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Alanis Morissette annuncia tour mondiale, in Italia il 22 giugno

Alanis Morissette annuncia tour mondiale, in Italia il 22 giugnoRoma, 21 ott. (askanews) – Alanis Morissette, vincitrice di sette Grammy Awards, annuncia il suo tour mondiale del 2025, con una data imperdibile in Italia il 22 giugno a Villa Manin, Codroipo (UD). Questo tour la vedrà esibirsi nel Regno Unito, in Europa e in Sud America, sulla scia del grande successo del “Triple Moon Tour” che ha conquistato il Nord America la scorsa estate, con oltre mezzo milione di biglietti venduti e spettacoli tutti sold-out.


L’artista canadese, che ha segnato una generazione con il suo stile inconfondibile e brani intramontabili, si esibirà in uno show che celebra il successo di Jagged Little Pill a 30 anni dalla sua uscita, ma anche l’evoluzione musicale e personale di Alanis, che negli anni ha continuato a sperimentare e reinventarsi, rimanendo sempre fedele alla sua poetica viscerale e autentica. L’unico concerto Italiano della regina del rock alternativo sarà uno dei grandi eventi di “GO! 2025&FRIENDS”, la rassegna che arricchisce la proposta culturale e musicale della Capitale europea della Cultura in tutta la regione Friuli Venezia Giulia. I titolari di carta Mastercard avranno accesso prioritario ai biglietti a partire dalle ore 9:00 di mercoledì 23 ottobre.


A partire dalle ore 9:00 di giovedì 24 ottobre, i biglietti saranno disponibili in prevendita per gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla presale basterà registrarsi gratuitamente su livenation.it. La vendita generale dei biglietti sarà aperta alle ore 09:00 di venerdì 25 ottobre su ticketmaster.it, ticketone.it, vivaticket.com e www.eilo.it. Con una carriera che abbraccia oltre trent’anni, Alanis Morissette ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con successi indimenticabili come “Ironic”, “You Oughta Know”, “Hand in My Pocket” e “Thank U”. Il suo album Jagged Little Pill, capolavoro del rock anni ’90, ha ridefinito il panorama musicale dell’epoca e continua a ispirare nuove generazioni di ascoltatori.

La Russa: riscrivere nella Costituzione i confini politica-giudici

La Russa: riscrivere nella Costituzione i confini politica-giudiciRoma, 21 ott. (askanews) – “A chi spetta definire esattamente i ruoli della politica e della giustizia? Alla Carta costituzionale. In passato tutto sembrava funzionare. Dopo Tangentopoli non è più stato così. Ci sono magistrati che vanno oltre, dando la sensazione di agire con motivazioni politiche. E ci sono d’altro canto politici che hanno il dente avvelenato con i giudici. Se la Costituzione non appare sufficientemente chiara, si può chiarire meglio”. Lo ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa in una intervista a Repubblica.


Propone una riforma complessiva del Titolo IV? “Perché no, potrebbe essere utile una riforma che faccia maggiore chiarezza nel rapporto tra politica e magistratura. Perché così non funziona”, spiega La Russa. Quanto alle reazioni da destra alla sentenza dei giudici di Roma sui migranti trasferiti in Albania La Russa osserva che “una sentenza si può criticare. È sempre successo, a destra come a sinistra. Nordio l’ha definita abnorme. Significa: fuori dalla norma”. Meloni e la mail di un magistrato che la critica? “L’ha solo ripubblicata, senza commentarla. E ha fatto bene. Cosa può dire di più a un magistrato che dice a un altro magistrato di voler contrastare il governo e definisce pericoloso il premier?”, conclude La Russa.

Oro sale a nuovo massimo storico: 2.755 dollari l’oncia

Oro sale a nuovo massimo storico: 2.755 dollari l’onciaRoma, 21 ott. (askanews) – Nuovo massimo storico dell’oro. Nel corso delle contrattazioni mattutine l’oncia ha toccato quota 2.754,50 dollari, stabilendo il nuovo primato. Dall’inizio dell’anno le quotazioni del metallo prezioso per eccellenza sono salite di oltre il 27% e nel confronto con i livelli di un anno fa la crescita è del 32,31%.


Nei mesi passati l’oro era sostenuto dall’elevata inflazione, più di recente a spingere il metallo giallo ha contribuito l’incertezza che circonda le tensioni in Medio Oriente, ma anche quella sugli esiti delle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il Financial Times cita un’analista secondo cui l’oncia potrebbe raggiungere 3.000 dollari il prossimo anno.

Tajani in Israele e Palestina: lavoriamo per il cessate il fuoco

Tajani in Israele e Palestina: lavoriamo per il cessate il fuocoRoma, 21 ott. (askanews) – “Sono arrivato a Tel Aviv per una missione di pace in Israele e Cisgiordania. Lavoreremo per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Negli incontri con le autorità israeliane e palestinesi insisteremo sulla necessità di dar vita a due Stati che si riconoscono a vicenda per avere una pace stabile e duratura” : lo ha rimarcato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in missione oggi in Israele e Palestina per incontrare il premier israeliano Netanyahu, il ministro degli Esteri Israel Katz e il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa.


Secondo quanto appreso da fonti della Farnesina, nell’incontro avuto con Katz il ministro Tajani ha “confermato la solidarietà e il sostegno del governo italiano sul tema del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas”. “Dopo la scomparsa di Sinwar a Gaza riteniamo però che sia arrivato il momento di riaprire la strada alla politica e alla diplomazia: ho chiesto al governo di Israele di accelerare e agevolare l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Ho ringraziato Israele per aver deciso di collaborare con l’iniziativa italiana ‘Food for Gaza’ assieme alla Autorità nazionale palestinese, ma adesso cibo e medicine devono entrare più velocemente a Gaza”, ha aggiunto Tajani.


Tajani, che nel pomeriggio incontrerà Netanyahu, ha anticipato al ministro Katz i messaggi che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riportato dalla sua missione in Giordania e Libano: “Noi crediamo che in Libano bisogna pianificare un’azione politica che rafforzi il governo libanese, per evitare il collasso definitivo del paese: anche in Libano come a Gaza bisogna andare verso un cessate il fuoco, non verso una intensificazione dei combattimenti”. Per Tajani “la scomparsa di Sinwar rappresenta un possibile punto di svolta, dobbiamo rilanciare l’azione politica e diplomatica sostenuta dagli Stati Uniti e da tutti gli stati arabi della regione”. A Katz il ministro Tajani ha confermato che il governo italiano sarà sempre impegnato contro ogni delegittimazione dello Stato di Israele, alle Nazioni Unite e in particolare all’Assemblea generale Onu.

Bce, analisti monetari vedono tassi a 2,25% a giugno 2025 e poi pausa

Bce, analisti monetari vedono tassi a 2,25% a giugno 2025 e poi pausaRoma, 21 ott. (askanews) – Gli analisti monetari prevedono che la Bce operi un nuovo taglio di tassi di interesse da 25 punti base a dicembre, con cui il riferimento sui depositi – il tasso che resta più utilizzato come guida per il mercato – calerebbe al 3%. Per i mesi successivi la mediana dei poco meno di 50 esperti consultati dalla stessa Bce, con la sua indagine mensile, prevede un altro taglio da 25 punti base a gennaio, un ulteriore a marzo, la conferma dello status quo ad aprile e poi un taglio a giugno, una pausa a partire da luglio per concludere il 2025 con tassi al 2,25%.


Secondo il sondaggio della Bce, nel 2026 verrebbero effettuati ulteriori ritocchi marginali, al 2,13% nel primo trimestre poi al 2% nel secondo trimestre per restare a questo valore tutto l’anno. Per il 2027 è previsto un ritorno dei tassi al 2,25%. Il sondaggio ha coinvolto 49 analisti monetari del settore privato ed è stato condotto tra il 30 settembre e il 2 ottobre, prima quindi dello scorso 17 ottobre, quando la Bce ha operato un nuovo taglio dei tassi al 2,25 punti base con cui il riferimento sui depositi è stato portato al 3,25%.


L’accelerazione della riduzione del freno monetario da parte della Bce, che aveva tagliato i tassi in precedenza a giugno e a settembre, facendo una pausa a luglio, riflette la velocità con cui si sta verificando il processo disinflazionistico nell’area euro. A settembre il livello medio di crescita dei prezzi al consumo si è smorzato all’1,7% , secondo Eurostat. Nel frattempo dall’economia sono giunti segnali di indebolimento, in particolare per l’attività delle imprese.

Buchmesse, chiude la fiera: Italia passa testimone alle Filippine

Buchmesse, chiude la fiera: Italia passa testimone alle FilippineMilano, 20 ott. (askanews) – Si è conclusa con la cerimonia di passaggio delle consegne tra Italia e Filippine la 76esima edizione della Buchmesse di Francoforte. La pergamena-simbolo del Paese Ospite d’onore è stata affidata al Paese asiatico come atto conclusivo degli eventi organizzati nel Padiglione Italia realizzato da Stefano Boeri interiors. Il commissario straordinario Mauro Mazza, dal palco, ha rivendicato il successo della partecipazione italiana: “Ce l’abbiamo fatta e l’abbiamo portata a casa – ha detto dopo il saluto dal padrone di casa della Buchmesse, Juergen Boos – perché era un’occasione troppo importante questa offerta dalla Buchmesse al nostro Paese per sprecarla o anche solo per intaccarla, per sporcarla”.


Finisce quindi l’anno dell’Italia, Ospite d’onore in questi cinque giorni di fiera, ma che si è preparata all’appuntamento nel corso di un cammino lungo dodici mesi. Come rappresentanti letterari, secondo una tradizione consolidata della cerimonia targata Buchmesse, sono intervenuti l’illustratore italiano Alessandro Sanna e la filippina Isabel Roxas. L’esperienza dell’Italia si è chiusa con numeri che lo staff italiano definisce “un successo clamoroso”. I dati di questa mattina – si legge nella nota conclusiva – segnano quasi 40.000 visitatori, 8.000 al giorno. In questi cinque giorni, ha dichiarato il Commissario Mazza, si è voluto ‘offrire l’immagine migliore della cultura italiana e dell’Italia stessa perché chi è entrato nel Padiglione italiano, nella piazza costruita da Stefano Boeri interiors, ne ha subito l’incanto, ha riempito gli occhi di meraviglia: studenti, semplici visitatori, delegazioni istituzionali, scolaresche, università che si sono emozionati nel passeggiare sotto i portici e a ogni apertura trovare una bellezza, che fossero libri, una mostra’. L’anno prossimo le Filippine erediteranno il dall’Italia il ruolo di Paese Ospite d’onore.

Mattarella: le Istituzioni devono sempre collaborare fra loro

Mattarella: le Istituzioni devono sempre collaborare fra loroBari, 20 ott. (askanews) – “Tra le istituzioni e all’interno delle istituzioni la collaborazione, la ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte sono essenziali per il loro buon funzionamento e per il servizio da rendere alla comunità”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo discorso di saluto al Festival delle Regioni e delle Province autonome che si apre oggi a Bari.


“Vi sono, in particolare, dei momenti nella vita di ogni istituzione in cui non è possibile limitarsi ad affermare la propria visione delle cose – approfondendo solchi e contrapposizioni – ma occorre saper esercitare capacità di mediazione e di sintesi. Questo è parte essenziale della vita democratica poiché le istituzioni appartengono e rispondono all’intera collettività e tutti devono potersi riconoscere in esse”.

Mattarella a Regioni: affrontare transizione ecologica come i giovani

Mattarella a Regioni: affrontare transizione ecologica come i giovaniBari, 20 ott. (askanews) – “Vorrei dire che tutti dovremmo affrontare il tema della transizione ecologica con la determinazione che caratterizza l’approccio dei più giovani, cui è chiaro come la natura non possa più essere considerata soltanto un deposito di beni da utilizzare e da sfruttare e come le risorse del pianeta non siano illimitate e non possano riprodursi all’infinito”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento al Festival delle Regioni e delle Province autonome.


“Da qui l’urgenza di intervenire attraverso politiche lungimiranti e responsabili che stabiliscano obiettivi e favoriscano gli investimenti necessari. Politiche coerenti e stabili nel tempo che creino un clima di fiducia e promuovano, con strumenti efficaci,quei cambiamenti dei comportamenti e degli stili di vita richiesti da un processo così impegnativo”.

Giustizia, Santalucia(Anm): le toghe non cercano contrapposizione

Giustizia, Santalucia(Anm): le toghe non cercano contrapposizioneRoma, 20 ott. (askanews) – “Nessun magistrato né l’Associazione nazionale magistrati ha mai detto di voler ‘porre rimedio’ all’azione del presidente del Consiglio. Non cerchiamo alcuna contrapposizione con l’esecutivo, ma viviamo una grande preoccupazione per gli attacchi rivolti ad alcuni uffici giudiziari per il semplice fatto di aver deciso secondo legge e diritto”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.


“I magistrati italiani – sottolnea- intendono soltanto poter onorare, nel quotidiano esercizio delle loro delicate funzioni, il mandato costituzionale di effettiva garanzia dei diritti delle persone. Rispetto alla mail di un collega diffusa dagli organi di stampa è opportuno sottolineare che quel messaggio poneva in evidenza la necessità di porre rimedio alle sole divisioni interne per difendere le prerogative della magistratura e della stessa giurisdizione. Indulgere in altre maliziose interpretazioni non contribuisce al rasserenamento del clima istituzionale”.

Giustizia, Donzelli (Fdi): le toghe rosse non fermeranno Meloni nè riforme

Giustizia, Donzelli (Fdi): le toghe rosse non fermeranno Meloni nè riformeRoma, 20 ott. (askanews) – – “Oggi Il Tempo pubblica una mail tra magistrati dal contenuto inequivocabile contro la Meloni e le riforme in programma: ‘Dobbiamo porre rimedio’. Alle 18 e 32 del 19 ottobre il sostituto procuratore della Cassazione, Marco Patarnello, esponente di spicco di Magistratura Democratica – la corrente di sinistra dei magistrati, presieduta da Silvia Albano, balzata agli onori delle cronache per aver sentenziato contro il trattenimento dei migranti in Libia- scrive una mail in cui lancia l’allarme ai colleghi sulle difficoltà che riscontrano a condizionare l’esecutivo”. Lo afferma in un video sui social il responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli di Fdi in un video sui social.


“Meloni è un problema per le toghe rosse perchè non è ricattabile, non insegue interessi personali e vuole riformare la giustizia. E secondo Patarnello, i magistrati non sono abbastanza compatti nel combatterla.’Dobbiamo porre rimedio’. Care toghe rosse, il compito dei magistrati è quello di fermare mafiosi e criminali, non governi democratici.Ci hanno dato dei complottisti: nemmeno nei nostri incubi peggiori avremmo mai immaginato”. Donzelli auspica quindi che l’Anm si dissoci dal magistrato e he tutte le forze politiche siano solidali con Meloni: “Si tratta delle basi della nostra democrazia che non prevede scorciatoie giudiziarie rispetto a elezioni democratiche”, dichiara.


In ogni caso, “non ci fermeranno: non siamo ricattabili. Andremo avanti – conclude Donzelli- fino al termine del nostro mandato e poi ci faremo giudicare ma dal popolo italiano”.