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Venezia, alla 81esima Mostra ‘Horizon: An American Saga-Capitolo 2’

Venezia, alla 81esima Mostra ‘Horizon: An American Saga-Capitolo 2’Roma, 31 lug. (askanews) – “Horizon: An American Saga – Capitolo 2” di e con Kevin Costner, e con Sienna Miller, Sam Worthington, Jena Malone e Danny Huston, sarà presentato in prima mondiale fuori concorso sabato 7 settembre 2024, completando il programma dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024). Anche “Horizon: An American Saga – Capitolo 1” sarà presentato nella stessa giornata di sabato 7, prima del Capitolo 2.


“Horizon: An American Saga, Capitoli 1 e 2 “(New Line Cinema), è una cronaca articolata della Guerra civile e della colonizzazione dell’Ovest americano. È una storia dell’America troppo vasta per un solo film, che Kevin Costner ha anche scritto insieme a Jon Baird (The Explorers Guild) e prodotto con la sua Territory Pictures. Kevin Costner ha dichiarato: “Il mio sogno era quello di presentare Horizon: An American Saga – Capitolo 2 alla Mostra del Cinema di Venezia. Il fatto che ora al Lido saranno proiettati prima il Capitolo 1 e poi la prima mondiale del Capitolo 2, dimostra non solo il modo in cui i due film si legano, ma anche il sostegno alla visione di un regista. Sono in debito con Alberto Barbera per il coraggio che ha dimostrato nell’impegnarsi in questo viaggio cinematografico. È con gratitudine ed emozione che torno alla Mostra. Lunga vita ai film e a chi li vuole sostenere”.


Alberto Barbera ha dichiarato: “È un grande piacere e un onore ospitare la prima mondiale del Capitolo 2 di ‘Horizon: An American Saga’, insieme al suo Capitolo 1. Questa new entry nel programma della Mostra di Venezia rende un sentito e rispettoso omaggio al progetto visionario di un grande attore e regista, che si è impegnato nella ricostruzione epica degli anni cruciali della fondazione del suo Paese, scavando oltre il mito in cerca di quell’autenticità capace di restituire un pezzo di storia nella sua realtà complessa e contraddittoria”. Nella grande tradizione degli iconici western della Warner Bros. Pictures, “Horizon: An American Saga” esplora il fascino del vecchio West, e come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il sudore e le lacrime di molti. Nei quattro anni della Guerra civile, dal 1861 al 1865, l’avventura cinematografica di Kevin Costner porta il pubblico in un viaggio emozionante attraverso un Paese in guerra con se stesso, attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di scoprire cosa significa veramente essere gli Stati Uniti d’America.


Kevin Costner torna a dirigere per la prima volta da “Open Range” del 2003 e rivisita l’epoca della Guerra civile in America, cornice del suo debutto da regista nel 1990 col blockbuster “Balla coi lupi”, vincitore di sette Oscar, tra cui miglior film e miglior regista. Produce a fianco di Howard Kaplan e Mark Gillard, con Danny Peykoff, Robert Scannell, Armyan Bernstein, Charlie Lyons, Barry Berg e Rod Lake come produttore esecutivo. Dietro la macchina da presa Kevin Costner è affiancato dal direttore della fotografia J. Michael Muro (Billionaire Boys Club, Parker), dallo scenografo Derek R. Hill (Jack Ryan, I magnifici sette), dal montatore Miklos Wright (For All Mankind, Open Range) e dalla costumista Lisa Lovaas (Ambulance, Transformers-L’ultimo cavaliere). La musica è composta del candidato all’Oscar John Debney (La Passione di Cristo, The Greatest Showman).


La carriera cinematografica di Kevin Costner è iniziata ufficialmente quando ha ottenuto un ruolo nel film drammatico “Il grande freddo”. Negli anni ha spaziato molto, interpretando ruoli comici, drammatici e action. È apparso in celebri successi al botteghino come “Silverado”, “Senza via di scampo”, “Bull Durham – Un gioco a tre mani”, “L’uomo dei sogni”, “Guardia del corpo” e “Wyatt Earp”. Ha dimostrato le sue eccezionali capacità cinematografiche in “Balla coi lupi”, da lui prodotto, diretto e interpretato, che ha poi vinto sette Academy Awards tra cui miglior film e miglior regia. È apparso in ruoli memorabili in film come “JFK”, “Gli intoccabili” e “Robin Hood – Il principe dei ladri”. Ha poi diretto “Terra di confine – Open Range”, film campione d’incassi e acclamato dalla critica, in cui ha anche recitato accanto a Robert Duvall e Annette Bening. Costner ha anche recitato nella miniserie di History Channel “The Hatfields and McCoys”, di cui è stato anche produttore e che ha ricevuto 16 nomination agli Emmy Award, facendogli ottenere l’Emmy come miglior attore in una miniserie o film. Per questa interpretazione ha anche ricevuto il Golden Globe e lo Screen Actors Guild Awards. Più recentemente Costner è apparso nel film della Warner Bros. “Superman: L’uomo d’acciaio”; ha recitato insieme a Chris Pine in “Jack Ryan”, nel film drammatico per Netflix “Highwaymen – L’ultima imboscata” con Woody Harrelson e nel thriller “Uno di noi”, con Diane Lane. Inoltre, è stato protagonista e produttore esecutivo di “Yellowstone”, ruolo per il quale ha ricevuto un Golden Globe come miglior attore in una serie drammatica.

Parigi 2024, Vola il quattro di coppia: podio dopo 16 anni

Parigi 2024, Vola il quattro di coppia: podio dopo 16 anniRoma, 31 lug. (askanews) – E’ un fantastico argento quello dell’Italia del canottaggio ai Giochi Olimpici di Parigi: Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Luca Chiumento e Giacomo Gentili chiudono secondi in 5’44″40, secondi alle spalle dell’Olanda (5’42″00) e davanti alla Polonia (5’44″59). Grande prestazione per gli azzurri, che si prendono un’importante rivincita dopo il podio clamorosamente sfumato a Tokyo 2020. Una medaglia che mancava da Pechino 2008.


Luca Chiumento, padovano, classe 1997, atleta delle Fiamme Gialle, è alla sua seconda Olimpiade (a Tokyo era riserva). Giacomo Gentili, classe ’97, otiginario di Cremona, una passione giovanile per il rugby, è stato avviato al canottaggio dal padre. Andrea Panizza, nato nel 1998, tesserato per le Fiamme Gialle, ma cresciuto nella Canottieri Moto Guzzi, lecchese di nascita, viene dallo stesso paese (Mandello del Lario) dove è nato Giuseppe Moioli, oro olimpico nel quattro senza a Londra 1948 e suo primo allenatore. Luca Rambaldi, il veterano del gruppo (classe 1994), originario di Ferrara, atleta delle Fiamme Gialle, ma con trascorsi nella Canottieri Ferrara, soprannominato Rambo per il suo carattere molto forte, è diventato canottiere quasi per caso. L’Olanda è la formazione da battere e al via con i galloni di favorita, da campioni olimpici e mondiali in carica, ma l’Italia non è da meno con la Gran Bretagna argento uscente e quarta agli ultimi Mondiali così come la Polonia quarta a Tokyo e bronzo agli ultimi Mondiali. L’Olanda mette la testa fuori ma Gentili a 47 colpi tiene l’Italia a contatto. La prua degli Oranje è leggermente avanti a quella azzurra ma Gentili e compagni sono in corsa, a mezzo secondo a metà gara mentre in acqua 5 la Polonia prende margine sulla Germania. L’Olanda impone il proprio pass ma è una guerra con Italia e Polonia, con anche gli inglesi in corsa. A metà gara l’Olanda guadagna 38 centesimi sugli azzurri sempre secondi, a 40 colpi gli azzurri lanciano l’assalto ma gli olandesi favoriti della vigilia mantengono il loro passo, mentre la Polonia anticipa l’Italia sui 1500 metri lanciando l’assalto che li porta al momento all’argento. Il finale è al cardiopalma: Olanda d’oro. La Polonia si inchina, l’Italia per 19 centesimi vince una clamorosa, splendida, attesa, voluta, sudata, meritata medaglia d’argento.


1. Olanda (Lennart van Lierop, Finn Florijn, Tone Wieters, Koen Metsemakers) 5.42.00, 2. Italia (Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Giacomo Gentili) 5.44.40, 3. Polonia (Dominik Czaja, Mateusz Biskup, Mirolsaw Zietarski, Fabian Baranski) 5.44.59. (Foto Mimmo Perna, Canottaggio.org)

Trenitalia: ad agosto modifiche circolazione treni lunga percorrenza

Trenitalia: ad agosto modifiche circolazione treni lunga percorrenzaRoma, 31 lug. (askanews) – Ad agosto i treni a lunga percorrenza di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, saranno interessati da modifiche alla circolazione per lavori di potenziamento infrastrutturale, che saranno propedeutici a una maggiore frequenza e migliore qualità del servizio. Lo comunica la società in una nota.


Le linee maggiormente interessate saranno la Torino-Milano-Venezia, la linea AV Milano-Bologna e la Direttissima Roma-Firenze. Saranno previste interruzioni dovute ai lavori anche sui valichi alpini, che si ripercuoteranno soprattutto sull’offerta dei collegamenti transfrontalieri. I clienti delle Frecce interessate dalle modifiche sono stati informati delle variazioni tramite smart caring con circa 17mila mail e 800 sms inviati. Nei casi di ritardi maggiori di 60 minuti o cancellazioni/limitazioni, ai clienti è stata evidenziata la possibilità di riprogrammare il viaggio o rinunciarvi ottenendo il rimborso integrale del titolo di viaggio acquistato.


Dal 26 luglio scorso e fino al primo settembre, nelle stazioni dove sono attesi i maggiori flussi, è stato previsto un potenziamento dei bus da utilizzare come servizi sostitutivi, l’incremento del personale di assistenza e delle scorte kit/acqua da fornire ai clienti in situazioni di anormalità di servizio.

Parigi 2024, Abodi: Angela Carini contro atleta trans è una gara non equa

Parigi 2024, Abodi: Angela Carini contro atleta trans è una gara non equaMilano, 31 lug. (askanews) – “Trovo poco comprensibile che non ci sia un allineamento nei parametri dei valori minimi ormonali a livello internazionale, che includa quindi europei, mondiali e Olimpiadi. Nell’evento che rappresenta i più alti valori dello sport si devono poter garantire la sicurezza di atleti e atlete, e il rispetto dell’equa competizione dal punto di vista agonistico. Domani, per Angela Carini non sarà così”. Così in una nota il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in relazione alla sfida di boxe femminile ai Giochi olimpici di Parigi che vedrà domani l’italiana Angela Carini combattere contro l’algerina Imane Khelif, atleta transgender.


“Quello delle atlete e degli atleti transgender è un tema che va ricondotto alla categoria del rispetto in tutte le sue forme, ma dobbiamo distinguere la pratica sportiva dall’agonismo che deve poter consentire di competere ad armi pari, in piena sicurezza” ha aggiunto. “È del tutto evidente che la dimensione dell’identità di genere in ambito agonistico pone il problema delle pari opportunità o delle stesse opportunità; non a caso, tante discipline sportive hanno posto dei vincoli per le atlete e atleti transgender necessari per poter permettere di gareggiare alle stesse condizioni. In questo caso assistiamo a un’interpretazione del concetto di inclusività che non tiene conto di fattori primari e irrinunciabili” ha concluso.

Consorzio Conlegno, il nuovo Presidente è Massimiliano Bedogna

Consorzio Conlegno, il nuovo Presidente è Massimiliano BedognaRoma, 31 lug. (askanews) – Conlegno, consorzio servizi legno e sughero che da più di 20 anni promuove la biodiversità e il patrimonio forestale, annuncia che il 1° luglio si è insediato il rinnovato Consiglio Direttivo che opera su tutto il territorio nazionale e la nomina del nuovo Presidente Massimilano Bedogna, imprenditore mantovano a capo di un’azienda che dal 1959 si occupa di produzione pallet e di imballaggi.


Sono tante le sfide che il neoeletto Presidente e il nuovo Consiglio si trovano ad affrontare: una, fra tutte, è essere ancora più presenti sul territorio per rafforzare il sistema delle oltre 2.000 aziende associate, investendo in progetti che supportino nel business le imprese del legno con servizi adeguati alle necessità reali dei consorziati. Il nuovo board può però vantare un forte supporto da parte delle Associazioni, con l’ingresso nel 2024 di tre nuove, oltre che il rinnovo dei comitati tecnici e la presenza di due imprenditori del sud Italia per dare voce a tutto il Paese (Michele Morese da Salerno e Paolo De Benedetto da Brindisi). Senza contare l’esperienza del Vicepresidente marchigiano Riccardo Montesi, una vera e propria istituzione nel settore del legno italiano. Il nuovo Direttivo si inserisce in un momento di grande transizione, un uso normato e corretto della materia prima legno è sempre più essenziale, visto che il consumo a livello mondiale è destinato a passare dai circa 2,2 miliardi attuali ai 3,2 miliardi del 2050 (Studi FAO) ed è quindi necessario agire già adesso, prima di ritrovarsi senza la nostra miglior risorsa per la totale decarbonizzazione.


Massima attenzione quindi sulle foreste, sul loro sviluppo sostenibile, nonché ai flussi internazionali del mercato del legno, dato che, ad oggi, ancora troppo poco del nostro patrimonio viene sfruttato correttamente e l’Italia è costretta ad importare legno a prezzi maggiorati. Nonostante Il patrimonio forestale italiano sia secondo in Europa, dopo la Spagna, con circa 12 miliardi di alberi (200 alberi a cittadino) e il 40% del territorio sia coperto da boschi e foreste, il tasso di utilizzazione dei nostri boschi è bassissimo: secondo i dati del MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Forestale) la superficie annualmente sottoposta ad utilizzazione è inferiore al 2% e il prelievo legnoso è stimato al 24% rispetto all’incremento di volume (9 milioni di metri cubi annui, il cui 60% risulta costituito da legna da ardere) contro una media dell’Europa continentale che raggiunge il 54% dell’incremento annua. Per fare un paragone, a partire da una copertura forestale equivalente, la produzione di legno in Germania è oltre 10 volte quella dell’Italia. Come se non bastasse, la crescita non si ferma: le statistiche forestali indicano che la superficie forestale complessiva italiana negli ultimi 30 anni è triplicata e si è espansa di circa 53 mila ettari all’anno a discapito di terreni agricoli e pascolivi abbandonati nelle aree montane e rurali: oltre che essere uno spreco di materia prima questo bosco non gestito crea grossi problemi come dissesti idrogeologici o aumenta il carico d’incendio.


“Sono molto onorato di ricoprire questa carica all’interno del Consorzio – ha affermato il nuovo Presidente Massimilano Bedogna – e sono pronto ad affrontare le sfide più urgenti, accanto al Segretario Generale Sebastiano Cerullo, in un’organizzazione che da più di 20 anni svolge egregiamente il lavoro di tutela di una preziosa risorsa come il legno. Conlegno, oltre a continuare il monitoraggio normativo della tematica relativa alla gestione delle materie prime e delle foreste, dovrà proseguire la sua collaborazione con le associazioni legate al mondo legno di tutto il territorio nazionale, cercando di garantire una maggior presenza sul territorio per la formazione tecnica delle imprese consorziate e non. Uno degli obiettivi principali – continua il Presidente – è la riattivazione del sistema legno locale, affinché si persegua lo scopo della crescita dei boschi e delle foreste, in un contesto di scelta delle specie, della manutenzione dei territori e di utilizzo del legno, in questo modo si potrà garantire un miglioramento ambientale, meno dissesti idrogeologici, meno rischi incendi e una crescita economica della filiera, impedendo così che tutta questa preziosa materia prima venga sprecata. Infine, con l’aiuto delle nostre associazioni, abbiamo l’ambizione di trovare soluzioni ai vuoti normativi che sappiamo essere presenti nella economia reale del nostro sistema paese, aiutando le aziende ed il sistema a migliorare il prodotto e i servizi che gravitano intorno alla nostra speciale e rinnovabile materia prima, ovvero il LEGNO.”


Nella seconda parte dell’anno uno dei temi centrali per il Consorzio sarà quello del supporto alle imprese sull’EUDR (cioè il nuovo regolamento contro la deforestazione) insieme alle attività ongoing di Conlegno, cioè l’impegno sul tema fitosanitario del marchio FITOK; sul sistema del pallet EPAL, in particolare se verrà approvata la nuova legge sull’interscambio; le attività sul legno strutturale dagli ETA per la certificazione delle case di legno, nonché cementificare la leadership nella certificazione di gruppo PEFC e FSC di “Conlegno Trust” e le attività di formazione alle imprese a 360 gradi. Sono previsti tre appuntamenti in autunno per approfondire questi temi, a Rimini, a Salerno e a Torino e alcuni incontri ad hoc con le imprese di prime lavorazioni legno, proprio per rafforzare il legame con le utilizzazioni forestali nazionali. “Le attività di Conlegno sono da sempre legate all’ambiente, ma nei prossimi anni dovremo sviluppare nuovi servizi di qualità verso i consorziati, molti incentrati sul tema ESG e carbon footprint, altri sulla progettazione dei pallet e imballaggi in genere, in particolare seguire le imprese nell’applicazione del nuovo regolamento contro la deforestazione, noto come EUDR” conclude il Presidente Bedogna. Questo il nuovo Consiglio Direttivo: Massimiliano Bedogna Presidente (Filiera Legno) Riccardo Montesi Vice Presidente (Unital /Confapi) Entela Borshi Consigliere (IFA) Alessandro Battaglia Consigliere (CNA Produzione Legno) Gian Battista Sarnico Consigliere (Confartigianato Legno Arredo) Stefano Mora Consigliere (Consorzio Legno Legno) Michele Morese Consigliere (Associazione Martinez) Milena De Rossi Consigliere (Comitato Tecnico Legno Strutturale) Riccardo Casadei Consigliere (Comitato Tecnico EPAL) Giovanni detto Davide Dell’Aquila Consigliere (Comitato Tecnico FITOK) Paolo De Benedetto consigliere (Comitato Tecnico Pallet)

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va male

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va maleParigi, 31 lug. (askanews) – È stata sconfitta nel singolare di tennis dalla slovacca Schmiedlova al termine di un match sicuramente negativo, con titoli di giornali che parlavano di “eliminazione clamorosa”. L’Olimpiade di Jasmine Paolini prosegue nel doppio con Sara Errani, ma la giornata di ieri è stata amara, al di là delle previsioni. “Non una delle mie migliori”, ha detto la vicecampionessa di Wimbledon e Roland Garros, che nel primo set era avanti 5-2 per poi cedere 5-7 e che nel terzo ha avuto le occasioni per arrivare alla vittoria, ma sono tutte sfumate, spesso con errori gratuiti. Dopo il forfait di Sinner, il tennis olimpico azzurro perde l’altra grande protagonista e le speranze di arrivare a medaglia si riducono significativamente.


Eppure dalle tribune del campo Suzanne-Lenglen si è (intra)visto anche altro, ossia una giocatrice capace, seppur ieri solo a sprazzi, di possedere il campo, di conoscerne le profondità e di sfruttarle. Una tennista animata da quella che sembra un’ossessione per il gioco stesso, per l’idea di avere il controllo delle operazioni in ogni momento, con una volontà, sportiva ovviamente, di dominio che è propria dei grandi. E non si tratta di una sensazione di “genio e sregolatezza”, che il tennis italiano ha conosciuto troppo a lungo, si tratta più di una potenzialità assoluta che ricorda la via contemporanea al gioco rappresentata in primo luogo da un atleta totale come Carlos Alcaraz, che ieri è sceso in campo subito dopo il match della Paolini, non a caso insieme al nume ispiratore di questo tennis, Rafa Nadal. Jasmine ha commesso molti errori, i suoi colpi aggressivi sono spesso finiti in rete o lunghi, ma il modo in cui la si vede pensare la profondità della sua palla corrisponde al modo in cui pensa in profondità il suo tennis, con una sorta di “occupazione militare” del campo di gioco che probabilmente avrebbe affascinato uno scrittore come David Foster Wallace. Paolini è una tennista del presente, ha un fuoco che la alimenta e che a volte, come ieri, la può mandare anche fuori giri. Ma il fuoco c’è e averlo è quello che fa, ha fatto e potrà fare la vera differenza. (di Leonardo Merlini)

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va male

Parigi 2024, Jasmine Paolini: un fuoco vero, anche quando va maleParigi, 31 lug. (askanews) – È stata sconfitta nel singolare di tennis dalla slovacca Schmiedlova al termine di un match sicuramente negativo, con titoli di giornali che parlavano di “eliminazione clamorosa”. L’Olimpiade di Jasmine Paolini prosegue nel doppio con Sara Errani, ma la giornata di ieri è stata amara, al di là delle previsioni. “Non una delle mie migliori”, ha detto la vicecampionessa di Wimbledon e Roland Garros, che nel primo set era avanti 5-2 per poi cedere 5-7 e che nel terzo ha avuto le occasioni per arrivare alla vittoria, ma sono tutte sfumate, spesso con errori gratuiti. Dopo il forfait di Sinner, il tennis olimpico azzurro perde l’altra grande protagonista e le speranze di arrivare a medaglia si riducono significativamente.


Eppure dalle tribune del campo Suzanne-Lenglen si è (intra)visto anche altro, ossia una giocatrice capace, seppur ieri solo a sprazzi, di possedere il campo, di conoscerne le profondità e di sfruttarle. Una tennista animata da quella che sembra un’ossessione per il gioco stesso, per l’idea di avere il controllo delle operazioni in ogni momento, con una volontà, sportiva ovviamente, di dominio che è propria dei grandi. E non si tratta di una sensazione di “genio e sregolatezza”, che il tennis italiano ha conosciuto troppo a lungo, si tratta più di una potenzialità assoluta che ricorda la via contemporanea al gioco rappresentata in primo luogo da un atleta totale come Carlos Alcaraz, che ieri è sceso in campo subito dopo il match della Paolini, non a caso insieme al nume ispiratore di questo tennis, Rafa Nadal. Jasmine ha commesso molti errori, i suoi colpi aggressivi sono spesso finiti in rete o lunghi, ma il modo in cui la si vede pensare la profondità della sua palla corrisponde al modo in cui pensa in profondità il suo tennis, con una sorta di “occupazione militare” del campo di gioco che probabilmente avrebbe affascinato uno scrittore come David Foster Wallace. Paolini è una tennista del presente, ha un fuoco che la alimenta e che a volte, come ieri, la può mandare anche fuori giri. Ma il fuoco c’è e averlo è quello che fa, ha fatto e potrà fare la vera differenza. (Leonardo Merlini)

Parigi 2024, la Lega chiede una informativa urgente ad Abodi sull’incontro Carini-Khelif

Parigi 2024, la Lega chiede una informativa urgente ad Abodi sull’incontro Carini-KhelifRoma, 31 lug. (askanews) – La Lega chiede un’informativa urgente del ministro dello Sport Abodi sull’incontro di domani tra la pugile Angela Carini “e il trans algerino Imane Khelif” alle Olimpiadi di Parigi. La sollecita il deputato leghista Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza, Sport e Istruzione.


“Il Pd – osserva – si erge a paladino femminista solo quando è utile alla causa progressista? La domanda sorge spontanea sentendo le parole della collega Braga che parla di lasciare fuori la politica dallo sport. Ma se ad essere calpestato è il diritto di una giovane italiana di gareggiare con una sua pari, e non con un uomo, in nome dell’ideologia woke tutto va bene? Sembra di sì, sentendo anche le parole di Malagò. Domani la pugile Angela Carini salirà sul ring con il trans algerino Imane Khelif, e per tutti sembra ‘normale’. Per la Lega no: vogliamo un’informativa urgente del ministro dello Sport perché per noi non contano gli slogan, ma la vera tutela dei diritti delle donne. La deriva ideologica della sinistra globalista ha superato ogni limite e va fermata”. “L’incontro di boxe che si svolgerà domani ai Giochi Olimpici di Parigi, tra l’atleta trans algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini, desta più di qualche preoccupazione rispetto alla sicurezza della nostra atleta e all’equità della competizione. Alla stessa atleta algerina era stato impedito di partecipare ai mondiali di boxe dello scorso anno per aver fallito il test ormonale, mentre a Parigi, grazie ad una regolamentazione diversa imposta dal CIO, ha ricevuto il via libera per gareggiare con atlete donne. Non è possibile che nel nome dell’inclusività si calpestino i diritti delle donne alle quali viene negata la possibilità di gareggiare in un contesto di parità di condizioni. Una competizione universalmente riconosciuta come le Olimpiadi deve garantire che lo sport rimanga un esempio di correttezza e integrazione, senza compromettere i principi fondamentali di equità e sicurezza. Pensavamo di aver visto tutto con la dissacrante cerimonia inaugurale dei Giochi ma a quanto pare ci sbagliavamo”. Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Maria Grazia Frijia. “Domani l’atleta Angela Carini, una delle pugili più brave del panorama italiano, si troverà ad affrontare sul ring un uomo. Il pugile in questione, escluso dai mondiali femminili per non aver superato i test ormonali, combatterà con le ragazze a Parigi. Un episodio inaccettabile che non può passare in sordina”. Lo afferma la senatrice Ester Mieli, responsabile dipartimento Pari Opportunità di Fratelli d’Italia

Parigi 2024, il Triathlon si tuffa nella Senna, oro Beaugrand

Parigi 2024, il Triathlon si tuffa nella Senna, oro BeaugrandRoma, 31 lug. (askanews) – Dopo i due allenamenti annullati e il rinvio della gara degli uomini lunedì, causa inquinamento, il triathlon femminile è stato il primo questa mattina a lanciarsi nella corsa che comprende il tuffo nella Senna, davanti ad un foltissimo pubblico nonostante l’ora mattutina e la pioggia caduta tutta la notte. “Abbiamo vinto la scommessa, la Senna non è più inquinata – ha proclamato trionfante la sindaca di Parigi Anne Hidalgo – poi ci sono le incognite del meteo, della pioggia e dei temporali. Ma abbiamo fiducia perché lavoriamo seriamente, con grandi professionisti. Non c’era nessun piano B, perché non c’era bisogno di un piano B. Il piano A è stato sempre l’unico possibile”.


Le ragazze del triathlon hanno cominciato la gara alle 8 dopo l’ok dato dalle autorità sanitarie a quelle sportive per far procedere gli atleti. Il via libera alle gare è stato annunciato nella notte dal comitato organizzatore e l’ente internazionale World Triathlon. “Le parti interessate hanno confermato che il triathlon femminile e quello maschile si svolgeranno come previsto. I risultati delle ultime analisi dell’acqua sono stati ritenuti conformi”. Alla fine oro alla francese Cassandre Beaugrand in 1:54:55. Argento per la svizzera Derron (a 6 secondi), bronzo per la britannica Potter (a 15 secondi). Prima italiana Alice Betto, sedicesima. Seregni 22ma.

Regionali, Liguria al voto il 27 e 28 ottobre per il dopo-Toti

Regionali, Liguria al voto il 27 e 28 ottobre per il dopo-TotiMilano, 31 lug. (askanews) – Le prossime elezioni regionali in Liguria si terranno domenica 27 ottobre (dalle 7 alle 23) e lunedì 28 ottobre (dalle 7 alle 15). È quanto deciso – dopo le dimissioni del governatore Giovanni Toti, agli arresti domiciliari – sulla base dell’intesa, formalizzata oggi, tra il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana e la presidente della Corte d’Appello di Genova Elisabetta Vidali. Lo ha comunicato in una nota la Regione Liguria, spiegando che la data è stata individuata tenendo conto delle esigenze tecniche organizzative rappresentate dagli uffici regionali e da quelli della Corte d’Appello affinché le procedure elettorali si svolgano secondo la normativa e nel migliore dei modi.


“Ringrazio la presidente Vidali – ha detto il presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana – perché la data sulla quale abbiamo trovato l’intesa permette di conciliare l’organizzazione di un appuntamento così importante per l’intera comunità, con l’obiettivo di consentire alla nuova amministrazione regionale di partire quanto prima, salvo eventuale decreto del governo per accorpare l’appuntamento alle urne con le altre Regioni al voto”.