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Tennis, Alcaraz non sbaglia: è ai quarti a Shanghai

Tennis, Alcaraz non sbaglia: è ai quarti a ShanghaiRoma, 9 ott. (askanews) – Come Sinner contro Shelton, anche Carlos Alcaraz si prende la sua ‘vendetta’ sportiva contro Gael Monfils. Il n°3 del seeding batte il francese 6-4, 7-5 in un’ora e mezza di gioco, prendendosi così la rivincita dopo la sorprendente sconfitta incassata in estate a Cincinnati. Prosegue così la campagna di Shanghai dello spagnolo, reduce dal trionfo di Pechino. Avanti anche Medvedev, che regola in due set Tsitsipas (nonostante un problema al braccio destro) e attende ora Sinner.

Macchine radicali e coreografia caotica: torna Jean Tinguely

Macchine radicali e coreografia caotica: torna Jean TinguelyMilano, 9 ott. (askanews) – Una lezione di arte radicale, ribelle, caotica, che prende possesso con naturalezza degli spazi di Pirelli HangarBicocca e stabilisce una relazione forte con il luogo, e in questo modo si rinnova, al di là della storicizzazione di cui è già stata oggetto. Le opere intricate di Jean Tinguely, le sue macchine scomposte e reinventate, i suoi ammassi di tecnica, si rimettono in moto nel museo milanese di Pirelli, per dare vita alla più grande retrospettiva italiana sull’artista dopo la sua morte.


La mostra è curata da un team composto anche da Lucia Pesapane: “È stata abbastanza una sfida – ha spiegato la co-curatrice ad askanews – anche se il luogo era proprio ideale per mostrare queste macchine in movimento arrugginite, questi ingranaggi, queste ruote in HangarBicocca. Jean Tinguely alla fine della sua vita viveva e lavorava in un hangar industriale, quindi le analogie e la coerenza erano evidenti. Abbiamo scelto le opere in parte anche proprio per tenere il confronto e reggere lo spazio, ovviamente, e abbiamo cercato di scegliere quelle che si muovono ancora oggi, perché non tutte comunque riescono a tenere il tempo, alcune non funzionano più, questo faceva parte anche dell’estetica di Jean Tinguely, però abbiamo cercato di privilegiare opere in movimento, creando una coreografia anti-armonica, un risultato finale cacofonico, ma volutamente”. Le navate dell’Hangar trovano nel dialogo con Tinguely la propria vocazione più classica, lo spazio diventa elemento dell’opera, accoglie la sua stranezza e la sua problematicità. Aspetti che sono alla base dell’attualità del lavoro dell’artista, che certamente può essere letto come una polemica verso una società consumistica che genera l’accumulo di cose che poi si tramuta fisiologicamente nell’accumulo di rifiuti, per esempio, ma le suggestioni contemporanee non si fermano qui. “Lui non si vedeva come un artista solitario, genio e creativo chiuso nel suo atelier – ha aggiunto Lucia Pesapane – ma amava collaborare, lavorare con gli altri artisti, eseguire performance, e quindi questo aspetto un po’ più democratico di arte è un aspetto che secondo me oggi piace molto e che forse è il bello di Jean Tinguely oggi”.


Opere vive, strani oggetti volanti, luci e rumori, ma anche una voluta oscurità e una sensazione costante di avere di fronte lavori che non vogliono conformarsi a nessun parametro stabilito da altri. È in questa attitudine, per così dire, selvatica che la mostra si caratterizza al meglio, togliendo certezze per sostituirle con ipotesi, molto provvisorie, eppure spesso funzionanti contro ogni previsione. Per chi frequenta da tempo Pirelli HangarBicocca, poi, la mostra ha un altro elemento di fascino, questa volta più sottile, perché a sensazione ricorda altre grandi esposizioni del passato che sono state ospitate nelle Navate, e vengono in mente i nomi di Juan Muñoz o Philippe Parreno. E se i macchinari di Tinguely sono in grado di azionare anche il dialogo con il tempo del museo allora è probabile che ogni cosa sia al proprio posto nel migliore dei modi. Organizzata con il Museo Tinguely di Basilea, la mostra milanese è aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2025. (Leonardo Merlini)

Consulta, Calenda: noi non faremo più Aventino parlamentare

Consulta, Calenda: noi non faremo più Aventino parlamentareRoma, 9 ott. (askanews) – “Ieri abbiamo dato un segnale di compattezza e siamo usciti ma non si può andare avanti così perché la Consulta rischia di non poter più funzionare da dicembre in poi. Ci sono 4 giudici da nominare, il governo deve dimostrare un minimo di apertura verso le opposizioni e le opoposizioni la devono piantare di fare l’Aventino. Noi la finiremo perché così non si va avanti”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un video, all’indomani dell’ottava fumata nera del Parlamento in seduta comune chiamato a eleggere un giudice costituzionale.


“La persona che vuole nominare Meloni alla Consulta – ha aggiunto – non è un pericoloso fascista, è un professore di diritto costituzionale che ha lavorato con la sinistra, con Zingaretti, e ha lavorato al premierato con la destra. È ciò rischioso perché deve giudicare il premierato forse? No, non lo è perché si deve astenere nel caso in cui il premierato venisse preso in analisi dalla Corte Costituzionale”.

Tennis, Sinner ai quarti a Shanghai, battuto Shelton

Tennis, Sinner ai quarti a Shanghai, battuto SheltonRoma, 9 ott. (askanews) – Jannik Sinner “vendica” la sconfitta del 2023 e batte Ben Shelton con i parziali di 6-4, 7-6 in un’ora e mezza di gioco qualificandosi per i quarti di finale al “Rolex Shanghai Masters”, penultimo ATP Masters 1000 della stagione dotato di un montepremi di 8.995.555 dollari, che si sta disputando sui campi in cemento del Qi Zhong Stadium della metropoli sulla costa centrale della Cina. Vittoria da n°1 di Jannik, che salva 7 palle break a fronte dell’unica avuta e ora attende ai quarti di Shanghai uno tra Medvedev e Tsitsipas. Vittoria n°62 in stagione per l’azzurro, che ha sempre raggiunto i quarti in questa straordinaria stagione (14 su 14).


Venerdì nei quarti Sinner troverà dall’altra parte della rete il vincente della sfida tra il greco Stefanos Tsitsipas, n.12 ATP e decima testa di serie, ed il russo Dannil Medvedev, n.5 del ranking e del seeding (il 28enne moscovita è avanti 9-4 nei precedenti, compreso l’unico giocato a Shanghai, nelle semifinali del 2019).

Google, DOJ propone scissione per chiudere azione per monopolio

Google, DOJ propone scissione per chiudere azione per monopolioRoma, 9 ott. (askanews) – Il Dipartimento della Giustizia Usa avrebbe proposto una scissione di alcune divisioni di Google per chiudere l’azione legale per monopolio nei motori di ricerca in corso contro l’azienda. Lo riferisce Bloomberg.


La raccomandazione sarebbe stata presentata formalmente dal DOJ in una recente udienza della corte federale che sta esaminando il caso. Tra gli asset che Google potrebbe cedere il sistema operativo Android, il browser Chrome. Dovrebbero poi cessare i pagamenti per rendere Google il motore di ricerca di default.

Consulta, Schlein: la maggioranza ora accetti il dialogo

Consulta, Schlein: la maggioranza ora accetti il dialogoRoma, 8 ott. (askanews) – “La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura che la maggioranza voleva fare, ora accettino il dialogo”. Lo scrive la segretaria Pd Elly Schlein sui social network.


“E quando parlo di dialogo non intendo chiamate spicce a parlamentari di minoranza per cercare dei voti per andare avanti sulla propria forzatura. Se esiste una maggioranza qualificata per questo voto è proprio perché la Costituzione prevede un dialogo tra maggioranza e opposizione”. Conclude la Schlein: “Noi ci aspettiamo che accettino di dialogare perché fin qui, con la prima forza di opposizione, si sono rifiutati di farlo su una delle massime garanzie costituzionali. L’Aventino lo stanno facendo loro che si rifiutano di fare quello che è sempre stato fatto”.

Psb, Giorgetti:_dati economici migliorano ma aumenta incertezza

Psb, Giorgetti:_dati economici migliorano ma aumenta incertezzaRoma, 8 ott. (askanews) – “Siamo in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti: da un lato c’è un andamento delle variabili economiche in linea con le attese, con il mercato del lavoro e i saldi di finanza pubblica più favorevoli delle previsioni” dall’altro “l’allargamento dei conflitti sta alimentando l’incertezza”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul piano strutturale di bilancio. “L’incertezza sul quadro globale” ha aggiunto “sta probabilmente incidendo non solo sugli investimenti delle imrpese ma anche sui consumi con un aumento della propensione al risparmio delle famiglie che si registra negli ultimi mesi”. Dopo l’aggiornamento delle stime del Pil effettuato dall’Istat “diventa più difficile raggiungere una crescita dell’1% nell’anno in corso”, ha affermato Giorgetti aggiungendo che non ci sono preoccupazioni per gli anni successivi.

Ottava fumata nera sulla Consulta. Schlein: li abbiamo fermati

Ottava fumata nera sulla Consulta. Schlein: li abbiamo fermatiRoma, 8 ott. (askanews) – Anche l’ottava votazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione di un giudice costituzionale finisce con una fumata nera: le opposizioni compatte non hanno partecipato allo scrutinio e la maggioranza, preso atto di non avere i 363 voti necessari per eleggere Francesco Saverio Marini – il consigliere giuridico della premier Giorgia Meloni su cui il centrodestra aveva trovato l’accordo -, ha dato indicazione di votare scheda bianca.


Alla fine entrano in Aula 342 parlamentari: 323 votano scheda bianca, 9 schede vanno disperse, 10 nulle. Dalla maggioranza minimizzano le 25 assenze tra deputati e senatori del centrodestra (12 della Lega – tra loro anche Andrea Crippa, seppure presente a Montecitorio – 8 di Fdi, 3 di Fi, 2 di Noi Moderati) visto che la chiamata alle armi dei giorni scorsi per eleggere Marini era venuta meno già in mattinata. “Stamattina è fallito il blitz organizzato da Meloni in persona per consentire alla sola maggioranza di eleggersi il giudice della Corte costituzionale. Li abbiamo lasciati da soli in aula con le loro paranoie, a scovare i traditori dentro Fratelli d’Italia”, commenta il presidente del M5S, Giuseppe Conte. Il centrodestra punta il dito contro “le opposizioni” definendo “istituzionalmente imbarazzante” l’atteggiamento dell’Aventino e accusandole di aver trasformato in un “ring di spartizione partitica un dovere così importante del Parlamento”. Ma la segretaria del Pd, Elly Schlein, respinge le critiche ed esulta: “La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura che la maggioranza voleva fare. Ora accettino il dialogo con le opposizioni che si sono rifiutati di avere fino a qui. E quando dico dialogo non intendo fare chiamate spicciole a parlamentari di opposizione per cercare dei voti per andare avanti sulla propria forzatura, intendo chiamare le forze di opposizione a un dialogo sulla composizione della Corte Costituzionale”.


Sul nome di Marini che la maggioranza non sembra per ora togliere dal tavolo, non c’è un muro da parte dei dem. A domanda precisa, la risposta di Schlein non è di chiusura: “Mi aspetto che il dialogo si apra. Poi vediamo come andrà”. A difesa del nome che avrebbero voluto eleggere, fonti di Fdi sottolineano che “in concreto, il preteso conflitto di interessi del consigliere giuridico del presidente del Consiglio, è un bluff. Nel settembre 2022, ad esempio, venne nominato alla Consulta Marco d’Alberti, consigliere giuridico del presidente Draghi”. Dalla presidenza della Camera fanno sapere che verrà mantenuta la periodicità delle votazioni del Parlamento in seduta comune (“si potrebbe rivotare già la prossima settimana”, secondo il vicepresidente Giorgio Mulè) anche per dare seguito all’invito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a colmare un “vulnus” che va avanti da dieci mesi. Dunque prima di arrivare a dicembre, quando altri tre giudici costituzionali arriveranno al termine del loro mandato aprendo la strada a un accordo più ampio, ci saranno altre votazioni per eleggere il successore dell’ex presidente della Consulta Silvana Sciarra. In quale clima è tutto da vedere visto che i toni della maggioranza non sembrano mitigarsi. I capigruppo avvertono: “Solo per quel senso dello Stato e di responsabilità che è proprio del centrodestra i nostri parlamentari voteranno, per l’ultima volta, scheda bianca”. E il responsabile dell’organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, rincara: “Se le opposizioni pensano di bloccare le istituzioni a vita fino a quando la maggioranza non fa quello che dicono loro sbagliano, fanno male alle istituzioni e a se stessi”.

Ciclismo, maltempo, i corridori fermano la Tre Valli Varesine

Ciclismo, maltempo, i corridori fermano la Tre Valli VaresineRoma, 8 ott. (askanews) – Clamorosa e inedita decisione da parte dei corridori dela Tre Valli Varesine 2024, una delle classiche del panorama ciclistico autunnale. La corsa era partita con un percorso già accorciato da parte degli organizzatori, ma pioggia e freddo hanno martellato il gruppo sin dalla partenze e non sono andati migliorando con il progredire della gara. In corrispondenza del terzo passaggio sotto lo striscione d’arrivo, dopo una cinquantina di chilometri percorsi, il gruppo si è fermato. Dopo che alcune squadre si sono mosse in direzione dei rispettivi mezzi di trasporto e di sostegno, è stata ufficializzata la decisione di cancellare la corsa.


Al via della gara c’erano anche il campione del mondo Tadej Pogacar e il campione olimpico Remco Evenepoel. “Tutti volevano fermarsi” ha detto Pogacar ,”era solo una questione di quale giro qualcuno sarebbe caduto. Quelle sono le cadute peggiori quando perdi il manubrio. Conosco molti amici del gruppo che quest’anno hanno avuto delle commozioni cerebrali. È una cosa a cui dobbiamo stare più attenti nel gruppo”. La gara femminile si era corsa un paio di ore prima in condizioni difficilissime e aveva visto il successo della francese Kerbaol. Gara accorciata a un solo giro del circuito finale. (Foto X Groupama-FDJ)

Consulta, Conte: maggioranza rimasta sola con sue paranoie su ricerca infami

Consulta, Conte: maggioranza rimasta sola con sue paranoie su ricerca infamiRoma, 8 ott. (askanews) – “Stamattina è fallito il blitz organizzato da Meloni in persona per consentire alla sola maggioranza di eleggersi il giudice della Corte costituzionale. Li abbiamo lasciati da soli in aula con le loro paranoie, a scovare i traditori dentro Fratelli d’Italia”. Lo ha scritto su X il presidente del M5S, Giuseppe Conte.


“Piuttosto i membri del governo Meloni – ha aggiunto – avrebbero fatto bene a fare un blitz alla presentazione del rapporto di Gimbe sulla sanità: avrebbero scoperto che mentre tagliano le risorse, ci sono 4,5 milioni di italiani che rinunciano alle cure: 2,5 milioni perché non ce la fanno economicamente fra carovita, stipendi da fame e povertà diffusa. Dobbiamo investire di più in sanità con serie riforme per evitare sprechi, inefficienze e contrastare le disuguaglianze territoriali, che costringono i pazienti a scappare da una Regione all’altra”, ha concluso Conte.