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Starbucks sostituisce Ceo Narasimhan con Ceo di Chipotle, Niccol

Starbucks sostituisce Ceo Narasimhan con Ceo di Chipotle, NiccolNew York, 13 ago. (askanews) – Il Ceo di Chipotle Brian Niccol subentrerà come nuovo leader della catena di caffè Starbucks il 9 settembre. L’attuale Ceo Laxman Narasimhan, che ha assunto la carica di amministratore delegato a marzo 2023, è stato estromesso con effetto immediato.


Narasimhan era stato scelto come suo successore dall’ex Ceo Howard Schultz, che in maggio vedendo le difficoltà dell’azienda aveva scritto una lettera aperta, esprimendo il suo parere e offrendo consigli, di fatto non accolti. Le vendite di Starbucks hanno avuto difficoltà negli ultimi trimestri a causa della contrazione della domanda negli Stati Uniti e in Cina, i suoi due mercati più grandi. Niccol, invece, come Ceo di Chipotle, ha aiutato la catena a riprendersi dallo scandalo delle malattie trasmesse dagli alimenti e ha guidato i suoi ristoranti durante la pandemia.


Le azioni di Starbucks stanno guadagnando il 13,7% nelle contrattazioni pre-mercato alla notizia, mentre le azioni di Chipotle sono scese del 7,9%.

Stazione Vibo Pizzo, passeggeri costretti a camminare tra le macerie

Stazione Vibo Pizzo, passeggeri costretti a camminare tra le macerieRoma, 13 ago. (askanews) – E’ già buio e sono le 20.40 quando i passeggeri del treno Alta Velocità 9535 di Trenitalia, partito da Torino Porta Nuova e arrivato alla stazione di Vibo-Pizzo, in Calabria, vengono fatti scendere tra le macerie di un cantiere che ricoprono interamente il marciapiede.


Viaggiatori di tutte le età con bagagli al seguito che scendono dalla carrozza 11 alla 8 sono così costretti ad avventurarsi come degli equilibristi su pochi centimetri di cordoletto in cemento rimasti scoperti sul binario a strapiombo, con il rischio di essere sfiorati da eventuali treni in transito, mentre la voce invita a camminare dietro una linea gialla inesistente. Alcuni di loro si rifiutano e chiamano il 112. “Per chi ha una certa età ma anche per bambini e persone disabili, è impensabile di poter camminare in una stazione su pochi cm di cemento in bilico sui binari di notte. É inaccettabile e per questo mi sono rifiutato di unirmi agli altri passeggeri che invece si sono avventurati a loro rischio e pericolo” racconta uno di loro. Il problema perdura ormai da tempo e si ripete sempre identico da quando sono stati avviati i lavori del cantiere per il rifacimento dei marciapiedi e l’installazione degli ascensori della stazione di Vibo Pizzo. Pare che il cantiere abbia provveduto a inserire un cartello per intimare ai treni di fermarsi prima ma il segnale viene puntualmente ignorato, forse perché scarsamente visibile. Affinché il cantiere ultimi i lavori ci vorranno ancora parecchi altri mesi e, nel frattempo, dalla stazione di Vibo Pizzo in pieno agosto continuano a transitare numerosi treni, molti dei quali portano i turisti alle principali località marittime della zona. “Mi hanno confidato che questo scenario si ripete tutti i giorni. Per questo è opportuno che si provveda prima che succeda qualche tragedia” afferma uno dei passeggeri.

Usa, Marta Stella: scelta cruciale Harris su difesa “corpo donne”

Usa, Marta Stella: scelta cruciale Harris su difesa “corpo donne”Milano, 13 ago. (askanews) – (di Cristina Giuliano) ‘Ciò a cui stiamo assistendo in questo Paese sono leader repubblicani estremisti che cercano di criminalizzare e punire le donne per aver preso decisioni sul proprio corpo’. Lo aveva detto a maggio 2022 la vicepresidente Usa Kamala Harris, oggi in corsa per la presidenza americana. Il suo percorso e la sua rapida affermazione nei sondaggi dimostra che uno dei temi chiave del suo discorso politico ha una importanza cruciale per l’America di oggi. Un tema che è anche il cuore di un libro che ha fatto molto parlare in Italia: “Clandestine. Il romanzo delle donne” di Marta Stella (Bompiani, 2024, 396 pagine). Un volume letterario ma pure frutto di anni di ricerche, svolte dall’autrice, anche in quella America che nelle elezioni di novembre, potrebbe optare per una donna come capo di stato. Per la prima volta nella sua storia. E proprio in un’intervista con l’autrice di “Clandestine” affrontiamo questi temi.


askanews: La difesa del ‘corpo delle donne’ ha una chiara centralità nel discorso politico di Kamala Harris, sin dalle prime parole del presidente Joe Biden nel presentarla. Perché è così cruciale oggi in America? Potrebbe diventare a suo avviso un tema chiave nel contrastare la dialettica, talora sprezzante, di Donald Trump sulle donne? Stella: È già un tema chiave per le americane: riguarda non solo il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, ma la sanità intera. Utilizzato in chiave propagandistica dalla retorica populista di Trump, derubricato come un tema da donne e per le donne, il diritto alla libera scelta sul proprio corpo è il seme primigenio non solo dell’autodeterminazione, ma anche delle politiche sociali sul lavoro, infanzia, famiglia e welfare. Non riguarda solo le donne, ma la società intera.


La presa di posizione pubblica di Harris è il culmine di un allarme sul corpo delle donne in atto ben prima del 24 giugno 2022. Quella data ha segnato però un momento decisivo, dallo stato di allerta si è passati all’inizio di una vera e propria emergenza sanitaria: quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rovesciato la storica sentenza “Roe v. Wade” del 1973, base giurisprudenziale che ha garantito negli Usa il diritto all’aborto su scala nazionale per quasi 50 anni, il tempo è sembrato riavvolgersi su se stesso. Il recente studio del Guttmacher Institute riportato dal NY Times parla di 171mila donne americane che solo nel 2023 hanno varcato un confine per abortire, raddoppiando i numeri del 2019. Si lascia il Texas per il New Mexico, si viaggia clandestinamente in North Carolina partendo dalla Georgia. In alcuni stati come l’Idaho e il Tennessee si è persino provato a perseguire penalmente chi aiuta le donne a recarsi in un altro Stato per abortire. In Texas, uno dei più integralisti, dopo il 24 giugno 2022 la mortalità infantile e neonatale sono cresciute rispettivamente dell’8,3% e del 5,8%: lo dice la Johns Hopkins University in uno studio su JAMA Pediatrics. L’ultimo report di Amnesty International dedicato interamente all’aborto negli Stati Uniti parla di una vera e propria crisi umanitaria: “violazione dei suoi diritti umani, compresi i diritti alla privacy e all’autonomia corporea e riproduttiva’. Anche il personale sanitario, secondo lo studio dell’Università di Chicago e dalla Ohio State University, è a rischio burnout.


Infine, il pericolo del ritorno alla clandestinità, e quindi alle morti. Per Harris potrebbe diventare cruciale non solo per contrastare la dialettica di Donald Trump, ma anche per parlare al suo elettorato. La difesa della libera scelta, la libertà dei corpi delle donne e delle bambine che saranno donne, non dovrebbe avere nessuna insegna politica: riguarda tutte e tutti, nessuno escluso. askanews: Harris in campagna elettorale ha promesso dal Michigan ‘when I am president of the United States and Congress passes a bill to restore reproductive freedoms, I will sign it into law’. Lei ritiene che sia davvero possibile, vista la storia tormentata dell’aborto nel Paese e l’annullamento della sentenza Roe vs. Wade?


Stella: Per ora Harris ha fatto ciò che nessun vicepresidente o candidato abbia mai fatto nella storia degli Stati Uniti: ha visitato pubblicamente una clinica di Planned Parenthood in Minnesota, parlando di “crisi sanitaria”, “strutture costrette a chiudere” e “cure essenziali per le donne”. Rovesciare nuovamente la sentenza è un’impresa ardua, se non impossibile: il sistema federale Usa è costellato di trigger laws, le cosiddette “leggi grilletto” pronte a esplodere, ed è il caso delle leggi sopite che vietavano l’aborto prima del ’73. Kamala Harris ha il supporto, ma soprattutto l’azione, di altre esponenti politiche che su questo diritto hanno fondato la loro campagna: Tina Smith, senatrice democratica del Minnesota ed ex dirigente di Planned Parenthood. È stata lei a mettere in guardia per prima gli americani circa il Comstock Act, una legge vecchia 150 anni, citata per ben tre volte alla Corte Suprema durante le discussioni sull’accesso al mifepristone, uno dei due farmaci utilizzati negli aborti farmacologici. Una delle sue clausole proibisce di inviare per posta “ogni articolo, strumento, sostanza, farmaco, medicina o cosa” che potrebbe portare ad un aborto. Alle primarie democratiche del 13 agosto è invece in lizza Kristin Lyerly: ginecologa impossibilitata a svolgere il proprio lavoro nel suo Wisconsin a causa delle nuove restrizioni. (Candidata senza opposizione alle primarie democratiche per un seggio vacante alla Camera dei rappresentanti, ndr) Anche l’ultimo discorso pubblico di Tim Walz, il racconto della fecondazione in vitro da cui nacque sua figlia, in questo momento non è ovviamente casuale. askanews: Come scrittrice, non le sembra che la definizione di ‘libertà riproduttive’, utilizzato da Harris, sia più esatta perché svincola il diritto sul proprio corpo dalle vecchie tematiche sull’aborto, ormai storicizzate? Stella: Ricordiamo innanzitutto che le femministe degli anni Settanta hanno lottato per una “maternità libera e consapevole”. La definizione di “libertà riproduttive” rimanda sicuramente alle lotte che hanno portato Harris alla corsa per la prima presidente donna degli Stati Uniti: non per questo bisogna darle per scontate, né desuete. L’apparente storicizzazione è il grande inganno del nostro tempo. Il diritto è ancora il termine della discordia come negli anni Settanta, quando invece gran parte delle femministe chiedeva che questa scelta di libertà sul proprio corpo andasse al di là della legge e dello Stato. Le tematiche a cui fa riferimento, solo apparentemente storicizzate, hanno continuato a covare sotto la cenere come un conflitto irrisolto a discapito delle donne e dei loro corpi. È grazie a quell’approccio, certo radicale in anni incredibili ma anche terribili, che le donne hanno potuto compiere la loro scelta di libertà, ma soprattutto salvare la propria vita e quella delle altre. Una nazione come la Francia ha avuto il coraggio di ricordarlo: nel proclamare il diritto all’aborto in Costituzione, nato dall’iniziativa della senatrice Mélanie Vogel, il primo ministro Gabriel Attal ha dedicato quella giornata storica a tutte le donne “morte per voler essere libere”. Tutto è stato documentato, tutto purtroppo è stato dimenticato. Nessun diritto è poi mai garantito. Sempre in Francia lo ricordò anche Simone De Beauvoir alla sua giovane sodale, Claudine Monteil, dopo la proclamazione della Loi Veil: “Certo, Claudine, abbiamo vinto, ma temporaneamente. Basta una crisi politica, economica e religiosa per mettere in discussione i diritti delle donne, i nostri diritti. Dovrai rimanere vigile per tutta la vita”. askanews: Nel suo romanzo la vicenda individuale si intreccia alla biografia collettiva dei movimenti femministi: quali sono le protagoniste americane di “Clandestine. Il romanzo delle donne”? Stella: Accanto alla storia intima ma collettiva della protagonista troviamo le storie delle donne che hanno lottato lungo il tormentato cammino per la libertà. C’è Shulamith Firestone: giovanissima, nel suo La dialettica dei sessi, teorizzò per prima – scandalizzando l’America – la “liberazione delle donne dalla tirannia della loro biologia con tutti i mezzi a disposizione”, immaginando già negli anni Settanta un futuro in cui “la produzione dei bambini sarebbe compiuta dalla tecnologia”. Carol Hanisch, che coniò lo slogan “Il personale è politico”. Anne Koedt, newyorkese d’adozione e danese d’origine, che osò per prima riflettere sul ” mito dell’orgasmo vaginale”. Valerie Solanas, l’attentatrice di Andy Warhol e autrice dell’esplosivo Manifesto SCUM, Society for Cutting Up Men, in cui teorizzava, tra le altre cose, “l’eliminazione del maschio”. E poi Margaret M. Crane, detta Meg, inventrice del primo test di gravidanza casalingo. Chi è clandestina se non lei, che dopo aver venduto il suo geniale prototipo alla cifra di un dollaro si è svelata alla Storia solo negli anni Duemila dopo aver letto il racconto della sua invenzione sul New York Times dove ovviamente il nome non figurava?” askanews: Lei afferma: “Come per le italiane e le francesi, anche la storia dei femminismi americani dà vita a un’epica femminile trionfante, ma dimenticata”. Dimenticata e clandestina? Stella: Clandestina, appunto, come clandestine sono le storie che nel romanzo raccontano le vite di donne conosciute e meno conosciute, tutte legate dalla clandestinità come oblio di fronte alla grande Storia degli uomini. Nel 1968 in Virginia, nella contea di Arlington, un gruppo di donne si intrufolò clandestinamente nel più grande cimitero militare degli Stati Uniti. Da soli tre anni, dal 1965 grazie alla sentenza Griswold vs. Connecticut, queste giovani erano libere dal divieto di contraccezione. Tra le tombe dei caduti, nel tempio della memoria americana a pochi passi dal Pentagono, inscenarono il “funerale della femminilità tradizionale”: seppellirono la sottomissione della donna accanto agli eroi di guerra. Sembra uno show, una boutade, invece è una diapositiva di un tempo burrascoso ma incredibile: potentissima.

Drum Summer Camp di Dario Esposito: dal Jazz al Progressive Rock

Drum Summer Camp di Dario Esposito: dal Jazz al Progressive RockRoma, 13 ago. (askanews) – Si è concluso il consueto appuntamento con il ritmo e la batteria che ha visto come scenario il Teatro Misa di Arcevia (An) perla dei borghi marchigiani: il Drum Summer Camp 2024. Sul palco del teatro si sono alternati per due tranche sia a luglio che ad agosto due classi di talentosi drummers provenienti da tutta Italia e coordinati dal Maestro Dario Esposito batterista e turnista romano in tour in questo periodo con il Banco del Mutuo Soccorso.


Arrivato quest’anno all’11º edizione il Drum Summer Camp di Dario Esposito è un vero proprio viaggio nel ritmo e nella batteria in 4 giornate. Una full immersion di groove dove sono stati affrontati i diversi linguaggi musicali che vanno dal jazz, al progressive rock, fino ad arrivare all’elettronica ed ai linguaggi espressivi più moderni. Dario Esposito, attualmente batterista del Banco del Mutuo soccorso è da anni un artista, produttore e session man in studio e live con varie collaborazioni all’attivo in diversi generi musicali. Artisticamente porta a vanti un suo discorso di sperimentazione e ricerca del suono dove vanno a miscelarsi diversi linguaggi musicali.


La finalità del Camp è mostrare lo strumento (batteria) sotto un’angolazione totalmente differente, grazie all’enorme lavoro di innovazione didattica portato avanti negli anni da Dario per aumentare la concentrazione e la consapevolezza nel linguaggio musicale. Con un occhio specifico all’indipendenza ed alla fluidità sui diversi stili, ci saranno anche laboratori ed un esibizione finale. Dopo il grande successo del decennale, il Drum Summer Camp è tornato quest’anno nella magnifica location del Teatro Misa di ARCEVIA (AN). Un teatro dell’800 dall’incredibile acustica ed è stato un successo di partecipanti e sold out per entrambe le sessioni.


Un risultato vincente è stata anche la splendida accoglienza che tutte le famiglie dei partecipanti hanno ricevuto come ogni anno da parte delle strutture ricettive Arceviesi. Un connubio dove cultura e turismo hanno trovato sempre terreno fertile grazie alla dedizione e alla cura dei partecipanti e alla lungimiranza dell’amministrazione locale sempre attenta a diffondere contenuti didattico culturali di livello. Appuntamento per la sessione invernale dunque a dicembre durante il ponte dell’Immacolata.

Parigi 2024, vandalizzato a Roma il murale dedicato a Paola Egonu

Parigi 2024, vandalizzato a Roma il murale dedicato a Paola EgonuRoma, 13 ago. (askanews) – Nella notte è stato vandalizzato il murale ‘Italianità’ dedicato a Paola Egonu che era stato realizzato dall’artista Laika davanti alla sede del Coni. In particolare – informa su facebook la trasmissione ‘Che tempo che fa’ che ha reso noto il fatto e pubblicato la fotografia sui social – è stato oscurato il volto della pallavolista e cambiato il colore della sua pelle. “Tutto il nostro sostegno a @paolaegonu, che rappresenta il nostro Paese ai massimi livelli”, si sottolinea nel post.

Telefonata Meloni-Netanyahu. Premier: trovare l’accordo sul cessate il fuoco

Telefonata Meloni-Netanyahu. Premier: trovare l’accordo sul cessate il fuocoRoma, 13 ago. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’ambito dei continui contatti che sta intrattenendo sulla crisi in Medio Oriente, ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.


Il Presidente Meloni ha reiterato il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in occasione del prossimo round negoziale del 15 agosto. Il Presidente Meloni ha ribadito il convinto sostegno alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa di Israele, il Presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni Unite, UNIFIL, in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano.

Telefonata Meloni-Netanyahu. Premier: trovare accordo su cessate fuoco

Telefonata Meloni-Netanyahu. Premier: trovare accordo su cessate fuocoRoma, 13 ago. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’ambito dei continui contatti che sta intrattenendo sulla crisi in Medio Oriente, ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.


Il Presidente Meloni ha reiterato il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in occasione del prossimo round negoziale del 15 agosto. Il Presidente Meloni ha ribadito il convinto sostegno alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa di Israele, il Presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni Unite, UNIFIL, in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano.

Ferragosto esplosivo: fluo party e fuochi d’artificio illuminano MagicLand

Ferragosto esplosivo: fluo party e fuochi d’artificio illuminano MagicLandRoma, 13 ago. (askanews) – MagicLand, la capitale del divertimento del centro – sud Italia, si tingerà di mille colori la notte di Ferragosto, grazie a un evento che unirà la magia dei fuochi d’artificio alla travolgente energia di un fluo party… Un mix esplosivo di musica, luci e divertimento! La serata inizierà con un coinvolgente Fluo Disco Party che trasformerà il Parco in una gigantesca pista da ballo a cielo aperto grazie al DJ set di Ulisse Marciano con special guest Timo Suarez. Giovani e meno giovani si scateneranno al ritmo della musica, illuminati da luci stroboscopiche e fasci laser che creeranno un’atmosfera magica e surreale. Gadget luminosi e make-up fluo gratuito renderanno l’evento ancora più colorato. Ma la vera sorpresa della serata sarà il lungo spettacolo pirotecnico, il più grandioso della Regione, quello che da anni lascia senza fiato il pubblico di MagicLand. Un’esplosione di colori e forme illuminerà il cielo, creando disegni e pattern che sorprenderanno tutti. Un’esperienza visiva unica che renderà questa notte indimenticabile, e MagicLand il luogo ideale per viverla.


Ma “Magic Summer”, la lunga kermesse di Ferragosto organizzata da MagicLand, non termina il 15 agosto. Sabato 17 agosto interverranno gli Arteteca, il duo comico che sta spopolando in tv e sui social. Monica Lima ed Enzo Luppariello porteranno sul palco centrale la loro irresistibile comicità, garantendo risate a crepapelle. A seguire, il DJ set di Ulisse Marciano farà ballare tutti fino a tarda notte con le hit dell’estate. Domenica 18 agosto, il Parco si trasformerà nuovamente in una pista da ballo a cielo aperto con la Fiesta Latina. Ritmi caldi, ballerini esperti e una coinvolgente atmosfera faranno vivere ai partecipanti un’esperienza unica. La dj Valeria Ponza e il vocalist Rush MC saranno i protagonisti di questa notte infuocata, trascinando il pubblico in un viaggio tra i ritmi sensuali della salsa, della bachata e del merengue. Special guest della serata, il cantautore capitolino William Imola. Infine, tutti i giorni presso MagicSplash, il parco acquatico a tema caraibico di MagicLand, si svolgeranno il Baby schiuma party e attività di animazione per grandi e piccini. Tutti gli eventi sono inclusi nel prezzo del biglietto e le attrazioni del Parco rimarranno aperte fino a mezzanotte. E’ attiva la promozione 2×1 che fino al 1° settembre prevede un ingresso omaggio a fronte di uno pagante a MagicLand (per l’acquisto del biglietto giornaliero o di quello serale), mentre per MagicSplash sono attive offerte “formato famiglia” (a partire da 12,90 euro a persona).

Musica cristiana, “Il mondo canta Maria” omaggia Roberto Bignoli

Musica cristiana, “Il mondo canta Maria” omaggia Roberto BignoliRoma, 13 ago. (askanews) – Si terrà sabato 17 agosto alle ore 21,00 presso il palatenda del Meeting dei Giovani a Schio (VI) la tappa del Tour 2024 “Il mondo canta Maria”, con il secondo tributo in ricordo dell’artista Roberto Bignoli, scomparso nel 2018.


Animeranno la serata, proponendo anche le canzoni di Roberto Bignoli, 5 conosciuti artisti della Musica Cristiana: da Padova Marco Tanduo, da Milano la cantautrice ANÌMA, da Bari Frà Leonardo Civitavecchia, da Milano Nico Fortarezza e da Livorno Elisa De Marco. Un evento di Radio Kolbe SCHIO (VI).

Emilio Isgrò regala il suo segno alla Notte della Taranta

Emilio Isgrò regala il suo segno alla Notte della TarantaRoma, 13 ago. (askanews) – Ci sarà il segno inconfondibile dell’artista internazionale Emilio Isgrò nelle scenografie della Notte della Taranta 2024. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Massimo Bray durante la registrazione del programma A TU PER TU di Telerama.


Lo spazio scenico del palco sarà arricchito dagli iconici segni di Isgrò, artista ma anche saggista, drammaturgo e poeta conosciuto come il padre della “Cancellatura”. “In quest’ultimo mese si è lavorato molto sulla parte amministrativa, cercando di dare un segno culturale che possa significare molto in questa edizione, ha spiegato Massimo Bray, ci siamo chiesti quale potesse essere. Alla fine abbiamo chiesto a uno dei grandissimi artisti italiani viventi, Emilio Isgrò, noto in tutto il mondo per il tema delle Cancellature, di esserci. Spiegherà lui stesso, nella conferenza stampa del 23 agosto a Melpignano, perché ha voluto regalare molte immagini in cui lui ha interpretato la pizzica e la taranta con una delle sue Cancellature. Ognuno di noi ha sempre letto e chiesto in questo artista internazionale che rappresenta l’Italia nel modo migliore, perché questo tema delle Cancellature: un po’ è il modo in cui ognuno di noi deve essere capace di fermarsi, ripensarsi e guardare il futuro. Regalare questo alla Taranta è uno straordinario dono non solo per il valore simbolico e culturale ma perché vuol dire che da domani dobbiamo lavorare e immaginare il suo futuro”.