito Elly Schlein al termine della riunione della segreteria: “La continueremo perché è la preoccupazione più avvertita dagli italiani a prescindere da come hanno votato. Continueremo ad attraversare il paese, ad andare nei luoghi di cura, a dialogare con gli operatori sanitari, a raccogliere i bisogni dei cittadini. Le persone stanno rinunciando a curarsi, perdono le speranze di potersi curare. Ma quelle speranze sono legate a un diritto costituzionale”.


“Anche per questo – ha aggiunto – abbiamo fatto proposte nella manovra per chiedere di rifinanziare la sanità pubblica, di aumentare il personale nelle strutture sanitarie, perché coi reparti che si svuotano le liste d’attesa sono destinate ad allungarsi”.

Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore. Preoccupano ricadute occupazione

Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore. Preoccupano ricadute occupazioneMilano, 26 nov. (askanews) – Le condizioni dell’offerta annunciata da Unicredit su Banco Bpm “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia, e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Lo scrive Banco Bpm al termine del cda che ha preso atto dell’Ops, che, spiega, “non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca”.


Banco Bpm “rimane focalizzata sull’implementazione del piano 2023-2026, sull’esecuzione dell’Opa su Anima e sul conseguente aggiornamento del piano industriale, non trascurando alcuna opzione strategica che possa ulteriormente contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders del gruppo”. “Secondo quanto riferito nel Comunicato” di Unicredit sull’Ops, “le sinergie di costo lorde stimate sono pari a 900 milioni, ossia più di un terzo della base costi di Banco Bpm, destando forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale. Peraltro tali sinergie, al pari di quelle di ricavo, non sono per nulla valorizzate nelle condizioni dell’offerta”, scrive inoltre Banco Bpm al termine del cda all’indomani dell’Ops annunciata da Unicredit sul gruppo.

Banco Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valore

Banco Bpm: condizioni offerta Unicredit inusuali, non riflette valoreMilano, 26 nov. (askanews) – Le condizioni dell’offerta annunciata da Unicredit su Banco Bpm “risultano del tutto inusuali per operazioni di questa tipologia, e, nell’opinione del cda, non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti della banca”. Lo scrive Banco Bpm al termine del cda che ha preso atto dell’Ops, che, spiega, “non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca”.


Banco Bpm, sottolinea “si esprimerà sull’offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge. Dall’analisi del Comunicato il cda all’unanimità rileva, in via preliminare e nel migliore interesse degli azionisti, che l’offerta indica un corrispettivo unitario – interamente in azioni – che riflette un premio dello 0,5% rispetto al prezzo ufficiale di Banco Bpm del 22 novembre, e uno sconto implicito del 7,6% rispetto al prezzo ufficiale di ieri”.

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta conto

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta contoAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come ‘naturali’. Quale senso va attribuito a questa espressione? Dare per scontato che le calamità debbano ripetersi e che accadono – e accadranno – comunque, a prescindere? Che, tutto sommato, è piuttosto vano opporvisi? E che il massimo che si possa fare, dunque, è tentare di attenuarne gli effetti? Oppure, che la natura, periodicamente, presenta anche il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’eco-sistema?”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994. “‘Addomesticare’ l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine ‘naturale’ del territorio, senza cautele – ha ammonito il Capo dello Stato – si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati”.


“Vanno fatte proprio, dunque, espressioni in stretta correlazione fra loro: mettere in sicurezza i territori, garantire la sicurezza dei nostri concittadini. La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti”, ha sottolineato Mattarella. “Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”.

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzioneAlessandria, 26 nov. (askanews) – L’Italia “non si arrende” di fronte alle calamità naturali, ma non basta concentrarsi sull’efficacia dell’intervento durante le calamità: “Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo”. Al contrario “appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte, sottolineando che “non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze”.


“Nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile – nata proprio sulle spinte dell’emergenza – il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L’Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi – ha riconosciuto Mattarella – vedono in campo, in prima linea, l’esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli ‘angeli del fango’ come sono stati definiti. Siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni”. E tuttavia, è il monito del Capo dello Stato, “il tema non può ridursi alla rapidità ed efficacia dell’intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all’andamento della evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze. La storia ci consegna sovente tragedie. Che fare di fronte ad esse? Gli slogan suggestivi della forza della ricostruzione del ‘dov’era com’era’ meritano di mettere l’energia che li anima a servizio di un equilibrio che non perpetui squilibri e pericoli. Appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”.