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Calcio, è morto a 76 anni Sven Goran Eriksson

Calcio, è morto a 76 anni Sven Goran ErikssonRoma, 26 ago. (askanews) – E’ morto a 76 anni l’allenatore e dirigente calcistico Sven Goran Eriksson, la notizia è stata data dalla Bbc.


“Ho avuto una bella vita, sì. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno” . Sono le sue parole in un documentario di Amazon Prime Video di prossima uscita, nel quale l’ex allenatore di Sampdoria, Lazio, Roma e Inghilterra, malato terminale per un cancro al pancreas, ha voluto lasciare un messaggio d’addio, di cui il Daily Mail ha riportato le frasi estrapolate dal trailer. “Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile – ha aggiunto il 76enne ex tecnico – Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela”. L’ex ct dell’Inghilterra conclude il suo messaggio con “ciao”. Nel documentario intervengono anche figure chiave della sua vita, tra cui David Beckham e Wayne Rooney.

Tennis, Sinner: “Non sono stato trattato diversamente da altri”

Tennis, Sinner: “Non sono stato trattato diversamente da altri”Roma, 26 ago. (askanews) – “Non sono stato trattato diversamente da qualsiasi altro giocatore”. Jannik Sinner ne parla a Espn a proposito della sua positività accidentale e del fatto di aver potuto continuare a giocare. “Il motivo per cui ho potuto continuare a giocare – continua – è perché sapevamo esattamente da dove proveniva la sostanza incriminata e com’era entrata nel mio organismo – ha detto Sinner -. Abbiamo capito subito quale fosse il problema e per questo lo abbiamo detto immediatamente alle autorità, spiegando tutto per filo e per segno. Non ho avuto un trattamento diverso dagli altri, il processo è stato molto lungo e non è stato un periodo semplice. Capisco che la posizione in cui sono io mi ha permesso di poter avere i migliori avvocati, un ottimo team legale, ma questo non significa che sono stato trattato diversamente dagli altri”. L’azzurro ha poi parlato di quanto difficile siano stati per lui questi mesi e di come ora si sia tolto un peso dalle spalle: “È stato un momento pieno di dubbi e di incertezze, ma adesso è tutto finito, mi sento meglio, più leggero. Posso dire che non auguro a nessun giocatore di passare quello che ho passato io e spero che la gente capisca il perché ho potuto continuare a giocare. Adesso guardiamo avanti”. UN anno complicato per Sinner: “Mi sono ammalato spesso, ci sono notti che non dormivo pensando al procedimento in corso, non avevo energie e tutto questo si è visto, ad esempio a Wimbledon – dice Sinner -. Ci sono stati dei problemi fisici, forse anche dovuti alla situazione che avevo dentro, mi sentivo diverso in campo e non ero felice, non ero me stesso. Spero di riuscire a voltare pagina, ci vorrà ancora un po’ di tempo, e spero di tornare ad essere felice. Ogni torneo che ho giocato avevo ed ho ancora, anche per questo Us Open, delle basse aspettative. Fisicamente, per quello che è successo, per i malanni e per altro, non sono dove vorrei e ancora non mi sento me stesso. Continuare a giocare non è stato facile, ma nella mia testa sapevo di essere innocente e questo ha aiutato. Gli errori possono capitare, purtroppo questo è stato molto grande, ma sono felice di come è andata a finire”.

E’ ormai estinto il ghiacciaio di Flua sul Monte Rosa (Legambiente)

E’ ormai estinto il ghiacciaio di Flua sul Monte Rosa (Legambiente)Roma, 26 ago. (askanews) – Sul versante sud del Monte Rosa, la seconda vetta più alta delle Alpi, il ghiacciaio di Flua è estinto. Non c’è più. Se nella metà dell’800 la sua superficie era di circa 80 ettari, ossia grande quanto 112 campi di calcio, oggi il ghiacciaio di Flua è solo un mare di rocce e detriti. Qua e là si intravedono piccoli cumuli di neve frutto delle ultime nevicate tardive della primavera 2024. A causa delle alte temperature che caratterizzano la crisi climatica in atto è questo il destino a cui i ghiacciai alpini con quote massime al di sotto dei 3500 metri andranno incontro dal 2050 in avanti; tra questi ci saranno anche il ghiacciaio dell’Adamello e quello della Marmolada.


A scattare questa fotografia è Carovana dei ghiacciai 2024, la campagna nazionale di Legambiente in collaborazione con CIPRA Italia e con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, che per la sua terza tappa è arrivata in Piemonte sul Monte Rosa per osservare quel che resta del ghiacciaio di Flua. Qui il ghiacciaio è solo un lontano ricordo. A dominare, insieme a detriti e rocce, è un lungo cordone morenico, mentre il vuoto del ghiacciaio inizia ad essere “colonizzato” da piante, insetti, ecc… che costituiscono nuovi ecosistemi in evoluzione. Ma sul versante sud del Monte Rosa, anche i ghiacciai limitrofi al Flua, ovvero il ghiacciaio delle Piode e il Sesia-Vigne non se la passano bene. Dagli anni ‘8o il ghiacciaio delle Piode e il Sesia-Vigna (ramo orientale) sono arretrati di oltre 600 metri lineari, con una risalita della quota minima frontale di oltre 100 metri. I dati sui ghiacciai del Monte Rosa, versante sud, sono stati presentati oggi in conferenza stampa a Torino. A pesare sullo stato di salute dei ghiacciai è la crisi climatica: le alte temperature che la caratterizzano, non solo mettono in sofferenza quelli al di sotto dei 3500 metri, ma anche i ghiacciai posti nelle zone più alte. Con lo zero termico a quote sempre più elevate, viene meno l’accumulo di neve e si registra una perdita di massa glaciale. Negli ultimi anni, si verifica una fusione pluricentrimetrica del ghiaccio anche a quote intorno ai 3500 m s.l.m.. Preoccupa anche l’aumento degli eventi meteo estremi in quota: ben 101 quelli registrati nelle regioni dell’arco alpino in questi primi sette mesi del 2024 (da gennaio a luglio) dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente. Erano 87 nel 2023 e 70 nel 2022 (sempre nello stesso periodo). Lombardia, Veneto e Piemonte le regioni più colpite in questi primi mesi del 2024, rispettivamente con 40, 27 e 13 eventi estremi. Tra le province più in sofferenza, quelle di Torino (9), Brescia, Milano e Vicenza (7), Genova e Udine (6), Mantova, Varese e Verona (5). Anche il versante sud del Monte Rosa – prosegue Legambiente – è stato colpito il 29-30 giugno 2024 da una violenta precipitazione piovosa, lo stesso evento che ha colpito la Valpelline (seconda tappa di Carovana dei ghiacciai 2024) ed altre località di Valle d’Aosta e Piemonte. In particolare, lungo il tragitto della terza tappa, i partecipanti alla Carovana dei Ghiacciai hanno verificato numerosi effetti al suolo causati dall’evento piovoso sulla viabilità e sulle infrastrutture, così come hanno apprezzato gli interventi di ripristino dei sentieri che hanno reso possibile l’accesso alle zone glaciali. Restano comunque ben visibili i detriti e i fenomeni di erosione lungo gli alvei dei torrenti.


“Il ghiacciaio di Flua – dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di CIPRA Italia – ci mette davanti ad una triste e tremenda realtà, la morte dei ghiacciai che si avvicina sempre di più. Da una parte ghiacciai che si estinguono, dopo una lunga agonia, a causa della crisi climatica che avanza, dall’altra parte anche la consapevolezza che il vuoto dei ghiacciai verrà colmato da nuovi ecosistemi. Di fronte a questa realtà e quella che abbiamo visto sul Flua, con Carovana dei ghiacciai torniamo a ribadire l’importanza di mettere in campo politiche di mitigazione e adattamento, senza dimenticare che l’altra grande sfida sarà quella di tutelare e proteggere i nuovi ecosistemi che si stanno formando ad alta quota, come conseguenza alla fusione ed estinzione dei ghiacciai”. “La fusione dei ghiacciai e gli eventi meteorologici estremi generano lungo le pendici del Monte Rosa una serie di effetti a cascata – dichiara Marco Giardino, vice presidente del Comitato Glaciologico e professore dell’Università di Torino – che vanno rilevati e monitorati costantemente e che non possono essere sottovalutati. ‘Cascate’ di ghiaccio dalle cime più elevate, cascate di acqua che si originano dalla fusione glaciale, cascate di detrito che queste acque veicolano verso il basso durante gli eventi piovosi più intensi, cascate di blocchi che staccandosi per frana dalle pareti rocciose ricoprono in parte i ghiacciai. Abbiamo potuto riconoscere ciascuno di questi fenomeni salendo in quota, osservando il versante sud del Monte Rosa, con i ghiacciai delle Piode, di Sesia-Vigne, e il ghiacciaio di Flua che il Comitato Glaciologico Italiano monitora sin dal 1927. La conoscenza scientifica degli ambienti d’alta montagna permette di accrescere la consapevolezza sul cambiamento climatico e di affrontarne gli effetti con maggiore preparazione”.


Dopo Francia, Valle D’Aosta e Piemonte, Carovana dei ghiacciai arriverà in Lombardia dal 28 al 31 agosto per monitorare lo stato di salute del ghiacciaio Fellaria. Poi si sposterà in Friuli-Slovenia (31 agosto- 5 settembre) per monitorare i ghiacciai delle Alpi Giulie, e in Veneto (dal 5-9 settembre) dove l’osservato speciale sarà il ghiacciaio della Marmolada. (Foto di repertorio).

Farà ancora caldo, nonostante la “goccia fredda” in quota

Farà ancora caldo, nonostante la “goccia fredda” in quotaRoma, 26 ago. (askanews) – Nonostante l’anticiclone inizi a indebolirsi per l’incursione di una goccia fredda in quota, il caldo non accennerà a diminuire, anzi, nei prossimi giorni aumenterà ulteriormente.


Già dalle prossime ore – spiega Antonio Sanò, fondatore del sito iLMeteo.it – si noterà un’atmosfera diversa dai giorni precedenti, infatti la nuvolosità sarà più presente al Centro-Nord anche con precipitazioni che a tratti su Piemonte e Lombardia (possibile anche Veneto) potranno risultare temporalesche anche in pianura, specie al mattino. Il resto delle regioni italiane vedrà un tempo più asciutto. Attenzione invece al caldo, nella zone interne della Sicilia si potranno sfiorare i 40°C e diffusamente i 35-37°C su molte zone del Centro-Sud. Il tempo cambierà un po’ martedì e mercoledì; in queste due giornate si faranno sentire gli effetti di una goccia fredda in quota. In parole semplici, – spiega Sanò su iLMeteo.it – una goccia fredda non è altro che una zona dell’atmosfera più fredda delle zone circostanti. Questa goccia si è staccata dalla depressione attiva tra l’Islanda e le Isole Britanniche. Martedì e mercoledì quindi aumenterà decisa l’instabilità atmosferica, a carico delle regioni centro-meridionali. Temporali pomeridiani con grandine potranno colpire diffusamente tutta la dorsale appenninica, le zone interne e la Sicilia, martedì anche molte zone della Toscana.


Nonostante questa incursione temporalesca, – prosegue il fondatore de iLMeteo.it – le temperature non subiranno grossi scossoni e si manterranno sempre sopra la media del periodo, viaggiando con valori superiori ai 33-35°C al Centro-Sud e spesso sopra i 30-32°C al Nord. E non è finita qui, in quanto da giovedì la pressione tornerà ad aumentare, l’instabilità a diminuire e il sole ad essere sempre più prevalente. L’anticiclone africano avrà un nuovo sussulto e così le temperature massime potranno aumentare ancora raggiungendo picchi diurni che nel weekend di sabato 31 agosto e domenica 1 settembre toccheranno i 37°C anche a Roma.

Quanto costa tenere un cane (i conti nella giornata degli amici a 4 zampe)

Quanto costa tenere un cane (i conti nella giornata degli amici a 4 zampe)Roma, 26 ago. (askanews) – Mantenere un cane nel primo anno di vita costa dai 1.804 ai 2.624 euro annui. Negli anni successivi la spesa da sostenere è di 1.589,20 euro annui per un cane di taglia piccola e di 2.346,70 euro annui per un cane di taglia medio/grande. L’aumento registrato, rispetto allo scorso anno, è tra del +2%. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori in occasione della giornata internazionale del cane.


In Italia sono oltre 13 milioni i cani accolti in famiglia e, complessivamente, le case degli italiani ospitano circa 32 milioni di animali domestici. Quanto all’assicurazione, il costo, per spese veterinarie, responsabilità contro terzi e tutela legale, varia da 21,40 a 26,90 euro al mese. Mediamente, quindi, un’assicurazione per il proprio cane costa 289,80 euro annui.


Nella Legge di Bilancio 2024 è stato introdotto il Bonus animali domestici, che consente alle persone con almeno 65 anni di età e con un reddito Isee inferiore a 16.215 euro all’anno di alleggerire i costi per le prestazioni veterinarie, compresi gli interventi, e i farmaci. I proprietari di animali domestici possono, in ogni caso, ottenere una detrazione fiscale del 19% sulle spese veterinarie sostenute per la cura degli animali domestici,purché le spese siano tracciabili, con un tetto di spesa di 550 euro e una franchigia di 129,11 euro.

IBM chiude le sue attività di ricerca e sviluppo in Cina (Wsj)

IBM chiude le sue attività di ricerca e sviluppo in Cina (Wsj)Roma, 26 ago. (askanews) – IBM sta chiudendo il suo dipartimento di ricerca e sviluppo in Cina, con l’ultimo tra i ritiri dal Paese da parte delle principali aziende tecnologiche statunitensi.


Lo scrive il Wall Street Journal segnalando che l’azienda sta trasferendo le sue funzioni di R&S dalla Cina ad altre strutture all’estero, come ha detto Jack Hergenrother, un dirigente IBM, ai dipendenti durante un incontro virtuale lunedì mattina, secondo i dipendenti che hanno partecipato. Secondo le stesse fonti il dirigente ha aggiunto che IBM ha dovuto affrontare una concorrenza sempre più intensa in Cina con il suo business infrastrutturale in declino negli ultimi anni. Hergenrother ha precisato poi che IBM prevede di concentrare la sua R&S in diverse regioni al di fuori della Cina. L’azienda sta rafforzandosi con altri ingegneri e ricercatori , anche a Bengaluru, in India, secondo i dipendenti che sono stati informati.


La chiusura avrà effetto su più di 1.000 persone, per lo più impiegate nei laboratori di R&S dell’azienda che hanno sede in diverse città cinesi, tra cui Pechino e Shanghai. Un rappresentante di IBM Cina non ha risposto alle richieste di commento.


Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina – scrive il Wsj – hanno portato molte aziende multinazionali a rivedere la propria attività in Cina, con alcune che hanno licenziato dipendenti e trasferito le operazioni in altri paesi. IBM un tempo vedeva la Cina come un importante mercato in crescita, ma la sua quota di mercato è crollata negli ultimi anni poiché i concorrenti locali hanno migliorato i loro servizi e Pechino ha spinto gli acquirenti cinesi ad acquistare di più dai fornitori di tecnologia nazionali, in una campagna soprannominata “Delete America”. IBM ha affermato che i suoi ricavi in Cina sono diminuiti del 19,6% lo scorso anno.


Le aziende statunitensi che fanno affari in Cina devono anche affrontare un controllo più severo da parte dei decisori politici americani in aree strategiche come l’intelligenza artificiale. Microsoft sta ridimensionando le sue operazioni di cloud computing e ricerca sull’intelligenza artificiale in Cina e sta chiedendo ai dipendenti locali di prendere in considerazione il trasferimento in altre sedi.

E’ scoppiato un caso politico sui grembiuli scolastici

E’ scoppiato un caso politico sui grembiuli scolasticiRoma, 26 ago. (askanews) – “In un asilo nido pubblico a Guagnano, in provincia di Lecce, il Dirigente scolastico, su proposta della Commissione Pari Opportunità e del garante sulla disabilità della locale amministrazione, nell’ambito di un percorso condiviso, ha deciso di adottare per i bambini iscritti un unico grembiulino di colore verde, per tutti e tutte, al posto di quelli azzurro e rosa. Una scelta semplice, che intende porre l’attenzione sui temi dell’inclusione e della parità di genere. Ma proprio su questa scelta, la destra pugliese e quella nazionale di governo hanno deciso di montare un caso, assurdo e deprimente”. Lo dichiarano in una nota, Ilenia Malavasi, deputata del Pd della Commissione Affari Sociali della Camera e Claudio Stefanazzi, deputato del Pd e vicepresidente commissione parlamentare questioni regionali.


“In un Paese normale”, aggiungono, “la scelta del colore dei grembiulini in un asilo nido non dovrebbe essere certo una notizia. Ma il nostro, evidentemente, non è un Paese “normale”, ma è un Paese dove – anzi – un ex generale si arroga il diritto di stabilire la differenza tra normalità e anormalità, in cui si piangono lacrime di coccodrillo per le vittime di violenze di genere, senza fare nulla per proporre percorsi educativi e didattici che contrastino quelle stesse violenze, e dove anche l’importanza e la bellezza di luoghi quali gli asili nido pubblici – dove questi esistono, considerati i tagli economici inferti in questi mesi al comparto educativo – vengono “sporcate” da ridicoli sussulti identitari”. Così concludono i dem.

Privacy, l’Olanda multa Uber per 290mln: violato il Gdpr

Privacy, l’Olanda multa Uber per 290mln: violato il GdprMilano, 26 ago. (askanews) – L’Autorità olandese per la privacy(DPA) ha inflitto a Uber una multa di 290 milioni di euro. Secondo l’authority, Uber avrebbe trasferito i dati personali dei tassisti europei negli Stati Uniti e non avrebbe salvaguardato adeguatamente i dati. Secondo la DPA olandese, ciò costituisce “una grave violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)”. Lo fa sapere la Dpa in una nota. “Nel frattempo, Uber ha posto fine alla violazione”, spiega sempre l’autorità olandese.


“In Europa, il GDPR protegge i diritti fondamentali delle persone, imponendo alle aziende e ai governi di trattare i dati personali con la dovuta attenzione”, ha detto il presidente della DPA olandese Aleid Wolfsen. “Ma purtroppo questo non è evidente al di fuori dell’Europa. Pensate ai governi che possono attingere ai dati su larga scala. Per questo motivo le aziende sono solitamente obbligate ad adottare misure aggiuntive se conservano dati personali di cittadini europei al di fuori dell’Unione Europea. Uber non ha soddisfatto i requisiti del GDPR per garantire il livello di protezione dei dati per quanto riguarda il trasferimento negli Stati Uniti. Questo è molto grave”, ha concluso.

Tajani: non c’è possibilità che il governo cada

Tajani: non c’è possibilità che il governo cadaRoma, 26 ago. (askanews) – Il governo non cadrà per mano di Forza Italia. L’ha ribadito oggi il numero uno del partito di centrodestra Antonio Tajani, intervenuto oggi a Non stop news su Radio 102.5.


“Non c’è nessuna possibilità che il governo cada. Ognuno è libero di fare delle proposte, di avere delle idee, nell’ambito di un dibattito. Non siamo un partito unico, io rivendico il diritto di dire ciò che ritengo giusto per tutelare gli interessi del nostro paese. Poi possono esserci differenze, ma io non litigo con nessuno”, ha detto Tajani chiarendo che comunque porrà il tema della cittadinaza, che l’ha portato in rotta di collisione con altre componenti della masggioranza di governo, ma di non ritenerlo “il tema principale”, a fronte di una priorità data alla manovra economica. “Non c’è alcuna ipotesi di problemi per il governo – ha detto ancora Tajani – posti da Forza Italia. Noi siamo leali con gli elettori, siamo leali con gli alleati, abbiamo le nostre idee, nessuno può darci ordine e noi non vogliamo dare ordini ad altri”.

In Costa azzurra si riscopre ‘en plein air’ cult del cinema francese

In Costa azzurra si riscopre ‘en plein air’ cult del cinema franceseMilano, 26 ago. (askanews) – Proiezione ‘en plein air’ di “Anna”, film del regista franco-svizzero Pierre Koralnik del 1967, nell’ambito della mostra in corso ‘Léger e i nuovi realismi’ a Biot, in Costa azzurra, luogo con una comunità italiana numerosissima e importanti legami storici con il nostro Paese. Il team del Museo nazionale francese Fernand Léger invita a riscoprire un vero capolavoro del cinema francese degli anni ’60: un musical la cui leggendaria colonna sonora è stata scritta da Serge Gainsbourg per l’attrice Anna Karina.


Peraltro “Anna” è il primo film televisivo francese girato a colori (in 35 mm) che venne trasmesso su ORTF il 13 gennaio 1967… in bianco e nero. Incontro sul piccolo schermo tra la New Wave e la pop art: il lungometraggio non ha mai beneficiato di un’uscita nelle sale ed è stato trasmesso molto raramente, diventando negli anni un cult. La trama è semplice: Anna arriva a Parigi. Quando scende dal treno, Serge, direttore di un’agenzia pubblicitaria, si innamora subito di lei. Nella speranza di ritrovarla, ingrandisce e stampa l’unica foto che possiede, per affiggerla in tutte le strade della capitale senza rendersi conto che nonostante ciò la incontra ogni giorno.


Gainsbourg ha creato per il film una colonna sonora molto pop, infondendo tutta la sua modernità (qualità dei testi e della composizione musicale, influenza della pubblicità e dei fumetti), realizzando un film dal movimento incessante, colorato e musicale. E sono stati gli anglosassoni, grandi estimatori di Gainsbourg, all’origine della riscoperta del film, con gli arrangiamenti di Michel Colombier e la presenza di Marianne Faithfull a rafforzare la loro intuizione. La proiezione si terrà giovedì 29 agosto 2024, alle 21 (al calar del sole) al museo nazionale Fernand Léger di Biot. L’ingresso è gratuito ma la prenotazione è fortemente consigliata sulla piattaforma Affluence. L’evento è organizzato dai musei nazionali del XX secolo delle Alpi Marittime, in partenariato con La Bande Passante.