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Padre Benanti: IA, prima vera grande cyberdifesa è impegno educativo

Padre Benanti: IA, prima vera grande cyberdifesa è impegno educativoRoma, 22 ago. (askanews) – “La prima vera grande rivoluzione e la prima vera grande cyberdifesa di questo spazio digitale” e delle sfide aperte con l’intelligenza artificiale “è l’educazione e l’impegno educativo: è una cosa fondamentale. Se noi non trasmettiamo le competenze alle generazioni successive, le generazioni successive ne saranno sprovviste”. Così padre Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, esperto di bioetica, etica delle tecnologie e human adaptation, membro del New Artificial Intelligence Advisory Board dell’ONU, presidente commissione per l’Intelligenza Artificiale, intervenendo al Meeting di Rimini al panel “L’essenza dell’intelligenza artificiale. Strumento o limite per la libertà?”.


“Nel mondo vivono oggi – ha ricordato – 8,1 miliardi di persone e più di 6 milardi ha un cellulare, quindi il 75% utilizza una macchina programmabile”, ma “in questo momento ci sono 27,6 milioni di persone in grado di programmare queste macchine. Significa che il 99,65% dell’umanità è analfabeta: se noi diamo questo potere allo 0,35% dell’umanità stiamo creando una diseguaglianza enorme, con una piccolissima frazione di persone, che sono i nuovi sacerdoti di questa nuova capacità di far accadere le cose, ed escludendo tutti gli altri”. “L’intelligenza artificiale abiterà nella nostra quotidinanità” e “la dinamizzazione di tutti i nostri device ci deve far interrogare su come garantire una sicurezza che è intergenerazionale, un accesso alla democrazioa intergenerazionale con l’educazione, ma soprattutto che è una capacità di costruire quei guardrail fondamentali per evitare che queste macchine così utili vadano fuori strada. Noi siamo la generazione che deve decidere di questo”, ha concluso padre Benanti.

Vela, Coppa America, Luna rossa in agrodolce nelle preliminari

Vela, Coppa America, Luna rossa in agrodolce nelle preliminariRoma, 22 ago. (askanews) – Inizio agrodolce per Luna Rossa nell’America’s Cup 2024. Nel giorno dell’esordio nelle acque di Barcellona con le prime regate preliminari, l’imbarcazione italiana si è ritirata nella sfida contro New Zealand, detentrice del titolo conquistato nel 2021. Pochi metri dopo la partenza nella regata d’esordio, il muso di Luna Rossa è finito in acqua e l’imbarcazione si è fermata immediatamente a causa di un guasto elettrico.


Dopo poco meno di un’ora è arrivato però il pronto riscatto contro i francesi di Orient Express, preceduti sul traguardo di 1’33”. Con un’ottima partenza la barca italiana ha subito accumulato molti secondi di vantaggio, gestiti con grande facilità anche per le evidenti difficoltà degli avversari, al loro esordio nella competizione. Nelle regate preliminari tutte le imbarcazioni si affronteranno fino al 29 agosto per testare uomini e materiali. Dalla prossima settimana il via alle vere danze con la Louis Vuitton Cup, il torneo degli sfidanti che decreterà chi avrà il diritto di fronteggiare il Defender New Zealand nel Match Race che metterà in palio l’ambito trofeo. (Foto X Americascup)

Vasco Brondi con Ariete nel brano “Meccanismi”

Vasco Brondi con Ariete nel brano “Meccanismi”Milano, 22 ago. (askanews) – Esce domani, venerdì 23 agosto, “Meccanismi” con Ariete, il nuovo singolo estratto dall’album “Un segno di vita” (Carosello Records) di Vasco Brondi, in un’inedita versione che vede per la prima volta il cantautore collaborare con Ariete, giovane artista simbolo della GenZ.


“Meccanismi” con Ariete è l’incontro inedito di due artisti apparentemente diversi che sono riusciti a dare vita ad una collaborazione unica e sorprendente: il risultato è la perfetta fusione di due voci che, da sempre, raccontano le loro rispettive generazioni con autenticità. “Meccanismi” è un brano che fotografa l’attitudine di chi aziona i meccanismi del cuore – le leve che tutto fanno sopportare – senza timore di mostrare l’intensità della sua voglia di vivere. “Meccanismi” racconta la straordinarietà di chi è capace di scorgere le emozioni più intense nella vita quotidiana, senza paura di viverle a stretto contatto con l’intensità del proprio sentire.


«Meccanismi è una canzone d’amore con in sottofondo i rumori della città. Ho pensato ad Ariete per questa collaborazione perché nelle sue canzoni – anche quando sembrano conversazioni intime in letti disfatti – entra il rumore della città o il suo silenzio. In Meccanismi ci sono i cartelli pubblicitari, gli alberi monumentali. Una persona indecisa tra rifarsi una vita in un piccolo paese o in una città così grande che si vede dallo spazio. Una persona che apre il cuore in tempo record. Jung dice che la più grande allucinazione del genere umano è credere nella separatezza tra gli esseri umani, la protagonista di questa canzone non ci crede. Vive intensamente, apertamente. È stata una gioia condividere questo brano con Ariete, sentirla cantare da vicino mentre registrava, sentire il soffio della vita che mette nelle canzoni» racconta Vasco Brondi. «Questa canzone l’ho sentita subito mia. Lavorare insieme in studio è stato molto stimolante e la ricchezza di questo nostro incontro è che al di là della nostra appartenenza a generazioni diverse riteniamo entrambi fondamentale portare avanti la voce del cantautorato, mettendoci sempre i sentimenti e la faccia» afferma ARIETE a proposito di questa collaborazione inedita.


Con l’album “Un segno di vita” Vasco Brondi torna a scavare nel profondo, per avvicinarsi al nucleo di noi stessi, vedere cosa succede e condividerlo con gli altri. Vasco Brondi per questo nuovo viaggio musicale ha scelto dei compagni di viaggio d’eccezione: hanno contribuito alla ricerca del sound perfetto per questo disco produttori e musicisti del calibro di Federico Nardelli, Matteo Cantaluppi e Federico Dragogna, eccellenze nel panorama musicale contemporaneo. Questo disco rappresenta per il cantautore l’inizio di un nuovo percorso rispetto a quello che lo ha condotto fino a qui e da quelle canzoni è nato un album che tocca sonorità e territori inesplorati, in cui Vasco Brondi conferma la sua capacità di miscelare un sound dinamico e mai prevedibile a testi che fanno appello all’umanità di ognuno di noi.


L’autunno 2024 porterà poi in dote agli appassionati di Vasco Brondi altri due regali: per la prima volta in assoluto Vasco Brondi si è cimentato nella scrittura di una colonna sonora e ha firmato le musiche originali di “FIORE MIO”, il film d’esordio scritto, diretto e interpretato dallo scrittore Paolo Cognetti e presentato in anteprima il 6 agosto scorso al Festival di Locarno. Per l’occasione Vasco Brondi ha anche scritto e interpretato un brano inedito, “Ascoltare gli alberi”, inserito nei titoli di coda del film. Prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste, il film “Fiore mio” arriverà al cinema il 25, 26 e 27 novembre. Inoltre, dopo il successo del tour primaverile nei club che ha registrato diversi sold out e del tour nei principali festival estivi, Vasco Brondi chiuderà il 2024 con un grande concerto il 2 dicembre all’Alcatraz di Milano, per festeggiare i dieci anni di “Costellazioni”, l’album pubblicato nel marzo del 2014 con il suo precedente progetto, Le Luci della Centrale Elettrica. La data è organizzata e prodotto da IMARTS – International Music & Arts in collaborazione con Gibilterra Management. Informazioni e prevendite già disponibili su www.vascobrondi.it.

Tutto pronto per Zigulí Test Event FEI Endurance European Championship

Tutto pronto per Zigulí Test Event FEI Endurance European ChampionshipRimini, 22 ago. (askanews) – Nell’anteprima dei prossimi campionati europei, in programma dal 29 al 31 agosto nell’ex aeroporto Eleuteri, i grandi valori dello sport nel segno della sicurezza e della sostenibilità: gli interventi per ridurre l’impatto ambientale resteranno a beneficio della collettività per valorizzare tutto il territorio


Lavora a pieno ritmo la macchina organizzativa dello Zigulí Test Event FEI Endurance European Championship, che si svolgerà dal 29 al 31 agosto prossimi a Castiglione del Lago, con base di partenza e di arrivo all’ex aeroporto Eleuteri. Gli allestimenti del grande villaggio di endurance equestre contano 3.500 metri quadrati di strutture e lungo tutto il percorso 37 punti di controllo, 9 punti di assistenza, 7 punti acqua e più di 150 volontari. Numeri importanti per questa impegnativa manifestazione sportiva cha fa da prova generale per il Campionato europeo 2025, ma il comitato organizzatore, Italia Endurance, assicura un evento green, in linea con le best practice dello sport sostenibile, pianificato in collaborazione con il Comune di Castiglione del Lago, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Umbria, l’AFOR Agenzia Forestale Regionale Umbria e Umbraflor.


“La responsabilità di chi organizza grandi eventi sportivi come lo Zigulí Test Event FEI Endurance European Championship – spiega l’event director Gianluca Laliscia – riguarda non soltanto la sicurezza, ma si estende anche al rispetto dei territori che li ospitano. Stiamo predisponendo al meglio la logistica per garantire le migliori condizioni di sicurezza e comfort ai cavalieri e ai cavalli iscritti alla gara, così come a tutti gli altri presenti, tecnici, partner e visitatori amanti degli sport equestri. Inoltre, in collaborazione con le istituzioni e alcune aziende del territorio, abbiamo pianificato degli interventi per ridurre al minimo l’impatto ambientale che rappresentano un vero investimento per valorizzare le località che ci ospitano. Tra queste azioni rientrano la manutenzione, lo sfalcio dell’erba e la ripulitura di strade e sentieri lungo i 160 km del percorso di gara, che si snoda interamente nel comune di Castiglione del Lago. Tutto questo renderà il percorso più sicuro e funzionale, permetterà di dare una bella immagine della nostra regione e dei suoi paesaggi e resterà a beneficio di tutta la collettività per l’escursionismo e il turismo outdoor. Inoltre, tutti gli allestimenti tecnici sono temporanei e l’area verde dell’ex aeroporto, dopo la conclusione dell’evento, sarà come sempre riconsegnata in tutta la sua bellezza alla comunità”. L’obiettivo del Comitato organizzatore e dei suoi partner pubblici e privati è fare dell’endurance equestre un importante volano di crescita e di promozione dell’Umbria, attraverso un uso sempre più efficiente delle risorse economiche e naturali dei territori in grado di ospitare questo tipo di eventi: l’endurance, infatti, è uno sport capace di favorire il rispetto e la salvaguardia degli ecosistemi e delle aree naturali e di promuovere un turismo sostenibile e consapevole, sostenendo contestualmente tutta l’economia locale.


Zigulì è il title sponsor che dà il nome al FEI Endurance European Championship 2025 e al Test Event in programma dal 29 al 31 agosto 2024 a Castiglione del Lago in provincia di Perugia.

Padre Benanti: l’IA sta cambiando le catene di potere nel mondo

Padre Benanti: l’IA sta cambiando le catene di potere nel mondoRoma, 22 ago. (askanews) – Con l’intelligenza artificiale “stiamo cambiando le catene di potere all’interno del mondo. Parlare di intelligenza artificiale non è più solo parlare di tecnologia, ma parlare di una questione di potere, quindi di una questione che ha a che fare con la nostra coesistenza, con quella cosa così fragile e preziosa che è la nostra democrazia. Ecco perchè improvvisamente l’intelligenza artificiale si è mossa dai tavoli degli ingegneri ed è arrivata ai tavoli istituzionali: la grande domanda, essenziale, è come addomesticare questa tecnologia in un sistema sociale che crede così tanto nelle mediazioni di potere democratiche”. Così padre Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, esperto di bioetica, etica delle tecnologie e human adaptation, membro del New Artificial Intelligence Advisory Board dell’ONU, presidente commissione per l’Intelligenza Artificiale, intervenendo al Meeting di Rimini al panel “L’essenza dell’intelligenza artificiale. Strumento o limite per la libertà?”.


“ChatGpt e l’intelligenza artificiale – ha spiegato – sono la seconda grande sfida. Perchè l’arrivo dell’intelligenza artificiale sfoca dove si compiono i processi computazionali: non sappiamo più se accadono nel nostro potere computazionale locale o in un potere computazionale centralizzato che si chiama cloud. Questo è un problema: ora il potere computazionale centralizzato sta aspirando tutte le cose che abbiamo digitalizzato e chi detiene quel potere detiene tutto il potere. Allora la domanda è: per vivere l’essenziale dobbiamo affrontare cosa significa vivere una realtà definita dal software del quale abbiamo solo una licenza d’uso, non siamo proprietari, dobbiamo affrontare cosa vuol dire democratizzare il potere computazionale”, ha concluso padre Benanti.

Fdi, Iv a La Russa: convochi aula per informativa Meloni su “complotti”

Fdi, Iv a La Russa: convochi aula per informativa Meloni su “complotti”Roma, 22 ago. (askanews) – Il capogruppo di Italia viva al Senato, Enrico Borghi, ha scritto al presidente Ignazio La Russa perchè convochi immediatamente l’aula affinchè “il Presidente del Consiglio possa riferire dettagliatamente e con dovizia di particolari gli aspetti concernenti le sue dichiarazioni di questi giorni in ordine a presunti ‘complotti’ ai suoi danni”.


E’ quanto si legge nella lettera che Borghi ha inviato al Presidente del Senato in cui chiede la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo e di una seduta straordinaria dell’aula di Palazzo Madama.

Ius scholae, Tajani alla lega: non usare Berlusconi per fare polemiche

Ius scholae, Tajani alla lega: non usare Berlusconi per fare polemicheRimini, 22 ago. (askanews) – “Non faccio polemiche, credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che Berlusconi debba essere utilizzato per fare polemiche politiche. So quello che diceva Berlusconi: si riferiva a un corso di studio di cinque anni e non basta avere avuto l’iscrizione per cinque anni”. Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, risponde alla Lega che ha rilanciato sui canali social un video di Silvio Berlusconi di qualche anno fa sul tema della normativa per la concessione della cittadinanza. “Noi diciamo che serve un corso di studio completo, cioè la scuola dell’obbligo fino a 16 anni, non con la semplice iscrizione ma con il raggiungimento del titolo che dimostri di fatto la conoscenza e lo studio della cultura italiana. Questo è quello che diciamo – ha spiegato Tajani nel corso di una conferenza stampa al Meeting di Rimini -. Questa è una linea che garantisce molta più integrazione di quella che è prevista dalla legge attuale che dice a 18 anni poi diventare cittadini italiani, se tu sei anche formato magari sei un buon cittadino un buon patriota e non sei soltanto uno che ha vissuto in Italia”.


Del resto “preferisco uno che non ha il cognome italiano e che ha genitori non nati in Italia che canta l’inno di Mameli, rispetto a uno che è nato in Italia da genitori italiani che si rifiuta di cantare l’inno di Mameli” ha concluso.

Ius scholae, Tajani: l’essere italiano non è legato a 7 generazioni prima

Ius scholae, Tajani: l’essere italiano non è legato a 7 generazioni primaRoma, 22 ago. (askanews) – “Alcuni se la prendono con me perché sono favorevole all ius scholae, ma non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra…lo sanno tutti come la penso. Io dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è, insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura. Se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa, verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni. Perché dentro di te vivi quei valori. Dentro di te hai quell’anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, a La Paz o a Dakar è la stessa identica cosa. Il mondo è fatto così, essere italiano o essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima. E’ essere quello che sei tu. Io preferisco uno che ha genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno di Mameli. Chi è più patriota dei due?”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento all’incontro Percorsi per la pace al Meeting di Rimini.

Cittadinanza, Lega rilancia parole Berlusconi contro Ius Scholae

Cittadinanza, Lega rilancia parole Berlusconi contro Ius ScholaeRoma, 22 ago. (askanews) – “Ascoltate le parole – inequivocabili – del grande Silvio. Ius Soli e Ius Scholae? No, grazie”: con questo testo di accompagnamento la Lega rilancia sui suoi canali social una intervista di qualche anno fa di Silvio Berlusconi sul tema della normativa per la concessione della cittadinanza. Più volte in questi giorni esponenti di Forza Italia hanno rivendicato la coerenza della proposta del segretario degli azzurri, Antonio Tajani, con le idee del fondatore del partito. “Non bastano questi dati di frequentazione di un ciclo scolastico, di sapere l’italiano: occorre che questo ragazzo sia sottoposto a un esame”, dice Berlusconi nella clip tratta da una puntata di Che tempo che fa con Fabio Fazio.


“Lo Ius soli non vogliamo… I trafficanti d’uomini avrebbero un argomento forte per dire ‘guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che per il passato’”, avverte. In quell’occasione si parlava di Ius scholae dopo cinque anni di ciclo scolastico: “Eh beh, bisogna vedere, perché alcune di queste persone che abbiamo avuto modo di conoscere – replica Berlusconi al conduttore della trasmissione – ancora vogliono la donna segregata e velata, odiano i cristiani, odiano gli ebrei, odiano la civiltà occidentale, odiano lo Stato italiano, non si può dare a loro la cittadinanza italiana solo perché hanno frequentato una scuola ma sono, nella loro famiglia, rimasti quelli che erano. E, per esempio, hanno parole di comprensione pe il terrorismo. Non è possibile”.

Bce: inflazione 2024 stabile, settembre buon momento per agire su tassi

Bce: inflazione 2024 stabile, settembre buon momento per agire su tassiMilano, 22 ago. (askanews) – Il Consiglio direttivo della Bce prevede un livello dell’inflazione “intorno ai livelli attuali per il resto dell’anno” per poi scendere “verso l’obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025 e stabilizzarsi nel 2026”. E’ quanto si legge nei verbali della riunione del 17-18 luglio in cui è stato deciso di lasciare i tassi invariati.


Quanto all’andamento dell’economia dell’Eurozona “ha continuato a espandersi nel secondo trimestre del 2024”, guidata dal settore dei servizi, mentre costruzioni e attività manifatturiera ed esportazioni hanno mostrato segnali di rallentamento. In generale l’impatto sull’inflazione della crescita dei salari è stato compensato dai profitti. La politica monetaria mantiene restrittive le condizioni di finanziamento. Allo stesso tempo, le pressioni sui prezzi sono ancora elevate, così come l’inflazione dei servizi e l’inflazione headline che continuerà a rimanere al di sopra dell’obiettivo fino al 2025. Segnali secondo il consiglio che “l’ultimo miglio della disinflazione sarà più impegnativo” da raggiungere e che il compito di riportare l’inflazione in modo sostenibile all’obiettivo del 2% “non è ancora assicurato, nonostante i significativi progressi compiuti”.


Con l’inflazione in calo “solo gradualmente”, il Consiglio ha ritenuto di adottare “un approccio cauto” a luglio giustificato anche dalle “incertezze sull’evoluzione di salari, profitti, produttività e inflazione dei servizi”. Parametri che necessitano di ulteriore monitoraggio dei dati che saranno disponibili per la prossima riunione di settembre. Un approccio cauto inoltre permetterà al Consiglio direttivo di seguire “un percorso più graduale di riduzione dei tassi di riferimento se l’inflazione fosse più persistente di quanto attualmente previsto”. I membri del Consiglio hanno sottolineato di essere determinati a mantenere “i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere” l’obiettivo di un’inflazione al 2%. È stato inoltre ritenuto importante mantenere un approccio “dipendente dai dati e riunione per riunione” per determinare il livello e la durata appropriati dei tassi.


“Non dovrebbe esserci impegni preventivi” sui tassi poiché “il ritmo esatto con cui l’inflazione tornerà all’obiettivo rimane incerto. Tuttavia, è stato ritenuto importante anche tenere d’occhio l’economia reale”. In conclusione “la riunione di settembre è stata ampiamente considerata un buon momento” per rivalutare il livello dei tassi. La riunione “dovrebbe essere affrontata con una mente aperta, il che implica anche che la dipendenza dai dati non equivale a concentrarsi eccessivamente su dati specifici e singoli”.


Lzp