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Design e arte, ecco la nuova forma di dialogo “Metallica”

Design e arte, ecco la nuova forma di dialogo “Metallica”Roma, 16 ott. (askanews) – Da sempre i metalli hanno esercitato un’influenza significativa sul genere umano. Nella storia, nel corso delle sue epoche, i metalli hanno contrassegnato di volta in volta lo sviluppo e l’evoluzione della vita dell’uomo.


Da questo elemento chimico che conduce l’elettricità, dotato di lucentezza, malleabile e duttile, capace di riflettere con efficacia una porzione molto significativa della luce che lo colpisce, che Delvis Unlimited presenta Metallica. Un’installazione il cui opening sarà martedì 12 novembre, a Milano, che sviluppa nuove forme di dialogo e simbiosi con e tra diversi talenti: Derek Castiglioni, Duccio Maria Gambi, Stefano Del Vecchio, Matteo Cibic. Un ulteriore step nella storia del brand italiano che si arricchisce del talento artistico del duo Goldschmied&Chiari, restando fedele al suo spirito di evoluzione perpetua, al suo impegno nella divulgazione dell’arte e del design. La galleria Delvis Unlimited di Via Fatebenefratelli 9, nel cuore pulsante di Brera, affida la direzione creativa di Metallica a Matteo Cibic. Dopo il successo del progetto realizzato per la Milan Design Week 2024 “LOVE is a TYPO” c’è grande attesa per la nuova imperdibile installazione nel cuore di Milano.


Lo sguardo dei designer si è focalizzato sulla materia: il metallo che compone il paesaggio costruito dall’uomo e nel quale l’uomo si ritrova nella sua quotidianità. Partendo dall’essenza naturale del materiale stesso, si è passati poi attraverso l’individuazione delle tecniche di arte e disegno, artigianali o industriali. Ogni oggetto di Metallica è un simbolo, è l’energia di un racconto che conferisce identità alle forme delle cose. Galleria Delvis Unlimited è il contenitore, nel quale gli oggetti interagiscono esprimendo un linguaggio che accosta materia e forma.


Cinque sono le interpretazioni con cui Metallica si esprime. Ciascuna riflette l’altra. Un dialogo costante fra gli oggetti, l’ambiente e le persone che lo vivono. Questa caratteristica è un codice estetico comune nei pezzi di Metallica, una narrativa che ritroviamo nella sua essenza più pura, negli specchi ES, delle Artiste Goldschmied&Chiari. Matteo Cibic dice: “Il metallo diventa il mezzo attraverso cui si svelano nuovi orizzonti di design. E’ capace di condurre alla scoperta di espressioni di arte in cui l’unicità replicata in una serie limitata diventa un codice per manifestare l’esclusività di pensare ad una zona di comfort estetico assoluta”.


“Metallica rappresenta una sfida professionale – prosegue – non solo personale, ma un’evoluzione del pensare il design combinato all’arte. Quando sono stato chiamato da Stefano del Vecchio e dal suo team per una nuova installazione nella galleria di Milano ho pensato che tornare alle origini dei i lavori di Delvis Unmilited fosse un tributo necessario per raccontare la storia di un brand così innovativo. Il metallo è stato sin dal debutto introdotto nelle collezioni Delvis Unlimited, come se fosse un termoconduttore dell’animo di questo territorio estetico atipico presidiato da design e arte. Ecco che coinvolgere le prime opere di Stefano del Vecchio, imprenditore dietro il quale Delvis sviluppa la sua attività, creando un dialogo con designer innovativi e osservati dal panorama internazionale come Derek Castiglione e Duccio Maria Gambi mi sembrava una giusta evoluzione di questo progetto, che si arricchisce del talento artistico del duo Goldschmeid&Chiari, capace di interpretare l’arte in una visione più tratteggiata sul design”.

Forte maltempo in Liguria, allagamenti e strade chiuse

Forte maltempo in Liguria, allagamenti e strade chiuseRoma, 16 ott. (askanews) – In Liguria le forti piogge stanno causando criticità in provincia di Savona, con allagamenti diffusi e alcune strade chiuse. Dopo il passaggio della perturbazione a Ponente, fa sapere la Regione, le aree attualmente più colpite sono quelle di Albenga e tutto l’entroterra, da Tovo San Giacomo, dove si sono registrati allagamenti lungo il torrente Maremola, a Ferrania (frazione di Cairo Montenotte) con il fiume Bormida parzialmente esondato in più punti, e Altare, in particolare nella zona industriale.


Allagamenti di strade e scantinati segnalati anche a Celle Ligure e Calice Ligure, con il progressivo spostamento della perturbazione verso Levante. Si segnalano inoltre disagi alla circolazione ferroviaria tra Loano e Pietra Ligure. Per quanto riguarda le strade di competenza di Anas, la società comunica che, attualmente, non ci sono interruzioni. A Savona è costante il monitoraggio degli argini del torrente Letimbro, in piena. Situazione analoga anche a Quiliano. La Sala Operativa della Protezione civile regionale, aperta h24 per tutta la durata dell’allerta, è in costante contatto con i sindaci per seguire l’evolversi della situazione: “Si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione”.

Maltempo, c’è l’allerta arancione per Liguria ed Emilia-Romagna

Maltempo, c’è l’allerta arancione per Liguria ed Emilia-RomagnaRoma, 16 ott. (askanews) – Una vasta depressione di origine atlantica tende a progredire sul Mediterraneo occidentale, raggiungendo gradualmente il nostro Paese. Ne consegue il persistere del maltempo su gran parte del Nord e localmente anche sul Centro, specie sulla Toscana. Le precipitazioni risulteranno localmente abbondanti, in particolare su alcune aree del Nord-Ovest e Toscana settentrionale.


Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che fa seguito a quello diffuso ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento. L’avviso prevede dalle prime ore di domani, giovedì 17 ottobre, il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e sulla Toscana, specie settori settentrionali e costieri. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.


Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 17 ottobre, allerta arancione su alcuni settori della Liguria e dell’Emilia-Romagna. Valutata, inoltre, allerta gialla su settori di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Toscana, Umbria. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.


Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

Su Cusano News 7 debutta “Walden”, il nuovo talk show di Borgonovo

Su Cusano News 7 debutta “Walden”, il nuovo talk show di BorgonovoRoma, 16 ott. (askanews) – Il 18 ottobre alle ore 21, su Cusano News 7 (canale 234) debutta “Walden, la terra della libertà”, il nuovo talk show condotto da Francesco Borgonovo, che promette di diventare un punto di riferimento per il dibattito libero e senza filtri. Il programma andrà in onda live ogni venerdì sera, offrendo al pubblico una piattaforma dove tutto è permesso, nessuna opinione è troppo forte, nessuna idea censurata, e nessuna parola proibita.


“Walden, la terra della libertà” nasce con l’ambizione di aprire spazi di confronto su temi cruciali, spesso evitati o trattati in modo parziale altrove. Il format offre agli ospiti un terreno di dialogo senza limitazioni, con l’obiettivo di stimolare il dibattito pubblico su argomenti controversi e di grande attualità. Il tema della prima puntata sarà l’identità, declinato attraverso un acceso dibattito su fascismo e l’avanzata delle destre in Europa. Ospiti di grande rilievo animeranno il confronto, tra cui: Emanuele Fiano (PD), Roberto Vannacci, Torben Braga (politico AfD), Christian Ragger(politico FPO), Aleksandr Dugin (politologo russo) e Marco Tarchi (politologo). Non mancheranno interviste esclusive a personalità di spicco come Vittorio Sgarbi, Giuseppe Cruciani, e Christian Raimo, che porteranno le loro visioni su questo tema complesso e divisivo.


“A Walden tutte le idee hanno cittadinanza” commenta Borgonovo, aggiungendo: “Nella prima puntata cercheremo di capire perché alcune posizioni stanno prendendo piede in Europa e lo faremo attraverso le personalità più demonizzate del Vecchio Continente”. Con “Walden”, Francesco Borgonovo sfida il pubblico e i suoi ospiti a confrontarsi senza tabù, creando un luogo dove la libertà di pensiero e di espressione è assoluta.

Oman, mecca per le missioni archeologiche italiane: ce ne sono 11

Oman, mecca per le missioni archeologiche italiane: ce ne sono 11Milano, 16 ott. (askanews) – Nel 2023 il Ministero degli Esteri ha sostenuto 279 missioni attraverso la concessione di contributi (209) o riconoscimenti istituzionali: 11 di queste missioni sono attualmente in Oman.


Gli archeologi italiani sono presenti nel Sultanato fin dagli anni settanta, accolti calorosamente dalle autorità omanite, che hanno trovato nelle università italiane partner affidabili per sostenere la ricerca sulla ricca storia dell’Oman. Le università italiane hanno così avviato una profonda e proficua collaborazione con le controparti locali, attraverso un dialogo costante che ha portato ad attività congiunte, pubblicazioni e approfondimenti, insieme alle Autorità omanite.


In diversi casi alcuni dei ricercatori sono diventati consulenti del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, incrementando ulteriormente le sinergie con il mondo accademico italiano. In questo contesto, l’impegno del Ministero degli Affari Esteri italiano a sostegno delle missioni archeologiche italiane, il dialogo regolare dell’Ambasciata con il Ministero per i Beni e le Attività del Turismo e l’affidabilità dei ricercatori italiani sono stati fondamentali per rafforzare il dialogo bilaterale e la cultura italiana presenza in Oman. Ed ecco le missioni archeologiche italiane attualmente in Oman:


1) campagna di ricerca archeologica nell’area di Wadi Bani Khalid, riguardante gli insediamenti dell’Età del Ferro, diretta dal Prof. Romolo Loreto dell’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale”. 2) campagna di ricerca archeologica nella necropoli di Musandam, dall’età del ferro all’età preislamica, diretta dal Dott. Francesco Genchi dell’Università di Roma “La Sapienza”.


3) campagna di ricerca archeologica nell’area di Khutm, iscritta nella lista dei patrimoni dell’UNESCO nel 1988, diretta dal Prof. Maurizio Cattani dell’Università di Bologna. 4) campagna di ricerca archeologica nell’area medievale di Al Baleed, diretta dalla dott.ssa Roberta Giunta, dell’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale”. 5) campagna di ricerca archeologica nell’area di Salut e Bisyah, dal neolitico all’età islamica, diretta dal Prof. Andrea Zerboni dell’Università degli Studi di Milano. 6) campagna di ricerca archeologica riguardante la necropoli e l’insediamento di Al Batinah durante l’Età del Bronzo e del Ferro, diretta dal Prof. Marco Ramazzotti dell’Università di Roma “La Sapienza”. 7) campagna di ricerca archeologica sulle tombe monumentali preistoriche dell’Età del Bronzo e del Ferro ad Halban, zona South Batinah, diretta dal Dott. Eugenio Bortolini dell’Università di Bologna. 8) campagna di ricerca archeologica ad Al Tikha, Rustaq, diretta dalla Prof.ssa Sara Pizzimenti dell’Università di Pisa. 9) Un progetto riguardante lo sfruttamento dei delfini, e dei mammiferi marini in genere, nella Penisola Arabica dalla preistoria al periodo preislamico, diretto dalla Dott.ssa Elena Maini dell’Università di Roma “La Sapienza”. 10) campagna di ricerca archeologica nel Governatorato di Al Batinah Sud nel sito neolitico di Hayy Al Sarh, presso Rustaq, diretto dal Dott. Niccolo’ Mazzucco dell’Universita’ di Pisa. 11) campagna di ricerca archeologica nel Dhofar relative alle comunita’ locali risalenti all’eta’ del ferro, diretta dalla Dott.ssa Silvia Lischi dell’Universita’ di Pisa

”Le Capitali del Calcio”: il nuovo format in 5 puntate

”Le Capitali del Calcio”: il nuovo format in 5 puntateRoma, 16 ott. (askanews) – “Le Capitali del calcio” è il nuovo format prodotto da Cusano Media Group e condotto da Lorenzo Petrucci e Francesco Acchiardi. La docuserie calcistica, composta da cinque puntate, è stata girata tra Londra, Berlino, Madrid, Istanbul e Buenos Aires. Tutte città diverse ma legate da un’unica grande passione: il calcio. “Le Capitali del calcio” è un viaggio intimistico, incentrato oltre che sul calcio anche su coloro che lo vivono. Ogni puntata è ricca di interviste, ricordi, aneddoti e sensazioni vissute tra i vicoli delle città e i campi di calcio, colmi di un amore così radicato da smuovere il mondo intero. Un viaggio fisico e concettuale alla scoperta di luoghi, persone, storia e cultura. In ogni tappa, Lorenzo Petrucci e Francesco Acchiardi si faranno accompagnare da chi nelle Capitali del calcio ci vive o ci ha vissuto.


Protagonisti della prima puntata dedicata a Londra – già disponibile sulla piattaforma streaming Cusano Media Play, accessibile all’indirizzo www.cusanomediaplay.it – due storici addetti ai lavori, come l’ex allenatore dell’Inghilterra Fabio Capello e l’allenatrice del “London City Lionesses” Carolina Morace, ma anche l’attore e imprenditore Nicolas Vaporidis, da sempre appassionato di calcio che darà il suo punto di vista sul calcio londinese e sul tifo che si vive nella capitale inglese. Prossimamente, l’intera prima stagione de “Le Capitali del calcio” sarà trasmessa su Cusano News 7 (canale 234 del digitale terrestre) e successivamente sarà visibile sempre sulla piattaforma streaming Cusano Media Play.

A gennaio arriva l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”

A gennaio arriva l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”Francoforte, 16 ott. (askanews) – Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.


“Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. “Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.


Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. “È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane” commenta Musso. Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.


Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Annunciata l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”

Annunciata l’autobiografia di Papa Francesco: “Spera”Francoforte, 16 ott. (askanews) – Si intitola “SPERA” e uscirà in contemporanea mondiale nelle principali lingue e in più di 80 Paesi nel gennaio prossimo l’autobiografia di Papa Francesco, la prima realizzata da un Pontefice nella storia. L’annuncio-evento è stato dato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte da Mondadori, che ne gestisce i diritti mondiali.


“Il libro della mia vita è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà» commenta Papa Francesco nella nota che anticipa la diffusione del volume. “Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa.


Scritto con Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno, questo eccezionale documento per volontà di Papa Francesco avrebbe dovuto in un primo momento essere pubblicato solo dopo la sua morte, ma il Giubileo della Speranza annunciato per il 2025 e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. “È stata una lunga, intensa avventura che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane” commenta Musso. Il volume, destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a rappresentare un lascito di speranza per le generazioni future, è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale del Pontefice.


Questi gli editori a oggi coinvolti nella pubblicazione: Italia Mondadori, Usa Random House, UK Viking, Canada Penguin Random House, Francia Albin Michel, Germania Penguin Random House / Kösel-Verlag, Spagna Penguin Random House, Portogallo Penguin Random House, Brasile Companhia das letras, Croazia Znanje, Slovacchia Ikar, Ungheria Kossuth Kiado, Romania Polirom, Grecia Gutenberg Dardanos, Corea Catholic Publishing House, Catalogna Penguin Random House / Rosa del vents, Polonia Swiat Ksiazki, Lituania Lithuanian Writers Union, Cechia Euromedia.

Bankitalia, ricchezza media famiglie Italia +1,8% a 296mila euro

Bankitalia, ricchezza media famiglie Italia +1,8% a 296mila euroRoma, 16 ott. (askanews) – Alla fine del 2022 la ricchezza netta delle famiglie italiane, costituita dalla somma delle attività reali e finanziarie al netto delle passività finanziarie, ammontava in media a circa 296.000 euro, in crescita dell’1,8 per cento a prezzi costanti rispetto al 2020. Lo riferisce la banca d’Italia nella sua Indagine sui bilanci delle famiglie, spiegando che la crescita è stata sostenuta da quella della componente finanziaria, che ha beneficiato dell’andamento positivo dei mercati e ha più che bilanciato l’aumento delle passività e la lieve riduzione della ricchezza immobiliare.


Il valore mediano, aggiunge Bankitalia, ovvero il livello che separa la metà meno ricca delle famiglie dalla metà più ricca era pari a 152.000 euro, in calo del 2 per cento. Anche su questi aspetti salgono le disuguaglianze: alla fine del 2022 il 10 per cento meno ricco delle famiglie possedeva meno dello 0,1 per cento del patrimonio netto complessivo, il 10 per cento più ricco ne deteneva circa il 52 per cento. E rispetto al 2020, la quota di patrimonio netto detenuta dal decimo più abbiente è salita di circa 2 punti percentuali. Al netto al del nuovo disegno di campionamento, precisa l’istituzione, il divario tra la quota di ricchezza netta detenuta dai più ricchi e quella in capo ai meno ricchi continua ad essere maggiore rispetto al periodo pre-pandemico (2016).


La quota di famiglie che detenevano attività finanziarie alla fine del 2022 era pari al 92 per cento, in linea con la precedente rilevazione: il valore medio familiare delle attività finanziarie era pari, tra chi le possedeva, a circa 62.400 euro. La distribuzione delle attività finanziarie è rimasta più concentrata di quella della ricchezza netta: quasi i due terzi delle attività finanziarie erano detenuti dai nuclei appartenenti al 10 per cento più ricco mentre il 10 per cento delle famiglie più povere ne deteneva solo lo 0,1 per cento . Ai divari nella quota di ricchezza finanziaria detenuta si associano portafogli con composizione molto diversa. Le famiglie appartenenti al decimo più povero possiedono quasi esclusivamente depositi, prosegue Bankitalia, mentre quelle appartenenti al decimo più abbiente affidano la gestione di una parte cospicua delle loro attività finanziarie a operatori professionali e detengono direttamente azioni. Questa diversificazione consente una maggiore protezione dall’inflazione come quella particolarmente elevata realizzatasi nel corso del 2022.

Airbus taglierà 2.500 posti di lavoro nella divisione difesa e spazio

Airbus taglierà 2.500 posti di lavoro nella divisione difesa e spazioRoma, 16 ott. (askanews) – Airbus taglierà fino a 2.500 lavoratori dalla sua divisione difesa e spazio, che si trova in difficoltà, a causa di ritardi nei programmi, costi aumentati e concorrenza da parte di aziende come SpaceX di Elon Musk.


Il colosso aerospaziale europeo ha reso noto che i tagli fanno parte di una ristrutturazione della divisione, che produce satelliti e veicoli spaziali, jet da combattimento e droni. I tagli rappresentano circa il 7% dei circa 35.500 lavoratori impiegati nell’unità, secondo il suo ultimo rapporto annuale. La mossa di Airbus – scrive il Wall Street Journal – giunge pochi giorni dopo che l’acerrima rivale Boeing ha annunciato i piani di tagliare fino al 10% della sua forza lavoro, ovvero circa 17.000 dipendenti, mentre il suo nuovo amministratore delegato cerca di ricostruire le finanze dell’azienda in mezzo a una crisi di sicurezza e uno sciopero dei lavoratori delle fabbriche.


Airbus ha lottato per migliorare le sorti della sua divisione spazio e difesa per anni sullo sfondo di rapidi progressi tecnologici, spesa pubblica limitata e crescente concorrenza da parte di aziende come SpaceX nel mercato dei satelliti e dei veicoli spaziali. “Un contesto aziendale in rapida evoluzione e molto impegnativo… ci richiede di diventare più veloci, più snelli e più competitivi”, ha affermato Michael Schoellhorn, responsabile dell’unità difesa e spazio di Airbus.


Nel 2023 Airbus ha appostato un onere di 600 milioni di euro, alla divisione. A luglio di quest’anno ha aggiunto un ulteriore aggravio di 989 milioni di euro dopo aver rivalutato le tempistiche e i costi associati a una serie di programmi di telecomunicazione, navigazione e osservazione spaziale. Airbus ha già rinnovato la gestione della divisione, portando un veterano di 10 anni della sua divisione di aerei commerciali, Alain Fauré, a guidare i suoi programmi spaziali.


Nel frattempo, il lato difesa della divisione, che produce principalmente jet da combattimento, droni e altri aerei militari, non ha visto lo stesso afflusso di ordini che altri produttori europei hanno avuto negli ultimi anni. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha portato a un’impennata della domanda di attrezzature come veicoli blindati e artiglieria, prodotti in cui Airbus non è specializzata. Le sfide nello spazio e nella difesa giungono mentre Airbus continua ad affrontare interruzioni e ritardi nel suo core business di produzione di aerei commerciali, di gran lunga il suo principale motore di profitti. La divisione difesa e spazio, che ha operazioni in tutta Europa, lo scorso anno ha registrato 11,5 miliardi di euro di vendite, ovvero circa il 17,6% del fatturato totale di Airbus. La divisione aeromobili commerciali di Airbus ha rappresentato 47,8 miliardi di euro, ovvero circa il 73% del fatturato totale. La sua terza divisione produce elicotteri. (immagine da sito Airbus)